Non
mi importa cosa sei
di Tifawow
Ancora una volta quel sogno,di una nitidezza inquietante,di una allarmante
veridicità.
Sirius Black non era mai stato un ragazzo impressionabile,eppure qualcosa di
sbagliato in quel sogno doveva esserci.
Come si spiegava altrimenti il fatto che non riuscisse mai a ricordarlo?Remus...il
fuoco e poi...?
Vuoto.
Il giovane Grifondoro si rizzò a sedere sul letto.
Come al solito James aveva dimenticato la finestra aperta e così la brezza
gelida di febbraio inoltrato entrava nella stanza.
"Ehi Felpato sei sveglio?"la voce di Ramoso lo riportò bruscamente alla
realtà.
"No" commentò il malandrino ironico"sto dormendo ad occhi aperti,mi fa
fatica chiudere le palpebre"
Per tutta risposta gli arrivò un cuscino dritto in faccia.
Felpato rise.
Nessuno lo metteva a suo agio come Ramoso.
Sirius lanciò un'occhiata al letto di Lunastorta e sospirò,gli sembrava di
commettere verso il suo amico un torto imperdonabile.
"E' solo una fase" si diceva a volte.
Ma questo era stato all'incirca a metà del terzo anno e nonostente ne
fossero passati quasi due le cose non cambiavano affatto.
Possibile che si fosse...innamorato?Di Remus?
Aveva rifiutato quell'idea per anni,convinto che se qualcuno l'avesse
scoperto sarebbe stata la sua rovina.
"Ti sei addormentato di nuovo...ad occhi aperti?"ridacchiò Potter
sistemandosi un ciuffo di capelli irrimediabilmente spettinati.
"Eh...?Cosa?"domandò con aria assente Black lanciando un'occhiata distratta
fuori dalla finestra,il sole stava per sorgere.
James sospirò scuotendo il capo rassegnato "Se non ti conoscessi bene direi
che sei innamorato"commentò poi scendendo dal letto.
Il rossore sulle pallide guance del giovane Black si fece molto evidente.
"Ma...ma che diavolo dici?Spero che scherzi!"
"Gnnnnnn...gnogngionno..."bofonchiò Peter Minus stiracchiandosi.
" 'giorno Codaliscia" rispose sbrigativamente Sirius attendendo il risveglio
del giovane Licantropo, che non si fece attendere.
"Buongiorno Malandrini" disse la voce calma e piacevolmente squillante di
Remus Lupin mentre questi cercava tentoni la sua divisa.
Sirius stava per dire qualcosa,anzi in verità aveva già aperto bocca...ma fu
interrotto dalla vocetta stridula e fastidiosa di Peter.
"Siete pronti per la verifica sugli incantesimi di appello?".
Felpato alzò gli occhi al cielo infastidito ma non disse nulla....si limitò
a vestirsi restando nel più assoluto silenzio.
Felpato camminava per i
corridoi, rimuginando sui suoi pensieri alquanto macabri.
Come si suol dire : una vera giornata di merda.
Neanche un'ora libera, solo un frenetico via vai da una classe all'altra per
le lezioni, senza nemmeno la compagnia dei suoi amici visto che quello era
l'unico giorno della settimana che le loro lezioni non si incrociavano
nemmeno per scherzo. Pensava di recuperare a pranzo, ma tra Peter che si
lamentava dell'ennessimo brutto voto, James che non faceva altro che parlare
della sublime bellezza della Evans, e Remus che con la scusa di non sentirsi
bene si era ritirato prima...bhe, non ce ne era stata l'occasione.
Ora provedeva tranquillo, finalmente diretto ai dormitoi dove si sarebbe
potuto riposare un po prima di cena...camminava, senza badare minimamente a
chi gli passava a fianco nei corridoi.
La sua testa era altrove, i suoi pensieri completamente incentrati su un
certo lupacchiotto...ma come diavolo faceva a trattenersi??
Fino ad ora era riuscito a tacere i suoi veri sentimenti per la classica
apura di essere rifiutato(e vista la situazione, di possibilità di non
essere ricambiato ce ne erano davvero troppe!!)...infondo fino a quel
momento era riuscito a stare senza l'amore di Remus, anche se la cosa era
particolarmente difficile anche per il suo baldo animo, ma il solo pensare
di poter perdere anche la sua amicizia...no no no!!! Non poteva nemmeno
pensarci!!!
Arrivato infine davanti all'entrata dei domitoi, decise di non entrare
ancora...non se la sentiva, sapeva che il suo aspetto decisamente poco
tranquillo avrebbe fatto nascere dei sospetti nei suoi amici e che lo
avrebbero interrogato fino al vomito e non aveva la minima voglia di dare
spiegazioni...e poi preferiva rimanere ancora un po da solo nel suo brodo
per pensare.
Si appoggiò con la schiena al muro, sospirando leggermente.
Remus..fin dal primo momento in cui l'aveva visto al binario 9 3/4aveva
sentito il suo cuore far capriole, e anche se c'era voluto molto tempo per
capirlo ed accettarlo, aveva sempre saputo di amarlo; quella sua espressione
così dolce, i suoi modi di fare perennemente tranquilli e pacati, quell'aria
leggermente trasandata e quegli occhi color ambra lo avevano stregato da
subito.
Lo aveva aiutato con il suo bagaglio quando aveva visto che faceva fatica e
insieme a lui e James aveva fatto il viaggio in treno fino ad Hogwarts...e
poi per uno strano caso fortuito erano stati messi in casa e camera
assieme!!
-Ehh, il destino - mormorò tra se e se Sirius con un leggero sorriso
stampato sulle labbra a quei vecchi ricordi.
-Cosa è il destino Sirius?- domandò una pacata e familiare voce provieniente
dalla sua destra.
Felpato si irrigidì nel riconoscere la voce di remus alle sue spalle, mentre
il suo stomaco sembrava essere pieno di farfalle...lentamente si voltò,
lasciando che il proprio sguardo indugiasse una attimo sulla figura
dell'amico, per poi alzarlo e andare a incontrare i di lui occhi d'ambra...Remus
gli sorrise dolcemente.
Sirius quasi timidamente ricambiò il sorriso-buongiorno Remus...-disse nel
tono più tranquillo che riuscì a trovare, cercando disperatamente di
controllarsi "per la barba di Silente...è bellissimo".
-al massimo buona sera-ridacchiò Lunastorta-tra un paio d'ore dovremmo
scendere per la cena in Sala Grande...- si avvicinò di un passo-stavo per
venire a cercarti...dov'eri finito?-
-emhhhhh-"stavo pensando a te accidenti!!!"-mi sono incantato un
attimo...-cercò di giustificarsi -non mi ero accorto fosse così
tardi...-effettivamente non si era reso conto del tempo che passava...ecco
un'altro effetto che gli faceva il lupetto del suo cuore: quando pensava a
lui, il tempo scorreva più velocemente!
-sei sempre il solito Sirius..-ridacchiò ancora Remus, con quel suo modo di
fare perennemente dolce-sei sempre così distratto...a volte mi chiedo come
fai a non dimenticarti anche il tuo nome...-.
"Dio!! Smetti di sorridermi o ti salto addosso!!!!"
-Sirius....-vi fu allora un attimo di silenzio...Remus tornò serio tutto
d'un colpo, come se gli fosse venuta in mente una cosa molto importante...solo
allora Felpato riuscì a scorgere delle profonde occhiaie scure sotto gli
occhi dell'amico e il suo colorito decisamente più pallido del solito; in un
attimo, come in una visione, gli tornò in mente il sogno che aveva fatto la
sera prima.
-Sirius...-continuò l'altro ragazzo, mantenendo la sua grave espressione-non
scappare...poi devo...devo parlarti...-
Sirius iniziò a sentirsi inquieto...un po per il sogno, e un po' per la
preoccupazione...che voleva dirgli? Forse aveva scoperto il suo sentimento
per lui e voleva chiedergli di non rivolgergli mai più la parola...Oppure
era successo qualcosa...si era ammalato, aveva un problema, gli era morto il
cane!!
-sono qui amico mio...-rispose dopo qualche attimo, sentendosi battere il
cuore a mille sotto quello sguardo ambrato-dimmi pure quello che
vuoi...-"qualsiasi cosa sia successa sono qui per te amore...si bhe, anche
se non ti chiamo amore in faccia, però sono qui lo stesso".
Remus parve esitare un attimo...fece per aprire bocca ma la richiuse subito
quando si accorse che si stava facendo ormai molto tardi; scosse leggermente
il capo-non ora...domani forse, o dopodomani-una pausa-ora...devo fare...si
insomma devo andare a fare una cosa...-di nuovo le sue labbra si piegarono
in un dolce sorriso, quel sorriso che Sirius tanto amava.
L'altro ragazzo annuì leggermente, sorridendogli a sua volta...si, anche se
dentro di se cercava di convincersi che tutto sarebbe passato e che era solo
uan fase della crescita, sapeva che il sentimento che provava nei confronti
di Remus Lupin era tutto meno che una fase-va bene..-disse dopo qualche
attimo...aveva esitato a parlare nella speranza di trattenere il ragazzo
ancora un po, di poter guardare ancora il suo volto. Quasi istintivamente,
alzò piano il braccio, portando la mano destra a sfiorare la guancia del
ragazzo che aveva di fronte
"ma che sto facendo???"
troppo tardi...la mano iniziò a muoversi da sola, scendendo ad accarezzare
dolcemente la guanca di remus, che lo fissava, senza ribrezzo ma con una
sorta di stupore.
-Sirius...-Lunastorta ripetè ancora il suo nome, come se fosse incerto su
come comortarsi.
-cerca di riguardarti...-disse l'ltro ragazzo, avvicinandosi a dandogli un
leggero bacio sulla guancia...non era una cosa così strana tra loro, anche
con James ogni tanto capitava di esprimersi in quel modo particolarmente
affettuoso...un po come tra fratelli...tuttavia nel farlo, il bel moro passò
in rassegna tutti colori dell'arcobaleno-hai una bruttissima cera...-disse,
passando ora oltre e allontanandosi verso i dormitoi- a dopo Remus-
accellerò il passo...forse avrebbe dovuto parlare con James.
Non poteva sapere, che lo sguardo di Remus l'aveva seguito fino a quando non
era sparito dietro il quadro della signora grassa.
***
Camminava silenzioso e spedito, diretto verso l'uscita della scuola.
Nessuno dei professori tentò di fermarlo...tutti sapevano cosa sarebbe
successo quella notte e dove sarebbe andare.
La sera era limpida e presto la luna sarebbe stata ben visibile...Remus
pensò fosse il caso di accellerare il passo.
La mano era ancora strettamente premuta sulla guancia, nel punto in cui
Sirius lo aveva baciato...perchè si sentiva immensamente felice nonostante
quello che stava per succedere? Perchè?? Che domanda scema!!! Era ciò che
più desiderava!!!
Non era certo la prima volta...tra loro malandrini c'era un grande affetto e
qualche volta capitava che facessero i coccolosi davanti a tutti, ma quella
volta...non sapeva, ma lo sentiva diverso.
Scosse il capo tra se e se dandosi dello stupido mentre, uscito nel cortile,
iniziò a dirigersi verso il passaggio segreto sotto il platano picchiatore.
"Come potrebbe mai mai Sirius ricambiare il mio amore?Ha tutte le ragazze
della scuola che sbavano ai suoi piedi, perchè dovrebbe anche solo
lontanemente pensare a me in modo diverso da quello che si riserva agli
amici? Se sapesse...mi disprezzerebbe. E ancor di più se venisse a
conoscenza del mio segreto.
No!! Non voglio più restare solo!
Prima di incontrare James, Peter e Sirius ero tremendamente solo...ma loro
mi hanno accettato, mi hanno preso con loro...certo, non sanno cosa sono,
cosa posso fare, che bestia rivoltante sono.
Se sapessero non capirebbero...non capirebbero ed io sarei di nuovo solo.
E Sirius...no! Non voglio! Non posso pensare di perdere anche lui, no lo
sopporterei...preferisco che rimanga al mio fianco come amico.
oggi quando l'ho visto nel corridoio mi sono sentito svenire...era
bellissimo, la sua pelle abbronzata, i suoi occhi color cobalto, i suoi
capelli spettinati...riuscivo solo a disederare che mi saltasse adosso.
Lo amo.
Questo direi che si era capito.
Non ci sono riuscito a tenere chiusa la bocca chiusa...stavo per dirglielo
ed ora me ne pento.
Io sono una bestia...sotto questo aspetto calmo apparente, si ansconde una
cosa schifosa, una bestia selvaggia e crudele...io non voglio che tu sappia
Sirius, non voglio il tuo odio e il tuo disprezzo, non voglio che i sorrisi
che mi rivolgi diventico colmi di disgusto.
Non voglio sporcarti Sirius.
Voglio solo continuare a vedere il tuo sorriso, continuare ad amarti, anche
in silenzio come sto facendo ora...tutto per di non perdere quella luce che
solo tu sai darmi.
Non parlerò.
tacerò sul mios egreto fino a che potrò, fino a quando riuscirò a farlo...e
allora ai tuoi sguardi di disprezzo potrò anche morire, perchè non posso
vivere con il tuo odio.
Il lupo si lega una sola volta, per sempre.
Ma anche questo non dovrai mai sapere...tacerò per sempre questo mio bisogno
di te, accontentandomi di quello che mi dai ora.
Io non voglio sporcarti Sirius, non voglio..."
La porta della camera della stamberga strillante si chiuse alle sue spalle e
venne sigillata con un incantesimo.
La luna piena si alzo nel cielo limpido.
Remus passo' anche quella
notte, terribile, come al solito.
Trasformarsi in un mostro non era l'hobby preferito dei ragazzi, non a quei
tempi almeno e dovette cosi' abbandonare i suoi compagni di Grifondoro per
chiudersi in quel terribile buco che lo ospitava in quei momenti e lasciar
andare la bestia che si nascondeva dentro di lui.
Eh si, da anni ormai era un lupo mannaro...tutto per causa di un
fottutissimo errore...lo stesso mannaro che si era infiltrato nella sua casa
aveva in una notte ammazzato suo padre e contagiato lui; da quella fatidica
notte la sua via era un disastro.
Passava le notti di luna piena chiuso nella camera nella Stamberga
strillante quando era a scuola e in cantina quando era a casa...non voleva
diventare un assassino e far del male a qualcuno.
era questo il bruciante segreto che nascondeva da ormai molti anni...anche
con i suoi amici non ne aveva mai fatto parola.
Aveva una paura fottuta che se lo avessero saputo lo avrebbero abbandonato.
Così ogni plenilunio, si allontanava, solo, per affrontare la besta che era
in lui...e quella notte, come tutte le altre, alla fine era tornato coperto
di graffi e morsi, procuratosi da solo.
Sdraiato sul lettino dell'infermeria temeva che i suoi amici sapendo che era
stato male andassero a trovarlo...ma l'infermiera, che come tutti i
professori sapeva tutto, non permettea a nessuno di avvicinarlo dopo quelle
notti.
Ma fu' solo il giorno successivo che Remus rivide i suoi amici...
Pallido e smagrito in viso il giovane passeggiava per il giardino, a fine
giornata, stancamente. Le mani in tasca, i capelli spettinati e lo sguardo
cupo fisso sui propri piedi che si muovevano ritmicamente sull'erba,
calpestando quei fili verdi come nulla fosse.
Il suo corpo era ancora segnato da graffi e lividi che un poco gli dolevano,
ma cercava disperatamente di non darlo a vedere...non poteva, non poteva
assolutamente spiegare tutto!!!!
Era una bella giornata, stranamente, e tutto pareva procedere liscio nei
cortili della scuola di Hogwarts.
Altri passi, che inconsciamente il giovane Mannaro dirigeva verso quell'albero
dove tanto spesso si riunivano i suoi amici e lui stesso per studiare,
passare le ore libere o divertirsi.
E finalmente li vide, o meglio vide James e Peter; infatti i due Grifondoro
sedevano ai piedi dell'albero con le cartelle gettate da un lato. James
Potter giocherellava con il solito boccino che tirava e riacciuffava come
nulla fosse, disinvolto, passandosi ogni tanto la sinistra nei folti capelli
neri sempre spettinati. Ed era inevitabile notare le occhiate del Grifondoro
verso il gruppo di ragazze che chiacchierava sulla riva del lago, bagnandosi
i piedi e ridendo allegramente. Li' v'era anche Lily Evans , naturalmente,
famosa tra le sue amiche quanto tra i ragazzi. "Mhh.. Jamess!" sussurro' di
un tratto Peter, protendendosi verso l'amico e osservando a sua volta il
gruppetto.
In disparte sostavano Sirius, elegantemente disincantato, e accanto ad egli
una ragazzina che parlava arrossendo deliziosamente. "Ma che si diranno?"
indago' incuriosito, ma venne prontamente interrotto da una voce solitamente
tanto dolce nella quale vibrava quella calma furia di chi solo riesce a
trattenersi oltre i limiti. "Bhè? non avete altro da fare che spiare Sirius
con la sua ragazza?" sbotto' adirato Remus Lupin, che si lascio' cadere sul
terreno accanto a James, sbuffando irritato. Stanco.
Ecco, ci mancava anche questa per coronare una splendida giornata...scoprire
che Sirius aveva una ragazza.
James alzò le iridi color
nocciola sull'amico "La sua ragazza?Rem secondo me hai preso una cantonata,è
proprio impossibile che Sirius abbia..."si sforzò di assumere un'espressione
disgustata mentre osservava di sottecchi Lily Evans "...una ragazza".
Peter annuì solennemente,non che avesse realmente seguito quanto detto da
James,ma era abituato a dargli ragione sempre e comunque.
Remus strinse i pugni fino a far diventare le sue nocche bianche "E perchè
non dovrebbe averla?Forse che gli mancano le solite ochette a girargli
intorno?"
James aggrotto le sopracciglia.
"Remus...vuoi calmarti?Sembri quasi...quasi...quasi geloso...."disse poi
come se un'idea improvvisa gli stesse attraversando la testa.
"Geloso io?"il Licantropo arrossì "ma...ma se nemmeno la conosco quella là!"
protestò vibratamente.
"No...non geloso della ragazza"continuò Potter lentamente,come se stesse
scegliendo ogni parola con estrema cura "geloso di Sirius"disse poi mentre
un sorrisetto gli si disegnava sul bel viso dai caratteri ancora leggermente
infantili.
Il volto di Remus si fece,se possibile,ancora più rosso"Sei impazzito per
caso?".
"Non aveva certo bisogno di impazzire più di così"disse una voce allegra e
ben impostata.
Sirius.
Remus deglutì rumorosamente.
I due si guardarono per qualche secondo,le parole che Remus gli aveva
rivolto erano ancora molto vive nella mente del malandrino.
"Chi era quella ragazza?"domandò il Licantropo in un tono un po' troppo
acuto per sembrare naturale.
"Oh...una certa...Catherine Vanille...o qualcosa di simile...".
Il tono noncurante,ai limiti della totale indifferenza,utilizzato da Sirius
rassicurò un poco il giovane Licantropo.
"Voleva delle ripetizioni di incantesimi a quanto pare"
"E le voleva da te?"domandò James inarcando un sopracciglio e passandosi per
l'ennesima volta una mano nella frangia del tutto scompigliata.
"Si...bah...donne"borbottò il ragazzo osservando il gruppetto di ragazze
poco distante.
Doveva ammettere che ce n'erano alcune piuttosto carine...la stessa Lily
Evans ad esempio.
Poteva capire che James se ne fosse perdutamente innamorato...anche se non
lo avrebbbe ammesso nemmeno sotto l'effetto di una maledizione Cruciatus.
Stava per dire qualcosa ma una voce bassa e sgradevolmente strascicata
simile a quella di un rettile lo interruppe.
"Oh guarda guarda...feccia Grifondoro".
Lucius Malfoy,neoprefetto dei Serpeverde,forse l'essere più odioso che mai
avesse frequentato quei luoghi.
"Oh guarda guarda"gli fece eco Sirius con un'alzata di
sopracciglia"spettacolo inconsueto Jamie non trovi?"il malandrino osservava
la scopa da corsa tenuta in mano dal Serpeverde "Non capita tutti i giorni
di vedere un asino su una Unycorn vi pare?".
James e Peter scoppiarono una fragorosa risata mentre Remus scuoteva
rassegnato la testa...ma perchè Sir doveva sempre trascinarli in situazioni
simili quando sarebbe bastato ignorare le provocazioni di quello stupido di
Malfoy.
Eppure...era anche quel terribile carattere che Remus amava tanto.
Quello sguardo fiero e strafottente di chi non è capace di pentirsi.
Lucius Malfoy digrignò i denti irritato "e va bene" disse poi "dieci punti
in meno al Grifondoro perchè Black ha amncato di rispetto a un
prefetto,altri dieci perchè porta il cravattino slacciato e altri dieci
perchè è uno sporco rinnegato traditore del suo sangue".
Sirius Black non era il tipo da farsi soggiogare da un qualsiasi Lucius
Malfoy.
Non pensò al fatto che anche Remus era un prefetto e avrebbe tranquillamente
potuto restituirgli quei punti ingiustamente tolti.
Senza pensarci due volte sfoderò la sua bacchetta magica e la puntò contro
Malfoy.
Era quello che l'odioso Serpeverde desiderava.
"No Sirius,non se ne parla nemmeno"
Lo sguardo dolce e ostinato,la voce dolce e pacata di Remus Lupin risuonò
nell'aria.
Un capannello di gente osservava l'insolita scenetta.
Remus Lupin,tra Sirius Black e Lucius Malfoy,guardava fissamente negli occhi
quello che era stato l'amico di tante avventure.
Sul suo volto si leggeva soltanto stanchezza nonostante la fermezza
dimostrata.
Sul viso dai lineamenti fini di Lucius Malfoy si dipinse un sorriso ancora
più compiaciuto "Ehi Lupin,spostati...non vorrei farti male"poi osservò
Sirius "dimmi Black,la tua fidanzatina ti cambia anche il pannolino oltre
che badare alle tue risse?".
Gli occhi di Sirius svettarono verso un pericoloso viola, mentre Remus
impallidiva a quell'offesa.
"Rimangiatelo immediatamente Malfoy!"
"Perchè?Altrimenti?"
"RICTUSEMPRA!"
quando ebbe pronunciato quelle parole, improvvisamente la faccia di Malfoy
mutò.
L’effetto del’incantesimo era chiaro…gli aveva immobilizzato le gambe, in
modo che non si potesse muovere.
-maledetto Black!!!. Esclamò con ira il serpeverde cercando disperatamente
di togliere le gambe da quella morsa che gliene teneva saldamente ferme.
Ma naturalmente Sirius non aveva ancora finito con lui…aveva osato insultare
il angelo, e non poteva certo lasciargliela passare liscia…nei suoi occhi
blu vi era tutto l’odio e il rancore che provava per quel viscido schifoso;
con un gesto minaccioso, gli puntò la bacchetta alla gola-ritira quello che
hai detto schifoso Serpeverde…-disse a denti stretti. Nessuno poteva
permettersi di dire certe cose al suo Remus e poi credere di poterne uscire
abbastanza indenne per raccontarlo.
La piccola folla che si era riunita intorno a loro li guardava con un
accenno di timore e curiosità…Peter e James stavano poco distanti da loro,
con una chiara espressione divertita stampata in volto: per loro era un gran
divertimento quando potevano umiliare un Serpeverde e parevano non avere
alcuna intenzione di intromettersi in quella che sembrava sfociare in un
confronto a botte.
-Mai- fù la veemente risposta di Lucius, che anche se decisamente nella
situazione peggiore, non voleva cedere all’orgoglio “mi spaccherà la
faccia…ma poi me la pagherà molto cara”.
-Bhe se è questo che vuoi…-fece per premere di più la bacchetta sul collo
del ragazzo, quando la voce di Remus, ora velata di un accenno di spavento,
si intromise- No Sirius!!- il ragazzo gli poggiò la mano sul braccio, senza
fare pressione ma lasciando chiaramente intendere che voleva che la
smettesse-non ne vale la pena Sirius…davvero…io non mi sono offeso…-parlava
a bassa voce, in modo che gli affari loro non arrivassero alle orecchie di
tutti i presenti.
Sirius volse appena gli occhi in direzione dell’amico…avrebbe voluto
piantare saldamente la sua bacchetta nella gola di Malfoy e farlo sparire
dalla faccia della terra, ma…ma come diavolo faceva a non dare retta a
quell’angelo dai capelli color miele che lo implorava di non fare niente?
Lentamente abbassò la bacchetta…nessuno, lui meno di tutti riusciva a negare
qualcosa a Remus.
Remus dal canto suo tirò un profondo sospiro di sollievo…se Sirius avesse
fatto rissa, la McGranitt si sarebbe sicuramente infuriata a lo avrebbe
messo in punizione. Non voleva che il suo Sirius fosse messo in punizione
per colpa sua.
Sirius rivolse un leggero sorriso all’amico, per poi voltarsi e muovere
qualche passo per allontanarsi…se non doveva ammazzare quella serpe era il
caso di allontanarsi in fretta, prima che qualcosa gli facesse cambiare
idea…troppo tardi.
-Che amore…-commentò ironicamente la serpe ancora immobilizzata- ascolta la
sua fidanzatina e se ne va…-.
-EH NO QUESTO E’ TROPPO!!!!!-urlò Sirius fermandosi di colpo…senza lasciare
il tempo a nessuno di capire che cosa stesse succedendo, si voltò di scatto,
puntando la bacchetta verso Malfoy-TARANTALLEGRA!!!!!!!!!-esclamò.
Di quanto successe in seguito se ne parlò per mesi nella scuola, perché per
molti fu davvero uno spasso vedere umiliato quel viscido di Malfoy: dopo che
il Griffondoro aveva lanciato il suo incantesimo, le gambe del Serpeverde,
completamente irrigidite dall’incanto precedente, avevano iniziato a
muoversi da sole, in una sfrenata e alquanto ridicola danza.
-Ma che movenze sensuali Malfoy!!!-esclamò James piegandosi in due dal
ridere-stai attento, potrei innamorarmi di te!!-
-Maledetti!!-urlava Lucius, senza riuscire a fare niente per fermare le
gambe-me la pagherete bastardi schifosi!!! Meno 50 punti per aver messo in
ridicolo un prefetto!!-.
Ma nessuno ormai gli dava più ascolto.
Erano tutti troppo impegnati a ridere.
Anche Sirius ora aveva lasciato spazio sul suo volto per una risata…non
voleva fare dispiacere a Remus, quindi non aveva fatto nulla di violento, ma
quando è troppo è troppo e Malfoy aveva tirato un po troppo la corda.
-Signor Black-
Una voce seria, fin troppo familiare alle sue spalle gli tolse d’un colpo
tutta l’ilarità.
Lentamente si voltò e vide la professoressa Mc Granitt che lo fissava con
aria di rimprovero.
-vuole essere così gentile da seguirmi nel mio ufficio?-
Mentre si allontanava, l’ultima cosa che Sirius vide era la faccia di Remus…non
stava affatto ridendo,
Dopo un’ora e mezza di ramanzina da parte della professoressa McGranitt
sull’uso inappropriato di certe magie sugli studenti, le severe sgridate e
la punizione di routine(che consisteva nelle classiche ore di lezione
supplementari di pozioni), Sirius fu finalmente congedato e gli fu concesso
di tornare nella sua camera al dormitorio.
Quando aprì la porta, trovò che non vi era nessuno, ad eccezione di Remus
che sedeva preoccupato sul suo letto, con la testa tra le mani...solo allora
si ricordò che James aveva gli allenamenti del quidditch e che probabilmente
Peter, come al solito era a fare il tifo per lui.
Nel sentire aprirsi la porta, il ragazzo aveva alzato la testa di scatto, e
il suo sguardo preoccupato e affranto si era posato su quello più scazzato
dell’amico.
-bhe…che hai?-disse Sirius con tono perfettamente tranquillo, chiudendosi la
porta alle spalle e avanzando verso il proprio letto, proprio a fianco a
quello di Remus-non è certo la prima punizione che mi piglio-.
Il tono con il quale gli rispose il ragazzo era a sua volta leggermente
seccato-non dovevi-.
-non dovevo? E perché scusa? Quello schifoso ti aveva offeso!!!-
-non dovevi punto e basta!-
-ma che risposta è? Quella serpe crede di essere chissà chi e si permette di
fare insinuazioni, dovevo dargliela una lezione!-
Remus scosse il capo-non sei il giustiziere dei deboli Sirius…non voglio che
tu venga punito per causa mia!-
-Io difendo gli amici-esclamò-non potevo stare lì senza dire niente mentre
quello sputava sentenze-
- Accidenti, perché non pensi mai prima di fare le cose?? Poteva capitarti
di molto peggio di una punizione!! Poteva sospenderti!-
-Ma non l’hanno fatto!!-
-non ragionare con il senno di poi Sirius!!! Mi fai andare fuori dai
gangheri quando fai così!!-
Sirius rimase sorpreso per qualche attimo…si certamente era stato pesante,
ma lo aveva fatto solo perché non poteva sopportare che qualcuno dicesse
quelle cose orribili all’unico suo amore.
-remus…-mormorò Sirius avvicinandosi al ragazzo, cercando di usare un tono
conciliante-io l’ho fatto solo perché non potevo lasciare che lui ti
insultasse così…-
-Balle!-disse il mannaro alzandosi in piedi, con un tono di voce che fece
tremare Sirius-tu gli hai risposto per il tuo fottuto orgoglio!! Accidenti,
non ho bisogno di essere difeso…non sono la tua ragazza!!!-appena dette
quelle parole, Remus si morse la lingua. Certo, non lo era…anche se avrebbe
dato qualsiasi cosa per esserlo.
Sirius intanto lo fissava sconvolto…come aveva potuto dirgli quelle cose?
Lui infondo aveva solo voluto difenderlo e non per orgoglio personale…ma
perché lo amava.
Senza dire una parola si voltò e iniziò a dirigersi verso la porta.
-no Sirius…aspetta…-chiamò remus cercando di fermarlo…non voleva dire quelle
parole, non voleva affatto-aspetta sirius, io non volevo…-
Ma Sirius nemmeno lo ascoltava…”non sono la tua ragazza”…quelle parole gli
rimbombavano nella mente.
Senza dire niente usci dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle
Ma non si poteva arrendere.
Non cosi'. Remus Lupin, per quanto timido e dolce, non si faceva fermare da
nessuno.
Soprattutto ora che si trattava del suo unico, vero, amore. Tragicamente
gia' si immaginava di dover allontanarsi dal suo amico, dal suo Sirius. No,
non poteva! non lo sopportava.
Era tutto un brutto sogno, no? si, si, decisamente era cosi'.
"Si è arrabbiato con me", penso' il giovane Grifondoro, avviandosi a sua
volta verso la porta. E li', aprendola, si ritrovo' seduto accanto Sirius
Black.
Il capo corvino tra le mani, l'aria afflitta e atterrita di un cane
bastonato... E neanche a dirlo, si senti' stringere il cuore.
"S... Sir!" sussurro' il giovane Grifondoro, scrutando distrattamente il
corridoio deserto. In un attimo, gia' si trovava in ginocchio di fronte al
compagno di casata, appoggiato alle mani poste con i palmi verso il basso. "Sirius..."
ripetè il Licantropo, abbassando la voce che si ridusse ad un flebile
sussurro penoso. Patetico. Guarda come sei finito, Rem. Si disse
stancamente, senza davvero favellare. In realta' si era limitato a
sbilanciarsi di poco in avanti, andando ad avvicinare inconsciamente il
volto al capo chino e tenuto tra le mani dell'amico.
Povero, povero tesoro.
Lo osservava attento, quasi a ricercare con lo sguardo qualche accenno su
quel bel volto incorniciato dai folti e neri capelli.
"Guardami" continuo', imperterrito, insistente. E finalmente, Sirius, al
sentire quel tono tanto dolce quanto penato, scosto' le mani dal volto
lasciandole ricadere sul pavimento. Rovescio' indietro il capo, fissando lo
sguardo scuro in quello del giovane che aveva di fronte, a cosi' poco che
poteva sfiorare senza alcun problema.
"Che c'è?" sbotto' il Grifondoro, in quel tono amaro degno di un bambino
deluso. Mi hai strappato il lecca-lecca, parevano dire quegli occhi.
"Io... Io..." replico' confuso Remus, non sapendo bene che diavolo dire.
Insomma, stava crollando. Le sue speranze, le sue paure... I suoi desideri.
Si stavano tutti confondendo con tutte quelle emozioni...
E senza neanche pensarci su' piu' di una volta, si avvicino' ulteriormente.
Le mani si alzarono e si portarono sulle ginocchie unite di Sirius.
Remus accosto il volto a quello del compagno, portando le labbra sulle sue.
E quasi d'istinto entrambi serrarono gli occhi in quell'espressione
sgomenta.
Sirius alzo' le braccia, andando a cingere le spalle dell'innamorato che
tiro' a sè di poco... E solo a quel movimento lento Remus si accorse di cio'
che aveva fatto.
Si scosto' bruscamente ritrovandosi tra le braccia solide dell'altro, "Sirius...
Sirius. Lasciami andare!" sussurro' con quella vocina lamentosa, nel quale
vibrava una nota allarmata.
Cos'ho fatto?
E Sirius lo lasciò andare.
Si guardarono negli occhi per un lungo,terribile momento.
E una consapevolezza li scosse fin nei loro più intimi recessi: nulla
sarebbe stato più come prima,nel bene o nel male.
"S-sirius"balbetto il prefetto dei Grifondoro,estremamente pallido.
E poi si accorse che non v'era nulla da dire.
Si allontanò da quello che era stato il suo migliore amico,prima e l'amore
della sua vita,dopo.
Che cosa c'era che non andava?Non era forse quello che aveva sempre
desiderato?
Eppure...eppure no...c'era qualcosa di sbagliato.
Non era così che se l'era sempre immaginato,non così...sbrigativo,fugace...no.
Non poteva essere stato quello il primo bacio con il suo amore.
Remus voltò le spalle a Sirius,con la morte nel cuore,e se ne andò,il più
lontano possibile,per la precisione nella torre di Astronomia.
Lasciando alle sue spalle un Sirius,sconvolto,pallido e pervaso da una
nausea che lo stava quasi divorando.
Che cosa aveva fatto?
Aveva rovinato tutto.
Non poteva scacciare l'impressione di aver camminato con la delicatezza di
un elefante dentro ad una cristalleria.
Tirò un pugno al solido muro che lo circondava.
Dolore.
"Almeno so che sono vivo" disse tra se e se con un ghigno ironico.
Ancora un altro pugno.
Un altro e un altro ancora.
"Dì un po' Sir...hai intenzione di distruggere Hogwarts a pugni?Non credo
che basterà sai?"
la voce di James risuonò calma e stranamente seria.
"Allora mi dici cosa è successo?A che gioco state giocando tu e Remus?Io non
vi capisco onestamente"
"Non puoi capire"replicò Sirius tenendo il capo chino.
"Vi piacete,siete perfino innamorati forse...e allora?Cosa vi impedisce di
comportarvi normalmente l'uno con l'altro?".
Sirius alzò lo sguardo stupito...James...lo sapeva?
Come diavolo faceva a
sapere??
Sirius rimase qualche attimo interdetto, impallidì di colpo mentre
continuava a guardare l'amico senza aver il coraggio di dire una sola
parola...amico che a quanto pareva l'aveva sgamato in pieno.
Che avrebbe pensato di lui ora?
Si, nel mondo dei maghi certe cose non erano viste nello stesso modo del
mondo babbano, ma...ma non lo sapeva nemmeno lui! I suoi genitori ad esempio
lo avrebbero disredato se fossero venuti a conoscienza di questa cosa(sempre
se prima non lo facevano a pezzi piccoli piccoli).
James era in piedi, appoggiato al muro che fissava il compagno di stanza con
espressione del tutto tranquilla e rilassata-bhe?-disse dopo qualche attimo
di attesa-e allora?-domandò, insistendo per ottenere una risposta...era
fatto così, quando si metteva in testa una cosa non desisteva fino a quando
non l'aveva ottenuta.
-come...-iniziò Sirius dopo essersi ripreso dalla shok iniziale-come fai a...-
-saperlo?-lo interruppe James con un largo sorrisetto e la tipica
espressione di chi si sta divertendo molto...si staccò dal muro e si mise a
sedere sullo stesso gradino dell'amico, poco distante da lui-senti Siri, va
bhe che sono un addormentato del cazzo...ma non potevo non notarlo! E'
chiaro come la luce del giorno!-
-ma...ma è così evidente?-
-si, è così evidente-James sorrise con l'aria di uno che si stava divertendo
parecchio...portò una mano tra i capelli buttandosi indietro il ciuffo, nel
suo solito abituale gesto-chiunque si fermi a guardarvi abbastanza a lungo
lo può capire...non fate altro che ricorrervi con lo sguard, sorridervi
quando credete che gli altri non ci stiano facendo caso, lanciarci occhiate
talmente sdolcinate da far venire un attocco di diabete a chi ci capita in
mezzo per sbaglio, cercare di sfiorarvi...è evidente che siete
innamorati!Penso che lo sappia tutta la scuola tranne voi...-
Sirus rimase raggelato qualche istante...a prescindere dal fatto che a
quanto pareva tutta la scuola sapeva dei suoi sentimenti...ma James nel suo
discorso aveva usato il plurarle, si riferiva anche a Remus...scosse
leggermente il capo-no Jamie...-sospirò leggermente-si...io non lo nego, lo
amo, lo amo pià di qualsiasi altra cosa al mondo...lo amo praticamente da
sempre accidenti!! Da quando lo conosco non faccio altro che pensare a lui...prima
credevo fosse un'amicizia un po particolare, ma poi mi sono reso conto che
in realtà i sentimenti che provo per lui sono di altra natura...natura più
profonda.-chinò il capo portandosi entrambe le mani tra i capelli, come se
cercasse di nascondersi, quasi fosse timoroso che james potesse
giudicarlo-santo cielo! Mi vergogno quasi a guardarlo!E il peggio della
situazione è che se prima potevo continuare ad essere sereno nostante tutto,
ora non posso più! finchè nutrivo una vaga speranza su di noi potevo
farcela...ma ora so che i miei sentimenti non sono ricambiati, anzi, ho
rovinato anche la forte amicizia che ci univa!!-si fermò...quanto detto
successo poco prima con Remus confermava quello che lui aveva sempre
temuto...lui non avrebbe ricambiato mai i suoi sentimenti.
-Sirius...ma sei cretino?-
-eh?-
Dapprima James lo guardò come se stesse guardando un completo deficente...poi
scoppiò in una risata-Siri! Certo che io sarò anche addormentato, ma tu sei
coglione forte!!-
Sirius scosse il capo con veemenza-no, sono certo di ciò che sto dicendo!!
Oggi ho frainteso il suo comportamento e l'ho baciato...lui s è scostato ed
è scappato...ho rovinato tutto come al solito, cazzo!-era abbastanza in
imbarazzo: per prima cosa,James era il primo in assoluto con cui si era
confidato su quell'argomento abbastanza delicato, e in secondo luogo non
aveva pensato che lui potesse prendere così bene la sua omosessualità...certo
che james era davvero un ragazzo fantastico!
-No mi correggo, non sei solo coglione...sei addormentato peggio di me!!
Sirius...ma cosa devi fraintedere?? Ti ha baciato prima lui!!!-
-No che...ma un attimo!!-si fermò-da quanto cazzo ci stavi spiando?-
-Circa da quando hai scardinato la porta della nostra stanza, ma non è
questo il punto-sorrise James divertito da quella situazione...iniziava a
trovarsi bene nel suo ruolo di consulante sentimentale-il punto è che
nessuno dei due riesce a comportarsi con un minimo di maturità! Posso capire
Remus...è timidissimo con tutto e tutti, ma tu Sirius! Accidenti, tira fuori
le palle!-
-parla il grand uomo che in tre anni non si è ancora dichiarato a
Lily-borbottò Sirius-e comunque il punto è proprio come ho detto io : lui
non mi ha baciato, sono io che come un bravo cretino mi sono approfittato
della situazione..l'ho spaventato, non deve essere divertente essere baciato
da un tuo amico...-concluse con un accenno di sconforto.
Era atterrito dall'idea di aver spaventato il suo piccolo Remus.
James allungò una mano, posandogliela sulla spalla-perchè devi farti tutte
queste seghe mentali...-sbuffò-senti, io ti dico una cosa e tu ne dici
un'altra...a questo punto, vai e confessagli ciò che provi!-
Sirius alzò lo sguardo, fissando l'amico come se le fossero spuntate le
corna e la coda-ma sei scemo??Dopo tutti i danni che ho già fatto???-
-uff Siri sei una rottura di balle...al massimo ti dice di no, non ti
ammazza mica!!-
-...e dici poco...-
James esasperato, fece per dire ancora qualcosa, quando l'occhio gli cadde
sull'orologio appeso al muro...con un leggero sospiro si alzò in
piedi-Siri...dammi retta una volta per tutte...e ora andiamo, ormai è ora di
cena-
Sirius rimase fermo qualche attimo, poi si alzò in piedi e si affrettò a
raggiungere l'amico diretto verso la Sala grande.
Mentre si allontanava, il sogno che per giorni lo aveva perseguitato tornò a
farsi vivo più che mai...pregò con tutto se stesse che Remus fosse al sicuro
nella Sala Grande.
Dio che cosa aveva fatto!!
Lo aveva baciato, aveva baciato Sirius!!! Così, sulle scale del dormitorio...e
quando lui lo aveva abbracciato cosa aveva fatto??
Era scappato come un pirla!
Remus stava correndo...correva più velocemente che poteva, senza badare a
chi incontrava sul suo cammino, diretto a tutta velocità verso la torre di
astronomia, dove avrebbe potuto nascondersi e crogiolarsi da solo nella sua
vergogna.
Si, vergogna, perchè sicuramente Sirius ora lo odiava, lo disprezzava con
tutto se stesso...certo, lo aveva abbracciato, ma per uno come lui si
trattava di certo di un comportamento istintivo e non di qualcosa dettato
dall'amore per lui...non era possibile.
E adesso probabilmente Sirius nemmeno avrebbe voluto più parlargli.
Si dava dell'idiota mentre saliva di corsa le scale della torre, continuando
silenziosamente a maledirsi...ma come diavolo aveva fatto ad essere così
idiota??
Non aveva saputo resistergli...il suo angelo nero era lì, che lo fissava...le
sue labbra così invitanti...aveva dovuto, non aveva resistito alla
tentazione di assaporare quelle dolci labbra...erano come una calamita per i
suoi sensi alquanto provati.
E aveva fatto il danno.
Come poteva fare ora?
Come sarebbe andato avanti senza di lui?
La sua solitudine ora era totale...senza Sirius non poteva nemmeno
immaginarsi di alzarsi in piedi il giorno dopo, non riusciva nemmeno a
pensare di affrontare la prossima luna piena sapendo che infondo c'era
qualcosa per cui continuare a vivere.
Era a pezzi, si sentiva morire dentro.
Arrivato alla torre di astronomia, iniziò a dare sfogo a tutto il suo
dolore.
Già le lacrime avevano iniziato a segnargli il volto mentre disperato
correva, ma ora non vi era più nulla a trattenersi...avrebbe voluto urlare,
dare calci e pugni contro il muro, spaccare qualcosa...ma alla fine a cosa
sarebbe servito?
A niente.
Sirius non lo avrebbe certo perdonato.
Appoggiò la schiena contro a una parete, portandosi le mani sul volto, quasi
a voler nascondere le lacrime che ancora gli innondavano le guancie.
-Tho, guarda chi c'è...-una familiare voce alle sue spalle gli fece
accapponare la pelle-feccia Griffondoro Lupin...cos'hai, sei venuto qui a
piangere per la tua miseria?-
Lentamente il ragazzo si voltò...
-non posso farci nulla James…forza, andiamo a mangiare…- così dicendo Sirius
si voltò iniziando ad incedere in direzione della sala da pranzo, dove tutti
i loro compagni erano probabilmente già riuniti.
Era confuso da quello che era successo…dentro di se sapeva perfettamente che
James aveva ragione, ma la parte più razionale di lui gli diceva chiaramente
che così non poteva essere, che Remus non poteva essersi spaventato così
solo se non per il fatto che non provasse i suoi stessi sentimenti.
James guardò l’amico allontanarsi, rimanendo fermo per qualche attimo ad
osservarlo…poi scosse il capo tra se e se iniziando a seguirlo lentamente
–certo che sei proprio una gran testa di cazzo Siri…- mormorò tra se e se
raggiungendo il compagno.
Sirius non si voltò nella sua direzione, ma continuò a parlargli, tenendo un
tono di voce abbastanza basso per non farsi sentire dai compagni che a loro
volta si stavano riunendo per la cena –non sono una testa di cazzo Jamie…tu
non puoi nemmeno permetterti di giudicare visto che non sei nella mia
situazione…come reagiresti se io ti venissi a dire che mi sono innamorato di
te?-
-infatti non ti sto giudicando siri…so anche io che la mia situazione non
può essere paragonabile alla tua nemmeno per sbaglio, però vorrei solo che
tu per una volta mi ascoltassi…e giusto per la cronaca, se tu mi dicessi di
essere innamorato di me credo che mi rotolerei dalle risate, visto che so
perfettamente che tu ami Remus-
-shh!! Abbassa la voce!-
Erano infine arrivati alla sala principale.
Aprirono la porta e si diressero entrambi verso la tavola dei Griffondoro,
dove li attendeva Peter, che come sempre quando arrivava prima di loro,
aveva tenuto il posto per gli altri tre compagni.
-era ora ragazzi!!-
-scusaci Peter…- disse Sirius prendendo posto dalla parte opposta di quella
del topo- ma abbiamo avuto qualche contrattempo- non voleva star a
specificare all’amico che cosa era successo…era una cosa che forse poteva
condividere con James, ma sicuramente non con Peter…era risaputo del debole
che aveva quest’ultimo per Remy.
-niente di grave spero…-rispose l’altro ragazzo –ma…dov’è Remus?- domandò
non vedendolo con loro, squittendo quasi in tono preoccupato.
-non era qui?- chiese James, iniziando a farsi un tantino preoccupato.
L’altro scosse appena il capo –no, oggi non l’ho proprio visto…credevo che
fosse con voi…- lo disse in tono appena risentito.
-magari non si sente tanto bene…-disse Sirius facendo un poco più scuro in
volto…le solite fitte di gelosia che lo prendevano ogni volta che Peter
parlava di Remus, non ci poteva far nulla, anche se sapeva che il piccoletto
era proprio l’ultima persona in grado di conquistare il cuore dell’altro
amico si sentiva morire di gelosia ogni volta che ne parlava- arriverà…se no
gli porteremo qualcosa in camera per cena…- ma nemmeno lui credeva a quelle
parole che stava dicendo solo per provare a tranquillizzarsi.
Il sogno che aveva fatto stava ancora tornando in mente…sempre più vivido,
come se fosse un monito.
**********
Remus rimase agghiacciato nel sentire una voce familiare rivolgersi a lui.
Era convinto di essere solo, normalmente a quell’ora erano tutti a cena e
pensava che non ci fosse nessuno in quel luogo.
Evidentemente si sbagliava.
Con estrema lentezza, si voltò nella direzione verso la cui sentiva la voce:
una figura sottile e slanciata, femminile; lunghi capelli scuri
incorniciavano un volto pallido e grazioso, anche se sempre piegato in una
smorfia volitiva e di superiorità.
La somiglianza con Sirius era sorprendente: quella era Bellatrix Black, sua
cugina.
-Be…Bellatrix?- domandò con voce tremante…accidenti questa proprio non ci
voleva!!
Una leggera risata, arrogante e superba si alzò, mentre la ragazza usciva
dalla semi penombra in cui si era nascosta inizialmente – e chi altri
potrebbe essere qui a disturbare il tuo pensare, Lupin?- domandò in tono
divertito fermandosi a qualche passo di distanza.
Sul volto di Remus si disegnò una faccia leggermente seccata…ci mancava solo
quella mezza zoccola a rovinare quella serata già abbastanza schifosa di suo
–senti Balck, non ho tempo da perdere con una come te…quindi se non te ne
stavi andando me la svigno io…- fece per girarsi, ma l’acuta risata della
ragazza lo indusse a fermasi ancora qualche attimo.
-quanta fretta Lupin…resta qui ancora qualche minuto…infondo siamo compagni
di scuola e non abbiamo mai parlato seriamente…-chiaro accenno ironico nella
sua voce.
-sarà che non abbiamo niente da dirci?-
-Oh, forse fino ad oggi non avevamo niente di cui parlare…ma adesso credo
che ti converrebbe restare qui qualche minuto ed ascoltarmi…-
remus scosse il capo, pronto a girare i tacchi e andarsene –ciao Bellatrix,
alla prossima…-ma figurarsi se aveva voglia di sentire le baggianate che
voleva propinarli quella cretina.
Fece per muovere un passo verso l’uscita, quando sentì ancora la di lei
risata, ironica, ferirgli le orecchie.
-io conosco il tuo segreto Lupin-
Il ragazzo si fermò di colpo a quelle parole.
Colpito e affondato.
Rimase immobile molti secondi davanti alla porta, cercando di carburare le
parole che gli erano appena state dette: conosco il tuo segreto.
Questo era grave, molto grave.
Tecnicamente lui aveva solo due segreti davvero importanti, segreti che non
avrebbe potuto confidare a nessuno: la sua licantropia e il suo amore per
Sirius; sicuramente anche solo uno dei due in mano alla signorina Black
poteva definitivamente rovinargli la vita.
Se si scopriva che lui era un lupo mannaro lo avrebbero sicuramente sbattuto
fuori dalla scuola e marchiato come membro pericoloso per la comunità
magica…se si scopriva che era innamorato di sirius lo avrebbero bersagliato
per tutto il tempo che rimaneva loro in quella scuola, e non solo lui, ma
anche Sirius, e questa era proprio l’ultima cosa che voleva. Senza contare
che se Sirius probabilmente non l’avrebbe presa molto bene.
Naturalmente non stava neanche lontanamente pensando al fatto che poco prima
gli stava per sbattere tre metri di lingua in bocca.
Molto lentamente si rigirò, portando le iridi ambrate colme di tensione in
quelle della ragazza, che ancora appoggiata alla parete lo guardava con la
sua solita aria di superiorità.
-oh, vedo che adesso sei più propenso a chiacchierare con me signor Lupin…-disse
la ragazza con una risatina…con un colpo di reni si staccò dalla parete
iniziando a muovere qualche passo verso di lui.
-cosa…cosa intendi dire?- disse finalmente quando finalmente ritrovò la
parola.
-esattamente quello che ho detto Lupin…conosco il tuo segreto…- una pausa
–conosco la tua paura nello svelarti…come ti potrebbero vedere gli altri se
sapessero? Gli faresti schifo ecco…- un passo ancora.
Remus tremava visibilmente.
Da come parlava sembrava che il segreto a cui si riferiva fosse proprio il
peggiore tra i due…deglutì appena, senza aver coraggio di parlare, tenendo
semplicemente lo sguardo sbarrato fisso su Bellatrix.
-i tuoi amici…-continuò lei – se sapessero ti eviterebbero…evitato…isolato
da tutti…non credo sia una cosa che ti potrebbe piacere Lupin…non dopo tutta
la fatica che hai fatto per nascondere tutto questo vero?- ora era a un
passo solo di distanza.
Le nere iridi della giovane si portarono, altezzose, in quelle spaventare
del ragazzo.
-cosa vuoi da me?- domandò con voce tremante.
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Sirius si guardava intorno in sala mensa con fare leggermente preoccupato.
Era ormai passata un’oretta circa dall’inizio della cena, avevano
praticamente quasi finito, e di Remus ancora nessuna traccia.
Lo sguardo era fisso sul dolce che aveva nel piatto e che nemmeno aveva
toccato. Era troppo preoccupato per il suo amore…doveva essersi spaventato
molto se non si era fatto vedere nemmeno per mangiare…sospirò leggermente
alzando il capo in direzione di James, che sedeva proprio davanti a lui.
Stava guardando il posto vuoto di Remus.
Anche lui probabilmente era preoccupato per la sua mancanza.
-non credi sia il caso di andarlo a cercare Siri?- domandò James dopo
qualche attimo, spostando lo sguardo sull’amico ora –non mi fido a lasciarlo
in giro da solo…non si sa mai cosa può succedere…specie con i Serpeverde in
giro-
Peter nemmeno li ascoltava, continuava ad abbuffarsi come un porco senza
nemmeno ascoltarli.
Sirius rimase silenzioso qualche attimo…poi annuì leggermente alzandosi in
piedi –vado io…-disse infine- alla fine è colpa mia se si è creata questa
situazione…- fece per voltarsi e allontanarsi, quando lo sguardo gli cadde
sul tavolo dei Serpeverde, poco distante da quello Griffondoro…la sua
preoccupazione mutò in sincero terrore, quando si accorse che la cugina
Bellatrix non era presente.
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Remus non riusciva a dire una sola parola.
Adesso era nei guai, soprattutto perché non aveva la più pallida idea di
quale fosse il segreto a cui la ragazza si riferiva…se ammetteva che fosse
uno e invece poi era l’altro?
Un brivido di paura gli attraversò la schiena.
-che cosa vuoi da me?- domandò ancora.
-niente- rispose la ragazza- semplicemente rovinarti…- incrociò le braccia
al petto prima di proseguire –tu ti sei preso una cosa che per me era molto
importante, e non ti perdonerò mai Lupin…qualsiasi cosa tu dica o faccia non
mi impedirà di rovinarti…-
Per un attimo il ragazzo si sentì trascinare in un baratro di disperazione.
Se si fosse saputo…era quasi sicuro che si riferisse al peggiore tra i due
segreti, quello sulla sua licantropia: se il mondo avesse saputo del suo
amore per Sirius, bhe sicuramente non si sarebbe risparmiato
dell’umiliazione, ma da come lo descriveva Bellatrix la cosa sembrava più
catastrofica.
Non poteva permettere che qualcuno venisse a conoscenza delle sue
trasformazioni…come c’era riuscita Bella a scoprirlo?
Non era importante.
Iniziò a tremare visibilmente mentre si sforzava di trattenere le
lacrime…ora si che era veramente nei guai.
-no Bellatrix…-mormorò con voce tremante per lo sforzo di non scoppiare a
urlare –non puoi farlo…-
-oh si, posso farlo e lo farò carissimo-
-non puoi…nemmeno tu puoi essere così senza cuore…mi rovineresti la
vita…davvero..e poi io non so nemmeno cosa ti ho fatto…-
-l’importante non è che tu lo sappia, stanne certo…e in qualsiasi caso non
mi interessa se ti segnerà a vita…io non ho intenzione di tornare indietro
sai?-
-Bella!!-ora stava davvero iniziando a cedere alla disperazione-non puoi!1
se si scoprisse che sono un licantropo non andrei nei casini solo io, ma
anche Silente e gli altri professori!-
Silenzio.
Bellatrix sbiancò di colpo, andando a portare gli occhi stupefatti sulla
figura del mannaro, guardandolo come se improvvisamente gli fossero spuntate
due corna dal nulla.
-li…licantropo?-balbettò lei, quasi sconvolta –ma io veramente…io mi
riferivo al tuo amore per Sirius…-
Cazzo.
Fu questo l’unico pensiero di Remus rendendosi conto di essersi messo nei
casini da solo.
Poi un rumore, come di una porta che cigolava.
Entrambi i ragazzi si voltarono di scatto, per vedere chi stesse disturbando
il loro discutere.
Il cuore di Remus diede il saluto finale quando si accorse che la persona
che si stava nascondendo dietro la porta era proprio Sirius, e che a
giudicare dalla sua espressione aveva sentito tutto.
Remus rimase paralizzato quando si accorse che la persona che li stava
osservando era Sirius.
Voltò lentamente gli occhi ambrati in sua direzione…se il ragazzo era lì da
molto probabilmente non aveva sentito solo la sua dichiarazione, ma anche la
sua confessione sulla sua natura lupina.
Ed ora che sarebbe successo?
Naturalmente quello che succedeva ogni volta che veniva
scoperto…allontanato, disprezzato da tutti, avrebbe perso anche James, Peter
e Sirius, gli unici amici che aveva mai avuto.
Per qualche attimo sentì gli occhi riempirsi di lacrime, che ricacciò
indietro con rabbia…non voleva piangere, eppure perché non farlo ora che
stava di nuovo perdendo tutto? Che colpa ne aveva alla fine se era quello
che era? Non aveva certo scelto lui di esserlo.
Non voleva perdere anche Sirius.
-Remus…- la voce di Sirius parve quasi un sussurro al licantropo, che lo
osservava incapace di dire una sola parola –è…è vero?- domandò. Se fosse
stato tutto vero…accidenti un sogno che si avvera! Se Bellatrix aveva
ragione allora tutto si sarebbe sistemato…e la storia del licantropo? Bha,
dettaglio sorvolabile, che gliene fregava a lui se era un licantropo o una
pianta carnivora! Lui lo amava, che importava del resto???
Lo aveva amato così tanto che anche se gli avesse detto di essere il signore
oscuro in persona non avrebbe cambiato nulla di nulla,
-ecco…io…- Remus cercò di farsi coraggio e dire tutto…tanto ormai il danno
era fatto.
Bellatrix alle loro spalle era sconvolta.
Quando aveva parlato di segreti, non pensava certo di venire a scoprire una
cosa così sconvolgente…lei pensava di divertirsi un po a torturarlo con la
storia di Sirius per poi lasciarlo in pace, non credeva proprio che sarebbe
venuta in possesso di una tale informazione.
Con circospezione, cercò di allontanarsi dalla stanza –emh…forse è meglio
che vi lasci soli a chiarirvi, che ne pensate?-
-tu stai ferma dove sei!- la voce imperativa di Sirius la bloccò –noi due
abbiamo due paroline d scambiarci dopo, quindi lasciami tempo di concludere
questo discorso poi passo a te…- tornò subito a posare lo sguardo su Remus…i
suoi occhi si addolcirono subito nel fissarsi sulla di lui figura- Rem…è
vero…è vero che sei innamorato di me?-
Ramus sgranò gli occhi. Quel tono così dolce…e soprattutto non gli aveva
chiesto della sua natura, bensì dei suoi sentimenti.
Alzo leggermente lo sguardo, andando a portare le profonde iridi ambrate in
quelle color cobalto del compagno –io…si…-disse infine, prendendo un respiro
prima di proseguire –io…io ti amo da tanto Sirius…non ho mai avuto il
coraggio di dirtelo perché temevo che tu…mi avresti disprezzato se avessi
saputo, è per questo che prima, quando ti ho baciato…sono scappato via…-
Sirius non stette ad aspettare oltre.
Aveva già aspettato a sufficienza.
Con un balzo quasi felino percorse gli ultimi metri che lo separavano dal
suo amore, per poi trarlo a se e stringerlo in un abbraccio da film –non mi
importa cosa sei Remus…- mormorò, facendogli appoggiare la testa nell’incavo
del suo collo- so solo che sei una persona fantastica, un ragazzo che merita
tutto ciò che di più bello esiste…ed io ti amo Remus…ti amo così tanto da
non riuscire ad esprimermi- si staccò appena da quell’abbraccio, andando di
nuovo a cercare i di lui occhi, come se non potesse farne a meno.
Remus per un attimo credette di morire per la gioia…quasi non riusciva a
credere a quelle parole, quasi non riusciva a credere che fossero rivolte
proprio a lui.
Che stupido che era stato.
-da…davvero non ti interessa se…se sono un licantropo?- calde lacrime gli
rigavano le guance.
L’altro ragazzo scosse il capo-non mi importa…- ripeté, portando la destra
mano sul di lui volto, accarezzandolo con il pollice per asciugargli le
lacrime –potresti anche essere un salice per quello che mi
interessa…-lentamente iniziò ad avvicinare il viso a quello di lui –ti amo
Remus…ti amo….ti amo…-
E in quei sussurri, lasciò che le proprie labbra si poggiassero su quelle
del mannaro, andando a sigillare quelle parole con un dolce bacio.
Con gioia l’altro ragazzo portò le braccia attorno al collo del compagno,
ricambiando quel gesto che da così tanto tempo aveva aspettato…aveva
scoperto il suo segreto e lo accettava per quello che era…cosa importava di
tutto il resto?
Passarono solo pochi secondi in quel bacio, anche se a loro parve una
vita…pochi attimi, perché dei passi alle loro spalle li fecero voltare di
scatto.
Bellatrix era ancora lì.
Non avevano certo tempo di lasciarsi andare, anche perché due segreti di
così vitale importanza in mano a quella strega erano tutto fuorché al
sicuro.
-bravi davvero…-disse la ragazza iniziando a battere le mani, sul volto
disegnata un’espressione chiaramente ironica –davvero un bellissimo
spettacolo, comunque…io ho da divulgare un paio di notiziole, quindi…se
volete scusarmi…- per la seconda volta fece per scansarsi dai due e
allontanarsi dalla stanza, ma ancora una volta Sirius le si parò davanti.
-dove credi di andare, cuginetta?-
Bellatrix si sentì gelare da due sguardi in simultanea.
Iniziò ad arretrare mentre gli altri due, con fare quasi minaccioso ma
sempre velato di una nota di divertimento iniziavano ad avvicinarsi.
-che…che volete?-
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
-hei!!! Ragazzi!!!!- la voce leggermente stridula giunse alle orecchie di
Sirius come una cannonata –ragazziiiiii!!!!!-
La figura grassottella del ragazzo si parò davanti ai tre ragazzi seduti
sotto uno dei tanti alberi del parco di Hogwarts.
Come sempre durante una delle tante pause della lezione si erano ritrovati
lì sotto a chiacchierare e a progettare nuovi scherzi, e ora si stavano
godendo un po della fresca brezza che spirava.
James alzò il volto contrariato dalla sua scopa e dal suo kit di
manutenzione –stai calmo Peter…siamo qui…non urlare per favore…-
Sirius riaprì gli occhi, brontolando insulti impronunciabili…stava così bene
in quel momento! Era sdraiato sull’erba, con la testa appoggiata sulle
ginocchia del suo Remus, ed era intento a farsi coccolare…erano passati
ormai due giorni da quella serata magica dove era finalmente riuscito a
confessare il suo amore al lupacchiotto…inizialmente avevano pensato di non
dirlo a nessuno, ma ovviamente tra i Malandrini non vi erano segreti, e
James non appena aveva visto le loro facce aveva capito tutto.
- che rottura di balle…-sbuffò mettendosi a sedere ora –che succede?-
Remus stava leggendo un libro, mentre con la mano destra carezzava
dolcemente il capo del suo amore…sbuffando impercettibilmente per la sua
pace turbata alzò lo sguardo a sua volta dal libro, non pronunciandosi ma
attendendo che Peter parlasse.
Peter riprese fiato per qualche attimo, per poi lasciarsi cadere sull’erba
davanti agli amici- è per tua cugina Sirius…-
A quelle parole i due fidanzatini drizzarono le orecchie.
-l’hanno trovata da poco nella palude…- continuò il ragazzo –continuava a
mormorare qualcosa su un pagliaccio a cavallo di un unicorno mi pare, o
qualcosa del genere…-
James strabuzzò gli occhi –un…un pagliaccio a cavallo di un unicorno?-
domandò in tono esitante…ma che diavolo avevano combinato Sirius e Remus??
Peter annuì, mentre Remus iniziò a sbiancare leggermente –mi pare di si…non
ricorda nulla dei tre giorni passati, se non che è stata rapita da questo
pagliaccio…- si fermò per riprendere fiato, poi l’ombra di un sorriso
divertito gli sfiorò le labbra –siete al sicuro ragazzi…non ricorda niente
di quello che vi siete detti l’altra sera…-
Con un sospiro di sollievo, Sirius si lasciò cadere all’indietro, andando a
ributtarsi letteralmente sulle ginocchia del fidanzato –grazie a
Merlino…-mormorò –a volte le lezioni di Vitious servono a qualcosa…la fase
sugli incantesimi di memoria e di confusione l’ho imparata piuttosto bene
–subito la sua espressione sollevata si trasformò in un ghigno soddisfatto.
-bhe ovvio…- disse Remus annuendo leggermente –le cose che possono servire
per i tuoi scherzi li impari sempre benissimo…-
Tutti e quattro scoppiarono a ridere.
Finalmente tutto pareva essere tornato alla normalità.
-e finalmente non dovrò più sorbirmi i vostri patema d’animo…-annuì con
convinzione James- stavate diventando davvero insopportabili…-
-ehi!- esclamò Sirius – ma se l’hai scoperto solo poche ore prima che ci
mettessimo insieme!-
-in verità lo sapevo anche prima Sirius…dovresti saperlo ormai che non puoi
nascondermi niente…sono un ottimo psicologo sai?-
Remus sorrise.
Finalmente tutto era come doveva essere.
Era in mezzo ai suoi amici, con la persona che più amava, e non era più
costretto a mentire su quello che era perché i suoi amici lo accettavano
senza riserve.
La sua vita era quasi perfetta.
FINE
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