Noi Sempre Parte
III di
Tifawow -JAMIE!!!!! ACCIDENTI JAMES
VUOI SVEGLIARTI??????- Ed ecco che si ricomincia sul
serio…pensò Sirius il mattino dopo nell’indossare la sua divisa con gesti
ancora addormentati e poco carichi di entusiasmo. Tipica scena mattutina: Remus
vestito e già pronto che tenta di buttare giù dal letto il povero james
ancora placidamente addormentato, Peter seduto sul suo che cerca di capire se
è ancora al mondo e Sirius che come sempre si dedica alla sua indomabile chioma. Naturalmente il tutto
rigorosamente il ritardo. -GRUNT- una strana specie di
grugnito sfuggì dalla bocca di James mentre, quasi Remus non esistesse, si
rigirava nel letto-ancora dieci minuti Moony..- -DAI JAMES SIAMO IN
RITARDO!!!- ripeté l’altro ragazzo in tono esasperato, tentando di nuovo di
sbatterlo giù dal letto con scarsi risultati. Sirius, che osservava la
scena dallo specchio, ridacchiò tra se e se mentre ancora era alle prese con
i suoi capelli –perché non gli dai un pugno Remmy?- domandò divertito. Peter nel frattempo si era
reso conto di essere vivo e recuperati i suoi vestiti si era diretto al bagno
per lavarsi. -Perché io non sono un
violento come te Paddy – sbuffò, prendendo la sua bacchetta con fare più che
minaccioso –a mali estremi, estremi rimedi…- disse in tono serio mentre con
una lieve agitata di bacchetta, fece apparire sulla testa di James un grande
secchio pieno d’acqua…secchio che subito si rovesciò in testa
all’addormentato. -ARGHHHH- urlò il ragazzo,
aprendo gli occhi di scatto e alzandosi in piedi di colpo, il reazione
all’acqua freddissima –REMUSSSS!!! MA SEI CRETINO???- urlò il ragazzo,
completamente fradicio. Gli altri presenti
scoppiarono a ridere…quella scena era da manuale e si presentava esattamente
tutte le mattine o quasi. -e bravo Moony- esclamò
Sirius portandosi una mano alla pancia per il troppo ridere –la forza della
disperazione fa davvero miracoli!- anche se dentro di se si era offeso per il
‘violento’, quella scena era troppo spassosa per tenere il muso. Anche sul volto di Remus era
stampato un sorrisino divertito –almeno ora sei sveglio- disse in tono
totalmente innocente- -SVEGLIO???- urlò ancora
James –sono schizzato fuori dalla pelle!!! Si va bhe ho capito va…vado a
prepararmi…- con espressione decisamente seccata si alzò dal letto che
asciugò con un colpo di bacchetta e presi i vestiti, andò anche lui in bagno
–scocciatori…- Sirius ridacchiava ancora. Erano proprio queste le
piccole cose che durante le vacanze estive gli erano mancate…le chiacchere,
l’affetto, i piccoli dispetti che si tiravano tra di loro…era un po come
essere circondati dai propri fratellini. Remus ancora sorridente si
voltò verso l’amico –dici che ho fatto male?- chiese, con l’espressione di
chi si sta sentendo leggermente in colpa :era un ragazzo così dolce da far
venire le lacrime al più duro amico, che nell’osservare quell’espressione
così dolce e tenera si trovò per un lungo e terribile momento a cedere quasi
alla tentazione di saltargli addosso. -ma va..- lo rassicurò Sirius
avvicinandosi all’amico e mettendogli una mano sulla spalla…in realtà se
fosse stato per lui lo avrebbe sbattuto sul letto alle loro spalle e avrebbe
dato finalmente sfogo ai sogni che da troppo tempo faceva su di lui…anche se
sapeva per certo che mai e poi mai avrebbe potuto anche solo pensare di
violentarlo- se non lo svegliavi così facevamo ritardo-. Remus annuì leggermente,
sentendosi più sollevato- ormai la colazione l’abbiamo persa…arriveremo in
tempo per le lezioni, forse…- Non fece in tempo a finire la
frase, che Peter e James finalmente tornarono nella stanza, entrambi vestiti
e lavati. -grunt- ripetè James
prendendo i suoi libri. -dai Prongie, non fare il
cervo testardo…- rise Peter –andiamo se no facciamo davvero tardi…- E così dicendo uscirono dalla
stanza per andare a lezione. La mattinata tutto sommato
passò abbastanza velocemente. Le prime ore li videro tutti
insieme impegnati in un’ora di trasfigurazione e due di pozioni…la quarta ora
li vide separati, James e Sirius ad Astronomia, Peter a Rune antiche e Remus
ad Aritmanzia; la quinta Sirius e Remus a babbanologia e gli altri due a
Storia della magia. Si trovarono ancora tutti
insieme nell’ultima ora della mattinata: divinazione. Con immenso diletto di Sirius,
James si sedette con Peter, lasciandogli il posto vicino al
lupacchiotto…solitamente in quell’ora erano soliti inventarsi tutto di sana
pianta visto che nessuno di loro sembrava avere predisposizione per la
materia…chissà come avrebbe reagito Remus se si fosse inventato qualcosa di
dolcioso su di loro. -bene ragazzi- iniziò la
professoressa quando tutti furono al loro posto oggi ripasseremo il programma
in vista degli esami del primo trimestre…oggi e per i prossimi giorni ci
concentreremo sulle sfere di cristallo- sorrise con la sua solita aria da
lampadario stralunato-su forza! Voi iniziate, io passerò tra i banchi per
vedere i vostri progressi-. Sirius si voltò appena
lanciando un’occhiata a James…un ‘occhiata che voleva dire moltissime cose, e
una più preoccupante dell’altra. Quell’ora fu la più
divertente di tutta la mattinata: non fecero altro che tirare fuori idiozie
su idiozie, bersagliando soprattutto Snivellus e Co. Tra una risata e una
profezia, alla fine dell’ora uscirono per andare a pranzo e poi si divisero
di nuovo per le attività pomeridiane. Quella prima settimana passò
abbastanza in fretta…Sirius tra l’altro era al settimo cielo, perché come
quel venerdì, ultimo giorno della settimana, si preannunciava essere
favoloso: mentre James e Peter andavano a lezione di Antiche pergamene, lui e
Remus avevano l’intero pomeriggio libero dagli impegni, e questo voleva dire
l’intero pomeriggio da passare da solo con il suo amore; avevano progettato
di andare a studiare insieme nei cortili, visto che le giornate, anche se al
fine dell’estate, erano ancora piacevolmente tiepide e il sole sarebbe stato
alto nel cielo fino a tardi. Due ore dopo, di trovavano
sotto una quercia, seduti sull’erba, in un angolo dei cortili abbastanza
appartato e che i Malandrini avevano eletto come loro personale posto di
ritrovo…entrambi i ragazzi erano chini sugli appunti di Trasfigurazione, o
meglio, solo Remus pareva interessato a quanto stava leggendo. Sirius non riusciva a restare
concentrato più di qualche minuto, perché il suo sguardo veniva
immancabilmente attirato dalla splendida visione che aveva poco distante: i
suoi capelli brillavano al solo e i suoi occhi ambrati lo attiravano come una
calamita…come sempre in quei momenti si soffermò ad osservare i particolari
perfetti di quel volto che ormai conosceva a memoria, e ogni volta lo trovava
sempre più bello, splendido. -Moony?-lo chiamò dopo
qualche minuto. -dimmi Paddy…-rispose l’altro
senza alzare lo sguardo dai suoi appunti. Rimase silenzioso qualche
attimo…non sapeva esattamente cosa dire, non sapeva perché lo avesse
interrotto…forse solo per poter sentire la sua voce; si alzò dalla sua
posizione semi-sdraiata e con una mossa tranquilla si portò a fianco
dell’amico. -niente…volevo solo sentire
la tua voce…cioè…chiacchierare un po’ - che poteva dire, se non quella che
era la più chiara verità? Bhe si, però non è che devi sputtanare così
tutto…poco ci mancava che gli sbattevi un bel ‘ti amo’ in faccia ed eravamo a
posto. Remus a quelle parole alzò di
scatto gli occhi dalla pergamena, arrossendo come un peperone-
uh…scusami…sarà quasi un’ora che siamo qui e avrò detto in tutto cinque
parole…- -non preoccuparti
Moony…-sorrise dolcemente, volgendo lo sguardo nella direzione del mannaro-
anzi, scusa tu se ti ho rotto ora che stavi studiando…- -non rompi mai Siri…- A quel punto fù il turno di
Sirius per arrossire-senti…io in realtà…avevo bisogno di chiederti una cosa…-
se dentro di se poteva anche immaginare se stesso che si confessava
apertamente, la sua voce la pensava in modo diverso, perché non fù una
confessione quella che gli uscì dalle labbra(detta così potrebbe essere
fraintesa ND Tifa emh è.é ma che cavolo, mi devi sempre far passare per uno
sfigato pervertito ND Sirius_molto_incazzoso mi spiace, esigenze di copione
U_U ND Tifa)- mi chiedevo…- -si?-stranamente il volto del
lupastro non aveva accennato a tornare del normale colore pallido che soleva
avere normalmente. -si…mi chiedevo perché…perché
quest’estate ti eri fatto sentire così poco…-non era proprio quello che
voleva dirgli, ma certamente era un ‘interrogativo mica da poco…forse era lui
che si faceva troppi castelli, ma le lettere del suo Remus durante l’estate
lo rendevano sempre di buon umore. Remus restò silente alcuni
attimi…abbassò lo sguardo diventando pallido tutto d’un botto- mi spiace
Siri…- disse dopo qualche minuto di pensamento- lo sai che…che io sono sempre
più che felice di sentirti…sentirvi…- si corresse subito…ora abbassò gli
occhi, come se stesse cercando di sfuggire dallo sguardo indagatore
dell’amico. Sirius si avvicinò un
poco…sapeva che spesso la sua presenza riusciva a calmare il ragazzo, forse
perché era stato il primo a sapere della sua licantropia e perché per primo
lo aveva accettato- lo so Remmy…- sospirò leggermente –non ti sto dando
nessuna colpa è solo che…temevo che potesse essere successo qualcosa di
grave…- -avevo tanta paura Siri-
disse infine dopo qualche attimo di silenzio –ogni dannata estate mi torna la
paura…le mie trasformazioni in quella casa erano così solitarie…la cantina
era così fredda ed io non potevo fare nient’altro che farmi del male…- una
pausa…pareva quasi che le parole le stesse tirando fuori con le tenaglie –ero
solo, completamente solo…e tanti pensieri mi passavano per la testa, pensieri
stupidissimi…- ora una lacrima gli solcava la guancia –questo è l’ultimo
anno…e dopo io senza di voi come faro?- Sirius a quella domanda,
altrò non potè fare che scattare in avanti e stringere a se Remus, che
silenziosamente a quelle parole si era messo a piangere…lo capiva
perfettamente, infondo quella era la sua stessa paura. Dopo senza gli amici
cosa avrebbe fatto? A casa non ci sarebbe tornato quell’estate, quello era
poco ma sicuro. -Remus…basta…- disse in tono
tranquillo, facendogli affondare il volto nell’incavo della sua spalla –non
hai bisogno di piangere…io sono qui e non ho certo intenzione di lasciarti-
no, questo non avrebbe mai potuto farlo! –nessuno di noi lo farà…si, è vero,
dopo la scuola non ci vedremmo più spesso come prima però…però ci saremmo lo
stesso...- lui più di tutti non lo avrebbe abbandonato –in qualsiasi
momento…io per te ci sarò Remus…te lo prometto…- A quelle parole il ragazzo
sembrò calmarsi un poco –sono un piagnucolone, lo so…- disse dopo qualche attimo
– ma ho sinceramente paura…voi siete gli unici amici che ho mai avuto e…- -e non ci perderai!- risoluta
la voce del cane –te l’ho promesso…ti fidi di me no?- -si…io mi fido si te
Sirius…-mormorò remus prima di scoppiare in irrefrenabili singhiozzi. E allora Sirius non fece
altro che tenerlo ancora stretto, accarezzandogli i capelli, tenendolo
abbracciato lasciando che sfogasse tutto il suo dolore e la sua paura…non gli
importava di cosa avrebbero pensato gli altri studenti se li avessero visti. Rimasero così parecchi lunghi
istanti, l’uno a piangere e l’altro a consolarlo, fino a quando non fu ora di
rientrare. Quando Sirius e Remus, reduci
da quella chiacchierata, rientrarono in stanza, si stupirono nel trovarla
decisamente più caotica e disordinata di quanto l’avevano lasciata. I letti erano totalmente
disfati, come se qualcuno si fosse divertito a mettere alla’aria federe e
coperte, i materassi spostati e buttati a terra alla rinfusa e la loro roba
sparsa per tutta la stanza senza ritegno alcuno…cassetti, armadi, tutti
completamente aperti e svuotati del loro contenuto, che faceva bella mostra
in giro per la stanza. In mezzo a quel casino, due
figure frugavano velocemente in mezzo a tutto quello che riuscivano a
trovare. -non lo trovo!! Cazzo cazzo
cazzo!!!- esclamò James emergendo da dietro uno dei materassi – CAZZO
DOV’E’????- il suo volto era una maschera di rabbia. Non da meno era Peter, che
era appena sbucato da un incredibile ammasso di vestiti. Remus e Sirius si fermarono a
guardare esterrefatti, senza capire, quella scena. -ma…ma ragazzi…-balbettò il
primo. James sentendo che qualcuno
era arrivato, si era voltato verso l’entrata per controllare…la sua
espressione irata parve rilassarsi un poco – ragazzi! Finalmente siete
tornati!- esclamò alzandosi in piedi e correndo verso di loro. -ma…Prongs…Wormy…che cazzo è
successo qui??- esclamò Sirius riuscendo finalmente a trovare la voce dopo la
shock iniziale. -CE L’HANNO FOTTUTO!!!!-urlò
James battendo un pugno sul muro. Remus, con aria preoccupata,
avanzò di un passo- cosa ci hanno sfottuto?- Fu Peter ora a rispondere-
quando siamo arrivati la stanza era già così…subito abbiamo che chi è stato
qui abbai rubato qualcosa così abbiamo controllato e…- -e??-chiesero all’uniscono i
due amici confusi- -e ce l’hanno fottuto!!-urlò
di nuovo Jamie. -ma cosa??- -il mantello
dell’invisibilità!!!-
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