Disclaimers: i personaggi di Slam Dunk
appartengono agli aventi diritto ecc. ecc.
Ciao a tutti mi presento, altrimenti penserete "Ma che maleducata questa ragazza...."....Sono Fra-chan ed è la prima volta che mi cimento nella stesura di una fan fiction di genere yaoi quindi siate clementi!Voi siete tutti dei grandi scrittori....(che lecchina!!!)Non ho proprio potuto resistere anche se le mie fan fictions solitamente sono più....come posso dirlo delicatamente....più SPINTE!Ok..Ok avrete capito che sono una povera mentecatta!!!Comunque spero che "Neve" vi piaccia....e per qualsiasi consiglio...critica...lancio di pomodori o ortaggi vari il mio indirizzo è francescadarimini@hotmail.com ...Ciao a tutti. Neve di Fra-chan parte IV
Come era potuto accadere? Hanamichi non se lo spiegava….non ci capiva niente…..e forse questa era una novità? No di certo…. Quando si trattava di quella volpe i suoi sentimenti e le sue reazioni erano sempre più oscuri…. Ma che stava dicendo? Lui è la volpe: che difficoltà? Che problemi? Lui lo odiava dal più profondo del cuore…era la sua nemesi…eppure…. No!!! doveva smetterla immediatamente o la testa gli sarebbe scoppiata! “RUKAWA SVEGLIATI!!” “Mmm…”basso mugolio proveniente dalla bocca del moro. “APRI GLI OCCHI!” “Che cosa c’è? Perché urli così….” disse aprendo un occhio ma spalancandoli subito entrambi alla vista dell’espressione funerea di Hanamichi. “Che cosa c’è? CHE COSA C’E’? IO E TE NUDI NELLO STESSO LETTO E ABBRACCIATI PER GIUNTA!!!… ECCO CHE COSA C’E’ STUPIDA VOLPE…..” “E allora? Dopo stanotte…” il rossino lo interruppe alzandosi di scatto e facendogli segno di tacere si coprì le orecchie con le mani. “NON DIRLO! NON VOGLIO SENTIRLO….IO….VOGLIO SOLO DIMENTICARE QUELLO CHE ABBIAMO FATTO…. QUELLO CHE HO FATTO….” non se lo spiegava ma voleva ferirlo in modo da non dover sentirsi ancora più in colpa, se lo avesse trattato male sarebbe stato tutto più facile o almeno lo sperava…. Rukawa incassò il colpo in silenzio…poi con il suo solito tono parlò…. “Liberissimo di fare quello che ritieni più giusto…” Hanamichi sentiva le lacrime premere agli angoli dei suoi occhi e finalmente si scosse… non gli avrebbe mai dato la soddisfazione di vederlo piangere! Si alzò dal letto rivestendosi velocemente sotto lo sguardo del volpino che a sua volta si infilava i boxer… “Dove vai ora?!” gli chiese un po’ preoccupato. “A casa mia…. lontano da qui…..” “Lontano da me vorrai dire….” Il rossino si fermò con la mano sulla maniglia della porta all’ingresso….. Erano scesi al piano inferiore e ora la volpe aveva pronunciato quella frase a due centimetri dal suo orecchio… Sentiva il suo cuore scoppiare e appoggiò la fronte alla porta chiudendo gli occhi.. “Perché… Kaede? Perché con tutte le ragazze che potresti avere vuoi me?!” Glielo aveva chiesto anche la notte precedente… mentre…. “Non lo sai?” “No….” “Perché ti amo… è semplice, puro e cristallino amore!” Gli aveva sussurrato appena queste parole… Il rossino capì che doveva assolutamente allontanarsi da lui o sarebbe successo di nuovo, avrebbe ceduto di nuovo… lo aveva completamente spiazzato…. Aprì con forza la porta e scappò… si, scappò via, da Rukawa e da se stesso…. La volpe sbatté con forza la porta e poi si lasciò cadere sul pavimento…. ^Perché gliel’ ho
detto….?.Sono un idiota ora mi odierà..Eppure ieri sera e stanotte..ci
avevo sperato davvero ma che dico ci avevo creduto…. Non posso sopportare
il fatto che lui mi rifiuti dopo il modo in cui si è abbandonato tra le
mie braccia.. che scappi via. .ha paura lo capisco ma… E se fosse solo
disgusto? In fondo la sua potrebbe essere stata solo una reazione
fisica….Oddio non voglio pensarci!^ Un uomo alto ed elegante attraversò il vialetto che portava alla porta.. Aveva i capelli neri leggermente brizzolati alle tempie.. La sua andatura era elegante, sembrava un angelo... aveva una valigetta più piccola e una più grande nella stessa mano. Il suo colorito pallido lo rendeva etereo e i suoi occhi di un blu appena più chiaro di quello del figlio lo rendevano affascinante oltre ogni limite… Solo che al contrario del figlio lui sorrideva sempre…. anche in quel momento pregustandosi l’urlo che avrebbe dovuto fare per svegliare quella specie di ghiro che era Kaede… Shinji Rukawa infilò la chiave nella serratura. Suo padre aprì la porta e trovò il “ghiro” semi-nudo seduto per terra con una faccia più inespressiva del solito… “Buongiorno Kaede…. em… come mai gia in piedi? Di solito devo buttarti giù dal letto a forza…. hey è successo qualcosa?!” il padre si sedette accanto a lui anche egli sul pavimento. “Hn…” “Questo è un si… hai litigato con tua madre per caso?!” “No… non la sento da una settimana.. E poi come potrebbero litigare due congelatori?” lo aveva guardato ironicamente. “In effetti…. Allora?!” “Altro tipo di problemi..” “Di cuore….” “Hn…” “O.. finalmente! Mi sembrava strano che un ragazzo bello come te… e non mi guardare con quella faccia…sei bello e lo sai! Assomigli a me modestamente…” “Mpf…” “Non fare quella faccia sono un uomo molto affascinante e ai miei tempi….” “Un secolo fa…” “Ma che secolo fa….anche adesso faccio le mie conquiste!” L’uomo rideva maliziosamente. “Si giusto le donne anziane che aiuti ad attraversare la strada….” “Brutto impertinente…. Ma hai ragione solo che nemmeno più quelle mi danno retta…. povero me!” “Sei sempre il solito matto…..” Il volpino non poté trattenere un sorriso(°o°), suo padre lo faceva sempre ridere, purtroppo lui, come sua madre, aveva un carattere chiuso o meglio glaciale, come amava definirlo suo padre! I suoi erano divorziati da quattro anni e lui non si era trasferito a Tokyo con sua madre avendo preferito quel ciclone di suo padre…. Non si era mai pentito della sua scelta…. “Era un sorriso quello o sbaglio?!” “No, era un ghigno ( -_-|||) di derisione….” “Lo avevo sospettato….Allora Kaede che cosa è successo?! Hai di nuovo litigato con Sakuragi?!” “Beh.. in realtà non abbiamo SOLO (^__^) litigato….abbiamo…” arrossì violentemente, parlavano di tutto e suo padre sapeva del suo amore per il rossino…. Quando glielo aveva confessato lui aveva solo sorriso e poi lo aveva abbracciato…. il volpino non avrebbe mai dimenticato le sue parole… “Cosa c’è di
male….sarebbe brutto se non riuscissi ad amare..Tu sei un ragazzo così
sensibile che sono certo che la tua scelta sia giusta perché non
l’avrai sicuramente presa alla leggera…Quando me lo farai
conoscere?!” “Allora… non ti
ho deluso?”aveva chiesto lui con il cuore a mille. “E perché? Io
sono sempre stato fiero di te… di avere un figlio come te… e continuerò
ad essere fiero di te e ad invidiare la tua forza… Ti voglio bene Kaede!” La voce di suo padre lo riportò al presente…. “Come? Cosa? Quando?”aveva gli occhi fuori dalle orbite per la sorpresa. “Stanotte… non so il perché ma spero di non doverti spiegare il come….” “No, tralascia i particolari più hard sono sempre tuo padre, non sei arrivato con la cicogna, e a questo punto dovrei anche farti una ramanzina sulle solite cose…..del tipo: sei troppo giovane per fare sesso, non dovevi approfittare della mia assenza e via dicendo…..ma sai che non lo farò perché sono troppo curioso! Allora anche lui …” “E’ proprio questo il problema io non so che pensare… se n’è andato come una furia e io per trattenerlo gli ho anche detto che lo amavo….non immagini neanche con che frase sdolcinata…” “Dimmela dai così potrò prenderti un po’ in giro…” “Lui mi ha chiesto perché volevo lui e non tutte le ragazze che mi corrono dietro e io gli ho risposto…. Perché ti amo… è semplice, puro e cristallino amore” Rukawa fece una smorfia mentre suo padre lo guardava con occhi scintillanti. “O che bella frase… aspetta puoi ripeterla che me la segno in vista di qualche incontro galante vorrei usarla….” nel mentre rovistava nella sua cartelletta in cerca di un foglio. “PAPA’!!!!!!” “Ok…ok…e lui che cosa ha fatto?!” “E’ scappato….” “Lasciagli tempo…. e quando dico tempo non intendo un paio d’ore.. conosco i tuoi modi di fare quindi datti una regolata….. e poi…. o Signore…. guarda che ore sono… fila a prepararti ti accompagno in machina o non arriverai mai in tempo a scuola… Poi parleremo del fatto che hai fatto sesso, non credere di passarla liscia, è stato bello almeno? Voglio sapere se ricorderai con un sorriso la tua prima volta…” “Hai ragione è tardi, ma un sorriso per ricordarla sarebbe riduttivo..…. e tanto per puntualizzare i miei modi di fare non sono poi così male…” “Si certo per un frigorifero (^________________^) no….” “Hn….” Si alzarono entrambi dal pavimento e il volpino prima di sparire per le scale abbracciò suo padre sussurrandogli un grazie. Hanamichi era sotto la doccia… Sperava che l’acqua facesse scorrere via tutto quel senso di colpa dalle sue membra….La cosa che lo colpiva era che non si sentiva in colpa per avere fatto sesso con la volpe ma per come lo aveva trattato.. Era infuriato con se stesso per essere scappato, per non riuscire a dare un senso ai suoi sentimenti… Quando aveva sentito la sua voce dire “Ti amo”.. lui che cosa aveva fatto?Lo aveva lasciato lì da solo come uno stupido.. chissà quanto gli era costato dire quella frase… “Hanamichi… io vado?! Sicuro che vada tutto bene?!” Jin era fuori della porta del bagno un po’ preoccupato, il rossino era rientrato dopo aver passato la notte fuori e poi si era chiuso in camera sua…ora era mezz’ora che era sotto la doccia! “Si…. non preoccuparti ci vediamo dopo!” Non voleva parlarne con Jin, e non perché non si fidasse ma semplicemente perché vivevano insieme e almeno a casa voleva stare in pace…..doveva parlare con qualcuno ma chi avrebbe potuto capirlo? Non Yohei….. che non lo avrebbe di certo giudicato ma non lo avrebbe capito visto che anche lui faceva fatica a capire se stesso… Un momento forse qualcuno c’era… gia! Come aveva fatto a non pensarci?! Che giorno era?A si…. era giovedì, perfetto! L’acqua che scorreva sul suo corpo lo fece rabbrividire….. era calda si, ma allo stesso tempo appena scivolava giù si raffreddava… proprio come la volpe! Era così appassionato e poi….. riusciva a diventare un pezzo di ghiaccio alla velocità della luce! Ci risiamo stava pensando di nuovo a lui, alle sue mani, alla sua bocca…. Il rossino sentì una bolla di calore partire dal petto per poi arrivare alla bocca dello stomaco e poi sempre più giù…(@__@)…. Di colpo e con un gesto di stizza invertì la temperatura dell’acqua…. “Qual è? Dimmelo…” Shinji e Kaede Rukawa erano davanti al cancello dello Shohoku. “Papà smettila.. per favore ti stanno guardando tutti!” “E allora? Io voglio vedere il ragazzo che ha fatto perdere la testa, e non solo quella, al mio piccolino….” “Ma se sono alto come te….. che piccolino…. E per favore non urlare io qui ci vengo tutti i giorni non vorrei diventare lo zimbello della scuola!” “O non lamentarti….” “Hn…” “E’ quello lì che ti saluta?” “Non mi volto nemmeno lui non mi saluterebbe mai così in silenzio (^__^) se mi salutasse, e poi non credo che questa mattina lo farebbe..non so nemmeno se verrà!” “Oi Rukawa come va?!” Era Miyagi che lo salutò con una pacca sulla spalla…. “Hn…” “Sempre allegro e solare…. ah…. cosa faremmo senza di te!” “Perdereste!” Ayako aveva dato una sventagliata a Ryota. “Ayakuccia mia….. perché dici così? Basto io in squadra…. amore ma perché mi picchi?…. Ayakucciaaaaaaaaaaaaaa” Si allontanarono continuando ad urlare e Rukawa sospirò sconsolato. “Ma.. ma chi sono quei due?” “Il piccoletto è il playmaker della mia squadra e la ragazza la manager….” “Dovrò venire a vedere una partita….. sembrano tutti un po’ sciroccati!” “Un po’ tanto, e non hai visto il resto (-__-||| questa volta gli do ragione...è una squadra di mentecatti… adorabili ma mentecatti!NdF)…. ora per favore vuoi andare via!?” “E va bene….lo vedrò un’altra volta….” “Meno male!” ma a quel punto Rukawa si voltò di scatto sentendo la voce di Haruko che salutava qualcuno con la sua solita vocetta, ovvio lui la odiava. “Buongiorno Hanamichi…” “Buongiorno Harukina….” rispose il rossino cercando di non mostrare il suo stato d’animo. Il padre di Rukawa si voltò seguendo lo sguardo del figlio e vide un gigante dai capelli rossi corti e un po’ spettinati….. “E’ lui?!” sussurrò all’orecchio di Kaede facendolo sussultare. “S…. si…” mormorò il volpino sentendo il suo cuore andare in pezzi quando il rossino gli passò accanto e abbassò lo sguardo. Quest’ultimo si
ripeteva ^Stupido….stupido…stupido….potevi almeno salutarlo!^ “Ma… è gigantesco! E… e i suoi capelli……” “Gia è un gigantesco idiota!” “Che ti ho detto poco fa… tempo!” doveva ammetterlo quel ragazzo era proprio fuori dall’ordinario, suo figlio aveva fatto una buona scelta.. e da come lo aveva guardato quel gigante rosso anche lui non lo disdegnava. “Ok… ok…. vattene ora!” “Ci vediamo dopo!” Suo padre sparì con l’automobile dietro la curva e il volpino sospirò… ^Tempo…Tempo… Tempo.^ CONTINUA…
continua...
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