Disclamer: i personaggi di questa fic come al solito non appartengono a noi ma alla Square Soft (sigh…Kiros ç__ç NdMiyu)
Note: Questa è una AU (zia noi scriviamo solo AU? ndSaya – così sembra^^;;; NdMiyu) dove il nostro caro biondino è un vampiro (e che vampiro *ç* ndSaya lascialo ... è mio ndSquall io mi accontento di Kiros *_* NdMiyu ma lui è mio^-^ NdLaguna ç___ç NdMiyu) mentre Squally e un essere umano... qualsiasi (manco tanto u.u ndSaya)
Dediche: Salve, salvino... ed ecco ci al vostro cospetto di nuovo assieme e non con La Mano Del Destino... ma con Il figlio della Luna... che non c'entra un tubo... ma è nata per Natsume che compie gli anni... con questa fic vogliamo augurarle tanta felicità e che tutti i desideri le se averino.... (AUGURI Nat!ndSaya&Miyu)


Figlio Della Luna

Capitolo 3

di Miyuki e Saya

Squall, sentendo un intenso frusciare di piante alle sue spalle, si girò di scatto allarmato, quasi aspettandosi di essere aggredito da chissà cosa in quel preciso istante…ed invece si trovò davanti Seifer. Sgranò gli occhi sorpreso…sorpresa che fu rispecchiata dall’espressione del conte…sembrava quasi aver visto un fantasma…un pensiero ridicolo da rivolgere ad una creatura che di umano aveva gran poco lei stessa.
“Figlio della luna…” lo sentì mormorare…e la sua sorpresa si tramutò in perplessità, non sapendo a cosa si stesse riferendo il biondo…e poi il tutto si tramutò lentamente in imbarazzo sotto il suo sguardo intenso che avrebbe denudato anche una persona coperta da strati e strati di vestiti, figurarsi lui che non ne portava alcuno.
Seifer nemmeno si rendeva conto di ciò che aveva fatto… continuava a fissarlo, la sua mente completamente vuota… eppure quella croce sulla sua schiena ne era la prova… entrò in quella piscina ancora completamente vestito, bagnando i pantaloni fino al ginocchio, e si avvicinò al ragazzo andandogli alle spalle per fissargli la schiena.
”Allora… esiti…” sussurrò incantato.
“Beh….certo che esisto…” rispose Squall voltandosi lentamente verso di lui, sempre più perplesso ed imbarazzato sia dal suo atteggiamento strano che dalla sua vicinanza.
Il conte senza rendersene conto alzò la mano accarezzando la spina dorsale del ragazzo di fronte a lui con un dito.
“Ma anche ai malvagi noi concediamo redenzione,
La pace dell’anima e del cuore vi sarà concessa
Solo dal portatore della croce a noi sacra
Il figlio della luna da noi prescelto”
Disse con voce silenziosa Von Almasy continuando a fissare la schiena di Squall…
Il moretto fremette leggermente a quel tocco, non riuscendo proprio a trattenersi, e si voltò del tutto a fissarlo.
“Seifer….cosa stai dicendo….non ti capisco…”
Finalmente il biondo lo fissò negli occhi.
"Hai mai sentito parlare della maledizione dei Von Almasy?"
Il ragazzo lo fissò, concentrandosi nel tentativo di rievocare dalla sua memoria frammenti delle vecchie storielle che raccontavano gli anziani ai bambini del villaggio…storielle che raccontavano della punizione che si era abbattuta sul casato del loro regnanti nei tempi antichi.
“Si, nei racconti per spaventare i bambini…si diceva che i Von Almasy fossero stati puniti dalle quattro divinità per la loro crudeltà…..e fossero stati condannati ad essere per l’eternità quello che amavano essere…”
“Quando Shiva, Ifrit, Velafor e Bahamut, pronunciarono la sentenza, decisero di darci la possibilità di alleviare la nostra maledizione… solo una creatura poteva farlo… e colei che porta sulla schiena la croce… che si vede solo quando… la luna piena risplende su essa… in quel momento…ed adesso so di essere di fronte al figlio della luna…” rispose Seifer fissandolo dritto nei occhi con sguardo caldo…
Squall sgranò gli occhi sorpreso.
“Ma cosa….cosa stai dicendo…di sicuro ti stai sbagliando….”
Seifer si guardò introno e quando vide lo specchio che Fujin usava per indirizzare i raggi del sole su una pianta, lo prese e fece girare Squall in modo che i raggi argentei continuassero ad accarezzare la sua schiena…ma che allo stesso tempo fosse visibile…
”Allora dimmi cosa significa questa…”
L’umano guardò l’immagine della sua schiena riflessa nello specchio e rimase senza parole…sulla sua pelle candida era comparso il marchio di una croce di cui non aveva mai conosciuto l’esistenza…non sapeva davvero come reagire a quella inaspettata scoperta…così passò più volte lo sguardo dallo specchio a Seifer, quasi nella speranza di trovare una soluzione a tutta quella vicenda.
“Non è possibile….” mormorò prima di farsi forza e fissare il vampiro.
Il conte continuava a fissarlo ma non sapeva esattamente cosa dirgli… il punto era che… infondo lui di Squall si era innamorato già da tempo… ma se prima quell’amore gli sembrava impossibile… quella croce gli stava dando una possibilità di essere felice sul serio…
”A quanto… a quanto pare… figlio della luna… è possibile…”
“Non…chiamarmi ‘figlio della luna’…non so neppure cosa significa…” disse scostando lo sguardo con voce leggermente seccata, che in realtà serviva solo per nascondere il nervosismo che cresceva in lui “Che dovrei fare poi…non ho alcun potere magico per svolgere incantesimi o che so io…sono solo…umano…”
Seifer prese le mani di Squall tra le proprie fissandolo e alzandole alle sue labbra fredde.
”Il figlio della luna… non è necessario che abbia qualsiasi potere Squall… il più grande potere che ha… essendo prescelto dai quattro dei… è che è capace di donare serenità a una creatura sanguinaria come… lo siamo noi Almasy… che riesce a tenerci tranquilli… e il nostro desiderio per il sangue diminuisce…”
“E come potrei farlo….” mormorò Squall fissando le sue mani e le labbra che le stavano baciando…il suo cuore batteva velocemente nel suo petto, temendo ma allo stesso tempo agoniando quella risposta.
Seifer fissò con sguardo dolce l'umano che teneva per mano, e mentre stava per rispondergli, per aprire il cuore… arrivò di corsa Raijin ad interromperli.
”Conte…” ma vedendo quella scena si bloccò girandosi, mostrando la schiena ai due ”Mi duole darle fastidio in un momento come questo… ma abbiamo un piccolo problema che dovrebbe risolvere lei…” disse con voce ferma.
Il biondo fissò per un attimo Raijin per poi lasciare le mani di Squall libere…
”Ne riparliamo dopo… Squall…”
Con queste parole uscì dalla vasca ignorando completamente che era bagnato fino alle ginocchia oltrepassando la sua guardia del corpo e scomparendo nel oscurità del corridoio…
Squall lo fissò allontanarsi come ipnotizzato dalla sua figura…e poi abbassò lo sguardo sulle mani, sulle quali poteva ancora percepire il tocco del conte.
Con un tumulto di emozioni che gli martellavano nel petto decise di uscire dalla vasca e rivestirsi, con l’intenzione poi di raggiungere Seifer.

Seifer era curioso, che cavolo poteva essere successo per averlo interrotto in quel momento, quando finalmente aveva trovato il figlio della luna nella persona che ormai era sicuro di amare… era di pessimo umore… che cosa poteva essere successo… di così problematico nel castello… e quando arrivò sulle scale scendendo sentì delle voci… e poi li notò… Fujin che stava di fronte a tre ragazzi, gli amici di Squall, bloccando loro il passaggio… si avvicinò simulando un sospiro.
”Che succede?”
Fujin si girò leggermente.
”Volere… ragazzo…”
”Va bene Fu, ci parlo io…”
Il conte incrociò le braccia al petto fissando i tre che avevano avuto coraggio di presentarsi al suo castello… a quell’ora… e chiedere di Squall… ormai non c’era rispetto si era ripetuto nella testa…
“Eccovi conte!! Finalmente avete avuto il coraggio di venire allo scoperto ed affrontarci!” disse Zell additando il vampiro con fare spavaldo e sprezzante di un eventuale pericolo.
“Esatto! Siamo venuti a liberare Squall dalle sue perfide grinfie!” aggiunse Selphie dando man forte all’amico…mentre Irvine si teneva qualche passio dietro a loro con sguardo attento, imbracciando il suo fedele fucile.
Seifer alzò un sopraciglio fissandoli, non sapeva seriamente se ridere… o ammirare il loro coraggio a venire prendere Squall da lui.
”Aha…” lanciò un occhiata a Fujin e Raijin poi tornò a fissare i tre, era molto divertito… fin troppo.
”E… chi vi ha detto che fosse ancora vivo?”
Era curioso di sapere cosa avrebbero fatto sapendo Squall morto…
L’espressione di Irvine si scurì mentre la stretta sulla sua arma divenne più salda….Zell e Selphie assunsero un’espressione più seria e determinata.
“Se così non fosse siamo qui per vendicarlo!” disse il biondino mettendosi in posizione d’attacco.
A quelle parole Seifer in un primo momento non disse niente, li fissava non essendo sicuro se erano veri o meno, mentre Fujin e Raijn distolsero lo sguardo per trattenere una leggera risata…
”Ah… voi….”
Ma non riuscii a finire la frase… era troppo divertente questo affronto… anzi doveva premiarli per averlo fatto ridere come non mai nella sua esistenza… Seifer Almasy in quel momento stava ridendo veramente con gusto… talmente tanto che non riusciva a dire nemmeno una parola… era troppo ridicolo… che quei tre volessero vendicarlo… eppure era sicuro che anche loro sapevano di non avere minima possibilità… si girò verso Raijin.
”Hai sentito – cercando di riprendersi - hai mi stanno sfidando…”
“Beh….trova la cosa tanto divertente!? Lei ha osato portarci via uno dei nostri più cari amici….è il minimo che possiamo fare per lui.” disse Irvine, parlando per la prima volta da quando erano arrivati.
“Ora diteci se Squall è ancora vivo o meno!” disse la ragazzina.
Seifer tornò a fissarli, di nuovo serio, una cosa che ammirava in quei tre ragazzi era quella devota amicizia che avevano nei confronti di Squall, sapeva che poteva contare anche lui su due amici… ma… era un po’ diverso… loro erano legati da una maledizione…
”Siete audaci per essere semplici esseri umani… ve ne rendete conto spero…”
Chiese con voce bonaccia fissandoli, ormai completamente calmo….
“Beh….si…audaci e folli…una bella accoppiata…” disse Zelle “Questo però non è il punto…dov’è Squall??”
I tre ragazzi fissarono intensamente il conte attendendo una sua risposta…sperando che fosse una risposta positiva…perché se Squall fosse davvero già morto non se lo sarebbero mai perdonato, ed anche a costo di rimetterci loro stessi la vita avrebbero fatto di tutto pur di vendicarlo.
Prima però che Seifer potesse aprire bocca apparve alle spalle del vampiro il ragazzo tanto richiesto, che fissò i suoi amici con espressione alquanto sorpresa.
“Ragazzi…che cosa ci fate qui??”
Seifer quando sentì la voce del suo umano si girò a fissarlo, mentre gli occhi di Selphie si riempirono di lacrime e senza contare che c’era il vampiro vicino corse da lui abbracciandolo.
”Sei vivo… come sono felice…”
Anche gli altri due tirarono un sospiro di sollievo, anche se non lasciarono la loro postazione… e Zell rispose.
”Siamo venuti a prenderti… anzi a liberarti…”
Squall abbracciò per abitudine ormai Selphie e cercò di rassicurarla per farla smettere di piangere mentre puntava il suo sguardo sugli altri due suoi amici.
“A salvarmi?” chiese sorpreso inarcando un sopracciglio “Beh…apprezzo il vostro pensiero ma vi rendete conto che avete rischiato parecchio a venire qui così…a sfidare il conte?? E se fossi stato già morto che avreste fatto?”
Selphie continuava a stargli appesa addosso mormorando qualcosa su com’era felice di vederlo e Seifer sentendolo parlare, si chiese se senza di lui i tre non riuscissero a pensare prima di agire, sicuramente era il razionale del gruppo…
”Ma non sei morto…”
Sorrise Zell, mentre Irvine continuò.
”Se fossi morto ti avremmo vendicato… a costo di morire…”
“Ragazzi…” scosse il capo sospirando e poi abbozzò un sorriso “Siete davvero unici…ma era proprio per questo che mi sono fatto avanti io per offrirmi al conte…non volevo che morissero altri al posto mio…e di certo sapere che vi saresti fatti uccidere per vendicarmi non mi avrebbe reso felice…comunque grazie…”
Seifer a quelle parole abbassò lo sguardo girandosi, mostrando la schiena ai quattro e con le mani in tasca iniziò a salire le scale…
”Ma sei un nostro amico…”
”Ci pare ovvio fare così…”
Seifer a metà delle scale si fermò e senza girarsi parlò.
”Squall sei libero di andartene…”
Ai tre a quelle parole si illumino il viso mentre anche Zell gli si avvicinava.
”Hai visto infondo è servito a qualcosa…” disse tutto raggiante…
Squall invece era tutt’altro che raggiante…fissò il vampiro con espressione sorpresa e quasi ferita…Seifer lo stava lasciando andare…se voleva poteva lasciare quel castello e tornare a fare la vita di sempre, al villaggio con suo padre ed i suoi amici.
Se la prospettiva gli fosse stata posta qualche settimana fa avrebbe accettato senza pensarci ma ora le cose erano cambiate…senza che se ne accorgesse si era innamorato di quel vampiro…e non aveva più alcuna voglia di lasciarlo…soprattutto ora che aveva intravisto in quello sguardo del colore dello smeraldo sentimenti simili ai suoi…ne era certo…
“Mi dispiace ragazzi…ma non verrò con voi…” disse con voce calma e decisa.
Quando il giovane pronunciò quelle parole il vampiro si girò fissandolo sorpreso, non sentiva ne vedeva nessun altro oltre a Squall… non vide i visi shockati dei tre amici del suo innamorato… e nemmeno vide i sorrisi compiaciuti delle sue guardie del corpo… non sentì nemmeno l’urlo disperato della ragazzina e tanto meno la domanda dei due ragazzi, se era impazzito a voler rimanere nella tana del conte… anche se questo gli aveva dato il premesso di andarsene… in quel momento… per Seifer esisteva solo e unicamente Squall… era mezzo girato a meta strada verso i piani alti e lo guardava… il suo sguardo che era poggiato sul ragazzo mostrava la sorpresa… e forse anche la felicità… perché questa volta Squall sarebbe rimasto di sua scelta… e non per costrizione…
Pure Squall aveva tenuto lo sguardo fisso su Seifer ed aveva seguito attentamente tutte le sue reazioni alla sua decisione di restare…fu distratto solamente quando Zell lo afferrò per un braccio e lo fece voltare verso di loro con espressione sconvolta e quasi adirata.
“Squall! Perché diavolo vuoi restare qua con quell’essere!?” chiese alterato.
“Perché il mio posto è accanto a lui…” rispose tranquillamente e con assoluta sincerità.
Il conte si era completamente rilassato e il suo sguardo si addolcì mentre continuava a fissare il compagno… perché dopo quella dichiarazione, non poteva definirlo diversamente… ma sembrava che qualcuno non fosse d’accordo.
”Ma che dici Squally???” chiese shockatissima la ragazzina, mentre entrambi i ragazzi ormai non sapevano come prendere questa ultima ammissione del loro amico…
Squall sospirò…possibile che volessero tirargli fuori tutte le parole di bocca fino in fondo…
“Dico che voglio restare qui di mia volontà perché voglio stare con Seifer.” disse dando particolare enfasi a quelle ultime due parole, sperando che almeno uno di loro afferrasse il concetto senza farglielo dire apertamente…quelle erano parole che solo il vampiro doveva sentire…almeno per la prima volta.
“Bene ragazzi, come avete sentito Leonheart non vuole tornare con voi…”
Si era intromesso Raijin, salvando Squall in extremis a dover dare altre spiegazioni.
”E siccome il nostro padrone non ama molto visite al castello, io e Fujin vi accompagniamo al villaggio…”
Anche la ragazza si era avvicinata, mentre i tre amici guardavano sconcertati il loro compagno… non solo voleva rimanere al castello… vicino a quel vampiro…ma lo stava chiamando anche per nome… così non protestarono molto quando li portavano via… infondo Fu e Rai, sapevano che i due avevano bisogno di un po’ di privacy…
Quando il portone si chiuse Seifer lo fissò con sguardo penetrante.
”Perché?” fu l’unica cosa che chiese…
Squall lo fissò standosene dov’era ai piedi delle scale…fece un profondo respiro cercando di trovare il coraggio di pronunciare quelle parole che bramava di dire già da un po’.
“Perché mi sono innamorato di te…” mormorò.
In un primo momento Seifer a quelle parole si era ghiacciato… non riusciva a credere d’averle sentite provenire dalle labbra di colui che per prenderlo in giro, chiamava principessa dei ghiacci… nel momento in cui però il suo cervello riuscii a connettere il significato, scatto verso Squall, saltando le scale due a due per abbracciarlo stretto a se e coprire la sua bocca con la propria…
Squall in qualche modo se l’era aspettata quella reazione e non ne rimase sorpreso anzi, quando lo ebbe addosso avvolse subito le braccia attorno al suo corpo e rispose al bacio non appena sentì le sue labbra contro le proprie.
Si, quello era davvero il posto dove doveva stare…tra le sue braccia si sentiva perfettamente a suo agio.
Il biondino corteggiò le labbra del compagno finché questo non gli diede il permesso di entrare, intrecciò la sua lingua a quella del ragazzo che stava abbracciando assaporando il sapore così bramato negli ultimi giorni… sentendosi finalmente a casa… e in quel momento capì in pieno… la profezia… in quel momento capì a cosa serviva il figlio della luna… forse la maledizione sarebbe rimasta… ma con lui al suo fianco… sarebbe comunque stato felice…
Squall continuò a baciarlo a lungo, percependo lungo tutto il corpo una strana sensazione, come una corrente elettrica, ma tutt’altro che spiacevole…poi però fu costretto a separarsi per riprendere fiato…allora aprì gli occhi e fissò il vampiro con espressione dolce.
Il vampiro lo fissò con il suo sguardo di smeraldo.
”Se… se volevo lasciarti andare via… era perché per la tua felicità sarei disposto a rinunciare alla mia… perché ho capito… che anche se sei il figlio della luna… vorrei che tu fossi felice… anche se a discapito della mia di felicità… Squall… anche io ti amo… e se prima mi sembrava impossibile rimanere insieme… adesso ho la certezza nel opposto…”
Il moretto abbozzò un sorriso.
“Beh…non dovrai rinunciare alla tua felicità per la mia, perché le due cose coincidono alla perfezione ormai…devo ammettere che per me è stata una sorpresa questa cosa…l’amore non era mai rientrato nei miei progetti…anche se Kiros continuava a ripetermi che prima o poi sarebbe capitato senza che me ne accorgessi…e non posso dargli altro che ragione ora.”
Seifer sorrise mentre gli accarezzò il viso fissandolo dritto neglii occhi.
”Beh devo dire… che Kiros ha sempre avuto un ottimo intuito…” disse mentre continuava a fissarlo con amore.
”Vogliamo entrare? Io non risento il freddo, ma tu dovresti… a differenza da me… anche se sei una principessa dei ghiacci…” cercò di ironizzare.
“Volentieri…” rispose prendendolo per mano ed avviandosi nuovamente verso i corridoi del castello, decisamente più caldi essendo illuminati da fiaccole appese ai muri.
“Ti va bene andare in camera mia?” chiese fissandolo con la coda dell’occhio.
Il conte lo seguì ammirandolo mentre gli sussurrò:
”Gradirei che andassimo in camera mia, le finestre sono meglio bloccate… delle tue… che di giorno vedono la luce del sole…” superandolo e dirigendosi ai piani superiori….
Squall sorrise leggermente.
“Hai ragione…non ci avevo pensato, scusami…temo di non averci ancora fatto l’abitudine…”
Seifer mentre camminava per il corridoi portò la mano di Squall alle labbra…
”Non preoccuparti mio caro… vedrai che ti abituerai presto… a questo mio problema…”
Intanto aprì la porta nella sua stanza, che era rivestita in maggior parte di nero… e le finestre erano chiuse con le travi… era oscura, ma si addiceva perfettamente al conte vampiro…
Squall entrò senza problemi e si guardò attorno, studiando quella camera nella quale metteva piede per la prima volta…ma dove era certo che avrebbe fondato la sua seconda casa. Poi si voltò verso Seifer, aumentando leggermente la presa sulla sua mano.
Il vampiro chiuse la porta dietro a loro…una luce soffusa illuminava il posto… si avvicinò al compagno, portando di nuovo le sue mani alle proprie labbra baciandone le dita, mentre lo fissava.
”Non dobbiamo fare niente Squally… lo sai questo… non voglio costringerti ad unirti a me con la forza…”
L’umano sorrise e colmò la distanza che li separava, facendo aderire i loro corpi.
“Squally eh? Ti sei fatto contagiare dai miei amici vedo…”mormorò “Comunque credi davvero che a questo punto potresti obbligarmi a fare qualcosa con la forza?”
A quelle parole il biondo avvolse la vita del giovane stringendolo a se fissandolo dritto neglii occhi.
”Potrei… ma non voglio, non mi sembra giusto…” gli sussurrò direttamente sulle labbra sfiorandole appena…
“Sono io che voglio che tu lo faccia” sporgendosi verso di lui e sigillando completamente le loro bocche in un bacio.
Seifer infilò la propria lingua tra le labbra calde del amante, cercando la compagna per duellare come sempre… perché per loro più che gioco quello era un duello… senza vincitori ne vinti, ma pur sempre un duello era… lentamente si mosse verso il letto, poggiando Squall sul materasso morbido, senza mai staccarsi dal bacio…
Il moretto si lasciò sdraiare sul letto tirando giù con sé il vampiro, facendolo adagiare sul suo corpo mentre gli avvolgeva il collo con le braccia. Era una bella sensazione quella di avere qualcuno sopra di sé…non era opprimente come si potrebbe pensare…e poi quel bacio lo stava seducendo piano piano, incoraggiandolo a lasciarsi andare ed a concedersi alla passione che tra poco li avrebbe travolti.
Finalmente Seifer si staccò dalle sue labbra fissandolo dritto negli occhi…le sue mani iniziarono a vagare su tutto il suo corpo, anche se non gli aveva tolto nemmeno un indumento, già aveva iniziato la sua esplorazione, aveva un desiderio immenso di possederlo, ma il desiderio più grande era di fare godere Squall di quelle carezze che aveva in servo per lui.
Il respiro del giovane umano si fece leggermente più veloce a quelle carezze, che cercava di contraccambiare passando le mani sulla sua schiena, sulle sue spalle e capelli. Seifer fece risalire le mani e iniziò a sbottonargli la camicia, sempre fissandolo negli occhi con amore….
Squall lo lasciò fare mentre la sua voglia di toccare lui stesso la pelle fredda del vampiro lo spinse a sfilare la sua camicia dai pantaloni e ad introdurvi sotto le sue mani calde, per accarezzarlo direttamente senza alcun ostacolo.
Il conte gemette leggermente, sentendo quelle dita calde venire in contatto con la sua pelle fredda e si sbrigò ad aprire quella camicia nera… non appena tolse l’ultimo bottone, la aprì e fisso il petto del compagno, abbassandosi a baciargli l’incavo del collo…Squall si lasciò sfuggire un sussulto a quel tocco e reclinò la testa in dietro per lasciargli tutto lo spazio che desiderava.
Seifer salì leggermente con la bocca baciando il collo, per soffermarsi sulla vena che pulsava, chiudendo gli occhi per trattenersi dal morderlo… l’avrebbe morso dopo… non era ancora arrivato il tempo per trarre il piacere dal sangue dell’amato… mentre le sue mani salirono a giocare con i suoi capezzoli…
“Mmmhh….Seifer….” gemette inarcandosi un po’ verso quelle dita che lo torturavano così dolcemente.
Il conte sorrise leggermente sentendo quel mugolio sensuale provenire dalle labbra del compagno, e fece scivolare le sue labbra di nuovo verso il basso, sostituendo le dita della mano sinistra con la propria bocca giocando con il capezzolo ormai indurito…
Squall emise un altro gemito e decise di denudare di uno strato di vestiti anche Seifer…fece scivolare le mani fuori dalla camicia e cominciò a sbottonarla con dita leggermente tremanti per le sensazioni che gli stava facendo provare il biondo.
Il biondino continuò a giocare, passando anche all’altro con la bocca inebriandosi del sapore e il calore del regazzo, mentre una delle due mani iniziò a lavorare sui pantaloni di pelle del compagno…
Una volta che Squall ebbe finito con la camicia di Seifer la fece scivolare con il suo aiuto giù dalle sue spalle ed inziò ad accarezzargli il petto…gemette nuovamente quando sentì la sua mano avventurarsi verso i suoi pantaloni e sfiorare il rigonfiamento che si era creato al suo interno.
Per Seifer quei rumori e quelle mani calde sulla sua pelle fredda erano una dolce tortura… si tratteneva a non strappargli di dosso tutti i vestiti e possederlo… ma voleva con tutto se stesso che la loro prima volta fosse indimenticabile… per il resto dell’eternità… così continuò a tormentare i suoi capezzoli e iniziò a slacciare i pantaloni per liberarlo da quel indumento, in quel momento cosi opprimente…
Il moretto lo assecondò in ogni suo movimento, sollevando il bacino per farsi sfilare i pantaloni ed allo stesso tempo facendo entrare in contatto le loro virilità ancora intrappolate dai restanti vestiti…fremette a quella frizione…non aveva mai provato nulla del genere con nessun altro prima…era come se qualcosa dentro di lui bramasse ogni cosa che il vampiro era disposto a dargli.
Seifer si liberò subito anche del intimo che Squall portava, mentre un altro gemito gli era scappato dalle labbra… intanto la sua lingua aveva iniziato la discesa verso il basso e ormai giocava con il suo ombelico mordicchiandolo leggermente…allo stesso tempo le mani gli accarezzavano le cosce…Squall si inarcò sotto di lui, passando le mani tra i suoi capelli per seguire ogni centimetro della sua discesa.
E alla fine il vampiro si decise a scendere verso la sua meta, arrivando all’altezza del sesso eretto del compagno, passò la lingua curiosa sulla punta per poi prenderlo in bocca assaggiandone ogni centimetro.
“S-Seifer….aahh….” annaspò per quell’improvviso piacere che gli invase il sistema nervoso.
I gemiti del umano l’avevano incitato ancora di più e fece veramente scomparire a ritmo sostenuto il membro nella sua cavità orale… facendo passare anche i denti per dargli maggior piacere…
Squall si subiva in estasi quel trattamento, contorcendosi sotto di lui ed artigliandogli i capelli…dalle sue labbra uscivano in versetti sconnessi che chiedevano ancora più appagamento.
Seifer lasciò andare il sesso del compagno abbassandosi a passare la lingua sui suoi testicoli, mentre le mani allargarono leggermente le natiche, preparando la nuova meta del vampiro… che scese con l’organo verso l’anello muscolare nascosto dalla carne passando curiosò sopra di esso…
Il moro gemette più forte sgranando gli occhi a quel contatto…non poteva credere che Seifer avesse davvero intenzione di stimolarlo così…ma si dovette ricredere quando sentì la sua lingua farsi strada curiosa nel suo corpo…il contrasto tra il freddo di quell’arto ed il calore di quell’intima parte del suo corpo gli fece quasi perdere il controllo.
Il vampiro teneva ben larghe le gambe del compagno mentre iniziò con decisione a stimolarlo e lubrificarlo, sapeva che non bastava solo la lingua, quando avrebbe opportuno avrebbe aggiunto anche le dita… ma in quel momento voleva dargli piacere in quel modo…Squall si lasciò preparare a lungo così ma anche il suo autocontrollo aveva un limite…
“S-Seifer..ahh…basta….sm..smettila e….continua….” ansimò cercando di fargli capire ciò che desiderava.
Il biondo sorrise e si stacco da quel orifizio invitante, poggiando il proprio indice su esso facendolo entrare, mentre tornò a stimolare il suo sesso con la bocca…il compagno non seppe se lamentarsi o meno di quell’ennesima preparazione…non poteva negare il piacere che lo invadeva ma ne bramava uno ancora più intenso, che il conte non voleva donargli…così decise di lasciarlo fare per un po’ ma quando iniziò a sentirsi eccessivamente vicino al punto di non ritorno prese a strattonargli un po’ i capelli.
“Se non…m-mi scopi Seifer…prendo e ti lascio…in…aaah…bianco…”
A quelle parole finalmente Seifer sfilò le dita dal suo corpo e si staccò dal suo sesso alzandosi in piedi.
”Quanto siamo impazientii… ritiro quello che ho detto sulla principessa dei ghiacci… in questo momento sei tutt’altro… dovrei chiamarti il principe di fuoco…” commentò mentre si liberava degli ultimi indumenti rimastogli addosso, risdraiandosi sopra di lui facendo entrare in contatto le loro pelli…
“Mmhh…sei tu che ti…diverti a…torturarmi…troppo…” sussurrò attirando il suo viso a sé per baciarlo con passione.
Seifer accettò di buon grado quel bacio mentre allacciò le gambe di Squall introno alla propria vita posizionandosi alla sua apertura…poi staccò le labbra da quelle del compagno per sussurrare:
”Sei pronto a ricevermi?”
Squall lo fissò intensamente e lo strinse di più a sé.
“Si…fallo…”
Il conte si abbassò catturando le labbra del altro in un bacio passionale mentre lo penetrò in un unico colpo… il gemito perso nel bacio che stavano dividendo…lo stesso fece Squall, urlò di dolore a quel repentino movimento, sentendosi invadere in profondità dal sesso del compagno…il suo era comunque un dolore che preannunciava un intenso piacere quindi resistette ed aspettò che il disagio passasse.
Il biondo non appena era completamente dentro il corpo caldo del compagno si fermò staccandosi dal bacio e nascose il viso vicino al collo di Squall trattenendo l’animale in lui per non possederlo con ferocità. Squall gli accarezzò la schiena in ringraziamento per avergli dato il tempo di abituarsi…si riprese in fretta e quando si sentì pronto si mosse sotto di lui per fargli capire di continuare.
Sentendo quel movimento fece andare Seifer completamente in estasi… iniziò a muoversi dentro quel corpo amato con movimenti forti ma pieni di gentilezza mentre iniziava a leccargli il collo con insistenza, preparandosi a bere finalmente da lui….l’umano gemette e si contorse sotto di lui, assecondando le sue spinte per avere ancora più piacere…Seifer lo stava facendo impazzire…il fatto che lo amasse rendeva tutto ancora più unico ed indimenticabile…lui che era l’indifferenza e la calma fatta persona in quel momento era in completa balia dei sentimenti e si stava cedendo con totale fiducia ed abbandono.
Il tocco sul suo collo poi risvegliò in lui un desiderio ancora maggiore di appartenergli completamente.
“Fallo….” sussurrò spostando di lato il capo per scoprire meglio il collo.
Come dire di no a una richiesta chiesta con quella voce, come dire di no a una cosa bramata ormai da giorni… settimane… il vampiro estroflesse i canini affondandoli nel collo candido del compagno, senza mai smettere di possederlo, assaggiando la sua estasi tramite quel liquido vitale per entrambi…
A quel morso Squall urlò…perdendo ormai ogni controllo sul proprio corpo, che fremette coma una foglia al vento di puro piacere…e mentre i due si amavano con tutto sé stesso, si verificò uno strano evento…la croce sulla schiena del ragazzo comparve anche senza l’aiuto della luna e prese a brillare intensamente, tanto che anche se nascosta contro il materasso donò ai contorni del moretto un alone azzurro quasi surreale.
In quel preciso momento, inondato da quell’immenso piacere Seifer non si rese conto che la stanza era illuminata dalla luce proveniente dal suo amante mentre continuava a possederlo ormai quasi con violenza… i suoi occhi erano chiusi mentre il vitae passava dolce sulla sua lingua…pure Squall era troppo inebriato da ciò che provava per fare caso a ciò che lo circondava…anche se percepì che qualcosa era cambiato in lui.
Posseduto con feroce passione e stimolato costantemente contro quel punto celato all’interno del suo corpo, non resistette ancora a lungo e con l’ennesimo urlo roco si inarcò e svuotò tra i loro ventri.
Il vampiro con un ultima spinta poderosa riversò la sua essenza dentro il corpo del suo compagno, mentre lentamente si staccò dal suo collo leccando le ferite per rinchiuderle… era conscio di aver bevuto troppo… e continuò a baciare quel punto stringendolo stretto a se… completamente appagato…
Squall si lasciò cadere sul letto stremato e coccolare...si sentiva più debole del previsto ma era felice…e solo quello aveva importanza al momento…lui e Seifer erano finalmente insieme.
Il conte si sfilò lentamente dal corpo dell’amato, attento a non fargli male, mentre lo attirò in un abbraccio protettivo coprendoli entrambi con un lenzuolo e una coperta… Solo dopo che fu soddisfatto per averlo coperto abbastanza si rilassò continuando a coccolarlo dolcemente, mentre gli baciò la tempia sussurrando:
”Ti amo Squall…”
Squall gli si accoccolò contro stanco ma con espressione serena.
“Anche io ti amo…” mormorò con voce flebile.
“Mi dispiace, mi sono lasciato andare… ho bevuto troppo del tuo sangue…” ammise dispiaciuto il vampiro continuando a stringerselo contro… era felice… non era mai stato così felice in vita sua… o forse… non era mai stato felice in vita sua…
“Non importa…va bene così….” sorrise ad occhi chiusi.
“Adesso riposati amore mio… veglierò io su di te…” disse con tono dolce Seifer fissandolo con sentimento…
Squall mormorò ancora qualcosa ma di incomprensibile…e si lasciò poi cadere nelle braccia di Morfeo che lo stava già chiamando a sé.


La notte successiva la carrozza del conte von Almasy varcò inaspettatamente i cancelli del villaggio…nessuno era sveglio per accoglierla come accadeva di solito ma in quell’occasione era meglio così, erano lì per una questione privata.
Raijin fermò la carrozza nella piazza davanti alla casa del sindaco e da essa scese per primo Seifer, che porse poi la mano al suo compagno per aiutarlo a scendere. Lo fissò con amore e con lui si diresse alla porta dell’abitazione…Squall bussò con tocco deciso alcune volte, aspettando che suo padre o Kiros venissero ad aprire.
Quando sentì quel rumore alla porta Laguna, che in quelle poche settimane era invecchiato quasi di botto, non che non fosse bello, ma la sua pelle era diventata ancora più pallida e le occhiaie si notavano… si alzò non volendo che Kiros facesse tutto il lavoro per lui… infondo da quando Squall se n’era andato era caduto in una depressione che solo la sua guardia del corpo riusciva a far dimenticare per qualche momento… così aprì la porta.
”Si… Chi…”
Ma le parole gli morirono in bocca mentre fissava suo figlio con le lacrime ai occhi…
Squall quando lo vide abbozzò subito un lieve sorriso.
“Buona sera padre…” lo salutò e poi notò lo stato in cui si era ridotto ed il suo sguardo si scurì “Padre…perché ti sei trascurato in questo modo…non ti fa bene, lo sai…”
L’uomo non disse niente solo abbracciò stretto il figlio in un abbraccio quasi possessivo, nemmeno notando la figura del vampiro dietro di lui che li guardava quasi commosso… ma alla fine si decise parlare.
”Loire… credo sia meglio entrare…”
“Ha ragione lui padre…staremo più comodi dentro…” disse allontanandolo gentilmente da sé per ricondurlo in casa.
Laguna fissò i due scombussolato ma si lasciò portare in casa, non capendo molto dalla situazione…
”Conte… benvenuto nella nostra umile casa…” disse non appena arrivarono nel salotto ”Desidera qualcosa?” mentre lanciava sguardi fugaci al figlio…in quel momento giunse al piano di sotto anche Kiros, che indossava solo i pantaloni del pigiama.
“Laguna…perché ti sei alzato…cosa suc…Squall?” si bloccò sulla soglia del salotto con espressione sorpresa.
“Ciao Kiros…vieni, unisciti a noi…”
Il moro frastornato lanciò delle occhiate perplesse al ragazzo ed al vampiro…per poi passare a Laguna in cerca di spiegazione.
Laguna si avvicinò al compagno fissandolo con lo sguardo di chi capiva ancora meno…
”Sono venuti a trovarci…” disse con voce calma… un po’ di luce era tornata nel suo sguardo, adesso che sapeva che il figlio stava bene…
Seifer intanto si guardò attorno cercando di imprimersi nella mente il posto dov’era cresciuto Squall…
“Bene…ne sono felice…ci sei mancato Squall…soprattutto a lui…” disse Kiros passando un braccio attorno alla vita dell’amato.
“Lo so…anche voi mi siete mancati…ma ora sedetevi per favore…devo dirvi una cosa piuttosto importante…” lanciando un’occhiata a Seifer.
Il vampiro a quello sguardo gli si avvicinò quasi mimando il gesto di Kiros ed avvolse il suo braccio introno alla vita del compagno fissando i due genitori, si definiva anche l’altro un genitore di Squall…
Laguna fissò per un attimo quella mossa e poi sorrise fissando Squall aspettando che fosse lui a dire qualcosa…pure Kiros aveva capito quello che il ragazzo stava per dire loro e sorrise silenziosamente.
Squall fissò leggermente imbarazzato Seifer e poi il padre ed il suo compagno…si sentiva stranamente impacciato in quella situazione e non sapeva bene come dire quello che doveva dire.
“Ecco…non so bene se siete venuti a conoscenza della piccola avventura del folle trio di ieri sera…” incominciò girandoci un po’ attorno.
“Si, ma non sono riuscito a parlare con loro bene… erano estremamente shockati… che mi era venuto il dubbio che tu fossi morto…” disse il sindaco fissando i due mentre Seifer non faceva notare nessuna intenzione di voler lasciare Sqaull dal suo abbraccio possessivo…
“No…come puoi notare sono incolume…il motivo per cui erano shockati era perché…beh…non sono voluto tornare in dietro con loro nonostante Seifer mi avesse ridato la libertà…”
Laguna sorrise dolcemente.
”Beh, anche io se Kiros mi desse la libertà di andarmene non lo farei…”
Anche se non c’entrava molto la cosa, visto che l’uomo mica lo teneva prigioniero…Seifer a quelle parole sorrise leggermente, Loire era veramente unico…
Anche Squall sorrise e scosse il capo…parlare con suo padre certe volte era inutile…a volte capiva le cose al volo (come altre volte non le capiva neppure se gliele sventolavi sotto il naso)…comunque decise di dare lo stesso voce a quelle parole.
“Padre…io sono innamorato di Seifer…per questo ho deciso di rimanere al suo castello di mia iniziativa…”
Seifer a quelle parole guardò amorevolmente il suo compagno, con una dolcezza assoluta negli occhi, che Laguna notò subito… li fissò per un momento, era felice di sapere che Squall aveva finalmente trovato la sua anima gemella…
”Sei venuto per chiedere la mia benedizione Squall?” chiese curioso.
“Beh si…ed anche per farti sapere che stavo bene e che verrò comunque a trovarti spesso…e volendo…” lanciando un’occhiata a Seifer quasi a chiedergli conferma “Potreste sempre venire voi a trovarmi…”
Seifer a quelle parole per un attimo alzò il sopraciglio pensando poi si girò verso i due.
”Beh, se non vi da fastidio… anche se adesso da quando c’è Squall è più presentabile ad occhio umano… insomma siete i benvenuti…”
Non era bravo in quelle cose, eppure con le sue parole aveva fatto sorridere immensamente Laguna che si aggrappò a Kiros.
”Hai sentito Kiros, potrò andare a vedere Squall quando vorrò…”
“Si ho sentito Laguna…è una bella cosa…” disse Kiros voltandosi poi verso i due ragazzi “Cercherò nel frattempo di rimetterlo in sesto…fin’ora non mi ha voluto ascoltare ed ha continuato a trascurarsi…”
“Bene…te lo affido allora…”
Laguna si staccò dal compagno e si avvicinò ai due… e poi abbracciò entrambi stretti stretti, lasciando completamente spaesato il vampiro che non sapeva come comportarsi in quella situazione…Squall invece che era abituato a quel tipo di trattamento ricambiò l’abbraccio…dopo un po’ però si staccò.
“Ora è meglio se togliamo il disturbo…stavate dormendo immagino…”
“Non ti preoccupare Squall…non hai disturbato…” disse il moro.
“Sai bene che non disturbi mai tu… e nemmeno voi conte…” disse staccandosi dai due… mentre nella mente del vampiro non era tornato ancora tutto a posto… non sapeva come reagire a quell’abbraccio così caldo da parte di Laguna… non dovrebbe odiarlo? Gli stava portando via il figlio per la secondo volta…
“Grazie…allora ci vediamo presto…” disse Squall congedandosi e prendendo Seifer per mano per avviarsi verso la porta.
Laguna e Kiros li accompagnarono fino all’uscita e lì rimasero a fissarli mentre si allontanavano verso la loro carrozza, che li avrebbe riaccompagnati su al castello che sovrastava la città. Nel breve tragitto Squall notò un gruppo di ragazzini di circa tredici anni ridacchiare e scherzare, cercando di non farsi sentire troppo, sulla strada che portava fuori dalle mura…scosse il capo sospirando…certi ragazzini erano davvero terribili già a quell’età…probabilmente erano sgattaiolati fuori di casa senza che i genitori lo sapessero…ma come rimproverarli, erano cose che faceva anche lui da piccolo.
Stava per voltarsi e raggiungere la carrozza dove Seifer lo stava aspettando quando intravide qualcosa con la coda dell’occhio…spostò di nuovo l’attenzione sui bambini e sollevò un po’ lo sguardo…sgranò gli occhi quando vide un carro, che riconobbe come quello del mugnaio, sfrecciare giù dalla discesa senza controllo proprio verso di loro…doveva aver perso i fermi che lo immobilizzavano.
Senza pensarci due volte corse nella loro direzione, sperando di fare in tempo per salvarli prima che fossero colpiti in pieno dal carro…Seifer fissò il compagno sorpreso, subito non capendo cosa stesse facendo e perché si era messo a correre a quel modo…se ne accorse solo quando il moro aveva quasi raggiunto i ragazzi e gli stava urlando di spostarsi di lì…il resto avvenne tutto troppo velocemente perché il vampiro potesse anche solo pensare di intervenire…l’unica cosa che si sentì fu l’urlo terrorizzato di Laguna nel vedere il figlio gettarsi davanti al carro per proteggere i bambini e venire travolto da esso.
Seifer scattò subito in quella direzione, non era possibile, non era giusto… eppure perché gli avevano fatto assaggiare la felicità se poi gliela toglievano in quel modo… era ingiusto… perché promettere una cosa se poi non la mantenevano!!
”SQUALL!” urlò mentre si avvicinava… i suoi tratti stavano cambiando e la bestia stava prendendo il sopravento… il suo cuore non riusciva a sopportare il solo pensiero di poterlo perdere…
Laguna era corso pure lui in quella direzione, seguito a ruota da Kiros, mentre nella sua testa c’era solo una frase…
‘ti prego… fa che sia vivo….’
Quando Seifer ed i due uomini arrivarono sul luogo dell’incidente, trovarono quattro ragazzini sconvolti e piangenti al bordo della strada….e Squall intrappolato sotto al carro…non si muoveva…era perfettamente immobile e da lui non fuoriusciva neppure un suono.
Solo con un movimento della mano il carro venne spazzato via… e allora le sue braccia caddero vicino al suo corpo, mentre gli occhi erano puntati su quel corpo che non dava segni di vita… Laguna ormai era in ginocchio vicino al figlio supplicandolo di risvegliarsi, mentre le bianche gotte del conte vampiro erano rigate di lacrime di sangue… chiuse gli occhi alzando il viso verso la luna lanciando un urlo di puro dolore che faceva congelare il sangue nelle vene dei vivi e dei animali… i suoi occhi si scurirono… e il vestito iniziò a straparsi mentre dalla sua schiena apparvero delle ali nere da pipistrello… le sue dita si trasformarono in artigli… mentre i canini si stavano allungando… aveva perso completamente controllo di sé… come mai gli fosse successo…
Con il viso ancora rivolto verso la strada Squall sembrava davvero morto…non respirava…il suo cuore non batteva più…però cosa strana che nessuno notò fu che non c’erano tracce di sangue a caratterizzare quel terribile scontro…poi all’improvviso il corpo del ragazzo cominciò a risplendere di una luce azzurra/argentata che piano piano aumentò di intensità…anche attraverso la stoffa della camicia si poteva distinguere la forma della croce sulla sua schiena.
Poco dopo Squall emise un gemito e cominciò leggermente a muoversi…fino a quando non si mise faticosamente a sedere…Kiros quando notò l’avverarsi di quello strano miracolo, attirò Laguna a sé scostandolo un po’ dal figlio che era tornato in vita.
Laguna sgranò gli occhi fissando quello che succedeva, forse le sue preghiere erano state ascoltate… ma il vampiro non notò nulla di quello… ormai la sua metamorfosi stava giungendo alla fine… stava soccombendo lentamente alla bestia…
Squall annaspò cercando di riprendersi e percependo istintivamente quello che stava succedendo alzò lo sguardo verso Seifer e lo vide…non si sorprese ne si spaventò di quella trasformazione…quello che sapeva era che doveva fermarlo prima che fosse troppo tardi…quindi ancora un po’ dolorante si alzò e si avvicinò verso il vampiro.
“Seifer…” lo chiamò una prima volta senza però ottenere la sua attenzione “Seifer…smettila…sto bene….”
Era perso… era perso in un corridoio buio… eppure sentiva una voce che lo chiama… una voce calda… che lo pregava di smetterla… ma non riusciva a capire… la creatura girò la testa verso di lui e gli occhi neri si puntarono sulla figura di Squall ringhiando…
Il ragazzo non si fermò, per nulla intimorito dal compagno…continuò ad avvicinarsi a lui fino a quando non sollevò una mano a toccargli quel bellissimo volto deformato in bestia…
“Seifer…torna in te…” lo chiamò di nuovo.
La creatura lo stava fissando immobile… mentre dalle sue labbra uscii una voce rauca.
”S…sq…uall?”
“Si, sono io…focalizzati su di me…non lasciarti andare…ascolta la mia voce…senti i miei tocchi…” disse sporgendosi verso di lui e posando le sue labbra calde contro le sue fredde.
La creatura chiuse gli occhi lasciandosi dondolare dalle sensazioni regalategli dall’amato… lentamente le ali nere iniziarono a scomparire… i capelli spettinati gli caddero sul viso… gli artigli presero di nuovo forma delle mani e le gambe tornarono alla loro normalità… fino a non tornare al aspetto di sempre… in soli pantaloni stracciati… aprì per un momento gli occhi fissandolo dolcemente.
”Squall…” per poi richiuderli e svenire…
Squall lo prese al volo e lo sorresse per quello che riuscì, lui stesso piuttosto stanco dall’esperienza appena avuta.
“Kiros…ti prego aiutami a portarlo alla carrozza…da solo non ce la faccio…”
Il moro si allontanò prontamente da Laguna ed andò da Squall, prelevando Seifer dalla sua stretta e sollevandolo tra le sue braccia senza troppa fatica.
“Lascia fare a me…” disse lanciando un’occhiata a Laguna che si occupasse del figlio.
Laguna non appena Kiros prese tra le braccia Seifer si avvicinò a Squall prendendo il suo viso tra le mani fissandolo.
”Stai bene?”
Intanto Fujin si era avvicinata a Kiros come per fargli strada mentre Raijin preparava la carrozza per potere ospitare il loro conte svenuto e il suo compagno…
“Si…sto bene, non ti preoccupare…sono solo stordito e dolorante…” disse con un lievissimo sorriso scostandogli le mani dal viso “Vieni…accompagnami alla carrozza…e poi occupati di questi monelli…” lanciando un’occhiata ammonitrice ai bambino ancora sotto shock.
Laguna tirò un sospiro di sollievo vedendo che Squall stava bene, ne avrebbe parlato con lui la sera dopo, aveva intenzione di andarlo a trovare sicuramente per assicurarsi che entrambi si fossero ripresi… ormai era sicuro nel amore di Seifer per Squall e questo lo rendeva felice…
”Si… va bene…” disse accompagnandolo alla carrozza dove Kiros con l’auto di Raijin aveva appoggiato in una posizione comoda l’esausto conte Von Almasy…
Squall salì a sua volta sulla carrozza sistemandosi accanto al compagno e poi si sporse fuori dal finestrino per salutare i due genitori.
“Non preoccupatevi per me…e venite a trovarci quando volete…a presto padre…Kiros….”
Laguna prese la mano di Kiros mentre fissò la carrozza allontanarsi.
”Il conte… lo ama davvero…” sussurrò stringendosi a lui…


Squall era disteso a letto nella camera di Seifer, accoccolato contro il vampiro ancora privo di sensi…ormai erano passate due ore da quando era svenuto e stava aspettando che si riprendesse da un momento all’altro…sperava che la sua vicinanza lo aiutasse a tornare cosciente.
Seifer sentiva un calore accanto al suo corpo… lentamente mosse il braccio stringendo quella fonte a sé, sperando che non fosse solo un sogno aprendo lentamente gli occhi e girandosi a fissare quelli azzurri del amato, per sorridere stanco ma felice.
”Ciao…”
“Ciao a te…” sorrise “Come ti senti?”
Il vampiro si rigirò stringendolo a sé chiudendo gli occhi.
”Adesso… adesso sto bene… tu?”
“Anche io sto bene…mi spiace di averti fatto preoccupare…” disse baciandogli dolcemente il viso ed avvolgendo la sua vita con le braccia per avvicinarsi di più a lui.
“Mi… mi sono sen…sentito morire… non riuscivo… a capire come sarei… riuscito ad andare avanti senza di te…”
“Perdonami…non volevo…ma non potevo lasciare morire quei ragazzini” appoggiando il viso contro il suo petto “Comunque se c’è una cosa che non devi temere è che non ti lascerò mai solo.”
Seifer affondò il viso vicino al collo del compagno stringendolo a se sussurrando.
”Non farlo mai… ti prendo a parola sai…”
“D’accordo…posso dartene la certezza…perché sono state le quattro divinità a dirmelo…” sussurrò.
Il vampiro alzò lo sguardo fissandolo.
”Come?”
“Mi sono apparse mentre ero…beh…in sospeso tra la vita e la morte…e mi hanno spiegato meglio cosa consiste essere il figlio della luna…” sorrise sporgendosi verso di lui fino a quando i loro visi erano a pochissimi centimetri di distanza “Tra le tante cose che mi hanno spiegato…è che con l’unione tra la ‘creatura maledetta’ ed il loro prescelto…quest’ultimo avrebbe ottenuto l’immortalità tramite la loro benedizione…in poche parole non posso morire Seifer…resterò per l’eternità come mi vedi in questo momento…morirò solo quando il nostro legame verrà spezzato, ovvero con la tua morte…le nostre esistenze sono legate da questo momento”
Seifer non rispose a quelle parole, si limitò a chiudere la distanza tra le loro bocche, facendo aderire le loro labbra, baciando il suo compagno con passione per esprimere la sua felicità. Squall rispose al bacio con la stessa passione, facendo scivolare le dita tra i suoi capelli in lente carezze…la prospettiva di passare l’eternità con lui era terribilmente appagante.
Il biondino lentamente si staccò dal bacio fissandolo negli occhi con un sorriso.
”Io… Conte Seifer Von Almasy… giuro sul mio sangue maledetto… di fronte agli dei e alla luna nostra amica… di amarti e proteggerti, nel bene e nel male…fino al momento che la morte non deciderà le mie sorti…”
Squall sorrise ed appoggiò la fronte contro quella del compagno.
“Io, Squall Leonheart…giuro sulla mia vita e sui miei avi di amarti e proteggerti, nel bene e nel male…fino al momento che la morte non deciderà delle nostre sorti…” corresse dolcemente…sigillando quel giuramento con un nuovo bacio.

Fine 3^ parte

Saya: FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Seifer: *____* e mio tutto miooooooo
Miyu: Yeeeessss!!!! *che lancia coriandolini da tutte le parti*
Laguna: Il mio bimbo e vivo e felice *stringendosi a Kiros*
Squall: …...
Kiros: te lo dicevo che sarebbe finito tutto bene, no? *abbracciandolo*
Saya: oooh che bello abbiamo finito... *ancora incantata*
*Seifer si abbraccia Squall ripetendo mio
Laguna: tu hai sempre ragione amore *__*
*Squall si lascia abbracciare da Seifer felice


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