NOTE: perchè sono così tragica??? Y^Y

DISCLAMERS: i personaggi sono di papino Inoue che io ringrazio infinitamente  per aver creato Hanamichi e Kaede e co. Come farei a vivere senza di loro?



 


Non si può volare con una sola ala

di Eni


 

Stupido.

 

Imbecille.

 

Inetto.

 

Scansafatiche.

 

Megalomane.

 

Teppista.

 

Scimmia Rossa.

 

Incapace.

 

Buono a nulla.

 

Re dei falli.

 

Tensai dei poveri.

 

Campione di scaricamenti.

 

Scavezzacollo.

 

Testa rossa.

 

Scimunito.

 

Cretino integrale.

 

Scemo.

 

Stupido esaltato.

 

Mentecatto.

 

Celebroleso.

 

Questo è quello che i miei compagni pensano che io sia.

 

E che sono...

 

Ma poi c'è lui...

 

L'insulto più doloroso.

 

Quello che non c'è bisogno che venga gridato perchè faccia male...

 

Quello che anche sussurrato copre tutte le altre grida assordanti...

 

Quello che se pronunciato, ferisce più di mille pugni nello stomaco...

 

Do'hao...

 

Fa più male di tutti...

 

Sussurrato con odio,

 

con disprezzo,

 

con sufficenza...

 

Detto sibilato in quel modo, come se non meritasse di essere urlato tanto sottolinei il fatto che la mia idiozia non è degna di sciupare le corde vocali per uno come me...

 

anche se è per un insulto...

 

Mi odia...

 

Un odio viscerale...

 

Lo leggo nei suoi occhi pieni di disprezzo e sufficenza quando mi fissa...

 

Lo sento nella sua voce carica di disgusto e riluttanza quando mi insulta...

 

Lo percepisco nei suoi gesti colmi di rigetto e ripugno per toccarmi quando ci pestiamo...

 

E' vero.

 

Non ho fatto niente per farmi amare da lui...

 

Però neppure lui, eppure lo amo.

 

Si può dire che quindi la condizione iniziale fosse la stessa...

 

Eppure il mio amore si è evoluto in un amore profondo, incondizionato.

 

Mentre il suo odio si è evoluto in uno ancora più intenso, viscerale, completo...

 

E più lui mi odia...

 

E più io capisco di amarlo, perchè ogni sua parola fa sempre più male...

 

Perchè ogni suo sospiro di sufficenza è come se strappasse un mio respiro...

 

Perchè ogni volta che mi tira un pugno è come se colpisse la mia anima distruggendo pezzo dopo pezzo la mia volontà...

 

il mio essere,

 

la mia vita...

 

Lui mi odia... e io lo amo...

 

Che idiozia...

 

Bhe... io sono un do'hao, quindi che cosa ci si può aspettare da me se non idiozie?

 

E poi c'è la mia squadra...

 

Lei non mi odia ammetto...

 

Mi sopporta...

 

Ma di certo non sono nelle loro grazie.

 

Diciamo che se potessero mi scambierebbero con il primo ragazzo che sa tenere una palla da basket in mano...

 

E come biasimarli?

 

Sono uno scemo patentato! Mi stupisco che ancora non mi abbiano sbattuto fuori... credo che non l'abbiano fatto perchè non si può espellere nessuno dai club...

 

Se me ne andassi per loro sarebbe una liberazione.

 

Una mano dal cielo.

 

Una ricorrenza da festeggiare annualmente come festa nazionale.

 

Un sollievo.

 

E non solo per il club di basket!

 

Se io sparissi l'intero mondo gioirebbe.

 

Si libererebbe di una scoria.

 

Un rifiuto.

 

Un assassino...

 

Già... sono un assassino.

 

Ho ucciso i miei genitori.

 

Quando da piccolo, ho visto mia madre stare male...

 

Io...io non ho chiamato nessuno...

 

Sono solo riuscito a mettermi a piangere e accoccolarmi accanto a lei stesa sul pavimento agonizzante...

 

Dopo due giorni mio padre è tornato da un suo viaggio di lavoro e mi ha trovato addormentato accucciato vicino al cadavere di mia madre...

 

Non l'ho salvata...

 

Non potrò mai scordare il suo volto sconvolto...

 

La sua espressione terrorizzata...

 

I suoi occhi colmi di disperazione...

 

Il suo corpo tremava mentre constatava la cruda realtà...

 

La sua amata Mei era morta...

 

E due anni fa...

 

Ho ucciso anche lui...

 

Se non avessi fatto a botte con quei ragazzi sarei arrivato in tempo per soccorrerlo...

 

Ma non ce l'ho fatta...

 

E lui mi ha abbandonato, ha raggiunto la sua Mei per colpa mia...

 

Al funerale sentivo tutti gli occhi puntati su di me...

 

Occhi sprezzanti...

 

Cattivi...

 

Come i loro pettegolezzi detti a mezza voce come se io non li sentissi...

 

Ma ora basta...

 

Sono stufo di tutto e di tutti...

 

Stufo di recitare una parte che odio...

 

Un copione che mi ha stancato, creato con il solo scopo di proteggermi dal mondo...

 

Stufo di tutto l'odio che mi sono tirato addosso.

 

Stufo di amare e di essere ricambiato solo dall'astio.

 

Stanco di ridere sempre quando in verità vorrei solo piangere.

 

Stanco di sorridere come uno stupido quando vorrei urlare al mondo il mio dolore.

 

Stanco di varcare la soglia di casa e sentirmi sommergere dal passato e dai sensi di colpa strazianti che mi fanno cadere a terra in lacrime.

 

E sono stanco del suo sguardo gelido...

 

Stanco di sentire il mio cuore urlare dal male quando mi chiama do'hao..

 

Stanco di sentire le lacrime bruciare nei miei occhi quando  mi colpisce con i suoi pugni che fanno più male di mille fucilate...

 

Stanco di quando i miei compagni mi sbattono in faccia che sono inutile alla squadra...

 

Chissà! Magari ora stanno festeggiando per la mia assenza...

 

Da quanto manco da scuola?

 

Due giorni? Tre? Una settimana?

 

Non lo so... Ma sicuramente da un po'...

 

E come per conferma dello zero assoluto che sono, nessuno mi ha cercato...

 

Nessuno si è preoccupato di vedere se sono morto o vivo...

 

E quando tra poco sarò morto davvero... allora potranno esultare liberamente senza il timore che torni da un momento all'altro...

 

Bhe... a meno che qualcuno non mi resusciti , ma credo proprio che nessuno farà mai una cazzata tale!

 

Già.. Libererò il mondo dalla mia esistenza...

 

Eliminerò la piaga che sono...

 

Distruggerò questo rifiuto che non merita di vivere...

 

Ho deciso di morire soprattutto per te splendida Kitsune...

 

Potrai allenarti senza un idiota intorno...

 

Vivrai meglio senza di me...

 

Come tutti...

 

Vivrete meglio senza di me, scherzo della natura...

 

Errore di Dio...

 

Ma si sa, c'è il detto che dice che per essere perfetti bisogna commettere un errore...

 

E io sono quell'errore che rende perfetto Dio...

 

L'ultima cosa che voglio fare prima di mettere fine a sedici anni di scomoda esistenza, è vederli un ultima volta...

 

Voglio lasciare questa lettera a Kaede...

 

Perchè potrò morire meglio se so' che lui è conscio dei miei sentimenti impuri verso di lui...

 

Così avrò la certezza che sarà ancora più contento di scoprire che me ne sono andato...

 

La porta della palestra si staglia di fronte a me come un muro invalicabile...

 

Una sfida...

 

L'ultima prova prima di addormentarmi in un sonno dove non è concesso di sognare...

 

L'ultimo ostacolo prima di poter sprofondare nell'oblio del non ritorno...

 

L'ultimo scoglio prima di trovare la spiaggia della pace eterna dopo sedici anni di naufragio nel mare della disperazione...

 

Appoggio la mano su quella superficie verde scura...

 

Sospiro entrando nella palestra e sento il mio cuore martellare...

 

Il petto mi fa male...

 

Paura delle loro reazioni...

 

-Sakuragi!!!!! Brutto imbecille!!!!- Akagi... cosa potevo aspettarmi da te!

 

-Stupido che non sei altro!!! Ma dove cazzo sei stato in queste due settimane!!- Mi dispiace Mitsui... Mi dispiace di averti deluso ancora...

 

-Razza di cretino!! Ma dove cavolo sei sparito!! A fare a botte scommetto!!- Mi dispiace Miyagi se per te non sono altro che uno stupido...

 

-Hanamichi Sakuragi! Ma si può sapere perchè devi sempre creare casini!- le tue parole fanno più male delle ventagliate Ayako...

 

-Sei il solito incoscente!- anche tu Kogure? Pensavo che tra tutti tu fossi quello che almeno un po' a me ci tenevi...

 

Sento chiaramente il rumore dell'ultimo brandello  mia anima...del mio cuore sfracellarsi come uno specchio delicato...

 

-Il solito do'hao mentecatto...- Il colpo di grazia...

 

La ghigliottina che si abbassa sulla testa del condannato...

 

Il proiettile che esplode dal fucile per l'esecuzione...

 

Voglio piangere...

 

Voglio morire...

 

E la ferma convinzione di voler scomparire per sempre si fa sempre più impressa in me...

 

Lo ammetto...

 

Non ero venuto qua soltanto per mettere questa lettera che scrive di me nella borsa di Rukawa...

 

Loro erano la mia ancora di salvezza...

 

Avrei voluto che mi corressero in contro sgridandomi perchè li avevo fatti preoccupare...

 

Speravo fossero in pensiero per me...

 

E forse avrei trovato la forza di andare avanti...

 

No... Solo infuriati perchè preoccupati che li avessi messi nei guai...

 

Mi dispiace...

 

E io non ho la forza di reagire...

 

Non ho la forza di recitare...

 

Sono piombato nella disperazione più nera...

 

L'ultimo stadio...

 

Prima la disperazione ti cresce dentro come un'edera avvolgendoti e rendendoti apatico ad ogni emozione felice...

 

Poi ti fa strillare in preda alle lacrime quando nessuno ti vede mentri senti quelle spire dentro di te che si stringono attorno alla tua anima come se volessero essere tutt' uno con lei...

 

E poi...

 

L'ultimo stadio...

 

Quello in cui mi trovo...

 

Dove la disperazione si è fusa col tuo essere e la consapevolezza che ormai nulla può salvarti se non l'oblio ti spinge a farla finita...

 

Accetti semplicemente la tua malattia quale è la disperazione e apprendi e comprendi l'unica cura...

 

E sei ben felice di curarti....

 

E ora io sono ben felice di compiere quel passo che finalmente strapperà l'edera dalla mia anima...

 

-Oltre che aver bigiato per due settimane sei pure arrivato in ritardo! Vatti subito a cambiare! Facciamo una partita! Con te siamo in pari!-

 

Servo solo per fare numero...

 

Per fare pari...

 

Non ti preoccupare Akagi... Troverai presto un altro ragazzo più bravo di me...

 

-Che aspetti ti sei congelato?-

 

-Do'hao...- e credo che sia arrivato il momento di salutare la mia squadra a cui in fondo ho sempre voluto bene, anche se mi disprezza...

 

E credo sia il momento di consegnare questa lettera che sento bruciare in tasca...

 

-Io...- Non riesco quasi a parlare... Avanti Hana..

 

Solo un ultimo sforzo...

 

-Io non mi alleno...-

 

-Come sarebbe a dire?! Certo che ti alleni!!!-

 

-No Akagi...io devo andare...- e tutti mi guardano stupiti perchè di fronte a loro non sembra neppure che ci sia l'Hanamichi stupido che conoscevano...

 

Ma io non ho più la forza di mantenere la mia maschera pesante come piombo a coprire questa espressione distrutta.

 

Ma ovviamente lungi da loro chiedermi se c'è qualcosa che non va... io  servo solo per fare numero...

 

-E dove di grazia?- rivolgo a lui il mio sguardo perso nel nulla avvertendo quelle parole che mi scuotono l'anima...

-Vado dai miei genitori...- confesso.. in fondo non sto mentendo... anche se dubito che un reietto come me potrà davvero andare nello stesso luogo dove si trovano loro...

Mi guardano straniti...quasi scettici...

-E abitano lontano?- mi chiede Ayako portandosi di fronte a me osservandomi dubbiosa

-Si...molto... Prendo una cosa nel mio armadietto e poi vado...- come un automa mi dirigo verso gli spogliatoi.

Sento i loro sguardi su di me mentre mi chiudo la porta alle spalle.

Mi accascio a terra consapevole che l'unica cosa che rimarrà in questo mondo di me sarà la lettera che lascerò a Kaede, ma probabilmente finirà nella spazzatura...

 

Dopotutto non posso pretendere certo che qualcosa di me possa essere conservato degnamente!

 

Proprio perchè  mio deve essere debellato come un virus.

 

Mi avvicino alla sua borsa lasciata negligentemente aperta sulla panca e ci infilo quel pezzo di carta scritto con disperazione.

 

Quel pezzo di carta dove c'è scritto di me...

 

E lascio che le ultime lacrime imbrattino con la loro impurezza la sua borsa.

 

Me le asciugo di corsa.

 

Non merito di sporcare così le sue cose con il mio immorale pianto.

 

-Ti amo...anche se sento che queste parole sono nulla per descrivere quello che provo... e so che 'ti odio' non basta ad esprimere il disgusto che provi per me...- sorrido amaramente mentre anche l'ultima lacrima scorre solitaria sul mio volto prima di morire sulle mie labbra.

 

Esco dagli spogliatoi dirigendomi verso la porta della palestra.

 

-Buon viaggio Sakuragi! E mi raccomando! Prenditela comoda!- mi dice ironicamente Miyagi

-Non ti preoccupare Ryota... sarà il viaggio più piacevole della mia vita!- Apro la porta voltandomi un'ultima volta verso la mia squadra.

 

Mi volto a guardare lui che ignorandomi continua a tirare a canestro.

 

-Vi voglio bene ragazzi!-un' altro strano sorriso increspa queste labbra ormai stufe di ridere. Chiudo la porta alle mie spalle dirigendomi verso la fine di una condanna quale è la mia vita.

 

***

 

Non mi piace.

 

C'è qualcosa di strano nell'aria.

 

E il fatto che il do'hao manca da due settimane mi fa sentire dannatamente male...

 

Quello stupido!!! Perchè non viene da due settimane?!

 

Mi fa preoccupare!

 

Quel do'hao non capisce assolutamente quanto lo amo...

 

Ed è meglio così...

 

Se lui lo sapesse...allora si che mi odierebbe veramente...

 

Non che ora sia decisamente nelle sue grazie... ma si dice che non c'è mai limite al peggio, quindi...preferisco evitare di scoprire se questo detto è vero...

 

Eppure sento che oggi c'è qualcosa di diverso...

 

Tensione nell'aria...

 

E non capisco come mai...

 

I miei pensieri si interrompono nel migliore dei modi quando mi accorgo che la testa rossa è entrata in campo...

 

Allora sta bene!

 

Tutto quello che ho percepito... non era vero...

 

Lui è qui... sta bene...

 

Eppure qualcosa non quadra...

 

La sua espressione...

 

Il suo sguardo...

 

-Il solito do'hao mentecatto!- non vorrei dirlo... ma questo copione mi obbliga a farlo...

 

Anche se questa volta questi insulti esprimono sollievo...

 

Ma ovviamente non si deve capire...

 

Agli altri, a lui, suonano come il solito sprezzante insulto...

 

Ma ho come l'impressione che questo sia diverso dagli altri...

 

Come se avesse rotto qualcosa...

 

E non riesco a capire cosa...

 

C'è sempre qualcosa di più strano in lui...

 

La sua voce che dice che deve andare...

 

Dove Hana?

 

Dove vai?

 

Non puoi andartene...

 

Perchè ho l'impressione che se te ne andassi... non ti rivedrei più...

 

E non deve succedere...

 

-Vado dai miei genitori...- i tuoi genitori?

 

Perchè mi suona come una minaccia?

 

Non lo so...

 

Immerso nei miei pensieri non mi accorgo in un primo momento che è sparito negli spogliatoi...

 

Per tutto il periodo che rimane chiuso li dentro, una voce dentro di me urla di raggiungerlo...

 

Di fermarlo...

 

Fermarlo da fare cosa?

 

Mi urla di non lasciarlo andare prima di avergli detto quanto lo amo...

 

Perchè?

 

Mi urla di fargli capire che lui è importante, che vale...

 

Perchè?

 

E io non riesco a capire quest' angoscia che mi assale quando lo vedo uscire dagli spogliatoi con quell'espressione indecifrabile sul volto.

 

-Buon viaggio Sakuragi! E mi raccomando! Prenditela comoda!- Miyagi quanto vorrei ucciderti per quelle parole che mi suonano come una condanna...

-Non ti preoccupare Ryota... sarà il viaggio più piacevole della mia vita!-  e mille lame trafiggono il mio cuore mentre senza capire perchè ho voglia di piangere, di abbracciarlo, di dirgli quanto lo amo...

 

Ma ovviamente la mia maschera di ghiaccio non fa trapelare tutto ciò e io continuo imperturbabile a tirare il  pallone in quel canestro che ormai non vedo neanche più...

 

-Vi voglio bene ragazzi!- e non posso fare a meno di voltarmi per notare che chiudi la porta alle tue spalle.

 

E a quelle parole la mia anima urla di dolore.

 

Il mio cuore si lacera, e il rombo dell'uscio che si chiude rimbomba nella mia testa come un grosso macigno che cade schiacciandomi.

 

L'aria non arriva ai miei polmoni...

 

Gli occhi mi bruciano...

 

La gola mi fa male bloccata da un groppo doloroso che non vuole dissolversi.

 

E le mie mani tremano. E non posso fare a meno di lasciare cadere quella palla che per me è diventata troppo pesante.

 

Quelle parole mi rombano nelle orecchie come se non fosse quello il loro vero significato...

 

Ma io non riesco a capire...

 

Per fortuna che l'allenamento è finito e potrò andarmene a casa a capire cosa c'era in quelle parole intrise di un significato nascosto che non riesco a comprendere...

 

Entro negli spogliatoi e mi infilo sotto la doccia lasciando che le mani calde dell'acqua portino via da quella terribile sensazione che mi attanaglia le membra.

 

Esco subito dalla doccia, la sensazione di quell'acqua sulla pelle è bruciante... non resisto... Devo uscire o sento che brucerò...

 

Mi vesto velocemente con la tuta che ho dentro l'armadietto

 

Mi avvicino alla borsa e noto una busta bianca...

 

Avverto la ragione scivolare via dalla mia mente mentre il terrore che mi suscita quella semplice busta mi dilania l'anima...

 

L'asciugmano sui capelli mi sciovola via cadendo al suolo mentre, con mano che paurosamente vacilla, afferro quell'anonima eppure unica busta bianca...

 

Mi siedo sulla panca perchè sento le ginocchia improvvisamente incapaci di reggere il mio peso..

 

La apro e trattengo un singulto di terrore...

 

La calligrafia di Hanamichi è unica... la riconoscerei tra mille con quel tratto delicato e sottile che mi ha sempre stupito nella persona casinista che è...

 

Il respiro mi si mozza mentre comincio a leggere quelle poche righe che sanno di tristezza...

 

Ciao Kaede,

si, so il tuo nome e ti assicuro che è davvero bellissimo e che mi è sempre piaciuto tanto, non ti ho mai chiamato così perchè queste mie labbra non sogno degne di pronunciare tale bellissima parola... Anche perchè dubito che tu avresti voluto che ti chiamassi così...

Ti scrivo questa lettera che sicuramente poi getterai via, ma ti prego, come mio ultimo desiderio ti chiedo di leggerla fino in fondo...Tanto non sarà troppo lunga...

Voglio solo dirti che ti ho sempre mentito...

Non è vero che ti odio...

Non l'ho mai fatto...

Anzi... Ti ho sempre amato...

E ti chiedo scusa se un essere ripugnante come me ha osato tanto nei tuoi confronti...

Ma un idiota come me cosa poteva fare altrimenti?

Io sono un idiota, un errore della natura...

Perchè la gente vive sospesa sopra l'oblio più nero, sopra il mare della disperazione...

Ma grazie alle sue ali riesce a volare...

Qualche volta si cade, ma per merito delle ali si torna su e non si annega...

Ma io no...

Io sono un errore nato con una sola ala...

E si sa che con una sola ala...non si può volare... Certo, qualche volta riuscivo a svolazzare sopra quell'oblio nero che è la depressione, ma poi inevitabilmente cadevo in quel mare tenebroso da cui non riuscivo ad uscire...

E neppure questa volta con una sola ala riuscirò a volare...

Scusami se ho osato amarti...

Mi dispiace...

Ti amo Kaede (concedimi di scriverlo un ultima volta...)

Addio per sempre...

                                 Hanamichi Sakuragi (do'hao...tanto perchè tu sappia chi sono....)

 

Mi bruciano gli occhi e sento che tra non molto le lacrime righeranno il mio volto...

 

Vedo il foglio perdere i suoi definiti contorni...

 

Sento le mie membra scoss da un tremito possente...

 

E' solo uno scherzo...

 

E' andato dai genitori...

 

Lui...lui sta bene...

 

Sono io che ho compreso male questa lettera...

 

Perchè lui è un burlone...

 

Un do'hao che pensava di fare uno scherzo divertente...

 

E' così...

 

Non può che essere così...

 

E' senz'altro così...

 

Deve essere così...

 

Perchè se lui...se lui... io non...

 

Non riesco a pensare a quella parola, non ne ho la forza...

 

Sento Mito entrare negli spogliatoi...

 

E sento che la mia speranza si accende, perchè ora lui ci dirà che Hana è dai suoi genitori che abitano lontano...

 

Perchè lui dirà che sta bene...

 

Che è tutto a posto e dirà che questa lettera è solo uno scherzo...

 

Uno stupido scherzo...

 

-Ragazzi, scusate, ma dove è andato Hana? E' da tanto che non lo vediamo...eravamo in gita con la classe e non lo abbiamo incontrato...E' già andato via?- e il mio animo va in mille pezzi mentre alzandomi tremando spasmodicamente compio un passo verso di lui che mi guarda stranito.

-Rukawa stai bene?- ma venne distratto dalla voce del gorilla che risponde con noncuranza alla domanda mentre si infila la maglietta:

-Ha detto che doveva andare dai suoi genitori...Non ha neppoure partecipato all'allenamento...- Vedo Mito sbiancare e la sua armata imitarlo.

 

E io sento che la mia vita ha fine in questo istante...

 

-Sta...state scherzando...vero? Non ha detto 'genitori', vero?- chiede implorante

 

-Si, ha detto proprio così, andava dai suoi genitori che abitano lontano... ma Mito, succede qualcosa?- Yohei si accascia al suolo mentre i suoi amici come me tremano...

 

Mi sento male...

 

So la risposta...

 

La conosco già...

 

-A..Ayako....Lo..loro sono... sono morti...Hana...- scoppia in un pianto mentre tutta la mia squadra ghiaccia impallidendo...

 

Sento che urlano e che si precipitano fuori per cercarlo... perchè hanno capito che tutti quei piccoli segni che Hana dava... erano per il suo addio...

 

No...

 

Non posso accettarlo...

 

Lui non morirà...

 

Hana non morirà...

 

E corro più veloce degli altri che presi dal panico urlano il suo nome correndo in tutte le direzioni.

 

Ma io seguo il mio istinto...

 

Che non mi tradisce mai...

 

E il mio istinto mi porta qui, sul terrazzo della scuola dove tutto è cominciato...

 

Dove i tuoi occhi hanno incrociato per la prima volta i miei... e corro su per le scale udendo dietro di me i passi dei ragazzi che evidentemente si fidano di me, del mio istinto...

 

Della mia assoluta volontà di salvare Hana...

 

-Rukawa! Perchè credi che sia lì?- mi dice con voce rotta dal panico Akagi

 

-Perchè non si può volare con una sola ala...- la risposta che forse non ha senso per loro, ma che ne ha fin troppo per me...

 

Aspettami Hana...

 

Non farlo...

 

Vola con me...

 

***

 

Kanagawa è bellissima dall'alto...

 

Sembra che ogni singolo individuo non abbia problemi da quassù...

 

Scavalco il parapetto e guardo un ultima volta questo spettacolo affascinante...

 

E di fronte alla morte non posso fare a meno di ridere e di piangere contemporaneamente.

 

E non so perchè lo faccio...

 

Sento solo che ho bisogno di liberare questo pianto che stavolta non maschero ne trattengo...

 

Perchè questa volta, per l'ultima volta, voglio piangere tutte le mie lacrime...

 

Rido, perchè almeno una volta nella vita voglio ridere...

 

Non ho mai riso...

 

Non veramente per lo meno...

 

Le mie risa erano pianti mascherati...

 

Singulti nascosti...

 

Una manifestazione di dolore fuori dal normale...

 

Invece di piangere ridevo...

 

E ora voglio ridere veramente perchè finalmente sento di poterlo fare...

 

Nulla mi trattiene...

 

Da solo di fronte alla morte che presto calerà la sua falce su di me portandomi con se, voglio mostrarmi per il ragazzo che veramente sono...

 

Darò il mio primo e unico bacio alla morte...

 

Mi sporgo di più aggrappandomi al parapetto con le mani.

 

Chiudo gli occhi e lascio che il vento trascini via le mie lacrime.

 

Un ultimo sorriso prima di sentire la porta del terrazzo spalancarsi di scatto, ma ormai è troppo tardi...

 

-Non si può volare con una sola ala...- sussurrò lasciandomi andare e cadendo verso l'oblio...

 

Cadendo verso la libertà lasciando piegata quell'ala che goffamente mi ha tenuto a galla per sedici anni...

 

Non serve più a nulla...

 

Per volare nella libertà non c'è bisogno di ali...

 

***

 

Spalanco la porta in tempo per sentire quel sussurro...

 

-Non si può volare con una sola ala...-  e vedo il mio Hanamichi lasciarsi cadere nel vuoto mentre disperato tento di afferrarlo...

 

Ma ormai è troppo tardi...

 

E' caduto e non tornerà mai più da me...

 

Non le sento le urla di Ayako che scoppia in un pianto disperato mentre Mito e l'armata , Mitsui, Miyagi, Kogure e Akagi urlano al cielo il loro dolore e le loro domande...

 

E io non posso fare a meno di lasciare che le lacrime righino silenziose il mio volto mentre cammino verso quel parapetto che poco fa è stato testimone degli ultimi attini di vita del mio do'hao...

 

Nella mano ancora stretta quella sua lettera ultimo suo ricordo...

 

-Non è vero Hana...Tu non sei un errore...- dico compiendo un altro passo...

 

-Tu nato con una sola ala... come me... Insieme potevamo volare... Io avevo l'ala che mancava a te, e tu quella che mancava a me...- appoggio le mani sul parapetto evitando di guardare di sotto...

 

Scavalco la ringhiera lasciando cadere la lettera sul terrazzo...

 

-Rukawa...- sussurra Ayako sconvolta rendendosi conto delle mie parole... e decido di dire addio a loro come ha fatto il mio Hana

 

-Non farlo...- sussurra Miyagi e sento che si avvicina.

 

-Leggete la lettera di Hana... Lui non può volare con una sola ala... e neppure io...insieme voleremo... Mi dispiace ragazzi... Lo amo... e volerò con lui... gli presterò la mia ala e lui mi presterà la sua... Addio...- E mentre sento le urla strazianti di coloro che provano a fermarmi mi lascio cadere verso il mio Hana...

 

Noi, nati con una sola ala non riusciamo a volare...

 

Ma la mia ala più la tua fanno un paio di ali...

 

E con un paio di ali si vola...

 

Mi dispiace di non averlo capito prima...

 

Arrivo Hana e voleremo insieme per l'eternità...

 

OWARI...

 

 






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