Netami to Kinzoku (Invidia e Metallo) parte III di Shinji
“Mmhm….Che diavolo…?” Ed si sveglia intorpidito ed indolenzito. Sente freddo. Odore di muffa. Pavimento irregolare e fastidioso. “Una grotta?” Si alza e si guarda intorno. “Come ci sono fini…AL!!!!” Il Full Metal Alchemist si ricorda immediatamente del fratello,e si precipita verso la lontana uscita della grotta che intravede più avanti. Ma… “Quanta fretta, Edward!” Un braccio disteso lo blocca. Envy,ovviamente! “Cosa diamine vuoi da me? Bastardo!” Ed si accanisce sull’homunculus, e poi si scaglia su di lui. Purtroppo per lui, è ancora intontito, ed Envy lo blocca saldamente al muro in poco tempo. “Perché sei così cattivo con me, Full Metal Shorty?” “NON CHIAMARMI COS..” Non ha potuto finire la frase. Envy ha bloccato il suo grido con le sue labbra, come se volesse direttamente divorare le sue parole. Da quanto aspettavo questo momento…. Non agitarti Ed, ho appena cominciato. Ed, sconvolto, si stacca da lui a forza. I due si fissano per un lungo istante.. Sembra che tutto il mondo abbia deciso di fermarsi, per assistere all’atto finale di questo spettacolo. “Pe--perché l’hai fatto? Sei impa-pazzito?” L’alchimista è costernato, ha il respiro affannoso: quel bacio l’aveva privato del tutto del suo respiro…e non solo di quello. Poteva tirargli un calcio mentre Envy lo stava baciando. Poteva farlo. Ma non l’ha fatto. E si sta ancora chiedendo perché. Che lui sia..? “Perché? Non lo immagini?” Envy si avvicina di nuovo a lui, fermo, deciso, con la sua fluida avanzata. Riattacca Edward al muro. “Perché ti odio. Ti odio, ti odio, TI ODIO!” Gli grida nell’orecchio. E subito dopo inizia a torturarlo con la bocca, delicato. A Ed sfugge un gemito. “N..nooo..
smet-tila..” Cerca di fare resistenza, ma è abbastanza debole. Sta per cedere. Envy intanto continua la sua tortura,si sposta al collo, lasciando piccoli morsi infuocati sulla pelle nivea di Ed. Gli toglie intanto la mantella rossa, e aumenta lo spazio fra le sue gambe infilando tra esse il ginocchio. “Envy.” La voce di Edward è tranquilla. L’homunculus si ferma, ascoltando il ragazzo, stando ancora appoggiato al suo collo. “Non so cosa succederà, non so cosa tu ti aspetti che succeda dopo….questo. Ma non si torna indietro. Non so cosa sta succedendo…ma lo accetto.” “È sempre il principio dello scambio equivalente…nulla di più. Lo conosci bene no?” L’homunculus gli accarezza il braccio d’acciaio. “Io prendo te….” Dicendo questo, afferra Ed e con uno scatto repentino lo fa cadere a terra, sdraiandosi su di lui. “…E tu prendi me.” Ed risponde premendo le sue labbra contro quelle di Envy. L’homunculus passa lentamente le mani sul petto del ragazzo, togliendogli poi con un deciso gesto la giacca, lasciando libero alla sua vista il torace scolpito di Ed. È proprio questo che voglio…. Finalmente…. Si china su di lui, lasciando una scia di saliva al suo passaggio, mentre Ed si agita sotto di lui. Il suo corpo reclama attenzioni.. Envy si dedica ora all’addome, prendendosela molto comoda. La sua virilità è ormai gonfia. Non ancora non ancora…aspetta…non ancora! Si toglie il top prima di continuare la sua tortura: dà piccoli baci, poi piccoli morsi nella zona dell’ombelico. Edward, gemendo, appoggia le sue mani sulla testa di Envy, lasciandole scivolare sulla parte alta della schiena. “E-envy…” “Sì?” L’homunculus si ferma a guardare beffardo il compagno. “Cosa c’è?” Ma l’alchimista riesce a rispondere solo con gemiti “PARLA!” Lo esorta Envy avvicinandosi a lui, che per tutta risposta gli lecca lentamente le labbra tumide. Si uniscono di nuovo in un bacio, mentre Envy toglie lentamente i pantaloni ad Edward. Riscendendo, nota come la virilità del compagno è desiderosa e pronta, come voglia essere appagata. Bè… perché no?!? Osserva il membro teso del compagno… “Bè…. Non potrò più chiamarti Full Metal SHORTY…” Ed arrossisce a questo commento. Ma presto il suo viso diventa di un rosso più acceso, quando Envy china le sue labbra sulla sua virilità. La tortura prosegue a lungo, alternandosi tra piccoli morsi, dolci baci, profonde carezze fatte con la lingua. Ma, prima di arrivare al momento culminante… Envy si ferma, togliendosi poi il gonnellino. Edward non è molto contento dell’interruzione, ma non può dar voce alle sue lamentele perché Envy gli ficca dolcemente due sue dita tra le labbra, che vengono accolte dal caldo letto di saliva. Ed sta praticamente facendo l’amore con le mani di Envy. L’homunculus, sebbene a malincuore, si riprende le dita: Gli servono per ben altro motivo. Si avvicina alla stretta apertura del ragazzo, e, con fare circospetto, stimola il piccolo muscolo circolare, facendo emettere un verso strozzato al compagno. “Con calma, non c’è fretta…” Envy si lascia sfuggire un ghigno, penetrando l’alchimista con un dito, e provocandogli un leggero singulto. Si muove avanti e indietro prima con delicatezza, ma poi con più forza, finché non decide di aggiungere un secondo dito. Allora Ed grida. “Ssssh…non è successo niente, suvvia…che lamentoso..” Ad Edward scappa una lacrima, che come liquido cristallo scivola sulla sua guancia, dove viene asciugata dalle labbra dell’homunculus. “E-Envy…fa…fa…” “Tranquillo…” Con questa parola di conforto, inizia a inserire la sua virilità, dopo aver rimosso le dita. Edward inizia a piangere, ma ormai Envy non può più fermarsi, e preso dalla foga lo penetra con un solo, poderoso colpo. L’alchimista grida, sofferente. No, no, calmati. Devo andare piano… Non deve soffrire. Envy fatica a controllarsi, le sensazioni e l’istinto lo stanno sopraffacendo. L’istinto…è qualcosa di incredibilmente vitale, di ancestrale; non dovrebbe provarlo, in fondo lui non dovrebbe esistere. Non dovrebbe sentire emozioni, piacere, dolore, niente. Ma lo vuole sentire. Lo DEVE sentire, e solo con Edward si sente… Vivo. Ed gli sorride, facendogli capire che può continuare. Inizia con un ritmo leggero, che diventa mano a mano sempre più incalzante. Il Full Metal Alchemist ormai è in preda al piacere, e dà baci e leccate sul collo al compagno sopra di lui, stringendolo spasmodicamente. Stanno per raggiungere il limite, ormai lo sentono entrambi nei loro lamenti affannati e nei loro respiri pesanti. Respiri che sanno di amore. Edward viene, chiamando il nome del compagno, che lo segue poco dopo, in una esplosione di sensi,come tante piccole luci, dove entrambi si perdono, in un mare in tempesta, burrascoso, eppure sicuro per loro. Stanno nuotando nel loro mare. Envy si accascia al fianco di Ed. Il loro respiro affannoso lentamente si placa. “Envy?” L’alchimista si avvicina di più all’homunculus. “Dimmi.” I due si guardano. L’ambra si specchia nell’ametista, in una lotta che entrambi hanno vinto. O forse perso. Ed gli sorride di nuovo. “Ti odio anche io” Detto ciò, cade addormentato, tra le braccia di Envy. //////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////// Ed si sveglia intorpidito ed indolenzito. Sente freddo. Odore di muffa. Pavimento irregolare e fastidioso. “Envy?” Non è lì con lui. Un biglietto,vicino al suo corpo che l’amante aveva coperto con la giacca scarlatta dell’alchimista. Tornerò. “…” “So che lo farai.” Poco dopo, rivestitosi e risistematosi, esce dalla grotta. Ma non è la stessa persona che era entrata. Sul un piccolo sentiero, ritrova il fratello, preoccupatissimo per lui. Gli spiega che Envy dopo una breve lotta se n’era andato,tramortendolo. Si scusa per il contrattempo. Al non fa domande, anche se è abbastanza confuso. “Su Al, andiamo a SilverMine!” Si ferma solo un secondo, girandosi verso la grotta. Sorride. “Sì…sono
assolutamente certo che lo farai.” \\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\ Ora, questa dovrebbe essere una storia d’amore. Dovrei dire che è una storia d’amore? Divertente. Probabilmente lo è. Dovrei dire che è una storia d’odio? Chi lo sa. Forse. Comunque sia, questa è la loro storia. La storia di un alchimista, che ha scoperto l’amore, nella persona più impensata. Ora, potete giudicare da soli.
|