Noi sempre

parte XI

di Tifawow


James sedeva sul davanzale della finestra e la osservava dormire.
Era ormai notte inoltrata e non solo Fey, ma anche quasi tutto il resto della scuola era a dormire…si, quasi, perché anche Sirius e Remus non erano nel loro letto, ma imboscati da qualche parte per conto loro.
James sorrise a quel pensiero.
Se lo meritavano un po di tempo per loro, anzi era stato lui stesso a prestargli il mantello dell’invisibilità per non essere visti mentre sparivano alla volta di chissà quale luogo…probabilmente sarebbero andati alla Stamberga strillante, dove nessuno si sarebbe sognato di romper loro.
Era una serata abbastanza freddina, ma a lui non importava…teneva le finestre aperte, come se avesse voluto osservare meglio l’ambiente esterno…in realtà i suoi occhi erano fissi sulla femminile figura che dormiva nel letto a fianco a quello di Remus.
Appena erano arrivati in camera, le avevano mostrato il letto e la sua roba, lei non aveva parlato, si era limitata ad annuire leggermente e si era buttata a letto, dove si era addormentata tutto d’un botto…si vedeva che era stanca e provata dagli eventi della giornata e nessuno aveva osato svegliarla, nemmeno per cena.
Sorrise nell’osservarla…sembrava quasi una bambina, dormiva rannicchiata, come se avesse paura che qualcuno potesse farle del male nel sonno, la bocca leggermente aperta, i lunghi capelli biondo scuro in parte le coprivano il volto e in parte erano ancora tenuti fermi dal mollettone che non aveva tolto quando si era coricata…era molto diversa in quel momento dalla ragazza testarda che aveva conosciuto nel pomeriggio, sembrava un angelo, così indifesa e pura…ridacchiò appena nel ricordarsi che era la stessa impressione che dava Sirius quando dormiva…e sicuramente quando era sveglia era anche peggio di lui!
Non riusciva a crederci…aveva potuto scrutare finalmente dal vivo quegli occhi che fino a quel momento aveva visto solo in sogno…era stata una sensazione impagabile, qualcosa che mai si sarebbe aspettato.
Forse si stava innamorando.
No, non forse, sicuramente!
Già lo immaginava quando aveva potuto guardare i di lei occhi in visione, ed ora che l’aveva vista completamente non poteva più negarlo.
Con un leggero sospiro scese dal davanzale della finestra e la chiude…lentamente poi, per non fare rumore, iniziò a dirigersi verso il letto dove riposava.
Si era addormentata con gli occhiali, rischiava di romperli e di farsi male se li teneva su…lentamente allungò la mano destra verso il di lei volto…appena lo sfiorò con le dita mentre piano le toglieva gli occhiali…un brivido gli percorse la schiena ma cercò di non farci troppo caso…il fiato gli venne meno quando si accorse che gli occhi dei suoi sogni lo stavano fissando con aria ancora leggermente assonnata.

-emh…- cercò di giustificarsi il ragazzo arrossendo di botto –ti eri addormentata con su gli occhiali… -disse semplicemente, appoggiandoli ora al cuscino.

La ragazza lo fissò qualche attimo…sembrava quasi stesse cercando di capire se il ragazzo che aveva di fronte fosse reale…poi lentamente si mise a sedere sul letto, con aria ancora confusa –allora non è stato solo un sogno…-mormorò con voce impastata dal sonno..le verdi iridi si guardarono intorno per qualche secondo, confuse, prima di posarsi sul volto del ragazzo occhialuto davanti a se.

James rimane in piedi di fianco al suo letto…se fosse stato uno dei suoi amici ci si sarebbe infilato dentro per continuare a chiacchierare ma con lei, non sapeva certo se poteva osare –bhe a quanto pare…- disse, cercando di usare il suo tono più allegro e spavaldo –ti sei addormentata con i capelli legati…avrai un bel torcicollo domani mattina-

Lei scosse leggermente il capo –con tutte le volte che ho dormito sulle panchine della stazione, non saranno certo i capelli legati a farmi male-

-dormito…in stazione?-

Fey scrollò appena le spalle –bhe si…diciamo che i miei genitori non sopportano la mia vista ed ogni tanto me la svignavo…-allungò appena le braccia, stiracchiandosi leggermente –che ore sono?-

-circa le tre di notte…è ancora molto presto, se sei ancora stanca puoi dormire tranquillamente..-cercò di trovare un tono tranquillo, per non mostrare quanto le di lei parole l’avessero fatto rimanere male: aveva intuito che nel mondo babbano non aveva avuto vita facile, ma non pensava che non andasse d’accordo nemmeno con la sua famiglia.

Lei scosse il capo, leggermente –non ho molto sonno ora…più che altro ho fame…- disse dopo un attimo di pausa –dove posso trovare qualcosa da mangiare?-

Il tono innocente di lei, assai diverso da quello utilizzato nel pomeriggio gli fece battere il cuore a mille –ecco…nelle cucine…se vuoi ti ci accompagno…-

-no no…non voglio causarti disturbo…sei già stato fin troppo gentile nel pomeriggio…-

James tirò fuori il più malandrino dei sorrisi di cui era capace –la mia non era una richiesta…ti ci accompagno! –così dicendo si voltò verso il suo baule,d ove teneva nascosto il mantello dell’invisibilità.

Fey spostò le gambe al lato del letto, mettendosi a sedere composta…con un gesto della mano libera si tolse il mollettone e la fascia che le cingeva i capelli, lasciando che le lunghe ciocche biondo scuro scendessero a incorniciarle il viso –davvero, non ce n’è bisogno…se mi spieghi come arrivarci posso fare da sola…-

Con la testa ancora infilata nel baule il ragazzo rispose –sono certo che ce la faresti benissimo…ma è vietato aggirarsi per i corridoi a questi orari indecenti, se ti beccano sono guai…ed io ho qualcosa che può nasconderci…- con un sorrisetto trionfante, estrasse il mantello.

-un…mantello?-domandò lei incredula.

-ah ha…mica è un semplice mantello!! Guarda…- con un elegante movimento del braccio se lo drappeggiò sulle spalle…sparì completamente –allora?-

Fey era senza parole…si alzò in piedi, allungando una mano con riluttanza…quando sfiorò il corpo invisibile del ragazzo la ritrasse di colpo-a…accidenti…- disse dopo qualche attimo.

Con un gesto rapido, James aprì il mantello, tirando sotto la ragazza…per un attimo lei parve volersi ritrarre da quel contatto, poi si rilassò –ehi…non avere paura…non ti mangio mica…- mormorò nel sentirla così tesa.

Lei distolse gli occhi –non è per quello…scusa, non sono abituata ad essere toccata con gentilezza…-lo sguardo era fisso sulle proprie mani.

Con sgomento, James si accorse che la carne delle mani, che fino a qualche ora prima aveva visto ustionata terribilmente, ora era tornata bianca.

Quasi come se gli avesse letto nel pensiero, la ragazza, senza guardarlo in volto mormorò –è una causa del mio…potere –una pausa- quando uso il fuoco, sia volontariamente che no…le mie mani si riducono così…poi tornano a posto dopo qualche ora, come se non fosse successo niente-

Guardò ancora per un attimo le di lei mani il ragazzo, prima di tornare ad alzare lo sguardo –è per quello che non ti fai toccare?-

Lei annuì leggermente –anche…sai, non è bello farsi prendere le mani quando sono ustionate…e così ho imparato ad evitare ogni contatto-

James rimane in silenzio qualche secondo, poi le sorrise ampiamente- bene, allora d’ora in avanti quando hai le mani ustionate vedrò di prenderti per il braccio…- allegramente, la trasse più vicino a se con un braccio…a quel gesto quasi si sentì morire- ora andiamo…non avevi fame?-

Fey arrossì di colpo…nel sentire il corpo caldo del ragazzo contro il proprio il cuore aveva mancato un battito…-si…si certo…- fece per muoversi, quando l’occhio le cadde sugli altri letti…-ma…ma dove sono tutti?- domandò.

-hihihihii- ridacchio James mentre iniziava a muovere i primi passi verso l’uscita della loro stanza-Moony e Paddy…cioè. Rem e Siri saranno imboscati in qualche dove…Peter è sepolto sotto le coperte…su su, se tutto va bene non richiamo nemmeno di incappare in qualche prof…- così dicendo uscì dalla stanza e assieme a Fey si diresse verso le cucine.


******


La sottile falce di luna crescente illuminava con la sua tenue luce che filtrava dalla finestra aperta i due ragazzi teneramente abbracciati nel bagno dei Prefetti.
Sedevano in un angolino del bagno poco lontani dalla finestra, stretti l’uno all’altro: Sirius stava con la schiena appoggiata alla parete, tra le sue gambe, appoggiato sul suo petto, stava Remus, intento a farsi coccolare.
Il ragazzo dai capelli scuri, accarezzava lentamente, con gesti quasi sensuali la schiena del suo compagno…le di lui labbra sfioravano in teneri baci ogni centimetro del di lui volto, con delicatezza, lasciando trasparire a ogni gesto tutto l’amore che provava per lui.
Remus dal canto suo, si lasciava completamente andare a quei momenti…quei momenti che aveva sempre sognato e che ora erano lì portata d mano.
Si sentiva prendere da una tenerezza indicibile, che non credeva quasi possibile…entrambe le braccia portata a cingere forte la vita del compagno, ricambiava ogni singolo bacio con la stessa dolcezza.
Non era certo la prima volta da quando si erano messi insieme che si trovavano in quella situazione: loro due, insieme alla luce della luna, chiusi a chiave con un incantesimo nel bagno dei Prefetti, in quella situazione abbastanza equivoca…ma quella sera i loro baci avevano qualcosa di diverso, un gusto particolare…desiderio.
Si, era quella la parola giusta.
Le mani di Sirius a mano a mano che accarezzavano il compagno si facevano sempre più calde, i suoi baci sempre più appassionati…lentamente, quasi avesse paura di spezzare il compagno, lo strinse appena più forte a se, spostandosi in modo da farlo sedere sulle sue gambe…le mani, quasi dotate di volontà propria, iniziarono a insinuarsi sotto la camicia di Remus.
Dal canto suo, al bel licantropo certe attenzioni non facevano troppo dispiacere, anzi tutt’altro…tra le braccia del ragazzo che amava si sentiva finalmente completo dopo tanto, come mai era stato prima.
Nonostante un po’ di apprensione iniziale, si lasciava sempre di più andare tra le braccia di Sirius, ricambiando ogni singolo bacio, ogni minima carezza…il cuore gli batteva a mille mentre sentiva le due lui mani accarezzargli la pelle sotto la camicia, facendosi strada dalla sua schiena fino al suo petto, iniziando a risalire sul suo torace.
Si strinse ancora un poco di più al compagno, come a fargli capire che quelle attenzioni gli erano gradite.
Le labbra di Sirius iniziarono a scivolare dalle labbra di Remus al suo collo, in una lenta e dolce carezza, baciandogli ma pelle morbida quasi come a volerla divorare…il respiro stava iniziando a farsi affannoso e la sua eccitazione cresceva a dismisura…non era mai stato un tipo paziente in certe cose, non era il tipo da aspettare…ma fino a quel momento era sempre stato solo con ragazzine da niente, mai con Remus… Remus, che amava più di qualsiasi cosa al mondo, che desiderava non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello spirituale.
Non voleva certo guastare tutto con la sua irruenza.
Remus piegò appena il capo all’indietro, spostandosi appena dal corpo di Sirius, giusto per permettergli di slacciargli i bottoni della camicia e allentargli in nodo della cravatta.
Sirius parve esitare un attimo…poi tornò a baciargli il collo, risalendo piano fino alle sue labbra, fermandosi poco prima di baciarle…alzò gli occhi cobalto, andando a incontrare quelli ambra del compagno.

-Ti amo Remus…- mormorò, senza staccare nemmeno per un secondo gli occhi da quelli di lui, lasciandosi perdere per un attimo.

-anche io Sirius…-mormorò l’altro, totalmente incapace di ribellarsi a quella dolce stretta…sapere che l’altro lo amava era tutto quello di cui aveva bisogno, era l’unica cosa che significasse davvero qualcosa nella sua vita.

-sei…sei sicuro di volerlo fare? Se non vuoi ancora…io impazzisco, però va bene…-

Remus annuì leggermente –ho…ho paura…ma se sono con te, tutto va bene…ti desidero..-

-non devi aver paura…-mormorò a fior di labbra – ci sono io con te…- quasi a dar forza alle sue parole, schiuse le sue labbra nell’ennesimo bacio colmo di passione…delicatamente, lo fece scendere dalle sue ginocchia, stendendolo a terra e mettendosi sopra di lui, senza ancora cercare di separare i loro corpi.
E ancora Remus non oppose resistenza…lo lasciò fare, portando le proprie mani sulla di lui schiena, sotto la camicia, accarezzandogli la pelle…rabbrividì appena alle carezze dell’amante e al tocco gelido del pavimento sotto la sua schiena, ma aveva il fuoco nelle vene e ormai non ci badava più.
Sentire il corpo caldo di Sirius sopra il suo lo stava facendo andar fuori totalmente di testa…chiuse gli occhi lasciandosi andare alla carezze del compagno e in breve entrambi si trovarono avvolti dal fuoco della passione.


*****

James guardava sbalordito le movenze della ragazza mentre mangiava dei dolci che erano riusciti a trafugare dalle cucine qualche minuto prima…deliziosa era l’unica parola che gli veniva in mente guardandola.
I capelli biondi erano ancora raccolti con il mollettone, ma la fascia che li tratteneva era sparita, e aveva lasciato cadere alcune di quelle morbide ciocche disordinate ai lati di quel pallido viso, andando a coprire il segno del livido sulla guancia, i bellissimi occhi verdi, erano ancora celati dalle lenti di quegli occhiali così strani.
Aveva tolto i guanti che poco prima le fasciavano le mani, ed ora che non erano più ustionate come prima poteva ammirarne la delicatezza mentre scartava la cioccolata e se la portava alle labbra, il modo esitante con cui toccava qualsiasi cosa, quasi temesse di distruggerla…ed era certo che se avesse voluto lo avrebbe potuto fare.
Era così bella.
Si stupì a sorridere il quel modo quasi ebete mentre osservava la figura di Fey…strano, quel nomignolo glielo aveva dato poche ore prima, ma già gli pareva di aver sempre pensato a lei con quel nome.

-è buona questa roba…- la calma voce musicale dalla ragazza lo risvegliò del tutto dai suoi pensieri.

Subito alzò lo sguardo dalla di lei figura al suo volto, sorridendole ampiamente e annuendo- vero eh? Sono cioccorane…io le trovo buonissime!!-

Fey lo guardò qualche attimo senza parlare…poi annuì leggermente, distogliendo lo sguardo…le emozioni che quel ragazzo le aveva suscitato dal primo momento che i loro sguardi si erano incontrati erano troppo strane per analizzarle in quel momento di estrema confusione e stanchezza –a casa mia non ci sono cose così strane…-

James si avvicinò di un passo, andandosi a sedere sul tavolo lì vicino a lei…abbassò gli occhi velati dagli occhiali –senti…io…io volevo scusarmi…- disse dopo qualche attimo.

-scusarti? E per…per cosa?- ora quei bellissimi occhi verdi lo fissavano interdetti-

-bhe…-non era abituato a scusarsi…la cosa gli riusciva troppo difficile –insomma…mi pare di capire che tu non sia troppo contenta di essere qui…- era abbastanza imbarazzato, ma non voleva sembrare, come era successo con la Evans, un cretino senza un minimo di cervello –io…io come tutti gli altri pensavamo che fosse la cosa migliore portarti via da lì quando abbiamo visto cosa…cosa stavi subendo…-

Fey rimase silente per qualche attimo…poi con un gran sospiro rialzò lo sguardo, poggiando la carta delle cioccorane sul tavolo –James…-disse in tono tranquillo –io non ho paura di voi…non ho paura di questo posto ne tantomeno della magia…- scosse impercettibilmente il capo –non voglio far del male alla gente che mi sta intorno, quindi penso che anche se non sono certo la persona più felice del mondo nello stare qui sia stato un bene, almeno potrò imparare a controllarmi- sospirò appena prima di continuare – non è la paura che mi frena James…semplicemente io…io volevo essere normale…-

Nell’incontrare i suoi occhi, James trattene il respiro…non c’era ostilità in quelle pozze verdi, ne tantomeno paura…solo un’infinita tristezza…l’unica cosa che lo trattenne dall’accarezzarla era il sapere che non amava particolarmente il contatto fisico –noi non vogliamo esserti nemici Fey…-disse dopo qualche attimo –Io…Remmy, Peter…e anche Sirius…vogliamo essere tuoi amici, aiutarti…-

-non ho bisogno di aiuto in quel senso…- disse scuotendo il capo.

-qui è normale essere maghi Fey…nessuno ti terrà lontano per questo…nessuno ti terrà lontano-

-da quello che ho capito…anche per voi maghi essere incendiario non è una cosa normale…-

James si bloccò all’istante…avrebbe voluto dirle che non cambiava niente, dirle di remus magari e farle capire che a loro non importava nulla se non della persona che era…ma non era il caso, non ne avrebbe parlato senza il permesso di Moony…esitante, allungò la mano destra, andando a poggiarla sulla di lei spalla –non è quello l’importante Fey…chi più chi meno tutti siamo diversi…con noi non devi mai essere nient’altro che te stessa…-

Per un attimo, al contatto con la mano del ragazzo, Fey provò l’impulso di ritrarsi, ma non lo fece…socchiuse appena gli occhi, cercando di disperatamente di dominare le forte sensazioni che quel tocco le procurava…-sono stanca…- disse alzandosi in piedi ora –per favore James…riportami in camera…-

Lui fu sul punto di obiettare…ma alla fine abbassò il capo e annuì appena – come vuoi…- era già molto per quella sera…anche se lei si era distaccata così alla fine, forse stava iniziando a capire.