I personaggi sono solo del mitico Takehiko Inoue, quindi tutti i diritti sono suoi, io li ho usati solo x divertirmi un po’, bla bla bla e tutto il resto

 


Neve d'estate

di Rei


“E’ arrivata leggera, silenziosa e inaspettata come neve d’estate.”

“Ha avuto tutto………tutto ciò che io sospiro da mesi, lei l’ha preso in un attimo.”

“Lui l’ha guardata coi suoi occhi d’onice, quegli occhi che avrei voluti fissi su di me, l’ha stretta tra le sue candide e forti braccia, che io sogno in tutte le mie notti solitarie e fredde,  e le ha sorriso……… un sorriso che non hai mai regalato a nessun altro. Neanche a me.

Eppure è da mesi che ti aspetto………”

“E’ stata dura, rendermi conto di questi sentimenti, accettarli……… ma ho capito tante cose. Perché non posso fare a meno di provocarti, di picchiarti……… è l’unico contatto che posso stabilire senza tradirmi. Perché ti chiamo continuamente “Kitsune no baka” e faccio di tutto per mettermi in mostra………è l’unico modo per farmi notare da te. 

Perché tu sei sempre nei miei pensieri. Eppure……… all’inizio non volevo, non potevo crederci. Io ti “odiavo” ……… maledizione, mi hai attratto fin dalla prima volta che ti ho visto, quando ancora mi nascondevo sotto il finto amore per Haruko………”

“E ora c’è lei.

La chiami sorella, ma non riesco a non odiarla……… Perchè ogni volta che ti chiama Kaede-chan sento una fitta al cuore……… e ogni volta che tu le stringi o le sorridi mi sento morire.”

“Mi stai uccidendo, stupida volpe, e nemmeno lo sai.”

“Esci con lei dalla palestra……… dove la porti? A casa tua???

Le circondi le spalle con un braccio, e con l’agile mano le scompigli i capelli, così simili ai tuoi.”

<<Hanamichi………Ehi Hanamichi, non mi stai ascoltando!!! >> Sbottò Yohei Mito. << Si può sapere dove hai la testa ultimamente? Sicuro di stare bene? >>

“Non sembri più tu, Hanamichi.”

“Oh! Yohei mi chiama………”<<Mmh………no, nulla………scusa Yohei, devo andare.>>

“Lo so non sono più io, non riesco più a fingere……… ogni volta che penso a lui mi viene voglia di piangere, di scappare, non resisto più………

Si allontanò lentamente……… coi passi di un vecchio. “Cazzo, sto male davvero, non solo dentro……… deve essermi salita la febbre. Ci mancava solo questa. Non so nemmeno dove sono , a forza di camminare sono arrivato in un quartiere sconosciuto. Che faccio? Yohei sarà di certo in sala giochi. Che scemo sono stato ad allontanarmi così……… hai ragione, kitsune……… sono solo un povero baka.”

Oddio, sono debole………non mi reggo in piedi. Mi appoggio ad un portone……… tutto si offusca……… no……… non posso ………sveni……...re……………..”

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<< Kaede………non hai sentito un rumore strano? >> Una ragazza dai lunghi capelli neri fissò suo fratello.

<< Uhm………può darsi………>> Rukawa si riaddormentò all’istante.

<< Uffa, sei impossibile, fratello! >> Sorrise la ragazza. << Vado io! >> (embè, se aspetti lui^__^ NdR)

La ragazza aprì la porta e si prese quasi un colpo quando si vide cadere in braccio un ragazzo dai capelli rossi e dalla fronte incandescente.

<< Kaede, ehi, Kaede, vieni!!! >>

Il ragazzo si alzò controvoglia. << Che succede? >>

<< Sbrigati!!! >>

Rukawa si svegliò completamente, corse alla porta e vide………

<< Sakuragi! >>

<< Lo conosci? >> Chiese sua sorella.

<< Mmh………gioca nello Shohoku con me………>>

<< Capito. Ora aiutami……… dobbiamo portarlo  in camera, ha un febbrone da cavallo…… Fratello, portalo su, mentre vado a comprare qualche medicina! >>

<< Ma………>> Tentò di ribattere Rukawa, ma sua sorella era già sparita nella strada.

“Freddo………Ho freddo! Ho la pelle in fiamme ma non riesco a fermare i brividi………Ehi, non sono più in strada……… dove mi trovo???”

Hanamichi aprì gli occhi tutto era sfocato, ma era sicuro che ci fosse qualcuno accanto a lui………che gli stava rimboccando le coperte. Nonostante il mal di testa, si concentrò su quell’ombra………pelle bianca………capelli lisci e corvini, odore di ………No, non è possibile………

<< Ru………ka………wa………>>

<< Zitto do’aho ! Hai la febbre. >> La voce profonda dell’amico gli riempì la testa………e Hanamichi svenne di nuovo.

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 Rinvenne all’improvviso………si sentiva ancora confuso………quando ad un tratto tutto gli tornò in mente ad una velocità spaventosa………era a casa di Rukawa!!!

Aprì gli occhi, lentamente, cercando di abituarsi alla semioscurità che invadeva la stanza. Era tutto molto ordinato………ad una parete era appeso un poster di un noto giocatore di basket, e su una sedia la divisa scolastica della loro scuola……… questo poteva significare una sola cosa………lui era nella camera da Rukawa……… Nel letto di Rukawa!

Un fascio di luce gli ferì gli occhi, e si portò istintivamente una mano alla fronte, per proteggerli. Entrò una ragazza.

<< Ehi, ti sei svegliato, finalmente! Va meglio? >> Gli chiese posando una mano sulla sua fronte.

<<Uhm………mi sento un po’ stordito………ma tu chi………>>

<< Piacere, mi chiamo Kei.>> Gli sorrise.

<< E’ mia sorella. >> Intervenne una voce, dalla porta.

“La sua voce………allora è tutto vero………”

<< Oh, per fortuna sei tornato, Kaede, devo andare al lavoro, stai qua tu con Sakuragi. >> Il tono non sembrava ammettere repliche, e la ragazza, salutando entrambi, uscì dalla stanza.

Rukawa iniziò a gironzolare per la camera, seguito dallo sguardo di Hanamichi. Rukawa, come al solito non parlava, e il rossino iniziava a trovare irritante il suono dei suoi passi.

“ Maledizione, kitsune, non ti smentisci mai……… perché non mi guardi, non mi parli, non mi consideri neanche?”

<< Ehm……… da quanto sono qua? >>

<< Circa tre giorni. >> La voce atona del compagno gli riempì di nuovo la testa………

“ Oddio, non mi dici una parola in più, ma ogni volta che ti guardo……… Cosa hai fatto in questi tre giorni? Ti sei preoccupato? Oppure non mi hai degnato di uno sguardo, come ora?”

<< Tre giorni……… com’è che sono qua? >>

<< Ti ha trovato mia sorella fuori dalla porta.>>

Rukawa si avviò verso la porta.

<< Hai fame? >>

“ No, non ci posso credere………mi ha parlato di sua iniziativa………e non per dirmi baka o do’hao………”

<< Cosa………? >>

<< Ti ho chiesto se hai fame.>>

<< Uhm……… un po’ sì. >>

<< Vado a prendere qualcosa.>> Disse Rukawa e sparì nel corridoio.

Hanamichi, rimasto solo, continuò a guardarsi intorno……… non era un sogno……… “sono a casa di Rukawa………!”

Passarono dieci minuti, un quarto d’ora, quando da una stanza Hanamichi sentì un rumore tremendo, seguito da un lamento.

Sakuragi si alzò dal letto, e, ignorando le vertigini, si avviò barcollando verso l’origine del rumore. Si affacciò sulla stanza e lo spettacolo che gli si prospettava davanti era più o meno questo:

Rukawa seduto a terra, in mezzo a mille frammenti di piatti e bicchieri caduti, succo d’arancia sparso ovunque  e due panini al prosciutto che galleggiavano tranquillamente in quella pozzanghera arancione.

(Oh scusa Ruka-chan, x ‘sta figuraccia………^__^;;;;; NdR--- Ma sei scema???[Rukawa] Certe cose a me non succedono mai!!![ancora Rukawa]-- Beh, ovvio l’ho presa da una mia esperienza personale!!! Ops, brutti ricordi!!! ç_ç NdR )

Sakuragi guardò spaesato il compagno di squadra, che sembrava smarrito quanto lui, e ben presto l’ilarità della situazione li avvolse. Scoppiarono a ridere insieme, mentre Rukawa si alzava scuotendosi i pantaloni. Ad un tratto Hanamichi si zittì.

<< Che succede? >> Domandò Rukawa.

<< No, nulla……… è la prima volta che ti vedo ridere.>>

<< Ah! >> esclamò Rukawa, facendosi serio.

<< Sì,>> continuò il rossino, diventando del colore dei suoi capelli, <<Ma mi piaci molto quando ridi!>>

<< Uhm………>> Rukawa era tornato quello di sempre. Almeno all’esterno.

“Ehi……… che mi succede? Ho riso……… Io ho riso. Non mi capitava da anni……… nemmeno con Kei. E ora qua c’è Hanamic……… Accidenti ora lo chiamo pure per nome! Ma che mi prende? Boh, non è che mi ha attaccato la febbre, ‘sto do’hao?

Eppure………”

<< Rukawa? >>

<<Mh. >>

<< Tutto bene Rukawa? >> Hanamichi sembrava davvero preoccupato.

<< Uhm………sì……… ora è meglio che pulisca, qua. >> “E che la smetta con questi pensieri assurdi” Aggiunse mentalmente.

<< Aspetta, ti aiuto.>> Hanamichi si avvicinò.

<< Mh. >>

In realtà Rukawa non sapeva proprio da che parte cominciare. “Ma se glielo chiedo, inizierà con una delle sue solite tiritere del genio etc.etc.etc.”

Prese in mano una scopa e una spugna e si fermò davanti al disastro, immobile.

<< Rukawa………Ehi, Rukawa, non ti sarai addormentato! >>

Sakuragi si voltò a guardarlo e capì il problema dell’amico.

<< Aaah!!! Non dirmi che non sai come fare!………

“Ora guarda il tensai,” concluse mentalmente Rukawa” ………beh, me la sono voluta, ne ho sopportate tante, passerò anche questa”

………Ecco, inizia a raccogliere i cocci. >> Terminò Sakuragi.

Rukawa lo guardava con due occhi sbarrati. “Eh, si, deve avere ancora la febbre………si disse rassegnato. “Però è così carino quando non si arrabbia………Ehi, Kaede, ferma! Che stai pensando?>>


Mentre lui rimaneva perso nei suoi pensieri, il rossino aveva iniziato a pulire, a testa china, cosicchè si perse il leggero rossore che il viso di Rukawa aveva assunto a quei pensieri.

Anche il numero 11, finalmente si decise ad abbassarsi, per aiutare l’amico a rimediare il disastro da lui stesso combinato.

<< Ehm……… puoi risciacquare la spugna, per favore? >>

<< Mh >>

Rukawa non fece in tempo a voltarsi che Hanamichi, ancora debole per la febbre, e cadde in avanti. Ma non toccò terra.

“Cosa………chi?”

Hanamichi, che già si era vista a terra, non riusciva a capire come mai non fosse caduto………eppure………

Rukawa l’aveva preso tra le braccia………istintivamente.

Il rossino, appena si rese conto di essere tra le braccia dell’amico, diventò ancora più rosso di quanto non fosse già per la febbre.

<< Do’hao……… sei ancora debole……… ti riporto in camera. >> Gli disse Rukawa quasi ………dolcemente.

Lo aiutò a mettersi a letto, e gli rimboccò le coperte.

<< Rukawa? >> Disse incerto Hanamichi.

<< Mh? >>

<<………Grazie. Di tutto. >>

<< Mh. Dormi, baka, non sai che dici.>> Rukawa uscì.

“Di nulla, Hanamichi………” avrei voluto risponderti così………davvero.”

“Che succede? Che mi succede? Mi sembra quasi di essere preoccupato. Io………Come posso pensare ad Hanamichi?  Boh……… Ma mi fa quasi male liquidare tutto così………”

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<< Kaede-chan! Sono tornata!!! >> Sua sorella interruppe bruscamente i suoi pensieri.

<< Ciao. >>

<< Ehi, Kaede, c’è qualcosa che non va? >>

<< Mh………no. Hanam………Sakuragi non sta bene, penso che abbia una ricaduta. >>

<< Preoccupato? >>

<< NO! ………beh, forse un pochino………>> Ammise Rukawa.

<< Ehi, non c’è nulla di male, fratello! E’ tuo amico! >>

“Amico? Lui è……… mio amico ?”

<< Che hai detto, Kei? >> (x chi non se lo ricorda, Kei è il nome di sua sorella ^__^ anche se non lo uso molto ^__^;;;;;  NdR)

<< Che Sakuragi è tuo amico………non è forse così? >>

<< Mh >>

<< A proposito, Kaede, sai qualcosa della sua famiglia?………forse dovremmo avvisare che è qua………saranno preoccupati. >>

<< Beh, no, non so nulla. >>

“ Ora che ci penso, lui non ha mai detto nulla della sua famiglia………parla solo di sé………chissà perché?”

<< Chiediglielo, quando si sveglia. >>

<< Mh >>

<< Beh, ora devo proprio scappare………>> Disse la ragazza guardando l’orologio.

<< Ma sei appena tornata! >> Protestò Rukawa << Torni ancora dal tuo fidanzato? >>

<< Si!!! >> Kei arrossì un poco.

<< Kaede………ascolta, ci sarebbe una cosa che devo dirti………>>

<< Cosa? >>

<< Ecco………io e Sakuya ci sposeremo presto………fra un mese. >> Lo disse come una bambina che deve confessare una marachella.

<< Coosa?!? >>

<< E’ tardi, Kaede, mi dirai tutto domani………ciao!!! >> E scappò via, lasciando il fratello stordito e triste, con un solo, angosciante pensiero.

“ Ora se ne andrà anche lei………sarò di nuovo davvero solo.”

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Hanamichi si risvegliò………di nuovo nel letto di Rukawa.

“Oddio………ma allora non è un sogno, sono qui davvero………Rukawa………

Mi ha preso in braccio!!!” Hanamichi arrossì di nuovo, e non per la febbre.

Cercò di alzarsi………non ne poteva più di stare a letto………troppe fantasie dolorose gli venivano in mente. (Solo dolorose????? Non qualcos’altro, Hana-chan???? -_- NdR Beh, cosa ti lamenti? L’autrice sei tu, no?[Hanamichi] -Oh, ………ma allora un po’ di cervello ce l’hai davvero! NdR -Basta, mi rifiuto di continuare sta ff! >_< [Hana infuriato] -Nooooo! Ti pregoooooooo   ç_ç NdR)

Si avviò verso la cucina………e vide Rukawa seduto su una sedia, addormentato con la testa appoggiata alle braccia incrociate.

“Bellissimo………”

Hanamichi lo guardò, aveva voglia di sfiorargli i capelli, di accarezzare la sua fronte pallida, ma non osava……… “Se si svegliasse………”

Aprì il frigorifero………aveva fame. Tolse la bottiglia del latte e ne bevve un lungo sorso.

<< Guarda che non ti fa bene, così freddo.>> La voce di Rukawa lo colse alla sprovvista.

Il latte gli andò di traverso, e per poco il rossino non morì soffocato.

<< Ru…Rukawa…! Pensavo che tu fossi addormentato………>> Balbettò.

<< ………>> Rukawa sembrava già essersi scordato di lui.

<< Ehi, qualcosa non va? >> Gli chiese, sedendosi davanti a lui.

“Maledizione. E’ la seconda volta che mi fanno sta domanda in neanche 15 minuti………Kei mi chiede cos’ho, e mi fa ammettere che sono preoccupato per lui………e adesso lui mi chiede se qualcosa non va. Tutto non va, tutto. Mia sorella, tu, io. Lei si vuole allontanare……mi lascia per sposarsi con un tizio che non ho mai visto. Tu ti stai avvicinando troppo, Hanamichi………vedi? Ti chiamo già per nome. Si può sapere cosa ci fai sempre nella mia testa, ultimamente? Tornatene nella tua………E io ………accidenti, non so che fare………se continua così impazzirò davvero.”

<< Mh. >>

“E’ tutto quello che posso risponderti.”

<< E’ tutto quello che puoi rispondermi? >>

“Ma che fai, ora mi leggi anche nel pensiero?”

<< Rukawa………lo so che di solito io e te non ci parliamo se non per insultarci………però ora sono in debito con te………posso………ecco, posso ascoltarti, se vuoi. Di solito fa bene sfogarsi con qualcuno………beh, almeno così dice Yohei. >>

 

“ Ti prego, non soffrire da solo………”

<< Mh. >>

<< Ho capito………scusa se ho insistito. >> Disse mestamente il rossino.

Rukawa scosse la testa.

“Devo trovare un altro argomento………ma che dico, proprio io, il silenzio personificato………!”

<< Hm………ah, sì! >> Esclamò d’un tratto.

<< Che c’è? >>

<< Mia sorella……Kei, diceva se volevi avvertire i tuoi………sei qui da qualche giorno, magari sono preoccupati.>>

Dalla faccia del ragazzo capì che avrebbe fatto meglio a non parlare.

<< Qualcosa………c’è qualcosa che non va? >> “Ehi, l’ho detto davvero? Proprio io?”

<< Eeh?!? >>

<< Hai capito no? >> Rispose Rukawa bruscamente.

<< Oh! Scusa………no comunque, non devo chiamare casa………tanto non c’è il telefono, e anche se ci fosse, non risponderebbe nessuno. >>

<< ? >>

<< I miei ………sono morti. Vivo solo. >> Disse triste.

<< Scusa. >>

<< No, non è colpa tua………>> Cercò di asciugare due lacrime prima che l’amico le vedesse. Non ci riuscì.

“ Non ci posso credere………Hanamichi sta piangendo! Non credevo fosse possibile, lui è sempre così allegro………non pensavo che avesse problemi………l’avevo giudicato piuttosto sciocco, superficiale, ma anche lui ha sofferto………me lo dicono chiaramente queste lacrime. Le sue lacrime.”

<< Non piangere………>> Disse dolcemente, circondandogli le spalle con un braccio.

Hanamichi sobbalzò.

<< Ki…kitsune……… >>

“Mi sta abbracciando………Rukawa………”

<< … >>

Il rossino, sorpreso, si abbandonò un attimo al confortante e caldo abbraccio dell’amico.

Quando, violento come un tornado, un pensiero si affacciò terribile alla sua mente………     “ Lo fa solo perché gli faccio pena………è ovvio, il grande Hanamichi che piange………”

<< Maledetto! non voglio la tua pietà! >> Si liberò di colpo………e corse via.

“Maledetto………”

Uscì dall’appartamento e si precipitò in strada, a piedi nudi, con indosso solo dei jeans e una maglietta………non gli importava, doveva solo scappare da lui………da quel maledetto kitsune che ………

“ Ite, Rukawa………mi fai male, e nemmeno lo sai………”

Un attimo prima gli cingeva le larghe spalle scosse dai singhiozzi invano trattenuti, e un attimo dopo………

“ Perché………perché sei scappato, Hanamichi? Mi hai detto che non vuoi la mia pietà………io non ti stavo compatendo………davvero, Hanamichi, ti ho sentito vicino………”

Rukawa allungò una mano, come per fermare il fuggitivo………

“ Non scappare………

Non posso permetterti di scappare………fermo! ”

Rukawa lo si precipitò in strada……… “ Dove sei Hanamichi? ”

Si guardò attorno………la strada era deserta.

“ Dove sei Hanamichi? ”

Corse verso la scuola, vide i cancelli chiusi, il muro coperto da scritte oscene………

“ Dove sei Hanamichi? ”

Si voltò e scattò verso quel campo da basket dove a volte sorprendeva il rossino ad allenarsi, la sera tardi………

“ Dove sei Hanamichi? ”

Rukawa, si fermò, il cuore in gola per la corsa e per l’angoscia.

“ Dove………dove può essere andato quel do’hao? ”

Cercò di ricordare qualche posto che Hanamichi aveva nominato………Dove sarebbe potuto andare? Casa sua, non credo………forse da Yohei? No………”

Già si era arreso quando……… “oddio, certo, non può essere che lì………”

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Hanamichi Sakuragi correva………correva senza sapere dove andare.

Si decise finalmente ad alzare gli occhi velati di lacrime, e si stupì.

Era arrivato in quel piccolo parco pressochè abbandonato che da piccolo aveva scoperto con Yohei, e dove aveva una volta incontrato Rukawa………fu proprio quel giorno che capì di amarlo………Era destino che si ritrovasse lì?

Si fermò, e riprese fiato in un turbine di ricordi………

Era un giorno d’estate………il sole aveva brillato alto e caldissimo tutta la mattina, così Hanamichi, per potersi allenare, era andato in un vecchio parco, oramai non più frequentato………strano che non l’avessero già distrutto per far posto a una struttura moderna e accogliente………Mentre si allenava ai tiri liberi a canestro, sbagliandoli uno dopo l’altro, si accorse con sorpresa di essere osservato, si voltò all’improvviso e vide Rukawa appoggiato a un vecchio cancello arrugginito, la figura alta e slanciata dell’amico e i capelli lucidi che brillavano al sole l’avevano colpito.

<< Ciao, kitsune………che fai, spii il tensai per migliorare la tua misera tecnica? >> L’aveva salutato con la solita battuta.

<< Mh, do’aho, non vedi che non fai un canestro degno di tal nome? >> Aveva risposto lui, indifferente come al solito. << Questo è un vero canestro. >>

E gli aveva rubato il pallone, realizzando un magnifico canestro………

<< Visto? >> Lo aveva guardato con aria di sfida.

<< Teme………come puoi umiliare il tensai! Fatti sotto baka kitsune! >>

Ma lui invece che raccogliere la provocazione, si era avvicinato, gli aveva messo  in mano il pallone, e con grande stupore di Hanamichi gli aveva mostrato la posizione elementare per fare canestro.

“ Il suo tocco………” Al suo tocco un brivido aveva percorso Hanamichi.

E poi restarono lì tutto il pomeriggio, insultandosi a vicenda, mentre Rukawa aiutava il rossino a migliorare. Quando all'’mprovviso, Hanamichi, riconoscente, gli aveva proposto di cenare con lui. Il numero 11 dello Shohoku se ne era andato via, silenzioso com’era venuto.

“Come possa essermi venuta in mente un’idea così stupida proprio non lo so”

Si era detto Hanamichi, ma in realtà c’era rimasto male………Quel giorno aveva scoperto un lato diverso di Rukawa………che l’aveva fatto innamorare. Perché dietro quella scorza gelida batteva un cuore bollente………ne era convinto. E lui sarebbe riuscito a scavalcare quel guscio………oppure a scioglierlo.

Si sedette su una panchina, che scricchiolò sotto il suo peso.

Si, proprio in quel luogo Rukawa l’aveva incatenato a sé per sempre………

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Rukawa si portò una mano alla fronte.

“ Ma certo, non può essere che lì………!

Mentre vi si precipitava, la sua mente corse al vecchio parco abbandonato dove quella volta………

Era un afoso giorno d’estate………lui era da solo in casa, come al solito, ma non sopportava più né il caldo né il senso di solitudine e di vuoto dell’appartamento. Era da un mese che i suoi non tornavano, non era preoccupato, ma non ne poteva più di stare solo. Nonostante il caldo soffocante e il sonno, decise di uscire, per cercare un luogo più fresco………o forse solo un po’ di compagnia.

Due ragazze gli sorrisero, facendogli chiaramente capire che lo avrebbero intrattenuto loro, se solo si fosse avvicinato………”Non quel tipo di compagnia!”

Rukawa si allontanò con la testa bassa, non era tipo da consolarsi in quel modo. Camminò a lungo, senza sapere bene dove andare, finchè sentì l’amato rumore di una palla da basket che rimbalza sul campo. Si avvicinò silenzioso, e trovò Hanamichi che si allenava. Quella vista lo stupì, non pensava che il rossino si allenasse anche da solo………ecco il perché di tutti quei progressi. Vide che non centrava un canestro, ma era testardo, e non mollava.

Peccato che sbagliasse proprio la posizione base……… “Quasi quasi potrei aiutarlo” si disse, ma non trovando la scusa per farlo, si appoggiò a un vecchio cancello arrugginito. Al cigolio di quest’ultimo, il rossino si voltò, e iniziò una delle sue solite tiritere sul tensai e roba del genere, ma quando Rukawa gli mostrò come tirare, e continuò a correggerlo Hanamichi, pur continuando a vantarsi, lo ascoltò attentamente, e mise in pratica gli insegnamenti, ringraziandolo con gli occhi. Ma poi, quando il numero 10 gli propose di cenare insieme, Rukawa, non abituato a stare in compagnia, si sentì improvvisamente spaesato, e non trovò altra soluzione che scappare via, sotto lo sguardo stupito e un po’ deluso dell’amico.

“Ora che ci penso………mi sarebbe piaciuto andare a cena con lui.” Si disse Rukawa, mentre correva. 

Al cancello del parco, si fermò, titubante. “Entro o non entro, questo è il problema!” [oops………forse era “essere o non essere”………pardon, ma dovevo adattarlo a esigenze di copione!! ^__^;;;;;; NdR]

Rukawa rimase ancora un po’ fermo, indeciso sul da farsi. Se fosse entrato avrebbe dovuto essere sincero………parlare per lui non era facile, nemmeno per cose scontate, ci sarebbe riuscito? Però non poteva andarsene e far finta di nulla. “Vabbè, mi costa un casino, ma Hanamichi, so già che per te lo farei………non chiedermi perché.”

Si fece coraggio ed entrò silenzioso. Hanamichi aveva smesso di piangere (Ehi non sono mica una fontana![Hana] Oddai, Hana-chan, dovrai pure impietosire i lettori! I personaggi tragici fan colpo! [NdR] Davvero? [Hana] Fidati!!!!!^_^ [NdR con le dita incrociate!])

Hanamichi era seduto su una panchina arrugginita, Rukawa si avvicinò, ma il rossino non alzò nemmeno la testa.

<< Hanamichi………>> Sussurrò Rukawa.

<< Da quando mi chiami per nome, Rukawa? >> Gli domandò amaro.

Rukawa rimase stupito………non c’era rabbia o violenza, nella sua voce, solo amarezza.

<< Da ora………penso. Comunque, mi puoi chiamare Kaede, così facciamo pari. >>

<< Kaede………Perché mi hai seguito? >>

<< Secondo te? >>

<< Ti faccio così pena? Oppure vuoi divertirti? >> Domandò, con la voca rotta.

<< Do’aho………tu credi che mi sarei scomodato a correrti dietro per una ragione così misera? >> Disse dolcemente Kaede.

<< ……… e allora perché? >>

<< Perché………mi hai fatto ridere. Non penso di aver mai riso, sai. Neanche con mia sorella. >>

<< Le vuoi bene, vero? >>

<< Più che bene………diciamo che al momento è una specie di collegamento col mondo.>>

Rukawa arrossì leggermente.

<< E ne hai molti di questi collegamenti? >> Domandò il rossino divertito.

<< Ancora un paio. Uno è il basket. L’altro………>>

“L’altro sei tu.”

“Oddio, ci mancava poco che lo dicevo………ma sono scemo?”

<< L’altro? >>

<<………Ehm………ma siamo qua per me o per te, scusa? >> Disse Rukawa, tanto per salvarsi da una situazione moolto pericolosa.

<< Mh. >>

<< Non rubarmi le battute, Hanamichi.>> Lo rimproverò dolcemente Rukawa, mettendogli sulle spalle la sua giacca.

<< Rukawa, senti………>>

<< T’ho detto di chiamarmi per nome.>>

<< Kaede, perché? Perché sono morti? Perché mi hanno lasciato solo? >> Hanamichi riscoppiò in lacrime.

<< Beh………sinceramente non lo so, Hanamichi. Penso che………>> Rukawa scosse la testa. << Cosa vuoi che pensi? I miei sono vivi, eppure non ci sono………io non esisto, per loro. Almeno tu hai potuto conoscere l’affetto dei genitori………io ho solo mia sorella, e adesso se ne va anche lei, si sposa. E io resto solo. Almeno tu hai degli amici. Hai Yohei, e gli altri. Io non ho nessuno. >> Due lacrime scesero dai begli occhi di Rukawa.

Hanamichi lo fissava sorpreso, alla vista delle lacrime avvicinò il suo viso a quello dell’amico.

<< Hai ragione, Rukawa, su tutto, tranne una cosa. Tu non sei solo. Hai me, e sta certo che non ti abbandonerei per nulla al mondo. >> Detto questo, si alzò e leccò le lacrime di Rukawa.

Il ragazzo fu percorso da un brivido.

“Oddio, che stai facendo? Hanamichi………ti amo tanto………eeh? Ti amo? Com’è possibile? No, non lo accetterebbe mai………eppure mi ha detto che sono importante……… ma quanto?”

Rukawa, tremando, abbracciò timidamente l’amico, e rischiando tutto, lo baciò.

Un bacio leggero, inesperto, che scosse Hanamichi e lo fece rabbrividire.

<< Ru………Kaede………Che fai? >> Tentò di dire, balbettando.

<< ………>>

Hanamichi si staccò di scatto e prese l’amico per le spalle, scuotendolo.

<< Kaede, non è il momento di chiuderti nei tuoi proverbiali silenzi. Mi devi dire perché………>>

Non riuscì a finire la frase che già Rukawa si era reimpossessato della sue labbra.

<< Ti servono spiegazioni? >> Gli chiese a voce bassissima Rukawa.

<< Non ci arrivi da solo? >>

<< L’unica cosa che in questo momento riesco a capire è che mi stai baciando! Che il tuo bacio mi piace da morire e che non ti lascerei per nulla al mondo, ma che tu stai solo giocando e mi fai un male cane! >> Urlò Hanamichi con le lacrime agli occhi.

(-Di nuovo?[Hana]-Ehm………beh, che ci vuoi fare, Hana-chan, mi piaci quando piangi……...^_^;;;; [NdR] –Anche a me![Ruka]-Davvero?[Hana con gli occhi a cuore]-Sisi[Ruka]-Allora va bene![Hana]- Grazie Ru, non so che farei, senza di te![NdR])

 

Rukawa si fermò improvvisamente, gli prese il mento con una mano,  lo costrinse a guardarlo.

<< Do’aho………pensi che farei tutto questo per divertirmi? Ti ho già risposto, no? >>

<< Non era una risposta seria………chiunque avrebbe potuto farti ridere. >> Disse Hanamichi, scuotendo la testa.

Rukawa rimase immobile, mentre il rossino si alzava per scappare.

Rukawa sentì il cigolio del cancello.

“Lo sapevo………non sarei dovuto entrare. Ho rovinato tutto. Però lui si è fidato………mi ha detto che sono importante.”

Si voltò verso l’uscita del parco.

<< Hanamichi! >> Gridò, con quanta voce aveva.

Il ragazzo si voltò, lentamente, senza guardarlo in faccia.

<< L’altro collegamento………sei tu, Hanamichi! >> Urlò Rukawa, prima di correre verso l’amico.

Gli si avvicinò, ma si fermò a un metro di distanza.

<< Perché ti sei fermato, Kaede? Ti sei già pentito di quello che hai detto? >>

<< No, è la verità. >> Rispese serio Rukawa.

<< Allora………>> Hanamichi strinse i pugni, guardandolo finalmente negli occhi, quei begli occhi d’onice, in cui vide solo sincerità e ………amore.

<< Allora abbracciami. >>

Rukawa non se lo fece ripetere due volte, strinse a sé il rossino, così forte da fargli male.

<< Kaede? >> Sussurrò Hanamichi.

<< Mh? >>

Il rossino si staccò dalle braccia dell’amico.

<< Kaede………grazie, grazie di tutto. >>

<< Zitto, do’aho………sono io che ti devo ringraziare……… comunque se ti senti tanto in debito………beh, baciami.>>

E detto questo Rukawa gli prese il viso, ma fu Hanamichi a iniziare un nuovo, dolcissimo bacio.

 

<< Hanamichi………>> Rukawa si staccò quasi improvvisamente.

<< Mh? >> Il rossino, deluso per l’interruzione, cercò di baciarlo ancora, ma Rukawa glielo impedì.

<< Insomma, Kaede, che c’è? >>

<< Non qui. Vieni a casa. Oltretutto sei anche a piedi nudi, e avevi la febbre. >>

<< Chissenefrega. >>

<< A me importa, quindi, dai, andiamo. Non voglio averti di nuovo in casa malato per una settimana.>>

<< ………Non mi vuoi? >>

<< Baka! Ho detto cha non ti voglio malato………in casa devi restarci per forza! >> Rise Rukawa, abbracciando di nuovo il rossino, che rassicurato, lo strinse a sé.

<< Sarò un prigioniero moolto obbediente! >> Promise, ridendo.

“Quest’amore è arrivato leggero e improvviso………come neve d’estate”

Pensò Rukawa, guardando il ragazzo che dormiva placidamente al suo fianco.

“Ma non si scioglierà mai………vero Hanamichi?”

Si chinò su di lui e gli diede un dolce bacio sulla fronte.

“Ai shiteru”

Fine!!!!

Rei- Aah! Finalmente è terminata!

Hana- Ma………

Rei- Critiche? (Tiro fuori il martello da 1 tonnellata di City Hunter)

Hana- Beh………ecco………finisce così?

Rei- Si!! Perché?

Hana(imbarazzato)- Beh………ecco………

Ruka- Nulla di più spinto?

Rei- Aaah! Beh, no………cioè all’inizio avevo pensato anche a quella parte, ma poi mi vergognavo troppo!

Ruka- Mh………vieni Hana che ci penso io.

Hana- Siiiiiiii

I due si dileguano.

Rei- Ma siete cattivi! Potevate anche dirmi “brava”! E’ la mia prima Yaoi, dopotutto!

Hana- Mmh………beh, si vede che è la prima!

STONKà Hana fuori gioco.

Ruka- Ma veramente stavamo facendo………

Rei- No problem Kae-chan! Ci sono iooooooooooooooooo^__^

 

*Grazie a tutti quelli che sono arrivati fino in fondo!(Ce ne vuole di coraggio^__^;;;)

Qualche nota: Le famiglie dei protagonisti hanno subito modifiche per esigenze di copione.

Do’aho e baka voglion dire stupido. Ite vuol dire “Mi fai male”. La prossima ff sarà più spinta, ve lo prometto.(Spero solo di riuscirci!) Sayonara!*



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