Noi sempre

parte XIV

di Tifawow


-sei maligno Siri, non ti ritenevo una persona così perfida…- la voce di Remus era carica di stizza, non capiva il motivo assurdo per cui Sirius stava parlando in quel modo di Fayenne; si sapeva che non andavano molto d’accordo, ma arrivare fino a quel punto.

-non sono perfido...semplicemente non la sopporto…-sbuffò appena –non mi sembra sia un crimine non sopportare qualcuno…

-

I due ragazzi erano ancora fermi nel corridoio, appoggiati al muro dietro il quale qualche attimo prima Fey li aveva sentiti parlare.

Nessuno dei due si era ancora accorto della ragazza che era stata ad ascoltarli e poi era scappata piangendo.

Doveva essere a lezione da cinque minuti buoni ormai, ma prima di fare qualsiasi altra cosa, remus ci teneva a chiarire la situazione che si era venuta a creare con la nuova arrivata: secondo lui era una ragazza straordinaria (bhe, era Sirius praticamente, come poteva non esserlo?) e ci teneva che stesse bene in loro compagnia. Ne aveva parlato con Peter e james ed entrambi erano d’accordo sul cercare di farla trovare a proprio agio…anche Sirius si era trovato d’accordo ma stranamente non riusciva a portare a termine quel proposito.

Era un continuo litigare per le cose più assurde, e spesso rischiavano anche di venire alle mani.

E remus si era stufato.

Era caro e buono, amava Sirius con tutto il cuore e adorava Fayenne, ma le loro litigante riuscivano a portare all’esasperazione anche un santo come lui.

-quindi mi vuoi far credere che non apprezzi te stesso?-domandò il licantropo nel tono più innocente che riuscì a trovare.



E la frecciata andò a segno,

Sirius sbuffò di nuovo – smettila di paragonarla a me…-

-no Paddy, non la smetto…è la verità, che ti piaccia o meno, e ci dovrai farei conti prima o poi! Non pretendo che diventiate amici per la pelle, ma che almeno cerchiate di essere civili l’uno con l’altro-

-ma Moony…-proseguì l’altro in tono lamentoso- è lei che è scorbutica, io ci ho provato, davvero, ma quella mi risponde sempre male, è scontrosa, cerca in tutti i modi di litigare…-

-Paddy, ascoltami…- da tutte le sue riserve di pazienza, quella volta remus dovette fare un grosso prelievo- a prescindere la fatto che non è solo lei, ma sei anche tu…comunque…devi cercare di capirla-

-cosa??-

-lasciami finire! Tu come ti comporteresti al posto suo? L’abbiamo trascinata qui da casa sua e questo già comporta un trauma non indifferente, non è abituata al nostro mondo, ai nostri modi di fare, e qui non ci vuole stare…contando che poi un’ orso come te cerca sempre di attaccar briga…bhe, tu come ti comporteresti al posto suo?-

Sirius abbassò lo sguardo. Non aveva mai pensato a vederla sotto quel punto di vista.

Infondo era vero, lei era in un mondo che non conosceva e di cui aveva terrore, era normale che cercasse di difendersi.

Effettivamente lui al posto suo si sarebbe comportato nello stesso identico modo.

-hai ragione Rem…-mormorò dopo qualche attimo di riflessione-

-lo so che ho ragione- ribatté l’altro ragazzo incrociando le braccia al petto con fare soddisfatto.

-ti prometto che cercherò di farci pace…e di trattarla meglio…-

-stavolta davvero?-

Sirius annuì con convinzione-si, stavolta davvero…- sorrise al fidanzato, chinandosi per dargli un dolce e veloce bacio sulle labbra –e ora è meglio andare…la Mc Grannit ci darà una punizione esemplare…-

Remus annuì leggermente, prendendo la mano del suo ragazzo e iniziando ad avviarsi verso l’aula di Trasfigurazione in sua compagnia.

Finalmente era riuscito a far capire a Siri il suo punto di vista e questo lo rendeva immensamente più tranquillo.

Fecero per girare l’angolo, quando lo sguardo gli cadde su un oggetto abbandonato dietro l’angolo.

-Siri…aspetta..- si fermò lasciando andare la mano del ragazzo. Si avvicinò all’oggetto, raccogliendolo…un brivido di comprensione le passo per la schiena nel riconoscere gli occhiali di Fayenne.

-era…era qui?- domandò Sirius titubante, nel riconoscerli

a sua volte.

Remus non parlò.

Si limitò semplicemente ad annuire.

*******

Fayenne rimase silenziosa qualche attimo, mentre lasciava vagare il proprio sguardo sulla figura del ragazzo che sedeva a gambe incrociate sul banco non molto distante.

Tutto si poteva dire, meno che fosse bello: i lineamenti del volto erano duri e severi, così come l’espressione che le rivolgeva, capelli neri che arrivavano circa fino alle spalle incorniciavano il suo volto dal pallore quasi spettrale, due occhi neri e penetranti la fissavano.

Indosso, portava la sua stessa uniforme, e differiva solo per lo stemma: un serpente, quindi doveva essere per forza slytherin.

Nonostante non brillasse certo per bellezza, aveva tuttavia un non so che di affascinante, forse per il modo in cui la guardava, tremendamente serio e composto.

Iniziò a chiedersi se non fosse un fantasma o qualcosa di simile.

E si sentiva decisamente in imbarazzo ad essere entrata in quel modo…per quello che ne sapeva lei quella stanza poteva essere piena di persone e non se la sarebbe sentita di dare spiegazioni…sarebbe morta di vergogna prima.

-Severus Snape…- disse il ragazzo alla di lei domanda, senza scomporsi minimamente, senza nemmeno chiudere il libro dal quale stava studiando – e tu chi sei?-



Fey rimase a terra ancora, quasi scioccata dalla serietà che percepiva nella voce del ragazzo –ecco…io?-

-no, quello che sta passando ora per strada…certo che mi riferisco a te, vedi forse qualcun altro?- il suo tono di voce si incrinò appena in una nota di sarcasmo.

Fayenne scosse leggermente il capo, portandosi la mano destra agli occhi per asciugare il residuo delle lacrime…se dovevano parlare non voleva certo farlo in quello stato –fayenne Lafaire…- sussultò appena nell’accorgersi, toccandosi il volto, di non avere su i suoi occhiali…probabilmente li aveva persi per i corridoi.

Le sembrava anche inutile presentarsi, tanto a quanto pare tutti sapevano chi era.

E poi quel ragazzo la rendeva inquieta.

Normalmente a una persona che le avesse risposto in quel modo non avrebbe esitato a spaccargli la faccia, ma la serietà, la pacatezza di quel ragazzo la fecero rifuggire immediatamente da tutti i suoi propositi omicida.

Come previsto, il ragazzo non si scompose minimante, si limitò a inarcare un sopraciglio con fare leggermente interrogativo –Lafaire…si, Dumbledore ha parlato di te qualche giorno fa…e mi pare di averti visto in compagnia di Potter e compagnia- una pausa –se non è troppo…potrei sapere che diavolo ci fai seduta a terra in lacrime?-

Fayenne rimase in silenzio.

Snape.

Era quasi sicura di averlo già sentito da qualche parte.

Lentamente si rimise in piedi, spolverandosi dai jeans la polvere, gli occhi asciutti ora anche se arrossati –ecco…problemi con i miei compagni diciamo…- non aveva voglia di andare nel dettaglio, specie con un ragazzo che nemmeno conosceva e che solo con lo sguardo aveva il potere di renderla così inquieta.

Snape la guardò in silenzio per qualche attimo, poi chiuse il libro, appoggiandolo subito dopo sul polveroso banco –per forza, con quel cretino di Black non puoi avere altro che problemi…-il suo tono si fece leggermente seccato.

-lo…conosci?- domandò titubante…solo a sentirlo nominare le tornavano in mente le parole che aveva sentito, e la cosa non era molto piacevole.

-per mia somma sfortuna…-sbottò appena il ragazzo, lanciandole un ‘occhiata tutt altro che amichevole –e spero per la tua di fortuna che non ti venga in mente di raccontargli dove mi rifugio per studiare in santa pace, altrimenti potrei provare una delle mie nuove pozioni su di te…- il suo tono di voce era troppo serio per prenderla sullo scherzo.

Fayenne scosse leggermente il capo, appena indispettita –non ti preoccupare, di certo non vado a sputtanare le persone in giro…io…- sottolineò quest’ ultima parola quasi con stizza.

-converrà…-ribattè il ragazzo, prima di tornare a prestare le dovute attenzioni al suo libro. Effettivamente non gliene importava un gran che di quella ragazzina, purché lo lasciasse stare.

O forse no.

Infondo, non capitava tutti i giorni di conoscere un’incendiaria, qualcuno con quel potere così raro e distruttivo…e poi anche se era amica di Potter e compagnia bella non aveva ancora iniziato a prenderlo in giro, e questo per lui costituiva almeno un centinaio di punti.

Rialzò leggermente lo sguardo, portandolo di nuovo su Fayenne: l’aveva vista un paio di volte in giro per la scuola ma non ci aveva mai fatto caso, non sapeva nemmeno chi fosse, tuttavia avrebbe potuto giurare che niente e nessuno sarebbe mai riuscito a piegarla…invece ora era lì, con gli occhi gonfi di lacrime.

-perché piangevi?- la domanda venne di nuovo, quasi senza accorgersene, in un tono forse troppo gentile per parlare con una Gryffindor.

-te l’ho già detto…-

-no non me lo hai già detto…- la interruppe Snape –senti, se fossero solo problemi non saresti chiusa qui dentro no? Non mi sembri il tipo…-una pausa –se non vuoi parlarmene liberissima di mandarmi a quel paese, ma ti conviene approfittarne, non sono il tipo che si perde in confidenze di norma…non con una Gryffindor per lo meno- non sorrideva, ma il suo volto, forse per la prima volta in diciassette anni di vita, sembrava ispirare fiducia.

Fey esitò.

Aveva capito chi era quel ragazzo, aveva sentito parlarne Sirius…Snivellus o qualcosa del genere.

Ma alla fine che le importava di quello che pensava Sirius? Lui le aveva parlato in quel modo così cattivo, mentre se non altro quest’altro ragazzo era gentile.

Con un lieve sospiro si avvicinò a lui, andandosi a sedere sul banco a fianco…gli occhi verdi si posarono sul pavimento –mi ha detto delle cose cattivissime…mi ha dato della viscida, della stronza e peggio mentre io non ero lì e non potevo difendermi…- sospirò ancora. Così facendo rischiava di sembrare una bambina piagnucolona ma non le importava – di norma non mi interesserebbe, di insulti ne ho ricevuti di assai peggiori però…però è diverso. Voglio dire, io credevo veramente di poter instaurare un’amicizia con lui, anche se non facciamo altro che litigare da quando sono arrivata qui…insomma, sapevo che sarebbe stato difficile, abbiamo lo stesso identico brutto carattere, però ci speravo…invece…lo so, sono sgarbata, non piaccio mai a nessuno e probabilmente faccio anche paura, però non sono solo io, è vero io non certo una santa che cerca di mediare e di arrivare sempre alla soluzione migliore, ma è anche lui a provocarmi, a saltare alle conclusioni, a iniziare per primo. Io sono fatta così, non mi riesce di rispondere con un sorriso alle provocazioni, io rispondo e se è necessario mi alzo e meno le mani…però arrivare a dirmi certe cose…- le lacrime minacciarono di salirle di nuovo, ma con un enorme sforzo di volontà riuscì a ricacciarle indietro.

Snape era rimasto in silenzio fino alla fine del suo monologo, senza esprimersi in giudizi. Anche se lei non gli aveva detto il nome, era quasi sicuro che si trattasse di Black, e stranamente questo lo fece infuriare…quella ragazza, nonostante tutto quello che aveva sentito dire, le pareva assai fragile e non vedeva il motivo di esprimersi in questa cattiveria gratuita…si certo, lui era uno Slytherin, non era mai stato ne particolarmente simpatico ne particolarmente loquace, ma certe cose non le aveva mai sopportate. E poi al contrario di quello che potevano pensare gli altri quella ragazza gli stava simpatica a pelle, e per lui non era una cosa di tutti i giorni –ma lascialo perdere…-sbottò dopo qualche attimo – quello non ha altro di meglio da fare nella vita che sfottere la gente per sentirsi migliore, quando in realtà è lui ad avere problemi- scosse appena le spalle- dammi retta, lascialo perdere…è la cosa migliore, non ascoltare le sue parole perché quello non capisce un cazzo-

Fayenne volse in capo di colpo nella di lui direzione.

Sorrise leggermente a quelle parole…si, il ragazzo indubbiamente aveva ragione, ci aveva pensato lei stessa ma sentirselo sbattere in faccia in quel modo era tutta un’altra cosa.

Annuì leggermente –hai ragione…chi non mi vuole non mi merita, giusto?- sorrise nella di lui direzione, cercando di rompere un po la tensione del momento.

Il volto del ragazzo non si scompose in un sorriso, tuttavia l’espressione degli occhi lasciava intendere che ora fosse più sereno –brava! –esclamò- so che la tua qui dentro non deve essere certo una situazione facilissima…- riprese dopo qualche attimo, in tono più serio –ma non devi lasciare che simili cose ti rovinino la permanenza qui…sicuramente Black non è certo l’unico qui dentro di cui tu desideri l’amicizia, no?-

La ragazza scosse il capo.

No assolutamente, non era l’unico.

C’era James, Remus, Peter, la ragazza incontrata quella mattina, come si chiamava…ah si! Lily Evans, gli era apparsa molto simpatica a primo impatto…e ora anche il ragazzo che aveva seduto a fianco.

Però da lì a dire che l’amicizia di Sirius non le importava…le importava eccome, non tanto per simpatia immediata, quanto per la strana sensazione di completezza che la prendeva ogni volta che stavano insieme. Da quella sensazione a volte le sembrava di capire che lui era davvero l’unica persona al mondo di cui si sarebbe potuta fidare per sempre.

Tuttavia non disse nulla.

-no…ovviamente non è l’unico…-

-bene…-fece per aggiungere qualcos’altro, quando la porta si aprì.

-Sev…sei qui?- una voce allegra e femminile annunciò la presenza di una nuova entrata.

Fayenne alzò lo sguardo, pregando con tutta se stessa che non fosse qualcuno che voleva attaccar briga: davanti ai suoi occhi si presentò la figura di una ragazza.

Doveva avere circa sui diciassette anni, di media altezza, sottile e delicata. La pelle era leggermente abbronzata e l’espressione del suo volto lasciava chiaramente intendere che fosse una persona allegra. Ma la cosa che era più sconcertante nella sua figura, erano i lunghissimi capelli biondo platino, che scendevano lisci fino alla vita, e gli occhi, nerissimi, che la fissavano.

Quasi timidamente, alzò la mano destra per fare un cenno di saluto alla nuova arrivata.

-Similde…- Snape al suo fianco si alzò in piedi, con il volto illuminato da un sorriso (cosa che stupì non poco Fayenne, visto che in mezz’ora che avevano parlato non aveva sorriso neanche una volta)- ti aspettavo…- si avvicinò alla ragazza, dandogli un bacio a stampo sulle labbra.

La nuova arrivata ricambiò il sorriso del ragazzo ricambiando il suo gesto, ma poi lo sguardo venne irrimediabilmente riportato sulla figura di Fayenne…un lampo di stizza le trasfigurò per un istante lo sguardo- chi è?- domandò semplicemente, indicandola con un cenno di capo.

Fayenne si alzò in piedi a sua volta…non voleva che la ragazza pensasse male, si avvicinò di un passo, tendendole la mano con fare più o meno amichevole –io sono Fayenne Lafaire…sono capitata per caso qui dentro mentre…mentre Severus stava studiando…- cercò di sorriderle.

-si Similde…- confermò Snape, prendendo ora la mano della sua ragazza –ci siamo appena conosciuti…-

La ragazza che Snape aveva chiamato Similde non staccò nemmeno per un attimo gli occhi dalla figura di Fayenne, come se la stesse studiando…-Lafaire…- disse infine –si, ho sentito parlare di te…potere raro il tuo, raro ma interessante- allungò a sua volta la mano, stringendogliela leggermente, rivolgendole un tranquillo sorriso –io sono Similde Zabini Malfoy…è un piacere conoscere una donna che sia stata in grado di tenere testa a quella testaccia di mio cugino…-

Malfoy.

Cugino.

Per un attimo nella mente di fayenne si scatenò il putiferio, poi riuscì a ricordare…Lucius Malfoy, il ragazzo incontrato qualche giorno prima e da cui l’aveva salvata James; nel guardare bene Similde, si accorse che effettivamente si somigliavano parecchio –non sopporto chi dice cazzate senza motivo…-

-siamo in due…-rispose l’altra ragazza, con stampata sul volto un’espressione divertita- ora se vuoi scusarci…il qui presente ha promesso di darmi una mano con pozioni oggi, quindi te lo rubo…-

Snape scosse il capo con un sospiro, mentre, dopo aver recuperato i suoi libri, si apprestò a uscire dalla stanza –sei un caso perso Similde…trovo che sia anche inutile rispiegarti tutto, è dal primo anno che ti do ripetizioni e non hai ancora capito niente…-tuttavia nel suo tono di voce c’era una tenerezza indicibile mentre si rivolgeva a lei. Subito dopo si voltò verso Fayenne, e dopo averla guardata per qualche attimo di nuovo le parlò –è stato un piacere Lafaire…spero di aver modo di parlare ancora con te…-

-lo spero anche io…-rispose fey, sincera. Non parlava così bene da giorni ormai, e si era trovata bene…lo sguardo cadde anche su Similde, che le stava rivolgendo un cenno di saluto –a presto…- disse semplicemente, mentre i due assieme erano ormai usciti dall’aula chiudendosi la porta alle spalle.

E ora che fare?

Per lunghi attimi restò ferma, indecisa sul da farsi…tornare in classe non le sembrava proprio il caso, non ora per lo meno, e non poteva certo restare tutto il giorno chiusa in quello sgabuzzino.

Sospirando, decise che forse sarebbe tornata in camera sua.

Facendosi coraggio aprì la porta, e senza nemmeno guardare chi ci fosse uscì dall’aula.

Non fece neanche in tempo a muovere un passi, che si scontrò contro una figura che stava correndo per i corridoi come una furia.

-fey!- sentì esclamare da una voce familiare- finalmente ti ho trovata!!-

Fayenne alzò lo sguardo, sperando ardentemente che non fosse chi pensava…evidentemente quella non era la sua giornata fortunata perché la persona con cui si era scontrata era Sirius.

-ascolta…-continuò lui –ti devo parlare…è urgente…-

CONTINUA…