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Morirò d'amor

di Soffio d'argento


 

Giorni liberi non ne ho
davvero
giorni che io posso stare anche un'ora senza te.

 

E’ vero! Da quanto sto con te, posso affermare che le mie giornate sono piene. Prima di conoscerti, per me esisteva solo il basket. Non c’era nulla che potesse interessarmi. Niente mi eccitava e trascorrevo le mie giornate dormendo. Mi chiedi che stia facendo? Ma allora sei proprio un do’hao! Sto scrivendo… ehi! Guai a te se sbirci! Sì! E’ il mio regalo di San Valentino. Che significa che S. Valentino è già trascorso? Per me ogni giorno dell’anno è la festa degli innamorati, da quando ti conosco. Perciò ora smettila di guardare e stai buono.

 

 

Il mio amore è una storia a tempo pieno
24 ore 7 giorni 12 mensilità


 

Ti sembra davvero strano quello che sto facendo? Eppure dovresti aver capito quanto sono cambiato e quanto sono diverso con te, ma solo con te. Mi hai reso più dolce con la tua dolcezza, più sicuro con la tua sicurezza, più protetto con la tua protezione. La mia vita esiste in funzione della tua. Guarda che ti vedo Hana! Stai cercando di sbirciare. Non ti ho chiesto una tazza di the, se lo avessi fatto, me ne sarei ricordato. E non fare il muso. E’ una sorpresa. Ma sì! Vai a fare due tiri, così potrò scrivere in pace.

Cosa stavo dicendo? Ora ricordo! Io penso a te sempre, amore mio. Ogni minuto della mia vita, ogni giorno dei nostri anni. Perché il tempo, per noi, è appena iniziato! Mi piace pensare al futuro, adesso e, quando lo faccio, non vedo solo un canestro e la folla urlante. Adesso, se chiudo gli occhi e mi immagino fra dieci anni, mi vedo accanto a te, il resto è uno sfondo sfumato.

 

Posso stare in apnea due minuti
dopo tre secondi muoio se io non respiro te


 

Ti sembra azzardato come esempio? Io invece lo trovo perfetto! Perché per me è così! Quando non sei vicino a me, mi sento soffocare, mi sembra che l’aria diventi pesante. Tutti quegli sguardi che mi osservano…. Lo so cosa pensano: che ci avrà trovato un ragazzo solare come Sakuragi in quel frigo ambulante? Questo, in realtà me lo chiedo pure io. Cosa ti è piaciuto di me? Perché hai scelto me e non quel puntaspilli sorridente di Sendo o magari quel Big Jim (si scrive così?) di Maki? Vorrei chiedertelo, ma i tuoi occhi parlano da se. E non dire che quei due sono solo tuoi amici, lo vedo come ti guardano. E’ vero che stanno rispettivamente insieme a Koshino e Kyota, ma io non mi fido. Se solo potessero, sono sicuro che ti salterebbero addosso. Sono geloso? Tantissimo!

 

Posso digiunare un giorno o anche tre
ma non posso stare un'ora senza che io mangi te

Uhmmmm… la tua pelle…. Ma lo sai che sa di fragola? I primi tempi, credevo che usassi un bagnoschiuma alla frutta, poi, però, mi sono accorto che quel profumo sei tu. La tua pelle ha un sapore celestiale, nettare degli dei. Starei ora a morderla, se non fosse per il fatto che adoro pure fare qualcos’altro con te. Lo so a cosa stai pensando: sono un volpino hentai! Ma che ci posso fare se susciti in me passioni così travolgenti? Io ti adoro Hana, in tutti i modi possibili. Lo so che magari non mi credi, lo sai che io non sono bravo con le parole. A volte sento la necessità di dirti cosa provo, ma non perché tema che tu possa scappare via da me, ma solo perché lo sento. Trovare le parole, però, per me è difficile. E’ per questo, che sto scrivendo questa lettera. Per dirti a parole, anche se scritte, cosa provo per te!

Che è successo non lo so
che mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
che mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

Ho sempre avuto il terrore che mi lasciassi. Temevo che potessi smettere di amarmi. In realtà questa paura non mi abbandona mai e tu lo sai. La notte, quando ti guardo dormire, mi viene sempre voglia di legarti al letto per non farti allontanare. E non ridere! Sono possessivo e allora? Vorrei vedere te al mio posto, con tanti bei ragazzi (e belle ragazze) che corteggiano spudoratamente il tuo koi. Tu sei troppo ingenuo, tesoro! La maggior parte dei tuoi amici non ti tolgono gli occhi di dosso e tu non te n’accorgi. Forse sto diventando paranoico, ma, se tu un giorno mi lasciassi, i morirei davvero d’amore… e questo lo sai. Te l’ho già detto una volta, la prima volta. Tu mi hai riposto che non mi avresti mai lasciato, me lo hai promesso e io ho deciso di fidarmi. Mi fido di te. Non mi fido di nessun altro.

Sono mela e me ne sto sul ramo
ma se non mi cogli in tempo cado a terra e marcirò

 

Non credi che sia carino quest’esempio? Ho sentito questa canzone, alla radio, quando ero in Italia per un viaggio di lavoro di mio padre. Mi piace l’Italia, forse perché mia nonna (italiana) ha voluto insegnarmi la sua lingua e farmi conoscere la sua cultura. Tornando alla canzone… quando l’ho sentita mi è venuto da sorridere (naturalmente non l’ho fatto). Mi chiedevo come si potessero scrivere frasi così sciocche e melense. Non capivo l’ottica degli innamorati, forse perché non mi ero mai innamorato, sul serio. Poi, l’altro giorno, ho trovato un cd regalatomi da mia cugina e, ascoltandolo, per curiosità, ho risentito questa canzone… e ho pensato a te. Cosa significa quella frase? Possibile che tu non l’abbia ancora capito? Sei proprio un do’hao! Non hai ancora capito che la mia vita non ha senso senza di te?

Sono spina e me ne sto sul muro
ma non servo a niente se tu non mi dai elettricità

Di tutte le ragazze che ho avuto, non mi ricordo nessun volto. A dire il vero non mi ricordo neppure il nome. Cercavo solo un po’ di calore, qualcuno che potesse prendere il posto di mia madre. Infatti, di loro, mi ricordo solo che erano molto più grandi di me. Non c’è stato mai nulla fra noi, non c’era amore e non credevo potesse essercene nella mia vita, prima di te. Sei entrato con la stessa forza di un fulmine, anche se, nel nostro caso, potremmo dire di una testata. Ho perso la testa subito per te, ma tu andavi dietro la sorella del capitano. Lo sai che non la odio, se a te fa simpatia un motivo dovrà pur esserci, ma non posso di certo affermare che mi stia simpatica. Se non fosse stata per colpa sua, noi ci saremmo messi molto prima assieme! Cosa dici? Se non fosse stato per lei non ci saremmo conosciuti? E’ proprio per questo che non riesco ad odiarla. Ad ognuno il suo merito.

Che è successo non lo so
che mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò

che è successo non lo so
che mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore

Morire d’amore… si può morire d’amore? Io per amore ho solo sofferto. Mia madre è morta per salvare me (ci risiamo! NdR. Kacchan! Non rovinare questo momento topico! NdA. Ma perché mia madre deve sempre essere morta? E scommetto quando ero piccolo, mentre attraversava la strada per venire a prendermi a scuola, vero? Almeno potevi essere un po’ più originale! NdR. Uffi! Lo so che è poco originale, ma la trama mi piaceva e poi ti vedo proprio come personaggio travagliato! NdA. Sadica! NdR.), mio padre per il dolore provocato dalla sua scomparsa, ha smesso di occuparsi di me… e io ho cercato l’amore, o almeno un po’ d’affetto, nelle persone sbagliate.

Le donne che ho avuto, questo te l’ho già detto, erano tutte più grandi di me. E quando dico più grandi, intendo MOLTO. Potevano essere tutte mia madre. La più vecchia aveva 40 anni ed era una sua amica. Quando mio padre venne a saperlo, mi costrinse a partire per l’Italia. In realtà non mi ha costretto, sentivo il bisogno di cambiare aria. E quella era una buona scusa.

A casa dei nonni stavo bene, avrei potuto restarci per sempre. Quel che contava era solo realizzare il mio sogno e avrei potuto farlo pure lì. Non c’era nulla che contasse di più, neppure mio padre.

La mia vita pende giù da un filo
e quel filo è dipendente dall'amore tuo per me
se pesassero il mio cuore al chilo
scoprirebbero che pesa esattamente come te

Lo sia che, se i rapporti con mio padre sono migliorati, è solo grazie a te? Ma andiamo con ordine. Ti ho detto che in Italia stavo molto bene. Perché sono ritornato allora? Per allontanarmi da un’altra conquista. Non era un’amica di mia nonna, non ti preoccupare! Non ero così depresso! Era solo un’altra donna che vedeva in me solo l’aspetto fisico. Non gli importava nient’altro. Diceva sempre che avevo un viso bellissimo e un corpo da sogno. Con lei però non c’è stato proprio nulla. Siamo usciti insieme, qualche sera, poi, quando mi sono accorto che per lei stava diventando una cosa seria, sono scappato, tornando in Giappone. Aveva un marito e un bambino, ma io non lo sapevo, lo giuro. Non avrei mai fatto una bastardata simile ad un bambino. Privarlo della madre, mai! I bambini non devono soffrire per le colpe dei genitori! E così sono tornato in Giappone e ho ricominciato a giocare a basket nella squadra della mia scuola.

Che è successo non lo so
che mi hai fatto non lo so
so soltanto che se te ne vai io morirò
che è successo non lo so
che mi hai fatto non lo so
so soltanto che se non ci sei
io morirò d'amore.

 

Mi sentivo così solo in Giappone. Mio padre, dalla storia con l’amica di mia madre, non aveva più voluto vedermi. Quando gli avevo telefonato, comunicandogli la mia decisione di tornare a casa, mi aveva risposto gelidamente: “Fa’ quello che vuoi”. Ho sempre pensato che mi odiasse. In fondo gli avevo portato via la persona che aveva amato di più. E poi se mi odiavo io, perché non avrebbe dovuto farlo lui? Non s’interessava mai a quello che facevo, non si entusiasmava per ogni partita che vincevo. Non andava a parlare con i professori per sapere come andassi a scuola, nonostante fosse a conoscenza dei miei brutti voti. Va bene! Lo ammetto! Sapeva anche che mi addormentavo, appena appoggiavo la testa sul banco. Quando tornava in Giappone, sempre per affari, c’incontravamo solo a colazione e alcune volte a cena, quando mi portava in qualche stupido ristorante. Però evitavamo di parlare. Nessuno diceva niente. Stavamo in silenzio a guardare ovunque, tranne che davanti a noi.

Poi sei entrato tu nella mia vita e io mi sono sciolto. Non credevo che amare fosse così bello e la sensazione di essere amati, per me, era completamente nuova. All’inizio non è stato facile accettare un uragano nella mia vita, fatta di silenzi e calma. Tu, sempre allegro, chiacchierone e agitato, riuscivi a mettere a soqquadro la mia esistenza già standomi vicino. I tuoi discorsi distruggevano il silenzio della mia casa. Il tuo fare agitato faceva a pezzi la calma e l’ordine, ma non mi sono mai lamentato. A me andava bene così e mi va bene così. Siamo come il ghiaccio e il fuoco, il giorno e la notte, due opposti che si attraggono all’infinito.

Ti ricordi la nostra prima volta? Dire che è stato bellissimo non rende l’idea. E’ stato… ma non era di questo che devo parlarti. Se inizio con questo discorso, finisce che smetto di scrivere e vengo a cercarti, non certo per parlare. Volevo ricordarti di ciò che mi raccontasti, nel silenzio della nostra stanza. Mi parlasti di tuo padre, ricordi? Della sua morte e del tuo senso di colpa (CVD! Dico solo questo! NdR. Kaede! Smettila di interrompere! NdA. E com’è morto il padre di Hana? Per caso d’infarto davanti alla porta di casa, mentre Hana cercava soccorsi? E scommetto che è stato braccato da alcuni teppisti e non ha fatto in tempo a salvarlo. NdR. ………. NdA. T____T Autrice! Perché anche tu devi fare schiattare i nostri genitori? NdH. Uffaaaaaaa! Se continuate a lamentarvi nella prossima ff niente LEMON! NdA. O________________O NdR&H.). Mi dicesti che era sciocco il mio comportamento, che se fosse successo qualcosa, un giorno, a uno dei due, mi sarei rammaricato per tutto il resto della mia vita. Mi sarei sentito in colpa, per non avergli detto che gli volevo bene. Ricordo che sei scoppiato a piangere e io ti ho abbracciato forte…. Ci siamo addormentati così. Il giorno dopo ho chiamato mio padre e abbiamo parlato.

Ora i nostri rapporti sono migliorati. Sa quel che c’è tra me e te e l’ha accettato. Dice che ho fatto un’ottima scelta. Anche tua madre sa di noi due. Come vedi, siamo perfetti insieme, vero tesoro?

Sei appena ritornato e mi guardi sospettoso…. Quando ti dico che ho quasi finito, mi regali il più bello dei tuoi sorrisi, quello che fai solo per me. Ogni tuo sorriso è solo mio, ogni tuo gesto, ogni tuo pensiero. Tu mi appartieni, come io appartengo a te, fino alla fine dei tempi e oltre.

 

Ti amo.

 

Kaede

 

 

OWARI

 

Autrice: finita!!!!!

Hana sconvolto: ma… Kaede chi sono tutte quelle donne? Non avevi detto che ero il primo e l’unico? ?____?

Ru cerca di giustificarsi: ma tesoro, non sono stato io a scrivere! Ti assicuro che io non ho avuto nessuna storia con nessuno! ^^;;;;

Autrice (non ascoltata) cerca di mettere zizzania: seeeee! La solita solfa!

Hana sconvolto: non ti facevo così Latin lover…

Ru: ma amore… io amo solo te…

Hana lo abbraccia: Ede… *________*

Autrice pensa tra se: Bip! Non ce l’ho fatta a separarli! Sarà per la prossima volta! Eheheh!

Ru che non si fida dello sguardo perso nel vuoto dell’autrice: ehi tu! E l’altra? Quando concluderai “Voglio tornare a sorridere”?

Autrice: don’t worry! Be happy! Prima o poi la finisco!

Ru: che significa prima o poi? Tu la finisci ora!

Hana: ad ogni modo… perché ancora una songfic? Ma non sai scrivere one shot che non sia ricavata da qualche canzone?

Autrice: ma che posso farci se adoro la musica? E poi, quando sento una bella canzone, penso subito a scrivere una fic per voi due… ma se non siete contenti posso sempre cambiare coppia…

Ru: ma che dici? Io scherzavo! Puoi scrivere tutto quello che vuoi (purché sia su me e Hana) e quando vuoi (ma senza farci aspettare troppo).

Sen: ma perché io dovrei voler stare con Sakuragi, quando ho il mio Hiro?

Maki: io preferisco la mia scimmietta Nobu a quell’orango di Sakuragi!

Ru con una mazza da baseball in mano: meglio così… e non guardatelo!

Hana all’autrice: visto come me lo hai fatto diventare? E’ divenuto paranoico.

Autrice, alquanto in colpa, bisbiglia ad Hana: mi dispiace…

Ru: ehi autrice! Allontanati dal mio ragazzo! E poi… cos’era quella storia della lemon?

Autrice: ^//////////^ ma Ru… io scherzavo! Non potrei mai scrivere una lemon, mi vergogno! E poi non sarei brava, ne sono sicura!

Hana con voce suadente: ma se non ci provi, non puoi saperlo…

Ru: poche storie! Comincia a scrivere!

Autrice: ma Ede! Non posso…. Io… mi vergogno troppo…

Sen e Hiro: ma la lasci in pace? Povera autrice…

Autrice che non si fida delle “buone intenzioni” di quei due: non è che volete voi la lemon?

Sen pensa: “mi ha beccato!”: ma cosa dici!

Autrice: come no! Ora lasciatemi stare! Devo scrivere!

Ru: era ora! *________*

Autrice: non quello che stia pensando!

Ru: mi sembrava troppo bello!

Autrice: volevo dirvi che questa canzone “Morirò d’amore” è di Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti. Sì vabbé! Lo so che lo sanno tutti! Questa songfic, anche se brevissima, è stata scritta, solo e appositamente, per Kaede e Hanamichi. Ehi Kaede! Ma che mi fai leggere? Lo sanno che siete voi i protagonisti! Volevo dire, che i personaggi non sono miei, ma di Inoue sensei.

Ps: Ise spero che ti piaccia! Cara Ria: vai con le Ruhana!

 

Baciotti a tutti!

 

No Kaede! Non puoi scrivermi insulti, conosco la tua mail! E poi: non scrivo lemon (forse… magari una piccola piccola… ^///^)!




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