DISCLAIMER: I personaggi non appartengono a me ma al rispettivo autore e nel mio insensatissimo lavoro non vi è alcun fine di lucro ^^

SPOILER: La storia è ambientata alla fine del sesto libro della saga ‘Harry Potter e il principe mezzo sangue ’, potrebbero pertanto esserci spoiler per chi non l’avesse ancora letto.


   
 


 

 

Nemesi

 

parte V

 

di Hikaru

 



 

Draco per un attimo sperò di aver sentito male, ma non era affatto così e lo sapeva bene. La sua bocca si aprì ma non ne uscì alcun suono. E Harry stava li sopra di lui, con sguardo paziente, ma serio, aspettando una risposta.

Qualunque risposta.

L’avrebbe accettata, qualunque essa fosse.

Ma Draco una risposta non c’è l’aveva.

E non capiva il perché di una domanda così improvvisa.

Per lui Harry era importante, molto più importante di quanto riuscisse ad ammettere anche solo a se stesso. La persona più vicina ad un amico che avesse mai avuto, eppure non era un amico, non poteva esserlo per le persone che erano.

Non DOVEVA esserlo.

Eppure era molto di più.

La parola ‘amicizia’ per quel rapporto era troppo riduttiva. Sentiva un bisogno di Harry quasi bruciante: della sua voce, del suo tocco del suo calore…Ma era un ‘qualcosa’ di troppo acerbo per poterlo definire, qualcosa di ancora troppo immaturo…

<<Non lo so>> Ammise infine con un filo di voce.

Harry rinascose il viso contro il suo collo.

Cosa si era aspettato?

Non c’è l’aveva neanche una lui una risposta, ad essere sincero! Non sapeva nemmeno lui cosa fosse Draco per se. Quella domanda era scivolata fuori dalle sue labbra senza che lo volesse, ancora prima che se ne rendesse conto. Ma di quella risposta aveva bisogno, non sarebbe riuscito ad andare avanti altrimenti, si sentiva di fronte ad un bivio e non sapeva da che parte andare.

Draco cercò di capire cosa stesse pensando, ma non ci riuscì, la mente del moretto era un groviglio di pensieri che non riusciva a districare. Gli prese il mento tra due dita e gli sollevò il viso:

<<Guardami>> Ordinò.

Gli occhi di Harry si persero in quelli grigio pioggia del biondino, aveva quasi l’impressione di poterci annegare.

Il legame che li univa alla fine aiutò Draco a capirci qualcosa: Harry pensava che lui gli stese vicino solo per bisogno di scacciare quei sogni e di calmare gli ormoni. Si chiedeva se sarebbe stato lo stesso se al posto suo ci fosse stato un altro.

Draco rimase allibito: <<No!>> Esclamò con veemenza, facendo sussultare il moretto <<Non è assolutamente come pensi!>> Continuò quasi indignato <<Sto qui con te perchè lo VOGLIO! Sto qui con te perchè sei TU!>> Disse sempre tenendo imprigionato il suo viso in una mano.

Harry sgranò gli occhi, sentì una dolcissima sensazione di calore riempirgli il petto e poi affluire al viso mentre assimilava completamente il significato di quelle parole.

E anche Draco si sentì arrossire rendendosi conto di cosa aveva detto. Alzò le mani per coprirsi il viso, ma Harry lo bloccò afferrandogli i polsi e coprendogli il viso di baci soffici e leggeri come carezze: sulla fronte, su gli occhi, sulle guance roventi, sino a scendere lentamente sulle sue labbra rapendole in un lungo bacio caldo.

Con la mano cerco la bacchetta e scagliò sulla porta un incantesimo di sigillo:

<<Stavolta dovranno abbatterla quella porta per interromperci. Non ho nessuna intenzione di uscire>> Disse il moretto con il suo solito tono malizioso.

Draco gli rivolse un sorriso compiaciuto, prese la propria bacchetta, scaglio un incantesimo insonorizzante alla stanza, e la lanciò sul comodino insieme a quella di Harry prima di riattirarlo in altro lungo bacio.

Ogni cosa perse importanza: dimenticarono chi erano, dimenticarono dov’erano, dimenticarono cos’erano, dimenticarono di essersi temuti e odiati una volta…Nulla aveva importanza eccetto il corpo che tenevano tra le braccia.

Le mani di Harry scivolarono lievi e veloci lungo la camicia di Draco, liberando ogni bottone dalla propria asola, la bocca che scendeva curiosa a saggiare ogni centimetro di carne che veniva scoperto. Scendendo a baciare il collo, le spalle ampie, il petto, torturando avidamente prima un capezzolo poi l’altro. Accompagnato dal suono dolce degli ansimi e dei sospiri che Draco non tentava neanche più di trattenere, il viso in fiamme affondato nel cuscino. Harry risali di nuovo a cercare le sue labbra, coinvolgendolo in un gioco di toccate e fughe, succhiando appena il suo labbro inferiore prima di scendere e dedicarsi di nuovo al suo petto.

Tracciò con la punta della lingua la cicatrice sottile che divideva il suo torso, passando lentamente sui pettorali, poi su gli addominali perfettamente delineati, immergendo la lingua nell’ombelico e scendendo ancora più giù sino al bordo dei pantaloni.

Draco si lasciò andare ad un basso gemito quando le mani del moretto si infilarono sotto la stoffa accarezzando il suo inguine pulsante, con un unico movimento fluido lo liberò di pantaloni e boxer, osservando con sguardo ardente ogni nuovo palmo di pelle esposto.

<<Harry…>> Lo chiamò debolmente il biondino.

Notò che sembrava piuttosto teso e finalmente si ricordò di una cosa. Risalì lentamente lasciando baci qua e la come in un pellegrinaggio sino ad arrivare a torturare un suo orecchio, in cui sussurrò con voce dolce: <<E’ la prima volta per te?>>

<<No>> Disse il biondino, ma la sua voce suonò comunque tesa come una corda di violino.

Harry si scostò appena per poterlo guardare negli occhi, ma Draco affondò nuovamente il viso nel cuscino, rosso per l’ovvia eccitazione ma anche di imbarazzo. Non era stato del tutto sincero, ovviamente non era più vergine e aveva avuto anche un discreto numero di amanti, ma non era mai stato con un ragazzo. E il moretto sembrò capirlo al volo, gli diede un bacio delicato sulla guancia prima di scostarsi mettendosi a cavalcioni sopra di lui e sfilarsi la maglietta dalle spalle con un movimento fluido e virile.

Draco lo guardò come ipnotizzato, il desiderio che montava forte nonostante la tensione e Harry si ridistese al suo fianco attirandolo sopra di se e coinvolgendolo in un bacio passionale ma più lento, passandogli le mani sulla schiena in lunghe carezze per farlo rilassare, lasciandogli il totale comando.

Draco di scostò un poco per guardarlo negli occhi con sguardo interrogativo e Harry gli rivolse un sorriso dolce, giusto un po’ canzonatorio:

<<Beh dov’è finita l’aria spavalda di stamattina? Su avanti…so che sei un Drago…>> Gli sussurrò in un orecchio, riferendosi al suo nome <<…rilassati…>> ‘tesoro’ Fece quasi per aggiungere, ma si bloccò giusto in tempo, attirandolo di nuovo a se per un altro bacio.

A poco, a poco il biondino si rilassò nuovamente tra le sue braccia. Assaporando la sensazione della loro pelle a contatto, lasciando vagare le mani curiose sul suo petto, scendendo a baciargli il collo famelico succhiando la pelle giusto il tanto da non lasciare segni, facendolo sospirare sentitamente.

<<Sei troppo vestito…>> Gli sussurrò allora con voce giocosa ad un orecchio, scendendo a slacciare i pantaloni del moretto e strappandoli via forse appena un po’ rudemente insieme ai boxer, graffiandogli sensualmente le natiche sode e scendendo ad accarezzare i muscoli guizzanti delle cosce, facendolo ridere dolcemente compiaciuto, per poi ridistendersi  su di lui facendosi spazio tra le sua gambe e facendo sfregare i loro inguini, finalmente senza vestiti a frapporsi.

Si baciarono ancora e ancora, senza smettere di sfregarsi. Draco scese di nuovo a baciare il collo del moretto, che aveva ormai capito essere il suo punto più sensibile, scendendo poi a mordicchiare piano le spalle, il petto e i capezzoli.

<<Ti ho gia detto che il tuo sapore mi fa impazzire?>> Disse il biondino, che non riusciva proprio a smettere. Harry ridacchiò divertito:

<<Strano sono così poche le cose che ti piacciono>> Mormorò sapendo bene quanto fossero difficili i gusti del principino viziato.

<<In effetti è la prima volta che mi capita…>> Rispose con un sorriso mordendogli un fianco e facendo ridere ancora il moretto che infilò le mani fra i suoi capelli:

<<Non dovrebbero essere i leoni a mordere?>>

Draco risalì mordicchiandolo e baciandolo sino al suo viso:

<<Perché i serpenti non mordono?>>  Chiese divertito, baciandolo senza aspettare l’ovvia risposta. <<E tra noi due l’ammaestratore di serpenti sei tu, no?>> Aggiunse poi sulle sue labbra, strusciandosi ancora su di lui che si lasciò sfuggire un gemito e tirò appena i capelli biondi, in modo da fargli reclinare il collo e poterlo baciare a sua volta. Il moretto respirò quel profumo che adorava e disse:

<<Io invece mi sono praticamente assuefatto al tuo profumo…>> In un soffio contro il suo collo.

<<Non uso nessun profumo…>> Replicò Draco divertito, riprendendo a torturagli un capezzolo tra due dita.

<<Mi fa impazzire comunque…>> esalò Harry, ormai non più troppo lucido, non c’è la faceva più, era al limite: <<Ah…basta giocare, Draco, ti voglio>> Gli sussurrò ad un orecchio.

Il respiro uscì spezzato dalle labbra del biondino.

Come cavolo faceva a stare calmo e rilassato se gli diceva quelle cose?

La sua mano scese con urgenza a stimolare la piccola apertura tra le natiche del moretto che mugolò, più di insoddisfazione che di fastidio.

<<Muoviti, non sono di cristallo…>> Sussurrò con voce più roca che mai e il biondino lo guardò con apprensione.

<<Ti farò male>> Mormorò.

E a Harry in quel momento del dolore non avrebbe potuto infischiargliene di meno, tanto più che era abituato a dolori fisici ben peggiori di quello che sarebbe stato solo un fastidio passeggero.

<<Che vuoi che sia confronto a una cruciatus?>> Mormorò divertito e un po’ spazientito per incitarlo. Le iridi grigio tempesta si incatenarono alle sue e con un sorriso un po’ cattivello disse:

<<L’hai voluto tu, tesoro>> Penetrandolo con un unico movimento fluido, che spezzò il fiato a Harry facendolo gemere e aggrappare alle sue spalle.

Draco riverso un lungo ansimo di piacere nel suo orecchio, completamente sconvolto da quella sensazione mai provata. Così completamente, totalmente diverse da una donna che il biondino ebbe il timore di venire già con quella prima spinta, trovandosi nel corpo così stretto del moretto sotto di se.

<<Muoviti>> Mormorò Harry con un filo di voce e Draco non se lo fece ripetere, iniziando a muoversi con forza, sempre più in profondità senza riuscire a controllarsi.

Harry dovette mordersi a sangue un labbro per non urlare e quando il biondino alzò i suoi fianchi andando ad urtare con ogni spinta possente un punto preciso dentro di lui, si lasciò completamente andare a gemiti alti e inarticolati di piacere.

Non si erano mai sentiti così totali e completi tra le braccia di un altro, come le due parti della *mela finalmente riunite.

Fu breve, quasi feroce, ma dannatamente intenso: Draco si riversò dentro di lui, marchiandolo come suo e Harry venne tra i loro ventri allacciati.

Il biondino si accasciò esausto tra le sue braccia che subito lo accolsero.

“MIO” Pensò possessivamente Draco, abbracciandolo a sua volta.

I cuori a mille, i respiri frenetici.

<<Scusa>> Mormorò Draco contro il suo collo, riprendendo fiato.

<<E di cosa?>> Biascicò Harry.

<<Beh…in genere…non duro così poco…>> Disse un po’ imbarazzato.

<<Sei stato fantastico>> Disse Harry, mai stato così sincero prima d’ora e Draco si scostò appena per guardarlo: sembrava ancora totalmente in estasi, gli occhi verdi brillanti come gemme.

Il biondino non riuscì a non sorridergli e lo baciò dolcemente sulle labbra, aveva sempre considerato una cazzata quella storia di ‘sentirsi una cosa sola con l’altro’ almeno sino a quel momento. E Harry rise divertito:

<<Non ho mai fatto l’amore prima d’ora>> Disse solamente all’indirizzo dello sguardo interrogativo del suo amante.

Si, niente di così coinvolgente e totalizzante poteva chiamarsi ‘sesso’, pensò il moretto. Sei fregato Harry stai completamente perdendo la testa per lui, si disse poi tra se.

<<Neanche io>> Gli rispose con dolcezza inaspettata Draco.

Si baciarono ancora dolcemente per un po’, poi il biondino anche se a malincuore uscì da lui e si riadagiò sul letto attirandoselo a addosso.

Harry lo baciò delicatamente sul collo e sul petto, quasi come un passatempo e Draco si lasciò completamente andare a quelle dolci coccole. Si fermò in un punto poco sopra il capezzolo sinistro, succhiando dolcemente la pelle nivea, facendo sospirare il biondino.

<<Hai una pelle fatta per baciare>> Sussurrò il moretto osservando il perfetto segno viola che spiccava sulla pelle chiara. Draco aprì pigramente gli occhi, sgranandoli poi quando vide cosa aveva combinato:

<<Hei! Io non ti ho lasciato segni!>> Protestò.

Ma Harry si limitò a sorridergli soddisfatto e accarezzando lievemente il succhiotto gli sussurrò in un orecchio: <<Prima che questo sparisca, ti farò mio! Assimila l’idea>>

<<E’ una promessa?>> Chiese l’altro con un sorriso stupito, ma in tono più dolce.

<<Oh, si!>> Esclamò Harry <<Hai la mia parola di grifone: prima che quel succhiotto sparisca, mi supplicherai di farti mio!>>

Draco arrossi ma rispose subito: <<Impossibile, io sono diverso da te!>> Con un bel ghigno stampato in viso.

<<Lo vedremo presto>> Disse l’altro con un dolce tono di minaccia.

<<Non vedo l’ora>> Rispose il biondo, suggellando la promessa con un bacio.

 

FINE CAPITOLO 5

 

Postfazione:

 

HIKARU: -___-“”” (Distrutta) Che fatica…Commenti? *__* (Minacciosa)

DRACO: *ç* Sbav…MIO! (Abbraccia Harry)

HARRY: *__* (Blink!) A quando il prossimo?? ( Tra le braccia di Draco)

HIKARU: Appena mi riprendo… >__< Niente da ridire stavolta?

HARRY & DRACO: Sbav…T.v.b! (Falsissimi)

HIKARU: XD Lecchini! Beh almeno mo’ son contenti! >__<”””

 

 

*Secondo Platone l’uomo all’inizio era come una mela: un essere perfetto con quattro braccia, quattro gambe, due occhi, due nasi, due bocche…Ma gli dei, invidiosi, lo divisero in due parti e da allora l’uomo non fa altro che cercare inconsciamente la sua metà. ( ^O^ Romantic Mode: ON )