My Candy di Natsuki
L’autunno è prossimo; già un
gelido vento lambisce le fronde degli alberi ingialliti del viale d’ingresso
del prestigioso istituto Ouran. Tutta la scuola sembra congelata in quel
momento di stasi suprema che precede il risveglio ed il ritorno alla vita. Soltanto l’aula di musica pare
non partecipare al comune raccoglimento… << Mia dolce
principessa, la tua bellezza fiamminga mi tiene in catene e come un
prigioniero che supplica la libertà, attendo che sia tu a concedermela con un
tuo dolce bacio>> Altra cliente, altro
batticuore per il King dell’Host Club, Tamaki Sou, altri brividi anche per
tutte le altre principesse: per far felice una donna chi meglio dei gemelli
Hitachin, o per scaldarle il cuore chi meglio del dolcissimo Honey? Le lancette dell’orologio si
inseguono disperatamente tra loro fino a che, anche per i membri, giunge il
momento di tornare alle proprie “umili” magioni. E’ un vero peccato tornare a
casa. O meglio è questo ciò che pensa il piccolo Honey osservando il vento
sibilare forte tra òe piante inscheletrite, dalla finestra della lussuosa
camera a lui destinata della casa principale. A casa ci si annoia: niente da
fare, niente da studiare, nessuno con cui giocare. O meglio… Gli occhi di cioccolata si
muovono verso il gigante seduto accanto a lui sull’ampio letto, intento nella
lettura di chissà quale libro. Le dite affusolate stringono saldamente la
preziosa rilegatura in pelle rossa, gli occhi che si soffermano appena sulle
parole, occhi attenti che divorano ogni pagina. Sul volto del biondino indugia
l’ombra di un sorriso quando finalmente davanti a sé si prospetta un modo per
movimentare la serata. Un brivido scuote il gigante
dal suo torpore quando il ragazzo più piccolo poggia il caldo palmo sulla sua
guancia carezzandolo mollemente, lo sguardo di Mori incontra quello
dell’altro: occhi di cioccolata che sembrano bruciarlo. Si abbandona senza resistenza
alle carezze di Mitsukuni, rabbrividendo appena quando le piccole mani
afferrano i suoi polsi sottili costringendolo supino, terribilmente scoperto,
su quel letto che pare volerlo ingoiare. Le dita di Honey litigano coi
bottoni della sua camicia, la sua lingua combatte contro la sua in una
battaglia senza vincitori. Le mani del gigante
interrompono bruscamente la contesa costringendo il biondo ad una breve
tregua << Mitsukuni…>> la sua voce è appena un mormorio
impercettibile, le guance arrossate, i capelli in disordine, una voce così bassa,
così dolce, così eccitante… Un morso alla base del collo,
Mori mugola di piacere, Honey succhia divertito quel punto per poi scendere
più in basso. Niente da fare: la camicia è
un ostacolo. Anche il gigante se ne rende
conto, le sue mani si uniscono a quelle di Honey: l’ostacolo deve essere
rimosso. La lingua del biondino segue
languida i contorni dei capezzoli turgidi di Takashi che, la bocca dischiusa,
manifesta tutto il suo apprezzamento con bassi mormorii. Le dita di Honey raggiungono
l’inguine carezzandolo con lenti movimenti circolari, gli ansimi si fanno più
forti, più frequenti, una parola si distingue tra essi. << Mitsukuni>> Il ragazzo alza gli occhi di
cioccolata, perdendosi nel volto dell’altro arrossito dall’imbarazzo e dal
piacere. Un sorriso piega le sue
labbra, le mani che scendono a rimuovere quell’ultimo ostacolo che separa i
loro corpi. I pantaloni scivolano
facilmente dal corpo affusolato ed imperlato dal sudore del gigante, il
biondino sorride alla vista di Mori completamente nudo sdraiato sotto di sé,
inebriante. La lingua percorre senza
fretta l’asta per tutta la sua lunghezza, un brivido incontrollabile scuote
Takashi, mentre un dito affusolato intacca la sua intimità. Nella sua gola
muore un grido quando al primo se ne aggiunge un altro, la lingua di Honey si
muove senza posa sul suo corpo spaccato a metà tra dolore e piacere. Le dita si muovono, gli ansimi
diventano pian, piano più regolari. La mano sinistra del biondino
sale velocemente a rimuovere quella fastidiosa prigione in cui lo costringono
gli stretti jeans scuri, liberando il suo membro da quella sgradevole
stretta. Le dita affusolate abbandonano
quel soave contenitore, un mugolio di fastidio si alza dalla gola di Mori. << Takashi, adesso
sentirai un po’ di male>> Il membro di Honey penetra
docilmente nell’intimità dell’altro, il gigante si morde le labbra con forza
nel tentativo di non urlare, rapidi movimenti di bacino fanno sussultare il
suo corpo, un rivolo di sangue esce sinuoso dalle labbra serrate, la bocca si
impasta di quel sapore. Le spinte si fanno più rapide
e penetranti, mentre il dolore si sostituisce ad un piacere quasi elettrico
che scuote il suo corpo, le labbra si dischiudono, la bocca cerca più aria
possibile, ansimi. <<Honey quest’anno che
cioccolata desideri>> chiede una delle clienti accompagnando la domanda
ad un grazioso gesto della mano. << Dunque…>>
sembra riflettere il biondino per un istante, con un sorriso dolcissimo
<< Va bene tutto! Amo la cioccolata, il mio coniglietto e tutte voi>> << MITSUKUNI>> un
urlo, l’unico, ed anche Takashi viene raggiungendolo nella pienezza di
quell’istante. Ansimi mentre entrambi i
ragazzi cercano di riprendere il controllo delle proprie sensazioni. Gli occhi di cioccolata ancora
lucidi sono incorniciati da un volto provato, le forti braccia di Mori lo
stringono a sé cullandolo e proteggendolo, mentre il più piccolo si abbandona
a quella stretta piombando in un sonno profondono. I due corpi non più uniti in
uno solo, ma ancora stretti tra loro nel tentativo di non abbandonare
quell’intimità che gli aveva accomunati fino a quel momento. Il gigante è
stanco, esita ancora un attimo ad osservare il volto placido del suo protetto
addormentato, prima di raggiungerlo anche lui nel sonno. A Honey piacciono i dolci, ma
il suo dolce preferito è Mori
End? E’ la prima yaoi Nc 17 che
scrivo, quindi vi prego di perdonarmi per le imperfezioni. Devo fare ancora molta
esperienza, confido comunque che vi sia piaciuta. Honey e Mori sono la mia
coppia preferita in assoluto, ho sempre immaginato Honey come seme e Mori
uke, tuttavia ho esitato molto a realizzare davvero una ff. Tutto sommato non è venuta
così male, ma mi piacerebbe tra qualche tempo provare a scriverne una
migliore, magari ambientandola in un contesto. Poiché sono una persona
estremamente volubile mi è difficile portare avanti una ff lunga senza
interromperla bruscamente o lasciare grandi intervalli tra un capitolo e
l’altro, quindi devo assolutamente trovare una storia carina ed originale, ma
già ben chiara nella mia testa quando mi metto a scrivere se no rischio di
combinare un casino e basta. Non trovate che Honey e Mori
siano carinissimi??? La cosa che più mi è
dispiaciuta è stata non trovare tante ff su Host Club, così la mia mente
malata ha dovuto ingegnarsi. Gomen venerabile Bisco Hatori
per aver sequestrato momentaneamente le sue creature, ma non l’ho fatto certo
per scopo di lucro ( L’hai fatto per altri scopi *___* nd Renge) >///< See ya Ps: Questa ff è stato un
ulteriore esperimento. Non so perché ma ho da sempre molta difficoltà a costruire
una storia che accade sul momento, pessimo rapporto con l’indicativo presente
XDD Infatti di solito opto per un intermediario ( l’imperfetto) Questa ff
invece si gioca tutta sul tempo presente per dar maggiore immediatezza,
proprio per questo però è forse un po’ troppo rozza… non so… nella vita
bisogna sempre provare qualcosa di nuovo.
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