Salve a tutti! Come va? Questa fic trae spunto da un fumetto della Satomi Ikezawa, che stavo rileggendo qualche giorno fa e mi ha dato lo spunto per una fic,anche se la storia non era uguale,l’ho dovuta modificare a mio piacimento… come sempre in fin dei conti. Spero vi piaccia…Buona lettura dalla vostra Miko-chan!! ^^
Multiple Personality
di Miko-chan
<< >> discorsi - - pensieri di Rukawa 1 “ ” pensieri di Rukawa 2
Essere un'altra persona…a chi non piacerebbe…fare quello che non si è in grado o magari essere quello che non si è; così la pensava Kaede Rukawa,che non era mai stato quello che sognava di essere…e così…non riuscendo a diventare la persona che gli altri sognavano che fosse e che anche lui sperava di essere… brillante… socievole divertente…. amichevole….e solare. Rendendosi conto che,aimè, lui non sarebbe mai potuto essere in quella maniera,si era rinchiuso,sin da piccolo,in se stesso, creando intorno a lui un mondo parallelo e immaginando di cambiare la sua personalità e diventare quello che voleva lui….solamente quando non c’era nessuno. Ma ora,che non era più un bambino e era cresciuto con le sue gambe,arrivando a essere un bravo giocatore di basket,e realizzando in questo modo uno dei suoi sogni di sempre,gli mancava quel bambino timido che nella sua camera,costellato dai suoi amici immaginari,viveva stupende avventure…gli mancava davvero molto…non era più riuscito a trovare il bambino che era in lui e tornare a quei tempi…come quei tempi almeno… Il suo unico amico,anzi la sua unica amica,era diventata la sfera arancione,che accompagnava le sue serate. C’era anche la sua squadra…lo Shohoku, ma non era amico con nessun componente di questa,faceva quello che doveva fare,si allenava per vincere,per giungere in un futuro non tanto lontano a essere un membro dell’NBA.
<< Kitsune cosa stai facendo!!! Ti sei addormentato??? Dammi una mano a sistemare la palestra…vorrei andare a casa sai!>>
Lentamente il moro si voltò verso il posto dal quale proveniva la voce…la scimmia rossa sbraitava al suo indirizzo,gli lanciò veloce un occhiata,non aveva voglia di sentirlo sbraitare i suoi motivi personali ai quattro venti,così,con molta….poca voglia, gli si accostò poggiando il pallone che stava usando vicino alla panca e aiutandolo a mettere in ordine gli altri palloni che erano stati usati quella sera. In effetti,non era vero che non era amico di nessuno, riteneva che con Sakuragi ci fosse un minimo di rapporto,era l’unico d'altronde che non lo adorava e che lo faceva sentire vivo. Si picchiavano,si rivolgevano parole sprezzanti…ma stranamente,con lui parlava….anche se moooolto raramente. Mentre si piegava a prendere uno degli ultimi palloni rimasti in campo si accorse che il rosso lo guardava con un espressione parecchio idiota sul viso….più di quella che aveva di solito.
<< Cosa c’è?>> il suo vocabolario,quando doveva interagire,si limitava a sempre meno parole. Il rosso non gli rispose,continuava a mantenere il solito sguardo,fisso su di lui,che a dire la verità lo metteva un po’ in imbarazzo,ma non capiva nemmeno lui il perché. Lentamente si accorse che si stava avvicinando,colmando la distanza tra di loro e portandosi a un palmo dal suo naso,tanto che poteva sentire il suo respiro che gli accarezzava il viso facendogli il solletico. << Do’hao cosa diavolo ti è pres….>>
La sua domanda era stata soffocata dal gesto inconsulto che il rosso aveva fatto. Si era infatti sporto in avanti e poggiandogli la mano sulla nuca lo aveva tirato contro di se e baciato passionalmente. Non riusciva a credere a quello che stava succedendo, Sakuragi lo stava baciando e lui non riusciva a staccarsi da quelle labbra morbide e da quella lingua vellutata che tracciava il contorno delle sue labbra. Improvvisamente si riscosse dai suoi pensieri e da quelle sensazioni,staccandosi repentinamente e spingendo il rosso lontano da se,tanto che questo cadde per terra con un tonfo sordo. Si mise la mano sulla bocca passando inconsciamente la lingua sulle labbra e saggiando in questo modo il sapore del compagno di squadra che rimaneva ancora seduto sul pavimento della palestra a capo chino,come se lo sguardo che in quel momento il moro gli stava rivolgendo fosse troppo pesante per lui da sopportare.
<< Scusa…mi…>> fu il rosso a rompere il silenzio,mantenendo sempre lo sguardo verso il basso. Non sentendo provenire nessuna risposta da parte del moro,si decise ad alzare lo sguardo per capire cosa aveva combinato il suo gesto avventato. La maschera di Rukawa era andata in frantumi…era scosso,aveva gli occhi sbarrati dallo stupore e una mano che ancora gli copriva le labbra. Lento il rosso si alzò,doveva rimediare a quello che aveva fatto, si avvicinò nuovamente al moro,che quando fu vicino a lui,lo colpì con un violento destro che lo fece cadere nuovamente a terra.
<< Perché mi hai baciato?? Ti sei completamente rincoglionito brutto idiota che non sei altro???>> aveva urlato con il fiato corto il moro.
<< Sono innamorato di te.>> era stata l’unica risposta che aveva avuto.
<< Cosa??>> aveva ripetuto shockato Rukawa…lo stava sicuramente prendendo il giro,era questo che pensava.
Gli occhi nocciola del rosso si sporsero verso l’alto,cercando quelli blu notte e trovandoli. Incatenando il suo sguardo con quello dell’altro,riprese a parlare << Mi piaci Rukawa…credo di essermi innamorato di te….e,non ti sto prendendo in giro….amo tutto di te…TUTTO!>>
Incapace di credere a quelle parole che gli stava rivolgendo,si era girato dandogli le spalle,e come se non fosse successo nulla era andato negli spogliatoi a prendere la sua roba e sotto gli occhi più che esterrefatti del rosso era uscito dalla palestra senza nemmeno degnarlo di uno sguardo. Appena uscito dalla palestra si era diretto frettolosamente verso la sua bicicletta,e inforcandola si era diretto a casa con la testa,stranamente,completamente tra le nuvole. La sua mente era occupata da quella sensazione che aveva provato quando le labbra del numero 10 si erano posate sulle sue,quel calore soffocante che aveva impossessato il suo essere e successivamente aveva invaso il suo cuore quando si era sentito dire che l’altro lo amava… non gli era mai capitato…solamente quelle ragazzine…oche e stupide che gli ronzavano solitamente in torno glielo avevano detto…ma non sembrava così vero,come quegli occhi carichi di tenerezza nei quali si era specchiato. Non appena arrivò a casa sua,salì con fretta le scale per chiudersi nella sua camera e buttarsi a peso morto sul letto,ignorando i richiami del padre,che tornato da un lungo viaggio d’affari, sbraitava ai piedi delle scale,ma a lui non interessava nulla,era entrato nel suo mondo. Si girò sul letto supino,facendo vagare gli occhi sulle pareti della stanza…chiuse infine gli occhi cercando di cancellare dalla propria mente quello che era da poco avvenuto,e come era scappato sotto lo sguardo shockato dell’altro. Non voleva pensare a niente…voleva stare solo…solo e indisturbato…ma qualcosa non andava…gli sembrava di sentire una piccola voce dentro la sua testa,che man mano che il tempo passava si faceva sempre più insistente,martellandogli il cervello e i timpani. Si rese conto di non riuscire a contrastarla con la sua volontà. “ Ehi!! Kae….Kae….ascoltami!!”
<< Chi sei??>>
“ Sono te….una parte di te…ti sei già scordato??”
<< Smettila!! Non è divertente!>>
“ Fammi uscire…dai…è da molto che non esco…”
Un improvviso mal di testa si impossessò del moretto,tanto che si rannicchiò prendendosi la testa tra le mani e stringendo forte gli occhi cercando di calmarlo, e un attimo dopo si trovò stranamente al buio,in un posto tranquillo.
“ Finalmente ti sei deciso a farmi uscire…veramente sono io ad aver deciso…ricorda…io sono te…sono la tua parte allegra…quella che sognavi di diventare,ma che alla fine non sei riuscito a essere…e ogni volta che tu ne avrai bisogno…quando io sentirò che non potrai sopportare quella determinata situazione…io arriverò in tuo aiuto…e ora ti ridò il tuo corpo…” Disse una voce dall’esterno…di nuovo il mal di testa improvviso e il Rukawa glaciale era ritornato a essere il padrone del proprio corpo. si rese conto di sapere chi era quella voce…e decise di scoprirne di più su di lui.
- Ehi…ma allora tu sei…-
“ si proprio così…io sono te…so cosa pensi…ricorda…siamo una persona sola…”
- perché sei uscito fuori solamente ora dopo questi anni?-
“ Perché devo aiutarti con lui”
“ Il ragazzo rosso Sakuragi….non dirmi che non sei attratto da lui…so che effetto ti fa…perché lo fa anche a me…ma non potevo condizionarti…”
- Stai dicendo un mucchio di balle-
“ No…solo la verità….prima o poi te ne accorgerai anche tu! Ora ritorno a dormire…ci sentiamo….”
E come dal nulla era iniziata,quella voce cessò. Al moro tutta quella storia sembrava surreale…aveva una doppia personalità… e fin qui nulla di strano,in fondo aveva sempre saputo di averla…ma che potesse prendere possesso in quella maniera del suo corpo e dei suoi sentimenti…proprio non se lo immaginava minimamente. Si mise così a pensare alle parole del suo altro io…secondo lui…era attratto dal rosso. Impossibile. Dopo che si fu riposato un pochino e ricomposto,scese a cena,dove suo padre lo rimproverò per essere sempre così scostante,e gli comunicò la solita notizia che sarebbe partito per un viaggio di lavoro importante e che lui doveva badare alla casa senza combinare guai. Il moro aveva ascoltato…almeno fatto finta e non appena ebbe finito,salì in camera…era veramente stanco….qualche minuto dopo era già nel mondo dei sogni.
La mattinata successiva era come se niente fosse accaduto,si sentiva rilassato e in forma,certo aveva sempre sonno…ma questo era la routine… Fece una colazione veloce e uscì di casa per recarsi a scuola. Solamente una volta che fu arrivato si rese conto che poggiato al muro della scuola c’era qualcuno che probabilmente aspettava lui,visto che non appena divenne visibile tra le persone che camminavano,si accorse dello sguardo del rosso su di se.
- No…Sakuragi…non ci voleva…- pensò,e quel pensiero fu catturato dall’altro Rukawa che subito si ridestò dal suo sonno.
“Lasciami fare a me…lo sistemo io…lo confonderò a dovere…”
Non c’era stata risposta da parte della personalità principale,quindi doveva essere un assenso. Muovendosi come un predatore verso la sua preda,sguardo fisso,intenso, un leggero movimento del bacino,raggiunse il rosso che lo guardava senza fiato per quella visione,era un predatore e doveva farlo capire anche all’altro che non sarebbe stato di certo un passivo. Quando fu a pochi centimetri dal suo viso si passò languidamente la lingua sulle labbra,in un gesto carico di passione e probabili aspettative,nel mentre che l’altro Rukawa stava ad osservare la scena dall’interno della sua mente,maledicendosi di aver dato l’assenso a quella personalità un po’ troppo intraprendente.
<< Ciao Hanamichi…>> disse con voce roca e sensuale,mentre l’interessato diventava sempre più rosso per aver sentito il suo nome uscire dalla bellissima bocca del moro e soprattutto con un intonazione che non aveva mai avvertito.
<< C….ciao…>>
<< Mi volevi parlare di qualcosa?>> nel mentre gli si era avvicinato ancora di più,strusciandosi sopra il suo corpo muscoloso,non per nulla intimorito dalla presenza degli altri alunni che li guardavano con curiosità e stupore. La gamba del moro si insinuò veloce tra quelle dell’altro strofinando ripetutamente e inconsciamente il cavallo dei pantaloni del rosso che iniziò quasi subito a reagire a quel contatto.
<< Io….io….aaah…volevo scusarmi per ieri…se ti ho spave…ntato….n…on… volevo….ma… non capisco….quello che fai ora….>>
<< Ti sto facendo eccitare….perchè è lo stesso effetto che mi fai anche tu…sei così sexy….che mi fai arrappare solamente se mi guardi..>> il rosso era sempre più sconvolto da quel lato mai visto del compagno di squadra e dal fatto che ci stesse provando così spudoratamente con lui…in quel luogo. “ Kami ora lo violento….sono eccitato come un toro….” - Sei pazzo…smettila con quella gamba….smettila proprio con tutto,lo stai mettendo in imbarazzo con un comportamento non degno di me!- “ Si che è degno di te….perchè anche tu sei eccitato come me…lo sento…e sento anche cosa gli vorresti fare,perché ti piace…dillo…io lo so che ti piace…” - No!! Stai dicendo un mucchio di menzogne…lascialo…andiamocene…- “Come fai a negare così apertamente…vedrai se non provi nulla…te ne farò accorgere…e quando lo avrai capito…ci divertiremo alla grande con lui…ho in mente tante di quelle cose…” -Mi sono sbagliato…tu non sei la mia parte simpatica e socievole tu…tu…sei un porco…- “ Si anche…sono la tua parte repressa…in tutto…anche dal punto di vista sessuale…ma da ora in poi…non avrai più di questi problemi…. E ora divertiti!!!!” Gli disse il suo doppio io prima di avvicinarsi con circospezione alle labbra del rosso,cercando di incatenare gli occhi a quelli nocciola che sembravano voler fuggire in paesi lontani, la mano nivea gli afferrò il mento e le labbra del moro si calarono su quelle del altro in un dolce bacio,timido e inesperto,che ben presto divenne sconvolgente e passionale, le lingue di entrambi si toccavano…vorticavano assieme…si esploravano, si scambiavano desideri infiniti provocando nei loro corpi mille brividi di piacere.
-Smettila!! Kami…- “ ti piace??? È tutto tuo” si rinchiuse così nel suo posto lasciando il campo libero al padrone reale di quel corpo e di quelle azioni. Non gli importava della gente che aveva intorno,dei suoi compagni di squadra che lo stavano guardando,sicuramente sconvolti,delle sue fans piangenti,ma solamente di quelle calde labbra rosse,di quel corpo eccitato accanto a lui,e del desiderio che sentiva accrescersi sempre di più. Ora era lui a gestire la situazione e non qualche personalità arrappata…ma la cosa che gli faceva più ridere e che era vero tutto quello che diceva l’altro,si eccitava con lo sguardo del rosso e quel bacio…era stupendo,il suo corpo era rovente come non lo aveva mai sentito, era sicuro di strusciarsi su di lui e sentire di essere ricambiato…era davvero così…senza tanti pudori,forse si…ma gli piaceva…Kami se gli piaceva. Ma l’incanto improvvisamente finì,si dovete staccare in cerca d’aria mancante dopo quel lungo e passionale bacio,non si era nemmeno accorto di averlo afferrato per la nuca con un braccio e con l’altro di tenerlo per il fianco. Staccandosi lo guardò….bellissimo...bellissimo ed eccitante…. ma sentì in contemporanea anche gli sguardi e il chiacchiericcio dietro di lui,si girò,mentre le persone presenti li indicavano…i loro visi erano accaldati e il suo altro io si prese una piccola rivincita uscendo per un attimo allo scoperto.
<< Vi è piaciuto lo spettacolo….siete tutti eccitati…e avete voglia di scopare…tanta quanta ne ho io…ma….che nessuno si azzardi ad avvicinarsi a lui….lui è solo mio….e voi…non lo potete nemmeno guardare!!!!>> ringhiò in faccia alle persone presenti lasciandole a bocca aperta e col fiato corto. Immediatamente venne colpito dalle urla del suo fans club.
<< RUKAWAAAAAAAAAAAA….NO NON PUOI…..GUARDA NOI NON QUELLA SCIMMIA!!!! SIAMO TUTTE TUE….FACCI QUELLO CHE VUOI!!!>> avevano urlato ma da quello che poterono leggere da viso del loro idolo non gli fece per nulla piacere. Aveva infatti uno strano sguardo sul volto…disprezzo.
<< Ma cosa volete…vedete il mio corpo….ah? lo vedete…scendete più in basso…la vedete questa>> disse portandosi le mani verso la propria eccitazione e tastandola rudemente << questo è l’effetto che mi fa lui…non voi!! E questo, è tutto per lui…voi non vi meritate nulla di me…nulla!!>> Kami come gli era piaciuto dire quelle cose… non riusciva a credere che nell’ultima parte della frase aveva pensionato momentaneamente la sua personalità divertente ed era stato completamente padrone di se stesso in quello che diceva…era vivo…vivo come non lo era mai stato. Si rigirò verso Hanamichi,che ancora rosso in viso lo guardava con occhi sconvolti,anche nel momento in cui il moro si era nuovamente avvicinato alle sue labbra.
<< Mi piaci…non me n’ero ancora accorto…sei così sensuale….bellissimo>> la mano che era poggiata sulla nuca passò veloce sul petto e scese sempre più giù verso l’eccitazione del rosso che martellava violenta sotto i pantaloni. << Non stare così voglio che mi tocchi….ho un urgente bisogno delle tue mani sul mio corpo….Hana…>> aveva sussurrato…sempre più sensuale all’indirizzo dell’altro…che aveva spalancato gli occhi,lo aveva scostato leggermente da lui e prendendolo per un braccio aveva iniziato a trascinarlo all’interno della scuola,senza una parola. Erano entrati dentro la palestra…vuota a quell’ora,dentro gli spogliatoi,che aveva poi chiuso a chiave. E si era seduto per terra,il suo cuore batteva a mille dentro il suo petto,sentiva ancora il sapore delle labbra volpine sulle sue,il suo calore,e il fatto che in quella stanza chiusa,non fosse solo non aiutava il suo povero cuore. Non aveva ancora alzato gli occhi per vedere quelli blu che lo fissavano bramosi,ma li poteva sentire su di se anche senza guardare. Quando finalmente riuscì a sollevarli,si accorse che era troppo tardi,il moro era nuovamente davanti ai suoi occhi,seduto anche lui per terra sulle mattonelle fredde, il respiro ansante…lo sguardo vacuo…così bello…pareva non averlo mai visto. Non rimase tanto a pensarci su….lo voleva…e come aveva detto lui…era solamente suo. Si sporse maggiormente ricercando le labbra volpine a occhi chiusi ma non trovandole dovete schiudere un po’ le palpebre. Rukawa era li davanti a lui,mentre li slacciava con lentezza la giacca della divisa,divenne rosso immediatamente,mentre un pensiero non molto casto di lui e il volpino gli passava lento nella mente.
<< Ho caldo Do’hao>> disse intuendo il rossore dell’altro…<< Ho caldo…allevia il mio caldo…è tutta colpa tua se sono così…perché devi essere…. così…. dannatamente…. eccitante!!!!>> l’ultima parola era stato più un ringhio,prima di buttarsi addosso a lui toccandolo ovunque e riempiendo il suo viso di baci dolci e feroci contemporaneamente. Segni tangibili lasciati sul collo ambrato…graffi sulla pelle candida delle spalle…il piacere dei loro corpi nudi che si incontrano…respiri ansanti…bocche umide e frettolose…sempre più piacere…sempre più desiderio…più carne da scoprire,anche se vista mille volte sotto la doccia…ora come se fosse la prima volta…le mani nivee sugli addominali scolpiti e caldi…le bocche sempre in contatto…le braccia ambrate allacciate sul niveo collo…sempre più in giù…a giocare con i riccioli rossi…a ammirare l’ampia schiena per arrivare ai glutei marmorei e teneri…il tocco inesperto sul pene di un altro,il contatto con la pelle calda che man mano diventa sempre più dura,le vene che lo percorrono e un desiderio sempre più forte che inebria il cervello…l’arrendevolezza…il farsi fare quello di cui si ha bisogno…che in quel momento si agonia dall’amato…e nuovamente il respiro ansante…che chiede ogni volta sempre più piacere…fino a scoppiare…
<< Prendimi Kaede….>>
Un desiderio…una realtà…una presa di coscienza…
<< Ti amo piccolo…mi piaci da morire…>>
Nuovamente un tuffo in quelle labbra di seta,poi il piacere.
Lentamente le mani di Rukawa percorsero ogni angolo del corpo del rosso che gemeva oramai senza contegno e lo invitava ad avventurarsi in zone del suo corpo…che mai nessuno aveva osservato…quando la mano del volpino si era poggiata sul suo sesso aveva paura di morire in quell’istante…ma il piacere non aveva ancora raggiunto il limite…aveva sentito la sua voce chiedergli…anzi supplicarlo per un maggiore piacere…e lui aveva voluto accontentarlo. Lo vedeva muoversi tra le sue gambe…senza più imbarazzi…non che sembrava ne avesse mai avuto per come lo baciava davanti alla scuola e davanti a tutti… Quando lo sentì poggiare la bocca sul proprio pene,ebbe uno scatto che non fece desistere l’altro da quello che stava facendo.
<< Kae….aaah…kae…>>
<< Dì il mio nome….>> aveva mormorato staccandosi per pochi secondi per poi riprendere a leccare e succhiare senza sosta… si era fatto scivolare più verso il basso allargando le gambe per facilitargli i movimenti e per fargli raggiungere un altro punto del suo corpo che desiderava che la lingua del moro esplorasse,ma non osava chiederlo. Come se avesse intuito i suoi pensieri,il moro la sua precedente occupazione per assicurarsi di umettare e preparare il rosso alla successiva penetrazione.
Non appena la lingua si poggiò sull’entrata di quell’anfratto caldo,entrambi ebbero un brivido,la mano del moro corse verso il basso,prese la propria virilità e iniziò a massaggiarla notevolmente,anche se non aveva bisogno di stimoli eccessivi,era duro come il marmo,desiderava inserirlo in quel bellissimo corpo,ma non voleva fargli assolutamente del male. “ Meno male che non provavi nulla…” - Come diavolo riesci a parlare….non riesco nemmeno a pensare….io- “Lo senti questo odore…è sesso e lui lo vuole quanto te…adoro quel corpo…mi eccita…ti sei reso conto del tuo cambiamento… Kami! Alza gli occhi ora e guardalo” - Non dirmi cosa devo fare!!-
Ma istintivamente gli aveva alzati,e lo aveva visto,gli occhi chiusi,la bocca in cerca d’aria e le gote arrossate,ebbe l’istinto di baciarlo,ma qualcosa di indecifrabile lo frenò. Stava facendo del sesso…con un uomo…con Sakuragi.
<< Non…non ti va più>> chiese il rosso con una punta di tristezza nella voce…<< hai ragione>> Avrebbe voluto ribattere,che lo voleva ancora… che se si sentiva così libero era solo grazie a lui, ma,si trovò sbattuto a terra,la sua schiena sul pavimento freddo. << Ti amo Kaede…da morire…ma tu…in tutto questo tempo non te ne sei mai accorto…non mi hai mai degnato di uno sguardo…e oggi…oggi quando mi hai baciato non riuscivo a crederci…non potevo veramente…era così bello…tu eri bellissimo come non mai…anche se eri così strano da come vedo io…sembrava che qualcuno si fosse impossessato del tuo corpo…e ora…che eravamo qui…nudi…guardati…e…guardami….ho sperato che tu lo facessi con me…ma forse…tu…non sei pronto…la tua, è solamente voglia di una scopata….e sinceramente per questo ruolo…io non voglio concederti il mio corpo…ti va bene chiunque visto che sei eccitato… basta….e scusa>> disse mentre si rivestiva incurante della sua eccitazione,quando tu pronto,aprì la porta e sparì dietro essa lasciandolo da solo su quel pavimento freddo.
<< Cosa ho fatto…nooo…>> disse con un filo di voce il moro,finalmente conscio di essere solo e la sensazione peggiore era quella sensazione di sporco che sentiva dentro,eppure non lo aveva usato,di questo era certo,lo aveva desiderato,aveva desiderato quelle labbra,quel corpo…ma forse era vero…non aveva desiderato la cosa più importante che era il suo cuore…non lo aveva amato veramente come gli aveva sussurrato…era solamente bramoso di infilarsi dentro il suo corpo,aveva ragione lui. Doveva schiarirsi le idee e cercare di capire i suoi sentimenti e parlare poi con il rosso.
Si era cambiato e senza rifletterci troppo aveva iniziato a tirare a canestro,per due ore,senza interruzioni,altrimenti rivedeva gli occhi del rosso,il suo viso arrossato dal piacere e successivamente la sua smorfia di dolore,quando gli aveva detto di amarlo e poi il freddo del pavimento che aveva sentito così vivido contro la sua pelle. Aveva combinato un gran casino e stranamente la sua doppia personalità non era ancora intervenuta…era tutta colpa sua!
- Ehi!!! Mi senti!! Rispondi immediatamente!!! Hai combinato tu questo casino….se non mi rispondi ti annullo mentalmente e anche se cercherai di uscire non ti darò mai il consenso!!- - Rispondimi!!!!! Rispondimi cazzo!!! Voglio che mi rispondi!!!-
<< Rukawa!>>
Non appena l’interessato si girò,potè vedere la sua manager che lenta si avvicinava a lui,fermandosi sulle panchine e incrociando le braccia al petto in un movimento lento e estenuante.
<< Vieni a sederti vicino a me,dobbiamo parlare di un certo tuo comportamento che hai dato stamattina…>> era seria e la cosa era preoccupante,avrebbe passato dei guai,era severamente proibito baciarsi così apertamente,poi contando il fatto che erano stati due maschi a farlo… decise di sedersi vicino a lei,mantenendo ugualmente le distanze come era solito fare,poggiò la palla a terra e rivolse lo sguardo verso la riccia che ora lo guardava seriamente preoccupata. << Cosa ti sta succedendo Kaede,sei strano…insceni certi comportamenti…come quello di stamattina…senza pensare alle conseguenze che puoi arrecare a te e agli altri… non ti capisco davvero,se hai qualche problema sai che puoi parlarne con me…>>
<< Non ho nulla davvero>>
<< Sicuro…e poi questa devo dirtela…ti sei finalmente accorto dei tuoi sentimenti per Hana…ma non puoi sempre fare come ti dicono i tuoi ormoni,lo capisco che sei un ragazzo ma…>>
<< Mi sono accorto?!?>>
<< Perché…dopo il bacio che vi siete scambiati stamattina….si vedeva lontano un miglio che lui aveva una sbandata e tu lo ricambiavi….ma Kaede…se solo ci ripenso mi viene da arrossire…mi hai lasciato senza parole…>>
<< Non lo farò più…promesso…mai più…>>
<< Bene. Ora dimmi cosa ti succede.>>
Di lei,aveva già constatato di potersi fidare,decise perciò di svelargli l’esistenza della sua doppia personalità e di come quella mattina si era ritrovato a baciare il rosso. La mora lo aveva ascoltato,annuendo ogni tanto e meravigliandosi della presenza di un’altra personalità nel volpino.
<< ora…voglio chiederti se mi fai parlare con il tuo amico dentro di te…visto tutti i casini che avete combinato mi sembra anche il minimo..>> il moro aveva annuito e chiuso gli occhi cercando di richiamare la sua parte mancante che sembrava andata in letargo proprio in quel momento.
- Hei!!! Ora…voglio che tu venga fuori…adesso svegliati…ti avverto,mi stai facendo perdere la pazienza!- “ Non si può nemmeno riposare in santa pace…cosa vuoi ora…io non parlo con lei…” - Voglio che tu lo faccia…ti scongiuro…- “ Va bene”
Ed ecco che dopo pochi secondi emerse. << Allora di cosa vuoi parlarmi beffana!!>>
<< Come mi hai chiamato??? No lasciamo stare….perchè stai facendo questo al tuo….al corpo e all’anima che ti ospita?>>
<< Non sai nemmeno tu cosa stai dicendo…pensi di capire tutto invece sei sconvolta. Perché mi chiedi,ma sei scema io sto solo svegliandolo…>>
<< Vuoi Hanamichi…>>
<< Anche lui lo vuole…chi non lo vorrebbe…>>
<< Ma non puoi fare quello che vuoi tu,sei troppo influente…>>
<< E lui che non mi sa gestire…>>
La stava facendo infuriare,era stranamente strafottente quella personalità,strafottente e carismatica. Non si doveva far mettere sotto da una doppia personalità,lei era molto più forte. << e tu dagli una mano…non lo vedi che è innamorato di Hana…gli vuoi così male da soddisfare solamente i tuoi istinti.>>
<< Io voglio il suo bene! Non si merita un ragazzo come quello…visto che lo ha sempre insultato…quella dolcezza dovrebbe trovarsi qualcun altro da amare. Solo questo. Non ho più nulla da dire!>>
<< Ma…>>
Rukawa scosse la testa,si era nuovamente rinchiuso dentro il suo corpo. Il moro stava alzandosi,si sentiva debilitato,forse il passaggio della sua personalità a un'altra era più faticoso di quanto credesse.
<< Aspetta…un ultima cosa…chiarisciti in fretta…pensa ad Hana…lui ti ama con tutto se stesso…pensa a lui e al fatto che non potrà giocare con voi…e che non>>
Era stata artigliata da due grosse mani,che l’avevano sollevata verso l’alto. << Cosa hai detto??? Perché non potrà giocare??>> si vedeva lontano un miglio che era preoccupato ed il motivo non era la squadra,ma la manager,decise che non toccava a lei farglielo notare,ma che doveva essere lui ad accorgersene da solo.
<< Hana…è stato sospeso per due settimane non verrà più a scuola e,per un mese non potrà più mettere piede qui in palestra.>> disse un po’ triste.
<< Perché…perché dannazione…dimmelo!!!>>
<< Lui…>> disse abbassando leggermente gli occhi << ha detto che era stato lui a baciarti e che se c’era qualcuno da punire era lui,perché tu dovevi far vincere lo Shohoku alla prossima partita>> la pressione sulle sue spalle si fece sempre più forte,tanto da farle male…come gli faceva male il viso che aveva davanti…ma quello era un male diverso. La presa sulle sue spalle si allentò,fino a staccarsi del tutto. Il moro si girò andandosene verso gli spogliatoi.
<< Non voglio più giocare…>>
Ayako sollevò lo sguardo sorpresa a quell’affermazione.
<< Non voglio più…>>
Non appena si accorse del tono che aveva usato il ragazzo,decise di non intervenire…era meglio così in fondo…sapeva che era meglio così.
I giorni passavano lenti, le lezioni erano estenuanti,del rosso nemmeno l’ombra,non si era più presentato in palestra nemmeno per un saluto. La squadra era a terra,senza i due giocatori non riuscivano a dare il massimo neanche in una partita di allenamento. Il moro era stato intercettato più volte nei corridoi della scuola,gli avevano parlato dicendogli che senza di lui le cose non andavano bene,di tornare per la squadra. Ma questo era stato irremovibile. In un giorno di tanti tutti uguali,come gli aveva vissuti da quando il rosso era stato sospeso,aveva vissuto nella noia,la sua doppia personalità non appariva più,e senza il basket e il rosso si sentiva morire. Mentre tornava a casa,decise di fermarsi in un campetto dove alcune volta aveva osservato il rosso fare qualche tiro a canestro. Non appena si trovò nelle immediate vicinanze,potè sentire chiaramente il rumore sordo della sfera arancione sbattere contro il cemento del campetto. Qualcuno si stava allenando. Decise di non farsi vedere prima del tempo,così con la lentezza e il silenzio di un gatto,si avvicinò a esso. Il suo cuore mancò di un battito…due…tre…e riprese a battere sempre più veloce…il rosso,era li che si allenava. Tiro…rimbalzo…salto…canestro…e così via. Piccole goccioline di sudore imperlavano la sua fronte per riscendere giù verso il torace levigato privo di copertura…
“ Sexy” riconobbe immediatamente quella voce,ma questa volta non gli avrebbe lasciato nessuno spazio. - Basta! Lui è mio!! MIO hai capito….io sono innamorato di lui e tu…tu non puoi impedirmi di amarlo…hai capito! Quindi ora mettiti da parte,zitto e in silenzio!- non aveva nessuna risposta…finalmente aveva capito. Si avvicinò a lui,cercando di fare un po’ di rumore per fare girare il rosso verso la sua parte,ma tutto invano.
<< Hana…>> Il rosso perse la palla che rotolò sul campo,con uno scatto repentino si girò verso il moro che lo osservava con sguardo impassibile. Si era nel mentre avvicinato,sempre più vicino,come quella volta, la mano volpina si era posata come ali di farfalla sulla guancia del rosso e l’aveva toccata,così fresca. Occhi negli occhi. << Ti amo….Hana…davvero…>> e le loro bocche si erano nuovamente incontrate in un famelico bacio. Il moro si rese conto di quanto gli era mancato quell’odore,quel profumo,tutto gli era mancato…anche il rosso rispondeva con ardore. Ma prima che potesse allacciarsi al suo collo,il volpino si era già staccato e aveva incatenato gli occhi ai suoi. << Perché ti sei preso le colpe…quella volta…era colpa mia!>>
<< Te l’ho detto… ti amo…>>
<< Anche io…ho staccato da tutto e da tutti…sono esattamente due settimane che non gioco a basket>>
<< Cosa??? Volpino sei pazzo…sei malato…tu non hai giocato per due settimane a basket…è la cosa più importante della tua vita!!>>
<< NO>>
<< Come??>>
<< In questo periodo senza basket…ho capito che non è la cosa più importante…è sempre in quella classifica…ma al primo posto…ci sei tu…>> disse facendosi scappare un piccolo sorriso nel vedere come il viso del numero 10 si tingeva di imbarazzo e di felicità.
<< Stai scherzando…>>disse senza più fiato.
<< No, e la verità…io non scherzo su queste cose…e,ti devo spiegare una cosa di me che non sai…e che devi,assolutamente sapere…ma…qui non è il luogo adatto.>>
<< Andiamo da me! Tanto mi madre dovrebbe rientrare tardi oggi e non c’è problema>> azzardò titubante.
<< No. Andiamo a casa mia…da me…non c’è nessuno…mio padre è nuovamente fuori per lavoro,sempre se ti va?>> sul suo volto si era dipinto un ghigno beffardo e malizioso. Era stata ora la mano del rosso a poggiarsi sulla guancia nivea.
<< Si va bene… sei bellissimo…non ci credo ancora…così sensuale…>> sarebbe voluto rimanere così a bearsi di quelle carezze,ma dovevano parlare di qualcosa di più importante.
Veloci si diressero verso la casa del moro,che per tutta la strada aveva continuato a sbirciare di sottecchi il bel rossino,che troppo preso da quel che era successo non riusciva a ricambiare il suo sguardo…si sentiva così bene,e soprattutto nessuno veniva a disturbarli in quel momento,ma che sicuramente sarebbe stato chiamato in causa più tardi quando avrebbe dovuto spiegare al suo….amico……compagno…..amante……fidanzato….il motivo del cambiamento di umore,o meglio di personalità. Per tutta il tragitto il rosso non aveva staccato un attimo lo sguardo dal compagno che sembrava così tanto pensieroso. Non vedeva l’ora di stare solo con lui,di toccarlo…molto più intimamente….voleva tutto di lui,e voleva donargli tutto il suo essere…il suo cuore…il suo corpo….
Arrivati finalmente a destinazione,il moro aprì la porta di casa sua,lasciando entrare per primo il rosso,per poi richiudersi la porta alle spalle. Il rosso si guardò in giro piacevolmente colpito dalla casa,ma in realtà intimorito da quello che poteva succedere,non riusciva infatti a essere certo che i suoi ormoni impazziti non gli provocassero qualche altra reazione non molto idonea in quel momento che facessero spaventare il moro.
<<……..na……….. Do’hao!!>> gli aveva urlato quasi nell’orecchio facendolo voltare verso di lui.
<< Co…cosa c’è?>>
<< Ti ho detto…andiamo a sederci in salotto…voglio sedermi….se poi preferisci rimanere a osservare il nulla come tuo solito,io mi siedo e tu fai come vuoi>>
<< Scusa…mi ero incantato….>> disse senza far troppo caso alle parole fredde del moro.
<<Vuoi qualcosa da bere??>>
<< Quello che vuoi>> si sentiva estremamente teso…era a casa del suo….del suo cosa…..non lo sapeva nemmeno lui…del ragazzo di cui era innamorato? Si poteva andare…e quella sistemazione su quel divano morbido,gli faceva pensare a tante cose….si passò una mano sul collo e con terrore si accorse di non portare la maglietta……Kami….non se n’era accorto. Il moro poi…era dannatamente sensuale quel giorno…non sapeva nemmeno lui cosa fare…cosa dire…era meglio che fosse l’altro a interagire per primo.
Ben presto un bicchiere di succo di arancia si posò sul tavolino di fronte a lui…e Rukawa,con molta sorpresa del rosso si sedette a due centimetri dalla sua coscia.
<< Soffro di doppia personalità>> dritto al punto.
<< Cosaaaaaaaaaaaaaaaaa????>> lo aveva guardato stravolto il rosso.
<< Fin da quando ero piccolo mi sono creato una doppia personalità…prima d’ora non era mai uscita allo scoperto…poi…dopo che mi hai baciato…è diventato sempre più insistente….>> non sapeva come spiegare quello che gli accadeva…come farsi capire senza che il rosso la prendesse male.
<< Insistente??? E…cosa…cosa vuole…>>
<< Non fraintendermi….lui,ti vuole scopare….>>
<<Aaaah?>> il rosso era senza parole…il moro gli aveva appena riferito di avere una doppia personalità e che questa personalità voleva,scopare….lui….non riusciva a crederlo possibile.
<< Ti vuole scopare….tu…lo ecciti…anche a me fai lo stesso effetto…ma lui…vuole di più…lui è la parte esuberante che non ho mai avuto e che cerca di prevalere…non so come farti capire>>
“ Scopalo…………..kae…………scopalo……….fammelo scopare….” -Zitto!!!-
<<Cosa c’è??Rukawa??>> il rosso lo aveva preso per le spalle…lo sguardo del moro era stranamente vacuo.
<< Lui…vuole scoparti…ora…e Kami…mi sto eccitando anche io….non so che fare…aiutami…>> lo aveva supplicato << non voglio rovinare tutto con te…Hana aiutami…>>
<< Io…non so cosa fare…non lo so…mi hai detto troppo poco…kami... IO NON VOGLIO SCOPARE CON LUI!! VOGLIO FARE L’AMORE CON TE…CON IL VERO RUKAWA….IL VOLPINO…VOGLIO LUI…>> aveva urlato…nella speranza che qualcuno dentro il corpo del moro potesse sentirlo.
<< Sei arrappante lo sai……..sexy e arrappante….>> la mano del moro si era poggiata sul pettorali abbronzati scendendo sempre più giù lentamente sino ad arrivare a giocare con l’elastico della tuta da ginnastica che il rosso portava. << come fai a essere così eccitante senza nemmeno sapere di esserlo…ho voglia di violentarti…sentirti urlare di non smettere…>>
<< RIDDAMMI IL VOLPINO….TU NON SEI LUI…>>
<< si che sono lui….guardami bene…vuoi dire che non hai mai desiderato che ti scopassi??? Chissà quanti sogni bagnati hai fatto su di me…quante volte ti sei masturbato pensando a me…>> le mani pallide erano scese sempre più verso il basso sino ad intrufolarsi dentro i pantaloni del rosso,toccandolo più intimamente. << sei eccitato…cosa vuoi che faccia….ti è venuto bello duro eh? Mio bel rossino…>>
Stava male…decisamente,quelle mani non gli sembravano della persona della quale si era innamorata…quella voce lussuriosa e più fredda che mai… non lo voleva in quel modo. << DAMMI RUKAWA…RIDDAMMELO….NON MI TOCCARE O GIURO CHE TI AMMAZZO….MA PERCHE’ NON SEI RIMASTO SEPOLTO NEL SUO ANIMO……..SEI COSI INFIMO…..MI DAI IL VOLTA STOMACO!!NON POTREI MAI VENIRE A LETTO CON TE…NEMMENO SAPPENDO CHE SEI UNA PARTE DI LUI. VATTENE!! >>
<< Va bene…come preferisci tu.>> aveva infine detto.
“ Non mi vuole…rinuncia a del buon sesso per stare con uno come te…ne deve avere fegato…e fin quando starai con lui non mi farò più sentire…>> - Io lo amerò e starò con lui per sempre,ricordatelo bene-
Ripreso finalmente possesso del suo corpo,si concesse un momento per guardare il rosso…aveva sentito la sua voce che lo chiamava…e ora si…lo sapeva…lo amava profondamente…lo desiderava…non riusciva nemmeno lui a spiegare quello che provava. << Hana……….ti amo piccolo….ti amo da morire……….ti ho sentito……….>> gli si era allacciato addosso…colto da un’irrefrenabile passione e voglia dell’altro,gli era salito cavalcioni sulle sue gambe,la sua bocca era scesa sul collo bronzeo,sentiva la propria eccitazione sfiorare quella del compagno,ancora immobile. Il volpino si era trasformato in una volpe in calore…perché era esattamente in questo modo che lo vedeva il rosso,che ancora non aveva fatto la sua mossa,ma lasciava al moro libero arbitrio sul suo corpo. In realtà era piacevolmente colpito dal comportamento dell’altro…e quelle carezze lo stavano facendo godere.
<< Hana……..toccami…………>>
<< Spogliami Kae…voglio fare l’amore con te……mi voglio unire a te….>>
Si rese conto di essere così eccitato da non saper come comportarsi. << Ora basta…kami…sei bellissimo>> non appena l’ebbe pronunciato si lanciò sulle labbra del rosso divorandole di baci,la sua lingua entrava prepotente nella bocca del rosso,giocava con la sua…il rosso rispondeva con altrettanto ardore,muovendo le mani sul corpo del moro e togliendoli lento i vestiti…e toccando finalmente la sua bellissima e morbida pelle…la camicia cadde a terra… come pure i pantaloni che erano stati abilmente sganciati.
<< voglio succhiartelo….>>
Il moro aveva sbarrato gli occhi…forse aveva sentito male…ma sembrava così reale…non poteva essere il rosso ad aver detto quella cosa.
<< Kaede…….sono eccitato…troppo…>>
Il moro lo aveva guardato…era vero era eccitato…
<< Kaede……..>>
<< Nh? >> si era nuovamente staccato dal bacio.
<< Voglio che tu mi scopi….hai capito…..lo voglio ora…non so quanto potrò reggere ancora…voglio che….ah basta sto impazzendo!!>> ribaltò velocemente le posizioni,il moro lo fissava sconcertato…si era ritrovato seduto sul divano mentre il rosso,privo di ogni pudore,leccava e succhiava il suo pene eretto,non riusciva a fare ragionamenti sensati ,sentiva solamente la lingua del suo compagno che si muoveva sapientemente su di lui,leccava e leccava sino allo stremo. Improvvisamente lo inglobò nella sua bocca e a Kaede si smorzò il fiato…gemeva…incontrollatamente gemeva. << Kaede….ti desidero…>> si era staccato per un attimo riprendendo poi il suo lavoro << morivo dalla voglia di sentire il tuo uccello nella mia bocca e…ora lo voglio sentire in altre parti…>> si era avvicinato al suo viso…<< sverginami!!>>
A quel punto il moro non ci aveva visto più,il rosso era così diverso da come si era aspettato,non era per nulla timido…e la sua lingua era……..
<< Come fai a essere così…sei stupendo…>> lo aveva alzato e sbattuto prepotentemente sul divano…si era gettato sulle natiche dorate separandole con le mani e spinto solamente dal desiderio aveva infilato la lingua tra esse,quell’odore lo inebriava,si spingeva all’interno del suo ano facendo vorticare la lingua in ogni direzione,cercando quel punto che lo avrebbe fatto gemere,ma questo non serviva perché il rosso gemeva invocando il nome dell’amante e si spingeva per ricevere maggiore contatto da quella lingua…sapeva di non resistere a lungo. << Non ce la faccio più…non resisto…ti farò un po’ male…perdonami…ma…>>
<< Va bene così….lo voglio anche io…ora!>>
Comprese che il momento era arrivato,in fondo anche l’altro lo desiderava,ora il suo corpo richiedeva maggiore contatto…non aveva mai immaginato di desiderare una persona in quel modo. Risalì veloce verso l’alto alla ricerca della bocca rosea da baciare del suo ragazzo,trovandola,la catturò tra le sue in un casto bacio,passò la lingua sulle labbra sentendo che Hanamichi stava cercando con la sua lingua un maggiore contatto,decise di approfondire il bacio calandosi nuovamente sulle labbra dischiuse del rosso. Non appena le ebbe toccate, sentì le forti braccia ambrate che si legavano al suo collo,in questo modo il bacio veniva sempre di più approfondito,la lingua del moro vorticava all’interno di quella del rosso senza tregua…le loro salive si mischiavano e davano nuove sensazioni a quel bacio lussurioso. Il bacio terminò a causa della mancanza di aria. Si guardarono negli occhi sorridenti per baciarsi un’ultima volta prima del nuovo passo. Le mani avorio scesero lente sul corpo sotto di lui, andava a toccare ogni minima parte,non ne aveva mai abbastanza di quella sensazione che gli donava la pelle del moro. Stava andando a fuoco,ogni minima particella del suo corpo a quella visione,andava a fuoco. Gli occhi del rosso furono nuovamente puntati nei suoi in una muta richiesta. Doveva essere proprio al limite,riusciva a captarlo non solo dallo sguardo ma anche dal corpo fremente di eccitazione.
<< Guardami>> mormorò all’indirizzo del rosso in modo che questi aprisse gli occhi. Non appena ebbe il suo sguardo puntato a dosso,fece scorrere la propria mano sul suo pene,in tutta la lunghezza e,portatolo vicino all’apertura dell’altro,si inserì lentamente e con qualche sforzo all’interno. Quando la punta entrò,sentì chiaramente il corpo del suo ragazzo irrigidirsi e il suo viso contrarsi in una smorfia di dolore,così rimanendo sempre dentro al compagno,si sporse sulle sue labbra e lo baciò dolce.
<< Scusami>>
<< Muoviti…>> lo accontentò,e con un movimento fluido,entrò completamente in lui. Il rosso lanciò un urlo di dolore per quella intrusione inaspettata,allaccio le gambe su quelle del compagno e con il fiato corto,rotto dall’eccitazione e dal dolore,cercò di respirare meglio e di riprendere il controllo di se stesso che stava perdendo più in fretta di quello che pensava. Rukawa si mosse dentro di lui,movimenti lenti e talvolta circolari,dentro e fuori,dentro e fuori,le labbra calarono nuovamente su quelle del ragazzo,mentre una mano libera si spostava sull’erezione del compagno per dargli piacere e per fargli dimenticare quell’intrusione nel suo corpo,fu infatti questo l’effetto che ottenne. Infatti il rosso gemeva senza ritegno al suo indirizzo…cercava maggiore contatto da quella mano che stringeva il suo pene turgido e violaceo…si spingeva alla ricerca di un maggior contatto con il membro di Rukawa che lo divideva in due e che lo faceva ansimare così pesantemente…poi…il contatto con la sua bocca…quella bocca che gli dava piacere infinito…che lo faceva eccitare con la sola visione…la sua lingua…il sapore della sua saliva… tutto questo mix li fecero raggiungere l’orgasmo più velocemente di quello aveva pensato. Si inarcò venendo con un gemito roco,mentre il moro assestando le ultime spinte veniva dentro di lui. Rukawa si lasciò cadere sul corpo dell’amato,prima di uscire e rotolare lentamente verso lo schienale del divano,mantenendo sempre il contatto con quella pelle ancora bollente. Ripresero entrambi fiato…occhi chiusi…orecchi tesi ad ascoltare il respiro dell’altro. Anche questa volta il primo a parlare fu il moro,si sollevò dalla sua posizione sporgendosi a baciare i capezzoli del rosso,a toccare quel petto,a leccare quel collo così invitante.
<< Amore sei bellissimo….>>
A quelle parole il rosso aprì gli occhi guardandolo dolcemente,lo aveva sfinito.
<< Anche tu…>> la sua mano si era posata sulla guancia diafana appena arrossata << …non mi importa delle tue personalità…mi piaci come sei…mi sono innamorato di quel Rukawa freddo,calcolatore,e così tremendamente sensuale,che avevo accanto a me…e per rispondere alla tua altra personalità…….sei tu quello eccitante che non sa di esserlo…non sai quante volte ho sognato il tuo sguardo fisso su di me…le tue mani che mi toccavano…mi solleticavano…mi davano piacere…il fiato sulla mia pelle…e…Kami…ora che ho tutto questo….è bellissimo. Ti amo tantissimo!>> le sue labbra si erano poggiate per una frazione di secondo su quelle dell’altro,prima di mandare la testa nuovamente verso la stoffa del divano e lasciare al moro la visione del suo viso che si tingeva di un rosso intenso.
<< Ora mi hai…e tu…sei solo mio….e anche io,sono solamente tuo?>> era una domanda stupida…ma doveva farla per sentirsi sicuro. Il rosso lo guardò sorridendo dolcemente.
<< Come fai a essere così….dove hai messo il mio Rukawa…certo che sei solamente mio…Kami ti ho appena detto di desiderarti da un sacco di tempo….baciami Kaede…baciami…e fa nuovamente l’amore con me.>>
FINE
Anche questa finita!!! Scusatemi…è una mega ciofeca…ne sono consapevole. A metà storia ho notato che stava venendo fuori un HanaRu,così mi sono messa d’impegno per invertirla…poi pensavo di dare anche ad Hana una doppia personalità…ma non mi è sembrato proprio il caso…quindi questo è il risultato. Alla prossima ancora bacioni!!!
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