Noi Sempre Parte
II di
Tifawow Sirius sul treno pensava. Con la scusa di andare a
prendere una boccata d’aria, era uscito dallo scompartimento che divideva con
gli amici e si era posizionato davanti al finestrino del corridoio; si
sentiva felice, immensamente felice: finalmente stava tornando ad Hogwarts,
l’unico posto che riusciva a definire veramente casa, dove avrebbe trascorso
i prossimo nove mesi in compagnia dei suoi amici più cari. E poi c’era Remus. Quando lo aveva visto al
binario il suo cuore aveva iniziato a fare strane contorsioni dentro il suo
petto…era bellissimo, come sempre del resto: quell’espressione così dolce e
gentile, quei morbidi capelli colo miele, quegli occhi color ambra…lo aveva
amato dal primo istante che lo aveva visto e ogni anno che passava si scopriva
sempre più innamorato del suo dolce lupacchiotto. Seduto al suo fianco in
treno, aveva dovuto fare un notevole sforzo di volontà per non saltagli
addosso. Lo sguardo ora era rivolto al
paesaggio che sfrecciava fuori dal finestrino…la sua mente pareva quasi
tacere ad eccezione di quell’unico e insistente sussurro che continuava a
ripetersi ‘sono quasi a casa, sono quasi a casa’…era in pace con se stesso,
la prospettiva di stare in un posto molto lontano da casa era a dir poco
splendida. -che fai qui da solo Paddy?- Sirius si voltò…i suoi occhi
si piegarono in un’espressione sorridente nell’incontrare la figura
leggermente disordinata di Remus. -pensavo…-rispose
semplicemente. Remus avanzò di un paio di
passi, quelli necessari a portarsi al fianco dell’amico; le loro spalle si
sfioravano quasi. -a che cosa?- -un po’ a tutto…alla scuola
principalmente-mentì…di certo non poteva dirgli che stava pensando a lui-
queste è il nostro ultimo anno…- -già…-un sussurro leggermente
malinconico-sei triste per questo…vero?- -io non sono triste…- -si che lo sei…-remus si
voltò verso l’amico, sorridendogli dolcemente come solo lui sapeva fare-ti
conosco da sette anni…so perfettamente riconoscere i tuoi momenti no…- -ma non sono triste!-mentì
spudoratamente il cane-anzi…sono felice perché ora siamo tutti insieme…e sono
anche abbastanza tranquillo, sono certo che non ci separeremo neanche dopo la
scuola…voglio dire, non ci perderemo di vista, no?-sperava ardentemente che
fosse così. Remus tornò a guardare il
paesaggio esterno-logico…-disse solo- ma sarà triste lo stesso…la cosa
peggiore di tutte sarà separarmi da te Sirius…- .co…come??-il ragazzo voltò
la testa di scatto in direzione dell’amico…che stesse dicendo forse quello
che sperava di sentire dire da anni?? -non…non fraintendere…-disse
Remus arrossendo di colpo, e cancellando la piccola speranza che si era
accesa in Sirius-è che tu…insomma o e te abbiamo un bellissimo rapporto…i hai
sempre aiutato…mi sei sempre stato vicino…e sei sempre stato così buono con
me e…-non fece in tempo a finire la frase. L’altro ragazzo aveva già
portato entrambe le braccia a cingergli le spalle in un protettivo
abbraccio-io ci sarò sempre Remus…non devi preoccuparti…per te io ci sarò
sempre- nonostante la sua voce non tremasse nel dire quelle parole, le sue
emozioni era confuse…lui gli aveva detto di non fraintendere, quindi quelle
era semplicemente le parole diretta ad un amico. Chiuse gli occhi qualche istante,
cercando di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire prepotentemente. -sirius…-il mannaro si lasciò
andare qualche attimo a quella stretta, ricambiando l’abbraccio del ragazzo,
poi si staccò, piegando appena il capo all’indietro per poterlo guardare
negli occhi –è…è da un po che vorrei dirti una cosa…una cosa che mi preme
abbastanza…- il cuore del moro si fermò di colpo –come ho detto prima…tu mi
sei sempre stato vicino…ed io…quello che sto cercando di dire è che
io…-mentre parlava, il suo volto sempre pallido aveva iniziato a prendere
tutte le tonalità del rosso e del viola. -Paddy! Moony!!-allo
squillante richiamo di James i due ragazzi fecero un salto tale da schizzare
fuori dalla pelle-muovetevi! Siamo quasi arrivati!-. I due amici si guardarono in
silenzio per qualche attimo, come se fossero stati beccati a commettere
qualche marachella…poi scoppiarono in una leggera risata-su andiamo…-disse
Sirius dopo qualche attimo-me lo dici dopo…- così dicendo, si voltarono e
tornarono nel loro scompartimento per prendere le loro cose e attendere
l’arrivo, previsto per qualche minuto dopo. Scesi dal treno, si diressero
verso le carrozze che finalmente li avrebbero portati ad Hogwarts. Subito dopo l’arrivo, James
iniziò a fare lo stupido con la bella Lily Evans, la ragazza che da molti
anni ormai aveva stregato il suo cuore…ma naturalmente la bella rossa,
quell’anno come i precedenti sembrava non gradire le attenzioni riservatele,
e le mani le prudevano pericolosamente ogni volta che al buon james scappava
una qualsiasi allusione su di loro. Naturalmente Sirius si guardò
bene dell’avvertire l’amico della pericolosità della ragazza…era troppo
divertente vederlo alle prese con quella ragazza incredibile -sono a casa…-disse
semplicemente quando alla sua vista iniziò a mostrarsi il castello di
Hogwarts in lontananza…era splendido, esattamente come quando lo aveva
guardato per la prima volta, non era cambiato per nulla…non riuscì a staccare
gli occhi da quello spettacolo nemmeno quando le carrozze si fermarono e
furono costretti a scendere. Si affrettò a raggiungere i
compagni affiancandosi ad un affranto James che, come annunciava la sua gota
rossa, doveva essersi preso uno schiaffone da record. Dopo aver lasciato i bagagli
nell’atrio, si affrettarono tutti a raggiungere la Sala Grande per la cena di
benvenuto…erano tutti stanchi ma certamente non tanto da non partecipare
attivamente al banchetto. La serata passò rapida: tra i
vari saluti ai compagni, lo smistamento dei bambini del primo anno nelle
rispettiva case, i soliti commenti all’odiato gruppo Slitheryn, furono
momenti piuttosto piacevoli. E quando venne l’ora di
ritirarsi nelle proprie case, il gruppo del Malandrini(ad eccezione di Remus
che come prefetto doveva accompagnare i bambini appena arrivati nelle loro
stanze), trovò anche il tempo di fare quattro chiacchere nella loro stanza. -è un peccato che le vacanze
siano già finite- brontolò il sempre scontento Peter lasciandosi cadere sul
suo letto. -ma come Wormy, non sei
contento di vederci?-esclamò james in finto tono offeso. -certo che sono contendo ti
vedervi, che domande!-rise-Ma l’idea di iniziare di nuovo a studiare…brrr- Tutti risero. -Bhe- inizò Sirius andando a
sedersi a fianco a James –nemmeno tre ore di pozioni con gli Slitheryn
potrebbero convincermi a restare a casa mia…sono più che felice di essere
qui- il suo tono era serissimo-tu piuttosto James, com’era l’egitto?- -si Prongs-annuì Peter-non ci
hai ancora raccontato niente- -ehhh che devo dire…-disse il
ragazzo sdraiandosi a pancia in su – c’erano le piramidi…la sabbia…il
sole…l’unica cosa che mancava era la bella Lily- concluse con un sospiro
sognante. Sirius fece una smorfia
divertita-che palle che sei prongie! Sempre a parlare della
Evans!-naturalmente scherzava…si divertiva un mondo a prendere in giro
l’amico con le sue paturnie sentimentali. -gne gne- gli fece il verso
James –ha parlato quello che non ha occhi che per…-in quel preciso istante
entrò Remus, di ritorno dal suo compito. -bentornato Moony- lo accolse
Peter con un sorriso. Sirius, nel sentire che il
suo angelo stava rientrando, rizzò subito le antenne- Moony-salutò
elargendogli il più dolce dei sorrisi. Il ragazzo entrato, si tolse
il mantello lasciandolo sul suo letto senza molta cura-ogni anno che passa i
bambini diventano sempre più esagitati…-disse, in tono leggermente stanco ma
che come sempre manteneva una nota di dolcezza. -non mi pare che noi fossimo
molto diversi-ghignò James.. Anche Sirius rise-come noi
non c’è nessuno e mai ci sarà…eravamo molto peggio, il primo giorno già
eravamo in punizione!- Una risata generale si alzò. Ricordavano tutti il primo
giorno di scuola, come per caso si erano conosciuti, come da subito si erano
trovati in sintonia tra di loro e di come poi per fortuna erano capitati non
solo nella stessa casa ma anche nella stessa stanza! E logicamente, ricordavano il
primo odio: Severus Snape! Già il primo giorno, al
banchetto avevano fatto scoppiare un petardo tutto la sua panca e si erano
beccati una settimana di punizione con lezioni supplementari di pozioni…la
prima di una lunghissima serie. -grazie al cielo non sono
come voi-Remus ridacchiando sottolineò il VOI- se no avrei già i capelli
verdi…- -io avrò i capelli verdi se
non vado a dormire…sono stravolto…-annunciò Peter con aria assonnata. -mhmm…si anche io-concordò
James- propongo di andare tutti a lettolandia…tanto abbiano ancora nove mesi
davanti per combinarne di ogni e darci alla pazza gioia-. Così tutti concordarono di
andare tra le braccia di Morfeo. Si cambiarono e si misero a
letto augurandosi la buona notte. Nello sprofondare nel sonno
dello sfinimento, Sirius dimenticò la conversazione avuta con Remus in treno.
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