Disclaimer: i personaggi non sono miei (purtroppo) ma di Inoue-sensei

Decitated: Sele-chan perché le avevo detto che per lei avrei anche potuto scrivere una SenRu e naturalmente Maeva

Warning: è la mia primissima lemon... Siate magnanimi!!!


 


Non è così che doveva andare

parte II

di Haiku84



Akira cercò di posizionarsi meglio tra le gambe di Kaede, appoggiando poi le mani sui suoi fianchi e nel farlo si scostò un po’ dal suo corpo bollente. Ma subito Rukawa alzò il suo bacino alla ricerca di quel contatto che per un attimo gli fu negato. "Ah..." Il suo respiro si faceva sempre più veloce, i suoi ansimi più frequenti. Sendo iniziò a tracciare una linea immaginaria di baci che partiva dalla bocca di Kaede, per scendere lungo la gola. "Ite!" Akira aveva raggiunto il collo e lo aveva morso per poi baciarlo di nuovo, in segno di scusa. Le sue labbra continuarono poi sempre più giù, raggiunse un capezzolo, lo succhiò e poi con la lingua disegnò come dei cerchi intorno all’areola. Quando decise che poteva bastare, passò all’altro offrendogli le stesse attenzioni. Scese ancora e raggiunse l’ombelico. Nel mentre con le dita sbottonò i jeans oramai troppo stretti e abbassò la lampo e, aiutato dal compagno che alzò il bacino, iniziò ad abbassargli i pantaloni e con essi anche i boxer. Entrambi gli indumenti finirono disordinatamente a terra. Sendo si era come bloccato un attimo, nel vedere il perfetto, stupendo e sensuale corpo nudo di Kaede. La sua pelle così chiara, risaltava sulle lenzuola blu. Blu come il colore delle sue iridi, blu come il colore dei riflessi dei suoi capelli corvini scarmigliati sulla federa del cuscino. E poi il suo viso che in quel momento era tutto fuorché inespressivo... No, non si poteva più adattare ‘algida kistune’ a quel corpo fremente, bollente e passionale che ora poteva toccare, accarezzare, baciare. E ad Akira venne un’idea. Pose le mani sulle caviglie del compagno iniziando piano, quasi a volergli fare il solletico, a salire. Giunto all’altezza del ginocchio, la bocca prese il posto di una mano, mentre l’altra continuava il suo percorso, fino a serrarsi sul membro turgido di Kaede. "...Ah!" I suoi gemiti, si fecero ancora più frequenti, a fatica trattenuti e Akira iniziò un lento massaggio, dalla base fino alla punta della sua virilità per poi ridiscendere e risalire ancora, quasi fosse un movimento ipnotico. "...oh!... Kami Akira... Non sme... Aaah!" Non riuscì a finire la frase, le labbra di Sendo, che avevano anch’esse continuato a salire, assaggiando ogni centimetro di quella pelle diafana, avevano raggiunto l’inguine e non volendo ancora appagare il compagno, Akira aveva semplicemente soffiato sulla punta del suo pene, per poi iniziare a leccarlo per tutta la lunghezza. Kaede era al limite. "Aki... Aaah!... Aah!... Ti..." Spinse il ventre contro quell’anfratto caldo e contemporaneamente affondò entrambe le mani nei suoi capelli. Akira lo prese in bocca iniziando a succhiare, mentre la mano andava a tastare la rotondità e la consistenza dei testicoli. Quella dolce tortura a cui stava sottoponendo Rukawa, gli si stava ritorcendo contro. "...Aaaah, di... di più..." E Sendo obbedì, a quello che sembrava un ordine, aumentando sempre di più il ritmo. Finché Kaede inarcò la schiena contro di lui inondandolo con il suo seme e lasciando uscire dalle sue labbra un grido di puro piacere, per poi sospirare e ricadere con la testa sul cuscino. Il petto di Kaede si alzava e si abbassava velocemente, gli occhi ancora chiusi. Akira si portò la mano alla bocca, ripulendo ogni dito delle tracce ancora presenti dello sperma di Rukawa. Poi d’un tratto Kaede si mise a sedere sul letto e fissando i suoi occhi in quelli di Akira, gli afferrò il polso, allontanandolo dalla sua bocca per poter assaggiare ancora una volta quelle labbra morbide e sentirne, all’interno, il suo stesso sapore. "Qualcuno è un po’ troppo vestito..." Sussurrò quindi malizioso, la voce ancora roca per l’orgasmo di poco prima, facendo scivolare l’altra mano dal petto al gonfiore mal celato dai pantaloni, stringendo un po’ la presa. Ora era Akira ad ansimare, tuttavia fu costretto a scostarsi leggermente dalla bocca e dal corpo del compagno, per potersi liberare anche lui dei pantaloni che ormai erano solo d’impiccio. Di certo Akira non se lo fece ripetere due volte e velocemente si tolse jeans e boxer insieme, che finirono malamente a terra vicino agli indumenti del compagno. Senza lasciargli il tempo di ragionare, Kaede, alquanto fremente, iniziò a riempire Akira di baci, ovunque sulla sua pelle nuda, il ventre, gli addominali fino a raggiungere un capezzolo e quindi l’altro già turgidi. Mentre le mani di Sendo vagavano lungo la schiena di Rukawa questo era salito fino al collo, dove restituì il morso ricevuto prima con il risultato che le labbra di Akira si incurvarono in un sorriso dolcissimo. Continuò a baciare le sue guance, la fronte, le palpebre socchiuse e per un attimo indugiò sulle labbra. Le mani di Kaede scivolando con lentezza e estrema dolcezza dai fianchi, sui pettorali fino al collo, si fermarono sulle guance e quindi chiuse con le sue labbra quelle di Akira, in un bacio che subito divampò, divenendo profondo e estremamente sensuale. Poi Rukawa si lasciò scivolare indietro portando con sé Akira, quindi fece passare le mani sulla sua schiena andando ad accarezzare le scapole, a seguire la strada dritta della spina dorsale, per spostarsi nuovamente sui fianchi e soffermarsi infine sul fondoschiena. Akira invece, tornò a torturare i capezzoli del compagno. La stanza intrisa di eccitazione e ansiti che man mano divenivano più frequenti e più acuti, quando le loro virilità, di nuovo tese, entrarono in contatto costringendoli a interrompere l’ulteriore bacio, per non soffocare le grida di piacere. Kaede e forse non solo lui, era al culmine. "Prendimi..." Sussurrò all’orecchio di Akira iniziando poi con la sua lingua a giocarci e a mordicchiarne il lobo. A quella parola gli occhi di Akira si aprirono di scatto, aveva capito che era la sua prima volta e non voleva certo costringerlo o fargli del male. "Prendimi." Glielo ripeté, ma sta volta fissando i suoi occhi in quelli altrettanto blu di Sendo e vedendoli ancora poco convinti, prese una delle sue mani e portatala alla bocca, iniziò a succhiarne due dita mordicchiandone di tanto in tanto i polpastrelli. Akira a quel gesto divampò, non se lo aspettava. Poi, dopo un averlo osservato per un po’ in quell’attento gioco di suzione, divenuto quasi geloso delle sue stesse dita che avevano su di loro tutta l’attenzione della lingua di Rukawa, le ritrasse, per sostituirvi la sua bocca e la sua lingua che subito iniziò a duellare senza sosta con quella di Kaede. Piano fece scivolare le dita giù, fino ai glutei e Kaede, rapito dal bacio e dalle continue carezze, quasi non si accorse quando Akira lo penetrò con un dito. Ma quando invece ve ne aggiunse un secondo, un grido di dolere gli scappò dalle labbra perdendosi nella stanza. "Non ti irrigidire così..." Gli bisbigliò sulle labbra baciandole poi castamente. Non appena Kaede si calmò, Akira iniziò a muovere le dita all’interno del corpo di Kaede che di nuovo gemette, stavolta di piacere. Riprese a far scorrere le sue mani sulla schiena di Sendo, ad assecondare i suoi baci, a chiedere molto di più. Quando Akira senti il bacino di Rukawa muoversi verso le sue dita, assecondando i suoi movimenti, capì che era pronto. Allargò ulteriormente le gambe di Kaede con un ginocchio, tolse le dita e le sostituì con il suo membro, iniziando quindi con infinita lentezza a spingere. Kaede gridò e spalancò subito gli occhi dal dolore, un dolore lancinante. Akira si fermò, aspettando che il corpo del compagno si abituasse all’intrusione, ma a Kaede parve molto peggio e le parole che Akira gli mormorava per confortarlo e affinché si rilassasse, non avevano effetto. Dopo l’ennesimo urlo, scese con le mani fino ai glutei di Sendo e con forza tirò verso di se il suo corpo. Fu un attimo, si sentì squarciare. "Perché l’hai fatto?" Chiese preoccupato Akira tentando di non muoversi di un millimetro, anche se le sue capacità di autocontrollo, in quel momento, stavano pian piano cedendo alla voglia che aveva di lui. Rukawa era ancora incapace di parlare, dopo poco, iniziò a mordicchiargli il labbro inferiore e poi a baciargli il collo circondandolo con le braccia. Sendo rispose ai baci e con molta gentilezza e calma, iniziò a muoversi, a spingere avanti a in dietro e dapprima Kaede affondò le unghie nella sua carne e i denti sulla sua spalla, ma poi le grida trattenute, esplosero ed erano di puro piacere. Kaede, dopo aver allacciato le gambe dietro la schiena di Akira, iniziò a seguire i suoi movimenti, a lasciarsi trasportare dall’istinto e dalla passione che lo aveva letteralmente travolto. Ansimavano e gemevano pesantemente, entrambi incapaci di intendere, guidati solo dal momento. Akira continuava a spingere, ora più velocemente e sempre più in profondità, fino a che toccò un particolare un punto. "Aah!!... Sì ti prego... Fallo ancora!" La voce roca, bassa e così sexy di Kaede, lo faceva andare fuori di testa, per non parlare di tutto il resto. Spinse ancora e questa volta con più forza. I loro corpi erano sudati e i loro visi contratti dal piacere che si stavano donando l’un l’altro. Erano entrambi al settimo cielo. Akira sentiva che stava per venire, gli era impossibile trattenersi ancora a lungo. Baciò Kaede e scese con una mano tra i loro corpi fino alla virilità di Rukawa che non desiderava altro che appagamento. Iniziò a muovere la mano su e giù seguendo lo stesso ritmo frenetico delle spinte e non ci volle molto prima che, inseguito all’ennesima spinta, si sciolse all’interno del corpo di Kaede e questo, sentendosi inondare da un inaspettato e soffocante calore, fece altrettanto liberandosi sul suo addome e su quello di Akira. Impossibilitati entrambi dal dire qualunque cosa, svuotati e appagati, Rukawa si lasciò ricadere indietro sulle lenzuola e Akira sul suo torace. Ripresero fiato e non appena i battiti del cuore tornarono ad essere normali, a malincuore, Akira uscì da Rukawa e gli si sdraiò di fianco. Appoggiato con un gomito sulle lenzuola, guardava il petto di Kaede alzarsi e abbassarsi ancora velocemente. Dopo qualche minuto Rukawa aveva ripreso il controllo delle sue facoltà, si girò, specchiando i suoi occhi in quelli di Akira e, poggiata una mano sulla sua spalla, in modo da farlo sdraiare supino, si sedette sul suo ventre e dopo averlo baciato a fior di labbra, scese a baciargli la gola e il petto, e, inaspettatamente, Akira si sentì dire. "Fallo ancora..."

 

Owari (?)

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