Disclamer: i personaggi di questa fic come al solito non appartengono a noi ma alla Square Soft (sigh…Kiros ç__ç NdMiyu)
Note: Questa è una AU (zia noi scriviamo solo AU? ndSaya – così sembra^^;;; NdMiyu) dove il nostro caro biondino è un vampiro (e che vampiro *ç* ndSaya lascialo ... è mio ndSquall io mi accontento di Kiros *_* NdMiyu ma lui è mio^-^ NdLaguna ç___ç NdMiyu) mentre Squally e un essere umano... qualsiasi (manco tanto u.u ndSaya)
Dediche: Salve, salvino... ed ecco ci al vostro cospetto di nuovo assieme e non con La Mano Del Destino... ma con Il figlio della Luna... che non c'entra un tubo... ma è nata per Natsume che compie gli anni... con questa fic vogliamo augurarle tanta felicità e che tutti i desideri le se averino.... (AUGURI Nat!ndSaya&Miyu)


Figlio Della Luna

Capitolo 2

di Miyuki e Saya

Erano passati alcuni giorni da quando Squall era stato condotto all’imponente castello dei von Almasy e da allora non era successo nulla di insolito, a discapito di quello che il moretto aveva pensato. La prima notte per lui era stata la più difficile, non sapendo quanto si potesse realmente fidare del vampiro nonostante la sua gentilezza, così aveva giaciuto sveglio nel suo letto per tutto il tempo, osando assopirsi soltanto a mattina inoltrata lasciando aperti i tendaggi della stanza, in modo da rendere luminoso ogni angolo.
Si era risvegliato poi nel primo pomeriggio, per rivestirsi, uscire ed andare alla ricerca della cucina nominatagli la sera prima da Seifer, girò per una buona mezzora rischiando seriamente di perdersi prima di incontrare Raijin che lo condusse alla sua meta.
Squall notò subito che la cucina non era stata utilizzata da parecchi anni (secoli forse?) ma come era successo per la sua stanza era stata perfettamente ripulita e rimessa in funzione per lui…pure la dispensa era stata riempita di cibi commestibili per un essere umano….Seifer si era davvero dato da fare per rendere più comodo possibile il suo soggiorno al castello e questo diede parecchio da pensare a Squall.
Perché il conte lo stava tenendo in vita? Questa era la domanda principale a cui non riusciva proprio a dare risposta….l’ira del vampiro che aveva fatto tremare tutto il villaggio con quella sua richiesta sembrava essere sparita….ok…non era mai stato un sovrano particolarmente tiranno ma neppure un santo…quindi se non lo voleva uccidere doveva senza dubbio esserci un'altra ragione…no?
Già…ma qual’era….ricatto forse? No, non lo credeva possibile visto che il suo villaggio non avrebbe potuto donargli molto….di certo non qualcosa che il conte non aveva già in abbondanza….ed in ogni caso non avrebbe permesso a suo padre di pagare alcuna cifra in cambio della sua vita…non sarebbe stato giusto.
Allora cosa….forse voleva divertirsi con lui e torturarlo. Beh…se quelle erano davvero le sue intenzioni non lo avrebbe lasciato fare senza prima combattere.
Squall continuò a formulare ipotesi su ipotesi….ma tutte furono rapidamente smontate con il passare dei giorni durante i quali Seifer non accennò a fare nulla di quello che aveva pensato.
Per il signore delle tenebre quelle sere, da quando l'umano era venuto a vivere con loro, erano diventate incubi, mai si sarebbe immaginato di poter diventare così nervoso solo per colpa di un insignificante umano, che non parlava. Cavolo Fujin non era loquace, ma almeno due parole in riga le diceva...
Lo irritava l'indifferenza di Squall nei suoi confronti, ma in fondo riusciva anche a capire che non era facile per quel umano stare con loro, anzi... sicuramente si stava chiedendo quale sarebbe stato il suo destino e lui voleva spiegargli che non intendeva fargli alcun male... se solo la principessa dei ghiacci lo stesse ad ascoltare... ma naturalmente l'amante di Shiva, come l'aveva soprannominato ormai, non dava segni d'interesse di conversazione nei suoi confronti... forse avrebbe dovuto scegliere lui la sua “vittima”... tipo qualche suo amico, così almeno si sarebbe divertito a farlo chiacchierare o spaventare... ma con Squall questo era impossibile.
Non avrebbe dovuto reagire d'impulso come il suo solito, ma quei maledetti ragazzini l'avevano fatto infuriare come non mai... si erano permessi di andare al mausoleo dei suoi avi a rovinare le sue belle statue... ripensandoci ora finiva ad arrabbiarsi e innervosirsi ancora più di prima, e ringhiando finiva sempre per andare in biblioteca a cercare di calmarsi leggendo qualche bel libro...
Il conte però non si arrendeva nonostante la reticenza di Squall a parlare con lui…se c’era una cosa che non sapeva e non voleva fare era gettare la spugna, così anche quella sera eccoli seduti nell’enorme soggiorno, accomodati su due poltroncine davanti al camino.
Il biondo vampiro fissò Squall direttamente negli occhi prima di parlare.
"Allora, gradite la vostra nuova dimora?" chiese con voce calma.
“Si…è confortevole …” rispose semplicemente il moretto con indifferenza, standosene seduto composto.
Seifer continuò a fissarlo mentre continuò imperterrito la sua missione.
"E cosa avete fatto durante il giorno?"
“Non molto…ho esplorato il vostro castello e pranzato…”
Squall davvero non capiva il desiderio del conte di parlare con lui…che cosa diavolo voleva fare??
Il biondino annuì continuando a fissarlo.
"E vi piace il mio castello?" chiese curioso, e un po' sollevato che l'altro si stava degnando almeno di rispondergli.
“E’ interessante…ogni giorno scopro qualche luogo nuovo da visitare…”
"Ah si? Tipo?" continuando a fissarlo curioso, mentre si portava la mano sul mento.
Il moretto lo studiò alcuni istanti impassibile prime di rispondere.
“Ho trovato una stanza completamente tappezzata di specchi per esempio…”
Seifer distolse lo sguardo e sorrise leggermente con tono nostalgico.
"La stanza degli specchi...peccato che io non possa più usarla..."
Squall inarcò un sopracciglio perplesso, subito non capendo a cosa si stava riferendo il conte…poi però si ricordò che i vampiri non venivano riflessi dagli specchi.
“Immagino di no”
Il vampiro scosse leggermente la testa per tornare a puntare le sue iridi verdi sul brunetto.
"E vi è piaciuta la stanza dei specchi?"
“Si…abbastanza….”
Seifer iniziava ad innervosirsi, non era possibile che doveva tirare fuori ogni parola con la forza da quelle labbra sottili.
"E c'è qualcos'altro che vi è piaciuto?"
Il ragazzo non rispose….sinceramente si era stancato di quella conversazione forzata…gli sembrava quasi un interrogatorio.
“Sentite conte….perché volete parlare con me a tutti i costi? Quali sono i vostri scopi nell’avermi qui?”
Seifer simulò un sospiro chiudendo gli occhi per calmarsi per poi aprirli e fissare Squall.
"Vi da tanto fastidio essere riconoscente che non vi faccio nulla? O desiderate così ardentemente essere ucciso da me?" chiese con voce pericolosamente bassa.
“No….solo non capisco questo repentino cambio di idea, visto come eravate ansioso l’altra sera di veder scorrere del sangue…” con sguardo duro “E comunque non pensate che non mi sappia difendere se mai vi verrà voglia di provarci.”
Seifer si alzò di scatto fissando il ragazzo di fronte a sé.
"Sei insolente amante di shiva... esigo rispetto nei miei confronti..." fissandolo con sguardo truce.
Squall ricambiò lo sguardo senza scomporsi minimamente.
“Io non sono insolente…conosco solo le mie capacità!”
Seifer esibì un leggerò ghigno.
"Allora seguitemi prode guerriero... vediamo la principessina con un arma in mano cosa sa fare...."
“E’ una sfida questa?” alzandosi in piedi per nulla intimorito, anzi furioso per essere stato chiamato principessina….odiava quando la gente gli affibbiava dei nomignoli del genere a causa del suo aspetto.
Il biondo vampiro lo fissò e con un ghigno rispose.
"Un duello al primo sangue..."
“Al primo sangue eh? Cos’è, non volete rovinarvi i vostri begli abiti? Comunque va bene….accetto!”
"Non hai capito un tubo principessa... si va alla prima ferita... se si va al ultimo sangue... ti dovrei uccidere... e io questo non voglio fare..."
Squall sbuffò con aria insofferente e si avviò verso la porta, quel conte gli dava sui nervi con i suoi modi di fare….perché rendere le cose più complicate di quello che erano, se si combatteva si doveva mettere in gioco la propria vita altrimenti come si sarebbe mai potuto fare sul serio.
“Invece di parlare conducetemi dove volete tenere il duello.”
Il biondo vampiro sospirò e quasi sconsolato uscì dalla biblioteca scendendo le scale... lanciò un occhiata a Fujin e Raijin quando passò loro accanto, per poi proseguire verso quella che lui usava per gli allenamenti... la sala da ballo...
La sala era grande, come si addiceva ad un posto dove si dovevano organizzare i balli sfarzosi dei nobili ricchi, eppure in essa non sembrava ci fosse stato un ballo da secoli, forse per colpa della maledizione dei Von Almasy. Il soffitto era alto, decorato con vari dipinti e lampadari di cristallo...
Il pavimento era un po' rovinato, ma con un po' di olio di gomito poteva tornare splendente come era una volta...
"Ecco ci principessa..."
Squall si guardò attorno studiando il “campo di battaglia” e sembrò trovare la sua approvazione…era spazioso e privo di ostacoli o impedimenti, avrebbe potuto muoversi senza problemi e senza doversi preoccupare di dove stava mettendo i piedi.
“Benissimo…le armi?”
"Fujin, Raijin... portate le armi..."
I due, ormai completamente rassegnati agli sbalzi d'umore del loro signore da quando Squall era giunto al castello, portarono ad ognuno dei due duellanti uno spadone senza proferire parola.
"Spero che ti sappia usare la spada..."
“Oh, non vi preoccupate di questo….la so maneggiare egregiamente…” disse il moretto impugnandola saldamente e cominciando a muoverla per prendere confidenza con essa.
Seifer lo osservò per un attimo per poi alzare la sua fedele Hyperion puntandola contro di lui, il suo movimento aggraziato dava quasi l'idea che quella spada avesse il peso di una piuma.
"Quando vuoi... principessa dei ghiacci..."
Squall serrò la mascella adirato sentendosi chiamare con quel nome…non gli piaceva che fosse pronunciato con tanto scherno….si mise così in posizione d’attacco, facendo capire a Seifer che lo scontro sarebbe cominciato da quel momento.
Seifer non si mosse, puntò le sue iridi verde smeraldo addosso al ragazzo studiandoselo ancora con quel sorriso beffardo che non accennava di volersene andare da quelle labbra sottili....al che Squall decise smuovere lui la situazione, lanciandosi contro di lui tenendo la guardia della spada bassa. Le loro armi entrarono in collisione e sfregarono l’una contro l’altra creando quel rumore di ferro battuto che aumentò l’adrenalina nei corpi dei ragazzi.
Squall retrocesse di un passò e poi attaccò di nuovo, scontrandosi con la difesa impenetrabile del vampiro.
Per Seifer quello fu un gioco da ragazzi.
"Impegnati, se vuoi ferirmi..."
Sorrise di nuovo, si divertiva a giocare con Squall, come un gatto con il topo, si mosse leggermente al lato e lo attaccò con un movimento veloce...
“Non mi sottovalutare conte…” disse Squall fissandolo duramente.
Spostò di lato la spada di lato ed incassò il colpo del vampiro, poi con un movimento repentino verso di lui cercò di sbilanciarlo…quando poté di nuovo usare la sua arma la fece ruotare davanti a sé per fermarsi poi di colpo e partire con un affondo.
Il conte si spostò leggermente, quanto bastava per schivare il colpo e alzò velocemente la spada incrociandola con quella di Squall spingendolo via... per poi riattaccare con una mossa fulminea....Il moretto si chinò facendo passare l’arma di Seifer sopra la sua testa ed allo stesso tempo caricò il suo colpo con l’intenzione di colpirlo con il piatto della spada alle gambe ma il biondino fu terribilmente rapido. Emise un salto con una facilità assurda e poi si posò come una piuma sul filo della lama dell’avversario, restando in perfetto equilibrio.
Seifer lo fissò dall’alto con un sorrisino derisorio, ricordando al moretto la terribile differenza che li divideva…Squall però non si lasciò affatto intimorire anzi, fu ancora più determinato a mostrare a quello sbruffone quanto valeva, quindi tolse la spada da sotto il vampiro, che fece un balzo all’indietro e si preparò al nuovo attacco.
I due ripresero a combattere con colpi serrati, il rumore di metallo battuto riempì l’enorme sala creando degli echi che avrebbero potuto sembrare agghiaccianti…il tutto sotto lo sguardo attento di Raijin e Fujin, pronti ad intervenire se qualcuno dei due avesse perso eccessivamente il controllo.
Seifer ormai si era stufato del duello, si, doveva ammettere che il ragazzo era forte, ma non abbastanza ancora... questa volta decise di attaccare lui, strinse la spada nella mano e con il sorriso che non moriva mai si avvicinò a Squall con passi veloci e calcolati, le loro lame si incrociarono di nuovo, nessuno poteva prevedere come sarebbe finito... anche se in molti avrebbero scommesso su Seifer... Con una spinta più forte delle altre Squall non riuscì a tenersi in equilibrio e iniziò a cadere in dietro... ma questo non lo distolse dal combattimento, così come non distolse il conte... entrambi sfruttando la situazione senza rendersene conto si regalarono due ferite specchiali, uno facendo salire l’altro scendere le lame in contemporanea... e il duello finì con Seifer in piedi sopra ad un Squall per terra... mentre si puntavano le spade alla gola... e il sangue che colava sui loro visi...
Il moretto lo fissò con odio…il sangue cominciò a scivolargli negli occhi infastidendo la sua vista…il dolore che subito non aveva provato per l’eccesso di adrenalina che gli scorreva nelle vene ora cominciò a farsi sentire ed il braccio che reggeva la sua spada iniziò a tremare.
“Maledetto…” mormorò prima che l’arma gli scivolasse di mano e cadde sul pavimento….poco dopo Squall perse i sensi per la ferita al volto.
Seifer per un primo momento sghingnazzò soddisfatto, ma quando notò che era ferito anche lui rimase sorpreso... e ancora più sorpreso rimase quando vide Squall di fronte a lui perdere i sensi... lanciò Hyperion a Raijin mentre si inginocchiò vicino all’umano ferito.
"Stupido... sono veramente stupido..."
Lo prese in braccio e guardò verso Fujin.
"Spero che abbiamo delle bende... portatemi anche acqua calda..." ringhiò mentre si diresse con il ragazzo in braccio verso la stanza di quest'ultimo... aveva quasi voglia di assaggiare quel sangue, ma aveva paura di perdersi e ucciderlo, diede fondo a tutta la sua volontà ignorando il dolce profumo scaturito da quel liquido così vitale per la principessa (ancora con sta principessa ndSquall u.u ndSaya) tra le sue braccia...
Il ragazzo rimase svenuto per tutto il tragitto, senza dare alcun segno di ripresa, la ferita sembrava piuttosto profonda ma non vitale…fortuna che aveva evitato gli occhi. Una volta giunto nella camera di Squall andò subito a depositarlo delicatamente sul letto e si guardò attorno alla ricerca di qualcosa con cui tamponare la ferita fino all’arrivo dei suoi due amici con quello che aveva richiesto.
Non trovando nulla che facesse al caso suo strappò una manica della camicia del ragazzo e gliela premette sul viso.
Si prese il tempo di osservarlo... passò il suo sguardo sul suo corpo... che sembrava tanto delicato, ma che nello stesso momento rinchiudeva dentro di se una forza straordinaria... il conte si rese conto che rispettava quel ragazzo, ma di certo non l'avrebbe mai detto con voce alta... simulò un sospiro e poi la porta si aprì ed entrò Fujin con una bacinella piena d'acqua, seguita da Raijin che portava varie cose che potrebbero essere utili... visto che a loro non servivano le medicine, gli era completamente sfuggito di mente di prenderle tra le altre cose che avevano portato al castello per far si che Leonheart stesse bene...
"Io... io esco, il suo sangue mi sta richiamando troppo..."
Dicendo questo si spostò e il suo posto venne preso dalla donna che tolse quella manica e allungò una mano verso Raijin che gli porse una stoffa pulita, intanto annuì al conte, che si girò ed uscì dalla camera... non rendendosi conto, che non ha nemmeno curato la sua ferita...

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Quando Squall riprese i sensi era già passato un giorno intero…aprì lentamente gli occhi, provando dolore nel fare quel semplicissimo gesto a causa della ferita che stava cercando di richiudersi. Subito si sentì disorientato….non ricordando come era finito nella sua stanza e cosa era successo…poi le immagino arrivarono ed allora contrariamente al buon senso si alzò a sedere di scatto allarmato.
“Datti una calmata principessa…oppure Fujin potrebbero arrabbiarsi se si dovesse riaprire di nuovo la ferita.”
Il suo sguardo si diresse automaticamente verso quella voce e seduto su un divanetto poco distante dal letto, con un libro in grembo, stava Seifer.
“Tu….che ci fai qui!?”
Seifer lo fissò mentre inconsciamente passò la mano sulla fronte dove c'era una cicatrice, e poi rispose.
"Ti stavo tenendo d'occhio, quando un umano si ferisce non è facile come per noi, che usiamo il nostro sangue maledetto per guarirci..." soddisfatto della risposta tornò a leggere il libro sicurissimo che ormai Squall sarebbe tornato a stendersi e ignorarlo, non aveva voglia di litigare di nuovo con lui, gli bastava stargli vicino... ecco si... bastava questo...
Ma al contrario delle previsioni di Seifer il moretto non aveva intenzione di starsene zitto questa volta, perché aveva notato una cosa che andava in disaccordo con le sue parole appena dette.
“Allora perché sulla tua fronte sta ancora quella cicatrice se sei così bravo a curarti?” chiese senza neppure accorgersi che entrambi erano passato dal darsi del voi al darsi del tu.
Seifer sorpreso alzò gli occhi fissandolo con lo sguardo penetrante, mentre rispose con un tono di voce quasi divertito.
"Ho lasciato la cicatrice per ricordarmi che non devo mai sottovalutare un avversario... anche se esso sembra gracile come una principessa dei ghiacci..."
Il sorriso continuava a stare sulle sue labbra, ma non riusciva a non punzecchiare quel essere umano, che gli aveva fatto provare più emozioni in quegli ultimi giorni, da quando era giunto da loro, di tutte quelle che lui aveva provato nei secoli che aveva alle sue spalle...
Squall a quelle parole fu sinceramente sorpreso e non rispose…così il conte ammetteva che era forte e si sarebbe tenuto quella cicatrice come memoriale del loro scontro….quella cosa generò in lui una certa soddisfazione e diminuì stranamente il suo astio nei suoi confronti…non era poi così arrogante se ammetteva di vederlo come un suo pari…o quasi.
“Mh….capisco…” mormorò sempre con espressione che non lasciava intravedere i suoi veri sentimenti e si rimise sdraiato sul letto.
Il conte continuò a fissarlo all’inizio senza dire una parola, parve quasi che se lo stesse studiando, come se volesse imprimersi nella mente la sua figura stesa sul letto, eppure nella mente del vampiro, in quel momento c'era completa confusione, non riusciva a mettere insieme due pensieri razionali, che non fossero addicenti alla bellezza del umano nel letto... scosse leggermente la testa chiudendo il libro e si alzò avvicinandosi al letto.
"Come ti senti?"
Squall voltò leggermente il capo nella sua direzione.
“Sono stato meglio….ma me la caverò, per una ferita del genere non c’è da preoccuparsi…”
Seifer incrociò le braccia sul petto continuando a fissarlo.
"Ne sei sicuro?"
Non era pratico delle ferite dei mortali, e si preoccupava seriamente che potesse succedere qualcosa al ragazzo... voleva proteggerlo...
“Si…non è una ferita mortale…solo fastidiosa….” e mentre pronunciava quelle parole si chiese come mai il vampiro sembrava così sinceramente preoccupato per le sue condizioni….che tenesse davvero alla sua incolumità e lo volesse vivo?
A queste parole il conte annuì con un sorriso.
"Vedi il tuo vestito e stato rovinato, e ho notato che non ne hai altri di ricambio, così mi sono preso la briga personalmente di procurartene almeno due..." disse il biondo continuando a fissare Squall....
Il ragazzo solo allora si accorse che in effetti aveva tutta la camicia stracciata.
“Mh….ti ringrazio…” borbottò nello constatare che il conte in qualche modo sembrava tenere alla sua situazione. Quel pensiero lo stava mettendo stranamente a disagio e non ne capiva il perché.
"Li ho poggiati ai piedi letto... e ne abbiamo presi anche un paio per dormire..."
Continuava a fissarlo, quel ringraziamento gli aveva riscaldato il cuore... e sorrise seriamente...
Squall fece un cenno col capo, non volendo ripetere due volte un ringraziamento, e si tirò lentamente a sedere, senza movimenti bruschi, per vedere quello che il conte gli aveva procurato.
Sul letto accanto ai piedi di Leonheart c'erano due camice di ottima fattura una nera e una bianca, e due paia di pantaloni stretti e di pelle neri, così come piacevano a lui. Vicino a essi c'erano due camice da notte fatte di un materiale morbido e comodo per dormire.
"Ti serve aiuto?" chiese Seifer fissando il vestiario, quasi sicuro che Squall volesse cambiarsi...
“No…penso di potercela fare a vestirmi da solo….” disse appoggiando a terra i piedi ed alzandosi, anche se inizialmente con fare un po’ traballante.
Una volta fatto ciò iniziò a sbottonarsi la camicia ormai da buttare non curandosi un granché se Seifer era ancora lì.
Il conte teneva d'occhio il ragazzo, non si sapeva mai, poteva essere preso da un malore improvviso e lui doveva essere pronto a soccorrerlo... però intanto il suo sguardo scivolò sul suo corpo quasi incantato... Squall Leonheart era perfetto... non c'erano altre parole per descriverlo....
Il moretto gettò la sua vecchia camicia a terra e ne prese una di quelle appena fornitegli, più precisamente quella nera, e la indossò….poi iniziò a slacciarsi i pantaloni esibendo le sue gambe snelle ma muscolose allo stesso tempo ed si infilò quelli nuovi, che gli calzavano perfettamente come un guanto….Seifer aveva indovinato le misure a quanto sembrava.
Von Almasy sorrise compiaciuto, adorava quando azzeccava le cose che faceva... cioè sempre... lui non sbagliava mai... solo agiva d'impulso che era diverso (=___= ndSaya modesto -_-;;; NdMiyu), fece passare lo sguardo su tutto il corpo ed infine disse:
"Bene, a quanto pare ho fatto di nuovo centro..."
Squall lo fissò e scosse il capo…quel tipo era davvero assurdo….poi si sedette di nuovo sul letto…la ferita alla testa gli provocava dei giramenti di testa e non era il caso che restasse in piedi troppo, per evitare la figuraccia di crollare a terra.
Quando il ragazzo si sedette, ci mancò poco che Seifer quasi entrasse nel panico, anche se da fuori non lo dava a vedere per niente.
"Ti senti male?" chiese con tono apprensivo.
“No, sto bene….solo ho voglia di stare seduto….” rispose per non ammettere una sua debolezza.
"Non sei ancora abbastanza forte per stare in piedi, hai perso troppo sangue... sdraiati... se vuoi ti porto qualcosa per mangiare..."
Squall lo fissò un attimo e poi abbozzò un sorriso divertito, il primo che Seifer gli avesse mai visto da quando era lì.
“Ah si? E chi di voi cucinerebbe scusa? Sbaglio o il vostro senso del gusto è un po’ “limitativo”? No, grazie….preferisco cucinare da solo…non voglio correre rischi di morire avvelenato perché avete messo lo zucchero al posto del sale o peggio…”
Detto questo si alzò nuovamente dal letto.
“Se proprio ci tieni però….puoi venire con me….”
Seifer per un momento rimase incantato da quel sorriso, non sapeva come ma era riuscito a far sorridere il ragazzo, e questo lo riempiva d'orgoglio... dopo il discorso che fece Squall lo ascoltò con attenzione, sapendo bene che l'umano aveva ragione e sospirò.
"Certo che vengo con te, non voglio rischiare che ti faccia male perché non prendi conto della ferita che hai..."
“Bene….allora andiamo…” disse avviandosi lentamente verso la porta della sua stanza, sicuro che Seifer lo avrebbe seguito, e poi si avviò verso le cucine. Il biondo infatti lo seguì il suo sguardo preoccupato, pronto a scattare in ogni momento, se per caso Squal avesse sentito un malessere di qualsiasi tipo...
Una volta a destinazione il moretto tirò fuori un paio di pentole da un armadietto, una fonda in cui fece bollire dell’acqua ed una più piatta….poi prese patate carote ed altre verdure iniziando a pulirle e tagliarle, con l’ovvia intenzione di metterle a bollire.
Seifer lo osservava curioso, non aveva mai visto nessuno cucinare e si avvicinò cercando di capire cosa stesse facendo Squall:
"Che cosa fai?" chiese alla fine, troppo curioso...
“Sto preparando una zuppa di verdure….” disse affettando delle patate a cubetti e gettandole nell’acqua ormai calda…iniziando a fare un procedimento analogo con le carote.
Seifer non disse niente, mentre era appoggiato al tavolino fissandolo, quasi volesse ricordarsi che cosa faceva per imparare.
Squall continuò a cucinare lentamente stando attento ad evitare movimenti troppo repentini che la sua testa gli avrebbe fatto subito pagare…così mise dentro tutte le verdure che aveva scelto nella sua zuppa ed aspettò che l’acqua si restringesse al punto giusto prima di aggiungere sale e varie spezie per renderla più saporita. Mentre quest’ultima finiva di cuocere nell’altra pentola mise ad abbrustolirsi due fette di cinghiale che gli aveva procurato Raijin qualche giorno prima.
Il conte fissava tutto con interesse e quando vide anche la carne messa a fuoco chiese di nuovo come un bambino.
"E quello?"
Il moretto scosse il capo alla sua ingenuità ed abbozzò un altro sorriso che però Seifer non poteva vedere visto che gli dava le spalle.
“Questo è del semplicissimo cinghiale…deve essere cotto per essere mangiato.”
"Ah... beh cosa pretendi da uno che beve da sempre il sangue..." gli rispose quasi scontroso Seifer non sapendo come difendersi.
“Guarda che io non ho detto nulla….perché ti alteri…” disse lanciandogli un’occhiata da oltre la spalla mentre girava la carne.
"L'hai pensato..." disse il biondo girandogli le spalle incrociando le braccia e poggiandosi al tavolo dietro.
“Sto solo pensando che sei strano e lunatico….” continuando a cucinare come se niente fosse….la zuppa era pronta ed ora doveva solo versarla nella fondina che aveva recuperato.
Seifer sorpreso si girò di nuovo a fissarlo.
"Perché sarei strano e lunatico?"
Era curioso di sapere la risposta del ragazzo, infondo, non sapeva quando avrebbe potuto di nuovo conversare con lui...
“Perché un attimo sei di un umore e quello dopo di un altro…ti alteri per un nonnulla e vuoi sempre avere ragione….per quanto alla tua stranezza, beh, è strano in sé che un vampiro tenga con sé un umano senza volergli fare nulla…”
Stava faticando ancora a convincersi che era davvero la verità ma ormai i fatti parlavano da soli e non poteva più ignorarli.
Il biondo lo fissò mentre nella sua mente rimuginava tutta questa storia, poi sorrise.
"Credo che posso permettermi di essere stravagante... sono pur sempre un bellissimo conte vampiro..." mentre un sorriso largo si dipinse sul suo viso.
"E per quanto si tratta di tenerti qui... beh quella è una questione della difesa del mio onore... e anche se il tuo sangue mi attira... preferisco non toccarti senza il tuo permesso..." finì il conte soddisfatto.
Squall aveva appena finito di versare la sua zuppa in un piatto fondo quando sentì quelle parole…allora si voltò con un sopracciglio alzato ed espressione incuriosirà.
“Oh…e così vorresti assaggiare il mio sangue eh?”
Seifer gli sorrise.
"Sono un vampiro, certe necessità le ho, e il tuo sangue ha un ottimo profumo..."
“Mh….lo prenderò come un complimento…ma sono spiacente per te, al momento non ne è così in eccesso da potertene donare una parte…” disse tornando verso i fornelli per spegnere la padella con la carne e metterla di lato con un coperchio, così che rimanesse calda per dopo ma non continuasse a cuocersi.
"Non ho detto che devi offrirmelo... anche se sinceramente sarei curioso di assaggiarlo..." mentre continuò ad osservare quello che faceva Squall.
"Non metti anche la carne in quella cosa?" puntando la zuppa.
Squall si voltò e portò lentamente a tavola il piatto con la zuppa e poi si mise a cercare le posate.
“No…vanno mangiate separatamente o non sono buone…”
Il vampiro si sedette di fronte a lui mentre continuava a fissare la zuppa.
"Io preferisco quando posso affondare i miei canini nella pelle candida di un collo, e sentire le emozioni della mia vittima che attraversano il mio corpo, mentre io mi godo il suo vitae..." disse il biondo continuando a fissare la zuppa...
“Ad ognuno i suoi gusti..” mettendosi a sedere ed iniziando a gustarsi il suo piatto caldo.
Era strano conversare in quel modo col conte…forse inizialmente non ci aveva mai fatto caso perché era sempre partito con il presupposto di non volerci parlare con lui…eppure era…piacevole.
Seifer poggiò il mento sulla mano mentre continuava a fissarlo curiosò, il suo sguardo si soffermava sulle labbra del umano, scosse leggermente la testa e sorrise di nuovo.
"E cosa ti piace mangiare a te? Cioè cibo preferito, credo si dica così..."
“Non ho un cibo preferito….mi va bene tutto…avere un cibo preferito è stupido perché non sempre si può avere quello che si vuole…” continuando a mangiare “Comunque mi piace come il compagno di mio padre prepara il pollo alle mandorle” (Kiros…ti fanno cucinare? NdMiyu vuoi forse mettere Laguna ai fornelli?-_- NdKiros ehm….credo di no u_u”” NdMiyu e Kiros fai il pollo alle madorle? NdSaya si…qualcosa in contrario? NdKiros)
Seifer ridacchiò a quelle parole.
"Ah lo sapevo che Loire aveva qualcosa con la sua bella guardia del corpo... a quanto pare ci ho azzeccato anche questa volta..." ridacchiò il vampiro mentre si metteva comodo poggiandosi dietro alla sedia...
“Kiros e mio padre stanno assieme già da due anni ormai….”
Squall mentre mangiava fissava Seifer ad alternanza….il conte si stava divertendo, si vedeva….strano, non sono in molte le persone che si divertivano in sua presenza.
Il vampiro sbuffò divertito.
"Ma ti sembra che io vengo al villaggio spesso? Ci vengo solo quando c'è qualcuno che combina qualche guaio, e quell’unica volta all’anno per prendere le minime tasse..."
Continuò a fissarlo con sguardo divertito...
“Beh…adesso lo sai…”
Finita la zuppa si alzò per riporre il piatto nel lavello e poi prese un piatto nuovo per metterci dentro la bistecca, per condirla con sale, pepe ed un goccio di miele.
Anche questa cosa Seifer la osservo con attenzione.
"Perché hai messo anche il miele? Io sapevo che la carne non andava mangiata dolce..." chiese quasi confuso...
“Dipende…” sedendosi per la seconda volta a tavola “Certe carni si accostano bene al dolce…tipo l’anatra all’arancia…e poi va tutto a gusti…”
"Ah capisco..." replicò il biondo continuando a fissarlo "Credo che chiedo troppo se ti chiedo cosa ti piace fare..."
“Fare?” con voce perplessa “Nel senso di hobby o lavoro?”
"Entrambe le cose..."
“Mh….mi piace combattere….mi alleno spesso con i miei amici o anche con Kiros…anche leggere…per quanto riguarda un lavoro, aiuto dove serve….so fare un po’ di tutto…” rispose continuando a mangiare.
"Ah bene... allora d'ora in po' se vorrai, al posto di allenarmi con Rai o Fu, ti andrebbe di allenarti con me? Così cambio un po' il sparring partner..." chiese fiducioso.
“Perché no…è interessante combattere contro qualcuno di forte…”
Squall aveva una strana luce nello sguardo nel pronunciare quelle parole.
Seifer rispose al sorriso uguale.
"Mhm, grazie per il complimento..."
Era soddisfatto a conversare con Squall... finalmente ci era riuscito...
Squall non avendo altro da dire continuò a mangiare in silenzio fino al termine della sua cena, poi si alzò per cominciare a lavare i piatti e le pentole che aveva usato, per infine rimettere tutto nel loro posto.
Seifer neppure disse più nulla, non voleva rovinare quello che aveva ottenuto... perciò continuò ad osservarlo in silenzio con un sorriso leggero che incurvava le sue labbra. Quando il moretto ebbe finito il suo lavoro si voltò verso il conte e lo fissò.
“Penso che adesso tornerò nella mia stanza…” disse con voce calma, in realtà era un po’ affaticato e stordito.
Seifer si alzò seguendolo.
"Ti accompagno... vuoi che ti porti qualche libro o vuoi riposare?" chiese quasi preoccupato.
“Mh si…qualche libro mi piacerebbe leggerlo per passare il tempo…”
Intanto entrambi erano usciti dalla cucina e si stavano dirigendo verso la camera di Squall.
"Che tipo di libro vuoi? La biblioteca è grossa... si trova di tutto..." rispose Seifer continuando a camminare qualche passo dietro a lui...
“Qualche romanzo andrà bene…scegli tu…”
Quando arrivarono alla stanza di Squall e Seifer era sicuro che sarebbe arrivato sano a letto, si diresse verso la biblioteca dove trovò subito un romanzo sui vampiri... era uno dei suoi preferiti, lo scrittore non si rendeva nemmeno conto quanto ci andava vicino alla verità... così tornò dopo una decina di minuti, bussando alla porta.
“Entra pure…”
Una volta dentro Seifer trovò Squall vicino al camino che stava ravvivando il fuoco con un tizzone…addosso aveva una delle camicie da notte fornitegli da lui.
Seifer entrò e lo fissò per un attimo annuendo.
"Ecco, ne ho trovato uno che spero ti piaccia..." mentre continuava a fissarlo, con uno strano sguardo nei occhi.
Squall gli si avvicinò dopo aver riposto il tizzone e gli prese il libro dalle mani.
“Grazie”
"Riposati, se hai bisogno di qualcosa... suona la campanella vicino al letto... verrà qualcuno..."
Annuì girandosi per andarsene...
“D’accordo…” disse fissandolo uscire, poi si diresse verso il letto per mettersi a leggere e vi si sdraiò sopra tirando un sospiro di sollievo…era più stanco di quello che pensava.

****************

Passarono un altro paio di settimane da qual giorno ed i due erano riusciti ad instaurare un complesso rapporto di amicizia. Squall era sempre il solito, silenzioso e freddo nel comportamento ma ogni tanto con Seifer riusciva a lasciarsi un po’ andare ed a concedersi il lusso di sorridere in certe occasioni.
Per loro parlare non era più un problema anzi, le loro conversazioni erano abbastanza frequenti e non più forzate…chiacchieravano del più e del meno, oppure ora che Squall era stato introdotto nell’immensa libreria di Seifer potevano discutere anche di libri.
Oltre a questo c’erano i loro periodici allenamenti con la spada. Il moretto amava quei momenti perché si dimenticava di tutto mentre brandiva la sua arma…e nonostante si impegnasse ogni volta non riuscì mai a sconfiggere Seifer…e questo invece di demoralizzarlo lo rese ancora più determinato a diventare forte come lui, anche se una piccola parte di lui sapeva che non sarebbe mai potuto diventare forte come un vampiro.
In definitiva le cose tra loro erano cambiate molto in poco tempo e questo lasciò molto sorpreso Squall, che non era solito avere così tanta confidenza con le persone….neppure con i suoi tre amici si lasciava andare del tutto eppure li conosceva da tutta una vita….ed il fatto che non riuscisse a darsi delle motivazioni profonde per tutto questo lo metteva un po’ a disagio a volte.
Seifer anche se aveva molte cose da fare, trovava sempre un po' di tempo per passarlo insieme a Squall, qualcosa in quel umano lo tranquillizzava e l'avevano notato anche Raijin e Fujin, senza naturalmente dire una parola... il vampiro era diventato molto più sereno da quando Leonheart era arrivato da loro e nelle ultime settimane, dopo quel fatidico duello... sembrava che niente gli potesse rovinare la giornata... i loro allenamenti lo divertivano, vedeva che Squall diventava sempre più forte e questo lo riempiva di uno strano orgoglio, che non sapeva come piazzare, si ritrovò anche un paio di volte a doversi trattenere a non mordere la pelle candida di quel collo così invitante... si era ripromesso che l'avrebbe morso, solo se lui l'avesse accettato... e poi, più che altro voleva sentire le sue sensazioni quando era con lui... era confuso, non aveva mai provato sentimenti così contrastanti... lo voleva per sé... ma allo stesso tempo, voleva che fosse lui a venire da lui...
Si ritrovava sempre più spesso ad osservarlo e ammirarlo mentre stavano in biblioteca e Squall era perso in qualche libro che leggeva...
Infatti eccoli lì, proprio in biblioteca…il biondo era seduto su una poltroncina a leggere, o meglio a spiare discretamente quello che stava facendo il compagno….Squall al momento era salito sull’alta scala della libreria per prendere un volume che secondo le indicazioni di Seifer doveva trovarsi là in cima.
Il conte aveva un sorriso stampato sulle labbra mentre seguiva ogni movimento dell’umano che si sporgeva su quella scala, mostrando il suo bel fondoschiena... ma c'era anche un'altro motivo, sapeva che quella scala era parecchio precaria, perciò lo teneva d'occhio.
Il moretto riuscì a recuperare il libro senza problemi, fu nel percorso di discesa che il piolo della scala su cui aveva appena poggiato cigolò in modo poco raccomandabile e l’istante dopo si ruppe ad una estremità, dove una delle saldature aveva ceduto. Squall sentendosi mancare quel sostegno perse l’equilibri ed incominciò un bel volo verso terra…da quell’altezza non sarebbe di certo morto ma una bella botta o qualcosa di rotto non glielo avrebbe evitato nessuno.
Seifer lasciò cadere il libro che teneva in mano e scattò con la sua velocità sovrannaturale per raggiungere Squall prima che questo avesse toccato terra facendosi del male... infatti arrivò appena in tempo e il bel umano gli finì tra le braccia…il biondo per l'impatto finì per cadere per terra con sopra Leonheart, simulando un sospiro per avercela fatta....
Squall non sentendo l’impatto col pavimento bensì con qualcosa di morbido e sicuro aprì gli occhi e si ritrovò davanti il viso del vampiro, che fissò non poco sorpreso.
"Stai bene?" chiese preoccupato il biondo.
“Si…sto bene…grazie…” mormorò il moretto con gli occhi sempre puntati sul viso di Seifer.
"Meno male..." mentre le sue iridi verdi erano sempre puntate negli zaffiri di Squall... non mosse nemmeno un muscolo, continuando a fissarlo.
Squall non trovò nient’altro da dirgli, in quel momento si sentiva come incantato dalla figura di Seifer…non gli era mai capitato di sentirlo così vicino a sé da poter far entrare in contatto i loro corpi…soprattutto non con un abbraccio…ed il suo corpo, nonostante una vocina nella sua mente gli stava ordinando di alzarsi, non riusciva ad allontanarsi da lui…non rispondeva ai suoi comandi…e questo lo spaventò.
Così come era confuso Squall, lo era anche Seifer, che continuava a tenere con un braccio la sua vita... il calore del corpo del umano lo stava pervadendo... ma non come quando abbracciava una vittima per soddisfare la sua fame... questo era diverso... molto diverso... sapeva che se il cuore avesse potuto battere in quel momento... avrebbe avuto una velocità innaturale... ma non riusciva a distogliere lo sguardo... era completamente incantato da esso.
Alla fine fu il moretto a staccarsi, alzandosi rapidamente e con agilità.
“Scusami…non volevo caderti addosso…e grazie, per la presa….” mormorò con la sua maschera di ghiaccio che si stava lentamente infrangendo…doveva uscire da quella stanza.
Seifer si alzò.
"Non ti preoccupare, meglio questo... che tu che ti facevi male..."
Non riusciva a capire cosa gli stava succedendo... Squall per lui era come una calamita...
“Bene….ora scusami…vado a portare questo libro in camera…così l’ho pronto per leggerlo…” e senza aspettare risposta si voltò ed usci dalla stanza.
Il vampiro lo fissò andarsene, e poi sospirò anche lui lasciò la biblioteca mentre si diresse quasi sconsolato nella serra dove Fujin teneva in vita un po' di piante, la divertiva prendersi cura di esse... trovò un posto vicino alla piscinetta della serra, dove non poche volte si era fatto il bagno per divertimento... alzò lo sguardo verso le vetrate da dove si vedeva la luna piena, mentre i suoi pensieri si persero a contemplare i sentimenti che gli faceva provare Squall.
Quest’ultimo era andato, come aveva detto a Seifer, in camera sua a riporre il libro ma poi si era messo a vagare per il castello per schiarirsi le idee e darsi una calmata….non riusciva a capire che cosa fosse successo prima con Seifer…il suo corpo a contatto con quello del vampiro si era sentito strano, si era improvvisamente accalorato…era qualcosa che non gli era mai successo prima di allora.
E poi il suo desiderio di restare in quella posizione….no, doveva assolutamente esserci qualcosa che non andava in lui…forse non se n’era mai accorto ma quel castello emanava delle strane onde che confondevano gli esseri umano dopo una eccessiva permanenza…si doveva per forza essere così.
Camminando finì anche lui nel cortile del castello e si diresse verso la serra, senza sapere che vi era anche Seifer al suo interno. Si guardò attorno studiando vagamente affascinato le piante ben curate che vi erano al suo interno e quando il suo sguardo incontrò tulipani., le piante che Kiros era solito regalare a suo padre….gli tornarono in mente le parole che gli aveva confessato una volta quando Laguna aveva provato ad organizzargli un appuntamento con la figlia del fornaio.
“Con Laguna è stato un vero e proprio colpo di fulmine…appena l’ho visto ho capito subito di amarlo…ho desiderato subito di stargli vicino e proteggerlo, fosse stato per me non avrei mai voluto allontanarmi da lui…ignora i tentativi di tuo padre di trovarti una compagna, lui lo fa solo perché ti vuole bene… prima o poi capiterà anche a te di trovare la persona giusta…e quando la troverai il tuo corpo sarà il primo a fartelo capire, anche se la tua mente cercherà di negarlo”
Squall rimase gelato sul posto mentre quelle parole entravano in profondità nella sua mente…no…non era possibile….
Il vampiro era nascosto da delle piante esotiche nel suo posto preferito come sempre quando non voleva farsi trovare... che cosa gli stava succedendo era il pensiero ricorrente, che cosa aveva fatto scatenare quelle sensazioni nel suo corpo freddo... il tocco di Squall... perché quando era sdraiato sopra di lui, aveva perso tutta la voglia di muoversi, anzi l'unica voglia che gli era venuta era di stringerlo a sé e sentire il suo odore, e perché no assaggiare il suo sangue che bramava da quando il ragazzo era venuto a vivere con loro... poi il suo sguardo si posò sull’entrata notando la sua ossessione entrare e si mise sull’attenti, non voleva che lo vedesse... sapeva che anche Squall era scosso da quello che era successo, se no, non se ne sarebbe andato così senza dire niente...
Il moretto dopo essere giunto a quella sconvolgente realizzazione, avanzò lentamente ancora più in profondità nella serra, senza badare più di tanto a quello che gli stava attorno….era troppo scosso per farlo…lui non poteva essersi…innamorato…di Seifer….era impossibile…..e poi non avrebbe mai funzionato! Lui era umano mentre Seifer un vampiro!
In che situazione si era ficcato dannazione!
Si sentiva così frustrato e nervoso….come avrebbe mai potuto affrontare il conte con quel tormento interiore che lo attanagliava!? In quel momento il suo sguardo cadde sulla vasca piena di acqua limpida di quella specie di piscina….era così allettante a vederla…un bel bagno, anche se freddo, lo avrebbe aiutato a schiarirsi le idee e trovare una soluzione…forse.
Così cominciò lentamente a spogliarsi, ignaro di un paio di occhi color smeraldo che lo stavano fissando.
Il vampiro lo contemplava e quando vide che il ragazzo aveva iniziato a spogliarsi sgranò gli occhi, ma non si mosse, era troppo desideroso di rivedere quel corpo ben modellato, che aveva intravisto qualche settimana prima... senza rendersene conto si passò la lingua sulle labbra, mentre la luna che era nascosta dietro a una nuvola si era liberata, per penetrare la serra con i suoi candidi raggi...
Squall ora era completamente nudo di fronte alla pozza d’acqua, la sua carnagione era candida e la sua pelle anche alla vista sembrava liscia e perfetta…lentamente iniziò ad entrare nella piscina, non dando segno di notare la temperatura molto bassa di quell’acqua…in quel momento il termine “principessa dei ghiacci” gli si addiceva più che mai.
Proprio quando quel liquido gelato arrivò a lambirgli i fianchi i raggi della luna andarono a baciare il suo corpo, illuminandolo tutto…e qualche istante dopo accadde qualcosa di sorprendente ed inaspettato. Sulla sua schiena cominciò lentamente a comparire un simbolo di un brillante azzurro…una croce…una croce fin troppo nota alla famiglia von Alamasy.
I due smeraldi nascosti dalle foglie osservavano con attenzione il corpo nudo del ragazzo, era stupendo, era l'unica parola che si poteva formare nella sua mente... però poi successe qualcosa che non si l'aspettava nemmeno Seifer... sgranò gli occhi mentre si avvicinò senza nemmeno rendersene conto, rendendo nota la sua presenza, mentre fissava la schiena di Squall... quella... quella era la croce... la croce che sarebbe apparsa sulla schiena del prescelto, colui, che avrebbe rotto la maledizione che da secoli gravava sulle spalle della sua famiglia... non riusciva a crederci... aveva le labbra leggermente socchiuse ignorando completamente il fatto che ormai Squall si fosse accorto di lui... dalle sue labbra uscì solo:
"Figlio della luna..."

Fine 2^ parte

Saya: ecco finito anche il due **
Miyu: yesss *_* come siamo brave!
Seifer: e la finite così la due?
Saya: perché no?
Squall: *immerso nell'acqua gelida*
Miyu: forse dobbiamo tirarlo fuori prima che muoia assiderato u.u""
Seifer: *Entra in acqua facendolo uscire* lo rimetto dopo quando iniziate il 3 di nuovo in acqua
Saya: ci pensa il prode vampiro al suo prescelto
Miyu: che prontezza u.u
Saya: vabeh,... *guardando i lettori* al prossimo capitolo... che è anche l'ultimo


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