DISCLAMER: Tutti i pg, per fortuna loro, sono della signora Rowling, che ci ha ampiamente guadagnato.....
NOTA: Allora, questa schifezza doveva essere per Cla, ma, tesoro, fa così schifo che io non me la sento di dedicartela.... Mi vuoi bene lo stesso?? Io ci ho provato a farti la 3some..... ma non riuscivo ad incastrarli....

 



Non c'è due senza tre

di Nuel


Severus Piton osservava con malcelato disappunto il quartetto di Grifondoro che passeggiava per il parco. In realtà pareva che, col loro passo spedito, lo stessero divorando, più o meno come chi desidera divorare la vita.
Erano James Potter: l'arrogante sbruffone che non perdeva occasione per attaccar briga con lui; Sirius Black, il raffinato ribelle che pareva aver preferito Grifondoro a Serpeverde, più che esservi finito per decisione del Cappello parlante; Peter Minus, il piccolo inetto di cui tutti si chiedevano perché girasse con gli altri tre ed, infine, Remus Lupin. Remus era l'unico che Severus avrebbe salvato volentieri da quella cricca di piccoli delinquenti paludati da bravi ragazzi e primi della classe. Peccato che Lucius Malfoy gli avesse assolutamente vietato di cercare la sua amicizia e lui faceva sempre come voleva Lucius.

Albus Silente, dall'alto della torre dove si trovava l'ufficio del preside, guardava il parco costellato di figure vestite di nero, i suoi studenti, i suoi ragazzi… Gli occhi gli s'illuminarono di un sorriso quando riconobbe un quartetto che avanzava con passo deciso e sicuro: i Malandrini. Erano: James Potter: un simpatico briccone che avrebbe sicuramente fatto parlare di sé, una volta adulto; Sirius Black, forse l'unico buon elemento di una famiglia corrotta e marcia; Peter Minus, un piccolo, insipido, ragazzetto di cui continuava a chiedersi perché frequentasse gli altri tre e, in fine, il suo pupillo: Remus Lupin. Remus avrebbe potuto diventare un emarginato, se non fosse stato per gli altri: i migliori amici che mai avrebbe potuto avere. Il vecchio preside sorrise e tornò alla sua scrivania.

***

Quando Remus salì alla torre di Grifondoro, prima di entrare nel dormitorio, bussò con una certa insistenza. Già da tempo sapeva che, quando Sirius e James sparivano assieme, era meglio bussare, a meno che non ci si volesse trovare in imbarazzo.
Amava Sirius con tutto se stesso e, per la sua felicità, era pronto a custodire gelosamente questo sentimento nel suo cuore. 
Era incredibile, pensava, come due persone che venivano da luoghi e da esperienze diverse, potessero innamorarsi. Sirius amava James e James amava Sirius. Era assolutamente stupendo!
Quando un coro a due voci gli disse di entrare, Remus abbassò la maniglia e spinse la porta. 
Erano lì, sul letto di James, con i capelli arruffati, le facce accaldate e luminose e le camicie sbottonate e sgualcite. Se non avevano consumato il loro rapporto c'erano sicuramente andati vicino.
Sorrise bonariamente ad entrambi, come si sorride sempre davanti agli innamorati.
-Ci stavamo chiedendo quanto ci avresti messo ad arrivare!- Gufò James.
Remus piegò la testa di lato senza capire, ma Sirius tirò fuori da sotto il cuscino il libro che gli aveva sottratto qualche ora prima dalla cartella e lo sventolò con fare sornione.
-Ma…- Protestò solo, Remus.
-Dai, vieni qui, Lunastorta!- Lo attirò Sirius, allungandosi fino quasi a cadere dal letto.
Remus si ritrovò catapultato sul materasso, tra i suoi due amici, che subito lo circondarono, impedendogli di alzarsi.
-Cosa avete in mente, pazzi scatenati?!- Chiese cominciando a ridere, contagiato dalla loro ilarità.
-Nulla…. Solo… di farti entrare nel club!- Iniziò James con un sorriso gioviale.
Sirius, intanto, aveva iniziato a sbottonare i piccoli bottoni di madreperla bianca della camicia di Remus. Il ragazzo si sentì avvampare quando la mano morbida di Sirius gli accarezzò l'addome.
-Vogliamo che tu condivida con noi questo momento, Remus- Gli soffiò sensualmente all'orecchio Felpato.
-Tu fai parte di noi- Confermò James baciandogli dolcemente le labbra.
Remus si trovò tra incudine e martello, la vicinanza di Sirius gli impediva di ragionare correttamente.
Le mani di James si unirono a quelle di Felpato, accarezzandolo dolcemente ed aiutando il compagno a sbottonare gli ultimi bottoni. Sirius, intanto, assaggiava il suo collo con evidente piacere.
Come potevano comportarsi così? Remus non sapeva rispondersi: era convinto del loro amore, che fossero una coppia solida…. Un gemito gli sfuggì dalle labbra. Era quasi incapace di capire cosa gli stessero facendo.
-Ra… ragazzi… che vi piglia?- Riuscì a dire, cercando di non lasciar trasparire l'eccitazione e l'imbarazzo.
-I Malandrini non bastano più: che ci fa Codaliscia con noi?- Iniziò James.
-Ce lo siamo chiesti tante volte… quindi abbiamo deciso di creare un club ancora più riservato!- Aggiunse Sirius.
-Sirius….- Implorò Remus, gemendo subito dopo per le attenzioni del moro.
-Benvenuto alla nostra corte!- Ridacchiò James, iniziando a sfilargli i pantaloni.
Sirius cominciò a baciarlo per impedirgli di protestare ancora, ma, inaspettatamente, Remus prese il controllo del bacio, allungando le braccia verso il suo collo ed abbracciandolo con forza, infilando le dita sottili tra i capelli morbidi.
James rimase interdetto per qualche secondo, incredulo e divertito al tempo stesso.
-Guarda guarda il nostro Lunastorta!- Lo apostrofò con una nota di approvazione nella voce.
Remus aveva perso il controllo quando aveva sentito la lingua di Sirius vezzeggiare la sua, il desiderio era diventato imperativo, costringendolo a cercare un contatto maggiore.
Sirius allungo una mano verso l’inguine di Lupin, trovando il suo sesso completamente eretto. Lo prese tra le dita e cominciò a pomparlo, strappandogli i gemiti più belli che avesse mai sentito: sembrava un cucciolo che uggiolava di piacere.
Remus attirò di nuovo a sè il viso di Sirius per poterlo baciare ancora e, contemporaneamente, sentì la bocca di James abbassarsi sul suo sesso e cominciare a succhiarlo. Istintivamente cominciò a muovere i fianchi per assecondare i suoi movimenti e, mentre gemeva ancora nella bocca di Sirius cercò il suo inguine con una mano. Incapace di coordinare altri movimenti si limitò ad afferrargli il sesso attraverso i pantaloni che non aveva ancora tolto.
Con un sospiro Sirius si allontanò dalla sua bocca.
-Aspetta un momento- Rantolò con voce irriconoscibile. -Rimedio subito!- Gli disse senza staccare gli occhi dai suoi, spogliandosi con mani frenetiche.
James, intanto assisteva divertito alla scena dalla sua posizione sdraiata tra le gambe dell’amico.
Remus, con un colpo di reni che gli provocò uno scontro imprevisto con i denti di James si alzò per afferrare Sirius, costringendolo sotto di sè.
-Ehi!- Si lamentò James, che solo per miracolo era riuscito a non morderlo, sentendosi improvvisamente di tropo.
Sirius sorrise dolcemente a Remus, riportandolo alla realtà e facendolo arrossire violentemente. -Ora stai escludendo Ramoso-
Remus, imbarazzato, non sapeva cosa rispondere, ma James infranse il momento con una risata ed un affettuoso schiaffo alle natiche magre di Remus.
-Lo sai, Lunastorta, che il sederino di Felpato è ancora intatto? Tocca sempre a me stare sotto!- Sbottò finendo di spogliarsi.
-Ma sentilo!- Sbraitò Sirius, arrossendo.
James strizzò l’occhio e si ributtò nella mischia. -Dicevo solo che magari con Remus cederesti volentieri!-
Sirius non riuscì a ribattere, lanciando un rapidissimo sguardo a Remus, per vedere la sua espressione.
Remus, dal canto suo, stava riflettendo su quelle parole, chiedendosi se James avesse voluto mandargli un messaggio. Se in quel momento avesse potuto, si sarebbe messo a scodinzolare.
-Già.... magari dopo avermi coinvolto, potresti essere più carino ed arrendevole!- Gli sorrise sornione, il licantropo.
Sirius boccheggiò, capendo di aver innescato una mina.
-Non ho cominciato solo io- Pigolò, suscitando le risa di James.
Remus e James si guardarono ghignando e si baciarono appassionatamente.
Eppure Lunastorta sentiva qualcosa di diverso in quel contatto: non amava James. Era un caro amico, quasi un fratello, ma non lo amava come amava Sirius.
Si staccò turbato dalle labbra perennemente sorridenti del loro cercatore, guardandolo stranito.
Pooter dovette capire la sua indecisione e, senza farsi vedere, fece un segno a Sirius.
Il ragazzo prese tra due dita il mento di Remus e si sollevò un po’ per andargli incontro e baciarlo di nuovo.
James scivolò lentamente giù dal letto ed afferrò i suoi abiti, rivestendosi in tutta fretta. Forse avrebbe dovuto essere un po’ geloso, ma doveva ammettere che, i suoi due migliori amici, che si baciavano e si accarezzavano sensualmente erano uno spettacolo molto eccitante. Magari, un giorno, sarebbe stato riammesso nel club, per ora poteva accontentarsi di andare a tormentare il Mocciosus e, se gli andava bene, poteva attirare l’attenzione di quella Evans.
Uscì piano, gettando un ultimo sguardo ai due che si avvinghiavano nel letto. Sirius stava ampiamente palpeggiando il sedere di Remus e, a lui, non pareva dispiacere. Del resto, se ne era accorto da un po’ che il loro Lunastorta era innamorato di lui.
Un forte gemito attraversò la porta appena scese il primo gradino.
Indubbiamente uno dei due aveva appena perso la verginità.... sghignazzò divertito: non aveva dubbi su di chi si trattasse.

Fine