Disclamers:i
personaggi nn
sono
miei
ma
della
miticissima
Kaori
Yuki!!!
Raiting:NC-17
Parring:Riffer(quello
cattivo)/Cain
Cap:1
Nota1:
Allora
questa
ficcina
va
letta
ignorando
l'ultimo
numero
di
God
Child,
Riffer
è
cattivo
e
Cain
non
ha
ancora
capito
bene
quello
che
è
successo
in
realtà,
non
sa
che
Riffer
è
una
bambola,
anzi
nella
mia
storia
Riffer
non
è
morto
nell'incendio
da
lui
stesso
appiccato
e
quindi
non
è
una
bambola...spero
ci
abbiate
capito
qualcosa
in
questa
mia
spiegazione
Nota2:Commentino????????ç_____ç
Ed
ora
andiamo
ad
incominciar^^
|
Nel bene e nel
male
parte I
di CAROL
-Oh,
povero
piccolo
Conte,
indifeso
tra le
mie
braccia…
Così
stupido
da
cadere
anche
in una
trappola
del
genere…
Pensava
veramente
che
sarei
tornato
ad
essere
il suo
schiavetto,
il suo
maggiordomo,
colui
che lo
proteggeva
dal
dolore
e
dalle
lacrime???
Lei
mi
stupisce
Signor
Conte…
Non
ha
ancora
realizzato
che il
Riff
che
lei
conosceva
è
morto???!!!
Ed
è
morto
per
mano
mia!!!!
Ero
stufo
della
sua
inutile
fedeltà
e
della
sua
stupida
gratitudine
verso
di
lei…
Tutti
questi
sentimenti
inutili
mi
riempivano
il
cuore
di
disgusto…
Ma
ora è
tutto
sistemato,
poiché
Riff
in
maggiordomo
è
morto!!!
Non
è
d’accordo
Conte???
Oh,
poverino
ingannato
da
colui
che le
aveva
giurato
fedeltà
eterna…
Che
cosa
orrenda
deve
essere…
Deve
soffrire
molto
vero???
Sa,
mi
ricordo
un
giorno,
nella
vostra
insopportabile
prepotenza,
mi
diceste:”Quando
mi
sono
separato
da mio
padre
tu hai
fermato
le mie
lacrime,
da
allora
non
sono
più
riuscito
a
piangere…Se
non
posso
piangere
per
cancellare
il mio
dolore,
la
ferita
del
mio
cuore
non si
rimarginerà
mai,
come
pensi
di
assumertene
la
responsabilità?”
Bene
“signor”
Cain,
quelle
lacrime
che io
ho
fermato
in
passato,
le farò
sgorgare
ora,
con più
accanimento,
divertendomi
nel
suo
dolore
e
osservando
con
soddisfazione
la
ferita
del
suo
cuore
riaprirsi
e
allargarsi
sempre
di più,
ah ah
ah ah
ah ah
ah-
Cain,
dopo
aver
ascoltato
quell’atroce
discorso
da
colui
che
amava
di più
al
mondo,
e a
cui
aveva
donato
il
proprio
cuore,
alzò
di
scatto
il
viso
verso
quello
che
non più
riconosceva
come
Riff
il suo
maggiordomo,
e, con
le
lacrime
pronte
a
sgorgare
da
quei
maledetti
occhi,
frutto
di
peccato,
si
scontrò
contro
lo
sguardo
gelido
e
maligno
della Torre*.
Si
trovava
tra le
sue
braccia,
ma la
solita
sensazione
di
calore
che lo
attanagliava
ogni
qual
volta
il suo
amore
lo
abbraccia
o lo
sfiorava,
era
scomparso
sostituito
da un
gelo
schiacciante,
ferente,
e,
mentre
osservava
piangendo
le
altre
carte
della
Delilah
circondalo,
ognuna
con un
sorriso
sprezzante
sul
volto,
svenne
colto
dalla
disperazione…
Quando
riaprì
gli
occhi
si
ritrovò
in una
stanza
buia
e,
solo
la
luce
ferente
di una
candela,
che
gli
permetteva
a mala
pena
di
vedere
dove
si
trovava…
Si
trattava
di una
comunissima
stanza
da
letto
decorata
da
alcuni
quadri
appesi,
raffiguranti
numerose
battaglie
sanguinose,
e
altrettante
scene
raccapriccianti
che
descrivevano
dettagliatamente
abusi
o
omicidi
al
limite
del
macabro,
che
insieme
all’immenso
letto
dove
lui,
nudo,
era
stato
legato,
ne
completava
l’arredamento…
Le
lenzuola
sulle
quali
aveva
riposato,
fino a
quel
momento,
erano
di una
purissima
seta
dal
colore
scuro,
che a
causa
della
poca
luce,
non
riusciva
bene
ad
identificare…
Sembrava
un
rosso
scuro…Il
colore
del
sangue…
Appena
si
rese
conto
di
avere
delle
catene
attorno
ai
polsi
che lo
rilegavano
alla
spalliera
del
letto
cercò
di
liberarsi,
agitandosi
e
dimenandosi
con
l’unico
risultato
ottenuto
di
ferirsi
lievemente…
Imprecò
apertamente
dal
dolore…
La
pelle
sensibile
gli
doleva
e
sentiva
come
se
quel
dolore
si
fosse
moltiplicato
mille
volte,
probabilmente
a
causa
dello
svenimento…
Fortunatamente
quelle
catene
erano
abbastanza
lunghe
da
permettergli
di
stare
seduto,
ma non
gli
permettevano
di
scendere
dall’immenso
letto
a
quattro
piazze
che
ora
gli
sembrava
una
prigione…
La
sua
prigione…
Era
stato
così
stupido
ad
essersi
fidato
di
quell’uomo,
ma
appena
aveva
letto
la
lettera
del
suo
amato
Riff,
ove
questi
aveva
scritto
di
essere
tornato
in se
e di
essere
miracolosamente
riuscito
scappare
dall’organizzazione
di suo
padre,
era
impazzito
dalla
voglia
di
stringerlo
tra le
sue
braccia
come
un
tempo…
Riff
gli
aveva
chiesto
di
incontrarsi
in una
strada
appartata
di
Londra,
ma
nessun
sospetto
lo
aveva
sfiorato,
e
neanche
il
fatto
che
Riffer
non
volesse
incontrarlo
a
villa
Hargreaves,
veniva
spiegato
dal
suo
amore,
col
fatto
che le
carte
lo
avrebbero
sicuramente
cercato
lì…
Quindi
senza
avvertire
nessuno
era
andato
a
buttarsi
in una
trappola…
Quando
lo
aveva
visto
in
piedi
sorridente,
con lo
sguardo
caldo
e
gentile
non
aveva
resistito
e si
era
tuffato
tra le
sue
braccia…
Ma
aveva
ritrovato
la
pace
che
tanto
anelava
e
tanto
amava,
solo
per
qualche
istante
prima
che
Riffer
gli
rivelasse
le sue
vere
intenzioni
con
quelle
frasi
fredde
e
crudeli
che lo
avevano
lentamente
ucciso…
Ripensando
all’accaduto,
dopo
poco
si
accorse
che i
suoi
bellissimi
occhi
si
stavano
abituando
al
buio…
Socchiudendoli
leggermente
per
osservare
meglio
quella
stanza,
alla
ricerca
di una
improbabile
via di
fuga,
notò
la
presenza
di
un’altra
figura
nella
camera,
insieme
a
lui…
Quella
figura
famigliare
era
comodamente
seduta
su una
poltrona
poco
lontana
dal
letto
e
sembrava
che lo
stese
osservando
con
cupidigia,
ma
anche
con
scherno…
Quell’uomo
non
era
altro
che
colui
che
amava
più
di
ogni
altro…
Seduto
sul
letto,
lo
osservò
alzarsi
e
avvicinarglisi
con un
ghigno
famelico
e
malvagio
dipinto
su
quella
bocca
solitamente
seria
e al
contempo
gentile…
Quella
bocca
che
lui
avrebbe
tanto
voluto
assaggiare,
e che,
si
accorse
con
orrore,
desiderava
anche
ora…
Riffer
osservava
quella
scena
gustandosela
appieno…
Vedeva
benissimo
che lo
sguardo
di
Cain
andava
dai
suoi
occhi
alla
sua
bocca
e
viceversa…
A
quanto
pareva
quel
ragazzino
peccaminoso
non
conteneva
il suo
desiderio
neanche
ora
che
era in
serio
pericolo…
Quell’eccitante
corpo
era lì
indifeso
e
sembrava
implorare
alla
violenza,
allo
stupro…
E
chi
era
lui
per
non
acconsentire
a
quella
così
deliziosa
richiesta???…
Quegli
occhi
innocenti
lo
fissavano
ora
impauriti,
probabilmente
aveva
intuito
cosa
gli
stava
per
accadere,
si
disse
Riffer
con
una
punta
di
divertimento
e di
tagliente
soddisfazione…
Ora
quegli
occhi
gli
chiedevano,
lo
supplicavano,
di non
provocare
ancora
loro
dolore…
“Eh
no!”
Si
disse
la Torre
“Una
richiesta
alla
volta
piccolo!!!”
Non
vedeva
l’ora
di
possedere
quel
corpo,
di
possedere
quell’anima…
Avrebbe
violentato
quell’anima
e
l’avrebbe
sottomessa
ai
suoi
voleri
più
meschini
e
disgustosi…
Oh,
si non
vedeva
l’ora…
Abbassandosi
dolcemente
verso
il
viso
di
Cain
gli
sussurrò
nell’orecchio
destro:
-Ora
piccolo,
ti farò
vedere
il
vero
inferno!!!
–
Continua…
*La
torre
per
chi
non lo
ricordasse
è la
carta
di
Riffer
Un
bases
a
tutti
quelli
che
hanno
avuto
il
coraggio
di
cliccare
il
mio
nome
sul
sito
e
che
hanno
avuto
l'immensa
forza
d'animo
per
arrivare
fin
qui!!!Thanks!!!^___^...
E
per
tutti
coloro
che
mi
vorranno
mandare
insulti
dovuti,
minacce
d'obbligo,
ma
sono
accetti
anche
complimenti^^Perrrrrrr
favoreeeeeee
ç___ç
,
mandate
una
mail
carol872003@libero.it
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions
|
|