No hace falta

epilogo

di Marty


 

Tokyo, stadio municipale, ore 20.30 - 01/04

 

Alla fine il coach li aveva convinti e con uno dei suoi proverbiali “Oh oh oh” aveva dato loro l’orario di incontro per quella sera.

Gli era stata proposta una partitella così, tanto per esercizio, dato che i ragazzi (essendo in gita) erano fermi da quasi tre giorni.

E il simpatico nonnetto aveva subito accettato, chiedendo il permesso ai suoi giocatori…solo DOPO aver già detto di sì.

Rukawa non riusciva a credere a quella fortuna.

Già, perché fortuna era.

Stava aspettando proprio una partita per dichiararsi al suo Hana.

E così, dopo aver parlato a lungo con Mitsui e Mito, avevano deciso il da farsi.

Poco prima che Hanamichi scendesse in campo aveva preso da parte anche gli altri tre giocatori, affranti per non aver ancora deciso cosa regalare al rossino, e chiese la loro collaborazione per quello che, ne era certo, sarebbe stato il più bel regalo della vita del suo do’hao.

Una volta avuta l’adesione entusiasta di tutto il team, andò a cercare Anzai, borbottando qualcosa sul fatto che per compensare tutto quel parlare avrebbe dovuto stare zitto per una settimana almeno…

Una volta che tutto fu a posto, il volpino sedette a prendere fiato (e coraggio) sulla panchina che sarebbe stata dello Shohoku.

Perdendosi come sempre in un sonnellino pre-partita, non si accorse degli strani movimenti alle sue spalle.

Mito e gli altri, infatti, per non perdersi una scena che sarebbe stata probabilmente irripetibile, avevano deciso di documentare tutto su video.

Così avevano preso a nolo una telecamera di quelle da telegiornale, approntandola e nascondendola poi sotto le divise di ricambio.

Quello che non avevano previsto, però, era la catastrofe che si sarebbe abbattuta su di loro.

Nello stadio, infatti, c’erano due sale enormi.

Nella sala accanto alla loro era prevista una partita di campionato, che sarebbe stata trasmessa in diretta nazionale, ma la sala di controllo audio-video era in comune alle due sale. Tanto, nella seconda, non ci sarebbe stata nessuna ripresa, quindi la possibilità di un errore era nulla.

(avrete già capito come finisce, vero?^^)

 

*****

 

La partitella andava decisamente bene.

I rumori che provenivano dalla sala accanto erano così vicini che sembrava davvero che la partita di campionato si stesse svolgendo lì, il che motivava ulteriormente i loro sfidanti, anche se era stato chiaro fin dal principio che proprio non c’era partita. I nostri dello Shohoku (eh, magari fossero miei… *ç*) stavano infatti vincendo in modo quasi esaltante.

Nonostante tutto questo, tutti tranne Hanamichi sembravano stranamente tesi

Solo il coach ne conosceva il motivo, e questo non faceva che moltiplicare i suoi già numerosissimi “Oh oh oh”.

L’arbitro decretò la fine dello scontro e, dopo aver stretto la mano agli avversari, Hanamichi si diresse verso lo spogliatoio.

Ma qualcosa lo fermò.

Una mano.

Diafana.

L’aveva afferrato per il braccio.

“Ki-kitsune…che c’è?” chiese il rossino preoccupato.

Rukawa stava con gli occhi bassi, ma non accennava a lasciargli il braccio.

“Siediti” gli sussurrò in un soffio.

Con aria imbambolata, Hanamichi si lasciò cadere su una sedia che si trovava in quell’angolo.

In quel momento Yohei attaccò il cavo alla sua telecamera.

Avevano collegato il cavo ad un piccolo schermo, da cui Noma ed Hotta avrebbero tenuto d’occhio la qualità della ripresa, mentre Takamiya si sarebbe caricato il pesante marchingegno sulla spalla essendo il più…ehm…robusto.

Ed ecco che i tre giocatori dello Shohoku scesero in campo seguiti da…Yohei?!

Che ci faceva il suo migliore amico con i compagni della squadra?!

Non ebbe tempo di meravigliarsi: Mito si portò a centrocampo, poi tirò la palla in aria.

Come se fosse stato tutto già preparato, e facesse parte di una studiata coreografia, Rukawa saltò per prendere la palla e poi, scartando un immaginario avversario la passò a Ryota che schizzò a canestro come una freccia.

Ma in difesa c’era Mitsui, che dopo un contrasto durato alcuni secondi, riuscì a rubargli la palla e, sempre con il playmaker alle costole, si portò sulla linea dei tre punti per fare uno dei suoi mirabolanti tiri…

Eccolo…

Ma il tiro non entrò a canestro: rimbalzò sul ferro.

Ed ecco allora, come dal nulla, spuntare Kaede, il suo Kaede, quel ragazzo che la nostra testa rossa (so che mi ripeto, ma… ah, se fosse mio… *ò*) amava con tutto il cuore ma che stava probabilmente solo giocando con lui.

La palla, come calamitata dalle sue lunghe dita bianche, venne schiacciata con potenza a canestro.

Il fischio di Anzai lo riportò sulla terra.

Era stata la sequenza di azioni più perfetta e coinvolgente che avesse mai visto.

Solo una spina nel cuore: perché lui aveva solo guardato, mentre gli altri erano in campo a mostrare tutta la loro incredibile bravura?

Avevano forse voluto fargli capire che non sarebbe mai stato al loro livello?

Alzandosi lentamente, e guardandosi intorno, il rossino si accorse che in palestra non c’era più nessuno.

Beh, neanche prima c’era stata tutta questa folla: era solo un allenamento, dopotutto, con dei principianti.

Doveva servire solo a motivarli.

Tirando il fiato, Hanamichi era sul punto di fare una delle sue solite sparate da Tensai, ma per la seconda volta fu fermata da una mano pallida.

Alzata in gesto di attesa.

Il volpino camminò lentamente verso il centro dei riflettori (ma quando erano stati accesi? Si chiese il ragazzo, tornando a sedere).

Poi, una volta lì, Yohei gli portò qualcosa: sembrava un microfono.

Rukawa si schiarì la voce un paio di volte.

Poi sollevò i grandi occhi, di solito così freddi da scoraggiare qualunque approccio, ma che ora splendevano di luce propria, pieni di qualcosa che fece battere forte il cuore di Hanamichi.

E, sempre lentamente, iniziò a parlare, con una voce calda e profonda.

Diretto a lui.

“Dedichiamo questi scambi  e questa serata ad un nostro compagno di squadra, Hanamichi Sakuragi, che oltre ad essere un grande amico (e spostò lo sguardo su Yohei, come a sottolineare che quella frase era da parte sua) ed un grande giocatore di pallacanestro - ma non lo ripeteremo mai più quindi fai bene a goderti questo momento do’hao perché non ce ne saranno altri –  è anche un ragazzo meraviglioso, che ha avuto il coraggio di cambiare per restare al mio fianco.

Non riuscirò mai a dargli  abbastanza amore da compensare quello che mi dà ogni secondo che passiamo insieme.

Ed anche se non riuscirò mai a dirglielo meglio di così, spero che mi resterà accanto tutta la vita in modo da darmi altre occasioni di provarci.

Buon compleanno, Hana”.

Detto questo, il volpino appoggiò il microfono a terra e fece un profondo sospiro.

Poi raccolse la palla usata per la loro “esibizione” e avvicinandosi al ragazzo (diventando più rosso man mano che gli si avvicinava) gliela lasciò cadere in grembo (aveva le mani intrecciate e le braccia appoggiate sulle gambe! Che pensate, che RuRu danneggerebbe così i “sacri gioielli”? tzk!)

Hanamichi la guardò: lungo tutta la superficie del pallone c’era scritto qualcosa, con un sottile pennarello nero, in una calligrafia leggera ma decisa.

Quella del suo Kaede.

La commozione stava per rompere gli argini, ma il suo orgoglio da Tensai non gli permetteva di mettersi a piangere come una mammoletta.

Questo finche gli occhi da Tensai non lessero le parole vergate con cura e amore sull’oggetto che proprio del suo amore e delle sue cure era sempre stato l’oggetto (eh eh eh sta frase mi intrippa troppo, ce la dovevo mettere!^^):

 

“Non ho bisogno

Di fingere

Tu conosci le linee della mia mano e mi convinci

Non c’è bisogno

Che ci mettano alla prova

Se ci facciamo a voce una promessa e la manteniamo

Non ho bisogno

Di dimostrare

Che ricordo i nostri anniversari portandoti dei fiori

Chi vuole giudicarci si guardi allo specchio e sia sincero

È così grande il sentimento che ci unisce

Non si vende

Non ho bisogno

Di portarti all’altare

Vestita da sposa

Per salvare le apparenze

Non servono

I mazzi di fiori

Non leniscono il dolore

Se ti cerco e non ci sei

Ho solo bisogno di tempo

Per imparare ad amare

Non voglio cambiarti

Basta che ci prendiamo cura l’uno dell’altro

Ascoltarti e poi spogliarti

Se i tuoi occhi e le tue labbra sono il mio cielo

Come posso non preoccuparmi di te?

Non serve nasconderci le cose

Il rispetto vive nella complicità

Non c’è bisogno di dire che è tutto perfetto

Fingere che sei mio davanti agli altri…”

 

A questo punto (o forse fin da “non ho bisogno”^^) il cuore da Tensai diede un grosso calcio nel didietro da Tensai dell’orgoglio da Tensai e lasciò scivolare una lucente lacrima da Tensai sulla guancia da Tensai (ok, ok ho capito! NdHanaEsasperato così forse capisci quanto stufi la gente ripetendolo in continuazione!è_è)

Rukawa gli si avvicinò, cancellandogliela con il pollice, per poi abbracciarlo forte e cercare le sue labbra.

“Hana, io…” iniziò il volpino con voce tremante.

Ma le dita abbronzate del Tensai (ancora?è_è ndLettoriStufi) impedirono alle parole di uscire.

Non ne ho bisogno” gli disse sorridendo.

 

* owari *

 

Aspettate un po’, voi cinque…dove credete di andare? (l’autrice ripesca Yohei, Noma, Hotta, Takamiya e Mitsui che tentano la fuga dalla porta sul retro)

“Ma…Eccellenza…la fic è…finita…non si potrebbe…”

No! Show must go on! Ed eccovi…una chicca finale…

(gnek gnek gnek)

 

*****

 

Kanagawa, ore 06.30 - 02/04

 

“Ci vediamo domani, Hanamichi, Rukawa!”

“A domani, Ryochan!”

Il pullman della scuola lasciò i due (ormai) innamorati davanti alla porta di casa Rukawa.

Erano esausti, per il viaggio e per la mancanza di forze, ma forse…con un po’ buona volont…ehi! Maledetti hentai! Temeeeeee!!!

Macché, già non mi ascoltano più…grrr…

Ma non sanno cosa li aspetta a casa…

Vabbè, comunque i due persi un bacio mozzafiato, riuscirono ad aprire la porta cadendo rovinosamente al suolo nell’ingresso.

E dato che Hanamichi si era avvinghiato al malcapitato Rukawa con braccia e gambe modello koala, di raggiungere la camera da letto del volpino al piano di sopra neanche a parlarne…

“Ha-hana…almeno…il…di-divano…” ansimò Kaede staccandosi dal suo viso di pochi centimetri.

Un grugnito di disappunto proveniente dal “koala” e la sua successiva immobilità gli diede la possibilità di gettarsi sul divano del salotto.

Ma non appena tese il braccio per stare più comodo…

Tattattatatatatattattattattatà!

(che è ‘sta cosa? NdHanaRu la musichetta d’inizio del TG1^^ ndAutrice -.- ndHanaRu)

“Buongiorno e benvenuti al primo notiziario del mattino…

“Hn…spegni…

“La prima notizia e forse la più curiosa è quella che ci giunge da Tokyo…

“Spegnila tu…ho le mani occupate ^^…

“Sembra che ieri sera i campionati regionali siano stati sospesi per circa mezz’ora con la messa in onda di un filmato alquanto singolare, che possiamo mostrarvi in anteprima…

“Ma…ah…quello…non…è…mmh…lo sta…stadio…dohhve…

“(nel filmato) Dedichiamo questi scambi  e questa serata ad un nostro compagno di squadra, Hanamichi Sakuragi…

SBONK!

Massaggiandosi uno il sedere, l’altro la testa, i ragazzi si voltarono increduli verso lo schermo…

Non era possibile…

Tutta la nazione stava guardando…

Il moretto deglutì a vuoto.

E lui aveva detto…

Poi si erano…

“che oltre ad essere un grande amico…”

 

 

 

“MIIIIIIITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!”

 

* real owari^^*

 

Allora, che dirvi di più?

Spero vi sia piaciuta!

Io personalmente la trovo estremamente pucciosa!^^

A me non piace affatto…ndMito

E perché? NdAutriceKeFaLaGnorri

Prima mi interrompi la lemon, poi…non voglio neppure pensare cosa mi accadrà quando i coniugi Sakuragi mi beccheranno…brrr…ndMitoConValigia

Bwawawawa! I coniugi Sakuragi? Ma questa battuta è bellissima! Sicuro che sia tua?^^

O_O ndMito

Beh, io ho un posto dove puoi nasconderti…Saya!

Eccomi!miao^^

Ospiteresti Mito per qualche giorno? Sai, è successo che…bla bla bla…

Uhm…e tu in cambio che mi dai? $_$ ndSayaPratica

Stare troppo con me è controproducente ç__ç

Mito, cosa possiamo offrire a Saya in cambio dell’ospitalità?

Beh, dille che la difenderò dai malintenzionati! Io teppista=grande=forte!^^ ndMitoVanesio

Sì, sì…per questo stai scappando terrorizzato…

COSAHAIDETTO?! NdMitoHulk

Firulì firulààà ndAutriceGnorriAdOltranza

Allora? Che ha detto Mituccio mio?^^ ndSaya

Ha detto che…pssst…pssst…ndAutriceIntrallazzona

Allora Saya mi ospiti? NdMitoSupplice

^///^ ndSaya

…cosa le hai promesso? È__é

Firulì firulààà (vedi sopra)

COSAAAAAAAAAAAA? NdMitoCheSayaSiPortaVia

 

Alla prossima ragazze e ancora TANTI AUGURI DI BUON CIOMPLEANNO,HANA-PUCCI!

 

Marty



 

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