Disclaimers: i personaggi di Saint Seiya appartengono a Masami Kurumada e alla Shueisha.


Musica nella notte

di Xelloss' worshipper

Erano passati due anni da quello scontro sotto il mare e Shun, cavaliere di Andromeda, ultima incarnazione di Ade aveva ormai 15 anni.
Sembrava giovane agli occhi dei passanti e bello, di una bellezza eterea e fragile ed esile il suo corpo, tale che nessuno avrebbe potuto vedere in lui uno dei più forti guerrieri esistenti... un cavaliere di Athena.
Si fermò in riva al mare sotto il sole al tramonto, il mare tranquillo non più assassino come quello che aveva affrontato per diventare cavaliere, nè quello che quasi aveva portato alla morte la dea che avevano giurato di proteggere.
"Cavaliere di Andromeda!"
Shun sussultò sorpreso, chi era a chiamarlo col suo nome celeste, si volse e osservò con attenzione il nuovo arrivato.
"Sei perso nei tuoi pensieri, cavaliere di Andromeda."
Il ragazzo sorrise al generale degli abissi: "Guardavo il mare calmo e pacifico e mi chiedevo..., quanto durerà ancora questa pace?"
Syria si sedette di fianco a lui: "Se anche verrà spezzata, voi combatterete... giusto?"
"Durante l'ultima battaglia, Seiya e tutti i cavalieri d'oro sono morti, già i loro eredi vengono addestrati al grande tempio eppure ancora adesso credo che sia colpa mia... che in qualche modo avrei potuto evitare tutta questa sofferenza. Milady mi ha spiegato che non era così ed anche i miei compagni cavalieri non mi hanno mai portato rancore eppure forse dovrebbero."
Syria sorrise gentilmente a quello che considerava, e non a torto, il più puro e gentile tra tutti i cavalieri: "Di cosa dovrebbero incolparti?"
"Di non aver saputo fermare Ade prima di arrivare a questo punto, di non rimanere a casa come Athena aveva ordinato per noi cavalieri di bronzo... e non so..."
"Ma se tu fossi rimasto a casa, nessuno avrebbe potuto prepararsi al risveglio di Ade e in quanto a fermarlo tu hai fatto qualcosa d'incredibile, ti sei ribellato al volere di un Dio..."
Shun sorrise malinconicamente, perso nei ricordi: "Seiya lo faceva con una certa regolarità."
Sirya scosse la testa: "In realtà, come te, il cavaliere di Pegasus ha affrontato un solo dio."
Shun lo guardò come se solo adesso avesse notato un particolare: "Perchè ricordi... so che Julian ha dimenticato."
"Io sono un generale degli abissi e il mio dovere rimane difendere Nettuno anche se egli è inconsapevole della propria natura... e poi c'erano ricordi che valeva la pena mantenere in tutta la loro dolce amara forza"
"... e come sai del mio scontro di volontà con Ade..."
Il viso del generale sembrò imporporarsi leggermente nel tramonto:
"Quando combattevate contro Ade, Nettuno si è risvegliato e mi ha tenuto aggiornato sulla situazione... ti assicuro che l'hai davvero sorpreso quando hai chiesto a tuo fratello di ucciderti."
Il sorriso si spense sulle labbra di Shun e Syria maledì la propria stupidità: "Non avrei mai, mai voluto chiedergli una cosa del genere ma era l'unica possibilità che era rimasta."
C'erano lacrime negli occhi del giovane cavaliere.
Il sole aveva completato il suo giro celeste e si apprestava a riposare lasciando spazio alla notte.
Sirya sorrise: "Il sole è tramontato." 
Le lacrime continuavano a scendere tracciando una salata via sul viso pallido di Shun: "Ed ora è buio..."
Il generale degli abissi sapeva che l'avrebbe detto perchè era giovane e triste e ferito nell'anima che era la più pura di tutte: "Ma domani tornerà a sorgere splendente nel cielo."
Shun quasi sorrise leggendo tra le righe la consolazione che vi era impressa, l'unica a cui forse aveva diritto: "E per questo che i cavalieri di Athena combattono, perchè il sole continui a sorgere."
Il silenzio dominò sulla spiaggia mentre i due ragazzi aspettavano qualcosa, forse l'alba, poi Shun diede voce al proprio cuore: "Puoi suonare?" la voce timida ed incerta.
Sirya non rispose ma il flauto apparve tra le sue mani ed una musica sovrannaturale riempì la notte, Shun chiuse gli occhi e si appoggiò al musicista, un sorriso sulle sue labbra... improvvisamente ne fu certo, il sole sarebbe sorto domani.


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