Disclamer: i
personaggi di questa fic come al solito non appartengono a noi ma alla
Square Soft (sigh…Kiros ç__ç NdMiyu)
Note: Questa è una AU (zia noi scriviamo solo
AU? ndSaya – così sembra^^;;; NdMiyu) dove il nostro caro
biondino è un vampiro (e che vampiro *ç* ndSaya lascialo
... è mio ndSquall io mi accontento di Kiros *_* NdMiyu ma lui
è mio^-^ NdLaguna ç___ç NdMiyu) mentre Squally
e un essere umano... qualsiasi (manco tanto u.u ndSaya)
Dediche: Salve, salvino... ed ecco ci al vostro cospetto
di nuovo assieme e non con La Mano Del Destino... ma con Il figlio della
Luna... che non c'entra un tubo... ma è nata per Natsume che
compie gli anni... con questa fic vogliamo augurarle tanta felicità
e che tutti i desideri le se averino.... (AUGURI Nat!ndSaya&Miyu)
Figlio
Della Luna
Capitolo 3
di Miyuki e Saya
Squall,
sentendo un intenso frusciare di piante alle sue spalle, si girò
di scatto allarmato, quasi aspettandosi di essere aggredito da chissà
cosa in quel preciso istante…ed invece si trovò davanti
Seifer. Sgranò gli occhi sorpreso…sorpresa che fu rispecchiata
dall’espressione del conte…sembrava quasi aver visto un
fantasma…un pensiero ridicolo da rivolgere ad una creatura che
di umano aveva gran poco lei stessa.
“Figlio della luna…” lo sentì mormorare…e
la sua sorpresa si tramutò in perplessità, non sapendo
a cosa si stesse riferendo il biondo…e poi il tutto si tramutò
lentamente in imbarazzo sotto il suo sguardo intenso che avrebbe denudato
anche una persona coperta da strati e strati di vestiti, figurarsi lui
che non ne portava alcuno.
Seifer nemmeno si rendeva conto di ciò che aveva fatto…
continuava a fissarlo, la sua mente completamente vuota… eppure
quella croce sulla sua schiena ne era la prova… entrò in
quella piscina ancora completamente vestito, bagnando i pantaloni fino
al ginocchio, e si avvicinò al ragazzo andandogli alle spalle
per fissargli la schiena.
”Allora… esiti…” sussurrò incantato.
“Beh….certo che esisto…” rispose Squall voltandosi
lentamente verso di lui, sempre più perplesso ed imbarazzato
sia dal suo atteggiamento strano che dalla sua vicinanza.
Il conte senza rendersene conto alzò la mano accarezzando la
spina dorsale del ragazzo di fronte a lui con un dito.
“Ma anche ai malvagi noi concediamo redenzione,
La pace dell’anima e del cuore vi sarà concessa
Solo dal portatore della croce a noi sacra
Il figlio della luna da noi prescelto”
Disse con voce silenziosa Von Almasy continuando a fissare la schiena
di Squall…
Il moretto fremette leggermente a quel tocco, non riuscendo proprio
a trattenersi, e si voltò del tutto a fissarlo.
“Seifer….cosa stai dicendo….non ti capisco…”
Finalmente il biondo lo fissò negli occhi.
"Hai mai sentito parlare della maledizione dei Von Almasy?"
Il ragazzo lo fissò, concentrandosi nel tentativo di rievocare
dalla sua memoria frammenti delle vecchie storielle che raccontavano
gli anziani ai bambini del villaggio…storielle che raccontavano
della punizione che si era abbattuta sul casato del loro regnanti nei
tempi antichi.
“Si, nei racconti per spaventare i bambini…si diceva che
i Von Almasy fossero stati puniti dalle quattro divinità per
la loro crudeltà…..e fossero stati condannati ad essere
per l’eternità quello che amavano essere…”
“Quando Shiva, Ifrit, Velafor e Bahamut, pronunciarono la sentenza,
decisero di darci la possibilità di alleviare la nostra maledizione…
solo una creatura poteva farlo… e colei che porta sulla schiena
la croce… che si vede solo quando… la luna piena risplende
su essa… in quel momento…ed adesso so di essere di fronte
al figlio della luna…” rispose Seifer fissandolo dritto
nei occhi con sguardo caldo…
Squall sgranò gli occhi sorpreso.
“Ma cosa….cosa stai dicendo…di sicuro ti stai sbagliando….”
Seifer si guardò introno e quando vide lo specchio che Fujin
usava per indirizzare i raggi del sole su una pianta, lo prese e fece
girare Squall in modo che i raggi argentei continuassero ad accarezzare
la sua schiena…ma che allo stesso tempo fosse visibile…
”Allora dimmi cosa significa questa…”
L’umano guardò l’immagine della sua schiena riflessa
nello specchio e rimase senza parole…sulla sua pelle candida era
comparso il marchio di una croce di cui non aveva mai conosciuto l’esistenza…non
sapeva davvero come reagire a quella inaspettata scoperta…così
passò più volte lo sguardo dallo specchio a Seifer, quasi
nella speranza di trovare una soluzione a tutta quella vicenda.
“Non è possibile….” mormorò prima di
farsi forza e fissare il vampiro.
Il conte continuava a fissarlo ma non sapeva esattamente cosa dirgli…
il punto era che… infondo lui di Squall si era innamorato già
da tempo… ma se prima quell’amore gli sembrava impossibile…
quella croce gli stava dando una possibilità di essere felice
sul serio…
”A quanto… a quanto pare… figlio della luna…
è possibile…”
“Non…chiamarmi ‘figlio della luna’…non
so neppure cosa significa…” disse scostando lo sguardo con
voce leggermente seccata, che in realtà serviva solo per nascondere
il nervosismo che cresceva in lui “Che dovrei fare poi…non
ho alcun potere magico per svolgere incantesimi o che so io…sono
solo…umano…”
Seifer prese le mani di Squall tra le proprie fissandolo e alzandole
alle sue labbra fredde.
”Il figlio della luna… non è necessario che abbia
qualsiasi potere Squall… il più grande potere che ha…
essendo prescelto dai quattro dei… è che è capace
di donare serenità a una creatura sanguinaria come… lo
siamo noi Almasy… che riesce a tenerci tranquilli… e il
nostro desiderio per il sangue diminuisce…”
“E come potrei farlo….” mormorò Squall fissando
le sue mani e le labbra che le stavano baciando…il suo cuore batteva
velocemente nel suo petto, temendo ma allo stesso tempo agoniando quella
risposta.
Seifer fissò con sguardo dolce l'umano che teneva per mano, e
mentre stava per rispondergli, per aprire il cuore… arrivò
di corsa Raijin ad interromperli.
”Conte…” ma vedendo quella scena si bloccò
girandosi, mostrando la schiena ai due ”Mi duole darle fastidio
in un momento come questo… ma abbiamo un piccolo problema che
dovrebbe risolvere lei…” disse con voce ferma.
Il biondo fissò per un attimo Raijin per poi lasciare le mani
di Squall libere…
”Ne riparliamo dopo… Squall…”
Con queste parole uscì dalla vasca ignorando completamente che
era bagnato fino alle ginocchia oltrepassando la sua guardia del corpo
e scomparendo nel oscurità del corridoio…
Squall lo fissò allontanarsi come ipnotizzato dalla sua figura…e
poi abbassò lo sguardo sulle mani, sulle quali poteva ancora
percepire il tocco del conte.
Con un tumulto di emozioni che gli martellavano nel petto decise di
uscire dalla vasca e rivestirsi, con l’intenzione poi di raggiungere
Seifer.
Seifer era curioso,
che cavolo poteva essere successo per averlo interrotto in quel momento,
quando finalmente aveva trovato il figlio della luna nella persona che
ormai era sicuro di amare… era di pessimo umore… che cosa
poteva essere successo… di così problematico nel castello…
e quando arrivò sulle scale scendendo sentì delle voci…
e poi li notò… Fujin che stava di fronte a tre ragazzi,
gli amici di Squall, bloccando loro il passaggio… si avvicinò
simulando un sospiro.
”Che succede?”
Fujin si girò leggermente.
”Volere… ragazzo…”
”Va bene Fu, ci parlo io…”
Il conte incrociò le braccia al petto fissando i tre che avevano
avuto coraggio di presentarsi al suo castello… a quell’ora…
e chiedere di Squall… ormai non c’era rispetto si era ripetuto
nella testa…
“Eccovi conte!! Finalmente avete avuto il coraggio di venire allo
scoperto ed affrontarci!” disse Zell additando il vampiro con
fare spavaldo e sprezzante di un eventuale pericolo.
“Esatto! Siamo venuti a liberare Squall dalle sue perfide grinfie!”
aggiunse Selphie dando man forte all’amico…mentre Irvine
si teneva qualche passio dietro a loro con sguardo attento, imbracciando
il suo fedele fucile.
Seifer alzò un sopraciglio fissandoli, non sapeva seriamente
se ridere… o ammirare il loro coraggio a venire prendere Squall
da lui.
”Aha…” lanciò un occhiata a Fujin e Raijin
poi tornò a fissare i tre, era molto divertito… fin troppo.
”E… chi vi ha detto che fosse ancora vivo?”
Era curioso di sapere cosa avrebbero fatto sapendo Squall morto…
L’espressione di Irvine si scurì mentre la stretta sulla
sua arma divenne più salda….Zell e Selphie assunsero un’espressione
più seria e determinata.
“Se così non fosse siamo qui per vendicarlo!” disse
il biondino mettendosi in posizione d’attacco.
A quelle parole Seifer in un primo momento non disse niente, li fissava
non essendo sicuro se erano veri o meno, mentre Fujin e Raijn distolsero
lo sguardo per trattenere una leggera risata…
”Ah… voi….”
Ma non riuscii a finire la frase… era troppo divertente questo
affronto… anzi doveva premiarli per averlo fatto ridere come non
mai nella sua esistenza… Seifer Almasy in quel momento stava ridendo
veramente con gusto… talmente tanto che non riusciva a dire nemmeno
una parola… era troppo ridicolo… che quei tre volessero
vendicarlo… eppure era sicuro che anche loro sapevano di non avere
minima possibilità… si girò verso Raijin.
”Hai sentito – cercando di riprendersi - hai mi stanno sfidando…”
“Beh….trova la cosa tanto divertente!? Lei ha osato portarci
via uno dei nostri più cari amici….è il minimo che
possiamo fare per lui.” disse Irvine, parlando per la prima volta
da quando erano arrivati.
“Ora diteci se Squall è ancora vivo o meno!” disse
la ragazzina.
Seifer tornò a fissarli, di nuovo serio, una cosa che ammirava
in quei tre ragazzi era quella devota amicizia che avevano nei confronti
di Squall, sapeva che poteva contare anche lui su due amici… ma…
era un po’ diverso… loro erano legati da una maledizione…
”Siete audaci per essere semplici esseri umani… ve ne rendete
conto spero…”
Chiese con voce bonaccia fissandoli, ormai completamente calmo….
“Beh….si…audaci e folli…una bella accoppiata…”
disse Zelle “Questo però non è il punto…dov’è
Squall??”
I tre ragazzi fissarono intensamente il conte attendendo una sua risposta…sperando
che fosse una risposta positiva…perché se Squall fosse
davvero già morto non se lo sarebbero mai perdonato, ed anche
a costo di rimetterci loro stessi la vita avrebbero fatto di tutto pur
di vendicarlo.
Prima però che Seifer potesse aprire bocca apparve alle spalle
del vampiro il ragazzo tanto richiesto, che fissò i suoi amici
con espressione alquanto sorpresa.
“Ragazzi…che cosa ci fate qui??”
Seifer quando sentì la voce del suo umano si girò a fissarlo,
mentre gli occhi di Selphie si riempirono di lacrime e senza contare
che c’era il vampiro vicino corse da lui abbracciandolo.
”Sei vivo… come sono felice…”
Anche gli altri due tirarono un sospiro di sollievo, anche se non lasciarono
la loro postazione… e Zell rispose.
”Siamo venuti a prenderti… anzi a liberarti…”
Squall abbracciò per abitudine ormai Selphie e cercò di
rassicurarla per farla smettere di piangere mentre puntava il suo sguardo
sugli altri due suoi amici.
“A salvarmi?” chiese sorpreso inarcando un sopracciglio
“Beh…apprezzo il vostro pensiero ma vi rendete conto che
avete rischiato parecchio a venire qui così…a sfidare il
conte?? E se fossi stato già morto che avreste fatto?”
Selphie continuava a stargli appesa addosso mormorando qualcosa su com’era
felice di vederlo e Seifer sentendolo parlare, si chiese se senza di
lui i tre non riuscissero a pensare prima di agire, sicuramente era
il razionale del gruppo…
”Ma non sei morto…”
Sorrise Zell, mentre Irvine continuò.
”Se fossi morto ti avremmo vendicato… a costo di morire…”
“Ragazzi…” scosse il capo sospirando e poi abbozzò
un sorriso “Siete davvero unici…ma era proprio per questo
che mi sono fatto avanti io per offrirmi al conte…non volevo che
morissero altri al posto mio…e di certo sapere che vi saresti
fatti uccidere per vendicarmi non mi avrebbe reso felice…comunque
grazie…”
Seifer a quelle parole abbassò lo sguardo girandosi, mostrando
la schiena ai quattro e con le mani in tasca iniziò a salire
le scale…
”Ma sei un nostro amico…”
”Ci pare ovvio fare così…”
Seifer a metà delle scale si fermò e senza girarsi parlò.
”Squall sei libero di andartene…”
Ai tre a quelle parole si illumino il viso mentre anche Zell gli si
avvicinava.
”Hai visto infondo è servito a qualcosa…” disse
tutto raggiante…
Squall invece era tutt’altro che raggiante…fissò
il vampiro con espressione sorpresa e quasi ferita…Seifer lo stava
lasciando andare…se voleva poteva lasciare quel castello e tornare
a fare la vita di sempre, al villaggio con suo padre ed i suoi amici.
Se la prospettiva gli fosse stata posta qualche settimana fa avrebbe
accettato senza pensarci ma ora le cose erano cambiate…senza che
se ne accorgesse si era innamorato di quel vampiro…e non aveva
più alcuna voglia di lasciarlo…soprattutto ora che aveva
intravisto in quello sguardo del colore dello smeraldo sentimenti simili
ai suoi…ne era certo…
“Mi dispiace ragazzi…ma non verrò con voi…”
disse con voce calma e decisa.
Quando il giovane pronunciò quelle parole il vampiro si girò
fissandolo sorpreso, non sentiva ne vedeva nessun altro oltre a Squall…
non vide i visi shockati dei tre amici del suo innamorato… e nemmeno
vide i sorrisi compiaciuti delle sue guardie del corpo… non sentì
nemmeno l’urlo disperato della ragazzina e tanto meno la domanda
dei due ragazzi, se era impazzito a voler rimanere nella tana del conte…
anche se questo gli aveva dato il premesso di andarsene… in quel
momento… per Seifer esisteva solo e unicamente Squall… era
mezzo girato a meta strada verso i piani alti e lo guardava… il
suo sguardo che era poggiato sul ragazzo mostrava la sorpresa…
e forse anche la felicità… perché questa volta Squall
sarebbe rimasto di sua scelta… e non per costrizione…
Pure Squall aveva tenuto lo sguardo fisso su Seifer ed aveva seguito
attentamente tutte le sue reazioni alla sua decisione di restare…fu
distratto solamente quando Zell lo afferrò per un braccio e lo
fece voltare verso di loro con espressione sconvolta e quasi adirata.
“Squall! Perché diavolo vuoi restare qua con quell’essere!?”
chiese alterato.
“Perché il mio posto è accanto a lui…”
rispose tranquillamente e con assoluta sincerità.
Il conte si era completamente rilassato e il suo sguardo si addolcì
mentre continuava a fissare il compagno… perché dopo quella
dichiarazione, non poteva definirlo diversamente… ma sembrava
che qualcuno non fosse d’accordo.
”Ma che dici Squally???” chiese shockatissima la ragazzina,
mentre entrambi i ragazzi ormai non sapevano come prendere questa ultima
ammissione del loro amico…
Squall sospirò…possibile che volessero tirargli fuori tutte
le parole di bocca fino in fondo…
“Dico che voglio restare qui di mia volontà perché
voglio stare con Seifer.” disse dando particolare enfasi a quelle
ultime due parole, sperando che almeno uno di loro afferrasse il concetto
senza farglielo dire apertamente…quelle erano parole che solo
il vampiro doveva sentire…almeno per la prima volta.
“Bene ragazzi, come avete sentito Leonheart non vuole tornare
con voi…”
Si era intromesso Raijin, salvando Squall in extremis a dover dare altre
spiegazioni.
”E siccome il nostro padrone non ama molto visite al castello,
io e Fujin vi accompagniamo al villaggio…”
Anche la ragazza si era avvicinata, mentre i tre amici guardavano sconcertati
il loro compagno… non solo voleva rimanere al castello…
vicino a quel vampiro…ma lo stava chiamando anche per nome…
così non protestarono molto quando li portavano via… infondo
Fu e Rai, sapevano che i due avevano bisogno di un po’ di privacy…
Quando il portone si chiuse Seifer lo fissò con sguardo penetrante.
”Perché?” fu l’unica cosa che chiese…
Squall lo fissò standosene dov’era ai piedi delle scale…fece
un profondo respiro cercando di trovare il coraggio di pronunciare quelle
parole che bramava di dire già da un po’.
“Perché mi sono innamorato di te…” mormorò.
In un primo momento Seifer a quelle parole si era ghiacciato…
non riusciva a credere d’averle sentite provenire dalle labbra
di colui che per prenderlo in giro, chiamava principessa dei ghiacci…
nel momento in cui però il suo cervello riuscii a connettere
il significato, scatto verso Squall, saltando le scale due a due per
abbracciarlo stretto a se e coprire la sua bocca con la propria…
Squall in qualche modo se l’era aspettata quella reazione e non
ne rimase sorpreso anzi, quando lo ebbe addosso avvolse subito le braccia
attorno al suo corpo e rispose al bacio non appena sentì le sue
labbra contro le proprie.
Si, quello era davvero il posto dove doveva stare…tra le sue braccia
si sentiva perfettamente a suo agio.
Il biondino corteggiò le labbra del compagno finché questo
non gli diede il permesso di entrare, intrecciò la sua lingua
a quella del ragazzo che stava abbracciando assaporando il sapore così
bramato negli ultimi giorni… sentendosi finalmente a casa…
e in quel momento capì in pieno… la profezia… in
quel momento capì a cosa serviva il figlio della luna…
forse la maledizione sarebbe rimasta… ma con lui al suo fianco…
sarebbe comunque stato felice…
Squall continuò a baciarlo a lungo, percependo lungo tutto il
corpo una strana sensazione, come una corrente elettrica, ma tutt’altro
che spiacevole…poi però fu costretto a separarsi per riprendere
fiato…allora aprì gli occhi e fissò il vampiro con
espressione dolce.
Il vampiro lo fissò con il suo sguardo di smeraldo.
”Se… se volevo lasciarti andare via… era perché
per la tua felicità sarei disposto a rinunciare alla mia…
perché ho capito… che anche se sei il figlio della luna…
vorrei che tu fossi felice… anche se a discapito della mia di
felicità… Squall… anche io ti amo… e se prima
mi sembrava impossibile rimanere insieme… adesso ho la certezza
nel opposto…”
Il moretto abbozzò un sorriso.
“Beh…non dovrai rinunciare alla tua felicità per
la mia, perché le due cose coincidono alla perfezione ormai…devo
ammettere che per me è stata una sorpresa questa cosa…l’amore
non era mai rientrato nei miei progetti…anche se Kiros continuava
a ripetermi che prima o poi sarebbe capitato senza che me ne accorgessi…e
non posso dargli altro che ragione ora.”
Seifer sorrise mentre gli accarezzò il viso fissandolo dritto
neglii occhi.
”Beh devo dire… che Kiros ha sempre avuto un ottimo intuito…”
disse mentre continuava a fissarlo con amore.
”Vogliamo entrare? Io non risento il freddo, ma tu dovresti…
a differenza da me… anche se sei una principessa dei ghiacci…”
cercò di ironizzare.
“Volentieri…” rispose prendendolo per mano ed avviandosi
nuovamente verso i corridoi del castello, decisamente più caldi
essendo illuminati da fiaccole appese ai muri.
“Ti va bene andare in camera mia?” chiese fissandolo con
la coda dell’occhio.
Il conte lo seguì ammirandolo mentre gli sussurrò:
”Gradirei che andassimo in camera mia, le finestre sono meglio
bloccate… delle tue… che di giorno vedono la luce del sole…”
superandolo e dirigendosi ai piani superiori….
Squall sorrise leggermente.
“Hai ragione…non ci avevo pensato, scusami…temo di
non averci ancora fatto l’abitudine…”
Seifer mentre camminava per il corridoi portò la mano di Squall
alle labbra…
”Non preoccuparti mio caro… vedrai che ti abituerai presto…
a questo mio problema…”
Intanto aprì la porta nella sua stanza, che era rivestita in
maggior parte di nero… e le finestre erano chiuse con le travi…
era oscura, ma si addiceva perfettamente al conte vampiro…
Squall entrò senza problemi e si guardò attorno, studiando
quella camera nella quale metteva piede per la prima volta…ma
dove era certo che avrebbe fondato la sua seconda casa. Poi si voltò
verso Seifer, aumentando leggermente la presa sulla sua mano.
Il vampiro chiuse la porta dietro a loro…una luce soffusa illuminava
il posto… si avvicinò al compagno, portando di nuovo le
sue mani alle proprie labbra baciandone le dita, mentre lo fissava.
”Non dobbiamo fare niente Squally… lo sai questo…
non voglio costringerti ad unirti a me con la forza…”
L’umano sorrise e colmò la distanza che li separava, facendo
aderire i loro corpi.
“Squally eh? Ti sei fatto contagiare dai miei amici vedo…”mormorò
“Comunque credi davvero che a questo punto potresti obbligarmi
a fare qualcosa con la forza?”
A quelle parole il biondo avvolse la vita del giovane stringendolo a
se fissandolo dritto neglii occhi.
”Potrei… ma non voglio, non mi sembra giusto…”
gli sussurrò direttamente sulle labbra sfiorandole appena…
“Sono io che voglio che tu lo faccia” sporgendosi verso
di lui e sigillando completamente le loro bocche in un bacio.
Seifer infilò la propria lingua tra le labbra calde del amante,
cercando la compagna per duellare come sempre… perché per
loro più che gioco quello era un duello… senza vincitori
ne vinti, ma pur sempre un duello era… lentamente si mosse verso
il letto, poggiando Squall sul materasso morbido, senza mai staccarsi
dal bacio…
Il moretto si lasciò sdraiare sul letto tirando giù con
sé il vampiro, facendolo adagiare sul suo corpo mentre gli avvolgeva
il collo con le braccia. Era una bella sensazione quella di avere qualcuno
sopra di sé…non era opprimente come si potrebbe pensare…e
poi quel bacio lo stava seducendo piano piano, incoraggiandolo a lasciarsi
andare ed a concedersi alla passione che tra poco li avrebbe travolti.
Finalmente Seifer si staccò dalle sue labbra fissandolo dritto
negli occhi…le sue mani iniziarono a vagare su tutto il suo corpo,
anche se non gli aveva tolto nemmeno un indumento, già aveva
iniziato la sua esplorazione, aveva un desiderio immenso di possederlo,
ma il desiderio più grande era di fare godere Squall di quelle
carezze che aveva in servo per lui.
Il respiro del giovane umano si fece leggermente più veloce a
quelle carezze, che cercava di contraccambiare passando le mani sulla
sua schiena, sulle sue spalle e capelli. Seifer fece risalire le mani
e iniziò a sbottonargli la camicia, sempre fissandolo negli occhi
con amore….
Squall lo lasciò fare mentre la sua voglia di toccare lui stesso
la pelle fredda del vampiro lo spinse a sfilare la sua camicia dai pantaloni
e ad introdurvi sotto le sue mani calde, per accarezzarlo direttamente
senza alcun ostacolo.
Il conte gemette leggermente, sentendo quelle dita calde venire in contatto
con la sua pelle fredda e si sbrigò ad aprire quella camicia
nera… non appena tolse l’ultimo bottone, la aprì
e fisso il petto del compagno, abbassandosi a baciargli l’incavo
del collo…Squall si lasciò sfuggire un sussulto a quel
tocco e reclinò la testa in dietro per lasciargli tutto lo spazio
che desiderava.
Seifer salì leggermente con la bocca baciando il collo, per soffermarsi
sulla vena che pulsava, chiudendo gli occhi per trattenersi dal morderlo…
l’avrebbe morso dopo… non era ancora arrivato il tempo per
trarre il piacere dal sangue dell’amato… mentre le sue mani
salirono a giocare con i suoi capezzoli…
“Mmmhh….Seifer….” gemette inarcandosi un po’
verso quelle dita che lo torturavano così dolcemente.
Il conte sorrise leggermente sentendo quel mugolio sensuale provenire
dalle labbra del compagno, e fece scivolare le sue labbra di nuovo verso
il basso, sostituendo le dita della mano sinistra con la propria bocca
giocando con il capezzolo ormai indurito…
Squall emise un altro gemito e decise di denudare di uno strato di vestiti
anche Seifer…fece scivolare le mani fuori dalla camicia e cominciò
a sbottonarla con dita leggermente tremanti per le sensazioni che gli
stava facendo provare il biondo.
Il biondino continuò a giocare, passando anche all’altro
con la bocca inebriandosi del sapore e il calore del regazzo, mentre
una delle due mani iniziò a lavorare sui pantaloni di pelle del
compagno…
Una volta che Squall ebbe finito con la camicia di Seifer la fece scivolare
con il suo aiuto giù dalle sue spalle ed inziò ad accarezzargli
il petto…gemette nuovamente quando sentì la sua mano avventurarsi
verso i suoi pantaloni e sfiorare il rigonfiamento che si era creato
al suo interno.
Per Seifer quei rumori e quelle mani calde sulla sua pelle fredda erano
una dolce tortura… si tratteneva a non strappargli di dosso tutti
i vestiti e possederlo… ma voleva con tutto se stesso che la loro
prima volta fosse indimenticabile… per il resto dell’eternità…
così continuò a tormentare i suoi capezzoli e iniziò
a slacciare i pantaloni per liberarlo da quel indumento, in quel momento
cosi opprimente…
Il moretto lo assecondò in ogni suo movimento, sollevando il
bacino per farsi sfilare i pantaloni ed allo stesso tempo facendo entrare
in contatto le loro virilità ancora intrappolate dai restanti
vestiti…fremette a quella frizione…non aveva mai provato
nulla del genere con nessun altro prima…era come se qualcosa dentro
di lui bramasse ogni cosa che il vampiro era disposto a dargli.
Seifer si liberò subito anche del intimo che Squall portava,
mentre un altro gemito gli era scappato dalle labbra… intanto
la sua lingua aveva iniziato la discesa verso il basso e ormai giocava
con il suo ombelico mordicchiandolo leggermente…allo stesso tempo
le mani gli accarezzavano le cosce…Squall si inarcò sotto
di lui, passando le mani tra i suoi capelli per seguire ogni centimetro
della sua discesa.
E alla fine il vampiro si decise a scendere verso la sua meta, arrivando
all’altezza del sesso eretto del compagno, passò la lingua
curiosa sulla punta per poi prenderlo in bocca assaggiandone ogni centimetro.
“S-Seifer….aahh….” annaspò per quell’improvviso
piacere che gli invase il sistema nervoso.
I gemiti del umano l’avevano incitato ancora di più e fece
veramente scomparire a ritmo sostenuto il membro nella sua cavità
orale… facendo passare anche i denti per dargli maggior piacere…
Squall si subiva in estasi quel trattamento, contorcendosi sotto di
lui ed artigliandogli i capelli…dalle sue labbra uscivano in versetti
sconnessi che chiedevano ancora più appagamento.
Seifer lasciò andare il sesso del compagno abbassandosi a passare
la lingua sui suoi testicoli, mentre le mani allargarono leggermente
le natiche, preparando la nuova meta del vampiro… che scese con
l’organo verso l’anello muscolare nascosto dalla carne passando
curiosò sopra di esso…
Il moro gemette più forte sgranando gli occhi a quel contatto…non
poteva credere che Seifer avesse davvero intenzione di stimolarlo così…ma
si dovette ricredere quando sentì la sua lingua farsi strada
curiosa nel suo corpo…il contrasto tra il freddo di quell’arto
ed il calore di quell’intima parte del suo corpo gli fece quasi
perdere il controllo.
Il vampiro teneva ben larghe le gambe del compagno mentre iniziò
con decisione a stimolarlo e lubrificarlo, sapeva che non bastava solo
la lingua, quando avrebbe opportuno avrebbe aggiunto anche le dita…
ma in quel momento voleva dargli piacere in quel modo…Squall si
lasciò preparare a lungo così ma anche il suo autocontrollo
aveva un limite…
“S-Seifer..ahh…basta….sm..smettila e….continua….”
ansimò cercando di fargli capire ciò che desiderava.
Il biondo sorrise e si stacco da quel orifizio invitante, poggiando
il proprio indice su esso facendolo entrare, mentre tornò a stimolare
il suo sesso con la bocca…il compagno non seppe se lamentarsi
o meno di quell’ennesima preparazione…non poteva negare
il piacere che lo invadeva ma ne bramava uno ancora più intenso,
che il conte non voleva donargli…così decise di lasciarlo
fare per un po’ ma quando iniziò a sentirsi eccessivamente
vicino al punto di non ritorno prese a strattonargli un po’ i
capelli.
“Se non…m-mi scopi Seifer…prendo e ti lascio…in…aaah…bianco…”
A quelle parole finalmente Seifer sfilò le dita dal suo corpo
e si staccò dal suo sesso alzandosi in piedi.
”Quanto siamo impazientii… ritiro quello che ho detto sulla
principessa dei ghiacci… in questo momento sei tutt’altro…
dovrei chiamarti il principe di fuoco…” commentò
mentre si liberava degli ultimi indumenti rimastogli addosso, risdraiandosi
sopra di lui facendo entrare in contatto le loro pelli…
“Mmhh…sei tu che ti…diverti a…torturarmi…troppo…”
sussurrò attirando il suo viso a sé per baciarlo con passione.
Seifer accettò di buon grado quel bacio mentre allacciò
le gambe di Squall introno alla propria vita posizionandosi alla sua
apertura…poi staccò le labbra da quelle del compagno per
sussurrare:
”Sei pronto a ricevermi?”
Squall lo fissò intensamente e lo strinse di più a sé.
“Si…fallo…”
Il conte si abbassò catturando le labbra del altro in un bacio
passionale mentre lo penetrò in un unico colpo… il gemito
perso nel bacio che stavano dividendo…lo stesso fece Squall, urlò
di dolore a quel repentino movimento, sentendosi invadere in profondità
dal sesso del compagno…il suo era comunque un dolore che preannunciava
un intenso piacere quindi resistette ed aspettò che il disagio
passasse.
Il biondo non appena era completamente dentro il corpo caldo del compagno
si fermò staccandosi dal bacio e nascose il viso vicino al collo
di Squall trattenendo l’animale in lui per non possederlo con
ferocità. Squall gli accarezzò la schiena in ringraziamento
per avergli dato il tempo di abituarsi…si riprese in fretta e
quando si sentì pronto si mosse sotto di lui per fargli capire
di continuare.
Sentendo quel movimento fece andare Seifer completamente in estasi…
iniziò a muoversi dentro quel corpo amato con movimenti forti
ma pieni di gentilezza mentre iniziava a leccargli il collo con insistenza,
preparandosi a bere finalmente da lui….l’umano gemette e
si contorse sotto di lui, assecondando le sue spinte per avere ancora
più piacere…Seifer lo stava facendo impazzire…il
fatto che lo amasse rendeva tutto ancora più unico ed indimenticabile…lui
che era l’indifferenza e la calma fatta persona in quel momento
era in completa balia dei sentimenti e si stava cedendo con totale fiducia
ed abbandono.
Il tocco sul suo collo poi risvegliò in lui un desiderio ancora
maggiore di appartenergli completamente.
“Fallo….” sussurrò spostando di lato il capo
per scoprire meglio il collo.
Come dire di no a una richiesta chiesta con quella voce, come dire di
no a una cosa bramata ormai da giorni… settimane… il vampiro
estroflesse i canini affondandoli nel collo candido del compagno, senza
mai smettere di possederlo, assaggiando la sua estasi tramite quel liquido
vitale per entrambi…
A quel morso Squall urlò…perdendo ormai ogni controllo
sul proprio corpo, che fremette coma una foglia al vento di puro piacere…e
mentre i due si amavano con tutto sé stesso, si verificò
uno strano evento…la croce sulla schiena del ragazzo comparve
anche senza l’aiuto della luna e prese a brillare intensamente,
tanto che anche se nascosta contro il materasso donò ai contorni
del moretto un alone azzurro quasi surreale.
In quel preciso momento, inondato da quell’immenso piacere Seifer
non si rese conto che la stanza era illuminata dalla luce proveniente
dal suo amante mentre continuava a possederlo ormai quasi con violenza…
i suoi occhi erano chiusi mentre il vitae passava dolce sulla sua lingua…pure
Squall era troppo inebriato da ciò che provava per fare caso
a ciò che lo circondava…anche se percepì che qualcosa
era cambiato in lui.
Posseduto con feroce passione e stimolato costantemente contro quel
punto celato all’interno del suo corpo, non resistette ancora
a lungo e con l’ennesimo urlo roco si inarcò e svuotò
tra i loro ventri.
Il vampiro con un ultima spinta poderosa riversò la sua essenza
dentro il corpo del suo compagno, mentre lentamente si staccò
dal suo collo leccando le ferite per rinchiuderle… era conscio
di aver bevuto troppo… e continuò a baciare quel punto
stringendolo stretto a se… completamente appagato…
Squall si lasciò cadere sul letto stremato e coccolare...si sentiva
più debole del previsto ma era felice…e solo quello aveva
importanza al momento…lui e Seifer erano finalmente insieme.
Il conte si sfilò lentamente dal corpo dell’amato, attento
a non fargli male, mentre lo attirò in un abbraccio protettivo
coprendoli entrambi con un lenzuolo e una coperta… Solo dopo che
fu soddisfatto per averlo coperto abbastanza si rilassò continuando
a coccolarlo dolcemente, mentre gli baciò la tempia sussurrando:
”Ti amo Squall…”
Squall gli si accoccolò contro stanco ma con espressione serena.
“Anche io ti amo…” mormorò con voce flebile.
“Mi dispiace, mi sono lasciato andare… ho bevuto troppo
del tuo sangue…” ammise dispiaciuto il vampiro continuando
a stringerselo contro… era felice… non era mai stato così
felice in vita sua… o forse… non era mai stato felice in
vita sua…
“Non importa…va bene così….” sorrise
ad occhi chiusi.
“Adesso riposati amore mio… veglierò io su di te…”
disse con tono dolce Seifer fissandolo con sentimento…
Squall mormorò ancora qualcosa ma di incomprensibile…e
si lasciò poi cadere nelle braccia di Morfeo che lo stava già
chiamando a sé.
La notte successiva la carrozza del conte von Almasy varcò inaspettatamente
i cancelli del villaggio…nessuno era sveglio per accoglierla come
accadeva di solito ma in quell’occasione era meglio così,
erano lì per una questione privata.
Raijin fermò la carrozza nella piazza davanti alla casa del sindaco
e da essa scese per primo Seifer, che porse poi la mano al suo compagno
per aiutarlo a scendere. Lo fissò con amore e con lui si diresse
alla porta dell’abitazione…Squall bussò con tocco
deciso alcune volte, aspettando che suo padre o Kiros venissero ad aprire.
Quando sentì quel rumore alla porta Laguna, che in quelle poche
settimane era invecchiato quasi di botto, non che non fosse bello, ma
la sua pelle era diventata ancora più pallida e le occhiaie si
notavano… si alzò non volendo che Kiros facesse tutto il
lavoro per lui… infondo da quando Squall se n’era andato
era caduto in una depressione che solo la sua guardia del corpo riusciva
a far dimenticare per qualche momento… così aprì
la porta.
”Si… Chi…”
Ma le parole gli morirono in bocca mentre fissava suo figlio con le
lacrime ai occhi…
Squall quando lo vide abbozzò subito un lieve sorriso.
“Buona sera padre…” lo salutò e poi notò
lo stato in cui si era ridotto ed il suo sguardo si scurì “Padre…perché
ti sei trascurato in questo modo…non ti fa bene, lo sai…”
L’uomo non disse niente solo abbracciò stretto il figlio
in un abbraccio quasi possessivo, nemmeno notando la figura del vampiro
dietro di lui che li guardava quasi commosso… ma alla fine si
decise parlare.
”Loire… credo sia meglio entrare…”
“Ha ragione lui padre…staremo più comodi dentro…”
disse allontanandolo gentilmente da sé per ricondurlo in casa.
Laguna fissò i due scombussolato ma si lasciò portare
in casa, non capendo molto dalla situazione…
”Conte… benvenuto nella nostra umile casa…”
disse non appena arrivarono nel salotto ”Desidera qualcosa?”
mentre lanciava sguardi fugaci al figlio…in quel momento giunse
al piano di sotto anche Kiros, che indossava solo i pantaloni del pigiama.
“Laguna…perché ti sei alzato…cosa suc…Squall?”
si bloccò sulla soglia del salotto con espressione sorpresa.
“Ciao Kiros…vieni, unisciti a noi…”
Il moro frastornato lanciò delle occhiate perplesse al ragazzo
ed al vampiro…per poi passare a Laguna in cerca di spiegazione.
Laguna si avvicinò al compagno fissandolo con lo sguardo di chi
capiva ancora meno…
”Sono venuti a trovarci…” disse con voce calma…
un po’ di luce era tornata nel suo sguardo, adesso che sapeva
che il figlio stava bene…
Seifer intanto si guardò attorno cercando di imprimersi nella
mente il posto dov’era cresciuto Squall…
“Bene…ne sono felice…ci sei mancato Squall…soprattutto
a lui…” disse Kiros passando un braccio attorno alla vita
dell’amato.
“Lo so…anche voi mi siete mancati…ma ora sedetevi
per favore…devo dirvi una cosa piuttosto importante…”
lanciando un’occhiata a Seifer.
Il vampiro a quello sguardo gli si avvicinò quasi mimando il
gesto di Kiros ed avvolse il suo braccio introno alla vita del compagno
fissando i due genitori, si definiva anche l’altro un genitore
di Squall…
Laguna fissò per un attimo quella mossa e poi sorrise fissando
Squall aspettando che fosse lui a dire qualcosa…pure Kiros aveva
capito quello che il ragazzo stava per dire loro e sorrise silenziosamente.
Squall fissò leggermente imbarazzato Seifer e poi il padre ed
il suo compagno…si sentiva stranamente impacciato in quella situazione
e non sapeva bene come dire quello che doveva dire.
“Ecco…non so bene se siete venuti a conoscenza della piccola
avventura del folle trio di ieri sera…” incominciò
girandoci un po’ attorno.
“Si, ma non sono riuscito a parlare con loro bene… erano
estremamente shockati… che mi era venuto il dubbio che tu fossi
morto…” disse il sindaco fissando i due mentre Seifer non
faceva notare nessuna intenzione di voler lasciare Sqaull dal suo abbraccio
possessivo…
“No…come puoi notare sono incolume…il motivo per cui
erano shockati era perché…beh…non sono voluto tornare
in dietro con loro nonostante Seifer mi avesse ridato la libertà…”
Laguna sorrise dolcemente.
”Beh, anche io se Kiros mi desse la libertà di andarmene
non lo farei…”
Anche se non c’entrava molto la cosa, visto che l’uomo mica
lo teneva prigioniero…Seifer a quelle parole sorrise leggermente,
Loire era veramente unico…
Anche Squall sorrise e scosse il capo…parlare con suo padre certe
volte era inutile…a volte capiva le cose al volo (come altre volte
non le capiva neppure se gliele sventolavi sotto il naso)…comunque
decise di dare lo stesso voce a quelle parole.
“Padre…io sono innamorato di Seifer…per questo ho
deciso di rimanere al suo castello di mia iniziativa…”
Seifer a quelle parole guardò amorevolmente il suo compagno,
con una dolcezza assoluta negli occhi, che Laguna notò subito…
li fissò per un momento, era felice di sapere che Squall aveva
finalmente trovato la sua anima gemella…
”Sei venuto per chiedere la mia benedizione Squall?” chiese
curioso.
“Beh si…ed anche per farti sapere che stavo bene e che verrò
comunque a trovarti spesso…e volendo…” lanciando un’occhiata
a Seifer quasi a chiedergli conferma “Potreste sempre venire voi
a trovarmi…”
Seifer a quelle parole per un attimo alzò il sopraciglio pensando
poi si girò verso i due.
”Beh, se non vi da fastidio… anche se adesso da quando c’è
Squall è più presentabile ad occhio umano… insomma
siete i benvenuti…”
Non era bravo in quelle cose, eppure con le sue parole aveva fatto sorridere
immensamente Laguna che si aggrappò a Kiros.
”Hai sentito Kiros, potrò andare a vedere Squall quando
vorrò…”
“Si ho sentito Laguna…è una bella cosa…”
disse Kiros voltandosi poi verso i due ragazzi “Cercherò
nel frattempo di rimetterlo in sesto…fin’ora non mi ha voluto
ascoltare ed ha continuato a trascurarsi…”
“Bene…te lo affido allora…”
Laguna si staccò dal compagno e si avvicinò ai due…
e poi abbracciò entrambi stretti stretti, lasciando completamente
spaesato il vampiro che non sapeva come comportarsi in quella situazione…Squall
invece che era abituato a quel tipo di trattamento ricambiò l’abbraccio…dopo
un po’ però si staccò.
“Ora è meglio se togliamo il disturbo…stavate dormendo
immagino…”
“Non ti preoccupare Squall…non hai disturbato…”
disse il moro.
“Sai bene che non disturbi mai tu… e nemmeno voi conte…”
disse staccandosi dai due… mentre nella mente del vampiro non
era tornato ancora tutto a posto… non sapeva come reagire a quell’abbraccio
così caldo da parte di Laguna… non dovrebbe odiarlo? Gli
stava portando via il figlio per la secondo volta…
“Grazie…allora ci vediamo presto…” disse Squall
congedandosi e prendendo Seifer per mano per avviarsi verso la porta.
Laguna e Kiros li accompagnarono fino all’uscita e lì rimasero
a fissarli mentre si allontanavano verso la loro carrozza, che li avrebbe
riaccompagnati su al castello che sovrastava la città. Nel breve
tragitto Squall notò un gruppo di ragazzini di circa tredici
anni ridacchiare e scherzare, cercando di non farsi sentire troppo,
sulla strada che portava fuori dalle mura…scosse il capo sospirando…certi
ragazzini erano davvero terribili già a quell’età…probabilmente
erano sgattaiolati fuori di casa senza che i genitori lo sapessero…ma
come rimproverarli, erano cose che faceva anche lui da piccolo.
Stava per voltarsi e raggiungere la carrozza dove Seifer lo stava aspettando
quando intravide qualcosa con la coda dell’occhio…spostò
di nuovo l’attenzione sui bambini e sollevò un po’
lo sguardo…sgranò gli occhi quando vide un carro, che riconobbe
come quello del mugnaio, sfrecciare giù dalla discesa senza controllo
proprio verso di loro…doveva aver perso i fermi che lo immobilizzavano.
Senza pensarci due volte corse nella loro direzione, sperando di fare
in tempo per salvarli prima che fossero colpiti in pieno dal carro…Seifer
fissò il compagno sorpreso, subito non capendo cosa stesse facendo
e perché si era messo a correre a quel modo…se ne accorse
solo quando il moro aveva quasi raggiunto i ragazzi e gli stava urlando
di spostarsi di lì…il resto avvenne tutto troppo velocemente
perché il vampiro potesse anche solo pensare di intervenire…l’unica
cosa che si sentì fu l’urlo terrorizzato di Laguna nel
vedere il figlio gettarsi davanti al carro per proteggere i bambini
e venire travolto da esso.
Seifer scattò subito in quella direzione, non era possibile,
non era giusto… eppure perché gli avevano fatto assaggiare
la felicità se poi gliela toglievano in quel modo… era
ingiusto… perché promettere una cosa se poi non la mantenevano!!
”SQUALL!” urlò mentre si avvicinava… i suoi
tratti stavano cambiando e la bestia stava prendendo il sopravento…
il suo cuore non riusciva a sopportare il solo pensiero di poterlo perdere…
Laguna era corso pure lui in quella direzione, seguito a ruota da Kiros,
mentre nella sua testa c’era solo una frase…
‘ti prego… fa che sia vivo….’
Quando Seifer ed i due uomini arrivarono sul luogo dell’incidente,
trovarono quattro ragazzini sconvolti e piangenti al bordo della strada….e
Squall intrappolato sotto al carro…non si muoveva…era perfettamente
immobile e da lui non fuoriusciva neppure un suono.
Solo con un movimento della mano il carro venne spazzato via…
e allora le sue braccia caddero vicino al suo corpo, mentre gli occhi
erano puntati su quel corpo che non dava segni di vita… Laguna
ormai era in ginocchio vicino al figlio supplicandolo di risvegliarsi,
mentre le bianche gotte del conte vampiro erano rigate di lacrime di
sangue… chiuse gli occhi alzando il viso verso la luna lanciando
un urlo di puro dolore che faceva congelare il sangue nelle vene dei
vivi e dei animali… i suoi occhi si scurirono… e il vestito
iniziò a straparsi mentre dalla sua schiena apparvero delle ali
nere da pipistrello… le sue dita si trasformarono in artigli…
mentre i canini si stavano allungando… aveva perso completamente
controllo di sé… come mai gli fosse successo…
Con il viso ancora rivolto verso la strada Squall sembrava davvero morto…non
respirava…il suo cuore non batteva più…però
cosa strana che nessuno notò fu che non c’erano tracce
di sangue a caratterizzare quel terribile scontro…poi all’improvviso
il corpo del ragazzo cominciò a risplendere di una luce azzurra/argentata
che piano piano aumentò di intensità…anche attraverso
la stoffa della camicia si poteva distinguere la forma della croce sulla
sua schiena.
Poco dopo Squall emise un gemito e cominciò leggermente a muoversi…fino
a quando non si mise faticosamente a sedere…Kiros quando notò
l’avverarsi di quello strano miracolo, attirò Laguna a
sé scostandolo un po’ dal figlio che era tornato in vita.
Laguna sgranò gli occhi fissando quello che succedeva, forse
le sue preghiere erano state ascoltate… ma il vampiro non notò
nulla di quello… ormai la sua metamorfosi stava giungendo alla
fine… stava soccombendo lentamente alla bestia…
Squall annaspò cercando di riprendersi e percependo istintivamente
quello che stava succedendo alzò lo sguardo verso Seifer e lo
vide…non si sorprese ne si spaventò di quella trasformazione…quello
che sapeva era che doveva fermarlo prima che fosse troppo tardi…quindi
ancora un po’ dolorante si alzò e si avvicinò verso
il vampiro.
“Seifer…” lo chiamò una prima volta senza però
ottenere la sua attenzione “Seifer…smettila…sto bene….”
Era perso… era perso in un corridoio buio… eppure sentiva
una voce che lo chiama… una voce calda… che lo pregava di
smetterla… ma non riusciva a capire… la creatura girò
la testa verso di lui e gli occhi neri si puntarono sulla figura di
Squall ringhiando…
Il ragazzo non si fermò, per nulla intimorito dal compagno…continuò
ad avvicinarsi a lui fino a quando non sollevò una mano a toccargli
quel bellissimo volto deformato in bestia…
“Seifer…torna in te…” lo chiamò di nuovo.
La creatura lo stava fissando immobile… mentre dalle sue labbra
uscii una voce rauca.
”S…sq…uall?”
“Si, sono io…focalizzati su di me…non lasciarti andare…ascolta
la mia voce…senti i miei tocchi…” disse sporgendosi
verso di lui e posando le sue labbra calde contro le sue fredde.
La creatura chiuse gli occhi lasciandosi dondolare dalle sensazioni
regalategli dall’amato… lentamente le ali nere iniziarono
a scomparire… i capelli spettinati gli caddero sul viso…
gli artigli presero di nuovo forma delle mani e le gambe tornarono alla
loro normalità… fino a non tornare al aspetto di sempre…
in soli pantaloni stracciati… aprì per un momento gli occhi
fissandolo dolcemente.
”Squall…” per poi richiuderli e svenire…
Squall lo prese al volo e lo sorresse per quello che riuscì,
lui stesso piuttosto stanco dall’esperienza appena avuta.
“Kiros…ti prego aiutami a portarlo alla carrozza…da
solo non ce la faccio…”
Il moro si allontanò prontamente da Laguna ed andò da
Squall, prelevando Seifer dalla sua stretta e sollevandolo tra le sue
braccia senza troppa fatica.
“Lascia fare a me…” disse lanciando un’occhiata
a Laguna che si occupasse del figlio.
Laguna non appena Kiros prese tra le braccia Seifer si avvicinò
a Squall prendendo il suo viso tra le mani fissandolo.
”Stai bene?”
Intanto Fujin si era avvicinata a Kiros come per fargli strada mentre
Raijin preparava la carrozza per potere ospitare il loro conte svenuto
e il suo compagno…
“Si…sto bene, non ti preoccupare…sono solo stordito
e dolorante…” disse con un lievissimo sorriso scostandogli
le mani dal viso “Vieni…accompagnami alla carrozza…e
poi occupati di questi monelli…” lanciando un’occhiata
ammonitrice ai bambino ancora sotto shock.
Laguna tirò un sospiro di sollievo vedendo che Squall stava bene,
ne avrebbe parlato con lui la sera dopo, aveva intenzione di andarlo
a trovare sicuramente per assicurarsi che entrambi si fossero ripresi…
ormai era sicuro nel amore di Seifer per Squall e questo lo rendeva
felice…
”Si… va bene…” disse accompagnandolo alla carrozza
dove Kiros con l’auto di Raijin aveva appoggiato in una posizione
comoda l’esausto conte Von Almasy…
Squall salì a sua volta sulla carrozza sistemandosi accanto al
compagno e poi si sporse fuori dal finestrino per salutare i due genitori.
“Non preoccupatevi per me…e venite a trovarci quando volete…a
presto padre…Kiros….”
Laguna prese la mano di Kiros mentre fissò la carrozza allontanarsi.
”Il conte… lo ama davvero…” sussurrò
stringendosi a lui…
Squall era disteso a letto nella camera di Seifer, accoccolato contro
il vampiro ancora privo di sensi…ormai erano passate due ore da
quando era svenuto e stava aspettando che si riprendesse da un momento
all’altro…sperava che la sua vicinanza lo aiutasse a tornare
cosciente.
Seifer sentiva un calore accanto al suo corpo… lentamente mosse
il braccio stringendo quella fonte a sé, sperando che non fosse
solo un sogno aprendo lentamente gli occhi e girandosi a fissare quelli
azzurri del amato, per sorridere stanco ma felice.
”Ciao…”
“Ciao a te…” sorrise “Come ti senti?”
Il vampiro si rigirò stringendolo a sé chiudendo gli occhi.
”Adesso… adesso sto bene… tu?”
“Anche io sto bene…mi spiace di averti fatto preoccupare…”
disse baciandogli dolcemente il viso ed avvolgendo la sua vita con le
braccia per avvicinarsi di più a lui.
“Mi… mi sono sen…sentito morire… non riuscivo…
a capire come sarei… riuscito ad andare avanti senza di te…”
“Perdonami…non volevo…ma non potevo lasciare morire
quei ragazzini” appoggiando il viso contro il suo petto “Comunque
se c’è una cosa che non devi temere è che non ti
lascerò mai solo.”
Seifer affondò il viso vicino al collo del compagno stringendolo
a se sussurrando.
”Non farlo mai… ti prendo a parola sai…”
“D’accordo…posso dartene la certezza…perché
sono state le quattro divinità a dirmelo…” sussurrò.
Il vampiro alzò lo sguardo fissandolo.
”Come?”
“Mi sono apparse mentre ero…beh…in sospeso tra la
vita e la morte…e mi hanno spiegato meglio cosa consiste essere
il figlio della luna…” sorrise sporgendosi verso di lui
fino a quando i loro visi erano a pochissimi centimetri di distanza
“Tra le tante cose che mi hanno spiegato…è che con
l’unione tra la ‘creatura maledetta’ ed il loro prescelto…quest’ultimo
avrebbe ottenuto l’immortalità tramite la loro benedizione…in
poche parole non posso morire Seifer…resterò per l’eternità
come mi vedi in questo momento…morirò solo quando il nostro
legame verrà spezzato, ovvero con la tua morte…le nostre
esistenze sono legate da questo momento”
Seifer non rispose a quelle parole, si limitò a chiudere la distanza
tra le loro bocche, facendo aderire le loro labbra, baciando il suo
compagno con passione per esprimere la sua felicità. Squall rispose
al bacio con la stessa passione, facendo scivolare le dita tra i suoi
capelli in lente carezze…la prospettiva di passare l’eternità
con lui era terribilmente appagante.
Il biondino lentamente si staccò dal bacio fissandolo negli occhi
con un sorriso.
”Io… Conte Seifer Von Almasy… giuro sul mio sangue
maledetto… di fronte agli dei e alla luna nostra amica…
di amarti e proteggerti, nel bene e nel male…fino al momento che
la morte non deciderà le mie sorti…”
Squall sorrise ed appoggiò la fronte contro quella del compagno.
“Io, Squall Leonheart…giuro sulla mia vita e sui miei avi
di amarti e proteggerti, nel bene e nel male…fino al momento che
la morte non deciderà delle nostre sorti…” corresse
dolcemente…sigillando quel giuramento con un nuovo bacio.
Fine 3^ parte
Saya: FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Seifer: *____* e mio tutto miooooooo
Miyu: Yeeeessss!!!! *che lancia coriandolini da tutte le parti*
Laguna: Il mio bimbo e vivo e felice *stringendosi a Kiros*
Squall: …...
Kiros: te lo dicevo che sarebbe finito tutto bene, no? *abbracciandolo*
Saya: oooh che bello abbiamo finito... *ancora incantata*
*Seifer si abbraccia Squall ripetendo mio
Laguna: tu hai sempre ragione amore *__*
*Squall si lascia abbracciare da Seifer felice
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