DISCLAIMER: I personaggi non appartengono a me ma al rispettivo autore e nel mio in sensatissimo lavoro non vi è alcun fine di lucro ^^

SPOILER: La storia è ambientata alla fine del sesto libro della saga Harry Potter e il principe mezzo sangue, potrebbero pertanto esserci spoiler per chi non l’avesse ancora letto.





 


 

 

Nemesi

 

parte I

 

di Hikaru

 



 

E’ rimasta solo la polvere

In questo mondo devastato

Ma anche in mezzo alla folla

Ti troverei comunque;

Ai miei occhi tu risplendi come il bianco

In questo mondo di informe grigio.

 

La lancetta dei minuti sul comodino scatto sul numero undici.

Mancavano cinque minuti a mezzanotte, cinque minuti e Harry Potter sarebbe diventato maggiorenne.

Il suddetto ragazzo in questione si svegliò di colpo dalla scomoda posizione in cui si era appisolato, sulla sedia accanto alla finestra della sua stanza.

Per la precisione a svegliarlo fu un miagolio basso e modulato di un gatto seduto compostamente sul davanzale della sua finestra.

Se Harry non avesse saputo che quel gatto non era in realtà un gatto sarebbe rimasto perlomeno perplesso dalla posizione rigida in cui stava seduto a guardarlo, ma il ragazzo sapeva bene di chi si trattasse. Infatti, dopo aver aperto la finestra per lasciarlo entrare, il gatto saltò ai suoi piedi trasformandosi poi sino a prendere le originali sembianze di Minerva McGranit la sua insegnante di trasfigurazione, nonche’ nuova preside della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

<<Buonasera Potter…E Buon compleanno>> Disse la donna con tono calmo e un lievissimo sorriso che tuttavia non riuscì ad alleviare la sua solita maschera di serietà.

La lancetta dei minuti scattò sul dodici e il ragazzo dopo averle rivolto un sorriso, con un gesto della bacchetta evocò una comoda sedia: <<Buonasera professoressa, si accomodi, la ringrazio degli auguri>> [ >__< Spaccone!]

<<Hai fatto progressi Harry>> Costatò con piacere la donna, sedendosi compostamente di fronte a lui, il ragazzo le rivolse un sorriso lusingato.

<<Sono lieto di vederla, a cosa devo la sua visita?>>

Lo sguardo della donna si fece d’un tratto ancor più serio:

<<Come ti ho accennato nella mia lettera qualche giorno fa ho una cosa seria di cui parlarti e spero vorrai aiutarci Harry, ma vedo il tuo baule gia pronto, hai qualche programma in mente?>>

Harry annuì. <<Avevo promesso al professor Silente di restare qui sin che non avessi compiuto 17anni e le confesso che ora non vedo l’ora di andarmene. Pensavo di passare qualche giorno a Diagon Alley, mi ospitano i gemelli Weasley, e dopo il matrimonio di Bill ho intenzione di partire>>

La donna non indagò oltre, preferì passare a discutere della ragione della propria visita:

<<Potter quello che ti dico probabilmente guasterà i tuoi piani, ma è della massima importanza. L’Ordine della Fenice ha preso sotto custodia la famiglia Malfoy. Draco Malfoy è riuscito a sfuggire dalle fila di Tu-sai-chi e ha richiesto la nostra protezione, per se e sua madre>>

La professoressa lascio un attimo di tempo al ragazzo per assimilare la cosa, poi riprese:

<<Ovviamente non possono più stare al loro maniero e ritengo che per ora il luogo più sicuro sia Grimauld Place. Volevo quindi chiedere per loro la tua ospitalità e vorrei anche che tu stessi li per qualche tempo. Il quartier generale è spesso vuoto di questi tempi e…>>

<<Non è saggio lasciare casa Black incustodita con loro dentro>> Concluse per lei il ragazzo che non poteva fare a meno di trovarsi d’accordo con la donna.

<<Esatto Harry. Ho un’altra notizia da darti, ancora non è stato rivelato alla stampa, ma Hogwarts riaprirà anche quest’anno. Non sappiamo quanti studenti verranno, ma riteniamo sia giusto continuare a fornire un adeguata istruzione e preparazione, in questi tempi più che mai importante. Per tanto vorrei che vigilassi sul giovane Malfoy se non sino all’inizio della scuola, almeno sin quando ti è possibile>>

Si scambiarono un lungo sguardo. Poi Harry prese la sua decisione:

<<D’accordo professoressa. Quando dovrei andare?>>

<<Stanotte. I Malfoy arriveranno domattina, li accompagnerò io stessa>>

Harry si lascio sfuggire un sospiro, l’idea di passare tutto quel tempo con Malfoy e sua madre non lo allettava affatto, ma annuì.

<<Ti ringrazio davvero Harry, ora se non ti dispiace ti accompagnerei a casa tua e poi andrei a dormire>>

Dopo ciò si smaterializzarono entrambi verso il quartier generale.

 

Casa Black era più buia e polverosa che mai.

Steso sul letto Harry fissava il soffitto senza riuscire a prendere sonno. Avrebbe potuto scegliere la camera padronale per dormire, ma aveva preferito una delle tante altre stanze della casa, non gli andava proprio di stare in una stanza dove Sirius era rimasto rinchiuso per tanto tempo.

La casa era buia e silenziosa.

Si girò su un fianco cercando di pensare ad altro.

Aveva sognato qualcosa quando si era appisolato a casa degli zii, mentre aspettava la McGranit, ma non riusciva a ricordare cosa. L’unica cosa che riusciva a ricordare erano due splendidi occhi di un grigio indefinibile, che lo osservavano.

Si rigirò di nuovo.

Quella casa aveva proprio bisogno di una pulita, almeno le stanze dove avrebbero alloggiato lui e gli ospiti. Le altre stanze come l’ingresso, la cucina e il soggiorno erano in ordine perché erano sempre frequentate. Ma quella non era certo l’ora di mettersi a pulire. Non per lui almeno.

<<Kracher! Dobby!>> Chiamò nel buio.

In un attimo i due elfi apparvero con un CKRAK ai piedi del letto:

<<Il padrone ha chiamato>> Disse Kracher mestamente.

<<Eccomi Harry Potter signore, in cosa posso esserle utile?>> Esclamò Dobby decisamente euforico.

<<Grazie di essere venuto Dobby, avrò bisogno del tuo aiuto;  Ascolta bene Kracher. Domani mattina Draco Malfoy e sua madre verranno ad abitare qui per un po’, quindi ho bisogno che tu pulisca la camera padronale per Lady Malfoy e una doppia per me e Draco. Dopo di che ritornerai dritto nelle cucine di Hogwarts, chiaro?

Dobby non ti chiedo di lavorare ma solo di vigilare su Kracher in modo che assolva i miei ordini e non faccia danni mentre cerco di dormire un po’, so che non ho il diritto di darti ordini ma…>>

<<Per lei questo e altro, Harry Potter signore>> Disse convinto Dobby anche se al solo nominare i suoi vecchi padroni gli si erano abbassate le orecchie sino a terra.

Ora quello veramente euforico pareva Kracher: <<La nipote della mia padrona abiterà qui insieme a suo figlio?>>

<<Esatto, quindi mettiti di impegno e poi sparisci. Non potrai vederli, ne parlargli, ne lasciargli alcun tipo di messaggio chiaro? Una volta finito torna dritto ad Hogwarts>> Rispose Harry categorico, smontando subito l’odioso elfo.

Così con un altro sonoro CRACK i due elfi andarono ad eseguire i loro compiti.

 

La mattina dopo si svegliò di buon ora, a dire il vero non aveva dormito molto, aveva avuto incubi come al solito e anche strani sogni che non riusciva a ricordare, sempre occupati da quei bellissimi occhi. Si fece una doccia veloce e, dopo essersi messo le lenti a contatto, infilò una semplice canottiera nera e jeans chiari pieni di strappi.

Si era decisamente liberato del suo vecchio look, non calzava affatto con la sua personalità e, dopo aver fatto diversi lavori per tutto il mese precedente, si era tolto qualche sfizio liberandosi degli occhiali e comprando un po’ di vestiti della sua taglia. Niente di eccezionale o costoso, ma di sicuro faceva tutt’altra figura che con i vecchi abiti smessi del cugino.

Uscì della camera per dirigersi in cucina a fare colazione. Passando in corridoio si fermò a controllare la camera padronale e la camera doppia affianco, sorrise compiaciuto, i due elfi avevano fatto un ottimo lavoro. Con un gesto della bacchetta trasferì i propri bagagli nella nuova stanza.

Scese in cucina e controllò la dispensa, stava giusto per cuocere una bella colazione a base di uova e bacon quando suonò il campanello. Ringraziando mentalmente il cielo del fatto che il quadro della signora Black non avesse iniziato ad urlare andò ad aprire la porta. La professoressa McGranit entrò seguita da due alte figure bionde.

<<Buongiorno e benvenuti>> Disse lui cercando di essere educato nonostante l’astio corrente.

<<Buongiorno>> Risposero le due donne, Narcissa Malfoy aveva un tono tanto gelido da freddare persino quella calda mattina di fine Luglio.

<<Potter>> Lo salutò Draco Malfoy in tono neutro.

<<Malfoy>> Fece lui di ricambio nel medesimo tono.

Si squadrarono per un lungo attimo: Malfoy pareva impeccabile come sempre nell’elegante camicia verde scuro, accompagnata da jeans scuri e scarpe sicuramente costose, tuttavia alcuni ciuffi sfuggivano dai capelli pettinati all’indietro e c’erano sottili segni scuri sotto i suoi occhi di quell’ indefinibile grigio ghiaccio. Sembrava, notò subito Harry, aver perso quell’arroganza che lo caratterizzava tanto e che era convinto fosse congenita.

<<Stavo per fare colazione, vi unite a me?>>

<<No Potter, grazie, ho gia fatto colazione>> Disse la professoressa.

<<Io non ho fame, se non dispiace vorrei visitare la casa>> Disse Narcissa in un tono che pareva più una minaccia che una richiesta, Harry lanciò uno sguardo alla professoressa che si affrettò a dire: <<Vai pure a fare colazione Potter, io porterò il signor Malfoy e Narcissa a vedere la casa>>

<<Io a dire il vero avrei fame>> Disse il biondino, che non era stato minimamente interpellato.

<<Allora vieni con me Malfoy. Lady Malfoy le ho fatto preparare la camera padronale, penserò io ai bagagli…>> Disse Harry mandando con un movimento della bacchetta i bauli nelle camere loro destinate: <<…E’ libera di girare dove vuole ovviamente. Dietro le tende troverà il quadro della signora Black, penso che la signora sarà lieta di vederla>>

<<Grazie Potter>> Disse Narcissa in tono neutro, ma meno freddo, forse dopotutto l’aveva colpita. La McGranit gli rivolse un breve cenno di approvazione prima di guidare Narcissa nel salone.

<<Seguimi Malfoy>> Disse Harry dirigendosi in cucina, il ragazzo lo seguì senza una parola, tuttavia Harry riusciva a sentire il suo sguardo rovente dietro la schiena.

<<Che ti è successo Potter? Sembri un altro>> Gli disse Draco osservandolo attentamente: la canottiera nera gli fasciava le spalle e i pantaloni attillati mettevano in risalto i glutei sodi, gli occhi verdi senza lenti a frapporsi rilucevano di sicurezza e forza. Quel ragazzo così provocante non poteva essere il San Potter che conosceva.

<<Di che parli?>> Chiese lui con ingenuità.

Come non detto, occhiali o meno restava sempre il solito idiota, pensò Malfoy.

<<Sei tu quello che sembra un altro e che ha parecchie cose da raccontare>> Aggiunse il moro rigirandogli la domanda.

Beh, forse, dopotutto non era poi così idiota. Malfoy si strinse nelle spalle:

<<Che vuoi che ti dica Potter? Sono fuggito dal Signore Oscuro prima che mi uccidesse. Ora siamo dalla stessa parte>>

Harry non replicò, Malfoy poteva essere odioso e idiota ma non credeva fosse un assassino, gli sembrava sincero.

<<Cosa vuoi mangiare?>> Disse cambiando discorso.

<<Cucini tu, Potter?>> Disse il serpeverde con il suo tipico ghigno dipinto in viso.

<<Preferisci cucinare tu?>> lo rimbecco Harry. Era sicuro che il biondino sapesse a malapena come fosse fatta una padella.

<<Lascio fare a te>> Rispose Draco sedendosi a tavola. Harry gli rivolse un sorriso trionfante prima di rimettersi ai fornelli con tanto di grembiule. [ XD Non ho potuto resistere a l’idea!]

<<Perchè non evochi qualcosa?>>

<<E’ piacevole cucinare, Malfoy>>

<<Se lo dici tu…E le posate?>>

<<Nella credenza, dietro di te>>

<<Devo prenderle io?>> Chiese in tono altezzoso.

<<Non sono il tuo elfo domestico, Malfoy. Hai le mani: usale!>> Disse il moretto portando i piatti in tavola. Malfoy, anche se di mala voglia, prese posate, bicchieri e evoco due caraffe con succo di zucca e caffè.

<<Non hai ancora risposto alla mia domanda Potter: che ti è successo?>> Draco non si riferiva solo all’aspetto, negli occhi verdi che conosceva così bene era scomparso qualcosa, non erano più gli occhi di un ragazzino: niente false speranze, solo la cruda realtà e una grande sicurezza in se stesso.

<<Ho adottato un modo di vestire che sia più consono al mio carattere>> Disse Harry in tono malizioso.

<<Potter tu non sei così>> Disse Draco piatto.

<<Ne sei sicuro?>> Disse l’altro, in un tono suadente che lo invitava a scoprire qualcosa di cui il biondo non aveva idea.

Malfoy gli restituì uno sguardo divertito. Con poche battute Potter lo aveva messo a proprio agio sciogliendo la tensione che lo attanagliava da giorni.

<<Niente male, Potter>> Disse riferendosi al cibo, era delizioso ma non l’avrebbe mai ammesso.

Mangiarono per qualche minuto in silenzio, un silenzio denso ma non fastidioso. Harry lo avrebbe quasi definito ‘intimo’ se la parola non fosse stata assurda applicata alla persona in questione. Anche se, dovette ammettere, Malfoy diventava più sexy anno dopo anno. Effettivamente se il ragazzo di fronte a lui fosse stato chiunque altro e non ‘Draco Malfoy ’ se lo sarebbe portato a letto più che volentieri! [*__* Addio piccolo e innocente Harry! Mwahahah!]

Ma quel bel silenzio fu interrotto dallo stornire di tre gufi che entrarono in cucina recapitando quelli che erano senza alcun ombra di dubbio regali di compleanno.

<<Che succede?>> Chiese Malfoy un po’ sorpreso, salvando giusto in tempo la caraffa quando Leotordo si schiantò sul tavolo.

<<E’ il mio compleanno>> Spiegò semplicemente lui. Il biondo lo fisso con uno strano sorrisetto:

<<Sei più piccolo di me!>>

<<Di quanto?>> Chiese lui di rimando mentre scartava i regali.

<<Più di un mese>> Esclamò trattenendo appena il tono trionfante.

Harry sbuffò, non sapeva perché ma con Malfoy tutto diventava una sfida e la cosa strana era che non gli dispiaceva affatto: <<Sei solamente un po’ più vecchio>> lo rimbeccò imperterrito, ogni pensiero malizioso ormai svanito.

Malfoy gli dedicò un sorriso, non uno dei suoi soliti ghigni di scherno, un puro semplice sorriso divertito: ora che stavano dalla stessa parte la loro rivalità assumeva un tono diverso, decisamente più divertente e sapeva bene che lo pensavano entrambi.

<<Se sorridessi più spesso saresti molto più sopportabile>> Lo prese in giro Harry.

<<E perchè dovrei mostrarmi sopportabile con TE, Potter?>>

<<Perché sono il padrone di casa a dato che dovrai vivere qui ho tutta l’intenzione di metterti a lavorare!>>

<<Scherzi?!>> Chiese Malfoy completamente preso alla sprovvista.

<<No, sono serissimo. A meno che tu non preferisca vivere nella polvere>> Disse lui mettendo così il biondino con le spalle al muro. [ XD Vai Harry!]

 

Malfoy sbuffò per quella che doveva essere la milionesima volta nel giro di un’ora:

<<Questo è un lavoro da elfi, Potter!>> Disse con voce esausta, strofinando il vetro di una finestra.

<<Se hai tante energie per lamentarti usale per lavorare>> Disse Harry con un sorrisetto sadico mentre rimetteva apposto una tenda con un incantesimo di levitazione. Malfoy riprese il suo lavoro più irritato che mai: <<Potter ma non hai altri abiti per metterti a lavorare?>>

<<Perché?>>

<<Quei pantaloni li tieni così bassi che mi stupisco non ti siano ancora caduti a terra!>> Disse il biondo che distolse per l’ennesima volta gli occhi dal sedere del moretto.

<<Non ti facevo così bacchettone Malfoy>> Disse lui divertito, perfettamente conscio di quanto il suo abbigliamento distraesse il giovane serpeverde.

<<Dove diavolo li hai trovati? Ti si vede tutto il culo!>>

<<E tu non guardarlo>> Disse Harry tranquillo.

<<non viaggio su quella sponda come te Potty!>> Esclamò Malfoy toccato sul vivo, facendo ridere l’altro di gusto.

<<Gia ridicolo vero? Non bastava essere il ‘Prescelto’ o il ‘il Bambino-che-è-sopravvissuto’, devo pure essere gay! La vita avvolte è davvero assurda>> Disse il grifondoro serafico: <<Che c’è?>> Aggiunse poi, in risposta alla faccia scioccata di Draco. Il biondo si ricompose acquistando il suo solito ghigno di scherno: <<Dicevo così per dire Potty>>

<<Io no>> Rispose l’altro in tono tranquillo ma più serio.

<<E quanti sanno di queste tue tendenze Potty?>>

<<Io, te e qualche ragazzino che mi son portato a letto a Hogwarts>>

<<Ma tu non stai con la Weasley?>> Rispose Draco stupito, ricordandosene solo in quel momento. Per tutta risposta il moretto sbuffò: <<Lo mollata. Non le reggo proprio le donne, dopo quattro baci sono tutte convinte che tu voglia giurarle amore eterno!>>

Malfoy pareva sempre più allibito e Harry gli rivolse uno strano sorriso:

<<Non sono il santo che tu pensi Malfoy. Ne ho passate troppe per essere così innocente come tutti credono>>

<<E come mai non hai detto niente ai tuoi fedeli amichetti?>>

<<Sono troppo presi l’uno da l’altra per pensare realmente a qualcosa>> Disse lui sarcastico e il serpeverde lo osservò rapito per un attimo:

<<Sotto quel bel faccino nascondi un anima da serpe, ti saresti trovato bene nella mia casa, Potty>> Disse poi con sorriso piacevolmente sorpreso.

<<Gia, lo pensava anche il Cappello Parlante>> Disse il moro riprendendo a lavorare.

Forse, dopotutto lui e la sua nemesi non erano poi cos’ diversi, penso Draco prima di rimettersi a lavorare anche lui.

 

<<Potter mi spieghi perché devo dormire in camera con te, con tutte le stanze libere che ci sono?>> Disse Draco mentre sistemavano le loro cose nella camera.

<<Mi pare ovvio Malfoy: tu hai chiesto la protezione dell’ordine, non la mia. Sono qui per controllarti e ho intenzione di farlo 24ore su 24>> Disse Harry perentorio <<Comunque sta tranquillo, non sono così disperato da saltarti addosso>> Aggiunse poi con malizia.

<<Credo invece che ci tenterai molto presto, Potty!>> Lo rimbeccò l’altro, dimostrandosi sicuro del proprio fascino e volendo anche provocarlo: nessuno poteva ‘saltargli addosso per disperazione ’, non che si sarebbe lasciato assalire da Potter ovviamente.

 <<Perchè tu ci verresti a letto con me?>> Disse Harry con voce bassa e sensuale, avvicinandosi a lui di qualche passo con fare allusivo.

Cazzo, da quando Potter era diventato un seduttore!?!

<<Non dire cazzate Potter!>> Esclamò lui, diventando volgare per la tensione.

<<Appunto Malfoy>> Disse Harry in tono tranquillo <<Ti sei risposto da solo>> Tornando al suo solito atteggiamento.

<<Con te si arriva sempre a parlare di tutt’altro!>> Sbottò Draco un po’ confuso, come diavolo c’erano finiti a parlare di….quello?!

<<Molte delle camere sono occupate dai membri dell’ordine di passaggio>> Disse Harry ricordando a entrambi il discordo principale.

<<Uff…ho bisogno di una doccia>> Sbuffò il biondo, si sentiva pieno di polvere, iniziò a sbottonarsi la camicia dirigendosi verso il bagno attiguo.

Harry ebbe una fugace visione del suo petto niveo e si lecco inconsciamente le labbra, forse non era propriamente vero che non gli sarebbe piaciuto saltargli addosso.

<<Cerca di non finire tutta l’acqua calda>> Disse debolmente quando sentì lo scroscio dell’acqua, obbligando la sua mente a concentrarsi su qualunque altra cosa per non immaginarlo sotto il getto bollente.

Si guardò intorno, Draco aveva una quantità impressionante di libri. Li aveva accuratamente sistemati nella libreria, lasciandone uno sul comodino accanto al letto. Non sapeva di questa sua passione, ma probabilmente era cosa di famiglia visto che Narcissa si era chiusa in camera a leggere uscendo solo per il pranzo. Questo pensiero lo portò a pensare a cosa avrebbe potuto preparare per la cena, il biondino non era certo di gusti facili………..Certo che c’è ne metteva di tempo Malfoy per farsi una doccia! Ghignò tra se, era sicuro che si stesse sfregando con insistenza per eliminare la sensazione della polvere addosso.

 

Draco si sfregò ancora energicamente, lasciando poi che l’acqua gli scorresse addosso per rilassarlo.

Era infastidito e molto anche.

Il fatto di dover restare rinchiuso tra quattro mura per settimane non faceva proprio per lui.

E poi c’era Potter. Non che l’avesse particolarmente infastidito come suo solito, anzi la giornata nonostante i ‘lavori forzati ’ cui l’aveva sottoposto era stata piuttosto divertente.

Ed era proprio questo che non andava! Il concetto stesso di lui che si divertiva con Potter era assurdo, almeno quanto pensare a Severus Piton vestito da angioletto!!

Eppure la presenza costante del moretto affianco a se non gli aveva dato fastidio, non si erano neanche insultati come loro solito, anzi le loro schermaglie verbali erano state davvero divertenti. Senza contare le scoperte che aveva fatto su di lui durante la giornata, Potter sembrava davvero cambiato. Ma la scoperta più grande, che aveva potuto ben constatare avendo il ragazzo che gli gironzolava intorno di continuo, era un'altra: cazzo che corpo aveva!

Un corpo di cui non aveva mai minimamente sospettato sotto l’abbigliamento sciatto di cui si ricopriva in genere. Quel nuovo abbigliamento gli donava eccome, mettendo in risalto il fisico snello e atletico da cercatore che era diventato anche più alto e virile con la crescita dell’ultimo anno.

Insomma non era affatto preparato a tutto ciò! Si era immaginato giornate di noia estenuante inframmezzata da insulti e pestaggi, ma non di certo tutto quello che stava succedendo.

Uscì dalla doccia legandosi un asciugamano in vita e sfregandosi i capelli con una altro per asciugarli.

<<Era ora!>> Esclamò Harry vedendo la porta del bagno riaprirsi e Malfoy rientrare nella camera, prima di incantarsi totalmente a guardarlo.

Seguì il percorso di una gocciolina d’acqua che cadde dai capelli, scivolando sul petto niveo, passando per gli addominali, sino a fermarsi sul bordo dell’asciugamano stretto in vita.

Si: era senza alcun dubbio il ragazzo più bello che conoscesse!

<<Che c’è Potty?>> Disse Malfoy in tono malizioso, accortosi del suo sguardo.

<<Ma non prendi mai sole? Sei bianco come la neve>> Disse Harry, sfottendolo un po’  per coprirsi.

<<Con questa pelle Potter? Vuoi vedermi color aragosta?>> Disse il biondo con arai altezzosa, guardandolo con quei gelidi occhi chiari che avevano la capacità di assorbire i riflessi di ciò che lo attorniava, orlati dalle ciglia bionde screziate da goccioline d’acqua.

Davvero delizioso, si ritrovò a pensare il moretto, levandosi la canottiera con un unico movimento fluido ed energico prima di dirigersi in bagno.

Draco sospirò non appena lo vide sparire, rendendosi conto di aver trattenuto il fiato solo quando lo lasciò andare,e iniziò a vestirsi in fretta.

La convivenza si annunciava piuttosto calda.

 

FINE CAPITOLO 1

 

Postafazione:

 

HIKARU: Uhuhuh! *__* ( Si sfrega le mani!)

DRACO: Sembro un idiota! -__-

HIKARU: Ma no amore! ^_^

HARRY: Sembro un maniaco allupato! >__>

HIKARU & DRACO: Lo sei!! U__U