Genere: A.U. Shonen Ai

Rating: NC-17\ X

Manga\Anime: Gravitation (Yami no Matsuei)

Characters: Ryuichi\Shuichi (Hiro\Fujisaki e accenni tra Aizawa\Shuichi e Shuichi\Hisoka – Tsuzuki\Ryuichi)

Fan Writer: Sky Almasy

 


 


Miracle

di Sky Almasy



La storia si svolge in un periodo solare di primavera. Quello era l'ultimo anno di liceo, l'anno dell'ammissione all'esame e l'addio agli studi. Ognuno doveva decidere cosa fare della vita, se andare all'università, se lavorare.

Nell'aula della 3-6, si stava svolgendo una noiosissima lezione di fisica, ed il professor Minamoto, stava spiegando il moto circolare uniformemente accelerato.

Il giovane Shuichi Shindou, era annoiato, con una mano che gli sorreggeva la testa per evitare si addormentasse, e accanto a lui, c'era un indaffarato Ryuichi Sakuma che stava prendendo freneticamente appunti. Erano l'opposto dell'altro, Ryuichi, era bravissimo a scuola, anche se non gli piaceva granché frequentare le lezioni, mentre Shuichi, detestava qualsiasi materia che non fosse ginnastica o musica, ma al liceo veniva tolta.

Improvvisamente, mentre aveva lo sguardo rivolto verso la finestra, con uno scatto, aprì il quaderno e iniziò a scrivere freneticamente qualcosa, che attirò l'attenzione di Ryuichi.

"Shuichi? Cos'hai da scrivere per essere così concentrato? Sicuramente non è roba di scuola!" il ragazzino con i capelli fucsia si voltò verso il proprietario della voce, che gli stava sorridendo radiosamente. In realtà sapeva benissimo cosa stava scrivendo Shindou. Era una canzone, o almeno l'inizio. Tutti e due amavano cantare, e tutti e due scrivevano canzoni. Ed entrambi, dopo la scuola avrebbero voluto prendere la strada della musica. Avevano almeno due testi ciascuno, e Hiroshi Nakano, che in quel momento aveva saltato la lezione, suonava la chitarra da Dio.

"Shindou! Cosa stai facendo? Dubito tu stia prendendo appunti, e oltretutto stai distraendo Sakuma!" il ragazzino dai capelli fucsia fece una smorfia, e sospirò di noia.

"Se ti annoia tanto la mia lezione, vattene fuori dall'aula!" Shuichi non fece resistenza, si alzò e uscì, mentre Ryuichi scuoteva la testa rassegnato.

Passò l'ora di fisica, ed era il momento della pausa pranzo, Sakuma raggiunse Shuichi in giardino, che era sdraiato sotto l'ombra di un albero a riflettere, cercando di continuare il testo della canzone.

"Shu-chan?" Ryuichi si sedette accanto a Shindou, che si alzò a sedere avvicinandosi di più al ragazzo, che gli avvolse la vita con un braccio. Ryuichi si allungò verso Shuichi, cercando le sue labbra. Si baciarono, noncuranti degli studenti che li osservavano, alcuni schifati, alcuni invidiosi.

"Voi due, siete proprio senza speranza, possibile che ogni volta che vi vengo incontro siete sempre incollati?!" i due si staccarono tutti rossi in viso.

"Hiro!" il giovane e bel chitarrista dai capelli rossi li aveva raggiunti, e si sedette accanto a loro. Aveva con sè un foglio scritto da lui.

"Cos'è?" "Ehy Shuichi, ma perché sei sempre così impaziente? Dammi almeno il tempo di parlare, no?" il ragazzino fece la faccina da finto offeso e lasciò che Nakano parlasse.

"Questi sono gli accordi che ho fatto per Rage Beat! Li ho finiti, ieri sera sono stato sveglio fino a tardi per finirli! Sono un genio, o no?" il piccolo Shuichi si lanciò fra le braccia di Hiro gridando la sua felicità. Mentre Hiro faceva di tutto per staccarselo, e Ryuichi rideva. Quei tre erano inseparabili.

"Ah, Hiro! Oggi allora andiamo allo Zepp a provare!" il ragazzo annuì e si alzò in piedi.

"Andiamo?" "Eh?" i due ragazzi non capivano. "Chi se ne frega di letteratura giapponese! Possiamo anche saltarla per una volta, no?".

Così, i tre ragazzi si allontanarono raggiungendo così lo Zepp Tokyo, la sala prove. Appena furono lì, Hiro attaccò la chitarra all'amplificatore e iniziarono a cantare Rage Beat.

Partì così la chitarra di Hiro.

"Obieta me tsukide iradatsu omoi uwaki na kaze ni hakisutete... hibi wareta rojoo ni toketa shigunaru wa kizuato dake no koshite iku... madoro n da noizu ga asu o keshisaru maeni... yaboo ni ibiku kutsuoto o oninakete... dokonimo tomaranai... mitasanai Emotion shikato ikete oikose yo... furueteru shaina sekai no nukemiza o neratte... tadoritsuku bashohe I want new world..." Hiro esegue un assolo con la sua chitarra, mentre Ryuichi e Shuichi lo incitano.

"Meinsutorito ni kizamu semegi atta na mida ga... imamo kekoeru kutsuato o hizumaseru... dokonimo tomaranai... mitasanai Emotion shikato ikete oikose yo... furueteru shaina sekai no nukemiza o neratte... tadoritsuku bashohe I want new world!!!".

La musica si dissolve lievemente... Shuichi saltella allegramente dimostrando che aveva approvato l'esito della canzone con gli accordi trovati da Hiro. In quel momento sentono un applauso provenire da una sola persona da qualche parte nella sala. Con sguardo incredulo cercano la provenienza e vedono un ragazzo sui 26 anni che si avvia verso di loro. Stava ancora applaudendo, ma poi si ferma di fronte a loro sorridendo.

"Complimenti! È una bella canzone, ragazzi!" i tre ragazzi si guardano increduli... "Chi sei tu?" Ryuichi chiese chi fosse, non capiva, perché era lì? Avevano prenotato la sala chiedendo di non fare entrare nessuno.

"Ah, scusate, mi presento. Il mio nome è Sakano-san. Sono uno dei produttori della NG Production... molto lieto!!" sorrise di nuovo... "PRODUTTORE?!" ... Shuichi... "DELLA NG?!" ... Hiro.

Non riuscivano a dire neppure una parola per la sorpresa, quello era un produttore della più rinomata casa discografica del Giappone, ed era incredibile che avesse fatto dei complimenti a dei principianti come loro.

"Mi siete piaciuti molto! Ditemi, l'avete scritta voi?!" Ryuichi si esaltò... "SI! Più precisamente l'ha scritta lui! Shu-chan!!".

Sakano-san gli fece i complimenti, quei ragazzi potevano essere una buona fonte di guadagni e fama per la NG, ma stranamente per la prima volta, non gli importava nulla del guadagno, ma della popolarità che avrebbero presto raggiunto quei ragazzini. Erano straordinari, voleva solo aiutarli, non gli importava nulla dei soldi.

"Sentite... ehm... come vi chiamate?" "Io sono Sakuma Ryuichi, questo scemo è Shindou Shuichi e lui è Nakano Hiroshi!" il produttore si mise una mano sulla fronte... "Vi piacerebbe suonare e incidere il vostro disco per la NG Production?" "... Si... " non riuscivano a crederci, gli stava davvero offrendo un'opportunità simile? Lui? A loro? "Bene ragazzi, tutto quello che dovete fare è presentare un demo al presidente Seguchi Tohma!" "Ah! Ma io lo conosco! È il famoso tastierista dei Grasper!" "Esatto Sakuma-kun!" Shuichi e Hiro si presero le mani, con gli occhi che gli luccicavano, era fantastico!

"Bene, domani alle 15 incontriamoci di fronte alla NG Pro! Puntuali, mi raccomando ragazzi! Questa è una grande opportunità per voi!" "Va bene, ci saremo!" "Ricordate il demo!".

Si salutarono, e come tre automi, si diressero al parco lì di fronte. Non avevano ancora realizzato quanto erano stati fortunati.

"Ragazzi... " "Si, Ryu-chan?" "Ma... voi ci credete?!" "No... " tutti e due si voltarono verso Shuichi, che era stato stranamente in silenzio fino ad allora. Il ragazzino si voltò verso di loro, le sue labbra si distesero in un largo sorriso.

"WAAAAAHHHHHH!!!!!!!! NON CICREDOOO!!! DIVENTERO' FAMOSO! INSIEME AL MIO RYU-CHAN E IL MIO MIGLIORE AMICO!!!! WAAAHHH!!!" tutti quanti si misero a ridere, stava per accadere davvero. Non era uno scherzo.

"Hiro? Ryu-chan? Che ne dite di andare a festeggiare?" "SI!" a quel punto si diressero allo Zenny's, la pizzeria dove andavano sempre mangiare.

Parlarono del demo, Hiro disse che avrebbe saltato scuola e avrebbe messo le due voci sulla chitarra. Avevano abbastanza registrazioni per fare il demo. Perfetto. Ora non restava altro che fare tutto.

"Ma, Hiro, non sarebbe meglio che venissimo anche noi?" "No, Shuichi, è meglio che voi due andiate a scuola. O perlomeno è meglio che TU vada a scuola, dato che vai malissimo." "Anche tu!" "Si, ma io so come fare il demo, tu no! E Ryuichi ti verrà a tenere compagnia!" "Mmm... ok... " come ogni volta fece la faccina da finto offeso. Era davvero carino.

Dopo aver finito la pizza, si diressero a casa, Ryuichi e Shuichi a casa loro, e Hiro a casa sua. I due ragazzi, oltre che stare insieme, convivevano. Erano circa due mesi che vivevano e stavano insieme e quattro che si frequentavano, e tre anni che si conoscevano. Avevano scoperto che si piacevano l'un l'altro, il giorno che andarono al concerto dei Nittle Grasper a Kyoto. Andarono solo loro due, perché Hiro stava male. Erano lì, a cantare e saltare, quando un ragazzo si avvicinò a Shuichi, tentando di sedurlo, così Ryuichi tirò il ragazzino dai capelli fucsia verso di sé, era geloso, geloso che qualcun altro che non fosse lui potesse portarglielo via, così il ragazzo che stava flirtando si arrabbiò. Fecero a botte, e Ryuichi ne uscì abbastanza malconcio, così Shuichi lo portò via, era disperato.

"Ryuichi! Come stai? Perché l'hai fatto...?" il ragazzo gli sorrise e si aprì a Shuichi... "Perché non sopporto l'idea che qualcuno ti porti via da me!" così, per impulso Shuichi lo baciò. Ryuichi sapeva che gli piaceva Shuichi, e Shuichi sapeva che gli piaceva Ryuichi, ma nessuno dei due aveva avuto il coraggio di confessarlo per paura di brutte reazioni da parte dell'altro. Da quel giorno iniziarono a frequentarsi, sempre più spesso Shuichi andava a dormire da Sakuma, erano sempre insieme, più del solito, fino a che, due mesi prima si misero insieme. Ancora non sono mai andati al di là del semplice bacio o di qualche strusciamento da sopra i vestiti, ma presto sarebbe dovuto accadere, non volevano comunque affrettare le cose. Quando sarebbe stato il momento, sarebbe successo.

Arrivarono a casa, e Shuichi si lanciò sul letto preso dalla felicità, mentre Ryuichi iniziò a spogliarsi, si sarebbe concesso una doccia ristoratrice.

"Shu-chan? Mi prendi un paio di boxer e dei calzini per favore?!" "Siii!!!" così, si diresse in bagno, aprendo l'acqua. Stette un attimo a pensare a quello che gli stava succedendo. Lui, il suo Shuichi e Hiro stavano per avere dei contatti dalla NG Pro! Era a dir poco meraviglioso. Si infilò sotto il getto e iniziò ad insaponarsi, poteva sentirà la flebile vocina di Shuichi che stava canticchiando 'Rage Beat', che bella voce che aveva Shuichi. Con lui si sentiva davvero insuperabile in ogni cosa, era davvero felice di stare insieme a quel pazzo di Shindou. Insieme poi formavano una bella coppia, erano tutti e due un po' pazzi, ma allo stesso tempo, quando volevano poteva diventare seri. E quando erano insieme, e collaboravano, venivano fuori ottimi risultati, e se ci metteva lo zampino anche Hiro veniva fuori qualcosa di grandioso. Eh, si, ormai tutti e tre erano come una famiglia.

Spense l'acqua e si asciugò con l'asciugamano, mettendosi poi i boxer ed i calzini. Uscì dal bagno, che sentì l'aria del tutto ghiacciata, cavolo, era abituato alla temperatura del bagno.

"Vado io ora a fare la doccia!" corse in bagno e in pochi minuti se la fece. Dopo un po', si rese conto di essersi dimenticato dei vestiti, così, si affacciò alla porta.

"Ryu-chan?" "Ehy, dimmi... che ci fai li? Vieni... " Shuichi era completamente rosso... "Ehm... mi porti dei boxer?" Ryuichi scoppiò a ridere, quel ragazzo certe volte era davvero sbadato!

Così, si vestì e si lanciò su Ryuichi, abbracciandolo. Stettero in quella posizione per alcuni minuti, che furono interminabilmente dolci. Ryuichi che accarezzava i soffici capelli fucsia di Shuichi. Shindou affondò il viso nei capelli di Sakuma, inebriandosi del profumo dei suoi capelli, soffici, di quello strano colore che dava sul verde.

"Shuichi... lo sai che ancora non ci credo?" "Che cosa? Della NG? Anche per me è difficile da realizzare ma... finalmente ce l'abbiamo fatta!" "Però io vorrei finire la scuola, tanto mancano soltanto venti giorni!" "Già, io ne farei volentieri a meno, ma è meglio così... domani lo chiederemo a Sakano-san!".

Shuichi rabbrividì dal freddo e si infilò sotto le coperte, seguito da Ryuichi, che si strinse a lui per riscaldarlo. Allungò la mano verso la lampada e spense la luce. Circondati dal buio, vennero colti dal sonno e si addormentarono.

Il mattino seguente, Ryuichi si svegliò presto e andò in cucina a preparare la colazione, dopo essersi lavato il viso e i denti e vestito. Si erano fatte le 7.00, e Shuichi ancora non si vedeva.

'Stai a vedere che... ' entrò in camera, e il ragazzino ancora dormiva... panico. Aveva spento la sveglia.

"SHUIIIICHIIII!!!! SVEGLIATIIIII!!!" "Mmm... ma che ore sono?" "Le 7.00! Alzati!" "No... ... le 7.00?! Perché non mi hai svegliato?!" corse in bagno, in due minuti fece tutto, corse in cucina e prese al volo il toast, tornò in camera correndo, prese Ryuichi per la mano e uscì di corsa, trascinandosi il ragazzo.

"Shuichi! Che motivo hai di correre?!" "Sei scemo?! Siamo in ritardissimooo!!! Muoviti! Se camminiamo arriviamo in ritardo!" "Shuichiiii!! Prima o poi ti uccido!".

Arrivarono precisi per l'inizio della lezione. Quella mattina, oltre a Shuichi, neppure Ryuichi riuscì a prendere appunti, era troppo esaltato per il pomeriggio che li avrebbe attesi.

"Ryu-chan!" il ragazzo si voltò verso Shuichi... "Ehy... " "Mi sta salendo la tensione... " il ragazzino dai capelli fucsia aveva lo sguardo rivolto alla finestra.

"Perché? Stai tranquillo!" "E se... non dovesse andare bene? Intendo... " "Non pensarci ora... non puoi saperlo, se andrà male, proveremo da qualche altra parte, no?" "Mh... " Shuichi tremava... quando era teso iniziava sempre a tremare pesantemente.

Ryuichi allungò la mano verso quella di Shindou e la strinse nella sua, come per dargli conforto, per tranquillizzarlo. Le lezioni, si conclusero velocemente, il tempo era volato, e alle 14.00, si ritrovarono con Hiro al parco di fronte alla scuola.

"Ciao!!" "Ciao Hiro-kun!" "Ciao... " Hiro si preoccupò un attimo, Shuichi aveva la faccia stravolta.

"Shuichi? Che cos'hai?" "Mh..." "È teso. Troppo teso." Hiro si avvicinò all'amico e gli tirò una pacca sulla spalla, sussurrandogli all'orecchio di ricordarsi che loro erano i migliori, e Shuichi sorrise, riprendendo coscienza di sé, si diressero alla NG.

Alle 15.00 in punto si fece vivo Sakano-san, che gli fece nuovamente i complimenti. Il più velocemente possibile li portò nell'ufficio del presidente.

"Salve presidente." "Sakano-san! Entrate! Salve!" "Salve!" risposerò in coro i ragazzi... "Dunque, voi siete i protetti di Sakano-san? Eheheh... mi ha parlato molto di voi ieri, assicurandomi che siete molto bravi! Bene, il demo?" Shuichi glielo passò.

"Bene... voi siete?" "Shuichi Shindou, lui è Sakuma Ryuichi e Hiroshi Nakano! Noi siamo i Bad Luck!" "Benissimo, mi piace il tuo spirito!" Seguchi Tohma inserì il CD nel lettore e ascoltò la canzone. Era sorpreso di tanta bravura. Al termine della canzone restò un attimo in silenzio, e Shuichi fu precipitoso come sempre.

"Non le è piaciuta vero?" silenzio... "No, al contrario! Siete in gamba. Da oggi stesso sarete parte della NG Pro. Volete continuare?" "Si!" Shuichi, Ryuichi e Hiro si abbracciarono. Ce l'avevano fatta.

"Ehm... scusi? Potrei farle una domanda?" "Dimmi pure Sakuma-san." "Potremo finire gli studi? Abbiamo soltanto venti giorni al diploma..." "Certo, ma dopo quel giorno dovrete lavorare ancora più duramente, dobbiamo riadattare la canzone!".

I tre ragazzi erano esaltati, finalmente avrebbero potuto fare quello che desideravano, erano riusciti ad avere la loro occasione.

"Bene ragazzi, potete seguirmi? Vi porterò nella sala di registrazione!" i tre ragazzi seguirono Sakano-san guardandosi intorno e ammirando l'ampiezza di quel posto meraviglioso. Shuichi aveva gli occhi sgranati, e stava pensando che quello sarebbe stato il suo futuro posto di lavoro. La cosa lo esaltava a dir poco.

Arrivarono nella stanza, dove era presente un enorme mixer al centro, davanti al vetro che divideva la stanza per registrare la voce, al piano superiore si trovava la sala per registrare gli strumenti. Tutto era così perfetto e studiato in ogni dettaglio. Sakano-san disse che avrebbero potuto già iniziare a provare, così, Hiro prese la chitarra e gli altri due presero due microfoni. Nella sala riecheggiava le bellissime voci dei due ragazzi, e il suono meraviglioso che produceva la chitarra. Sakano-san aveva le lacrime agli occhi, finalmente, finalmente aveva trovato il gruppo che faceva per lui. In quel momento entrò Seguchi Tohma, curioso di sentirli cantare dal vivo, e con una comunicazione da dire ai Bad Luck.

I tre ragazzi, appena si accorsero della sua presenza ci misero ancora più passione, e finita la canzone, Tohma stava applaudendo.

"Complimenti ragazzi!" "GRAZIE!!" Seguchi sorrise... "Non avete un minuto di tempo, dovete sapere che fra tre giorni, allo Zepp Tokyo si esibiranno gli ASK in un live... e... voi dovrete aprire il concerto. Non siete felici?!" nella sala si alzò un grido di felicità, ma tutto ciò era meraviglioso! Shuichi saltò in collo a Ryuichi, e Hiro li abbracciò tutti e due. Seguchi sorrideva ancor più ampiamente. Quel ragazzino gli piaceva, aveva dimostrato una grande determinazione e passione per la musica, gli piaceva proprio...

Provarono nuovamente la canzone, e cercarono di trovare delle modificazioni da poter fare. Non fecero molto, perché ormai si era fatto tardi, però sapevano già dove dovevano cambiare le cose che avrebbero fatto il giorno dopo.

Era così finita la loro prima giornata di lavoro, si erano salutati all'entrata dell'edificio dato che Hiro aveva la moto parcheggiata lì. Ryuichi e Shuichi si avviarono a casa, mano nella mano, parlando della loro giornata, delle emozioni che avevano avuto. Quello sarebbe stato il luogo che avrebbero frequentato ogni giorno.

"Sai Ryu-chan, non credevo che ci saremmo riusciti così presto!" "Stai calmo, ancora non è detta l'ultima..." "Ehy! Smettila! Ormai siamo nella NG, non dico che siamo già famosi, ma se ce la mettiamo tutta, ce la faremo, anche perché... il grosso l'abbiamo fatto!" "Hai proprio ragione Shu-chan!" il ragazzo baciò Shuichi a fior di labbra, e tirò fuori le chiavi dalla tasca, erano quasi arrivati.

Finalmente tornati a casa, Shuichi corse al frigo per mangiare qualcosa, prese gli ingredienti per cucinare il ramen e li dispose sul tavolo, per iniziare a prepararlo. A quel punto arrivò Ryuichi che gli dette una spinta per allontanarlo, facendolo quasi cadere.

"Ehy?! Che fai?!" "Tu, fuori dai fornelli! Vuoi forse uccidermi?" Shuichi si offese, sapeva di non essere bravo a cucinare, ma farglielo notare così...!

"Eddai! Scemo! Non ti devi offendere, lo sai che non lo dico con cattiveria..." "Scusa." "Dai!!" Shuichi fece per andare in salotto a vedere un po' di tv, ma Ryuichi lo fermò abbracciandolo da dietro, e sussurrandogli all'orecchio che non voleva trattarlo in quel modo. Shuichi voltò un po' la testa e dette un bacino sulla guancia al suo ragazzo. Così, se ne andò alla tv. Prese il telecomando e girò un po' di canali, non c'era nulla... così decise di andare in camera e mettersi un po' più comodo. Era davanti all'armadio, tirò fuori un paio di boxer puliti e si cambiò. Si sdraiò un attimo nel letto chiudendo gli occhi, immaginando i Bad Luck ad un concerto fuori dal Giappone, che venivano acclamati da tutti i fan, che gridavano per loro. Si alzò di scatto e corse in cucina per chiacchierare con Ryuichi, che ormai aveva quasi finito.

"Eccomi!" "Ah, è quasi pronto, solo un minuto e il ramen ha finito di cuocere!!" Shuichi annuì sorridendo e con l'acquolina in bocca, i piatti cucinati da Sakuma erano davvero ottimi. Mentre mangiavano, si davano delle occhiatine. In quel momento Ryuichi, si soffermò ad osservare il ragazzino dai capelli fucsia che si stava gustando il ramen. Era a dir poco bellissimo. Poteva vedere la sua pelle chiara che rifletteva la luce artificiale della lampada. I suoi capelli meravigliosi che si muovevano leggermente per via dei movimenti del ragazzo, e poi... il suo corpo. Era solo in boxer, doveva ammettere che aveva un fisico piuttosto magro, ma a lui piaceva un sacco, era davvero minuto per essere un ragazzo di 19 anni, ma era bello anche per quello. In quel momento gli passò il flash di loro due a letto, ebbe un’erezione, accorgendosene sussultò. Shuichi a quel punto si fermò.

"Tutto bene?" "Eh?!" vide anche che Ryuichi era diventato completamente rosso... "Sei un po'... arrossito, tutto bene?" "Si, si!!" Shuichi riprese a mangiare, non capendo ciò che era accaduto.

Finirono di mangiare, così Shuichi rimise tutto a pasto e iniziò a lavare i piatti sporchi e le bacchette. Ryuichi se ne andò in camera a cambiarsi. Si sedette sul letto e tirò un sospiro di sollievo, per fortuna non se n'era accorto, altrimenti che figura ci avrebbe fatto? Apparte che era normalissimo, ma... non voleva comunque che lo vedesse.
Mentre era assorto nei suoi pensieri, apparve proprio lui, che si sedette sulle sue gambe, baciandolo. Cavolo, se faceva così, era ancora più sensuale, e quindi, equivaleva a... no! Se andava avanti così, se ne sarebbe accorto, e anche bene, dato che era seduto sulle sue gambe.

"Shu-chan? Potresti alzarti?" "Perché?!" Ryuichi non sapeva cosa dirgli, così, si alzò in piedi e lo prese in braccio, sdraiandosi sopra di lui. Decisamente meglio. Iniziarono a baciarsi. Ok che avrebbe aspettato il momento giusto, ma non ce la faceva proprio più, aveva bisogno di fare di più con lui, infondo si frequentavano da tanto, che male c'era se... no. Meglio affrontare prima il discorso.

Shuichi allora, iniziò a strusciarsi, sembrava proprio lo facesse apposta, così, Ryuichi iniziò ad accarezzargli il corpo, andando sempre più a scendere, finché non arrivò ad accarezzargli il pene da sopra i boxer. Il ragazzino a quel punto, aumentò il ritmo della respirazione, gli piaceva, e anche tanto. Sakuma sentiva che si era un po' indurito, e la cosa gli faceva molto piacere, così, si staccò dalla sua bocca e iniziò a leccargli il collo, poi il torace, poi il ventre, e arrivò sino ai boxer. Appoggiò le labbra, sentendo così il contatto con la stoffa, e vi depositò un bacio. A Shuichi piaceva, ma si stava trattenendo dal gemere, non poteva farlo, si vergognava, chissà cosa avrebbe pensato Ryuichi? A quel punto, senza rendersene conto, allargò le gambe per dare più spazio al ragazzo, che lo prese come una richiesta, così, esitando un attimino, appoggiò le dita sull'elastico iniziando a farli scivolare lungo le sue gambe. Shuichi spalancò per un attimo gli occhi, ma poi, lasciò correre, era giusto così. Agli occhi di Sakuma si rivelò il membro eretto del suo amante, lo prese subito in bocca, iniziando a leccarlo con gentilezza. Dalle labbra di Shindou uscì un piccolo gemito, e velocemente si mise una mano davanti. Ryuichi si alzò un attimo, baciandolo, e sussurrandogli che andava tutto bene, non c'era niente di male, così tornò al suo lavoro.

"R-Ryu-chah..ah...n..." il ragazzo dal canto suo continuava, fino a che poté sentire quel muscolo che si tendeva e venne. Non se ne perse neppure una goccia, si alzò per vedere il viso di Shuichi e lo baciò. Il ragazzo dai capelli fucsia stava ansimando. Lentamente si alzò a sedere e si mise i boxer. Pian piano poteva sentire la stanchezza pesargli sulle palpebre, che non riusciva a tenere aperte.

"Shu-chan? Potresti alzarti un secondo?" si alzò, e Ryuichi tirò giù le coperte, e si mise nel letto, venendo subito raggiunto dal piccolo Shuichi, che strinse a lui.

Dopo pochi secondi già dormiva, cullato dalle carezze del suo ragazzo. Stava pensando a ciò che era successo fra i due, e sorrise, era stato bellissimo, soprattutto era stato eccitante sentire i gemiti provenire dalle labbra del suo bellissimo ragazzo. Lo guardò un attimo, era così carino, tutto accoccolato a lui, con la bocca semiaperta e gli occhi chiusi. Avvicinò la testa mettendola a contatto con la sua e si addormentò.

La mattina successiva decisero di non andare a scuola, erano troppo stanchi, così dormirono un altro po', fino a che non arrivò il momento di pranzare.

Shuichi andò in bagno a farsi una doccia mentre Ryuichi preparava da mangiare.

Era lì, sotto il getto d'acqua che pensava alla sera prima... era stato davvero bello, aveva provato un piacere immenso, e soprattutto aveva sentito ancor di più l'amore che provava per il suo ragazzo, stavano pian piano facendo tutto nel senso di coppia, e pensandoci meglio, era anche l'ora. Non avevano mai fatto nulla al di là degli strusciamenti vari e normalissimi baci, era giusto così, e per Shuichi non c'era alcun problema.

Spense l'acqua e uscì, si asciugò un attimo e uscì dal bagno, prese dall'armadio un paio di boxer neri, i suoi pantaloncini di jeans verde militare, la maglietta bianca e il gilet nero. Scese di corsa le scale per dare il buon giorno a Ryuichi.

"Buongiorno!!!" Ryuichi si voltò e gli sorrise radiosamente... "Buongiorno amore!" Shuichi arrossì, e gli si avvicinò abbracciandolo e dandogli un lieve bacio sulle labbra.
"Oggi dobbiamo trovarci alle 14.00 alla NG, ha telefonato Hiro, e mi ha detto così. È passato di lì in mattinata per sapere l'orario e me l'ha subito riferito. Dobbiamo sbrigarci, sono già le 13.15!" "Già, intanto che sta cuocendo il sushi tu vai a vestirti, gli do un'occhiata io!" lui sorrideva, a Ryuichi venne un colpo, ma tanto, per due minuti quale danno avrebbe potuto combinare? "Va bene, ma non toccare nulla per favore! Se senti che scoppietta lievemente spengi i fornelli, quello lo sai fare spero...!" Shuichi annuì con la testa mentre osservava Sakuma che si allontanava.

Improvvisamente sentì uno scoppiettio provenire dalla pentola e si precipitò ai fornelli. Doveva solo girare la manopola, niente di più, niente di meno. Girò la manopola, ma il fuoco era ancora acceso... cosa doveva fare? Eppure l'aveva girata tutta! Intanto si stava innalzando l'aroma di... pesce affumicato. Ecco, era la sua fine. Intanto, arrivò Ryuichi correndo.

"Shuichiii!!! Che diavolo hai combinato?!" "Io... ho girato la manopola per spengere..." "Idiota! Hai alzato il fuoco, devi girarla dall'altra parte! ...con te non c'è proprio speranza!" portò la pentola sul tavolo e mise il sushi nei due piattini. Shuichi era seduto con la faccia dispiaciuta, lo sapeva che era un disastro, ma non credeva anche in cose così semplici!

Appena Ryuichi notò il faccino abbattuto di Shindou, si avvicinò a lui, posandogli un bacino sulla fronte e scompigliandogli i morbidi capelli.

"Dai, non importa!" "Sono un disastro, ecco! Non so neppure spengere i fornelli!" Ryuichi lo guadava comprensivo... "...però... canti da Dio!" a quell'affermazione Shuichi tornò col sorriso.

Mangiarono velocemente, e uscirono. Davanti alla NG c'era già Hiro che li aspettava.

"Ciao!" "Ehy! Siete in ritardo!" "Scusa, abbiamo avuto un problema col pranzo, sai, Shu-chan stava per dare fuoco alla casa!" "Ahahahah! Devi tenerlo lontano dai fornelli!" "BASTA! UFFA!" risero tutti e tre ed entrarono nell'edificio. All'entrata c'era Sakano-san che li attendeva e come li vide gli corse in contro esagitato.

"Aaaahhhh! Voi! Pensavo non sareste più venuti!! Aaahhh!! Volevate abbandonarmi qui?! Aaaaahhhh!!!" ecco che tutti e tre avevano scoperto il vero Sakano-san, l'agitazione in persona.

Non si fermava un attimo, aveva iniziato a correre per tutta la stanza gridando cose che capiva solo lui. I tre ragazzi rimasero in silenzio a guardarlo con attenzione, non capivano come poteva essere così agitato per quindici minuti di ritardo.

"Non capite? Ormai mancano due giorni al vostro primo live! Dovete provare assolutamente!" "Si, ma non c'è fretta...." "Shindou-kuuuun!!!! Stai scherzando?! Non c'è tempo! Aaaaahhhhh!!!".

Si diressero velocemente in sala prove, dove cantarono per almeno quattro volte di seguito 'The rage beat', e ormai erano stanchi, e annoiati.

"Sakano-san?! Basta!" "No, no! Assolutamente no! Sakuma-kun?! Basta cosa?! Dovete provare e riprovare!" Hiro lo interruppe abbastanza bruscamente... "No! Se continui a farcela cantare ancora per molto, ci verrà a noia! Inizia già a darci sui nervi!!" "Ma... ma... Shindou-kun?" cercò il ragazzino con lo sguardo, l'unico rimasto che avrebbe potuto difenderlo, ma... era scomparso... "Shindou-kun?!" niente, Ryuichi e Hiro si guardarono intorno... "Shindou-kuuuuuuun!!!!".

"Ahahahaha! Sakano-san, a quanto pare anche Shuichi si stava annoiando di brutto!!" "Già, lui è fatto così! Ahahahah!!!" "Aaaaaahhhh!!! Bastaaaa!!!".

La seconda giornata a contatto con i Bad Luck, per il povero Sakano-san si stava rivelando un incubo, una fonte di esaurimento nervoso, se continuavano a farlo impazzire era la sua fine, si sarebbe presto suicidato.

Shuichi era tornato, e Sakano-san si inginocchiò davanti a lui, pregandolo di cantare ancora. Il ragazzino lo guardò con gli occhi spalancati, che senso aveva inginocchiarsi?
"S-Sakano-san? Ma... cosa?!" "Ti preeego! Shindou-kun!!" "Ma io sinceramente mi sarei annoiato di..." "Shindou-kuuuun!!! Per favoreeeee!!!".

Fu costretto ad cedere ai suoi urli di disperazione e convincere gli altri due a rifarla perlomeno due volte. Iniziarono la canzone, e in quell'istante...

"Ehy!" i tre ragazzi si fermarono di colpo, chi erano quelli? E che volevano? "Sapete vero che questa sala oggi era riservata a noi?! Gli ASK?" Sakano-san non sapeva cosa dire, era preso dalla disperazione... "Ah! S-Si! Certo, ce ne andiamo subito, non sapevo..." "Sentite, ma chi vi credete di essere voi?" Ryuichi aveva espresso la sua opinione, Sakano-san stava per morire d'infarto, e Tachi Aizawa, il cantante della band iniziò a grignare.

"Come ti permetti moccioso, di...?" "No, ha ragione! E poi, se fate così, lo fate perché vi sentite insicuri di voi, no?" Hiro... "E poi, cosa volete, perché ci rompete le scatole? Nemmeno foste importanti, chi siete voi?!" ...Shuichi.

"Aaaaahhhhh! Lurido moccioso! Come osi? Io, sono Tachi Aizawa, lui è Ma-kun, e lui è Ken-chan, siamo gli ASK!" silenzio... "Mai sentiti!" ...sempre Shuichi... "Aaaaahhhhh!!! Siete solo delle mezze cartucce, voi dovrete solo fare da apertura a noi! Ahahahah!!" "Che ne sai, magari da questo, acclameranno più NOI, che voi..." "Senti moccioso coi capelli verdi, vedi di fare silenzio, poi te ne pentirai, tu, l'altro deficiente e quel cretino coi capelli fucsia... che è? È gay? Ahahahahah!!!" Ryuichi cambiò sguardo, dal suo solito sguardo allegro e distaccato, tirò fuori un cipiglio serio, arrabbiato e fulminante.

"Questi non sono affari tuoi!" "Ahahaha! Credo di aver indovinato!" "Basta Tachi..." "Silenzio Ma-kun!" "Sarà anche gay Shuichi, ma tu... non provarti ad offenderlo, o te la vedi con me! Stronzo!" "Che c'è? Il frocetto non si sa difendere da solo?!" Shuichi dal canto suo, si voltò e con tono distaccato gli fece capire che non gli dava neppure peso... "Pfff!!! Non dirmi che sei frocio anche tu? Ecco perchè ti da fastidio! Hai una faccia davvero orrenda!".

In quel momento, Shuichi che odiava sentire che qualcuno offendeva il suo Ryuichi si lanciò contro Aizawa, ma venne fermato da Sakuma, che si lanciò sopra di lui, cadendogli sopra per fermarlo. Era l'unica soluzione.

"Lasciami, mollami scemo!" "No!" "Ryu-chaaan!!! Io lo ammazzo!" "Che t'importa? Non mi ha dato noia..." "No! Mi fa incazzare, vado ad ammazzarlo!" "Basta! Shu-chan!" "Ahahahah! Che scena commuovente!! Ahahahah! I due froci che si dimostrano l'amore a vicenda!" Hiro era in un angolo ad osservare la scena scuotendo la testa.

"Lasciamiiii!!!" Ryuichi, stancatosi dei modi di fare del ragazzino con i capelli fucsia, per farlo stare zitto gli tappò la bocca con la sua. Restò ad occhi spalancati, mentre lo baciava sorrideva, avrebbe proprio voluto vedere l'espressione di quei deficienti!

Quando si staccò dalla bocca di Shuichi, si alzò in piedi e tirò su anche Shindou, lasciando la sala prove sotto lo sguardo degli ASK, che era incredulo. Appena furono fuori dalla sala, si sedettero su una panchina.

"Scusate, è tutta colpa mia, dovevo informarmi se la sala era già occupata..." "Sakano-san, non ha importanza, ci siamo divertiti! Vero Hiro?" "Si!" "Shu-chan?!" Shuichi non rispose, aveva messo su il broncio... "Shuichi? Che c'è?" "Sono arrabbiato con te!" "Ah, si? Ma sei scemo? Per quale motivo?" "Io volevo picchiarlo!" "Si, e poi ci saremmo scordati il live! Perchè non ci arrivi a queste cose?" Shuichi restò in silenzio con le labbra serrate... Ryuichi aveva proprio ragione, come sempre. Invece lui era consapevole di non ragionare mai. Come al solito se avesse fatto di testa sua, avrebbero perso una grande opportunità. Sakano-san si alzò in piedi sorridendo "Dai! Infondo è andata bene no? E poi, lasciate che vi dica la mia, quelli sono dei montati, anzi, forse solo quell'Aizawa, dato che gli altri due si sono fatti gli affari loro! Che t'importa Shindou-kun di picchiarlo? Ti abbasseresti solo al suo livello, no?" "Forse hai ragione Sakano-san, ma... lui ha offeso Ryuichi. E non mi va giù!" Ryuichi andò ad abbracciare da dietro Shuichi, era stato davvero carino, ma non voleva rischiare nulla.

Sakano-san annuì, e salutò i ragazzi confermando che il giorno dopo la sala prove non era stata prenotata dagli ASK e che era libera.

A quel punto, anche Ryuichi e Shuichi se ne andarono a casa, volevano stare un po' da soli, non ne avevano ancora avuto modo dal giorno prima, da quello che era accaduto fra loro, non avevano avuto neppure il tempo per affrontare il discorso. Andarono via mano nella mano, come sempre.

Quando furono a casa, non erano neppure le cinque di pomeriggio, così, Shuichi, si concesse una sana doccia ristoratrice mentre Sakuma giocava un po' alla PSX. Avevano proprio bisogno di un po' di relax.

Shuichi, aveva appena acceso l'acqua, e stava aspettando che si scaldasse. Si spogliò, e si guardò un attimo allo specchio. Era proprio vero, aveva un colore di capelli troppo ambiguo... ma non gli interessava, era il suo colore naturale, e poi, gli piaceva, sia a lui che Ryuichi. Quindi, andava benissimo. Si infilò sotto l'acqua tiepida e si passò le mani fra i capelli, sul corpo, sciacquando via il sudore causato dai movimenti fatti in sala prove. Cantare era stancante, e soprattutto litigare con quel cretino di Aizawa.

Chiuse gli occhi, chissà com'erano gli ASK... e se fossero stati davvero più bravi dei Bad Luck? Quell'Aizawa... dall'aspetto, gli sembrava davvero bravo, e doveva ammettere che era davvero un bel ragazzo. Ma che pensava? Che gli importava se era bello o no? Vabbè, era solamente una piccola osservazione.

Si sciacquò la schiuma di dosso e uscì dalla doccia. Si avvolse un asciugamano alla vita, e un altro se lo mise in testa.

Quando fu in camera aprì l'armadio per scegliere i vestiti da indossare. Prese al volo la sua camicia nera e rossa tigrata, la indossò lasciandola aperta, e si mise un paio di jeans lunghi color verde militare. Fatto ciò, andò in sala, dove Ryuichi stava giocando con la PSX.

Sakuma, continuava a giocare senza accorgersi della sua presenza, era impegnatissimo a sconfiggere la strega Edea nel secondo CD, e Squall e Rinoa lo avevano abbandonato, l'unico rimasto era Zell, con pochissimo HP, ma più o meno anche la donna era alla fine dell'energia, sì, stava proprio giocando a Final Fantasy VIII.

Nel frattempo Shuichi, osservava quanto fosse principiante il suo ragazzo con i videogame! Ahahah! Quella era una dote che non mancava di certo al piccolo ragazzo dai capelli fucsia, e ne andava fiero.

"Noooo!!! Maledetto! Aaahhhh!!!" era chiaro che aveva perso, e Shuichi iniziò a ridere di gusto.

"TU! Che hai da ridere?! Eh? Non mi ero nemmeno accorto che eri qui! Smettila di ridere!" "Ahahahaha! Non sei buono a giocare!" "Bene, bene! Allora sconfiggila tu se sei tanto bravo, tanto non ce la farai mai, è troppo forte!" Shuichi sogghignò, riavviò la partita da dove aveva salvato, iniziò ad armeggiare ai Junction, i G.F., le abilità ed altre cose delle quali Ryuichi non ne aveva assolutamente idea e andò incontro alla strega.

L'incontro durava molto, ma nessuno dei tre personaggi era ancora morto, anzi, avevano quasi tutta l'energia ancora! Ryuichi stava ammirando il suo ragazzo, era davvero un esperto di videogame!

"Vaiiii! Shu-chaaaan! Ammazzalaaaa!!" Shuichi iniziò ad esaltarsi ancora di più, allorché, riuscì a sconfiggere la strega Edea.

"Waaahhhh! Bravoooo!!!" Sakuma iniziò a saltellare per tutta la casa, era la felicità in persona, erano due settimane era in quel punto, e finalmente Shu-chan lo aveva superato per lui.

"Grazieee!!!" "Ma era una cavolata!" "No! Mi spieghi che hai fatto prima? Junction, G.F.?" "Non sai nemmeno che sono? Per forza perdevi, comunque, è lungo da spiegare, adesso avrei fame. Vado a mangiare qualcosina..." "NO!! NON FARLO!" "Tranquillo Ryu-chan! Prendo qualcosa di già pronto! Perchè non vai a farti una doccia?".

Ryuichi andò in bagno mentre Shuichi andò a mangiare un boccone di qualcosa.

Anche Ryuichi quando fu in doccia iniziò a pensare della giornata trascorsa, e anche lui sperava che quell'Aizawa non fosse così bravo come si aspettava. Poi, pensò alla sera prima. Doveva assolutamente parlarne con Shuichi, dovevano affrontare finalmente l'argomento.

Uscì dalla doccia, si mise un paio di boxer e dei pantaloncini neri che arrivavano fino al ginocchio e senza curarsi di indossare una maglia corse in sala, dove Shuichi era comodamente sdraiato sul divano a guardare la tv.

Appena entrò in sala, Shuichi si voltò a guardarlo, che avrà avuto da correre?
"Ryu-chan? Tutto bene?" "Mh... devo parlarti, anzi, dobbiamo parlare Shu-chan!" il ragazzino si preoccupò, Sakuma aveva assunto un tono strano... "Ok..." "Ehy! Che è quella faccia! Non è nulla di che!" Shuichi tirò un sospiro di sollievo e fece posto al suo ragazzo mettendosi seduto, Ryuichi lo raggiunse.

"Vedi... dovremo parlare di... quello che è successo ieri..." "Eh?! Ah... si..." erano entrambi imbarazzati, era logico, quell'argomento era sempre stato tabù fra di loro, ma era arrivato il momento di tirarlo fuori.

"Ieri è accaduto ciò che non era mai successo fra di noi... vorrei solo sapere come... come l'hai presa ecco...! Secondo me, va bene, ormai stiamo insieme da tanto e... beh, è normale che accada, non credi?" Shuichi annuì... "Si, hai ragione... mi sembra... giusto così. Anche per me... è ok. Per me... possiamo rifarlo... cioè, va bene..." erano troppo imbarazzati, e così non andava. Ryuichi posò una mano sulla spalla di Shuichi come per tranquillizzarlo.

Parlarono ancora, e pian piano l'imbarazzo andò via, parlarono tranquillamente, e alla fine, si baciarono. Shuichi era sopra, e mentre si stavano baciando, Sakuma volle invertire le posizioni, anche se così facendo, finirò giù dal divano, ma a nessuno dei due importava, nonostante Shindou avesse sentito un po' male alla schiena.

Si staccarono ansimando, come al solito, durante il bacio si stavano strusciando, e entrambi gli si indurì. A quel punto, Ryuichi si alzò in piedi, prese in braccio Shuichi e lo portò in camera, sdraiandosi sopra di lui, che però invertì le posizioni subito.

Voleva provarci anche lui, così, tolse i pantaloni ed i boxer a Ryuichi, iniziando ad accarezzargli l'erezione delicatamente. Sakuma gli tolse la camicia, e iniziò ad accarezzargli il corpo. Pian piano, Shindou iniziò a scendere, portando la bocca all'erezione di Ryuichi.

Ryuichi gemette leggermente, sapeva dentro di sé che non avrebbe retto a lungo. Sentiva la lingua calda e umida di Shu-chan che accarezzava il suo membro, duro e ormai inumidito. Quel ragazzino ci sapeva fare nonostante fosse la prima volta, e pensandoci era la prima volta anche per lui stesso, ma non sapeva ancora cosa ne pensava Shindou, glielo avrebbe chiesto dopo, ora era troppo concentrato.

Ora, Shuichi, lo avvolse tutto con la bocca ed iniziò a pompare, prima piano, poi velocemente. Ryuichi ansimava e gemeva sempre di più, sentiva che sarebbe durato ancora poco. Quando il piccolo Shuichi introdusse quella lingua birichina nel piccolo foro sulla punta, sentì come una strana scossa elettrica dentro di sé, e venne.

Era stata davvero meraviglioso e piacevole. Shuichi intanto lo baciò sulla fronte, lui sapeva già come ci sentiva dopo essere venuti, ed era davvero stancante, anche se piacevolissimo.

"Come stai Ryu-chan?" il ragazzo dai capelli nero-verdi sorrise... "Benissimo, mai stato meglio..." Shuichi lo abbracciò forte, pian piano sarebbero arrivati in fondo, l'uno era consapevole che l'altro era una persona meravigliosa, e pensare che avrebbero condiviso una cosa così importante, li rendeva davvero felici.

"Shu-chan? Posso farti una domanda?" "Certo!" "Ma tu... che hai sentito?" Shuichi stette un attimo in silenzio... "Piacere immenso. Penso che lo sappia anche tu ormai... è una sensazione indescrivibilmente bella! È una sensazione piacevole ma fastidiosa allo stesso tempo, non so come definirla..." "Già! Mi trovi daccordo con te!" si baciarono di nuovo, e improvvisamente, lo stomaco di Shuichi brontolò.

"Ehm... scusa..." Ryuichi sorrise, si mise a sedere e indossò i vestiti... "Di che? Hai ragione, ormai sarà ora di cena! Anzi, sarà sicuramente passata!" Sakuma si allontanò alla porta, quando si voltò verso Shuichi che era rimasto seduto sul letto con un sorriso radioso sul viso "Andiamo?" "Mh mh!" Shindou annuì e saltò sulle spalle di Ryuichi, e insieme si diressero in cucina.

"Allora? Cosa cucino?" il ragazzino stette un attimo in silenzio, e poi, sorridendo gridò: "Sushi!" "Ancora?!" "Siiii!!! Ti prego!" "Va bene! Vada per il sushi!".

Dopo cena, andarono dritti a dormire, erano davvero stanchi, quel giorno avevano fatto davvero cose stancanti, ed il giorno dopo avevano scuola, più precisamente lezione di storia giapponese, sarebbe stata una noia mortale! Come spiegava il professor Nagisaka, non spiegava nessuno, era davvero noioso.

Il mattino seguente, si vestirono, fecero colazione ed uscirono di corsa, dato che come al solito erano in ritardo, quella volta furono sfortunati, solitamente arrivavano prima del professore, ma quella volta, lui era già in classe ad attenderli.

"Ma buongiorno Shindou e Sakuma! Passi un ritardo per Sakuma-kun che è bravo a scuola, ma tu... ti permetti anche di arrivare tardi con la media orribile che hai? Shindou! Adesso dovrai farmi una ricerca sul periodo in cui fu lanciata la bomba su Hiroshima!" "Va bene, domani gliela porto!" "Non domani, adesso! Vai in biblioteca, prendi qualche libro e la fai! Fuori scuola saresti capace di fartela fare o da Sakuma o da Nakano, che anche se è un fannullone è pur sempre più bravo di te! Ora, corri!" "Ok...".

Shuichi camminava svogliatamente per i corridoi, possibile che Ryu-chan la passasse sempre liscia e a lui davano sempre le colpe? Beh, avevano ragione, ma una volta ogni tanto, una piccola punizioncina potevano darla anche a Ryuichi. Com'era cattivo a pensare certe cose del suo ragazzo, ma non lo trovava comunque giusto.

Si mise un attimo a riflettere, e si rese conto che ormai mancavano quindici giorni all'esame del diploma, doveva assolutamente fare bene quella ricerca, così forse gli avrebbe tolto un brutto voto. Corse in biblioteca e prese tre libri.

Appena fu in classe, iniziò a leggere con attenzione, e Ryuichi e Hiro lo guardavano increduli. Non poteva essere Shuichi quello che stava leggendo con interesse dei libri di storia!

Alla fine delle due ore, Shuichi aveva concluso la ricerca, e la consegnò al professor Nagisaka, che sorrise.

"Vedi Shindou? Quando ti ci metti le sai fare le cose. Dato che ho l'ora libera, vado in sala insegnanti e te la correggo subito, e dopo, vengo a restituirtela. Ok? Bene, a dopo!" "Ok! Arrivederci!".

Shuichi saltellando raggiunse i suoi amici col sorriso sulle labbra.

"Hai fatto una cosa che non è da te... non potevamo crederci!" "Hiro ha ragione, soprattutto quello che mi chiedo io è... come mai?" Shuichi fece un'espressione seria, e iniziò il discorso... "Vedete... se non m'impegno in questi ultimi quindici giorni, rischio di bocciare, e se boccio, ho sempre la scuola di mezzo. Non potrei dedicare TUTTO il tempo ai Bad Luck, e mi scoccerebbe parecchio... voglio finire la scuola!" Ryuichi e Hiro sorrisero, finalmente aveva deciso di impegnarsi. Bastava poco, e sarebbe passato.

Anche quella giornata scolastica finì, e i tre ragazzi corsero alla sala prove, quel giorno dovevano dare il massimo e ripetere un casino di volte la canzone finché non sarebbe venuta alla perfezione. Il giorno dopo era il grande evento, dovevano dare il meglio di loro stessi.

Appena furono lì iniziarono subito, la rifecero dieci volte prima di prendersi una pausa. Sakano-san gli portava l'acqua e da mangiare.

"Ragazzi! Ora basta, fate una pausa, vi prego! Così è troppo!" i tre sorrisero e iniziarono a mangiare, avevano proprio bisogno di riempirsi lo stomaco per affrontare una giornata come quella. Finirono di mangiare e riniziarono a provare.

In quel momento fece il suo ingresso Seguchi Tohma, che si mise accanto a Sakano-san, che sorrideva fiero dei suoi ragazzi, senza accorgersi della sua presenza.

"Sakano-san, mi complimento con te!" "Waaahhh! Mr. presidente, da quanto è qui?!" "Eheheh... non molto... dicevo, questi ragazzi sono davvero bravi! Nakano-san è davvero un esperto di chitarra, e Sakuma-san e Shindou-san hanno due voci splendide, ottimo!" Sakano-san iniziò a piangere dalla felicità.

Il tempo passò, e anche quella giornata finì. Troppo in fretta forse, e sapendo che il giorno dopo dovevano cantare di fronte a molta gente, faceva sì che si formasse uno strato di agitazione nell'inconscio dei ragazzi, soprattutto in Sakano-san.

Il giorno dopo, non andarono a scuola, e raggiunsero lo Zepp Tokyo alle ore 19.30. Il concerto sarebbe stato alle 21.00, ma dovevano riscaldare le voci, rilassarsi, far sparire la tensione (cosa alquanto difficile).

Stavano cercando di rilassarsi tutti e tre: Hiro si trovava seduto per terra, con la schiena contro la parete, gli occhi chiusi e fumava una sigaretta. Ryuichi chiacchierava con Kumagoro, il suo pupazzo-coniglietto portafortuna, ogni volta che era agitato, iniziava a parlare con lui, lo faceva decisamente sentire meglio. Shuichi invece, se ne andava a giro per la stanza senza fermarsi un secondo, era teso, molto. Forse la cosa migliore sarebbe stata picchiare qualcuno. Si diresse verso Hiro.

"Hiro!" "Si?" "Dammi una sigaretta!" Hiro lo guardò come se fosse il più grande idiota sulla faccia della terra... "Scherzi? Col cavolo che te la do! Devi cantare! Se fumi poi voglio vedere che voce ti viene!" "Uffa..." "Guarda che è un modo sbagliato per rilassarsi! Anche se lo faccio, è sbagliato! Cerca qualcos'altro Shuichi! E tranquillizzati!" "Ci proverò Hiro...".

Mancava ormai poco, mancavano dieci minuti, erano le 20.50, i membri dello staff erano andati ad attaccare la chitarra di Hiro all'amplificatore e regolare il volume dei microfoni.

Dopo poco, vennero chiamati sul palco, Shuichi aveva le gambe che gli tremavano, così Ryuichi lo abbracciò forte. Voleva infondergli sicurezza.

"Shuichi... ricordati, siamo i migliori! Ora... calmati! Ok?" "Mh..." non ci riusciva proprio, così Sakuma lo baciò intensamente. Un po' di tensione se n'era andata finalmente.

Presero posto sul palco e le luci si puntarono su di loro, ci fu sorpresa mista a scocciatura negli occhi dei presenti, che erano lì per gli ASK.

"Salve a tuttiiii!!! Siamo i Bad Luck!!!" ...Shuichi... "Stasera canteremo la nostra prima canzone, speriamo che vi piaccia!!!".

Nei posti in fondo si trovava Seguchi Tohma, insieme alla moglie Mika-san e due ragazzi biondi, uno con i capelli lunghi ed uno con i capelli corti. L'altra gente iniziò a protestare, ma tutti e tre cercarono di farsi coraggio, Ryuichi annunciò il titolo della canzone e iniziarono a cantare.

"Obieta me tsukide iradatsu omoi uwaki na kaze ni hakisutete... hibi wareta rojoo ni toketa shigunaru wa kizuato dake no koshite iku... madoro n da noizu ga asu o keshisaru maeni... yaboo ni ibiku kutsuoto o oninakete... dokonimo tomaranai... mitasanai Emotion shikato ikete oikose yo... furueteru shaina sekai no nukemiza o neratte... tadoritsuku bashohe I want new world..." Hiro parte col suo assolo... "Meinsutorito ni kizamu semegi atta na mida ga... imamo kekoeru kutsuato o hizumaseru..."

L'esaltazione che sprigionavano era talmente alta e potente che aveva raggiunto tutti i presenti nel pubblico, che apprezzavano la canzone.

C'era chi saltava, chi batteva le mani, chi cercava di cantare la canzone anche se non la conosceva. Avevano fatto davvero colpo sul pubblico, con grossa invidia di Tachi Aizawa.

"Dokonimo tomaranai... mitasanai Emotion shikato ikete oikose yo... furueteru shaina sekai no nukemiza o neratte... tadoritsuku bashohe I want new world!!!".

La canzone finì, e furono applauditi, erano davvero andati alla grande. Seguchi Tohma si alzò in piedi ad applaudire, aveva il sorriso stampato sul volto, era davvero contento di quei tre ragazzi, anche se era convinto mancasse ancora qualcosa.

Nei loro camerini festeggiarono con una bottiglia di sakè che gli aveva portato Sakano-san, c'erano grandi risa che riecheggiavano nella stanza. Sentirono bussare alla porta e fece il suo ingresso Seguchi Tohma.

"Salve ragazzi! Complimenti, davvero!" "Grazieeee!!!" Shuichi si era lanciato sul presidente senza rendersene conto, Sakano-san come al solito stava per suicidarsi... "Shindou-san..." disse sorridendo, quando entrarono le tre persone che erano con lui.

"Ah, vorrei presentarvi K-san, che presto conoscerete meglio, Mika-san, la mia fidanzata e Eiri-san, suo fratello..." a Shuichi si illuminarono gli occhi, quello era Yuki Eiri-san, il famoso scrittore di romanzi d'amore, non se n'era perso neppure uno. Si avvicinò lentamente a lui, Ryuichi lo guardava con la coda dell'occhio, era sempre stato geloso di quello Yuki Eiri.

"Scusa?" Yuki Eiri si voltò a guardarlo... "Che vuoi?" Ryuichi pensava che era davvero prepotente, ma non gli interessava, bevve una grande sorsata di sakè.

"Ehm... vorrei farti i miei complimenti per i romanzi..." "Non sei l'unico..." "Eiri!" "Che vuoi Mikarin?!" "Potresti trattarlo meglio poverino, non ti ha mica detto niente di male..." "Tsè!" Yuki Eiri uscì dal camerino e se ne andò, lasciando Shuichi con i lacrimoni agli occhi, il suo idolo era un così grande stronzo? Non poteva crederci.

"Oh, Shindou-san, non farci caso... mio fratello è così di natura, mi spiace ti abbia trattato così..." Shuichi annuì e strappò il sakè di mano a Ryuichi che lo guardò malissimo.

Iniziò a buttare giù una grande sorsata di quel buon vino.

"Ecco... Mika-san, vero?" "Si" "Ecco, io fin da quando ha pubblicato il suo primo romanzo che lo ammiro tantissimo. Lui mi ha cambiato la vita, il suo modo di descrivere la vita, l'amore, mi ha colpito, e penso davvero che sia una persona meravigliosa..." a quel punto Ryuichi non ce la fece più, uscì dai camerini sbattendo la porta. Shuichi si voltò, non capendo cos'era accaduto.

"Hiro? Ma cos'ha Ryu-chan?" "Mmm... credo di saperlo!" "Nh?" Shuichi non riusciva a capire... "Credo sia geloso di come parli di Yuki Eiri-san..." "Ah? Ma..." Shuichi lo rincorse, gli dispiaceva averlo fatto star male. Mentre correva, sentiva l'ebbrezza dell'alcool che gli saliva al cervello.

"Ryu-chaaan!!!" Ryuichi si voltò nella direzione della voce e lo vide... non aveva molta voglia di parlare con lui.

Shuichi non si diede per vinto, si lanciò su di lui abbracciandolo da dietro.

"Shuichi, che fai?" "Ti sto abbracciando Ryu-chaaan!!" Ryuichi scosse la testa... "Sei ubriaco..." "Si... ma... io volevo scusarmi!!" Ryuichi si addolcì a quel punto.

"No, scusami tu... non dovrei essere così geloso." "No, tu hai ragioneee... sono io che non dovevo sbavare appena l'ho visto..." "Quello mi ha dato una noia incredibile, credimi, però... beh, lasciamo fare!" "Non sei più arrabbiato con Shu-chaaan?!" Shuichi assumeva delle espressioni e dei modi di fare da cucciolo quando era ubriaco che avrebbe intenerito chiunque.

Ryuichi prese per mano il suo ragazzo e tornò nei camerini, e Ryuichi si scusò. Stettero un po' lì a chiacchierare, e poi tornarono a casa, si era fatto molto tardi, era circa le 2.00 di notte, probabilmente non sarebbero andati neppure quel giorno a scuola.

Appena a casa, Ryuichi si spogliò lasciandosi solo in boxer e aiutò Shuichi a fare lo stesso dato che era ancora un po' ubriaco. Shuichi posò le labbra su quelle di Sakuma, aveva voglia di lui, tanta. Stettero a lungo a baciarsi, fin quando Shindou si tolse definitivamente i boxer restando nudo sotto gli occhi di Ryuichi, che prese l'occasione, iniziando ad accarezzare l'erezione del suo ragazzo, che iniziò ad ansimare al toccò delicato.

Sakuma staccò le labbra da quelle del ragazzino dai capelli fucsia, si tolse anche lui i boxer e condusse il volto di Shuichi alla sua erezione. La lingua che carezzava con delicatezza, era un movimento talmente rilassante, che Ryuichi iniziò a gemere, allora Shindou lo prese in bocca iniziando a pompare. Il ritmo aumentava sempre di più, finché Sakuma venne. Ora era finalmente bagnato, allargò le gambe di Shuichi, che spalancò gli occhi.

"Shu-chan... io..." il piccolo annuì con decisione assumendo un'espressione determinata. Sakuma continuò ciò che stava facendo, bagnò l'apertura di Shindou con la sua saliva come per lubrificare assieme allo sperma, poi, appoggiò la punta fra le natiche di Shuichi.

Mentre piano piano entrava in lui, delle lacrime e un espressione di dolore si formarono sul volto del ragazzino. Ryuichi lo accarezzava per rassicurarlo, e gli ripeteva parole dolci.

"Shu-chan, devi stare calmo, sentirai male, lo so, ma dopo sarà tutto finito... se vuoi che smetta..." "Ah... no, continua... devo, ah!" le lacrime iniziarono a scendere, Ryuichi non era arrivato ancora a metà, così decise di dare una spinta unica in modo da non prolungare ancora il dolore, questo provocò un dolore allucinante a Shuichi, che iniziò a gridare e mordersi a sangue due dita. Sentiva troppo male, troppo, fin quando il dolore divenne piacere. Lentamente trovò il ritmo assieme a Ryuichi, entrambi godevano di piacere, e vennero.

Stettero abbracciati per svariati minuti, finché entrambi sorrisero.

"Shu-chan!" "Eheh..." "Hai sentito male?" "Tantissimo, ma dopo ho solo sentito tanto, tanto e tanto piacere!" Ryuichi gli scompigliò i capelli e lo strinse forte a sé.

"Ora finalmente siamo uniti completamente, vero Ryu-chan?!" Sakuma annuì baciandolo. Quella notte sarebbe stata indimenticabile per entrambi. Piano piano si addormentarono, risvegliandosi poi il giorno.

Quando Ryuichi aprì gli occhi, si stiracchiò, prendendo le cose con calma, dette un veloce sguardo all'orologio... segnava le 15.00. Le 15.00?!
"Shuichiiii!!! Svegliatiiiii!!!" "Mmm..." iniziò a scuoterlo con forza, allora anche lui aprì gli occhi... "Alzati, è tardissimo! Sono le 15.00, adesso dovremmo essere alla NG!" "Eh?! Merda! Devo farmi assolutamente una doccia!" "Anche io, non possiamo andare là senza farci la doccia dopo aver passato una nottata a fare l'amore! Senti, non c'è tempo, la faremo insieme la doccia!".

Fecero tutto di corsa, si misero i primi vestiti e corsero alla NG senza nemmeno magiare. Per Shuichi correre era molto doloroso, beh, era chiaro, era la sua prima volta.

Intanto Hiro era già lì, che attendeva i due insieme a Sakano-san, che era completamente in paranoia.
"Nakano-kun... perché?" "Perché sono fatti così... dovrai abituarti, credimi...". La porta in quel momento si aprì sbattendo.

"Buongiornooooo!!!" "Aaaahhhh! Sakuma-kun! Shindou-kun! Finalmente!!! Il presidente deve parlarviii!!!!" "Davvero?" "Si Ryuichi, proprio davvero! Muoviamoci, poi mi spiegherete perché questo ritardo!" a quel punto Shuichi arrossì di colpo, e Hiro intuì qualcosa, e ne ebbe conferma quando notò la fatica che faceva Shuichi a camminare.

Entrarono nell'ufficio del presidente e vennero accolti con un sorriso caloroso.

"Benvenuti ragazzi!" "Salve!" "Ieri siete andati magnificamente, però... riflettendoci tutta la notte, ho trovato un piccolo difetto..." "Eh?!" il presidente iniziò a parlare, e arrivò al punto che ai Bad Luck mancava un tastierista, con esso tutto avrebbe ottenuto un effetto magnifico. Shuichi a quel punto si alzò in piedi.

"Non voglio!" "Shindou-san?" "Seguchi-san... noi... siamo NOI i Bad Luck... io..." "Capisco Shindou-san cosa vuoi dire, ma... io dico quello che è meglio per voi e..." "NO!" "Shindou-san, mettiamola così, i Bad Luck avranno un tastierista, punto!" "NOOO!!!" Shuichi corse fuori dall'ufficio arrabbiatissimo. Detestava il fatto che qualcun altro che non c'entrava niente con loro fosse un Bad Luck. Tutto ciò era partito da loro tre, sin da quando erano alle medie desideravano cantare, solo loro tre, e ora dovevano essere i quattro? MAI!

In quel momento sentì dei passi che lo stavano seguendo, si voltò un attimo ed era Ryuichi, così si fermò ad aspettarlo. Parlarono e Shuichi si sfogò.

"Shuichi..." il tono della sua voce era serio... "Credo che Seguchi abbia ragione, sai?" a quel punto il ragazzino scattò in difensiva... "CHE?! Scherzi vero? I Bad Luck siamo NOI!" "Lo so, ma... è vero, abbiamo delle debolezze senza un tastierista, ci arrivi?! I Bad Luck dovranno avere un nuovo membro, che ti piaccia o no!" Shuichi reagì d'impulso e colpì il suo ragazzo con un pugno, che lasciò sconvolto Sakuma. Si toccò lo zigomo che era stato colpito, e con rabbia glielo rese.

Shuichi era arrabbiato, e fuggì in lacrime. Gli aveva fatto male sentire che Shuichi gli dava contro, ma quello che gli aveva fatto più male era averlo colpito senza motivo. Cioè, il motivo c'era, ma perché aveva alzato le mani sul suo ragazzo? Stavano parlando, stavano discutendo, e non c'era nessun motivo per tirargli quel pugno. Intanto, nell'ufficio, stavano discutendo di ciò che era successo.

"Mi spiace Nakano-san per ciò che è accaduto, ma è chiaro che ci sono delle debolezze così come siete messi adesso..." "Lo so, non si scusi, ha ragione, è Shuichi che deve capirlo, ma stia pure tranquillo che Ryuichi riuscirà a convincerlo e tornerà insieme a lui!" in quel momento si aprì la porta... "Ecco, che avevo detto? Eh?! Ryu-chan che ti è successo?!" Ryuichi si sedette con l'aria parecchio imbronciata.

"Quello è davvero testardo come un mulo!" tutti i presenti restarono a bocca aperta, quando Hiro ritrovò le parole... "Non dirmi che te l'ha fatto Shuichi?!" disse toccandogli lo zigomo.

L'altro annuì e abbassò lo sguardo, infondo ci stava molto male. Hiro si alzò ed uscì a cercare Shindou. Ci mise un po' prima di trovarlo, ma quando uscì dall'edificio, lo vide seduto su una panchina con il viso sommerso fra le ginocchia. Gli si avvicinò e gli accarezzò i capelli.

"No Hiro. Non mi merito nulla..." era davvero distrutto... "Avanti Shuichi... cosa c'è?" "Cosa c'è? COSA C'È?! I Bad Luck saranno in quattro, e io ho appena picchiato il mio ragazzo! Non c'è niente che va bene! Mi detesto! Sono viziato e ora anche manesco!" "Dai... non prendertela. Ti dico la verità, è vero che i Bad Luck hanno delle debolezze, magari quando sentirai la canzone risistemata con la tastiera, sarà migliore e ti piacerà, però... per quello che è successo con Ryuichi dovresti scusarti..." "Credi che basti?" "Dai, ovvio che l'hai fatto rimanere male, non se l'aspettava, ma credi che ci riesca a stare arrabbiato? Secondo me ti ha già perdonato!".

Shuichi iniziò a singhiozzare pesantemente, si sentiva un totale idiota, voleva scusarsi con Ryuichi, ma non riusciva a pensare di guardarlo negli occhi e vedere quel livido che gli aveva provocato. Alzò il viso e guardò Hiro.

"Allora? Ripreso? Avanti... andiamo? E asciugati quelle lacrime che non ti si addicono!" Shuichi si alzò e seguì Hiro alla NG.

Arrivarono all'ufficio, e il ragazzino come un automa si sedette guardando sempre per terra. Seguchi gli chiese se allora era d’accordo e annuì.

Finita la piccola riunione, andarono in sala prove, e Shuichi non era per nulla in forma, anzi, la voce gli usciva molto roca per il pianto. Si fermarono per una pausa, e Shuichi andò verso Sakuma che era voltato di spalle. Gli tirò piano una manica e lui si voltò.

"V-Vieni con me...?" Ryuichi lo seguì fuori e si sedette sul muretto del terrazzo, mentre Shuichi si lasciò cadere lungo il muro.

"M-Mi dispiace Ryuichi..." ci fu silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire, così, Ryuichi scese dal muretto e fece per andarsene, quando Shindou gli afferrò una mano per fermarlo.

"Ryuichi..." il ragazzo lo guardò negli occhi, ora che Shindou vide il livido, si sentì ancora più in colpa, delle lacrime scivolarono lungo le sue guance... "Io... mi dispiace, sono davvero un egoista. Sono manesco... sono viziato! Non volevo farti del male... non a te, ma ho reagito d'istinto e guarda cosa ho combinato?" Sakuma si risedette sul muretto per ascoltare il ragazzino che parlava fra i singhiozzi.

"Mi dispiace..." ci fu ancora silenzio, Shuichi non ce la faceva più... "Ryuichi, dimmi qualcosa..." il ragazzo con i capelli verdi stette in silenzio, sinceramente non sapeva proprio cosa dire.

Improvvisamente, Shuichi si colpì da solo, voleva farsi male, voleva che il dolore che aveva provato Ryuichi venisse ripagato. Ryuichi restò allibito, ma cosa stava combinando? Al momento che si tirò altri due colpi, Sakuma scese velocemente da muretto e gli bloccò entrambe le braccia guardandolo negli occhi, che erano stracolmi di lacrime.

"Smettila! Shuichi, cosa pensi di dimostrare?" il ragazzino singhiozzava talmente forte da non riuscire a respirare.

"R-Ryu-chan... io... mi sono colpito per autopunirmi... io..." Ryuichi con una mano asciugò il sangue che usciva dalle labbra del suo ragazzo... "Basta scemo... sei un autolesionista..." lo disse col sorriso e lo abbracciò. Era durato anche troppo quel silenzio, e Shuichi lo spinse via.

"Cosa...?" "Non mi merito nulla..." Ryuichi si inginocchiò e portò la testa di Shindou sul suo petto... "Non sono più arrabbiato, vedere quella scena mi ha fatto restare senza parole... non farti più del male. Ora, basta piangere!" lo allontanò un poco e con le dita eliminò le lacrime, che si riformavano ogni volta che le asciugava.

"Dammi le mani..." gli prese le mani e le portò all'altezza degli occhi del ragazzino dai capelli fucsia... "Se queste mani colpiscono ancora Shuichi... TE LE TAGLIO!" lo disse ridendo, e Shuichi accennò un piccolo sorriso.

"Allora... smettila di piangere, ti prego..." Shindou si calmò e si fiondò fra le braccia di Sakuma, che lo strinse forte a sé come fosse un peluche. Quanto bene gli voleva? Non si poteva descrivere.

"Dai, che dopo ti preparo una cenetta buonissima, proprio come piace a te..." il ragazzo annuì e chiuse gli occhi perdendosi nel calore di quel sentimento.

Poco dopo, tornarono in sala prove e videro che ad aspettarli, oltre a Sakano-san ed Hiro c'erano altre due persone, uno era K-san, ma... l'altro?

"Ragazzi, eccovi! Lui è Fujisaki-kun, il nuovo tastierista... nonché mio cugino!" "Molto lieto, è un onore per me!" il ragazzino aveva i capelli verdi e gli occhi bruni, avrà avuto si e no sedici anni, ma sembrava molto simpatico... "Piacere nostro!" dissero in coro i due ragazzi.

"Mentre lui è K-san, l'avete già conosciuto, da oggi sarà il nuovo manager dei Bad Luck!" i due ragazzi scattarono, e sempre in coro chiesero spiegazioni... "Ragazzi, tranquilli! Io, non sono più vostro manager, ma produttore, guardate che lui è bravissimo!" si strinsero la mano, e presto si salutarono per tornare a casa.

Ryuichi si mise subito ai fornelli, e Shuichi era lì sul tavolo che disegnava, intanto, stavano parlando.

"A me sembra bravo quel ragazzo, non credi Shuichi?" "Si, credo di si!" Ryuichi si staccò momentaneamente dai fornelli e toccò le labbra di Shuichi, che fece una piccola smorfia di dolore... "Non sarà meglio che vai a disinfettarti, piccolo autolesionista?" "Uffa... smettila!" ormai ci ridevano sopra, e Shindou corse in bagno e si disinfettò velocemente, tornando così a sedere.

"Shu-chan?! Sai che giorno è dopodomani?" "Si, è giovedì e allora?" "Che numero è?" "Il 7... non capisco dove vuoi arrivare..." Ryuichi gli rivolse un'occhiata paurosissima... "Ora ti picchio io!" Shuichi si mise un secondo a pensare e saltò in piedi imbarazzato.

"Ah! È... È il nostro... mesiversario...?" "Si! Ignorante!" "Scusaaaa..." il ragazzino gli si inginocchiò ai piedi, e Ryuichi diventò tutto rosso... "Smettila Shu-chan! Alzati!" "Sono indegno di essere il tuo ragazzo! Oltre che essere egoista, viziato e manesco sono anche ignorante, insensibile e sbadatoooo!!" "Smettila! Tirati su!" "Aaaahhh!!!" "Shuichi, è anche per questo che mi piaci, dai!" lo tirò su con la forza e Shuichi per la forza lo spinse contro al frigorifero.

La posizione dava un solo input, quello di baciarsi, dato che le due bocche erano a due centimetri di distanza. Improvvisamente Sakuma si staccò e tornò ai fornelli... "Scusa piccolo, ma devo star dietro alla cena, sennò diamo fuoco alla casa! Quello dopo!" gli strizzò l'occhio e tornò alla cena.

"Ryu-chan? Vado a cambiarmi!" velocemente corse in camera e si spogliò, indossando direttamente i pantaloncini da calciatore che usava per pigiama (senza i boxer sotto) e la canottiera blu che solitamente usava per dormire. Altrettanto velocemente tornò in cucina.

Appena Shuichi fece il suo ingresso, Ryuichi stava già servendo la cena nei piatti, e Shindou si posizionò a tavola con le bacchette in mano, pronto a iniziare. La bacchetta arricchita dal ramen raggiunse le labbra di Shuichi, che si incurvarono in un sorriso, a quanto pare erano molto graditi. Ryuichi si divertiva un sacco a vederlo gustare i suoi piatti, faceva delle espressioni così buffe!

Appena finita la cena, andò ad accendere la tv e scegliere un film da guardare insieme al suo piccolo Shuichi, che nel frattempo stava lavando i piatti. Stette un po' a decidere, fino a che scelse un bellissimo film 'Edward mani di forbice'. Inserì il dvd nel lettore e si sedette sul divano in attesa del ragazzo, che non tardò ad arrivare posizionandosi accanto a Sakuma che lo accolse fra le sue braccia. Guardarono i primi venti minuti del film, fino a che Shuichi si allungò fino ad arrivare alle labbra di Sakuma, che lo assecondò insinuando la mano sotto la sua canottiera. Aveva la mano fredda, e questo provocò dei brividi per tutto il corpo di Shindou. Stettero molto attaccati, e Ryuichi si staccò per guardare l'altro dritto negli occhi, e con una mano andava a cercare i pantaloncini per insinuarvisi dentro. Voleva accarezzarlo da sopra i boxer, ma quando si accorse che non li portava spalancò per un attimo gli occhi, e subito apparve un sorrisino malizioso sulle sue labbra, quel birichino di Shuichi, l'aveva fatto di proposito.

Sentiva la punta che a poco a poco si inumidiva sempre di più, e mentre lo teneva con un braccio gli sfilò i pantaloncini per facilitare il movimento della masturbazione.

Pian piano si ritrovarono nudi sul pavimento che si strusciavano, facendo si che le due erezioni fossero a contatto, e la cosa era più interessante. Shuichi sentiva sotto di sè il freddo pavimento a contatto con la sua schiena, ma non ci fece molto caso, era troppo preso dagli strusciamenti, che presto si trasformarono in spinte dato che Ryuichi era entrato in lui.

Quell'atto durò circa quindici minuti, finchè entrambi vennero restando l'uno accanto all'altro ansimando su quel freddo pavimento.

"Cavolo! Shu-chan! È freddo il pavimento, potevi dirmelo!" "Aha... aha... secondo te me n'ero accorto?" "Ma così hai preso freddo, piccino!" velocemente si rivestì e lo prese in braccio, afferrando anche i vestiti di Shindou e si diresse in camera, dove lo mise sul letto. Mentre Ryuichi si metteva il pigiama, sentì una serie di starnuti provenire dal suo ragazzo. Velocemente aprì la terza anta dell'armadio e tirò fuori un plaid con il quale andò ad avvolgere Shuichi, che si strinse a se stesso per scaldarsi. Sakuma si mise sotto alle coperte insieme ad un già rinvoltato Shindou, che stava tremando dal freddo.

"Piccolo, hai preso davvero freddo!" l'ennesimo starnuto, Ryuichi mise una mano sulla fronte del ragazzo, scoprendola calda.
"Ehy... credo tu abbia la febbre!" così allungò un braccio aprendo il cassetto del comodino e tirandone fuori un termometro che mise sotto braccio al ragazzino tremante. Aspettarono cinque minuti, e le tacche dell'oggetto rivelavano 37.7°C. Aveva decisamente la febbre.

"Domani sarebbe il terzo giorno che salto, i professori mi uccideranno, proprio ora che avevo deciso di impegnarmi un pochino!" "Tranquillo, glielo spiego io, tu nel frattempo potresti fare delle ricerche sugli argomenti che stanno spiegando adesso, no? Appena te la senti ovvio, adesso non avresti la forza di fare nulla! Ehy, mi stai ascoltando? Shu-chan?! Ma guardati! Ti sei addormentato proprio mentre ti parlavo, sei proprio uno stronzo! Eheheh... dormi piccolino!" lo avvolse con le braccia e gli dette un bacetto a fior di labbra, addormentandosi pure lui.

La mattina dopo, Ryuichi si alzò con mal voglia, si vestì, si lavò e fece colazione. Tornò in camera e guardò il piccolo Shuichi che dormiva, poverino, aveva preso la febbre, prese un foglietto e ci scrisse sopra un messaggio per Shindou che avrebbe letto appena sveglio, lo mise sul comodino. C'era scritto: 'Buongiorno amore mio malaticcio! Appena ti svegli, se hai fame (dubito) sul tavolo ti ho lasciato latte e biscotti (non farti venire strane idee di scaldarlo! Non ritroverei nè te, nè la casa! Ahahaah)!! Riposati piccolo! Un bacio grande come il nostro amore! -Ryu-chan-'. Fatto ciò, uscì di casa e corse a scuola.

Appena incontrò Hiro, gli spiegò della situazione di Shuichi, ed entrambi, immaginarono che faccia avrebbe fatto Sakano-san appena l'avesse saputo. Già si agitava per un nonnulla, figurarsi appena avrebbe saputo...! Avrebbe dato sicuramente di matto. La lezione iniziò, ed era l'ora di chimica, dove il professore rispiegò degli stati d'aggregazione della materia come ripasso, Ryuichi sbadigliò, le sapeva a memoria quelle cose, se fosse rimasto a casa a vegliare su Shuichi sarebbe stato più contento. Chissà se si era svegliato? Probabilmente era ancora lì che dormiva della grossa, già se lo immaginava, rinvoltato sotto il piumone, tutto stravaccato sul materasso, con un filo di bava che gli scendeva dalle labbra. Gli venne da sorridere, quel ragazzo era davvero buffo.

Nel frattempo, Shuichi si svegliò con un forte mal di testa, si alzò lentamente a sedere e notò il bigliettino che gli aveva lasciato Ryuichi, appena lo lesse sorrise. Era sempre così premuroso con lui, per questo lo adorava, si prendeva sempre cura di lui, metteva sempre lui in primo piano. Era davvero adorabile. Provò ad alzarsi dal letto, doveva assolutamente andare in bagno,  riuscì a mettersi in piedi con le mani che gli facevano da sostegno, ma come lasciò la presa dal letto cadde sulle ginocchia. Non poteva far altro che gattonare fino al bagno.

Stava letteralmente morendo dal freddo, decise di tornare un attimo in camera ed indossare una felpa più pesante che lo riscaldasse almeno un po', con tutta la forza che aveva aprì l'armadio e tirò fuori una felpa di pail, andò in sala e accese la tv. Non c'era assolutamente niente di interessante, così lasciò un canale dove trasmettevano un noiosissimo telefilm di un gruppo di liceali, le loro storielle insulse d'amore, eccetera eccetera.

Piano piano, il mal di testa iniziò ad aumentargli, via via che i minuti scorrevano aumentava sempre di più. Era ripiegato sul divano dal dolore, le lacrime iniziarono a scorrergli sul viso, non aveva mai patito tanto, si alzò con molta fatica e andò verso il cassetto delle medicine, dove tirò fuori le pasticche contro il mal di testa. Non aveva idea di quante dovesse assumerne, così se ne mise quattro in una mano e le mandò giù con dell'acqua. Il dolore stava aumentando, così si accasciò a terra. Voleva sdraiarsi nel letto, strisciò fino alla camera e cercò in ogni modo di salire sul letto, ma non ci riuscì, era troppo faticoso.

A scuola Ryuichi seguiva le lezioni con mal voglia, era davvero noioso senza Shuichi, aveva la testa appoggiata sulle braccia e pensava a tutto fuorchè alla matematica del professor Nishima. Molto, ma molto lentamente la giornata finì e iniziò a correre verso casa, aveva una strana sensazione, come se Shuichi avesse bisogno di lui, beh, quello era ovvio, non sapeva fare nulla! Entrò in casa e lo chiamò, così realizzò che stava dormendo, a passo lento andò in camera e lo trovò addormentato per terra.

"Merda!" si precipitò da lui e lo prese in braccio, era ancora più caldo della sera prima, che idea idiota addormentarsi per terra! Lo appoggiò sul letto e lo avvolse sotto le coperte, iniziando a scuoterlo leggermente per svegliarlo. Dopo circa cinque minuti che lo chiamava, aprì gli occhi.

"Ciao!" Shuichi sorrise, finalmente il mal di testa atroce era diminuito... "Ciao..." Ryuichi gli sorrise a sua volta... "Mi spieghi che ci facevi per terra? Ti ho trovato addormentato per terra!" "Eh? Ah, guarda che non l'ho fatto apposta, mi sono alzato e sono andato alla tv, dopo mi è preso un mal di testa terribile, così, ho preso un po' di pasticche per il mal di testa e son tornato qua strisciando, dato che mi sono accasciato e non riuscivo più ad alzarmi..." Ryuichi lo guardò con gli occhi spalancati, 'un po'' di pasticche? "Che volevi dire con 'un po'' di pasticche?" "Ehm... non sapevo quante ne dovevo prendere, così ne ho prese quattro per essere sicuro! Ho fatto bene?" "Te sei scemo! Ma lo sai che potevi collassare? Ne va presa una sola! Cretino! Sai che esistono le istruzioni?!" Shuichi lo guardò con un paio di occhioni lucidissimi e sorpresi, non credeva che facessero così male... ora che lo sapeva, non avrebbe più rischiato di morire! Lentamente, prese una mano di Ryuichi e la strinse con la poca forza che aveva. Gli dispiaceva aver fatto preoccupare Sakuma.

"Shuichi... non ti si può proprio lasciare solo eh?" gli accarezzò i capelli e si alzò dal letto... "Hai bisogno di qualcosa? Sennò vado a vedere un po' di tv..." "No... ehm... mi porti con te?" "No, dovresti riposare..." Shuichi si mise seduto a fatica tenendolo per un braccio.
"Ok, ok..." lo prese in braccio e andò in sala, accese la tv e si posizionò sul divano abbracciando Shuichi che era tutto rinvoltato in una coperta. Non passò molto che il ragazzino si addormentò tra le sue braccia. Ryuichi gli posò un bacio fra i capelli e iniziò a fare un giro di canali, mentre continuava ad accarezzare delicatamente la testa di Shindou. Quel ragazzino era come un cucciolo a cui badare.

Gli venne un po' fame, così, portò Shuichi a letto e andò a prepararsi il pranzo. Mentre cucinava pensava ai Bad Luck, già vedeva il loro futuro, loro su di un palco, acclamati dalla gente che urlava i loro nomi come impazziti, la relazione di lui e Shu-chan ormai pubblica, nessuno che li giudicava, pensava a quando avrebbero ricevuto la notizia di un tour per il Giappone, Shuichi che gli correva incontro manifestando felicità, e che gridava il suo nome.

"Ryu-chaaan!!" ecco appunto, questo accadeva anche nella realtà... si staccò dai fornelli abbassando la fiamma e lo raggiunse in camera. Vide un'immagine davvero triste di Shuichi, lui, sdraiato nel letto, privo di vita, fronte sudata, gli occhi stanchi che a stento stavano aperti.

"Cosa c'è? Hai fame?" "Un po'... volevo sapere se hai detto a Sakano-san di me..." "Tranquillo, lo farà Hiro... cosa vuoi da mangiare?" Shuichi stette un po' a pensarci... "Non saprei..." "Ti farò qualcosa di caldo da mangiare con un po' di biscottini, vuoi?" il ragazzino dai capelli fucsia annuì con la testa, e fece una piccola smorfia di dolore... nello scuoterla sentì malissimo. Ryuichi gli dette un bacio sulla fronte e tornò in cucina. Mise del tè a scaldare, finì di preparare il suo pranzo e andò in camera per mangiare insieme a Shuichi. Lo aiutò a sistemarsi, con dei cuscini dietro la schiena. Fece molta fatica a mangiare, e dopo neanche tre biscotti gli passò la voglia.

"Shu-chan, mangiane un altro, dai..." "Non mi va..." Ryuichi scosse la testa... "Dai, è meglio sai?" Shuichi negò con la testa, stava iniziando a salirgli la nausea. Ryuichi se ne accorse, era diventato molto pallido, così gli chiese cosa avesse, ma Shuichi scosse la testa. Dopo un po', Shindou si alzò di scatto, cadendo giù dal letto, non riusciva a reggersi in piedi, la mano davanti alla bocca.

"Shu-chan? Che cavolo...?" "D-Devo vomitare...!!!" Ryuichi lo prese in braccio e corse verso il bagno, dove lo fece stare in ginocchio con la testa sopra il water, sostenendogli la testa mentre gli tirava indietro i capelli. Non tardò a rimettere quei pochi biscotti che aveva mangiato. Ryuichi con una mano gli teneva la testa, mentre con l'altra lo accarezzava sulle gambe, sapeva bene quanto ci si sentiva male con la nausea. Dopo dieci minuti, lo aiutò ad alzarsi e a sciacquarsi il viso, che era imperlato di sudore. Si sciacquò la bocca e si passò l'acqua fredda sul viso, imprecando contro la sua malattia.

"Che schifo!" Ryuichi sorrise, poverino, non solo stava male, ma ora vomitava anche... "Te la sei cercata!" "Eh?!" Sakuma lo guardò storto... "E le quattro pasticche che hai preso?" Shuichi abbassò lo sguardo, aveva proprio ragione, era stato un irresponsabile.

"Dai, adesso ti riporto a letto, così dormi un po'..." il ragazzino annuì con la testa, e si fece guidare nel letto, dove si coprì dato che era infreddolito. Ryuichi stette con lui ad accarezzargli il viso fino a che non si addormentò, la febbre lo aveva stancato molto. Mentre si dirigeva in cucina per lavare i piatti, suonarono alla porta.

"Salve Ryuichi!" "Hiro!! Ciao!!" lo fece entrare, e il ragazzo dai capelli rossi si guardò un po' in giro... "Dov'è il malaticcio?" "Dorme..." Hiro scosse la testa e si diresse in camera, dove vide il piccolo Shuichi addormentato, con le mani stringeva a sé Kumagoro, il coniglietto-pupazzo di Ryuichi. Era davvero carino. Presto lo raggiunse anche Sakuma, che sorrise appena vide la scena.

"Eheheh... certo che Shuichi è davvero insostituibile!" "Già! Hai proprio ragione... non lo cambierei con nessun altro al mondo, Hiro!" a quel punto Hiro mise le mani sulle spalle di Ryuichi, assunse uno sguardo serio e lo guardava dritto negli occhi color acquamarina. Ryuichi si sentì un po' in imbarazzo ad essere guardato in quel modo.

"S-Si?" Hiro avvicinò il viso a quello dell'amico... "Ma... tu e Shuichi avete...?" detta quella frase Ryuichi scattò indietro per la vergogna, arrossendo completamente.

"Eh? C-Che?!" "Avanti, hai capito benissimo Ryu-chan! Voi due non mi raccontate più nulla! Io mi offendo!" Ryuichi abbassò lo sguardo, Hiro aveva ragione, lo stavano un po' trascurando da quando si erano messi insieme, così lo prese per un braccio e lo condusse in sala, dove lo fece accomodare sul divano.

"Vedi, l'abbiamo fatto... il giorno del concerto, come per... festeggiare? Si può dire così?" Hiro sorrise... finalmente avevano trovato il coraggio di farlo. Ryuichi prese coraggio e gli raccontò tutto, dalla prima volta che erano andati oltre a semplici baci e strusciatine. Hiro ascoltava senza proferir parola, così, appena Ryuichi ebbe finito, gli sorrise calorosamente.

"Ryu-chan, Ryu-chan! Perchè non mi racconti mai nulla? È riferito anche Shuichi ovviamente... lo sapete che potete contare su di me, ma soprattutto mi farebbe piacere ascoltarvi! Comunque, apparte questo, sono davvero felice per voi due, fare l'amore, è un passo davvero grande! Ehm... posso chiederti una cosa un po'... privata?" "Mh mh..." Ryuichi annuì... "Com'è Shuichi a letto? È iperattivo come nella vita normale?" Ryuichi arrossì completamente, come poteva fargli delle domande così imbarazzanti? Comunque gli ripose... "No... tutt'altro. È dolcissimo..." "Deve aver sentito molto male, vero?..." "Forse... poverino, vedessi come piangeva, a quanto pare si sente davvero male, io non ne ho idea e non voglio saperlo..." "Ahahaha... Ryu-chan, sei una forza! Tranquillo, per quello puoi star tranquillo, Shuichi non farebbe mai la parte dell'attivo!" gli strizzò l'occhio... "Senti Hiro... ma... tu? A donne?" "Eh? Oh... io... non lo so... sono un po' confuso... a vedere te e Shuichi, dentro di me sento che anche io vorrei provare cose nuove... le donne non mi attirano più come un tempo. Anzi, ti dirò... quando ho visto Fujisaki, ho provato una cosa strana... sentivo che volevo avere del contatto fisico con lui... boh..." Ryuichi saltellò contento... "Siiii! Lo sapevoooo!" "Si nota?!" "No, ma io l'ho notato, ti ho visto un po' pensieroso che guardavi Fuji-kun! Ehehehe!" "Ah... cosa dovrei fare secondo te?" Ryuichi ci pensò su un attimo e poi... lo baciò a stampo sulle labbra, Hiro ebbe una sensazione strana dentro di sè, sentì come una specie di fastidio allo stomaco.

"Allora? Che hai sentito?" "Ehm... qualcosa di strano nello stomaco..." "Ah! Le farfallineee!! Si si, gli uomini ti piacciono sicuramente!" "Ma... e Shu-chan?" "Non si ingelosirà per un bacetto come questo, piuttosto si metterà a urlarmi che sono fortunato, che un bacio a stampo vorrebbe dartelo anche lui!" si misero a ridere e continuarono a chiacchierare.

Verso le 19.00 Hiro se ne andò, ringraziando molto l'amico, e chiedendogli di salutare il piccolo Shuichi. Ryuichi gli aveva promesso che avrebbero parlato ancora, e che gli avrebbe consigliato qualcosa da fare con Fujisaki, innanzitutto scoprire se sarebbe stato consenziente oppure no. Per questo avrebbe mandato Shuichi all'attacco, era un esperto a parlare con le persone.

Poco dopo che Hiro se n'era andato, Ryuichi andò in camera da Shuichi e si sdraiò un attimo accanto a lui per riposarsi un momento. Ma si stava talmente rilassando che si addormentò, svegliandosi il mattino seguente alle ore 7.45. Il ragazzino malato, era già sveglio da un pezzo, ed era anche andato a fare un po' di colazione. Decisamente si sentiva un po' meglio. Scosse leggermente il corpo di Sakuma per svegliarlo, vista l'ora. Aprì lentamente prima un occhio, e poi l'altro.

"Ryu-chan! Buongiorno!" appena vide che Shuichi era sveglio, non era a letto al calduccio, si alzò di scatto... "Che diavolo ci fai lì a prender freddo? Sei scemo?!" "Ma la febbre è scesa! Ora ce l'ho a 37°C!" "È uguale, mettiti qui sotto le coperte e..." senza farci caso, vide l'ora nella sveglia sul comodino e lanciò un grido... "Aaaaahhhhh!!! Nooooo!!! È tardissimooooo!!!" si alzò velocemente dal letto e corse verso l'armadio in cerca di vestiti. Nel frattempo, Shuichi che era appoggiato allo stipite della porta iniziò a ridere di gusto.

"Ahahahah! Ma cosa fai?! Ormai non ti faranno MAI entrare! Cosa ti vesti a fare?!" Ryuichi si fermò di botto, crollando sulle ginocchia... "Hai ragione... ma così la mia reputazione di bravo studente..." Shuichi rise nuovamente avvicinandosi al suo ragazzo accarezzandogli i capelli con fare gentile.

"Dai, non fare così, non è colpa tua..." "Si invece! Ieri sera non ho caricato la sveglia perchè mi sono addormentato senza rendermene conto! Uffa...".

Shuichi scosse la testa e prese il termometro provandosi nuovamente la febbre. Lo aveva fatto appena sveglio, dato che era in piedi dalle 6.23. Si era svegliato prestissimo. Dopo cinque minuti lo tolse e notò con piacere che la febbre non ce l'aveva più, così, corse all'armadio, prese alcuni vestiti e si cambiò in due minuti. Ryuichi non capiva, ma cosa stava facendo?

"Shuichi? Posso sapere cosa fai?!" "Mi vesto..." disse col sorriso sulle labbra... "Perchè scusa?!" Shuichi saltò sul letto, prendendo qualcosa che usò come finto-microfono.

"Oggi Shindou Shuichi torna al lavoroooo!!! Siiii!!!" Ryuichi gli dette una spinta facendolo cadere a sedere sul letto.

"Tu devi essere completamente impazzito! Tu non ti muovi da casa!" "M-Ma..." "Non avrai più la febbre. Ma ce l'hai avuta comunque fino a poco fa! Adesso ti puoi anche rimettere il pigiama!" Shuichi si alzò in piedi, andò in bagno e aprì l'acqua della doccia, facendo proprio finta che Ryuichi non gli avesse detto nulla.

"Mi hai sentito? Non puoi neppure farti la doccia!" "Non ho più la febbre! Ok?! E poi sono già tre giorni che non mi faccio una doccia!" "E allora?! Non è che muori! E comunque... scordati di venire alla NG!".

Shuichi lo guardò con sguardo arrabbiato, misto a noia. Non aveva voglia di stare ancora a casa, voleva vedere i suoi amici, voleva cantare e stranamente anche di andare a scuola. Così gli venne un'idea.

"Ryu-chan?! E se vengo, però vestito pesante, con tante maglie, tante felpe, due paia di pantaloni, una sciarpa?" Ryuichi lo guardò rassegnato... "Va bene... ok...". -----> Guz

Appena Shuichi fu pronto, uscirono e arrivarono a scuola in anticipo. Quando Hiro vide il suo amico gli corse incontro sorridendo.

"Shuichi!! Finalmente! Come stai?" "Non ho più la febbre!!" disse sorridendo... "Cavolo, quanta roba hai addosso?" "Ehehe..." nel frattempo si diressero in classe, e appena il professore di storia giapponese lo vide lo chiamò.

"Shindou, ben tornato! Come stai?" "Bene professore!!" "Bene... oh, ti ho corretto la tua ricerca, scusami se poi non te l'ho riportata subito!" "Vabbè... non importa, tanto sarà sicuramente venuta da schifo...!" "Affatto! Hai preso un bel voto! Nella mia materia sei apposto!" "DAVVERO!? EVVIVA!!" "Si, ma dovrai impegnarti in matematica, chimica e fisica..." "Lo so... ma... non so se..." "Avanti, non essere tragico! Se ti impegni ce la fai, anche perchè tu hai ottime capacità!" "Ah, grazie..." il ragazzino tornò a posto, e la lezione iniziò. Stette stranamente attento, ormai mancavano si e no una decina di giorni alla fine dell'anno, e così al diploma. Al momento poi della lezione di matematica, chiese al professore se lo avrebbe interrogato, le ultimissime cose gliele aveva spiegato giorni indietro Ryuichi, e le aveva capite abbastanza bene.

"Non posso crederci Shindou!" il ragazzino sorrise e si diresse alla lavagna, prese un cancellino e tolse tutte le scritte della lezione precedente.

Il professor Nishima dettò un esercizio sulla trigonometria, inizialmente restò a bocca aperta, ma poi guardò Ryuichi, poi la lavagna e gli venne a mente tutto. Era abbastanza semplice, a parte qualche piccolo errore di calcolo, riuscì a risolvere l'esercizio. Il professore era finalmente contento, gli detto un altro esercizio sulle equazioni e disequazioni, roba un po' più vecchia, ma che Shuichi sapeva dato che quel compito era l'unico in cui aveva preso una sufficienza, così, si mise d'impegno e la risolse.

"Bene Shindou... complimenti! La mia materia... si, hai raggiunto la sufficienza. Per me puoi essere ammesso all'esame!" il ragazzino fece un balzo dalla gioia, non poteva crederci, la matematica era il suo incubo, così si convinse che passare chimica e fisica sarebbe stato uno scherzo. Corse a sedere e Ryuichi, senza pensare a nulla, lo abbracciò stringendolo calorosamente, si capiva benissimo che quell'abbraccio non era semplicemente d'amicizia, infatti tutta la classe era voltata a guardarli, chi schifati (i ragazzi), chi commossi e sorridenti (le ragazze). Quando Ryuichi se ne rese conto si staccò imbarazzato da Shindou e si rimise composto nel banco. Shuichi era completamente rosso in viso, ma non gli importava poi molto, ormai... non li avrebbe più visti.

La mattinata scolastica passò velocemente, Shuichi si rese conto troppo tardi che le lezioni passavano più velocemente se prendeva appunti. Si diressero subito alla NG, dato che dovevano registrare nel migliore dei modi la canzone per fare uscire il singolo. Mr K era decisamente convinto della riuscita nella vendita, così, prima facevano, prima avrebbero messo il CD in commercio.

Sarebbe stata una giornata molto dura. Dovevano registrare prima gli strumenti separatamente, poi insieme e fare arrangiamenti, poi le voci una ad una e anche insieme e modificare qualcosina e cantare assieme agli strumenti, insomma, sarebbero sicuramente tornati a casa molto tardi. Così, appena arrivati, Hiro si mise subito alla chitarra. Era il primo, e gli altri tre si potevano riposare. Ryuichi guardò un attimo il giovane Fujisaki e gli venne in mente di Hiro. Prese Shuichi da parte e iniziò il discorso.

"Vedi Shuichi, devo parlarti di una cosa molto importante..." "Si?!" "Riguarda Hiro..." Shuichi iniziò a preoccuparsi... "HIRO?! Che ha fatto?!" "No, no, niente! Perchè ti preoccupi subito?! Comunque, vedi... Hiro si è preso una cotta per qualcuno ma... non sa come dirglielo, e siccome, so che tu di queste cose te ne intendi, nel senso andare a parlare con la persona interessata... beh... ti va?" "Uhm... si... ma... CHI È?!" "Eheheh... sapevo che avresti accettato! Vedi... è... Fujisaki Suguru!" "Eh?! Hiro è gay?! E non me l'ha mai detto?" "Ehy ehy! Un attimo, fino poco fa non lo sapeva, se n'è accorto non appena ha visto Fuji-kun!" "Ah! Ok, vado!" "Aspetta!" Shuichi si voltò a guardare Ryuichi e gli strizzò l'occhio, andando verso Fujisaki.

"Ehy! Fuji-kun!!" il ragazzino sedicenne si voltò verso di lui... "Shindou-san? Dimmi..." "Ehm... potresti venire un attimo con me a prendere qualcosa da bere per tutti? Dato che dobbiamo starci tutta la giornata qua..." Suguru si chiese per un attimo per quale motivo non l'avesse chiesto a Ryuichi, ma poi lasciò perdere e lo seguì.

Arrivarono sino al piccolo discount lì vicino e Shuichi iniziò un discorso strano per Fujisaki.

"Ehy! Posso farti una domanda?" "Certo..." "Senti ma... tu come vedi la relazione fra me e Ryuichi?" "Eh? In che senso?" Shuichi lo guardò un attimo... "Beh... nel senso che c'è un sacco di gente che ha dei pregiudizi e..." "Per me non c'è nulla di strano... sai, credo sia normalissimo..." "Bene..." "Come mai?!" "Eh?! No, no... così per sapere..." non aveva la minima idea di come iniziare il discorso riguardo al suo amico Hiro... "Ma... tu hai la ragazza? Voglio dire, non ti ho mai sentito dire nulla di simile. Del tipo... stasera devo uscire con la mia ragazza o... vado al karaoke per vedere se riesco a adocchiare qualche bella ragazza..." "No. Non ce l'ho. Ma come mai tutte queste strane domande?" "Eh?! No! Niente! Ahahah! Sai, io e te non parliamo mai..." Fujisaki sorrise, effettivamente non aveva stretto ancora un rapporto con nessuno, quindi quest'interessamento da parte di Shindou gli faceva piacere.

"Ti piace qualche ragazza?!" "No..." il diciannovenne non sapeva come dirglielo, chiedergli se era gay gli sembrava troppo invadente come cosa, ma doveva arrivarci... doveva cercare di girarci intorno.

"Sai... io la maggior parte delle ragazze le trovo noiose, oche e... per questo preferisco i maschi, non trovi?" "Ah? Non saprei che dirti..." "Massì! Prendi i discorsi di una donna: 'Ehy! Miki? Hai notato che bella gonnellina che mi sono comprata? Carina, no?' oppure... "Guarda! Mi si è rotta un'unghia!' e cose del genere, mentre con un maschio... 'Oh! Hai visto? I Green day sono primi! Che bello! Trè Cool ha una tecnica tutta sua per suonare la batteria!' e sai cosa direbbe una ragazza su un gruppo musicale?" Suguru lo guardava a bocca aperta senza capire... "No, come?" "'Aaaaaahhh!! Che fico!! Guarda Billie com'è bello!!' anzi, no! Macchè! Guarda Jesse McCartney com'è bello! Uuuuhhh!! Svengoooo!'" Fujisaki si mise a ridere, aveva proprio ragione... "Si, hai ragione! Lo trovo anche io!" "Ahahahah! Vero? Per questo punto sui maschi io! E poi... preferisco i muscoli alle tette! Ahahahahah!!" "Ahahahah! Shindou-san! Sei proprio divertente!" Shuichi sentiva che si stava avvicinando al suo obiettivo... "Tu trovi che le tette siano belle?" colpito... ora Fujisaki non sapeva cosa rispondere, ma infondo, che cambiava? Era gay anche lui no? "Beh... non molto." "Siiii! Bingo!" "Eh?!" "Ti piacciono i ragazzi?" il ragazzino resto in silenzio per qualche istante... era tutto rosso in viso... "Ok, hai vinto. Si!" "Evvivaaaaa!!!" stette un po' a chiacchierare di lui e Ryuichi e poi schiettamente arrivò al punto.

"Tu trovi che Hiroshi Nakano sia... carino?" "Non posso certo dire il contrario... ma... perchè?" "Uhm... così..." sviò in tutti i modi il discorso con la scusa che doveva pagare, poi, appena vide che il sedicenne cercava una spiegazione iniziò a correre verso la NG.

"Perchè ti sei messo a correre?!" "Ti ricordo che devi provare anche tu, ormai Hiro avrà finito!" "Aspettaaa!!" arrivarono a corsa nello studio di registrazione e aspettando cinque minuti, era davvero il turno di Fujisaki. Per fortuna. Così, prese il suo ragazzo da parte e gli disse tutto. Era davvero felice.

"COSA?! Ne sei sicuro?" "Siii!! Io gli ho chiesto se secondo lui Hiro fosse carino e lui... 'Non posso certo dire il contrario...' Ahahahahaha! Che carinoooo!!!" Ryuichi si mise a ridere, finalmente anche Hiro avrebbe avuto qualcuno vicino, ed era meraviglioso, lui poverino non era mai stato insieme ad una ragazza, aveva solo avuto storielle, ovviamente era andato a fondo, ma non gli bastava quello, voleva l'amore, il vero amore, e quello lo avrebbe trovato con Fujisaki! Dovevano creargli la situazione, dovevano fare in modo che si trovassero da soli, nel posto giusto. E Ryuichi aveva un'idea.

"Shu-chan! Dobbiamo fare una cosa! Domani sera usciremo insieme, tutti e quattro, così... come amici, una semplice uscita. Tu ti ubriacherai! Così sarò costretto a portarti via. E loro resteranno soli!" "Siiii! Voglio bereeee!!!" "Scemo! Pensi solo a quello!" "Vodka e mentaaaa!!!" "Sei senza speranza, idiota!".

Appena Fujisaki ebbe finito, ci fu un po' di pausa per tutti, una pausetta di dieci minuti, ma furono abbastanza per comunicare l'uscita della sera successiva. Andarono tutti a prendere qualcosina da mangiare alla macchinetta, e Ryuichi introdusse il discorso.

"Ragazzi? Io e Shu-chan avremmo pensato una cosa..." "Si? Cosa?" Hiro domandò e Fujisaki si voltò verso di lui interessato... "Vi va domani sera di andare a mangiare da qualche parte?" i due annuirono... "E dov'è che andiamo?" "Potremo andare allo Zenny's!! Che ne dite?" "Si! Perfetto! Poi decideremo meglio dopo..." così, tra il bere e mangiare qualcosina, tornarono in sala, ed era il turno di Shuichi.

Il ragazzo era pieno di energie, stava dando davvero il meglio di se stesso, e per ora non aveva neppure steccato una nota. Ogni tanto gli capitava di stonare alla grande, ma quando era carico, non faceva neppure un errore. Ryuichi lo guardava estasiato, lo adorava troppo quando cantava, si vedeva che era la cosa che gli piaceva fare di più, ce la metteva tutta, la sua espressione dimostrava che lui era innamorato del suo lavoro, come Sakuma daltronde.

In quel momento, Hiro gli bussò alla spalla e gli sussurrò all'orecchio se aveva parlato con Fujisaki. Così, sorridendo, Ryuichi lo condusse fuori e gli raccontò tutto.

"Sicuramente l'avrà capito..." "Macchè! Shu-chan mi ha detto che non sospettava niente, anzi, gli chiedeva perchè? Ahahaha! Ma poi lo sai anche tu che Shu-chan è un genio per queste cose!" parlarono ancora, finchè K non li chiamò, dovevano ascoltare anche loro, e vedere se secondo loro andava bene quello che faceva Shuichi.

Shindou ora stava cantando con sotto la base dei due strumenti, si stava stancando molto, e si vedeva che la voce iniziava a calare di intensità, ma era pursempre concentrato.

"Shuichi? Vuoi prendere una pausa?" "No, K! Posso farcela!" cantò ancora, fino a che non venne bene, così, finalmente venne il turno di Ryuichi.

Stette molto a provare, ma ce la fecero, e le prove finirono la sera tardi, circa alle una e mezza di notte. A quel punto, K e Sakano-san si complimentarono con loro.

"Ragazzi! I miei complimenti! Il singolo verrà presto pubblicato! Siete contenti?" "Siiii!!!" un coro si alzò... finalmente erano riusciti a completare la loro opera. Tornarono tutti a casa, dovevano riposarsi per la scuola. Il giorno dopo Shuichi avrebbe dovuto affrontare chimica, sperando che sarebbe riuscito a ottenere un buon punteggio. Era una piccola verifica scritta, forse era anche meglio.

Arrivarono a casa, e Shuichi si tolse i due maglioni, le tre maglie a maniche lunghe e la canottiera, e i due paia di pantaloni, infilandosi sotto le coperte al calduccio. Si addormentò di botto, infatti quando Ryuichi uscì dal bagno stava già dormendo. Lo raggiunse presto e si addormentò anche lui.

La mattina dopo, Shuichi si svegliò presto per ripassare chimica. Era la materia che meno gli restava difficile dopo storia giapponese, ma comunque lo rese molto impegnato. Mancavano ormai solo nove giorni all'esame, e Shindou doveva mettercela tutta. Presto si svegliò anche Ryuichi, e sorrise al suo ragazzo che era seduto al tavolo tutto concentrato sul libro di chimica. Faceva impressione vederlo impegnarsi così tanto per una materia. Però faceva bene, anche perchè se aveva una sola insufficienza, addio esame del diploma!

Arrivarono a scuola in anticipo, e Shuichi si assentò dalla prima lezione, quella di grammatica, per ripassare. Chimica era alla terza ora, avrebbe avuto un po' di tempo.

Ryuichi, verso metà lezione chiese di andare in bagno, così ne approfittò per andare da Shuichi. Andò in terrazza e lo raggiunse. Si era addormentato col libro davanti, poverino, quella mattina aveva ripassato tantissimo. Così, lo scosse leggermente per svegliarlo, e quando aprì gli occhi gli dette un lieve bacino sulla fronte. Shuichi lo strinse a sè in un abbraccio, che carino, era andato a controllare se studiava. Si baciarono, Ryuichi iniziò ad accarezzargli i morbidi capelli fucsia. Mentre si baciavano, Sakuma sganciò piano i bottoni dei pantaloni di Shuichi, introducendo una mano in essi. Cominciò accarezzandogli l'erezione, che pian piano cresceva sempre di più, e poi iniziò a masturbarlo. Era una sensazione strana farlo a scuola, se qualcuno li avesse visti chissà cosa sarebbe successo? Ma a nessuno dei due importava, entrambi continuavano con le loro effusioni d'amore. Dopo un po' Shuichi venne.

Stettero entrambi a riprendersi, era stato stancante, soprattutto per Shindou.

Ormai erano più di venti minuti che Ryuichi era fuori dall'aula, così, appena Shuichi si fu ripreso, lo salutò con un bacio sulla guancia e scappò in classe.

"Alla buon'ora Sakuma!" "Mi scusi..." la lezione finì dopo pochissimo, dato che era arrivato alla fine, così aspettò l'altra ora e Shuichi arrivò in classe.

Il professor Ishimoto diede subito il foglio con gli esercizi al piccolo Shindou che si stava agitando, sapeva bene tutto, ma aveva paura di non ricordarsi niente.

Venne spostato in un banco da solo, cosicché nessuno avrebbe potuto aiutarlo. Lesse le domande, che erano davvero semplici, ma lui, si confuse subito. Stava entrando in agitazione, non capiva più nulla, così gli entrò mal di testa.

Ryuichi da lontano lo guardava, capì subito il suo stato d'animo, avrebbe voluto stargli vicino ma non poteva. Così, dentro di sé, lo incoraggiò.

Shuichi aveva iniziato a scrivere qualcosa, ma non era per niente sicuro che andasse bene. Infondo erano domande teoriche ma... si stava confondendo troppo. Erano passati ormai venti minuti e la testa gli stava scoppiando, aveva soltanto risposto  due domande su tredici, e la cosa non andava per nulla bene. L'agitazione si trasformò in disperazione, sentì gli occhi che gli pungevano, le lacrime affiorarono su di essi. Così, dovette sfogarsi da solo, affondò il viso fra le braccia e pianse. Aveva studiato tantissimo e quello era il risultato? Non andava, per niente. Doveva stare tranquillo, ma non ce la faceva. Il professore, quando se ne accorse si avvicinò a Shindou, dicendogli di non sforzarsi troppo, era chiaro che gli restavano difficili dato che non era mai stato sui libri, ma non doveva agitarsi, altrimenti non sarebbe servito a nulla.

Intanto, tre ragazzi in classe iniziarono a prenderlo in giro, si trattava di Jiro Ueyama, Yuri Aikawa e Sato Shinwa.

"Ahahah! Avete visto? Shindou si è messo a frignare perchè non gli riesce il compito!" "Io mi chiedo che cosa si meraviglia?" iniziarono a ridere fra di loro, così, Ryuichi scoppiò, sbattè i pugni sul banco e iniziò ad urlargli contro.

"Ma siete degli stronzi! Cosa ve ne frega a voi?! Vorrei vedere voi al suo posto!" "Se l'è cercate Sakuma!" "E allora? Sono cazzi suoi, o no? Che ve ne frega a voi?" "Beh, una persona del genere non si può altro che prenderlo in giro! Ahahaahh!" "Smettetela!" "Che c'è Sakuma? Ti sei arrabbiato perchè stiamo offendendo il TUO Shindou?!" Ryuichi si stava davvero infuriando, prima che potesse dir qualcosa, Reiko Ichigawa rispose a quei tre deficienti.

"Fatevi i cazzi vostri?! Siete invidiosi o che? Lasciateli stare!" a ruota si alzarono anche Miki Tazuna e Sakura Haruno arrabbiate per la stupidità dei ragazzi. Ben presto anche Kirk Koda e Gaara Ibiki gli dettero contro. Così, i tre ragazzi si misero in silenzio e la lezione continuò.

Shuichi, si riprese, era felice che alcuni ragazzi in classe sua avevano preso le sue difese, così iniziò a scrivere senza fermarsi, riuscendo a finire il compito in tempo.

Saltò l'ora dopo, si era stancato molto con quel compito, se ne andò in terrazza, e dopo poco anche Ryuichi lo seguì, saltando anche lui la lezione.

"Ah, grazie Ryu-chan!" "Di che?!" il ragazzino sorrise... "Innanzitutto, per avermi difeso, e poi..." "...e poi?" Shuichi rise... "Grazie per avermi incoraggiato!" Ryuichi spalancò gli occhi... "Ti ho sentito! Eehehh...!" "Com'è possibile?" "Guarda che io e te siamo collegati in tutto! Siamo addirittura telepatici! Ahahahah!" risero entrambi, e alla fine delle due ore, andarono a cercare il professore di chimica per sapere se aveva corretto il compito.

Lo trovarono in aula professori, così Shuichi gli chiese tutto. L'uomo sorrise sommessamente. Ce l'aveva fatta anche in quella materia.

"Bravo! Ce l'hai fatta, ora ti resta una sola materia se non sbaglio!" "Mh mh..." "Dai, ce la puoi fare! Certo che sei un testone! Se ti fossi impegnato da subito non avresti avuto problemi Le capacità le hai tutte!" "Eheheh... lo so...".

Salutarono il professore e se ne andarono, non avevano voglia di fare l'ultima ora, così andarono alla NG in anticipo. K e Sakano-san gli andarono incontro.

"Ciao ragazzi!!" "Come mai così presto? Non avete scuola?" "Si Sakano-san, ma vedi... non avevamo voglia di fare le ultime ore, e quindi..." "Capisco..." "Ragazzi, oggi è pausa per voi! Non ci sarà lavoro per voi oggi!" "Davvero K?!" il ragazzo biondo annuì, allora potevano fissare prima della sera tutti insieme, dovevano organizzare qualcosa di bello! Chiesero a K se Hiro e Fujisaki lo sapessero, ma risposero che glielo avrebbero detto quando sarebbero venuti alla NG. Così era molto meglio.

Aspettarono un'oretta, e arrivarono anche gli altri due. Spiegato tutto, Shuichi propose di andare da qualche parte,e tutti e due i ragazzi annuirono.

"Dove andiamo?!" "Non lo so Fujisaki, dove potremmo andare?" Ryuichi ci pensò su un attimo e decise di invitarli a casa loro, e poi la sera sarebbero andati allo Zenny's.

Arrivati a casa dei due ragazzi, fecero accomodare Fujisaki che si sentiva un po' insicuro, mentre Hiro si era già posizionato sul divano.

"Io direi di guardare un film!!" Shuichi propose, e tutti accettarono... "Che vi va di vedere? Proponete qualcosa! Così lo andiamo a noleggiare!" ...Ryuichi "Io direi... vi piace Neverland?" "Si si! Fuji-kun ha ragioneeee!!! Chi va a prenderlo? Ryu-chan? Vieni con me? Anzi... Hiro?!" "Ok Shuichi!".

Si diressero al videonoleggio che era molto vicino all'abitazione, e intanto Shuichi domandò a Hiro cosa aveva intenzione di fare.

"Ma... non vorrei affrettare la cosa..." "Infatti non devi... intanto durante il film tu starai accanto a lui! Però sei un'idiota Hiro!!" "Perchè scusa?!" "Certo potresti anche parlarci un pochino! Non vi ho mai visti farlo..." "Hai ragione ma... sai com'è..." "Ma come? Inventati qualcosa!" "Vedremo...".

Tornarono a casa e misero il dvd nel lettore, Shuichi si avvinghiò subito a Ryuichi, e stettero abbracciati a vedere il film, mentre Hiro ogni tanto dava qualche sguardo fugace a Fujisaki, che non staccava gli occhi dal film. Sinceramente si sentiva un po' a disagio, non è che conoscesse poi molto gli altri ragazzi, e vedere quei due appiccicati, gli faceva uno strano effetto, non per altro, ma gli sarebbe piaciuto anche a lui...

In quel momento Hiro si alzò e si diresse in cucina per bere qualcosa, dopo un po' anche Fujisaki si alzò per bere. Hiro come lo vide sussultò, non si aspettava di vedere proprio lui.

"Ehy..." "Ah, Fujisaki... come mai qui? Voglio dire..." "Avevo sete, e il film lo conosco a memoria! È il mio preferito! Eheheh..." "Io per la verità non avevo voglia di vedere un film ma... sai, Shuichi riesce a contagiarti con la sua allegria, non potevo distruggergli il sorriso!" "Hai ragione... Quel ragazzo è così allegro... beh, anche Sakuma-san lo è!".

Stettero un po' in silenzio, e siccome stava diventando imbarazzante, Hiro cercò di trovare qualcosa.

"Ma tu vai a scuola?" "Eh? No no, io ho smesso per diventare professionista di tastiera! Sinceramente ero bravo alle medie, ma il mio sogno è suonare! Tu invece hai il diploma quest'anno?" "Si, anche se sono sicuro che lo prenderò col minimo dei voti!" "Dai... perchè? Vai male a scuola?" "Riesco a cavarmela, ma... sinceramente odio studiare (come Shuichi), ma io a differenza sua, non ho insufficienze, mentre lui deve ancora recuperarne una! Ma ce la farà!" chiacchierarono ancora sulla scuola, e poi finirono a parlare dell'amore.

"Sai... io ho avuto un sacco di ragazze, anche se purtroppo non mi ci sono mai fidanzato..." "Perchè?" "Detto fra noi, mi piacciono fisicamente, ma so per certo che non vorrei mai una storia seria con una di loro!" "Davvero?" "Davvero. Più che altro io invidio Shuichi e Ryuichi!" "Ah..." Hiro cambiò un attimo espressione... "Non... non ti..." "No! Non è che disprezzo, anzi!" Suguru arrossì, cavolo, era gay anche lui, e ora che lo guardava da quel punto di vista, oltre che a notare quanto era carino, notò quanto era bello! In quel momento, Hiro gli strinse la mano dolcemente... così, Fujisaki si avvicinò di più a lui. Continuarono a parlare, che Fujisaki aveva appoggiato la testa alla spalla di Hiro.

"Cavolo... sai una cosa Nakano-san? Non credevo che avremmo finito il singolo così presto!" "Già..." Hiro iniziò ad avvicinare il viso a quello si Suguru, e quando furono a pochi centimetri sentirono un gemito provenire dall'altra stanza. Entrambi arrossirono. Possibile che quei due lo facessero anche quando non erano soli?

"Sarà meglio andare a controllare!" "Nakano-san! Ma... lasciamoli stare!" "Eh? Quei due approfittano di ogni momento per fare certe cose! Anche quando hanno gente in casa! Ora gliela faccio pagare!" Hiro disse tutto questo sorridendo.

Prese Fujisaki per mano e si affacciò nell'altra stanza. Poteva vedere Ryuichi che aveva le labbra appoggiate sull'erezione di Shindou, che aveva gli occhi velati dalla passione e accarezzava i capelli al suo ragazzo.

"Ma guardali!" Fujisaki, pensato non stessero facendo chissà cosa si affacciò lentamente e... "Oh mio Dio!" si ritrasse subito tutto rosso in viso.

"Ehm... si ma..." vide Hiro che stava sulla porta, visibile ai due... li chiamò, così i due si ritrassero di scatto.

"Aaahh!!! Si?!" "Cavolo ma voi due siete davvero schifosi! Almeno quando ci siamo noi potreste... evitare!" Shuichi si tirò su i pantaloni e i boxer velocemente, entrambi era rossi in viso, che vergogna!

Così, quando si ritrovarono tutti insieme, Ryuichi chiese scusa a nome di tutti e due. Shuichi non aveva ancora avuto il coraggio di guardare in faccia nè Hiro nè Fujisaki, si vergognava da morire.

"Shuichi?" "Nh?" "Guarda che puoi tranquillamente alzare lo sguardo... non è mica morto nessuno..." "Si!" Hiro mise una mano fra i morbidi capelli dell'amico dicendogli di non preoccuparsi, così Shuichi lo guardò finalmente.

"Sei sicuro che..." "Avanti piantala Shuichi! È ovvio che fra voi due..." "Ma..." "Stavo scherzando prima!" "Si però..." "Avanti Shindou-san! Non è successo niente di grave!" sentendo le parole di Fujisaki si tranquillizzò del tutto. Ormai erano quasi le sette di sera.

"Che facciamo?" "Io direi di andare fra un'oretta allo Zenny's... no?" "Si, hai ragione Hiro..." "Anche perchè ancora non ho molta fame..." "Sentite, io vado a casa a vestirmi un po' meglio, ci vediamo allo Zenny's alle 20.00, che ne dite?" "Si, tu Fuji-kun che fai?" "Vado anche io a casa..." "Allora a dopo!!".

Si salutarono, e Shuichi andò a farsi la doccia, mentre Ryuichi si scegliva i vestiti. Mentre Shindou era sotto la doccia, si mise a pensare a quello che era successo, avevano chiaramente fatto una figuraccia.

'Che vergogna! Siamo stati visti in pieno da Hiro, e per di più da Fuji-kun! Posso capire Hiro, ormai lo conosco bene, ma Fuji-kun! Che figura! Però... menomale che non hanno detto niente...' in quel momento si sentì abbracciare da dietro. Ryuichi era entrato in doccia con lui.

"Salve piccolo!" Shuichi gli sorrise... quant'era carino con tutti i capelli appiccicati alla fronte per via dell'acqua. Appena ebbe finito di lavarsi, lasciò il posto tutto per Sakuma e andò in camera a scegliere i vestiti. Si mise un paio di boxer neri, con sopra dei jeans un po' larghi, la sua camicia rossa tigrata di nero e la giacca nera, aggiungendo un tocco di classe con il collare bordeaux con la fibbia. Era perfetto per la serata.

Poi ne uscì Ryuichi già vestito, dato che si era portato i vestiti puliti in bagno. Indossava un paio di jeans neri con sopra una camicia bianca e la giacca nera. Era pronti per andare allo Zenny's.

Appena furono lì, c'era già Fujisaki ad attenderli, aveva indosso dei pantaloni neri, camicia bordeaux e giacca nera, perfetto! E dopo circa dieci minuti arrivò Hiro... anche lui indossava la camicia, era azzurro cielo e aveva dei jeans non troppo stretti. Entrarono e presero posto al tavolino. Lo Zenny's faceva sia da pub che da pizzeria, così dopo avrebbero potuto anche bere qualcosina.

"Allora? Lo sai Fuji-kun? Sembri più grande vestito così!" "Davvero Sakuma-san?" "Mh mh... ma... potresti chiamarmi solo Ryuichi? Ormai siamo amici, no?" "Ah..." "E a me chiamami Shuichi!" "E a me Hiro!" "V-Va bene..." "Ahahahah!" finalmente lo avevano definito amico, ora si sentiva molto più a suo agio. Si voltò un attimo verso Hiro, era davvero bello quella sera, pareva che i suoi capelli luccicassero anche di più alla luce. E poi... solo in quel momento notò quanto fossero profondi i suoi occhi. Finita la pizza, arrivò la giovane cameriera a chiedere se volevano qualcosa da bere, ma restarono a bocca aperta quando notarono che si trattava di Mika-san.

"Mika-san!" "Salve ragazzi! Che fate qui?" "Eheheh... noi siamo venuti a 'festeggiare' il debutto del nostro singolo... presto verrà pubblicato!" "Ahahah... Shuichi-kun! Sei sempre così allegro tu?" "Purtroppo lo è..." "Come purtroppo?! Maledetto Ryu-chan!" la ragazza scoppiò a ridere divertita, quei due formavano davvero una bella coppia Noto che quella sera erano tutti molto carini.

"Allora, cosa volete da bere?" "Vodka e mentaaaa!!!" Hiro gli tirò un pugno in testa... "Vacci piano cretino!" "Ahio... Ryu-chaaan..." "Dai Hiro, per una volta che festeggiamo seriamente! Comunque, a me portami... una sambuca!" "Vodka e pesca!" "Tu?" "Io... uhm... una birra media!" "Bene... ve le porto subito!".

Aspettarono un po', e gli alcoolici arrivarono, Shuichi buttò giù la vodka in tre sorsi, Ryuichi detestava vederlo bere, ma quella sera era per una giusta causa. Shuichi ne ordinò un'altra e bevve anche quella.

"Shuichi? Non stai esagerando?" "Ahahahah! No!" Hiro si mise una mano sulla fronte... "Andiamo bene, sei già ubriaco..." "Ahahahah!" "Ryuichi? Sicuro che vada bene?" "Infatti ora basta! Vero?" "No!" "Shindou... ehm... Shuichi? Ma sei scemo? Ora basta!" "Ahahaha! Fuji-kun mi ha chiamato per nomeeee!!" tutti e tre scossero la testa. Shuichi pian piano da brillo passò ad essere del tutto ubriaco, ma non gli bastava, così, fingendo di andare in bagno, si fermò al bancone e prese due shot di vodka e menta, buttandoli giù velocemente. A quel punto, mentre stava per ordinarne un terzo, Mika-san glielo impedì, riportandolo al tavolo.

"Scusate? Tenetelo d'occhio! Ha bevuto due shot di vodka e menta!" "Shu-chan! Sei uno stronzo! Sei andato in bagno eh?!" "Possibile che dobbiamo controllarti sempre?" "Ci scusi Mika-san..." "Fa niente Fujisaki-kun... beh, torno a lavoro!".

Shuichi si stava seriamente iniziando a sentire male, così, era arrivato il momento per i due di andarsene.

"Ragazzi... mi spiace, ma dobbiamo andare!" "Figurati Ryuichi..." "Anzi, è meglio, povero Shuichi..." "Fujisaki? Hai detto povero Shuichi? Gli sta bene! A domani!" "Ciaoooo!!" "Ciao ragazzi!".

Quando furono fuori, Ryuichi arrivò fino ad una panchina e fece sdraiare Shuichi, facendogli appoggiare la testa sulle sue gambe. Con una mano gli accarezzava la fronte.

"Certo che esageri sempre tu... ok, dovevi ubriacarti, ma così è eccessivo... lo sai che odio quando bevi..." "Mmm..." "Va bene... basta farti la menata... piuttosto, chissà come sta andando?".

Intanto, Fujisaki e Hiro se ne andarono dallo Zenny's, raggiungendo un parco dove poter stare tranquilli. Parlarono un attimo, e poi, Hiro provò a baciarlo di nuovo, le labbra si sfiorarono, unendosi dolcemente. Era ciò che volevano entrambi. Si piacevano, ed era giusto così.

"Sai Hiro... ora capisco perchè Shuichi mi chiedeva tutte quelle cose..." "Mh?" "Se ho la ragazza? Se mi piacciono le ragazze e se ti trovavo carino..." "Ah! Shuichi del cavolo! Ok, gliel'avevo chiesto io di informarsi ma... quello potrebbe farle meglio le cose!" "Ahahah... ma che importa? L'importante è essere finiti così, non credi?" il ragazzo annuì baciandolo di nuovo.

Nello stesso momento Shuichi stava vomitando, Ryuichi gli teneva la testa per evitare che i capelli gli coprissero il viso. Quando finalmente smise di vomitare, lo distese sulla panchina e gli chiese se aveva bisogno di qualcosa.

"Un thè..." corse al bar più vicino per andare prenderglielo, ma quello fu l'errore più grande della sua vita, non doveva assolutamente lasciarlo solo a quell'ora di notte. Infatti, tre ragazzi gli si avvicinarono ridendo.
"Ehy! Ragazzino, che ci fai qui tutto solo?!" "Non sei con la mammina... ahahahah!" "Chi siete?" "Siamo i tuoi compagni per una notte!" "Eh?! No!" "Hai anche il coraggio di dirci di no? Sei qui tutto solo, avanti piccolo vieni!" "No... non... sono ubriaco... io..." "Bene, meglio, così non farai resistenza! Ahahahah!" "NO! LASCIAMI!" venne afferrato bruscamente da uno di loro, e lo portarono via, in un posto più buio.

In quel momento tornò Ryuichi, che non appena notò che non c'era si preoccupò immediatamente cercandolo ovunque.

"Shuichi?! Dove sei? Shuichi?!" iniziò a sentirsi in colpa per averlo lasciato lì solo, a quell'ora, in un posto buio e isolato come quello. Sicuramente qualcuno lo aveva preso e chissà cosa gli stava facendo? Iniziò a cercarlo ovunque senza trovare nessuno traccia di lui, così, fece la prima cosa che gli venne in mente, chiamò Hiro.

"Ryuichi? Ciao!" "HIROOO!!!" "Ryu-chan? Che succede?" "S-Shu-chan... io... non..." "Ryuichi! Calmati!" Ryuichi era scoppiato a piangere, così Hiro gli chiese dove si trovava, così lo raggiunse insieme a Fujisaki, che appena videro che era in lacrime, da solo gli corsero incontro preoccupati.

"Ryuichi!" Fujisaki lo tirò su facendolo sedere sulla panchina... "Che succede? Hai litigato con Shuichi?" appena sentì il nome del suo ragazzo iniziò a piangere ancora più forte. Così, i due ragazzi si convinsero che avessero avuto una lite, ma Sakuma era piuttosto agitato.

"Lui... lui è..." "Tranquillo, spiegaci con calma, avete litigato, è normale!" "NO!" "Cosa?" "Non abbiamo... litigato..." Hiro assunse una faccia indescrivibile, e guardò Fujisaki che iniziò a preoccuparsi.

"Ryuichi, ora calmati, cos'è successo?" "Lui... io..." Ryuichi fece un respirone e iniziò a spiegare con più calma.

"Lui si è sentito male... io... io... gli ho chiesto se aveva bisogno di qualcosa... mi ha detto che voleva del thè... e... io sono andato a prenderlo... sono tornato e... e... lui non c'eraaaaaaa!!!" riniziò a piangere disperatamente.

"Sakuma-san... ehm Ryuichi, hai provato a chiamarlo?" "No..." Hiro prese il telefono mettendo il vivavoce, così iniziò a squillare ma... venne riagganciato. Riprovò di nuovo, ma stavolta era spento.

"Ragazzi... dobbiamo andare a cercarlo. Suguru? Tu vai con Ryuichi! Io vado a cercarlo da solo." ...così si divisero.

Nel frattempo Shuichi era da solo con i tre che l'avevano portato via, si trovava in una specie di garage, era senza pantaloni, e i ragazzi stavano sfogando su di lui le loro perversioni. Uno gli stava leccando la schiena, un altro lo aveva preso con forza, imponendogli di leccargli il membro, mentre l'altro lo stava penetrando con violenza. Erano dei veri vigliacchi, il ragazzino stava soffrendo da morire, desiderava morire in quel momento.

"Ahahahah! Questo ragazzino è meraviglioso!" in quel momento, colui che aveva parlato venne scaraventato via, e gli altri due si voltarono verso quel qualcuno o qualcosa che l'aveva colpito. Era un ragazzo, molto bello, alto, biondo con gli occhi quasi color oro, di taglio allungato... era Yuki Eiri.

"Ma tu sei...? Yuki Eiri? Che vuoi?!" il ragazzo prese per il colletto uno dei due rimasti e lo tirò verso di sè... "Che voglio?! Che volete voi da quel ragazzino?! Siete degli schifosi!" lo lanciò via, così, decisero di darsela a gambe. Yuki andò verso il ragazzino che era ripiegato su se stesso, semisvenuto. Aveva ricevuto un sacco di botte oltre ad essere stato stuprato. Lo prese in braccio raccogliendo anche i suoi pantaloni e i boxer.

Appena fu in casa, lo posò sul divano, vestendolo.
"Ragazzino?" il piccolo Shuichi si voltò verso la voce di Eiri... "Si?" "Come stai?" "Male..." voleva con sè Ryuichi, ma non sapeva come fare, in quel momento non gli venne nulla in mente, pensava soltanto a quella scena orribile.

"Senti... com'è successo? A quanto vedo sei anche ubriaco... o perlomeno ti sta passando la sbronza..." "Si... stavo aspettando che Ryu-chan mi portasse del thè, e sono arrivati loro che mi hanno portato via..." "Capisco... senti, vuoi che rintracci il tuo ragazzo?" "Eh?!" "Quel Ryu-chan, non è il tuo ragazzo?" "Si ma..." "Ho intuito per queste cose! Comunque dammi il suo numero di telefono e poi riposati..." così, prese il numero e lo chiamò immediatamente.

Squillò il telefono, Ryuichi rispose fulmineamente.

"Pronto?!" "Ehm... sei tu Ryu-chan?!" "Si, sono io!" "Senti... ho trovato il tuo ragazzo... è in condizioni orribili... ehm... se vuoi venire a riprenderlo vieni pure. Abito in Groove street 23. Sono Yuki Eiri..." "Eh?! Arrivo subito!" iniziò a correre verso la direzione della casa del ragazzo, mentre Fujisaki gli gridò di aspettarlo, ma non riuscì a stargli dietro.

Intanto, Ryuichi riuscì ad arrivare da Yuki Eiri, suonò e corse in casa. Appena fu dentro, lo accolse il ragazzo, che gli spiegò la situazione prima di fargli vedere Shuichi.

"Cosa...?! Oh mio Dio..." "Senti, mi dispiace molto, ma... io purtroppo quando sono arrivato era troppo tardi..." "No, hai fatto il possibile, ti ringrazio..." tutto questo lo disse fra le lacrime... venne condotto alla stanza in cui si trovava Shuichi e lo vide. Era sotto le coperte, si poteva vedere solo il suo volto, aveva le labbra spaccate, entrambi gli occhi tumefatti. L'avevano davvero conciato per le feste. Ryuichi tirò giù le coperte e lo prese in braccio.

"Grazie di tutto... e... come potrei sdebitarmi?" "Non preoccuparti, l'ho aiutato volentieri. E... vi accompagno in macchina a casa..." "No... hai già fatto troppo..." "Non discutere... andiamo!".

Così, Sakuma, che aveva tanto criticato Yuki Eiri, cambiò opinione su di lui e lo seguì. Mentre si dirigevano a casa, parlarono.
"Detesto queste persone, che gusto ci trovano?!" "Sono dei bastardi, a loro basta godere... che gli importa di come potrebbe sentirsi chi subisce? A loro basta soddisfare le loro schifose perversioni! Sono lì che pensano soltanto a godere, ti fanno pure i complimenti di quanto puoi essere bello e cose del genere ma... purtroppo... allo stesso tempo ti picchiano..." "Yuki Eiri-san..." "Solo Yuki va bene..." "Oh... Yuki, ma... sembra che tu... ci sia passato, o sbaglio?" "No. Non sbagli ragazzo. Ebbene io ho provato la stessa cosa che ha provato lui. Lo capisco benissimo, per questo me la sono presa a cuore, capisci?" Sakuma annuì, aveva le lacrime agli occhi, gli dispiaceva.

"Ah, dì a..." "Shuichi." "Si, di a Shuichi che appena si sveglia è ben accetto di venire a casa mia. È un mio fan o sbaglio? Beh, sia tu che lui siete i benvenuti!" "Oh, ne sarà felice! Guarda, fermati qui! Grazie! Buonanotte Yuki, grazie!" "Scherzi? Buonanotte!".

Ryuichi si diresse in casa e distese il suo ragazzo sotto le coperte. Si sentiva terribilmente in colpa, tutto ciò era successo a causa sua, se non l'avesse lasciato solo... forse non sarebbe successo. Si ricordò di aver lasciato Fujisaki e Hiro senza saper nulla, così chiamò Hiro e gli spiegò tutto. Sentì dall'altra parte del telefono, Hiro aveva tirato un pugno da qualche parte, era infuriato. Comunque, disse che Fujisaki era lì, così sapeva già tutto. Lo salutò dicendogli di prendersi cura di Shuichi.

Intanto Shuichi si era svegliato e sentiva dolore ovunque, i brutti ricordi gli riaffiorarono alla mente e le lacrime iniziarono a scendere sulle sue clade guance.

Il sapore della violenza gli ritornava alla bocca, aveva voglia di vomitare, ma cercò di trattenersi. Non capiva come poteva trovarsi a casa sua, ricordava solo il volto sfocato di Yuki Eiri, forse lo aveva solamente sognato. Dall'altra stanza sentì provenire dei rumori, allora era stato Ryuichi a trovarlo e portarlo lì? Voleva chiamarlo ma sentiva malissimo a parlare, aspettò soltanto che fosse arrivato. Infatti non tardò a raggiungerlo, appena vide che era sveglio abbassò lo sguardo, andandogli vicino.

"Shu-chan..." Shuichi gli prese le mani, voleva vederlo, voleva guardare i suoi bellissimi occhi, ma non riusciva a capire perchè non lo volesse guardare.

"R-Ryu-chan..." a quel punto alzò lo sguardo e le lacrime iniziarono a solcargli il viso, i sensi di colpa lo stavano distruggendo, gli accarezzò la fronte, e il solo vedere un piccolo sorriso da parte di Shindou, lo spinse ad abbracciarlo forte, anche per sentirlo lì, che c'era, che era tornato da lui.

"Ahia... m-mi fai male..." Ryuichi si staccò lentamente... "N-Non piangere R-Ryu-chan... p-perchè piangi?" "È tutta colpa mia piccolo..." Shuichi scosse la testa ignorando il dolore che gli stava massacrando le tempie... "Non è colpa tua..." "E invece si! Se non ti avessi lasciato solo...!" "M-Ma tu l'hai fatto... perchè te l'ho chiesto io!" "Si, lo so! Però... era chiaro che a quell'ora poteva succederti qualcosa!" "S-Se eravamo in due... non cambiava nulla... p-probabilmente... sarebbe successo anche... anche a te!" il povero Ryuichi scoppiò a piangere, e Shuichi, con tutte le sue forze si alzò a sedere e lo strinse a sè in un abbraccio. Entrambi stavano soffrendo, anche se sbagliavano. Dovevano tirarsi su a vicenda. Shuichi lentamente si sdraiò, con Ryuichi che piangeva ancora sul suo petto esile e si addormentarono tutti e due fra le lacrime. La mattina dopo non andarono a scuola, erano troppo pieni di pensieri per andarci.

Il primo a svegliarsi fu Shuichi, si svegliò sentendo male alle costole, dato che durante il sonno Ryuichi era stato appoggiato su esse. Fece fatica ad alzarsi, ma doveva andare in bagno. Non aveva mai provato un tale dolore, e una tale fatica a fare qualche passo, ma con tutta la sua forza di volontà ci arrivò.

Uscitò da bagno, arrivò vicinissimo al letto e le gambe cedettero, cadendo così su Ryuichi che si svegliò di soprassalto.

"Scusa..." "Shu-chan..." "Ehm... le mie gambe non hanno retto... scusa..." "Figurati piccolo..." si abbracciarono, se Shuichi non avesse avuto Sakuma accanto si sarebbe ucciso sicuramente.

"Ah, Ryu-chan... posso chiederti una cosa?" "Si?" "Come hai fatto a trovarmi?" il ragazzino sorrise... "Non sono stato io a trovarti, nonostante ti abbia cercato ovunque assieme ad Hiro e Fuji-kun! Ma Yuki Eiri... quei tre deficienti hanno deciso di soddisfare le loro voglie proprio nel garage dell'appartamento di Yuki Eiri!" "Eh?! Ma allora... non l'ho sognato?! Ero convinto che fosse un sogno!" il ragazzo scosse la testa e gli appoggiò una mano fra i capelli... "Vuoi andare a ringraziarlo?" "Figurati! Sarò stato una seccatura per lui, non so se ricordi come mi ha trattato quella volta!" Ryuichi si mise a ridere... "No no! Ti sbagli! È stato lui a dirmi che sei il benvenuto a casa sua!" "D-Davvero?!" "Esatto... allora? Vuoi andarci?" Shuichi annuì sorridendo.

Si vestirono, fecero colazione e si avviarono verso la Groove Street. Ci misero molto dato che Ryuichi doveva sorreggere Shindou, non si reggeva molto bene in piedi. Sakuma si sporse a suonare il campanello, e Yuki li aprì. Appena fecero il loro ingresso, Eiri sorrise ad entrambi.

"Salve!" "C-Ciao... ehm... grazie per ieri!" "Figurati..." un velo di tristezza albergò per un attimo negli occhi di Yuki al ricordo dell'esperienza del ragazzino, e la sua esperienza passata, poi però, lo fece sedere sul divano.

"Allora? Che mi raccontate, come va col vostro disco?" "Bene! Il singolo uscirà a giorni! Eheheh!" "Ah, bene... non siete stati per niente male al concerto!".

Parlarono ancora dei Bad Luck, di Yuki Eiri, della scuola e di tante altre cose, fino a che, non dovettero salutarlo perchè doveva lavorare al suo nuovo romanzo.

Per strada, a Shuichi venne in mente di Hiro e Fujisaki. Voleva sapere cos'era accaduto, così decise di invitarlo a casa. Doveva parlargli assolutamente. Infatti appena furono a casa Shuichi prese il telefono e lo chiamò.

"Hirooo!!" "Shuichi?" la voce di Hiro aveva il tono grave... "Come stai?" "Nh? 'nsomma... potrebbe andare meglio, molto meglio ma... non farmi ricordare ti prego!" "Ah scusami!" "Seeenti... non è che potresti venire qui da me? Ho da parlarti... eheheh..." "Sei sempre così allegro, ma questo tuo tono mi fa paura..." "Aahahahh!" "Si, comunque, arrivo subito!" "Ok! A fra poco!" "Ciao scemo!".

Dopo all'incirca un quarto d'ora arrivò Hiro, e nel frattempo Ryuichi era andato a farsi la doccia.

"Hiroooo! Ciaooo!" "Ciao scemo!" si sedettero sul divano e subito gli chiese ciò che voleva sapere... "Eh? Oh... benissimo! Vedi, è andata così: in realtà stavamo per baciarci già quando qui ma... abbiamo sentito voi due e..." "Ah..." "Vabbè, comunque, appena siamo rimasti soli ce ne siamo andati al parco e ci siamo baciati!" "BENEEE!!! E poi?!" "'E poi' cosa?" "Come cosa? Che avete fatto?!" "Guarda che non siamo maiali come voi due!" "Uffa..." "Ahahahah!!".

Continuarono a parlare, fino a che non fece il suo ingresso Ryuichi, che salutò calorosamente l'amico. Hiro stava pensando dentro di sè che guardandolo da quel punto di vista Ryuichi era davvero molto bello. Si voltò poi verso Shuichi. Doveva ammettere che pure lui era un bel ragazzo. Che stranezza fare certi pensieri sui suoi due amici più cari!

"Venite dopo alla NG?!" "Certo! Vero Ryu-chan?" "Eh? Ah, si!" Ryuichi era molto strano da quando Shuichi aveva subito quella violenza, era capibile, ma Shindou gli aveva detto che non era colpa sua. Quei pensieri continuavano a tormentarlo, erano insopportabili. Sia Hiro che Shuichi se n'erano accorti.

Hiroshi li salutò e se andò, lasciandoli soli, sperava che Shuichi gli parlasse e capisse il suo stato d'animo, gli faceva effetto vederlo così serio, non era certo da Sakuma Ryuichi.

Il piccolo Shuichi se ne andò camera per scegliere i vestiti, e farsi successivamente una doccia ristoratrice. Pian piano stava riacquistando la forza, dato che il dolore diminuiva di minuto in minuto. Aprì l'armadio e prese i suoi pantaloncini corti color verde militare con i lacci, una maglietta nera a collo alto e la felpa arancione. Entrò in bagno e aprì l'acqua. Si spogliò e si ritrovò a guardarsi allo specchio, era conciato davvero male, partendo dalle gambe, vide due grandi lividi su entrambi gli stinchi, salendo all'inguine notò un graffio, non molto grande, lo stomaco gli faceva male, ed anche le costole, sulle braccia aveva i segni di quando si viene stretti con forza, sul collo aveva tre grandi succhiotti, e sul viso, entrambi gli occhi lividi, lo zigomo tumefatto, il fine e morbido labbro inferiore era spaccato, e sulla tempia un graffio. Si faceva davvero schifo, non si era mai visto così brutto in tutta la sua vita, e soprattutto ogni volta che vedeva uno di quei lividi gli tornavano alla mente quelle scene terribili, il sapore della violenza fra le labbra, l'odore di sperma nelle narici, e tutto ciò che aveva a che fare con quella serata terminata orribilmente.

Strinse gli occhi come per scacciare quei pensieri e si fiondò sotto il getto tiepido. Poteva sentire l'acqua che scivolava sul suo esile corpo, quasi come se purificasse tutto. Si insaponò, struscinado la spugna talmente forte da arrossargli la pelle, voleva portare via tutto quello schifo, si sentiva ancora appiccicoso di sperma e il che gli faceva venire voglia di vomitare. Si sciacquò via la schiuma e passò a lavarsi i capelli, li sentiva sporchi di sperma pure quelli, così, si versò nella mano una grande quantità di shampoo sul palmo della mano ed iniziò a strusciare ben bene quei morbidi capelli color ciclamino. Dopo un po' mise il balsamo, ammarbidendoli ancora di più.

Uscì dalla doccia dopo essersi sciacquato e si passò l'asciugamano fra i capelli togliendo l'acqua in eccesso. Si vestì e raggiunse Ryuichi nell'altra stanza, che era sdraiato sul divano con lo sguardo perso nel vuoto. Non ce la faceva a vederlo in quello stato, così, si sdraiò sopra di lui abbracciandolo forte, come per fargli sentire che era lì, con lui e che stava bene. Ryuichi, dal canto suo, ricambiò l'abbraccio stringendolo ancora più forte, inebriandosi del profumo che emanavano i suoi capelli appena lavati, che sapevano di pesca.

"Ryuichi... cosa farei senza di te?" il ragazzo scosse la testa... "Faresti allo stesso modo che fai adesso, non servo a nulla, ti ho mandato dritto verso il pericolo..." Shuichi a quel punto si drizzò a sedere, con molta fatica, ma lo fece ugualmente scattando, nello sguardo aveva la rabbia... "Smettila! Smettila! Se ti dico che sto bene è perchè è così! Se ti dico che non è colpa tua, è perchè è così! Ok?! Sei un testone del cavolo! Se fosse stata colpa tua, non ti avrei più rivolto la parola brutto idiota! Chi pensi che mi abbia cercato tutto il tempo, eh? Chi pensi che abbia sofferto vedendomi in quelle condizioni oscene, eh? Chi pensi che si sia preso sempre cura di me, eh? Eh?! Sei uno stupido! Io ti rispetto, dovresti rispettarti anche tu, scemo!" Shuichi era davvero arrabbiato, non ce la faceva a vederlo addossarsi tutte le colpe che non aveva, e così, oltre che star male dentro, stava tralasciando il loro rapporto.

"Ryuichi! Sei preso da questi pensieri, convinto sia colpa tua, non mi baci più perchè non riesci a guardarmi in faccia! Allora mandiamo tutto a puttane! Lasciamoci se non ce la fai a guardarmi, a baciarmi! Cazzo! Sto male più per questo che per ciò che mi è successo!".

Ryuichi iniziò a piangere, tutto ciò che gli aveva detto lo faceva star male, ma perchè era la verità, perchè sapeva che aveva ragione, così lo faceva preoccupare e basta.

"Perdonami Shu-chan... hai ragione... è che..." "Ti senti in colpa?! Nooo... non l'avevo proprio capito! Ora basta!" detto questo, Shuichi lo baciò con tutta la passione che poteva, con tutta la decisione che riusciva a trasmettere, così, anche Ryuichi si sciolse e contraccambiò il bacio con tutto se stesso. Oh si se aveva ragione. Doveva mettercela tutta per stargli acanto, e invece cosa aveva fatto? Si era chiuso in se stesso evitandolo. Iniziò ad accarezzargli i fianchi, il ventre e le costole, alleviandogli il dolore. Quel ragazzino era ciò che di più importante aveva, non poteva perderlo facendo il coglione. Si staccarono, e Shuichi si alzò, trascinandosi dietro Sakuma. Lo guidò fino in camera e si sdraiò sul letto aspettando che Ryuichi lo raggiungesse.

Stettero a lungo abbracciati su quel letto pieno di ricordi e emozioni, poi Sakuma si alzò e si cambiò, era arrivato il momento di andare al lavoro. Così, appena Ryuichi fu pronto, uscirono di casa dirigendosi alla NG Pro. Per tutto il tragitto non fecero altro che ridere e scherzare, fino a che Shuichi non fu troppo stanco per fare altri passi, e Ryuichi lo prese sulle spalle.

"No Ryu-chan! Smettila, così ti affatichi!" "Scemo! Sei leggerissimo, avanti, lascia che ti aiuti!" "Ehehehe... questo è il mio Ryuichi!".

Arrivarono alla NG e appena furono in sala registrazioni, K li accolse col sorriso.

"Big News!!" i due ragazzi restarono a bocca aperta senza capire, quando il giovane manager gli comunicò che l'album era già in commercio e che aveva già venduto centosettanta copie in due ore. Ryuichi fece scendere il suo ragazzo e lo abbracciò colmo di felicità, la loro musica era apprezzata allora! Shuichi rideva, era davvero felice, era persino riuscito a dimenticare per un po' i fatti della sera precedente. Quel lavoro era davvero una cura per tutto. Ben presto, Sakano-san iniziò ad agitarsi, Hiro e Fujisaki non si erano ancora fatti vedere.

"Ahahahah!!! Sakano-san, lascia perdere!!" "Aaaaagghhhh! Shindou-san!! Come possoooo?!" "Saranno da qualche parte, loro due!!" "Soli soletti! Eheheheh!!" ...Ryuichi... "Ma che facciamo allora?!" "Niente..." tutti si voltarono verso K... "Vacanza!" "Eeeehh?! M-Ma..." "Siiiii!!!" "Evvivaaaa!!!" il povero Sakano-san si depresse, così, Shuichi e Ryuichi se ne andarono, e K li salutò col sorriso.

"M-Ma... K-san..." "Lascia che vivano la loro vita... oltre che al lavoro hanno la vita sentimentale... ed è una cosa meravigliosa..." "Aaahh... va bene... mi arrendo..." "Un giorno lo capirai anche tu...".

I due ragazzi volarono a casa, Shuchi aveva iniziato a deprimersi dato che in sei giorni doveva recuperare l'insufficienza a fisica e avrebbero avuto l'esame del diploma, doveva studiare almeno un po' se non voleva fare una brutta fine.

Appena furono a casa, Shuichi si fiondò sul divano, non appena tentò di accendere la tv, Ryuichi gli strappò di mano il telecomando.

"Devo per caso ricordarti cosa hai detto prima?" "Ok ok... hai ragione..." così, presero i libri e i quaderni ed iniziò a spiegargli tutto dell'ultimo argomento, Shuichi inizialmente non capiva molto, ma poi, con un po' di pazienza riuscì ad ingranare. Stettero per molto tempo sui libri, fino a che Shuichi non imparò a fare da solo gli esercizi. Decise di andare interrogato il giorno dopo, così si sarebbe tolto il pensiero.

Il giorno dopo, quando fu a scuola, aveva fisica alla prima ora, un piccolo compito e avrebbe rimediato tutto. Doveva mettercela tutta, così finalmente avrebbe stipulato tutti i debiti. Il professore gli consegnò la verifica e iniziò subito a scribacchiare qualcosa. Sembrava che questa materia gli restasse più semplice di matematica, e non aveva problemi nel superarla. Erano tutti esercizi sul moto circolare uniforme, moto parabolico e moto uniformemente accelerato. Gli esercizi che gli aveva dato erano davvero semplici, cosicchè riuscì a completarli anche prima del tempo a disposizione.

Dopo aver finito, si diresse sul terrazzo per prendere un po' d'aria fresca, sperò davvero tanto di essere riuscito a superare la prova, e finalmente arrivare tranquillo al giorno dell'esame. Mancavano solo cinque giorni, e sarebbero stati i cinque giorni più tormentati. Ci mise un po' prima di arrivare lì, ancora sentiva male un po' ovunque, improvvisamente sentì un brivido percorrergli la schiena, nel momento in cui chiuse gli occhi per rilassarsi, gli passò davanti la scena dei tre ragazzi che lo molestavano, si rivide attaccato alla rete del garage, con i vestiti spostati, lui che aveva le lacrime agli occhi e lo sperma che gli colava dai capelli, le labbra e la punta del naso. Si accasciò a terra col viso fra le mani, perchè quella scena doveva tormentarlo? Perchè si era ubriacato così tanto quella sera? Se fosse stato sobrio avrebbe avuto almeno i riflessi per scappare, ma non era riuscito neppure a staccarsi dalla presa di uno dei tre delinquenti! Tra le gambe, sentì la sensazione del sangue che gli colava via, probabilmente era soltanto la sua immaginazione, ma quella serata la riviveva sia con le emozioni, che con le sensazioni che aveva provato. Sentiva ancora l'odore nell'aria dell'eccitazione di quei tre. Per istinto tirò un pugno sul muro del terrazzo, la parete era ruvida, così si graffiò le nocche, facendo così uscire il sangue, e lasciando il segno sul bianco muro.

Si fermò a riprender fiato, asciugarsi le lacrime e con calma tornare in aula. Camminava ancora a fatica, barcollando. Arrivò all'aula e lentamente aprì la porta, tornando a sedersi al suo banco. Appena vide Ryuichi cancellò quei pensieri dalla sua testa, tornando a sorridere. Non ce la faceva a restare triste guardando il suo ragazzo, era l'apice della tenerezza, gli voleva davvero un bene dell'anima, avrebbe dato la vita per lui.

La lezione finì presto, e il professore gli disse che l'esito del compito gliel'avrebbe fatto sapere il giorno dopo. L'avrebbe corretto con calma e attenzione, così saluto la classe e se ne andò, lasciando il posto a Nagisaka per la sua lezione di storia giapponese.

Non fece lezione, ma introdusse come si svolgeva l'esame del diploma.

"Bene ragazzi, oggi non spiegherò, dato che ormai abbiamo finito tutti gli argomenti, però spiegherò come si svolgerà l'esame. Affronterete tre prove scritte, ovvero: matematica, letteratura giapponese e inglese, mentre il resto delle materie sarà teorico. Le prove teoriche verranno suddivise per materia. La durata dell'esame sarà di sei giorni. Solitamente vengono fatte le prime tre prove scritte in tre giorni diversi, mentre il quarto giorno avrete storia giapponese e fisica, il quinto giorno sarà il turno di chimica e educazione fisica, mentre il sesto farete psicologia e filosofia. Tutto chiaro?" i ragazzi ascoltavano senza proferir parola, così il professore andò avanti... "L'esame scritto sarà sempre un'unica verifica, quindi avrete i test tutti uguali, verrete divisi a distanza di un banco e chi verrà beccato a copiare o parlare verrà penalizzato. Ovvero, verrano scalati i punti dell'esito finale. Quello teorico, verrete divisi in due gruppi in ordine alfabetico per ogni materia. Ovvero: prendiamo ad esempio il primo giorno di esame orale... se siete in diciotto, nove verranno chiamati per storia giapponese, e nove per fisica, e poi viceversa. Charo?" tutti annuirono con la testa, il professore sorrise augurando un buono svolgimento di esame e dette il permesso di fare quello che volevano (nei limiti).

Shuichi si sentiva un po' sottopressione, questi esami lo rendevano piuttosto nervoso. Quello che lo preoccupavano, erano le materie in cui aveva appena avuto l'insufficienza, e poi non era ancora sicuro di essere stato ammesso all'esame, dato che ancora non sapeva l'esito del compito di fisica.

"Shuichi!! Non sei felice? Saremo nello stesso gruppo per la teoria!! Siii!!!" "Mh... speriamo sia ammesso all'esame..." "Dai! Le sapevi benissimo le cose! Dai che andrà tutto bene!" "Lo sperò!" Ryuichi, da sotto il banco, per non farsi vedere da nessuno gli prese le mani, e nel farlo, alla mano sinistra, sentì una sensazione di umido, così abbassò lo sguardo sulla mano del suo ragazzo, scoprendola insanguinata.

"Shu-chan!" "Eh? Cosa c'è?" Sakuma abbassò lo sguardo verso la mano di Shuichi, così seguendo lo sguardo, notò il sangue... "Merda! Non me n'ero accorto!" "Che hai fatto?!" "Boh..." mentiva... e Ryuichi non era così stupido da non capirlo, così lo guardò storto, e Shindou confessò di aver tirato un pugno al muretto.

"Perchè l'hai fatto?" "...io..." "Pensieri brutti?" Shuichi annuì con la testa... "Ti abbraccerei se potessi... solo che... beh, lo sai..." Shuichi annuì nuovamente e sorrise.

"Lo so, lo so... gente di merda... dai, io vado in infermeria..." "Ok! Fai presto..." "Certo!" così, Shuichi si allontanò dall'aula e si fece fasciare disinfettare la mano. L'infermiera preoccupata gli chiese cos'era successo, ma la tranquillizzò dicendo che aveva strusciato la mano al muro mentre camminava, e non si era reso conto di essersi tagliato, così lei gli fasciò la mano. Shuichi se ne tornò in classe e vide Ryuichi intento a scrivere qualcosa. Si affacciò sul foglio, e Sakuma lo coprì col braccio, intimandogli di non guardare.

"Ma come? Stronzo! Ammetti che mi tradisci di nascosto con un'altra... le stai scrivendo una lettera d'amore e non vuoi che la legga, eh?" Ryuichi sogghignò... "Eheheh... non ti si può nascondere nulla, eh? Si, sto scrivendo proprio una lettera d'amore, ma non per una donna, lo sai che io sono totalmente dell'altra sponda, come te. E... ho una relazione segreta con... Yuri Aikawa..." "Aaahhh... più antipatico non potevi scioglierlo! Ahahahah! Maledetto!" "Ahahahah!! Scemo non potrei mai!" Shuichi appoggiò i gomiti sul banco, guardando quel pezzo di foglio che sbucava da sotto le braccia di Ryuichi... "Allora cos'è?" "Se prometti di non guardare, lo finisco e te lo faccio leggere!" "Ooook.... uffa però..." Sakuma si mise a ridacchiare e finì di scrivere ciò che aveva iniziato prima. Passati dieci minuti, gli porse il foglio, era una canzone, e così la lesse: tooku de me o hikarasete mezameru monotachi matte iru yoru no jouheki sasowarete utsurisumu mure no nukegara ni  [deguchi no nai] shougeki ni taeru tsumori nara [kuzureru hodo] itsuwari o misete  umarekawareru anata yo hitori hohoemanaide hitomi o irodoru nozonda sekai ga totsuzen hai ni natte mo kiseki ni mada meguriaeru [sotto dakishimete kowasu you ni] muku na mama de sarasarete hanabira o chirasu hana no you ni migaku houseki te no naka no HIBI ni sae kizukihajimeteru  [tsumetai te ga] nukeochita toge o hirou kara [madoromu hi ga] kusuburitsuzukeru  imamo todokanu hikari no yukue azayaka ni mau omoi o egakou michibiku kotoba ga koborete shimawanu you ni utsuru toki o osorenaide [deguchi mo naku) kuzureochiru] umarekawari no anata yo hitori hohoemanaide hitomi o irodoru nozonda sekai ga totsuzen hai ni natte mo kiseki wa mada megurikuru todokanu hikari no yukue azayaka ni mau omoi o egakou michibiku kotoba ga koborete shimawanu you ni utsuru toki o osorenaide  [sotto dakishimete zutto tsukamaete motto kokoro made kowasu you ni].

Sono stato stregato dai tuoi occhi sognanti; alzati ed aspettami, Svegliati e rompi la barricata della notte; la folla esce dal riflesso (dei tuoi occhi). [senza scampo] se pensi di poter resistere all'impatto [quasi a collassare] (è) solo una bugia. Sorridi come se fossi rinato, e colora tutto il tuo corpo Guarda il mondo consumarsi repentinamente mentre per caso ci incontriamo. [abbracciami dolcemente fino a spezzarmi]  Vedo che non sei cambiato per niente; i petali cadono dal fiore Lucida la gemma nelle tue mani ogni giorno, così si rafforzerà sempre più. [la tua mano fredda] Per le angustie che hanno fatto breccia attraverso la stanchezza [una fiamma spenta] è la vana apparenza a sopravvivere. Adesso dimmi dove sta la luce, disegnamela come se danzasse vividamente Le parole che mi guidano straripano e vengono fuori nei momenti di paura.  [piangendo per una via di fuga] [si infrange] Sorridi come se fossi rinato, e colora tutto il tuo corpo Guarda il mondo che si consuma repentinamente mentre ci incontriamo per caso. Adesso dimmi dove sta la luce, disegnamela come se danzasse vividamente Le parole che mi guidano straripano e vengono fuori nei momenti di paura. [abbracciami dolcemente, intrappolami per sempre, non fermarti fino a che non avrai spezzato il mio cuore]

Shuichi sorrise, era chiaro che quella canzone era stata scritta per lui... il suo Ryuichi... com'era dolce quel ragazzo.

"Però... non so come chiamarla..." dalle labbra di Shuichi uscirono istintivamente due parole... "Sleeples Beauty... insonne bellezza..." "Ma sei un genio Shu-chan!" stettero un po' a chiacchierare della canzone, e decisero di mostrala agli altri e a K e Sakano-san. Sicuramente sarebbe andate benissimo. La giornata scolastica finì, così, si incontrarono con Hiro e corsero alla NG. Dato che erano parecchio in anticipo, fecero subito leggere il testo a Hiro, che si complimentò con Ryuichi.

"Volete farla lenta o molto rock?" "Molto rock!" Shuichi era un po' pensieroso... "Io direi di farne anche una versione molto soundtrack! Con l'aiuto di Fuji-kun possiamo fare il ritornello lento! Che dite?" "Mmm..." "Io penso che Shuichi abbia ragione, non sei convinto Ryu-chan?" "Mmm..." "Eddai! Ryu-chan! Dì qualcosa? Se non vuoi va bene lo stesso... io l'ho buttata lì!" "Mmm..." "Ryu-chaaan!!! Se continuo a fare 'mmm...' mi verrà un esaurimento nervosoooo!!" "Sai che la tua idea mi piace Shu-chan?!" Shuichi e Hiro spalancarono gli occhi... "Potevi dirlo subito!" "Aaaaahhhh! Ryuichiiiii!!!!" "Shu-chan! Piantala! Mi sembri Sakano-san così!" "Ahahahah!" risero tutti e tre e continuarono a diffondere idee, che rivelarono presto a Fujisaki che arrivò poco dopo. Lui era d'accordo, e iniziò a pensare a una melodia che sarebbe andata bene per il pezzo. Trovare accordi e melodie non era semplice, ma ingegnandosi tutti e quattro avrebbero trovato una soluzione fattibile.

All'arrivo del manager e del produttore, mentre si dirigevano in sala registrazioni, esposero le loro idee, consegnando il testo a K, che lo esaminò accuratamente.

"Bene bene... oggi vi avrei giusto chiesto di scrivere qualcosa, non potete certo campare su Rage Beat!!" "Eeheheh..." "Ma..." tutti guardarono K "Ma?" "Ma... potete permetterlo per un altro po' dato che Rage Beat sta andando più che bene... siete a 16.000 copie vendute e... in soli due giorni!!" i tre ragazzi, compreso Sakano-san iniziarono ad esultare felici... "Ma... c'è dell'altro!! Siete stati invitati ad un programma musicale!! Sapete, tipo doppia intervista!!" "Davvero? Noi e chi...?" "Non essere impaziente Hiroshi... sarete voi e... gli ASK?!" "Chi?!" "SHUICHI!!!" il ragazzo si voltò verso Ryuichi con sguardo da cucciolo... "E chi sono?" "Come?! Non ti ricordi? Quella volta, alla sala prove... quel cretino di Aizawa!" "A...izawa?" "Shuichi... con chi hai quasi fatto a botte..." "Uhm... ah! Quel Lazy Eye!! Ahahahahah! Ho capito!" "Lazy... eye?" "Ma come Fuji-kun! Non hai notato i suoi occhi?! Tendono verso il basso! Quello scemo è come se avesse sonno sempre! Ahahahaha!!" tutti quanti guardavano Shuichi come se lo scemo fosse lui, ma sorvolarono, e piuttosto chiesero quando fosse questo programma.

"Bene bene... alla stazione Tv 'Tokyo station', e sarà... stasera alle ore 20.00!" "Eeeeh?!" "Quindi... se avete qualche appuntamento o qualsiasi cosa... disdicete tutto!" "Ma... ma..." "Voi due... siete i meno adatti a replicare dato che ieri avete dato buca!" "Ok..." così era deciso, avrebbero dovuto fare in fretta e furia per tornare a casa a prepararsi e ritornare alla NG per le 18.30 almeno.

Appena fuori dalla casa discografica, i quattro ragazzi iniziarono a lamentarsi. Fujisaki e Hiro avrebbero dovuto cenare insieme e passare tutta la serata a coccolarsi, mentre Ryuichi, aveva in mente di fare qualcosa di carino con Shuichi e... farci l'amore! In quei giorni, da quando Shuichi era stato aggredito non ne avevano più avuto modo, soprattutto perchè Sakuma aveva timore a fare qualcosa con lui dopo l'accaduto, ma quella sera, con calma e il più dolcemente possibile beh, avrebbe voluto provare a introdurre l'argomento con i fatti.

Si diressero ognuno a casa propria. Shuichi si trovava davanti all'armadio, con lo sguardo puntato sulla massa di vestiti, cercando qualcosa, ma non sapeva decidersi.

"Shu-chan? Io avrei qualcosa per te ma... in realtà volevo regalartelo più avanti, ma dato che era per un occasione speciale, e questa lo è... te lo darò ora..." "Davvero?! Che carino che sei!" Ryuichi arrossì, era raro che Shuichi gli facesse i complimenti, sapeva bene che per lui era difficile da dimostrare l'affetto, ma quando lo faceva così schiettamente lo faceva sentire strano.

Ryuichi gli passò una scatola che conteneva i vestiti per la sera, andò in bagno a cambiarsi e ne uscì... tutto rosso in viso...

"Ne... ne sei davvero sicuro?" indossava una maglietta nera con la pancia scoperta (e fin lì tutto ok...), con sopra un gilet aperto poco più lungo della maglia, di colore rosso e completo di fibbie nere. Sotto aveva dei bloomers neri, aderenti, e sopra essi, un paio di pantaloncini cortissimi, anch'essi aderenti, di colore rosso come il gilet, completo di due cinture, una sopra l'altra, una nera e l'altra bianca, e un'altra cintura nera lasciata larga che gli scendeva sulle cosce. Aveva un paio di calzini lunghi sopra il ginocchio, rossi, con delle fibbie, tre per gamba, una sopra il ginocchio e le altre sugli stinchi, poi dei guanti rossi abbinati al resto, un paio di stivali neri e un collare con le borchie. Era davvero bello, ma lui si vergognava da morire.

"Perchè no? Stai benissimo..." "Ma... se andassi nudo sarebbe la stessa cosa, non credi? Anzi, potrei diventare master di un club sadomaso!" "Ok, lascia stare..." "No, va bene ma..." "Avanti, falla finita, stai bene! Adesso tocca a me!" iniziò ad armeggiare nell'armadio, prese dei vestiti e si chiuse in bagno, uscendone con un paio di pantaloni di pelle nera, molto aderenti, anfibi neri, sopra indossava solo un gilet, anch'esso di pelle, che gli lasciava il torace scoperto, il tutto completo di un filo rosso legato all'avambraccio, un collare rosso, ed una collana con un disegno di metallo. Erano perfetti, a Shuichi venne in mente nuovamente il master sadomaso, e Ryuichi il suo cliente... si mise a ridere sonoramente.

"Che cazzo ridi?! Sei uno scemo! Se sono tanto ridicolo almeno non farlo notare così tanto!" "Ahahahah! No, non per quello! Ahhahahah!" si lanciò sul letto ancora ridendo, così Ryuichi, gli si lanciò sopra, iniziando a fargli il solletico, così che l'altro non poteva resistere, ridendo più forte, e cercando di liberarsi, riuscendoci alla fine.

"Allora? Cosa ridevi?!" "Ahahah! Ricordi il master sadomaso?" "Si, e allora?!" "Ecco... tu saresti il cliente! Ahahahah!" "Spiritoso! Te lo faccio vedere io il master!" si misero a ridere, e si avviarono alla porta. Si coprirono con un giaccone lungo di pelle ed uscirono.

Appena furono lì, aspettarono gli altri due. Sakano-san li salutò andandogli incontro.
"Allora? Che vi siete messi?!" aprirono il giaccone e si fecero vedere. Sakano-san stava per svenire... "Ragazzi! Ma siete pazzi?! Volete farmi morire?" dal nulla spuntò K, commentando... "Il master e il suo cliente..." a quel punto il povero Shuichi si buttò a terra rotolandosi dal ridere, e Sakuma iniziò a prenderlo a calci.

In quel momento arrivarono Fujisaki e Hiro, che arrossirono a vederli conciati in quel modo, soprattutto Shuichi... era davvero provocante!

Fujisaki, indossava un lungo giaccone blu, con sotto una maglia nera, e dei pantaloni di pelle nera con stivali, abbinati ad un collare nero. Hiro invece indossava una maglia smanicata leopardata, con sotto una a maniche lunghe marrone, sotto, pantaloni di pelle e stivali, attaccata ai pantaloni, una catena. Erano davvero belli, anche se chi avrebbe fatto scalpore, si sa chi era. Si diressero in macchina, e  volarono alla stazione tv.

Arrivati sul posto, subito all'entrata, c'erano gli ASK ad attenderli. C'era Tachi Aizawa, che era veramente bello quella sera, aveva indosso un cappotto lungo leopardato, con sotto una maglia nera, di pelle, e i pantaloni neri, accompagnati da stivali neri ed un collare rosso. Ma-kun, indossava una camicia gialla, aperta e dei jeans tutti strappati ovunque, mentre Ken-chan, era in giacca e cravatta.

"Ma salve perdenti!" Shuichi si scaldò subito... "Fai silenzio, Lazy Eye!" Tachi, si infuriò subito sentendosi chiamare in quel modo... odiava il taglio dei suoi occhi, e chiunque glielo facesse notare, l'avrebbe pagata. Già detestava quel moccioso. Hiro, gli scagliò subito una provocazione.

"Certo che... siete poco originali! Che bei vestiti! Eheheh..." "Pensate ai vostri! Innanzitutto, quei due sono vestiti uguali! POCO ORIGINALI! Entrambi con lo stesso cappotto... non piacereste neppure alla fan più sfegatata!" "Aspetta che mi spoglio cretino! Poi lo vedi, farei eccitare anche te!" tutti si voltarono verso Shindou, non lo avevano mai sentito parlare in quel modo... "Shuichi!" "Eh, quando ci vuole! E poi... sei stato tu o no a farmi vestire così? Bene... posso dirlo che sono... sexy..." lo disse avvicinandosi all'orecchio di Aizawa con fare sensuale, e lui, reagì arrossendo, ma nessuno se ne accorse. Tutti entrarono nella stazione tv e si rifugiarono nei camerini.

K e Sakano-san iniziarono a fare un discorso, di come dovevano comportarsi eccetera, eccetera.

"Bene ragazzi! Non dategli modo di replicare! Siate schietti! Mi raccomando!" "Nei limiti..." "Quali limiti Sakano-san? Schietti!! Ammazzateli a parole! Shuichi... mi riferisco in particolare a te... so che non ti manca la schiettezza..." "Lo abbiamo visto prima..." tutti si misero a ridere, e ben presto, vennero chiamati.

La diretta stava per cominciare. Migliaia di ragazzi e ragazze erano incollate alla tv per vedere lo scontro del secolo... ASK vs Bad Luck. Appena furono lì, si tolsero i giacconi, mentre lo toglieva, Shuichi guardò Aizawa, che appena vide il suo abbigliamento, arrossì di colpo. Se ne rese conto anche da solo che Shindou Shuichi era davvero provocante e sexy, ma non poteva fargli capire che si stava veramente eccitando.

"Salve a tutti! Oggi, in diretta tv, si svolgerà l'intervista doppia agli ASK e ai Bad Luck! Le band emergenti del momento! Passiamo alla prima domanda... mi rivolgo a voi cantanti... iniziamo da te Tachi Aizawa... come ti sei sentito la prima volta che sei salito su un palco?" con fare molto sensuale, rispose alla donna... "Ma che domande? Ero l'uomo più tranquillo del mondo! Sapevo bene di fare del mio meglio, e che sarei stato il miglior e... beh, le mie aspettative erano fondate!" "Wow! Il carisma non ti manca! E voi?" iniziò Ryuichi... "Io un po' ero agitato, non sapevo l'esito della nostra performance ma... sapevo che avrei dato tutto me stesso!" "Io invece tremavo dall'agitazione! Cavolo si! Ho anche chiesto una sigaretta al mio amico Hiro... che per tutta risposta mi ha fulminato con lo sguardo dicendomi che la mia voce se ne sarebbe andata se lo avessi fatto... ahahahah! Fortuna che c'è lui!" "Ahahahah! Come sei simpatico! Tu, Fujisaki Suguru, sei l'ultimo arrivato e... come ti senti?" "Non mi ero mai sentito così accettato! Neppure nella mia famiglia mi sento così! Beh, a parte gli scherzi, mi sento davvero bene con loro! Sono tutti meravigliosi!" "Tachi Aizawa... qual'è il tuo tipo di donna ideale?" "Oooh... andiamo sul pesante! Ahahaha! La mia donna ideale? Bella, snella, formosa e... non si può dire! Ahahahah!" "Fantastico! Shindou Shuichi?" "Io? Non ho una donna ideale! Ahahahah! Mi andrebbe bene qualunque donna purchè intelligente, peccato che... a me le donne non interessano!" disse tutto ciò con una schiettezza fuori dal comune, K da dietro la stanza, sogghignava, mentre il povero Sakano-san era sprofondato... tutti e quattro i Bad Luck avevano dato la loro risposta, uguale per tutti, mentre gli ASK molto superficialmente dettero la loro. Aizawa scoppiava d'invidia, come facevano a parlare così tranquillamente della loro omosessualità? Lui aveva inventato una balla, aveva paura dei pregiudizi della gente.

"Bene ragazzi! Fantastici! Una delusione per le fan che speravano di avere una storia con voi! Ahahahah! Mentre saranno felici le fan degli ASK! Ora, altra domanda... come mai questo abbigliamento Shindou-san?" "Eh? Sono bello vero? Me l'ha consigliato il mio... RAGAZZO!" "Fantastico! Sei fidanzato! Complimenti! Una delusione in più per i maschietti che ti avevano nel cuore, e che tipo è?" "Bellissimo! Dolcissimo! Meraviglioso!" "Sei fortunato vedo! Potresti descriverlo?" "Aspetta, guardo un attimo e te lo dico!" si mise a squadrare Ryuichi, che lo guardò male, non che non volesse che la loro relazione fosse pubblica ma... detto così...!

"Allora... come ho già detto è bello... porta i capelli col taglio simile al mio, di colore nero con riflessi verdi, occhi meravigliosi di colore blu, labbra morbide, posso confermarlo, alto su per giù quanto me e... avete capito di chi parlo?" "Wooow! Che scoop! Tu e Sakuma-san siete in coppia?" "Esatto!" anche Ryuichi a questo punto si mise in gioco... "Anche noi!" il piccolo Fujisaki si alzò dalla sedia, esprimendo la sua sentenza e stringendo la mano di Hiroshi in modo che la gente capisse.

Gli ASK, fino a quel momento erano restati in silenzio... "Ora, tu Aizawa-san, hai la ragazza?" "No... ammetto anche io che in realtà preferisco gli uomini!" "Ah! Perfetto!" l'intervista durò ancora a lungo, fino a che, non arrivò alla conclusione.

"Ultima cosa... Shindou-san, che mi sei molto simpatico... che faresti per intimidire il tuo rivale Aizawa? E viceversa?" il ragazzino si alzò dalla sedia, e sussurrò nell'orecchio a Ryuichi un 'Scusami...' e si avvicinò con fare sensuale a Tachi, e lo baciò sulle labbra. Lui, non fece storie, lo spinse via tutto rosso in viso e lo minacciò di batterlo. Era la fine per il programma, e ognuno si ritirò nel suo camerino.

I Bad Luck, stettero a ridere tutto il tempo... "Ahahahahah! Shu-chan! Tu non hai visto la faccia di Aizawa quando lo hai baciato! Aahahahahah!" "Bravi ragazzi! Ecco cosa intendevo per schiettezza!".

Intanto, Aizawa se ne stava seduto in un angolo a rimuginare, si sentiva preso in giro, ma dentro di sè, quel bacio, lo aveva devastato dentro... gli era piaciuto. Quel ragazzino era davvero... bello. Quella sera lo aveva colpito molto. Se ne andò in bagno, era troppo eccitato per trattenersi.

Tutti tornarono a casa, si erano promessi che avrebbero festeggiato il giorno dopo. Shuichi e Ryuichi, erano un po' timorosi, sicuramente in molti di classe e non, avrebbero visto il programma, e chissà cosa non sarebbe scappato. Ma alla fin fine, che importava? Appena furono davanti al letto, si baciarono, e Ryuichi, ne approfittò, togliendogli il gilet e sfilandogli la maglietta. Le mani andavano da sole, fecero calare anche i pantaloncini e i boxer, lasciandolo nudo ai suoi occhi. Shuichi si tolse i guanti e il collare, mentre Ryuichi si spogliò da solo.

Si baciarono ancora, sdraiati sul letto, ben presto, si trovarono uniti, e stettero molto a fare l'amore, durò molto quell'atto, Shuichi non aveva sentito paura a farlo, anche se, mentre Ryuichi entrava in lui, aveva sentito un po' male, ma gli passò subito. Ben presto però vennero, e stanchi, si addormentarono abbracciati, col sorriso sulle labbra.

Il mattino seguente, appena arrivarono a scuola, tutti li guardavano. C'era chi emozionato li fissava, sapendo che erano stati in televisione, c'era chi disgustato voltava lo sguardo dalla parte opposta alla loro. Appena arrivarono in classe, i tre deficienti di sempre, iniziarono a colpirli con le solite frecciatine odiose.

"Ehy! Ma allora l'avete ammesso! In tv addirittura! Certo non vi vergognate proprio di nulla!" questo era il solito Yuri Aikawa, il più deficiente dei tre, che quando era in gruppo si permetteva di dire ciò che voleva, ma quando era solo... "Shindou! I miei complimenti per come eri vestito ieri! Sembravi proprio una puttana! Ahahahah!" "Non ti permettere! Stai zitto stronzo!" "Sakuma... sei tu il primo che dovrebbe stare zitto! L'hai visto com'era conciato? Come minimo quei vestiti se li mette quando a voglia... una passeggiata per strada e se lo fa mettere in culo dal primo che passa!" Shuichi abbassò lo sguardo... "Piantala! Sei un cretino!" i tre continuavano a ridere e sfotterli, quando Ryuichi, non facendocela più a sentirli offendere ancora il suo Shuichi, prese Sato Shinwa per il collo e lo attaccò al muro dietro di lui. Shinwa stava perdendo il respiro, non riusciva neppure più a parlare, e iniziò ad avere paura davvero.

In quel momento entrò il professore che li divise immediatamente, minacciandoli di portarli in presidenza con sospensione. Shuichi non aveva mai visto Ryuichi così arrabbiato da quando lo conosceva, gli faceva paura quello sguardo, sperava che non glielo avrebbe mai mostrato a lui.

La lezione iniziò e non fecero granchè, ormai avevano tutti finito il loro programma, fecero solamente piccoli ripassi per l'esame, e Shuichi dovette stare attento, non ne sapeva molto di argomenti vecchi, ovviamente di quelli che aveva preso l'insufficienza.

Nel parlare con Ryuichi, gli confessò che non aveva idea di cosa parlare all'esame. Il ragazzo gli consigliò di parlare della bomba di Hiroshima a storia, dato che aveva svolto un'ottima ricerca, mentre filosofia e psicologia gli disse che siccome le conosceva bene, poteva inventarsi qualcosa sul momento. Non avrebbe avuto molte difficoltà. E poi, sapeva che Shindou quando ci si metteva, dava sempre il meglio di se stesso.

Questi tre giorni prima dell'esame, passarono velocemente, tra studiare e comporre la canzone, il tempo volava. Shuichi era abbastanza teso, ma non come quando doveva cantare.

Finalmente, arrivò il tanto agognato giorno d'esame. Velocemente, arrivarono a scuola e presero posto. La disposizione la decisero i professori. Ce n'erano due per classe, che controllassero chi copiava e chi parlava. Shuichi era all'opposto del suo ragazzo, ma era abbastanza tranquillo. La matematica gli restava difficile, ma era sicuro di farcela anche da solo.

Venne consegnato il foglio con gli esercizi a tutti, conteneva trigonometria e goniometria. Un sorriso solcò il viso di Shindou, li sapeva fare. Iniziò a svolgere gli esercizi, facendo bene tutti i calcoli.

Ryuichi dal suo posto lo guardava, non era per niente agitato, e questo lo rendeva tranquillo. Chissà invece ad Hiro come stava andando? Sperò con tutto se stesso che andasse bene a tutti e tre.

Nel banco dietro a quello di Shindou, si trovava quello di Sato Shinwa, che era intenzionato a fargli annullare il compito. Lo detestava, perciò doveva fare in modo che lo beccassero. Pensò un attimo, e poi, approfittò della sua ingenuità, e lo chiamò. Abboccato! Shuichi si voltò verso di lui, e il professore lo richiamò, togliendogli cinque punti dal voto.

"Merda! Che bastardo! Lo ha fatto apposta!" dentro di sè stava iniziando a crescergli la rabbia, non ne poteva più di lui, così decise che appena gli esami si sarebbero conclusi, lo avrebbe preso a botte.

Ben presto, Sakuma consegnò la verifica e uscì fuori, e dopo circa un'oretta, lo fece anche Shuichi. Si abbracciarono, e decisero di attendere anche Hiro, che non tardò ad arrivare.

"Allora? Come vi è andata?" "Bene... lo sai!" "Eheheh... lo so Ryuichi! E tu?" "Mmm... bene, credo." "Ma che stronzo che è Shinwa! Sai che ha fatto? Lo ha chiamato in modo che Shu-chan si voltasse, lui l'ha fatto e i professori gli hanno tolto cinque punti!" "Io lo odiooo!".

Aspettarono l'ora per andare alla NG, e corsero lì di volata. Chiacchierarono un po' prima di cominciare, l'argomento era sempre l'esame.

"Vado in bagno prima di iniziare!" "Ok, ma sbrigati Shindou-kun!" "Ok!" Shuichi se la prese con calma, e camminando per il corridoio, si sentì chiamare. Era Lazy Eye!

"Che vuoi?" Aizawa gli si avvicinò lentamente... "Solo... guardarti..." Shuichi spalancò gli occhi, non riusciva a capire... "C-Cosa?!" "Si, hai capito... ho aspettato da ieri prima di vederti... e ora... eccoti qui..." "Ma... ma...? Non capisco.." "Ma come? Quel bacio... l'hai scordato?" "Lazy Eye! Mi stai prendendo in giro?" "No... assolutamente... per la verità mi hai eccitato Shindou-kun..." "EH?!" il ragazzino dai capelli fucsia restò senza parole, osservava solo i movimenti di Tachi... la sua mano si stava avvicinando al volto di Shuichi, e si soffermò ad accarezzarlo, dolcemente. Portò l'altra mano sul suo fianco destro, e ancora più dolcemente, lo avvicinò a sè, stringendolo in un abbraccio. Il ragazzo era pietrificato per la sorpresa, quello era veramente lo stesso Lazy Eye? Sentì le labbra di Aizawa che si posavano sulla sua morbida guancia, la mano che dal fiancò passò alla sua schiena, sempre accarezzandola.

"A-Aizawa...?" il ragazzo moro, cercò di baciarlo sulle labbra, ma Shuichi si scansò repentinamente... "Che diavolo...? Smettila! Sto con Ryuichi!" Tachi a quel punto, lo prese per le braccia e lo sbatté al muro, bloccandogli braccia e gambe e lo baciò, nonostante Shindou cercava di liberarsi in tutti i modi. Mentre continuava a baciarlo, uscì proprio Ryuichi, che come vide la scena il suo sguardo cambiò. Si vedeva chiaramente che Shuichi non apprezzava assolutamente, così si diresse verso Aizawa e lo strattonò via.

"Cosa pensi di fare al mio ragazzo?!" dalla porta si affacciarono Hiro e Fujisaki, seguiti poi da K e Sakano-san... "Mi piace..." "E allora?" "È stato lui a provocarmi ieri..." "Non me ne frega, lui sta con me! È mio!" "Ehy! Lui non è di nessuno... siccome mi ha baciato, io gli ho reso il favore..." "Quella era una provocazione! Non sai riconoscere il piacere dalle provocazioni?!" "Che importa? L'importante è ciò che ho provato io nell'essere baciato da lui!" Ryuichi a quel punto, scattò verso di lui e lo colpì con un pugno... il sangue iniziò a gocciolare dalle sue labbra, ma sorrideva.

Al momento che Sakuma cercò di colpirlo di nuovo, Shuichi si frappose fra i due, prendendosi il pugno in pieno viso. Cadde a terra, tenendosi le mani sulle labbra colpite e sanguinanti. Ryuichi restò immobile con il viso fra le mani, mentre Tachi si precipitò su di lui.

"Shindou-kun! Come stai?!" "Ahia..." "Ti fa molto male?" "N-No... non molto..." più Ryuichi vedeva Aizawa che gli stava addosso, più la rabbia saliva alle stelle. Non solo lo aveva baciato, ma aveva anche creato la situazione in modo che Shuichi venisse colpito, e che pugno! Voleva colpire Aizawa, e stava usando tutta la sua forza. Il ragazzino si alzò a sedere, e Tachi continuava a stargli intono.

"Tutto bene?" "Si... si..." il ragazzino si voltò verso Sakuma... "Ryu-chan... che cavolo hai al posto dei pugni... ahi..." a quel punto Ryuichi si svegliò dal coma in cui era caduto e si mise in ginocchio di fronte a lui e iniziò a massaggiargli le labbra. Gli si erano addirittura gonfiate.

"Vedi Sakuma? Hai perfino fatto del male al tuo ragazzo..." "No, non l'ha fatto apposta... ora, Aizawa, vattene!" così, Aizawa se ne andò ridendo a squarciagola. Ryuichi prese per mano il ragazzo e andarono in un posto tranquillo. Voleva certamente delle spiegazioni.

"Shu-chan? Perchè ti sei messo in mezzo?" "Ovvio, se fai queste stronzate rischiamo di farci buttare fuori da Seguchi!" "Lo so, ma quello ti ha baciato! Tu non hai nemmeno fatto nulla, non ti sei arrabbiato! Come dovevo reagire?!" Shuichi annuì con la testa, su quello aveva ragione, ma non gli sembrava giusto comunque che lo picchiasse. Lasciarono perdere il discorso e tornarono in sala registrazioni, avevano già perso abbastanza tempo.

Mentre provavano la canzone, nella testa di Shuichi si formarono strani pensieri. Sinceramente, il bacio che Aizawa gli aveva dato, lo aveva fatto rabbrividire di piacere. Non era come Ryuichi, lui era sempre dolce, gentile... mentre Tachi, era stato aggressivo, ma anche sensuale. Tutto questo lo aveva fatto abbastanza eccitare di per sè, ecco il motivo per cui lo aveva difeso. Dentro di sè si sentiva un bastardo, si stava eccitando con un altro uomo, e non riusciva farne a meno, ogni volta che pensava alle labbra morbide di Lazy Eye sentiva una scossa lungo la schiena. Non ce la faceva più, doveva smettere di pensarci, altrimenti si sarebbe eccitato ancora di più. Improvvisamente smise di cantare.

"Scusate, devo uscire un attimo!" "Shuichi!" "Aaaaahhhh! Shindou-kuuun!" il ragazzo a passo svelto si diresse in bagno, doveva farlo, per quanto squallido fosse, anche perchè, aveva Ryuichi che poteva farlo per lui ma... non poteva mica chiedergli una cosa del genere! Cosa si sarebbe inventato come motivo? 'No sai Ryu-chan... mi sono eccitato pensando a Lazy Eye... avevo bisogno di farmi una... sega... e volevo che me la facessi tu!' come no... almeno si sarebbe preso un vaffanculo e un pugno.

Dopo circa dieci minuti tornò in sala, ma gli altri avevano deciso che andava bene, e che avrebbero ripreso il giorno dopo. Così, se ne andarono a casa. Andarono via mano per mano, Shuichi non se la sentiva di stringergli la mano ma... non voleva destare sospetti. Si voltò a guardargli il viso, era così bello... e anche fin troppo buono.

"Shu-chan? Sbaglio o ti vedo pensieroso?" "Eh? N-No... io... sto bene..." "Non mi sembra, è da quando stavo per picchiare Lazy Eye che sei così... serio... e non è assolutamente da te!" il ragazzino dai capelli fucsia restò in silenzio, era chiaro che Ryuichi non era per niente stupido, ma... come poteva dirgli che era attratto da Aizawa?

"Che c'è? Non dirmi che... ci hai ripensato?" "Eh? Che vuoi dire?" "Nel senso che... non avrai mica ripensamenti sul sentimento che provi per me?" ...silenzio... non era così ma... ci era quasi arrivato... "Ho capito... a te basta un bacio per confondere i sentimenti!" Ryuichi si stava davvero arrabbiando, lo sguardo che sperava di non vedergli mai più, ora lo stava rivolgendo proprio a lui... "Ammettilo! Ti è bastato che ti baciasse per essere confuso su cosa provi per me!" "N-No, non è questo!" "E che cos'è?! Dimmelo, perchè non capisco! Parla!" "Io... sono attratto da lui ma... il sentimento che provo per te, non lo provo per nessun'altro!" "Sei scemo? Se mi amassi veramente non saresti attratto da quello! Ti rendi conto? Dì, cos'è che vorresti da lui? Eh? Vorresti fartelo sbattere in culo? Dillo, cazzo!" Shuichi iniziò ad avere paura, non lo aveva mai visto così, era impazzito... "I-Io..." "Shuichi! Sei uno stronzo! Mi hai usato per tutto questo tempo!" "NO! Non hai capito!" "Avanti! Corri da Aizawa! Fatti scopare da lui! Avanti, sparisci dalla mia vista!" "NO! Ryu-chan..." "Non chiamarmi così!" "Ryuichi ascolta almeno!" "Va bene... avanti... dimmi qualche altra stronzata, ma stavolta non ci casco più!" "R-Ryuichi..." le guance di Shindou erano solcate dalle lacrime... "Piangi pure... non m'importa!" si dimostrava arrabbiato, ma in realtà dentro di sè stava piangendo e urlando quanto soffrisse... "Io... io... provo solo un'attrazione! Io TI AMO! Si, TI AMO RYU-CHAN!" un tonfo... Ryuichi lo aveva colpito con un pugno, e l'impatto con le labbra aveva creato quel rumore. Shuichi cadde a terra, aveva lo sguardo rivolto nel vuoto. Ryuichi lo aveva colpito, ora capiva cosa avesse provato lui quella volta... ma... faceva male, davvero tanto. Restò per terra, in quel freddo asfalto. Si trovavano nel parco, e se una volta Ryuichi aveva detto che non l'avrebbe mai più lasciato solo, ora lo abbandonò senza dirgli nulla. Avrebbe potuto venire molestato da qualcuno, come già era successo, ma non gli interessava, aveva il cuore in frantumi per colpa sua. Shuichi dal canto suo, restò sdraiato con le lacrime che non accennavano a fermarsi.

In quel momento, passò di lì Aizawa, che in realtà li aveva seguiti sin da quando erano usciti dalla NG, e non aveva certo perso l'occasione per arrivare in suo soccorso.
"Shindou-kun..." il ragazzino non rispose, così, Aizawa lo prese in braccio e lo portò a casa sua... se Shindou si era eccitato con lui allora... forse sarebbe accaduto qualcosa fra i due. Appena furono a casa, il ragazzo preparò la cena, mentre aveva steso Shuichi sul divano, in attesa che si riprendesse un po'.

"Shindou-kun?" "Nh?" "Come stai?" "Male... malissimo..." "Avanti, non pensarci..." "Non pensarci?! Ryuichi è incazzato con me, ha tutte le sue ragioni! E io che faccio? Sono qui, a casa tua che non muovo un muscolo per riprendermelo! Mi dici che razza di persona di merda sono?" "No, capita a tutti un momento così, sei giovane, non puoi restare per sempre con una persona..." Shuichi frenò solo in quel momento le lacrime, e vide il volto di Lazy Eye che si avvicinava sempre di più, e alla fine si baciarono. Quel bacio non fu come quelli che dava a Ryuichi, ma un bacio sensuale, eccitato... in quel momento voleva solo fare sesso, voleva sfogarsi, e dimenticare quella brutta serata.

In pochi istanti era già nudo sotto Aizawa, che intanto aveva già penetrato il ragazzino, che urlava di piacere. Sembrava invasato, voleva di più, quel Tachi Aizawa era davvero sexy... gli piaceva un sacco, voleva fare sesso violento. Quella sera non era il solito Shuichi, ma solo un ragazzino triste che per dimenticare un pensiero fisso stava facendo sesso.

Mentre lo faceva, gli passò davanti la faccia triste di Ryuichi, così si fermò improvvisamente, iniziando a piangere nuovamente. A quel punto Aizawa si bloccò, forse capiva cosa voleva dire amare, era ciò che stava provando quel ragazzino.

"Shindou-kun... vuoi che ti riporti a casa?" "No... non voglio vedere Ryuichi, non ce la farei ma... me ne vado comunque..." voleva andare da Yuki Eiri, sicuramente lui l'avrebbe aiutato, gli avrebbe dato qualche consiglio su come comportarsi.

"Mi spiace Aizawa se ti ho illuso ma... io vivo solo per una persona... non posso farlo, scusa." "Ti capisco, non preoccuparti, quel poco che c'è stato, mi ha fatto sentire in estasi, grazie." il giovane Shuichi si rivestì e se ne andò, non era troppo tardi per fortuna. Era stanco, sentiva che stava per addormentarsi, si era stancato troppo, ma riuscì comunque ad arrivare a casa di Yuki, che fu sorpreso appena lo vide lì.

"Shuichi!" "Y-Yuki... vorrei parlarti... io... sono un bastardo!" detto questo, perse le forze e si addormentò cadendo fra le braccia di Yuki che lo prese al volo, evitando che si schiantasse a terra. Il ragazzo dai capelli biondi non capiva, cosa aveva combinato per essere così abbattuto? Quando si sarebbe svegliato glielo avrebbe chiesto. Era chiaro che era successo qualcosa con Ryuichi, altrimenti non gli sarebbe piombato in casa a quell'ora!

Nel frattempo, Ryuichi non era voluto tornare a casa. Aveva pensato di andare a sfogarsi in un pub, bevendo un po', giusto per dimenticare l'accaduto, voleva entrare in un trip e lasciarsi tutto alle spalle, almeno per qualche ora. Si trovava davanti al bancone col suo bicchiere di Sambuca, ne aveva già presi due, e li aveva buttati giù come fossero acqua. Ancora non era riuscito a togliersi dalla testa il volto di Shuichi. Come aveva potuto farlo? Perchè si stava eccitando con Aizawa? Aveva il presentimento che Shindou l'avesse fatto con lui, ma era giusto tra virgolette, l'aveva mollato, e questo bastava. Sinceramente si sentiva di merda per non averlo ascoltato. Il giorno dopo, avrebbero avuto l'esame, e sicuramente Shuichi non si sarebbe presentato, aveva paura per questo, proprio quando si stava impegnando sul serio!

In quel momento si sentì toccare la spalla, e dietro di sè c'era Yuki Eiri. Aveva fatto di tutto per trovarlo, e sapere cos'era accaduto con Shuichi.

Lo invitò ad uscire fuori, e sorreggendolo arrivarono sino ad una panchina. Ryuichi era ubriaco, e sicuramente avrebbe detto tutto, non tralasciando niente. Infatti, gli raccontò da quando alla stazione tv avevano incontrato Aizawa, a quando poco prima avevano litigato. Yuki capì perfettamente la posizione di Ryuichi, era ovvio che aveva ragione, anche se... aveva un po' esagerato.

"Senza offesa Ryuichi ma... credo tu abbia esagerato. Non dico che non hai ragione, avrei fatto anche io una scena di gelosia. Però Shuichi non ti ha mica tradito..." "Lo so... però..." "È difficile da accettare... lo capisco bene..." "M-Ma tu come lo sai?" "Shuichi è venuto a casa mia... piangeva e mi ha solo detto di sentirsi un bastardo e che voleva parlarmi, poi ha perso i sensi..." "Io... vorrei vederlo... ma... non me la sento..." Yuki sospirò e scosse la testa... "Facciamo una cosa, finchè non te la sentirai, starà da me, che ne dici?" il ragazzino annuì, era sull'orlo delle lacrime... "Per favore Yuki... domani sveglialo e... convincilo a venire a scuola, se salta solo un giorno d'esame... per lui sarà finita!" "Certo... ma come farete per... le prove dei Bad Luck?" "Non lo so... dirò a Sakano-san che non se la sente..." Yuki annuì e lo riaccompagnò a casa.

Appena Yuki mise piede in casa, vide Shuichi con la testa fra le ginocchia che piangeva, così, gli si avvicinò e gli accarezzò la testa.

"Non piangere..." "Invece si... sono un bastardo!" "So com'è andata... anche se hai sbagliato, Ryuichi ha reagito eccessivamente... però... sta male comunque, e sappi che tornerà insieme a te..." "Sono io che non voglio... io... l'ho fatto con Aizawa..." il ragazzo scosse la testa... "Fa lo stesso, non stavate insieme... cerca di stare tranquillo... ora, dormi. Sbaglio o hai un esame domani?" Shuichi annuì, e scortato da Yuki si infilò sotto le coperte. Quando Yuki fece per andarsene, Shuichi lo pregò di dormire con lui, aveva bisogno di avere qualcuno vicino, e così fece. Eiri si infilò sotto le coperte con lui e lo strinse in un abbraccio come per farlo sentire protetto.

Il mattino seguente, Shuichi si diresse a scuola, stava pensando che doveva affrontare Ryuichi, chissà com si sarebbero comportati l'uno con l'altro? Aveva paura di quella situazione, molta. Mentre camminava, si sentì chiamare da qualcuno, e voltandosi, riconobbe Hiro.

"Buongiorno Shuichi!" "Ciao..." Hiro si guardò intorno... "Non vedo Ryuichi... non sarà mica restato a dormire?" Shuichi sussultò... "Non lo so..." "Eh? Ma è successo qualcosa fra voi due?" "Non ho voglia di parlarne... io vado a scuola..." detto questo, Shindou iniziò a correre verso l'istituto lasciando Hiro sovrappensiero. Chissà cos'era successo? Sicuramente avevano litigato. L'avrebbe chiesto a Ryuichi appena lo avrebbe visto.

Il ragazzino dai capelli fucsia prese posto a sedere, era arrivato presto, e alzando lo sguardo, incontrò quello di Sakuma, che lo abbassò subito. Una fitta al cuore per entrambi. Ben presto, gli furono consegnati i testi. Dovevano svolgere un tema su uno dei tre libri letti durante l'anno, a scelta. Shuichi non riuscì a concentrarsi, aveva scelto il testo n°2, doveva parlare del libro 'Amanti', di Yuki Eiri, che conosceva benissimo, ma non riusciva a mettersi d'impegno. Ad un certo punto, pensò ai Bad Luck, doveva mettercela tutta, così, dimenticò per un po' la sua situazione d'amore. Anche Ryuichi parlò del libro di Yuki, e scrisse un sacco di pagine su di esso, quel libro parlava di amore, tradimenti eccetera... anche se durante il tema pensò molto a Shuichi. Appena finì, abbandonò l'aula, rifugiandosi sul terrazzo, dove si sdraiò a contatto col muretto. Il pomeriggio avrebbe dovuto sostenere le prove, e sicuramente Shuichi non ci sarebbe andato. Quel giorno, Ryuichi avrebbe portato la sua canzone, dato che era un po' che doveva farla vedere a tutti.

Sentì il rumore della porta che si apriva, e si ritrovò lo sguardo di Shuichi negli occhi, che appena lo notò, chiuse la porta dietro di sè, andandosene. Perchè doveva vederlo sempre? Perchè proprio quando non aveva voglia di affrontarlo se ritrovava davanti? Dentro di sè, sentiva il bisogno di parlare con Shuichi, ma non subito, voleva aspettare. Aveva bisogno del suo tempo. In quel momento, la porta si riaprì, e per fortuna, era Hiro, aveva avuto paura che fosse di nuovo lui. Appena Nakano fu lì, gli andò incontro e gli chiese subito spiegazioni. Non gli aveva dato neppure il tempo di salutarlo che gli aveva già fatto quella domanda.

"Ehm... con Shuichi? Non so di cosa parli..." "Avanti, falla finita! A parte che non siete insieme, cosa strana alquanto! Poi, stamani ho incontrato Shuichi che aveva una faccia da zombie, e appena gli ho chiesto se avevate litigato mi ha detto che non aveva voglia di parlarne ed è scappato a scuola... mi sembra strano no?" "Ok... si, abbiamo litigato!" "Perchè?" "Perchè è uno stronzo! Quello lì si eccita a vedere quel Lazy Eye! E dice di amarmi... non mi sembra una cosa coerente..." "Tutto qui?" "Come 'tutto qui'?" "Scusa Ryuichi... ok, ti può dar noia che sia eccitato con Aizawa, però... mica ti ha fatto le corna no? Sei un po' esagerato! Non è che se si è eccitato non ti ama più! Cazzo! Anche io mi eccito quando vedo Shuichi... beh, ormai che siamo qui posso dirtelo! Shuichi mi piaceva, e comunque sia continuo ad eccitarmi quando lo vedo, e Fujisaki lo sa, e anche lui si eccita quando vede suo cugino, Seguchi-san... ma mica ci incazziamo! È normale! Pensaci... sinceramente, Aizawa è un bel ragazzo... e a Shuichi sai che solitamente piacciono i ragazzi con la faccia da stronzo, ti ricordo che tu sei un'eccezione in questo campo! Gli piaceva Yuki Eiri, e lui ha la faccia da stronzo!" Ryuichi si chiuse in sè stesso... non riusciva neppure a parlare... aveva ragione... "Avanti, vai da lui e parlaci!" "Come faccio? L'ho mollato!" Hiro lo colpì con un pugno amichevole... "Sei un cretino! Vai a riprendertelo!" Ryuichi non se lo fece ripetere, corse a cercarlo, ma non lo trovò in nessun posto. Così, quando si accorse dell'ora, corse alla NG.

"Sei in ritardo Sakuma-kun!" "Scusa Sakano-san..." quando si diresse al microfono, si accorse che accanto a lui c'era Shuichi, pronto a finire di trovare gli accordi e le note.
"Bene ragazzi! Però dobbiamo muoverci a trovare gli accordi e le note per la tastiera. Vi lasciò soli, dovete lavorare sodo. Sakano-san, andiamo, lasciamoli lavorare da soli... e... Shuichi? Ryuichi? Ho da dirvi una cosa... sapete che non si riesce a cantare con tutta la grinta possibile con preoccupazione per la testa? Perciò, o risolvete i problemi, o li lasciate da parte!" il ragazzo abbandonò la stanza, lasciando i due senza parole.

Anche Shuichi abbandonò la stanza, aveva bisogno di piangere, e non poteva farlo davanti a lui. Andò in terrazza, e poco dopo, anche Ryuichi era lì. Si trovarono l'uno davanti all'altro. Erano entrambi seri, si creò un silenzio imbarazzante, quando Shuichi iniziò il discorso.

"Mi dispiace... io l'ho fatto con Aizawa..." doveva dirglielo, prima di chiarire... se si fossero rimesse apposto le cose, e poi glielo avesse detto sarebbe stato uno stronzo, perciò, prima lo diceva meglio era. Male male, non lo perdonava. In quel momento Ryuichi ebbe una fitta al cuore, come poteva dirglielo con così tanta indifferenza? L'unica cosa che fece fu annuire, sull'orlo della lacrime.

"Beh... non mi dici nulla?" "Fa niente... tanto ti avevo già mollato..." "Dunque... non ti interessa?" "Si... ma questi sono problemi miei... non stavamo già più insieme quando l'hai fatto no? Allora ok..." "Mh... anche se... mentre lo facevo ho visto il tuo viso... e poi mi sono fermato, andandomene..." "Mh..." erano troppo freddi, era una situazione insostenibile. Non erano mai stati così fra di loro.

"Beh... Ryuichi, quello che io aveva da dirti te l'ho già detto... quindi, torno in sala..." nelle orecchie di Ryuichi rimbombavano i passi del suo ex ragazzo, non appena appoggiò le dita sulla maniglia, si alzò di scatto.

"Fermati!" "Che c'è?" "Io... mi manchi... nonostante tutto!" dagli occhi di Shuichi iniziarono a scendere delle lacrime... non ce la faceva più, aveva già recitato per troppo tempo la parte dell'indifferente, non ce la faceva più, stava scoppiando.

"Anche a me manchi... Sakuma Ryuichi..." detto questo, si voltò e iniziò  a correre via, stava scappando, lo sapeva, ma non ce la faceva a vedere che reazione avrebbe avuto Sakuma.

Ryuichi, iniziò a rincorrerlo. Voleva stringerlo fra le sue braccia, nonostante tutto lo voleva con sè. Appena gli fu vicino lo bloccò per un braccio, facendolo quasi cadere e gli si buttò addosso stringendolo a sè, piangendo.

Entrambi piangevano, se erano lontani non stavano bene. A quel punto, Ryuichi prese fra le mani il volto di Shuichi e lo baciò.

Non sapevano neppure loro per quanto tempo stettero abbracciati, però erano sicuri di essere insieme, ed era quello ciò che importava. La mano di Ryuichi strinse quella di Shuichi nella sua e si diresse in sala registrazioni, dove Hiro e Fujisaki avevano già iniziato a lavorare alla canzone.

Appena Hiro li vide per mano sorrise guardando il suo ragazzo, che sorrise a sua volta, anche lui sapeva già tutto, ed era felice che tutto si fosse chiarito.

Finite le prove tornarono a casa, dove Ryuichi iniziò subito a preparare la cena, e Shuichi telefonò a Yuki, dicendo che era tutto risolto, l'altro ragazzo, rise, dicendo che avevano fatto prima del previsto, e che avrebbe dovuto andare a trovarlo per raccontargli tutto. Shuichi, si sedette poi sul divano, davanti alla tv, stavano trasmettendo Naruto, e il ragazzino restò incantato a guardare il cartone animato. Dopo un po', Ryuichi lo chiamò per la cena e mangiarono.

Aveva cucinato le omelette, e come sempre erano buonissime. Il ragazzino con i capelli fucsia guardò Ryuichi, com'era confortante averlo davanti a sè. Appena si rese conto che Shuichi lo stava osservando alzò lo sguardo e gli sorrise, accarezzandogli la mano sinistra. Anche per lui era un gran sollievo averlo lì. Mangiarono in fretta e furia, entrambi volevano recuperare il tempo perduto, perciò, lavarono velocemente i piatti, e corsero in camera.

Shuichi aveva bisogno di una doccia, si sentiva sporchissimo, ancora non aveva mai avuto il tempo di farsi una doccia da quando aveva fatto sesso con Tachi, perciò aveva bisogno di togliere l'odore di quel ricordo dalla sua pelle. Si spogliò, e si mise sotto il tiepido getto d'acqua. Si insaponò bene tutto il corpo, con tutta la calma del mondo, poi, si spruzzò nella mano lo shampoo, iniziando a strofinare tra i capelli. Essi erano la parte a cui teneva di più, perciò non esserseli lavati per tre giorni gli sembrava davvero strano, anche Ryuichi imprecava sempre, lui se li lavava tutti i giorni, a volte anche due volte al giorno! Comunque, strofinò forte per almeno dieci minuti, ricordava con orrore che quando Tachi era venuto, era successo quando Shuichi glielo stava leccando, e perciò gli aveva sporcato i capelli! Perciò strofino quasi a graffiarsi. Finito ciò, si spruzzò il balsamo fra le mani e massaggiò i capelli, sciacquandoli dopo un po'. Stette un altro po' sotto la doccia, e poi ne uscì. Si sentiva davvero meglio. Aprì la porta del bagno e prese un paio di boxer dall'armadio.

Ryuichi intanto lo stava fissando, gli mancava vederlo completamente nudo... era davvero bello. Era magro, slanciato, è vero, la corporatura assomigliava di più a quella di una donna, però... a lui gli faceva impazzire! Adorava i ragazzi effemminati, e Shuichi per alcuni aspetti lo era! La corporatura, il taglio degli occhi, i lineamenti del viso... a volte anche i modi di fare, anzi... raramente. Shuichi era un ragazzo dai modi di fare grezzi... perciò, in quel caso non era molto femminile. Quella sera, non aveva voglia di fare l'amore con lui, voleva solo baciarlo e restare abbracciato con lui tutta la notte.

Il ragazzino con i capelli fucsia, si fece spazio nel letto, accanto al suo Ryuichi e lo abbracciò.

"Sai una cosa?" "Cosa..." "Vedi... Ryu-chan... se io e te non litighiamo... non saremmo io e te!" "Eheheh... credo tu abbia ragione piccolo..." "Già... è la terza volta che litighiamo ormai... o la seconda?" "La seconda, credo!" "Allora... quando ti ho picchiato... questa e...?" "Basta... abbiamo litigato solo due volte..." "Mh, ed è sempre stata colpa mia..." Ryuichi gli accarezzò i capelli con fare gentile, e gli assicurò di non pensarci più, ormai erano insieme, ed era quello che contava.

"Ryu... Ryu-chan?" "Dimmi..." "Ma... io sono tornato ad essere il tuo ragazzo o... sono semplicemente un tuo amante... dopo quello che ti ho fatto..." "Ma sei scemo?! Cosa diavolo stai dicendo?!" "Eh?" "Ti sembrano stupidaggini da chiedermi? È ovvio che sei MIO, MIO e solo MIO Shu-chan!" il ragazzino sorrise, soffocando le lacrime che stavano per uscire, aveva faticato molto a chiederglielo, e aveva paura della reazione, ma dato che gli aveva risposto come sperava, le lacrime sparirono.

"Ah... vieni qui..." Ryuichi lo strinse forte in un abbraccio, Shuichi avvicinò le labbra alle sue e lo baciò. Stettero attaccati in quel languido bacio per molto tempo, era come se il tempo si fosse fermato, per entrambi era come se vivessero un sogno, il cuore batteva d'amore, il respiro si fece affannato, e la fronte si imperlò di sudore. A Sakuma sembrava che Shuichi volesse di più, e lo accontentò. Nel momento in cui insinuò la mano sotto i boxer del ragazzino, Shuichi si ritrasse e guardò Ryuichi negli occhi.

"Eh? Che c'è?" "Ti prego Ryu-chan... stiamo solo così stasera..." allora aveva capito male, anche Shuichi la pensava come lui. Lo abbracciò e ben presto caddero nel sonno.

Passarono velocemente le giornate, e ormai, gli esami erano terminati. Il giorno seguente era il turno dei risultati. Shuichi era tesissimo, aveva davvero paura di essere stato bocciato. Per Sakuma non c'era alcun problema, ma Shindou...!

Si erano ritrovati a festeggiare all'aperto con Hiro, e Fujisaki, che si era unito a loro anche se non aveva sostenuto nessun esame.

"Shuichi? La pianti di essere così nervoso? Non serve a niente, lo sai?" "Hirooo... ma io... lo sai che faccio pena a scuola!" "Shuichi-kun! Abbi fiducia in te! E soprattutto nelle lezioni che ti ha dato Ryuichi-kun!" "Hai ragione Fuji-kun..." Shuichi si voltò verso l'acqua del laghetto e iniziò a lanciarci dentro dei sassolini. Gli altri scossero la testa, non aveva proprio capito nulla.

In quel momento, Fujisaki e Hiro si allontanarono, volevano restare un po' da soli, così, Ryuichi si avvicinò al suo ragazzo e lo abbracciò da dietro.

"Shu-chan... dai... smettila..." il ragazzino sospirò... "Non ce la faccio... è più forte di me... devo fare almeno 60 ounti su 100... come faccio? È più della metà!! Ed io... non sono sicuro..." "Invece dovresti... sei bravo, ed intelligente... ehm... forse intelligente non è la parola giusta... ahahahah!" "Ehyyy! Come ti permetti!" Shuichi per vendicarsi si alzò, e con tutta la forza lo spinse nel laghetto, ridendo.

"Shuichi! Sei scemo? Ora come mi asciugo?" siccome rideva ancora, Ryuichi uscì dall'acqua, lo prese in braccio e si buttò in acqua con lui. Sembravano due bambini, si divertivano da morire.

Nello stesso momento, Hiro e Fujisaki si erano fermati in un posto tranquillo, isolato da tutti, erano sdraiati uno sopra all'altro, si stavano baciando appassionatamente. Hiro, tolse la maglietta a Suguru, e iniziò ad accarezzargli il ventre, il torace, che aveva ancora la forma di ragazzino. Ben presto si trovarono entrambi nudi sull'erba, così morbida che faceva da materasso.

Hiro portò le labbra sul membro del sedicenne, ed iniziò a leccarlo, mentre l'altro gemeva, ormai lo facevano sempre, non erano mai andati in fondo, entrambi lo volevano, ma Suguru aveva paura, perciò, Hiro lo rispettava e non ci aveva mai provato.

A quel punto, Fujisaki, sentì il bisogno di farlo, si sentiva pronto davvero, perciò, si portò la mano di Hiro alla bocca e gli leccò de dita. Nakano capì, così, sorridendogli, le passò fra le natiche del ragazzino.

"Non preoccuparti... farà male, ma non durerà molto..." Suguru annuì, si stava agitando, ma voleva continuare. Anche Shuichi glielo aveva detto che avrebbe sentito un dolore allucinante, ma che poi sarebbe stato in paradiso dal piacere, perciò si fidò e andò avanti.

Hiro, intanto stava entrando, e negli occhi del piccolo Suguru si formarono le lacrime, e la sua bocca si contorse dal dolore.

"Se vuoi che smetta..." "N-No.. ahia... no, continua..." a quel punto, il ragazzo si spinse tutto dentro di lui, provocando un forte dolore a Fujisaki, che iniziò ad urlare.

Il ragazzo dai capelli rossi, intanto lo accarezzava, e si muoveva in lui, ma dopo poco, il dolore si trasformò in piacere, e anche lui iniziò a spingere, fino a che non trovarono il giusto ritmo.

Dopo poco vennero entrambi, e restarono l'uno accanto all'altro a riprendere fiato. Stettero ancora un po' lì, e poi tornarono dagli altri due, che erano ancora in acqua a fare gli scemi.

Shuichi si era lanciato addosso al ragazzo, cercando di buttarlo sott'acqua, ma non ci riusciva.

"Ehy! Ma che fate idioti!" "Hiro! Suguru! Perchè non venite anche voi?" "Noi potremmo, voi no!" "Ma si sta bene!" "Si, certo... se prendete il raffreddore, voglio vedere che voce del cavolo vi viene!" "Ma no! Ahahahah..." i due ragazzi non si tuffarono, mentre dopo un po', anche gli altri due uscirono.

Si spogliarono, mettendo ad asciugare i vestiti bagnati. Chiacchierarono un po' della nuova canzone, e dopo poco, Shuichi starnutì.

"Shuichiiii!!! Io ve l'avevo detto!" "Tranquillo, non è nulla...".

La sera, tornarono a casa, ed i vestiti erano ancora bagnati, durante il tragitto, Hiro parlò con Ryuichi, e Suguru con Shuichi.

"Shuichi... devo dirti una cosa..." "Certo, dimmi tutto..." Shuichi non immaginava neanche quello che stava per dirgli... "Vedi... hai presente quando io ed Hiro ci siamo allontanati?" "Si, e quindi?" "Beh... l'abbiamo fatto..." "Eh?!" "Si... ci stavamo baciando, come sempre, come sempre abbiamo fatto altre cose..." "Si?" "E... poi, io ho fatto capire a Hiro-kun che era pronto... voglio dire... gli ho preso una mano e gli ho leccato due dita e poi... beh... è successo..." Fujisaki era tutto rosso, si vergognava molta a parlare di quelle cose. Shuichi era rimasto in silenzio a guardarlo... "H-Ho... fatto male? Shuichi?" a quel punto, Shuichi saltò in braccio a Fujisaki, facendolo cadere per terra, iniziò a strepitare abbracciandolo e lo baciò pure sulle labbra dalla felicità.

"S-Shuichi!!" "Siii! Sei diventato un uomooooo!!! Suguru!! Che bello, che bello!" il ragazzino era ancora più imbarazzato, mentre gli altri due li guardavano ridendo. Shuichi si emozionava sempre quando i suoi più cari amici facevano qualcosa di bello, ed in quel caso... era successo.

A quel punto, ognuno andò per la sua strada e ognuno tornò a casa sua.

Dopo aver cenato, si misero sul letto per parlare, Ryuichi era seduto con la testa appoggiata allo schienale del letto, mentre Shuichi era sdraiato con la testa appoggiata al ventre del suo ragazzo.

"Sai... ho paura per domani..." "Aaah... smettila, dai. Sono sicuro che andrà tutto bene... lo sai anche tu che hai studiato molto, sicuramente non prenderai il punteggio massimo, però sopra il 60 ci arrivi! Abbi fiducia in te stesso..." "Sarà... però sono ugualmente teso..." Ryuichi iniziò ad aggeggiare il cellulare, doveva cancellare alcuni messaggi per fare spazio ad altri, mentre Shuichi cominciò il discorso di Hiro e Fujisaki.

"Ehy, Ryu-chan... hai sentito di Hiro e Suguru? Che carini..." "Già, Hiro era davvero al settimo cielo... e sono felice per tutti e due... Ah! A proposito! Per quale motivo ai baciato Fuji-kun?" "Ahahahah... quello? Era per la contentezza! Eheheh... mi è venuto spontaneo... tranquillo, non era niente di che..." "Mh, sarà bene... basta baciare qualcuno che non sia io..." Shuichi si alzò e lo baciò sulle labbra. Aveva ragione, non voleva più ferirlo con questa storia dei baci, del sesso e dell'eccitazione. Era stanco di questi litigi, e anche se in quel momento Ryuichi scherzava, si era fatto la promessa di non farlo più star male.

"Non credi Shu-chan che... dovremmo dormire? Sai, il risultato degli esami... sarebbe meglio alzarci presto..." "Io credo di no..." disse questo mentre si avvicinava al suo collo con fare sensuale, cominciando a baciarlo.

Si staccò, e lentamente, sempre sensualmente, iniziò a togliersi prima la maglia, facendola scivolare sulla sua pelle rosata, poi fece scivolare i pantaloncini lungo le sue esili gambe, e poi i boxer. Avanzò verso di lui sedendosi a cavalcioni sulle sue gambe, riprendendo a baciarlo sul collo. Ryuichi si stava eccitando, così, gli venne spontaneo di invertire la posizione e andare a baciargli il petto. La linguetta ribelle del ragazzo tracciò solchi infuocati sulla pelle ormai accaldata del ragazzino. Arrivò sino ad un capezzolo, iniziando a succhiarlo con passione, mentre Shuichi gemette di piacere. Il ragazzino insinuò le mani nei pantaloni dell'altro, accarezzandogli il sedere.

A quel punto Ryuichi si staccò un attimo, e si spogliò con decisione, rilanciandosi sul corpicino di Shindou, che lo aspettava con impazienza. I corpi nudi dei due ragazzi si strusciavano fra di loro, le mani che accarezzavano, quali i capelli, quali la schiena, le bocche che si erano unite in un bacio pieno d'amore. Pian piano, Shuichi, dopo che si erano staccati, scese sul copro di Ryuichi, fino ad arrivare all'erezione, che iniziò a leccare e succhiare. Sakuma, andava su e giù, al ritmo del ragazzino, che sorrise sarcasticamente, fiero di se stesso. I gemiti riecheggiavano nella stanza, accompagnati dal respiro pesante di Shindou.

Prima che potesse venire, Ryuichi scostò il ragazzino dal suo pene e lo fece sdraiare sul letto, facendogli cenno di allargare le gambe, che accarezzò con dolcezza. Si spostò verso il comodino e prese il lubrificante che fece cadere fra le natiche del ragazzo, che gemette per la freddezza della sostanza. Lentamente si spinse dentro di lui, provocando un senso di piacere al ragazzo, che iniziò a gemere sempre più forte mentre trovava il giusto ritmo.

Entrambi erano all'orlo della passione, così, Ryuichi si piegò sul ragazzino, e si unirono in un bacio, che durò a tempo indefinito. Shuichi urlava di piacere, non si era mai eccitato così tanto, portò due dita alla bocca e le morse, era troppo il piacere che sentiva crescere dentro di sè, il sangue iniziò a scivolargli lungo le esili dita, fino a che, ben presto vennero entrambi. Shindou, si aggrappò al corpo del suo amante sporcandolo di sangue, mentre riprendeva fiato.

Dopo un po' di minuti, Ryuichi si drizzò a sedere, dicendo che aveva bisogno di una doccia, così, leggendo i pensieri di Shuichi, lo prese in braccio e si diresse in bagno, aprendo l'acqua. Appena l'acqua fu della temperatura giusta, entrarono dentro, che il ragazzino era ancora in braccio all'altro, che lo posò delicatamente con i piedi per terra. Ryuichi ci mise poco a finire, e stette altri dieci minuti ad aspettare che il suo ragazzo finisse di lavarsi i capelli. Se ci metteva così tanto ogni volta, era chiaro che ce li aveva così morbidi!

Finito di lavarsi i capelli, spensero l'acqua e si diressero in camera. Shuichi si lanciò fra le braccia di Sakuma, aggrappandosi addosso a lui come un piccolo koala.

"Ryu-chan... ogni volta ho bisogno di stringerti perchè ho paura di perderti..." "Anche io piccolo... anche io..." Ryuichi sentì uno strano calore che gli scivolava lungo il coll9, così fece un attimo scendere Shuichi, e notò il sangue che gocciolava ancora dalle sue dita. Gli prese la mano nella sua.

"Ma cosa...?" il ragazzino sorrise... "Non ti sarai mica morso prima? Mentre lo facevamo?" Shuichi annuì ridendo... "Quando lo dico io che sei un piccolo masochista! Ahahaha..." "Ehehehe..." "Dai, ora ti fasciò le dita e andiamo a dormire... si sono fatte le una... sarà un trauma svegliarsi domattina!" così, disinfettò la ferità e la fasciò, e si sdraiarono nel letto. Shuichi si raggomitolò contro di Ryuichi, che intrecciò le dita con le sue e si addormentarono.

Il mattino seguente, al suono della sveglia, Ryuichi si alzò subito, e svegliò anche il piccolo addormentato contro il suo corpo. Ci mise un po' per aprire gli occhi, poi, conscio della situazione, si alzò. Presero i vestiti dall'armadio e si vestirono. Ryuichi si mise i pantaloni rossi della tuta e una canottiera nera che prese in prestito dal suo amante. Shuichi, si mise un paio di shorts che li arrivavano sotto al ginocchio di colore nero e la camicia tigrata rossa e nera, della quale tirò su le maniche. Corsero a fare colazione e si incontrarono con Hiro al parco per andare a vedere i risultati insieme. C'era anche Fujisaki con loro. Si diressero a scuola, dove c'era un accalcamento di gente davanti ai tabelloni, aspettarono che la folla diminuisse e si infiltrarono.

"Siii!! Sono passato con 98 su 100!!" "Complimenti Ryu-chan!" "Bravo!" dopo poco anche Hiro trovò il suo nome con 71 su 100 e vennero fatti anche a lui i complimenti, ma Shuichi, ancora non aveva aperto bocca, stava cercando il suo nome ovunque, ma non riusciva a trovarlo. Le lacrime iniziarono a scivolargli lungo il viso. Aveva paura, così Ryuichi gli strinse la mano come per confortarlo.

"Shindou Shuichi! Eccolo!" Fujisaki lo aveva trovato, era passato con il 78 su 100, ed era saltato addosso a Shuichi abbracciandolo. Il ragazzino iniziò a gridare di gioia, non poteva credere di aver totalizzato un tale punteggio! Ryuichi a quel punto, contagiato dalla sua contentezza lo baciò, davanti a tutti. La gente non li aveva mai visti baciarsi, anche se sospettavano qualcosa, ma non sapevano come realmente stavano le cose, magari qualcuno già lo sapeva perchè aveva visto il programma in tv dove erano stati intervistati. I due ragazzi, comunque sia, se ne sbattevano e continuavano a baciarsi tranquillamente, nonostante le esclamazioni di orrore, le offese e anche gli apprezzamenti. Per loro due in quel momento non esisteva nessuno, solo loro due.

Andarono a informarsi per il giorno della consegna del diploma, scoprendo che era due giorni dopo, poi decisero di andare subito alla NG, dato che ormai non avevano più la scuola che comprometteva col lavoro. Arrivati lì, K li scortò subito in sala e iniziarono a lavorare. Gli accordi e le note erano quasi pronti. Mancava solo qualche ritocco e poi potevano iniziare a provare la voce.

Ci misero una mattinata intera per finire, poi, pranzarono e iniziarono subito a provare le voci. Era perfetta. La parte rock era pronta al 100%.

"Appena registrata dobbiamo assolutamente iniziare con quella melodica! Eheheeh..." "Shuichi... io fossi in te penserei prima a finire questa..." "Uffa Ryu-chan... perchè mi smonti sempre così...?" il ragazzo gli tirò una spinta amichevole mettendosi a ridere. Quel ragazzino alle volte era un po' permaloso, e si divertiva proprio con lui.

K disse che bastava, e che avrebbero fatto la registrazione il giorno dopo. Avrebbero pubblicato il nuovo singolo quando avessero finito la versione melodica. Quindi, erano liberi. Ovvio che era tardi per cominciare a registrare, erano già le 21! Shuichi e Ryuichi, si concedettero una serata tranquilla appena furono a casa, davanti alla tv con un film, anche se non lo considerarono molto, perchè si baciarono per tutto il tempo.

"Ryu-chan... mi è venuta in mente una cosa... perchè non scriviamo una canzone insieme? Le uniche canzoni le abbiamo scritte singolarmente una io e una te..." "Per me va benissimo!!" "Un'idea già ce l'ho!" "Perfetto, facciamolo con calma domani, o dopodomani... almeno l'inizio! Ma, di cosa palerebbe?" "Ho pensato, come se io e te fossimo distanti, per esempio in due posti diversi, e le parole vengono ispirate dalla luna... ora, spiegata così fa schifo ma... prendi il pezzo finale che già ce l'ho in mente: 'Quell'ultima notte, non importa dove sia, adesso è solo la luna a guardare il mio cuore deserto. Che cosa sto aspettando, in questa stanza senza te? È solo il ticchettare dell'orologio, ma risuona nel mio cuore insonne come se fossero dei passi. Anche adesso sto aspettando, mi fermo qui da solo: chissà adesso da dove starai guardando quella luna?'. Che ne pensi?" il ragazzo restò un attimo in silenzio a pensare, quell'ultimo pezzo era commuovente. Aveva sempre saputo che Shuichi era un ragazzo romantico, ma in quella canzone, aveva dato il meglio di sè. Si era messo nei panni di lui stesso, come se i due fossero separati, ed era venuto fuori un finale davvero bello.

"Mi piace, tantissimo... non oso nemmeno pensare però se ci dovessimo separare sul serio!" "Ma questo non succederà mai..." "Mai dire mai... è una parola che non si deve dire. Tutte le volte che viene detta succede sempre ciò che vorresti non succedesse mai. Dal mio punto di vista di adesso non succederà, ma in futuro chi può saperlo...?" Shuichi aveva paura di quel discorso, e se un giorno Ryuichi si fosse stancato di lui? Si fosse stancato del suo corpo per fare nuove esperienza? O si fosse stancato del suo carattere troppo infantile? Era terrorizzato da quel pensiero, cercò di coprire ciò che gli passava per la mente sorridendo.

"Ehy... Shu-chan... tranquillo. Non voglio farti questo discorso per metterti paura. Non fraintendere." "Sto bene... non sono per nulla spaventato. Ora sto bene... quindi, è tutto ok." disse tutto ciò con una falsità assurda, non voleva far preoccupare Ryuichi con le sue stupide paranoie. Aveva paura di diventare un peso per lui in futuro. Si concentrò sulla tv, accoccolandosi al suo ragazzo, stringendolo forte in un abbraccio, talmente forte che Sakuma gli accarezzò i capelli, capendo benissimo ciò che passava per la testa al ragazzino. Aveva fatto male a esprimergli quel discorso, sapeva bene come Shuichi si faceva le paranoie per ogni cosa, soprattutto sulla loro storia. Quando era preoccupato per qualcosa cercava di nasconderlo. Quando aveva paura che Ryuichi gli sfuggisse dalle mani lo stringeva forte a sè. Ormai lo conosceva bene.

"Forza, andiamo a dormire. È la cosa migliore." Shuichi annuì, e lo prese per mano. Appena furono in camera, si spogliarono, e Shuichi aspettò che il ragazzo fu nel letto con lui per chiudere gli occhi. Ryuichi gli tenne la mano per tutta la notte per farlo sentire sicuro. Dopo poco, Sakuma si addormentò, mentre Shuichi restò molto tempo a pensare al discorso strano che Ryuichi gli aveva fatto. Non riusciva a toglierselo dalla testa, più cercava di non pensarci, più ci pensava. Ci volle molto prima che si addormentasse, anche se durante il sonno, sognò ciò che aveva in testa. Fu bruttissimo. Sognò loro due nel futuro, più o meno, tre anni dopo, e Ryuichi gli stava parlando. Il suo sguardo era piuttosto annoiato.

"Shuichi... ho passato dei bei momenti con te ma... ormai è tutto così monotono. Non possiamo andare avanti così. Ormai non mi viene neppure più da guardarti negli occhi quando ti parlo... e... per la verità quando lo facciamo, è tutto così meccanico. Quando sono a letto con te, io non faccio l'amore... solo sesso. Perciò, la cosa migliore è lasciarci. Anche perchè c'è già qualcun altro che mi piace... si tratta di K-san... ormai abbiamo scoperto di avere molte cose in comune, e soprattutto è una persona matura. Mi dispiace Shuichi, ti lascio." Shuichi iniziò ad agitarsi nel sonno, si rigirava, stringeva forte la mano di Ryuichi, che si svegliò. Il ragazzo lo guardava, capendo che stava avendo un incubo, tremava. Cercò di calmarlo accarezzandogli il viso, i capelli, ma non c'era alcun modo. A quel punto, Shuichi iniziò a piangere, prima silenziosamente, poi iniziò a singhiozzare, fino a disperarsi, urlando.
"Shu-chan... calmati..." lo prese fra le braccia, cullandolo per calmargli il sonno, ma non ci riuscì. Non sapeva più cosa fare, doveva svegliarlo. Iniziò a scuoterlo leggermente, poi dato che non risolse nulla, lo scosse più forte. Ormai aveva la maglietta bagnata dalle sue lacrime. Gli faceva davvero tenerezza in quello stato.

Nel sogno di Shuichi, comparvero le immagini di Ryuichi che faceva l'amore con K. Così, a quel puntò gridò talmente forte da svegliarsi di soprassalto. Aveva gli occhi spalancati, pieni di lacrime e il respiro pesante. Non aveva mai sofferto tanto per un sogno. Quando si accorse che Ryuichi era sveglio, gli si butto fra le braccia, stringendolo. Per assicurarsi che fosse stato solo un brutto sogno, e che Sakuma era lì con lui, era suo.

"Shuichi..." il ragazzo continuava a ripetere il suo nome e ad accarezzargli il viso per calmarlo, e per dirgli che era lì per lui... ancora le lacrime non avevano cessato di uscire.

Quando finalmente Shuichi si calmò un po', Ryuichi gli sorrise, chiedendogli cosa avesse sognato.
"Ryu-chan... davvero non mi abbandonerai mai?" ecco, proprio ciò che non voleva sentirsi dire, era stato proprio quel discorso a tormentargli il sonno, e si sentiva in colpa.

"Ma certo piccolo... io ti amo, lo sai meglio di me. Come potrei? Cosa c'è... cos'avresti sognato...?" "Tu... mi mollavi per K-san... e mi hai detto che quando eri con me era tutto così monotono, il nostro era solo sesso... e poi facevi l'amore con K-san..." Ryuichi soppresse una risata... "Con K? Ahahaha... stai tranquillo, quello non succederà mai! E poi... tu sei unico Shuichi... basta ora preoccuparsi per cose stupide. Io ti ho detto quelle cose solo per farti capire che non sappiamo cosa ci riserverà il futuro ma... so che io la mia vita voglio passarla con te. Te e basta. Non ho bisogno di nessun'altro, perchè tu sei perfetto così. Non posso desiderare nessun'altro, perchè nessuno è migliore di te! Tu hai tutte le qualità della persona che desidero avere accanto per affrontare la vita! Stai tranquillo... io non ti abbandonerò. Ci saranno dei litigi, ovvio, però sei tu che io amo con tutte le mie forze. Non ci sarà niente e nessuno che mi farà cambiare idea su questo. Basta piangere." detto questo, gli asciugò le lacrime, e gli baciò la fronte calda. Si era agitato moltissimo.

"Hai ragione Ryu-chan... ma io ho ugualmente paura... lo sai come sono fatto..." "Si, lo so che sei uno scemo! Avanti, vieni qui... fra le mie braccia e dormi. Altrimenti domani starai male perchè sarai stanco." Shuichi si accoccolò fra le sue braccia, abbracciandolo a sua volta e chiuse gli occhi, addormentandosi subito. Era stata una nottata faticosa, ma la superò con l'aiuto del premuroso Ryuichi.

Il mattino seguente, Ryuichi si svegliò per primo, e andò subito a fare la doccia. Ricordò cosa era accaduto durante la notte, e gli comparvero nella mente gli occhi pieni di lacrime di Shuichi... Dio com'era dolce. Gli aveva fatto davvero tenerezza, soprattutto gli aveva fatto capire quanto lo amasse.

Appena ebbe finito, uscì dal bagno e Shuichi dormiva ancora, così decise di svegliarlo. Lo scosse leggermente e aprì subito gli occhi, che erano gonfi e arrossati.

"LaLiHo Ryu-chan!" "Buongiorno... Nanoda...!" gli dette un bacino sulle labbra e lo abbracciò. Shuichi si alzò dal letto e si diressero entrambi in cucina, dove fecero colazione.

"Shuichi... volevo dirti grazie!" "Eh?" "Si, perchè ieri mi hai fatto capire quanto io significhi per te... ed è importante!" "Anche tu... anche tu mi hai dato tanto sostegno Ryuichi... grazie!".

Andarono alla Ng Pro. per finire finalmente la canzone. Dovevano registrare le voci, tanto gli arrangiamenti erano già stati fatti tutti. Mentre Ryuichi e Shuichi avrebbero registrato le voci, Hiro e Fujisaki avrebbero pensato alla melodia per la parte soundtrack. Avrebbero fatto più in fretta così.

"Allora... bene, mi piace che vi siate spartiti così i compiti... quindi, ora, voi due, cercate di dare il meglio, non mi va di rifarla 1000 volte, ok?" "Ok!!" "Siii!".

K azionò la canzone, e partì la base, che iniziò con la chitarra elettrica, alla quale si aggiunse anche la tastiera. Il primo pezzo era di Ryuichi, che cantò con tutto se stesso, mentre Shuichi attese la sua battuta. Non mancarono certo le interruzioni, ovvio che quei due spesso sbagliavano, ma arrivati alla pausa pranzo, avevano già registrato metà canzone. Dovevano dare una sistemata anche al ritornello che era un po' strano.

Da lontano Shuichi vide Hiro, e lo chiamò... "Hiroooo!! Come va la melodia?" "Bene, sentissi come viene bene con la tastiera! Ryuichi, le parole ci staranno benissimo in versione melodica!" "Davvero? Sono contento!" andarono tutti quanti a mangiare un boccone allo Zenny's, dove presero tutti una ciotola di ramen. Mentre stavano discutendo del loro nuovo singolo, a Shuichi venne in mente che mancano sette giorni dacchè i due ragazzi avrebbero festeggiato il loro quarto mese insieme, doveva assolutamente regalargli qualcosa... ma cosa? Doveva pensarci davvero bene. Cos'è che piaceva a dismisura al suo Ryuichi? Ovviamente passare la giornata insieme, ma dove? Era davvero snervante, ma doveva trovare una soluzione. Pensò ad ogni posto che piacesse al ragazzo, ma non gli venne in mente nulla se non l'America, che era impossibile da realizzare, dato che avevano solo pochi soldi per loro, giusto per vivere. Fortuna che il padre di Ryuichi ogni mese gli mandava dei soldi, e che c'erano i soldi del testamento della madre di Shuichi che li manteneva!

Improvvisamente, gli venne in mente che Ryuichi aveva il cellulare abbastanza vecchio, e che ogni tanto non funzionava correttamente. Gli avrebbe regalato proprio il telefono nuovo! Uguale al suo. Così, avrebbero avuto le stesse funzioni. Era perfetto. Ma comunque, l'idea di andare da qualche parte di carino lo stuzzicava ugualmente.

"Shu-chan? A che pensi? Ti vedo un po' strano?" "Eh? No, nulla!" Ryuichi non ci fece molto caso e riprese a mangiare. Ben presto era l'ora di tornare a lavoro, dovevano assolutamente finire la canzone, poi sarebbero potuti tornare a casa tranquilli. Ognuno si divise nuovamente nella loro sala, chi nella sala registrazioni, chi nella sala prove.

"Eccovi! Ragazzi, io e Sakano-san abbiamo trovato cosa c'è che non va!" "Ah, davvero? Cos'è?" "Vedete, la voce di Shuichi, è troppo alta e copre quella di Ryuichi..." "Ma... ma come?" "Dovresti cercare di tenerla più bassa..." il ragazzino ci restò male, cosa c'era che non andava nella sua voce? "Cerca di tenere un tono più basso... altrimenti Ryuichi non si sente bene... se vuoi riascoltarla...?" "No, va bene... abbasserò i toni!" così, ripresero il lavoro. Finendo così il ritornello.

Ci volle tutto il pomeriggio e la sera per finire. Pian piano i due ragazzi iniziavano a stancarsi, perciò sempre più spesso facevano errori, che riprendevano riprovando e riprovando. La canzone, fu finita del tutto alle dieci di sera. Ad un certo punto vennero chiamati anche Hiro e Suguru a registrare i cori.

Appena ebbero finito, Shuichi si sdraiò a riprendersi e si addormentò. Ryuichi gli si avvicinò e lo prese in braccio. Gli dispiaceva svegliarlo, aveva un'espressione così tenera! Salutò tutti e si diresse a casa, dove appena arrivò posò Shindou sul letto e lo spogliò, lasciandolo in boxer ed infilandolo sotto le coperte.

Fatto ciò, lui si diresse in bagno, lavandosi i denti e il viso, e spogliandosi. Restò nudo, e appena tornò in camera prese un paio di boxer grigi e una maglietta XL che usò per pigiama. Andò a caricare la sveglia, il giorno dopo avrebbero avuto la consegna dei diplomi.

Prima di addormentarsi, gli prese voglia di baciare Shuichi, ma aveva paura di svegliarlo, perciò represse la sua voglia e chiuse gli occhi, aspettando che gli venisse sonno.

L'indomani mattina, si svegliò per primo Shuichi, che per la sorpresa di essersi svegliato prima di Ryuichi, corse in bagno a farsi la doccia. Erano le otto, e mancava ancora due ore al ritrovo a scuola. Aprì l'acqua e si immerse nel getto, svegliandosi definitivamente.

'Cavolo, oggi devo andare a dare un'occhiata ai cellulari, ma come faccio a liberarmi di Ryu-chan? ...mmm... è un problema, non posso certo andare in giro con lui, e se gli dico che voglio andare in centro vorrà sicuramente venire insieme a me! Uhm... che grande problema... chiederò ad Hiro se lo porta via da qualche parte! Sperando che non sia impegnato con Suguru! Vabbè... appena lo vedo lo scoprirò!' si sciacquò la testa e uscì dalla doccia tutto gocciolante, ritrovandosi il volto sorridente di Ryuichi che si era svegliato da poco.

"Buongiorno!" "Buongiorno Shu-chan! Come mai ti sei svegliato così presto?" "Non lo so... mi sembra strano anche a me!" disse questo sorridendo, poi gli si buttò fra le braccia, bagnandolo.

"Shu-chan! Così mi bagni!" "Tanto ti devi fare la doccia anche tu, no?" detto questo, Shindou, gli tolse la maglietta e si abbassò per tirargli giù i boxer, facendolo restare così nudo, e perplesso. Shuichi aprì l'acqua della doccia nuovamente e trascinò Ryuichi sotto al getto insieme a lui.

Mentre Sakuma si sciacquava, Shuichi si abbassò sulle ginocchia, avvicinando le labbra all'erezione del ragazzo. Iniziò a leccarlo, e mentre gemeva, Ryuichi si lasciò scivolare a terra. Il ragazzino dai capelli fucsia continuava a succhiare, aveva davvero un buon sapore il suo ragazzo... che improvvisamente, gli mise le mani sulla testa per fargli capire che era gradito.

Shuichi succhiava avidamente, e a quel punto, dato che il piacere saliva, spinse la testa ancora più verso l'erezione, che entrò tutta nella sua bocca. Inizialmente non ci riusciva, sentiva che stava per soffocare, ma poi si abituò alla lunghezza e lo accontentò. Il piacere era ormai troppo per Ryuichi, che venne nella bocca di Shindou.

In quel momento, Ryuichi voleva ricambiare il favore, così, fece in modo che il ragazzo stette sotto di lui, e inserì due dita nel suo ano. Iniziò a fare su e giù, mentre lui ancora non faceva niente, così, Sakuma arrivò alla conclusione che due dita non erano niente, così ne inserì altre due, andando più a fondo. A quel punto, Shuichi iniziò a sentire piacere, ed inarcò la schiena, in modo di avvicinarsi di più a Ryuichi, che si stava impegnando a masturbarlo. Dopo poco, aumentò la velocità di penetrazione delle dita, e Shuichi aumentò il tono dei gemiti, gli piaceva, tantissimo, e in quel momento al moretto gli venne un'idea. Con un braccio, lo alzò fino ad avere la sua erezione all'altezza del viso, e mentre lo penetrava con le dita, iniziò a succhiargli il pene. Quello era troppo, non stava capendo più niente. Sentiva dentro di sè bruciare, e un fastidio all'altezza del ventre. Le grida che provenivano dalla sua bocca si innalzarono, non ce la faceva più, doveva venire, ma Ryuichi non gliene dava modo, perchè appena si rendeva conto che stava per farlo, diminuiva il ritmo, e poi riaumentava. Non voleva che ancora venisse, voleva torturarlo un altro po'.

"R-Ryu-chaan! Basta... t-ti prego! N-Non ce la faccio più..." ben presto gli vennero le lacrime agli occhi, il piacere che stava provando aumentava sempre di più, se non veniva sarebbe scoppiato! Così, a quel punto Ryuichi tolse le dita e si staccò dall'erezione, inserendo il pene dentro di lui. Iniziò a spingersi in lui, prima piano, poi aumento il ritmo, facendolo venire quasi subito, emanando anche un grido di liberazione. Era stato davvero stancante, ma... alla fin fine se l'era cercata! Era stato lui a cominciare.

Ryuichi sorrise nel vederlo così ansante, mentre riprendeva fiato, così, si alzò e spense l'acqua. Lo prese in braccio e lo mise sul letto.

Mentre Shuichi ancora era sdraiato, Sakuma si vestì e gli passò dei vestiti, che si mise molto lentamente. Sentiva ancora dentro di sè il piacere, che stava pian piano svanendo. Non aveva mai goduto così tanto, ed era stato davvero bello.

Appena furono pronti, si accorsero che era l'ora di andare, erano già le nove e trentasette.

Uscirono di casa e raggiunsero con calma la scuola, arrivando puntuali. Appena fu l'ora di iniziò, il preside Kaoruko iniziò il discorso per i nuovi diplomati.

"Salve ragazzi, benvenuti al nostro ultimo appuntamento! Quest'oggi, vi consegneremo i vostri diplomi, che vi siete guadagnati chi con tanta fatica, chi con tanta volontà e chi con minimo sforzo. Ma sono felice che quest'anno siete riusciti a guadagnarvelo in molti. Ora, vi chiameremo uno per volta, in ordine per classe.

"Andiamo bene Ryu-chan! Dobbiamo aspettare cinque classi prima di noi!" "Già, e quel che è peggio io e te siamo fra gli ultimi!" "Ma Hiro?" "Non lo so... ah! Lo vedo! È arrivato ora! Hirooo! Siamo qui!" il ragazzo arrivò a corsa dai due che lo chiamarono. Pareva davvero stanco, forse la sera prima aveva fatto qualcosa con Suguru...

"Come mai arrivi ora?" "Come mai quella faccia?" "Volete star zitti?" i due ragazzi si misero a ridacchiare, così Hiro li colpì amichevolmente e gli fece cenno che glielo avrebbe raccontato dopo. Ben presto arrivò il turno di Hiro, che corse a prendere il diploma, e aspettarono ancora molto prima che fosse il turno della 3-6.

Ci vollero all'incirca venti minuti, ma arrivò il turno di Ryuichi.

"Sakuma Ryuichi! 98 su 100!" il ragazzino strizzò l'occhio a Shuichi, e preso il diploma, lo attese sul palco. Voleva baciarlo lì, davanti a tutti, e andarsene ridendo. Sicuramente Shindou non avrebbe realizzato subito, ma sarebbe stato d’accordo. Così... "Shindou Shuichi! 78 su 100!" come per Ryuichi, la gente urlava e fischiava contro di lui, ma non gli importava, prese il diploma, e si avvicinò alle labbra di Sakuma. Avevano avuto entrambi la stessa idea, stettero attaccati per almeno un minuto. I professori, il preside, gli alunni, erano quasi tutti sconvolti a quella vista, e continuarono a guardarli fino a che non si allontanarono, ridendo, fieri del loro sentimento.

Poco dopo, Shuichi prese Hiro da parte e gli spiegò cosa voleva fare. Il ragazzo dai capelli rossi accettò subito, e pensò ad una scusa per far sì che andasse via con lui.

"Ryuichi? Verresti con me adesso? Vorrei comprare qualcosa per Suguru..." "Ah, certo... e Shu-chan?" "No, io vado a casa, sono stanco... sai anche per quale motivo!" così, si salutarono e Shuichi corse subito nel negozio più vicino di telefoni, dove vide subito il modello del telefono uguale al suo. Vide il prezzo, e si rese conto che poteva essere ragionevole. Così, lo comprò subito, facendoselo impacchettare.

Velocemente tornò a casa, sarebbe potuto tornare Ryuichi a casa da un momento all'altro. Fortunatamente ancora non era in casa, così con calma, nascose il pacchetto regalo e si spogliò, per sentirsi più libero nei movimenti, lasciandosi solo in boxer. Ripensando alla mattina arrossì, ricordando la posizione in cui era messo, la lingua e le dita di Ryuichi, i suoi gemiti. Si vergognava molto di gemere, anche se sapeva che era normale ma... a gridare in quel modo...! Si sdraiò sul letto, e chiuse gli occhi, pensando al suo Ryuichi. Ricordò il passato, quando ancora non stavano insieme. Prima erano solo lui e Hiro, poi, anche Sakuma si unì a loro.

Ricordava ancora benissimo come successe, durante una lezione di supplenza, il professore dette la libertà di fare ciò che volevano, e Hiro notò che Ryuichi, stava ascoltando un CD dei Nittle Grasper. Così Shuichi si fece subito avanti. Iniziarono a chiacchierare e da lì a poco, nacque una salda amicizia, che ben presto si trasformò in attrazione fisica (e infatti Shindou scoprì la sua vera sessualità) e poi l'amore.

Aprì gli occhi sorridendo, era davvero felice che le cose erano andate così. Restò ancora un po' sdraiato sul letto, fin quando sentì il rumore delle chiavi di Ryuichi che era appena rientrato, così, gli corse incontro, saltandogli addosso.

"Ciao Shu-chan!" il ragazzo lo abbracciò risalutandolo con un bacio... "Ciao Ryu-chan..." "Ti sono mancato così tanto?" il ragazzino annuì con la testa.

Ryuichi disse al suo ragazzo che quel giorno non c'era il lavoro dato che il giorno prima avevano lavorato molto, perciò avrebbero avuto la giornata libera.

"Allora, che ti va di fare piccolo?" "Non lo so, dimmi te Ryuichi!" ci pensò su, ma non gli venne in mente nulla, fino a che, Shuichi ebbe una splendida idea.

"Perchè non andiamo all'Odaiba Amusement Park?!" "Si! Sei un genio piccolo!" si andarono a vestire. Ryuichi indossò un paio di pantaloni neri, non troppo stretti, gli anfibi, una maglia bianca a collo alto e una camicia di colore nero. Mentre Shuichi, indossava un paio di bermuda di jeans e una canottiera nera. Mano nella mano si diressero al luna park e fecero la fila per acquistare i biglietti.

Ben presto furono dentro, e Sakuma tirò il suo ragazzo nella direzione delle montagne russe. Appena furono sopra, Shindou non fece altro che urlare di paura per tutto il tragitto, mentre Ryuichi se la rideva. Non credeva che Shuichi avesse così tanta paura dell'altitudine! Era davvero buffo... appena furono a terra, il ragazzo si accasciò contro un albero a riprendere fiato e colore!

"R-Ryu-chan... sei pazzo?!" "Ehehehe... ma dai, non è mica successo nulla?!" "Ma come?! Sei matto?! Sei quel coso usciva fuori strada, saremo precipitati giù, e saremo morti!" "Ahahahahah! Ma che assurdità dici?! Dai, andiamo a divertirci alla sala giochi, così ti riprendi!" "Siii!! Voglio fare 'The Forest of the Zombie II!'! Siii!!!" "Aspetta scemo!" così Ryuichi lo rincorse, e arrivarono al gioco, dove Sakuma tentò di esibirsi, ma perse subito, mentre Shuichi sfoggiò la sua bravura, distruggendo tutti gli zombie che gli si paravano davanti! Ryuichi lo guardò con gli occhi sognanti, perchè a lui riusciva benissimo giocare ai videogame? Lo ammirava tantissimo!

Fatto ciò, mentre camminavano per il parco divertimenti, entrambi notarono la macchinetta che faceva foto stick, così, si guardarono negli occhi, si sorrisero e corsero per la mano fino ad arrivare ad essa. Ryuichi armeggiò, scegliendo la cornice, mise i soldi e aspettò che il macchinario scattasse la foto. Entrambi vennero con un bel sorriso... decisero di dividerle appena furono a casa.

Continuando la giornata, Shuichi andò nella creeperia e comprò due creeps, offrendone una al suo ragazzo, che ne andava matto, e ringraziò il ragazzino dai capelli fucsia con un bacio sulla fronte.

"Aaaahhh!! Buonaaaa! Amo le creepes! Grazie mille!" "Ehehehe... lo sapevo! Sono stato bravissimo!!" mentre il piccolo Shuichi se ne stava ad atteggiarsi facendo lo scemo, Ryuichi vide un negozio di cappelli, così chiese a Shuichi se aveva voglia di andarci.

"Eh? Cappelli? Certamente!" così, finita la creepe, si diressero nel negozio, e si provarono tutti i cappelli possibili, ed immaginabili che c'erano.

"Ryu-chaaan!! Provati quello!" gli indicò un cappello da signorina del '700, con un fiocco blu attorno ad esso. Sakuma si mise a ridere di gusto mentre lo provava, e appena vide che Shindou indossava un cappello da cow-boy rise ancora di più. Infine, entrambi provarono il cappello nero da pirata, e affermarono che gli stava benissimo.

"Se avessi altri soldi te lo avrei comprato Ryu-chan!" "Che dolce che sei!!" si volevano davvero bene, e chiunque lo avrebbe capito guardandoli. Soprattutto guardando l'espressione degli occhi, che sprigionavano una luce tutta loro.

Guardando l'orologio del parco, si accorsero che erano già le sette di sera, così decisero di tornare a casa a preparare la cena.

"Shu-chan? Ti va il sushi?" il ragazzino spalancò gli occhioni... "Siiii!!!" "Lo sapevo... eheheh!!" mentre camminavano per mano, Ryuichi gli circondò la vita con un braccio, e Shuichi fece lo stesso... "Ryu-chan?" "Si?" "Posso guardarti mentre cucini? Vorrei imparare..." "Eh? Aiuto..." "Uffa..." il piccolo Shindou si rattristò... "Ehy... dai, scherzavo, certo che puoi guardarmi... ma perchè? Tanto ci sono io che cucino per te!" "Appunto... vorrei cucinare anche io qualcosa per te... di buono... evitando di dare fuoco a tutto..." il ragazzo si fermò e lo strinse in un abbraccio... "Certo... mi farebbe piacere assaggiare qualcosa di tuo... col tempo imparerai... stasera ti insegnerò qualcosina... anzi, mi aiuterai!" "M-Ma..." "Non preoccuparti, ti farò fare qualcosa di semplice! Stasera invece del sushi facciamo qualcosa di più facile, così che sarà più semplice per te da imparare, ok?" il ragazzino sorrise. Era così paziente Ryuichi, ogni volta.

Arrivati a casa, si cambiarono, mettendosi qualcosa di comodo e iniziarono a cucinare.

"Allora... ti insegnò a fare la pizza, che è la cosa più semplice!" "Ok!" così, con l'aiuto di Ryuichi, fecero la forma tonda con la pasta, e il moretto gli disse che per non farla attaccare, doveva metterci la farina. Shuichi era attentissimo, e gli veniva anche bene... Sakuma si mise a ridere quando vide che la punta del naso del suo ragazzo era sporca di farina.

Dopodichè, gli fece mettere il pomodoro su tutta la forma e la mozzarella. E dopo un po' lo mise in forno spiegandogli quanto doveva starci e a che temperatura.

"Ehehehe... è stato divertente!" "Si! E tu sei stato molto bravo!" "Speriamo sia buona..." "Certo che lo sarà... dobbiamo aspettare un bel po' adesso..." il ragazzino annuì, e lo abbracciò sorridendo. Ryuichi, lo sollevò da terra, facendo in modo che gli circondasse la vita con le gambe, così sarebbe stato più facile trasportarlo in camera da letto.

Lo fece sdraiare sul letto, e si sedette accanto a lui. Lentamente, prese il lembo della maglia e gliela tolse lanciandola da una parte della stanza, poi, si alzò e gli fece scendere i pantaloncini da calcio, lasciandolo solo con i boxer, a quelli ci avrebbe pensato poi, così pensò a spogliarsi per sè, lasciandosi sia boxer che pantaloni.

Lo baciò, e pian piano invertì la posizione, facendolo stare sopra, così da potergli accarezzare liberamente la schiena.  Dopo un po' lo voltò di nuovo e con le labbra scese fino ad arrivare al torace, il quale leccò da cima a fondo. La mano scese fino ai boxer, e vi si insinuò al loro interno, dove trovò l'erezione del ragazzo che non vedeva l'ora di essere accarezzata. Le dita di Ryuichi giocherellavano con essa, facendogli il solletico. Poi, le labbra di Sakuma arrivarono sino all'elastico dei boxer, prendendolo fra i denti e facendoli scivolare lungo le gambe di Shuichi, che stava accarezzando i capelli del ragazzo.

Ryuichi ritornò sopra di lui, ed iniziò a strusciarsi, come facevano prima, prima di fare sesso per la prima volta. Siccome però, da sopra i vestiti, non dava alcun piacere, Sakuma si alzò per spogliarsi e tornò al suo lavoro. Ora si che andava bene, poteva sentire l'erezione umida del ragazzino dai capelli fucsia a contatto con la sua, come se si stessero cercando.

Il volto di Sakuma scese nuovamente sino all'erezione, della quale si inebriò del suo profumo che sapeva di passione. Gli fece una carezza con la lingua, poi un'altra, e un'altra ancora, fin quando non iniziò a leccarla con passione. Mentre lo accarezzava, mise una mano sui testicoli, e scese a leccarli, appena lo fece Shuichi si lasciò scappare un gemito di piacere, così, Sakuma continuò a leccare quel punto, provocando piacere immenso.

La lingua fu sostituita dalla bocca, che iniziò a succhiare, e leccare insieme. Il piccolo Shindou, iniziò ad andare a ritmo con Ryuichi, che faceva su e giù con la bocca.

Nuovamente il moretto, gli accarezzò i testicoli con una mano, ed insinuò la lingua nel piccolo buco, iniziando a trastullarglielo, prima lentamente, poi prese velocità. Poteva sentire l'umidità della pre-eiaculazione sulla punta della lingua, ben presto sarebbe venuto.

Mentre continuava a succhiargli il pene, spinse tre dita nel suo ano, per la seconda volta nella giornata. Dopo un po’ Ryuichi staccò la bocca dal suo pene, continuando a penetrargli l’ano con le dita, e il ragazzino che svolgeva il ruolo di passivo, per istinto iniziò a masturbarsi.

Ryuichi alla vista del suo ragazzo che si masturbava da solo, si eccitò notevolmente, guardò l'espressione dei suoi occhi, velati dalla passione, le guancie arrossate dal caldo, e i capelli tutti arruffati. Gli piaceva vederlo sotto quell'aspetto. Dopo un po', tolse la mano di Shuichi e la sostituì con la sua bocca, voleva che venisse per mano sua, ma dopo un po', gli venne un'altra idea.

Ryuichi si era sdraiato, con Shindou sopra di sè, che si chiese cosa voleva fare.

"C-Che...?" "Ora ti spiego... avanti... mettilo..." Shuichi si inserì il pene di Sakuma al suo interno e lo gaurdò senza capire.

"Ora... devi muoverti..." "Eh?! Scherzi? No..." "Perchè?" "Mi vergogno!" Ryuichi gli accarezzò il viso... "E di cosa...?" "Io... te l'ho detto, devo muovermi..." "Non te ne accorgerai neppure, starai così bene che non ti importerà. E poi... ti vergogni di me?" il ragazzino annuì con la testa, e Ryuichi lo baciò, appoggiando le mani sul sedere di Shindou, che ebbe un brivido e lentamente iniziò a muoversi.

Pian piano aumentò il ritmo, e la vergogna scomparve. Sentiva che il pene di Ryuichi batteva sempre nel solito punto di piacere, e i gemiti uscivano da soli, continuò ancora fino a che, dopo due spinte venne, inarcandosi all'indietro mentre Sakuma lo sorreggeva e dopo poco venne anche lui.

Ryuichi, con le ultime forse leccò lo sperma di Shuichi, che era così saporito, e poi, restò a prendere fiato. Dopo poco, si andarono a ripulire un po', e senza curarsi di rivestirsi andarono a sfornare la pizza, che era pronta. Quella volta erano stati molto tempo a concedersi delle effusioni, ed era stato davvero piacevole, come al solito.

Sakuma, tolse la pizza dal forno, e mentre Shuichi apparecchiava la tavola, il moretto notò il sangue che colava lungo le sue gambe, così soffocò un grido.

"Shu-chan..." il ragazzino si voltò sorridendogli... "Che c'è?" "L-Le tue gambe... cioè..." "Eh?" appena notò liquido rosso spalancò gli occhi spaventandosi... cosa gli stava succedendo? Le lacrime uscirono da sole, non si fermavano, così il ragazzo lo abbracciò rassicurandolo.

"Tranquillo piccino! Sarà una cosa normalissima… sai… tre dita…!!" "Mh..." "Non preoccuparti... non è nulla! Vai a sciacquarti!" così, dopo un po' Shuichi tornò, che non aveva più nulla.

Ryuichi aveva aspettato il suo ragazzo per mangiare, così, mangiarono insieme. La pizza era davvero squisita.
"Complimenti Shu-chan! Davvero ottima!" "Grazie! Però è anche merito tuo!".

Dopo mangiato restarono ancora un po' a chiacchierare, anche se dopo pochissimo, la stanchezza iniziò a farsi sentire. Quella giornata era stata molto stancante per entrambi. Avevano fatto l'amore due volte, la consegna del diploma, erano andati all'Odaiba Amusement Park... perciò era la sera, neppure tanto tardi che erano già stanchi morti. Infatti dopo che Shuichi ebbe lavato i piatti, andarono in camera, e non appena appoggiarono la testa sul cuscino si addormentarono.

Il giorno dopo, Ryuichi si svegliò con lo squillo del suo cellulare, era Hiro che lo stava chiamando.

"Pronto?" "Ryuichi!" "Dimmi Hiro!" "Ti sto chiamando per dirti di sbrigarvi! Mi ha chiamato poco fa K-san, e mi ha detto di avvertirvi di andare alla NG fra... 10 minuti!" "M-Ma... io mi sono svegliato adesso, e Shu-chan sta ancora dormendo!" "Lo so, anche io e Suguru dormivamo! Il problema è che... fra un po' abbiamo un'intervista!" "COSA?! Va bene, arriviamo!" il ragazzo preso dall'euforia corse a svegliare Shuichi.

"Mmm..." "Shu-chan! Svegliati, non c'è tempo da perdere!" "Che vuoi?! Lasciami dormire..." "Muoviti!!" "Mi vuoi lasciare in pace?!" Shuichi era sempre irascibile la mattina... ma il ragazzo ormai era abituato... "Shuichiiii!!!" siccome il ragazzino non accennava ad alzarsi, Ryuichi gli tirò via le coperte e lo prese in braccio, ignorando le sue proteste.

"Uffa! Ho capito! Che c'è di così urgente!" "Dobbiamo andare alla NG!" "Ma... di già? Che palle..." "Abbiamo... un'intervista!" "Davvero?" a Shuichi venne il sorriso, così si lanciò giù dalle braccia del ragazzo e corse all'armadio. Indossò subito i pantaloni di pelle di Ryuichi e una camicia a maniche corte rossa, mentre Ryuichi si mise i pantaloncini corti verdi di Shuichi e una maglietta arancione. Dopodiché andarono a lavarsi viso e denti ed erano pronti.

"Pronti! Andiamo!" i due ragazzi corsero alla NG, le interviste li esaltavano da morire.

Appena furono lì, in men che non si dica, salirono in macchina e K-san li portò alla stazione tv del 'Canal Voice', dove si parlava esclusivamente di musica.

Arrivati lì, vennero condotti subito nella sala interviste, dove sullo sfondo c'era un'immagine gigante di loro quattro. C'erano Shuichi e Ryuichi col microfono in mano, mentre si abbracciavano durante il concerto e un'immagine di Fujisaki e Hiro che suonavano i loro strumenti. Dopo dieci minuti l'intervista ebbe inizio.

"Salve a tutti! Qui è Sanako Toki di 'Emergency' su 'Canal Voice'! Abbiamo come ospiti i Bad Luck! Vi ricordo: se volete interagire con loro, potete chiamare al numero -882315- e fare le vostre domande! Bene... benvenuti Bad Luck! Siamo lieti di avervi qui!" "Salveeee!!!" si alzò un coro da parte di tutti i ragazzi. La ragazza, prese in mano un foglio che conteneva certamente le domande e iniziò a parlare rivolgendosi a Hiro.

"Hiroshi-kun... vorrei subito farti una domanda... allora... avete qualche novità da proporci?" il ragazzo era rimasto di sasso a quella domanda, immaginava che avesse chiesto o a Shuichi o a Ryuichi, ma sorridendo iniziò a parlare... "Beh, certo che abbiamo novità! Ben presto uscirà il nostro nuovo singolo!!" "Wow! Non vediamo l'ora... e ora... mi rivolgo a voi due vocalist! Chi è che scrive le canzoni di voi?" "Entrambi!" rispose Ryuichi, che sorrise guardando Shuichi che annuiva con la testa... "Voi due andate molto daccordo... nell'intervista precedente che avete fatto avete comunicato qualcosa... vorreste ridircelo qui, e affermarlo?" "Cosa?" Shuichi non capiva, mentre Ryuichi lo guardò malissimo.

"Ahahah... intendo... se è vero che siete fidanzati...?" "Certo! Io e Ryu-chan... stiamo insieme! Ehehehe... Logico!" mentre lo diceva strizzò l'occhio alla ragazza che arrossì.

"Oh, abbiamo una telefonata! Pronto?" "Si? Il mio nome è Karin Saito! Vorrei fare una domanda a Shindou-kun!" "Dimmi piccola!" "Ahahah... ecco... è vero che tu... hai tradito Sakuma-kun?" il ragazzo spalancò gli occhi, ma cosa stava dicendo? "Eh?" anche Ryuichi non capiva, dentro di sè il cuore gli batteva al'impazzata, e se... "Intendo... è vero che hai... avuto atteggiamenti... ehm... amorosi con Tachi Aizawa degli ASK?" Ryuichi lasciò andare un sospirone... "Si... è vero! Ma non ho certamente tradito Ryuichi! In quel periodo ci siamo lasciati..." "Ah, capisco, grazie!" la ragazza del programma continuò l'intervista... "Oh, una vera sorpresa! Sembrate così affiatati voi due! Non pensavo il vostro rapporto fosse un tira e molla!" Ryuichi si stava arrabbiando... "NON LO È INFATTI! Abbiamo solo discusso... nulla di che!" "Ma... se Shindou è andato a letto con Aizawa... significa che... non prova un grande sentimento nei tuoi confronti..." "Questo non potete giudicarlo voi! Lo sappiamo noi due!" da dietro Sakano-san si stava agitando... e K sorrideva, come sempre.

"Si, però è comunque strano, non trovi Shindou-kun?" il ragazzino che se n'era stato in silenzio fino a quel momento, aveva lo sguardo perso nel vuoto. Ma perchè la gente non si faceva MAI gli affari suoi? "Io lo so benissimo cosa provo per il MIO Ryuichi! Io lo amo e basta! Mi è capitato solo un momento di debolezza, tutto qui!" la ragazza sorrise... "Bene, volevo solo mettervi alla prova! Bravi! E... oh... altra chiamata!" dall'altra parte era un ragazzo, che si era informato attraverso internet.

"Shindou-kun, vorrei chiedere a te..." "Si?" "Ecco, informandomi su internet, ho trovato un messaggio di un ragazzo anonimo, che dice che lo abbia fatto con te... è vero?" "Beh, la gente dice sempre cavolate!" "No, ma... dice di averlo fatto contro il tuo volere, insieme ad altri due ragazzi! Non è una cosa vera, giusto?" Ryuichi si voltò di scatto verso di lui, perchè? Come lo aveva saputo? E poi, che senso aveva chiederlo in tv?

"Shindou-kun? Puoi rispondermi?" tutti lo guardavano sconvolti, anche K e Sakano-san, che non ne sapevano nulla, lo guardavano esterrefatti. K era arrabbiato, se fosse stato davvero così, li avrebbe cercati ovunque. Per lui quei quattro ragazzi erano come fratelli minori, chi aveva osato fare del male a Shuichi?

Intanto, Shindou, aveva lo sguardo nuovamente nel vuoto, e le lacrime iniziarono a rigargli il volto. Perchè rivangare quel periodo così brutto? Lentamente, si accoccolò in se stesso, e la ragazza cercò di parlargli.
"Shindou-kun? È vero?" "I-Io..." non ce la faceva più, quella scena gli era tornata alla mente, massacrandogli il cervello. Improvvisamente si alzò dalla sedia e scappò via dalla stanza. Ryuichi fece per seguirlo, ma K da dietro gli disse di continuare l'intervista e che ci avrebbe pensato lui.

"Oh... com'è possibile... mi dispiace che sia accaduto questo. Non..." "Non ti preoccupare signorina Sanako. Lasciamo stare quest'argomento e facci altre domande!" "Certo...".

L'intervista continuò, e K raggiunse Shuichi, che si era rifugiato in bagno, piangendo tutte le sue lacrime d'amarezza.

"Shuichi..." il ragazzino non aveva neppure alzato la testa per vedere chi era... così, K si abbassò e lo abbracciò.

"Allora è vero... chi può aver fatto una cosa tanto orribile? Shuichi... so che è dura ma... io farò il possibile per aiutarti!" "K-K..." "Tu e gli altri per me siete come fratelli. Non permetterò a nessun'altro di farti del male! E se ciò accadrà, cercherò chi ti ha fatto del male finchè non lo trovo! Te lo prometto!" Shuichi si asciugò le lacrime e sorrise... "Grazie... tanto ormai è una cosa vecchia ma..." "Capisco... tornandoti in mente ti hanno fatto male! È ovvio! Ora, riprenditi, sciacquati la faccia e torna di là a testa alta! So che puoi farlo!" Shuichi annuì, si sciacquò il viso e corse nella sala interviste.

"Shindou-kun! Bentornato! Allora, già che ci siamo lo chiedo anche a te! Quando canti le tue canzoni... a chi pensi?" "Ma è ovvio! Al mio Ryuichi!" "Perfetto! Era scontato davvero! Adesso... abbiamo finito le domande, perciò... grazie ai Bad Luck! Qui è Sanako Toki da 'Canal Voice' in 'Emergency'! Arrivederci!".

I Bad Luck uscirono e finalmente tornarono alla NG. Lì c'era Seguchi Tohma ad attenderli, e chiamò subito Shuichi nel suo ufficio.

Dopo aver visto l'intervista desiderava parlargli, e Shindou immaginava per cosa.

"Shindou-san... tutto bene?" "Si, ora si..." "Bene... solo questo. Ho da insegnarti una cosa... quando la gente ti fa domande a cui non vuoi rispondere, troncali con la furbizia! Immagino tu abbia capito!" "Certamente! E... ho fatto male ad andarmene vero?" "No... l'avrei fatto anche io... le interviste sono così noiose! Nessuno si fa gli affari suoi! Ah, non preoccuparti, mi sto mettendo sulle tracce di quei tre!!" "Grazie..." detto questo, si salutarono e Shuichi tornò dagli altri, dovevano lavorare al soundtrack e velocizzare l'uscita del singolo.

Stettero molto tempo a provare finchè non trovarono la giusta melodia. Quella erano riusciti a completarla, ora dovevano solo registrarla e in seguito registrarci sopra le voci. Tanto, i due vocalist avevano già in mente come impostare la voce. Mentre Hiro e Suguru registravano, Ryuichi prese da parte il suo ragazzo e lo portò in terrazzo per parlargli. Aveva sofferto molto a vederlo piangere per quei brutti ricordi.

"Shu-chan... mi spiace. Io volevo venire ma..." "Ehy, non sono arrabbiato! Hai fatto bene a restare. Quando ho visto K ho intuito che ti avesse fermato!" "Mi spiace, non credevo ti facesse ancora così male..." "Purtroppo a ripensarci si. Ma con te accanto non ci penso mai!" Shuichi abbracciò il suo ragazzo per fargli capire che stava bene, e dopo poco andarono a mangiare, portando qualcosa anche a i due amici, che mangiarono appena ebbero finito, tanto era il turno dei due ragazzi. La registrazione avvenne velocemente, dato che il soundtrack era più corto rispetto alla canzone originaria. Infatti per le cinque del pomeriggio ebbero finito.

Stettero un po' alla NG, e poi tornarono a casa, entrambi avevano voglia di scrivere la nuova canzone, che Ryuichi suggerì di chiamarla 'In the moonlight'. Volevano completarla in fretta per attuarla.

K-san aveva detto che a giorni il singolo sarebbe stato messo in vendita e che sarebbe stato sicuramente un grande successo. Era fiero di loro, e prima di salutarli, fece loro lo stesso discorso che aveva fatto a Shuichi, e da quel momento ci sarebbe stato un rapporto più stretto. Anche Sakano-san disse quanto essi erano importanti per lui, anche se gli ci volle un po'.

"Shu-chan! Che ne dici di iniziarla così? 'Quando arriva la notte rischiarata da una luna arancione, io ti penso, come se le eleganti posture nelle mie parole fossero parole di qualcun altro. Anche ora (riesco a ricordare) la luce pallida che illuminava la tua sagoma mentre ti alzi'?" il ragazzo ci pensò un attimo e annuì sorridendo... "E io la continuerei cosi: 'Che cosa sto aspettando, in questa stanza senza te? È solo il ticchettare dell'orologio, ma risuona nel mio cuore insonne come se fossero dei passi. Fingo di comportarmi allegramente quando ricordo la tua voce. Il paesaggio notturno nel quale camminavamo insieme è ora una fotografia tinta d'arancio. Hai perdonato le bugie cadute dall'oscurità e dal mio egoismo. Ma le tue lacrime, anche adesso...'". Come ti sembra?" "Ottimo! Dai! Dai! Continuiamola!" dopo circa un'ora fu completa.

La scrissero bene in un foglio e questo è ciò che venne fuori: Orenji iro tsuki yoru ga kuruto kimi no koto o omoi dasu kakko tsuketa ore no serifu wa hoka no dare kano serifu de fui ni miageru shiruettu kimi no yokogao o terashita awai hikari wa ima demo nani o matteru kimi wa inai heya tokei dake ga ashi oto no youni nemurenai mune ni hibiku ima mo matteru hitori tomatteru futari mita anohi no tsuki o ima dokode kimi wa miteru ore no shigusa manete waratta kimi no koe mo omoi dasu kimi to aruku yoru no shiin wa orenji iro photografu  kage ni otoshita uso to ore no wagamama o yurushita kimi no namida ga ima demo nani mo iwazuni toki wa nagareru yagate kuru asa no hisashi ni tokeru youni sora ni kieru saigo no yoru wa doko ni mo nakute okizari no ore no kokoro o tsuki dake ga ima mo miteru kimi o matteru tooi omoi demo tokei dake ga ashi oto no youni nemurenai mune ni hibiku ima mo matteru hitori tomatteru futari mita anohi no tsuki o ima dokode kimi wa miteru.'    

'Quando arriva la notte rischiarata da una luna arancione, io ti penso, come se le eleganti posture nelle mie parole fossero parole di qualcun altro. Anche ora (riesco a ricordare) la luce pallida che illuminava la tua sagoma mentre ti alzi. Che cosa sto aspettando, in questa stanza senza te È solo il ticchettare dell'orologio, ma risuona nel mio cuore insonne come se fossero dei passi. Fingo di comportarmi allegramente quando ricordo la tua voce. Il paesaggio notturno nel quale camminavamo insieme è ora una fotografia tinta d'arancio. Hai perdonato le bugie cadute dall'oscurità e dal mio egoismo Ma le tue lacrime, anche adesso...  Senza dire una parola, il tempo è volato; il cielo si colora della luce del giorno che arriverà presto,come se si sciogliesse. Quell'ultima notte, non importa dove sia, adesso è solo la luna a guardare il mio cuore deserto. Che cosa sto aspettando, in questa stanza senza te È solo il ticchettare dell'orologio, ma risuona nel mio cuore insonne se fossero dei passi. Anche adesso sto aspettando, mi fermo qui da solo Chissà adesso da dove starai guardando quella luna?'.

Decisero comunque di non farla vedere subito. Avevano finito il giorno stesso di lavorare sodo, perciò l'avrebbero mostrata tempo dopo. E poi, dovevano pensare al loro mesiversario. Entrambi ci pensavano, ed entrambi non vedevano l'ora di festeggiare. Anche Ryuichi aveva già comprato il regalo per Shuichi. Gli aveva comprato un vestito, come piaceva a lui. Erano un paio di pantaloni neri di pelle, abbinati ad una cintura dorata, sopra un top bianco, e un giaccone lungo di colore rosso col colletto e le maniche, alla quale alla loro fine abbinate delle piume rosse, e due collane: una con una piuma arancione e una era dorato, con un pendaglio del colore dei suoi capelli. 

Passarono i giorni, e finalmente era arrivato il 7 di maggio. Ryuichi si svegliò subito al trillo della sveglia, andò a farsi la doccia e si vestì. Si mise i suoi pantaloni di pelle nera e il gilet nero, proprio gli stessi vestiti che aveva usato durante la doppia intervista, quella con gli ASK. Shuichi si svegliò poco dopo, e non vide il suo ragazzo da nessuna parte, così, ipotizzando fosse uscito, andò a farsi la doccia pure lui. Ovviamente ebbe la bella idea di vestirsi con gli abiti che gli aveva regalato Ryuichi, per il fatto che gli aveva detto era bellissimo, anche se si vergognava da morire, lo fece per lui.

Andò all'armadietto del bagno e ne tirò fuori il regalo per il suo Sakuma, dirigendosi in cucina per mangiare qualcosina, prima di tutto però mise il regalo sul divano. Appena fu in sala da pranzo, notò Ryuichi intento a cucinare qualcosa. Il ragazzo si voltò sorridendogli, e il ragazzino gli corse incontro saltandogli in braccio. Lo stringeva forte in un abbraccio, quel giorno significava davvero tanto per entrambi.

"Buongiorno piccolo mio!" "Ryu-chaaan! Oggi me lo sono ricordato, visto? È il 7!!" Ryuichi rideva, ogni volta che Shuichi apriva bocca, lo faceva scherzando per ogni cosa. Era davvero bello, e poi, si era messo quei vestiti!

Shindou era ancora in collo a Sakuma, che gli stava accarezzando la schiena mentre gli schioccò un bacio sulla guancia. Poteva sentire il tessuto del gilet a contatto con le sue dita. Dopo poco lo fece scendere, e quando lo ebbe davanti, lo osservò attentamente, era davvero bello. I pantaloncini accarezzavano la sua pelle, delineando il suo profilo così perfetto, i lunghi calzini rossi donavo snellezza a quelle gambe perfette. E in più, il sorriso splendente del ragazzo, accompagnato dal blu profondo dei suoi occhi completava il tutto.

"Cosa stai cucinando? È per me?" "Ecco, a proposito, è una sorpresa, perciò vattene da qualche parte fino a che non ho finito... sai, in genere ti saresti svegliato chissà a che ora e avrei avuto tutto il tempo del mondo!" Shuichi gli si fiondò fra le braccia... "Vuoi dire che non posso restare qui con te?" tutto questo lo disse con un'espressione da cucciolo, usava sempre quella faccia quando voleva convincerlo, ma quella volta, anche se a malincuore, Ryuichi lo cacciò dalla stanza. Lo adorava quando gli rivolgeva quello sguardo, ma non poteva fare altrimenti.

Dall'altra stanza sentì Shuichi che gli urlava che si era offeso e che era stato cattivo, ma non attaccava ugualmente, così, il ragazzino andò in camera per cercare qualcosa da fare. Gli venne in mente di andare a trovare Yuki Eiri, era un po' che non lo vedeva, così, si cambiò mettendosi una maglietta arancione e una salopette verde e tornò in cucina.

"Shuichi? Ti avevo det... perchè ti sei cambiato?" "Vado da Yuki... così puoi fare quello che vuoi senza paura che ti guardi..." "Dai, non prendertela, è una sorpresa..." "Lo so... io vado!! A dopo! Ah, chiamami quando hai fatto!" "Ok, a dopo!" Shindou gli schioccò un bacio sulle labbra e se ne andò.

Quando fu vicino a casa di Yuki e notò che dal portone stava uscendo Mika-san, così le corse incontro prima che potesse andarsene.

"Mikaaaa!!" la ragazza si voltò, e quando lo riconobbe gli rivolse un largo sorriso... "Ciao Shuichi! Quanto tempo!" il ragazzino la abbracciò, e poi, si tirò subito indietro... "Forse... non dovevo..." "Perchè?" "Sai, io mi prendo subito confidenza con le persone... e io in realtà ti ho vista solo due volte!" "E questo non va bene? Allora, cosa mi racconti?" "Mah, niente di particolare, Ryuichi mi ha buttato fuori di casa..." "MA COME?!" Mika assunse un'espressione preoccupata, e Shuichi si mise a ridere... "Tranquilla, siccome è il nostro mesiversario oggi, voleva farmi una sorpresa e... sono venuto qua!" "Ah, capisco! Ma... che ci fai qui?" "Sono venuto a trovare Yuki!" "Eh?!" "Si, alla fine siamo diventati amici..." "Com'è possibile?" "Vedi... lui mi ha aiutato un giorno... tre ragazzi mi stavano..." il ragazzino si bloccò cadendo in un silenzio profondo, cosicché Mika capì ricordando l'intervista che aveva visto il giorno prima.

"Basta così, ho capito... beh, io dovrei andare adesso, mi sarebbe piaciuto stare a parlare ancora con te ma devo fare dei lavori! Ci vediamo presto!" "Ciao Mika!!" si salutarono e suonò il campanello.

Quando entrò, Yuki lo accolse sorridendo, non si aspettava di vederlo lì.

"Ciao! Come mai qui? Finalmente ti sei ricordato di me?" "Eheheh... avevo voglia di venirti a trovare!" "Accomodati!" si sedettero sul divanetto della sala e iniziarono a chiacchierare.

"Ho saputo che fra poco uscirà il vostro nuovo singolo! Bene..." "Ah, come l'hai saputo? Ah, giusto! Mika!" "No, ho guardato l'intervista purtroppo..." "Ah... quell'intervista..." "Tutto bene?" "Insomma... è da ieri che continuo a pensarci..." Yuki gli mise le mani sulle spalle... "Avanti, non pensarci, ormai è passato del tempo..." "Lo so... comunque è difficile!" "Eccome se ti capisco! Lo sai, è successo anche a me!" "Eh?!" "Oh... non te l'avevo detto?" Shuichi scosse la testa pervaso da una serie di pensieri... "Ah, l'avevo detto a Ryuichi... beh, adesso lo sai..." "M-Mi spiace io... non lo sapevo..." "Ehy! Basta fare quella faccia! Avanti, tirati su! E raccontami qualcosa!" "Mh... ok..." stette un po' in silenzio e poi iniziò a raccontargli che quel giorno era importante per lui e Ryuichi.

"Ma... scusami, posso farti una domanda?" "Certo!" "Tu e Ryuichi da quanto state insieme?" "Ormai sono 4 mesi!" "E... l'avete già fatto?" "Eh... si..." "Ah, ok." "Perchè?" "Così, tanto per sapere... non sembrerebbe che uno come te..." "Cosa vorresti dire?" "Non sembri il tipo che si concede così facilmente..." "Ma... come? Io..." "Non hai capito? Intendo dire che alla mia vista mi sai di un ragazzo che gli ci vuole del tempo prima di concedere il proprio corpo, anche se sei innamorato..." "Ah... invece l'abbiamo fatto! Precisamente... un mese fa!" "Mh... capisco..." "Perchè, tu non hai una ragazza? Non l'hai fatto dopo poco con lei?" "Allora... numero uno: non ho la ragazza, e non mi piacciono le donne! Numero due: anche io come te la prima volta l'ho fatto dopo poco tempo..." "Eh? Tu s-sei... gay?" "Esatto... indovinato piccolo Shuichi..." "Ah... non si direbbe, sembri il classico donnaiolo..." "Come ti permetti?" "Ahahahahah!! A parte tutto... come non hai il ragazzo? Bisogna essere pazzi! Cioè, uno come te..." "Per la verità mi viene dietro molta gente, anche ragazzi ma... sono tutti stupidi e senza cervello!" "Beh, è vero c'è tanta gente così... io per fortuna ho trovato il mio Ryu-chan!" "Sono contento per te... si capisce che quel ragazzo darebbe la vita pur di farti felice!" "Si, Ryuichi è una persona bellissima!" lo guardò un attimo e gli venne in mente una cosa... "Oh, mio fratello mi ha chiesto se potevi incontrarlo, lui è un fan dei Bad Luck, soprattutto tuo e di Ryuichi... mi fa sempre una testa come una casa da quando ha saputo che io e te ci conosciamo!" Ryuichi restò in silenzio... "Hai anche un fratello?" "Si, si chiama Tatsuha... è uguale a me, cambia solo il colore dei capelli e degli occhi che sono neri."  "Che bellooooo!! Si voglio conoscerlo! Porterò anche Ryu-chan se mi dici quando è qui vengo subito!" "Benissimo... te lo farò sapere! Ah, occhio a mio fratello è un po'... beh, lo scoprirai..." "Eh?" "Non farebbe del male ad una mosca, ma quando trova qualcuno che gli piace... beh... perde la testa... scommetto che appena vi vede vi salta addosso!" "Eh?" "Tranquillo, lo tengo a guinzaglio..." "Ahahahah!! Dev'essere simpatico!" "Ma hai capito quello che ti ho detto?" "Si... certamente!" il cellulare di Shuichi iniziò a squillare.
"Scusa... pronto? Ryu-chaaaan! Hai finito? Ok, arrivo!" riagganciò e sorrise a se stesso... Yuki lo guardava sorridendo a sua volta, si capiva che era davvero innamorato, e per giunta della persona giusta. Si salutarono, e Shuichi corse a casa, quando arrivò corse in camera a cambiarsi di nuovo e saltò nuovamente fra le braccia di Ryuichi.

"Allora? Cos'hai fatto?" "Veramente ancora non si può vedere..." "MA COME?! UFFAAAA!!! VOLEVO MANGIAREEE!" "Tranquillo, per pranzo ti ho preparato il sushi!" "Evvivaaa!!!" saltò giù dalle braccia del ragazzo e si sedette a tavola in attesa di mangiare. Ryuichi scosse la testa... era proprio impossibile quel ragazzino.

"Ecco il tuo sushi!" Shuichi aspettò che il ragazzo si sedette e iniziarono a mangiare, quel giorno era ancora più squisito il piatto, come invidiava il suo saper cucinare... beh, prima o poi avrebbe imparato pure lui, col tempo. Appena finito, misero tutto nel lavello e si diressero in sala, dove si sedettero sul divano e Ryuichi notò il pacchettino regalo.

"Shu-chan?" "Nh?" "È... per me quello?" disse indicando l'oggetto e Shuichi spalancò gli occhi... glielo voleva dare lui, ma purtroppo se l'era dimenticato lì. Così, glielo porse.

"Grazie piccolo, aspetta un attimo, vado un attimo di là prima di aprirlo!" corse in camera e tornò anche lui col suo regalo che diede al ragazzino che si era incuriosito nel vedere quel pacchetto favoloso.

"Vuoi che lo apra prima io?" Shindou scosse la testa sorridendo e scartò il suo regalo, che appena lo vide, riconobbe quei vestiti meravigliosi. Li aveva già notati in un negozio, e si ricordò che disse a Ryuichi quanto gli piacessero, ma che non poteva certo permetterseli dato il prezzo. Così, saltò fra le braccia del ragazzo ringraziandolo. Ora era il turno di Sakuma, che spacchettò con cura il dono, a differenza dell'altro che aveva strappato la carta.

I suoi occhi riconobbero un cellulare, come quello di Shuichi, che appena lo vide, strinse in un abbraccio il ragazzo. Aveva davvero bisogno di un telefono nuovo, e quel pazzo glielo aveva regalato!
"Grazie piccolino!" un bacio schioccò sulla guancia del ragazzino, che sorrideva soddisfatto, sapeva che avrebbe gradito. Si sdraiò un attimo sul divano, appoggiando le gambe su quelle del suo ragazzo, che iniziò ad accarezzare. Le gambe erano una delle parti del corpo di Shuichi che preferiva, erano così slanciate e belle. A quel punto il ragazzo si alzò, andando ad abbracciare Ryuichi, e restando così per molto tempo. Stava troppo bene avvinghiato al suo Ryu-chan, non si sarebbe mai e poi mai staccato da lui.

"Ryu-chan?" "Si...?" disse in preda al piacere mentre Shuichi gli stava facendo un grattino sul braccio... "Dove andiamo stasera? Io volevo portarti da qualche parte, ma non mi è venuto in mente nulla..." "Tranquillo... ho pensato io a tutto! Fidati di me..." Shuichi sorrise mentre si divertiva a fare i grattini al ragazzo... "Quando vuoi andare..." "Ok... per me va benissimo! Però.... prima voglio vedere ciò che hai cucinato..." Ryuichi sospirò, e acconsentì, trascinandolo per un braccio.

Appena furono davanti al frigo, Ryuichi tirò fuori quello che aveva preparato in precedenza, rivelando una torta a due strati, al cioccolato e alla panna, con su scritto '4 mesi insieme' con lo spray colorato di fucsia e verde. A Shuichi si illuminarono gli occhi, ma quando fece per metterci le mani sopra, Ryuichi lo bloccò.

"Aspetta! Sei proprio ingordo!" "No... ma io ho fameee..." "Hai mangiato adesso!" "Lo so... ma... mi fa gola..." Sakuma gli porse il coltello e gliela fece tagliare. Entrambi ne presero una fettina e la rimisero in frigo.

"Allora?! Dove mi porti?" "Aspetta qui..." il ragazzo se ne andò in camera e tornò con una bandana, con la quale bendò gli occhi di Shuichi.

"Ehyyyy! Che fai?" "Zitto... non puoi vedere... è una sorpresa... ti fidi di me?" "Certo ma..." "Vieni, montami sulle spalle! Ti porto io fino a lì..." così, con Shuichi sulle spalle, si diresse nel luogo 'segreto'.

Shindou sentiva il vento che gli soffiava fra i capelli, gli dava noia non vedere dove stava andando, ma l'importante era che Ryuichi fosse con lui. Dopo un po', Sakuma si fermò e lo fece scendere. Gli si posizionò dietro e gli tolse la benda, dicendogli di tenere ancora gli occhi chiusi. Lo condusse ancora più avanti, e gli permise di aprirli.

Appena vide che si trovavano al laghetto in cui erano stati pochi giorni prima, le sue labbra si distesero in un sorriso. Non glielo aveva detto, ma quel posto gli era piaciuto da morire, gli sarebbe piaciuto tornarci e... beh, lo aveva accontentato.

"Ma... è bellissimo!" "Ti va di fare un bagno? Ma stavolta i vestiti sarebbe meglio toglierli..." Shuichi non se lo fece ripetere, si spogliò completamente, seguito da Ryuichi e in men che non si dica si buttarono in acqua, lasciandosi andare al piacere dell'acqua che accarezzava i loro corpi.

Shindou saltò in braccio al suo ragazzo, che lo guardò incantato. Il suo viso era bellissimo, aveva le gocce che gli scivolavano sulle guance, i capelli bagnati che gli stavano appiccicati alla fronte, e il sorriso cristallino che spiccava su tutto il resto. Lo baciò. Quella era la loro giornata, e nessuno avrebbe gli avrebbe impedito di viverla appieno.

Ryuichi, iniziò a nuotare, e Shuichi lo inseguiva. Ogni poco si fermavano a baciarsi, andando sotto l'acqua. Provando sensazioni fantastiche.

Dopo un po', uscirono dall'acqua e si sdraiarono sulla soffice erba, uno sopra all'altro, continuando ad abbracciarsi e baciarsi.

Come ogni volta, si ritrovavano ad amarsi, come facevano da ormai molto tempo. Non c’era neppure bisogno di togliersi i vestiti, dato che erano già nudi, infatti Ryuichi, iniziò ad accarezzargli la pelle ancora umida della schiena, seguendo la linea perfetta della spina dorsale.

Il ragazzino fece scivolare la sua mano dal viso di Sakuma, al suo membro. Quella piccola e dolce mano, quasi come quella di un bambino innocente, stava accarezzando quel punto molto sensibile, dandogli piacere immenso.

Quel giorno comunque, non vollero strafare, infatti Ryuichi, gli tolse la mano e gliela indirizzò sul torace, così che capì le intenzioni del suo ragazzo, sorridendogli.

“Forse hai ragione… meglio restare così…” Sakuma lo strinse in un abbraccio, baciandogli la soffice guancia arrossata dalla passione e dal calore.

“Sarà meglio rivestirci, o prenderemo freddo…” si alzarono e si misero gli abiti, rimettendosi poi seduti l’uno di fronte all’altro, tenendosi le mani.

“Shu-chan? Ti piace vero questo posto?” lo baciò lievemente sulle labbra, e Ryuichi lo prese come un si. Sapeva che al suo ragazzo piacevano i posti romantici, e quello era un esempio di essi. Sciolse il contatto con la mano destra, portandola alla testa del ragazzino con i capelli fucsia, che si lasciò cadere fra le braccia di Sakuma, che lo accolse. Dopo poco, Shuichi si girò di schiena, facendosi spazio fra le gambe del ragazzo, e guidando le sue mani al suo ventre, in modo che capisse che voleva essere accarezzato. Così, la mano cominciò a fare il suo lavoro, e Shindou, cullato dal piacere chiuse gli occhi color del mare, perdendosi nel contatto tenue con Ryuichi, e il frusciare del vento fra i capelli.

Sakuma nel frattempo continuava ad accarezzarlo, con l’altra mano lo sorreggeva, e anche lui chiuse gli occhi, immaginando cosa avrebbero fatto la sera. Il solito film, non gli tirava molto, anche perché, avrebbero finito col non considerarlo assolutamente concentrandosi su altro… che fare? Pub, escluso a priori, dato che il caro Shuichi si sarebbe preso sicuramente una sbronza da urlo, e la cosa non gli andava giù, soprattutto perché avrebbero potuto incorrere nuovamente in problemi come l’ultima volta, e non avrebbe voluto trovarsi nuovamente in certe situazioni, soprattutto non avrebbe voluto che Shuichi si ritrovasse in certe situazioni.

Aprì gli occhi, sospirando e decidendo che avrebbe pensato con calma ad una soluzione, accorgendosi che il ragazzino era caduto in un sonno profondo.
“Sarà meglio andare… anche perché inizia a far buio…” prese Shuichi in braccio e si diresse verso casa, cercando di non svegliarlo.

Appena furono a casa, Ryuichi svegliò il ragazzino e gli chiese cosa aveva voglia di fare. Non ne aveva idea, così si misero a pensare intensamente.

“Ryu-chan… io non ne ho idea! Che facciamo?” “Mmm… bel problema! Dovremo fare qualcosa di diverso, ma anche divertente che sia adatto alla situazione… non credi?” “Grazie… lo so…” non riuscivano a trovare nulla di adatto. Stare in casa come al solito era troppo scontato, anche perché se stavano in casa, sarebbero finiti sicuramente a letto, come al solito.

Mentre il ragazzo dai capelli nero-verdi era concentrato a pensare, Shuichi, si protese verso di lui, avvicinandogli le labbra al collo. La lingua iniziò ad accarezzare lentamente la sua pelle, provocandogli dei brividi piacevoli.

“Ehy… non avevi detto che avresti pensato a qualcosa?” “Ma io… ho già pensato a qualcosa…” Ryuichi si rassegnò ad accettare il fatto che avrebbero fatto l’amore come al solito, invece di cambiare un po’ programma.

Intanto, Shuichi insinuò le mani sotto la sua maglietta, e lentamente gliela sfilò, lasciandolo a torso nudo, la sua pelle splendeva alla luce artificiale della lampada, e il ragazzino cominciò ad accarezzarla con fare delicato, ma molto sensuale. Aveva imparato molto da Ryuichi, dato che ogni volta era lui a fare certe cose, ma quella sera, aveva voglia di ricambiare e far provare piacere pure a lui.

Scese dal divano, inginocchiandosi di fronte alle sue gambe, invitandolo ad alzarsi in modo da potergli far scivolare i pantaloni ed i boxer, che ben presto furono tolti, e Shindou con la mano lo accarezzò. Ryuichi non capiva come mai avesse preso in mano la situazione proprio lui, che si vergognava a prendere la parte di attivo, però… la cosa non gli dispiaceva affatto. Mentre era chiuso in questi pensieri, non si accorse che le labbra di Shuichi si erano posate sulla sua erezione e l’avevano avvolta, iniziando a fare su e giù.

A quel punto il ragazzo sentì dei chiari brividi lungo la schiena, che pian piano gli si propagavano in tutto il corpo, fino ad arrivargli al petto, e uscire dalle sua labbra in forma di gemito. Le mani di Ryuichi vagano fra i morbidissimi capelli fucsia del suo ragazzo, che veniva eccitato da quel tocco, effettuato per la perdita del controllo. Era veramente eccitato, e anche Shindou iniziava ad esserlo, e improvvisamente aumentò il ritmo, andando troppo veloce per Sakuma, che non ce la faceva più, era sicuro che sarebbe venuto a momenti.

Improvvisamente il ragazzo in quel momento attivò si staccò da Sakuma, e sparì di corsa nell’altra stanza, tornando poi con il tubetto di vasellina in mano. Tornò davanti a Ryuichi, e se ne spremette una piccola quantità sulle dita, insinuandole poi fra le natiche del ragazzo, che gemette.

Tutto ricominciò, la bocca sull’erezione, ed in più le dita che andavano a ritmo creando un piacere insormontabile, così immenso che Ryuichi infine venne, restando ad ansimare disteso lungo il divano. Shuichi nel frattempo si era spogliato e si era disteso sopra di lui, accarezzandolo dolcemente, con un sorrisino stampato sulle labbra.

“Cos’hai da sorridere in quel modo?” “Eheheh… sono irresistibile, dì la verità…” Sakuma gli mise un dito sulle labbra… “Ssshh… zitto… non rovinare questo momento dandoti tante arie…” Shuichi corrucciò la sua espressione… “C-Cosa..?!” “Dai, scherzavo… sei stato magnifico!” “Ma adesso…” iniziò a strusciarsi contro il suo corpo… “…arriva il meglio…”.

Non lo aveva mai visto comportarsi con quel fare così sensuale, che avrebbe sciolto ed eccitato anche al ragazzo a cui faceva ribrezzo il solo pensiero di andare a letto con un altro ragazzo. Mentre si strusciavano, si baciavano, le lingue si intrecciavano perdendosi nel calore di esse.

Molto lentamente, Shuichi si alzò dal divano, riprese la vasellina e la spremette un po’ fra le natiche di Ryuichi, che spalancò gli occhi, non poteva avere intenzione di farlo…!

“A-Aspetta…” “Si?” “Non puoi farlo…” “E perché?” “No! Questo no! Lo sai… sono io che…” “Avanti, non devi essere per forza tu… che c’è… hai paura?” “N-No… è che… non sono pronto per una cosa del genere, voglio dire, non me lo sarei mai aspettato da te, perciò, non avrei mai pensato di prepararmi alla cosa! No, Shu-chan…” Shuichi lo baciò sulle labbra, sorridendogli, e dicendogli di non preoccuparsi, e che avrebbe fatto piano… la cosa non lo stuzzicava per niente, ma alla fine accettò, e si preparò a riceverlo dentro di lui.

Mentre Shuichi entrava in lui, cominciava a sentire dolore che aumentava ogni centimetro che andava avanti. Le lacrime si formarono nei suoi occhi, ma stette zitto, cercando di trattenersi.

Alla fine Shuichi, non resistette e si insinuò del tutto in lui, provocando delle grida di dolore che uscirono dalle sue labbra tremanti, non capiva come Shindou avesse potuto resistere la prima volta, in fondo non aveva gridato poi così tanto.

Ogni volta che Shuichi spingeva era un agonia, anche se dopo poco si abituò, e iniziò ad eccitarsi. Il ragazzino era abbastanza bravo per essere la sua prima volta, si complimentava con lui.

Passavano i minuti, e dopo poco, Shuichi venne, seguito poi da Ryuichi, che non ce la faceva più. Doveva proprio ammetterlo, fare la parte del passivo era molto più eccitante ma… non gli piaceva molto, e poi era bello vedere le espressioni che il suo ragazzo gli regalava, erano davvero uniche, e lo rendevano così bello!

“S-Shu-chan… non farlo mai più…” “Non ti è…” “Sssh… fammi finire! Altroché se mi è piaciuto! Il fatto è che… non mi sentivo molto a mio agio… io… non sono mai stato sotto…” “Vuoi la verità? Anche a me è piaciuto, però  preferisco fare il passivo! Eh eh! Comunque provare cose nuove mi piace!”.

Si sorrisero, e dopo poco, raccolsero i vestiti e andarono in camera, infilandosi subito sotto le coperte, addormentandosi dopo pochissimo.

Il giorno dopo si svegliarono verso le undici di mattina, per fortuna erano in tempo per fare le cose con calma ed andare a lavoro. Nessuno dei due si era preoccupato di caricare la sveglia!

“Shuichi! Sbrigati! Devo farla anche io la doccia! Scommetto che tutto questo tempo è perché ti stai lavando i capelli!” “Si! Un attimo, ho quasi finito!”.

Ben presto il ragazzo uscì dal bagno, dando il posto a Sakuma e si vestì. Quel giorno, voleva vestirsi diverso dal solito. Così, iniziò a rovistare fra le sue cose e prese un paio di pantaloncini corti neri con due lacci con delle borchie attaccate, una maglia bianca con su scritto ‘Green Day’ e una camicia nera lasciata sbottonata. Alle braccia si mise tre bracciali con le borchie. Gli andava così quel giorno, però, decise di aggiungere un po’ di nero sotto gli occhi, prese la matita nera per gli occhi e si truccò. Era pronto. Se ne andò in salotto ad attendere Ryuichi, che dopo un po’ uscì e appena vide il ragazzo ci restò di sasso. Non l’aveva mai visto vestito in quella maniera, però, doveva ammettere che stava molto bene. A Sakano-san sarebbe preso un colpo al cuore.

Si era cambiato anche lui, mettendosi un paio di bermuda verdi con uno strappo sulla coscia sinistra, e una semplice maglietta bianca.

Erano pronti per andare, anche perché non avevano per niente fame. Così, si avviarono alla NG Pro, mano nella mano.

Erano davvero troppo strani insieme per via dell’abbigliamento di Shuichi, però erano molto carini.

Appena fecero il loro ingresso nell’edificio, Shuichi riconobbe Yuki e gli saltò fra le braccia ridendo.

“Che cav… SHUICHI?!” “Ciao Yuki!” “Che diavolo…?!” “Visto? Oggi avevo voglia di vestirmi diverso!” il ragazzo sorrise.

“Allora, come va?” “Benissimo!” “Intendevo… com’è andata ieri?” “Ahahahahah! Bene!!” “Come mai fai quella faccia? Hai lo sguardo troppo malizioso per i miei gusti…” “Vedi ieri… io e Ryu-chan l’abbiamo fatto diversamente… io…” in quel momento gli arrivò un pugno in testa, e dietro di lui c’era Ryuichi con il viso tutto arrossato.

“Shuichi! Piantala!” Yuki sorrise… forse aveva un’idea di ciò che era accaduto, ma decise di aspettare che Shindou gli avesse raccontato tutto. Gli faceva tenerezza vedere Sakuma così imbarazzato.

“Insomma, non dovreste andare a lavoro?” “Ehm.. si… quindi andiamo Shu-chan! Ciao Yuki!” “Ciao Yukiiii!” “Ci vediamo dopo, passo a dare un’occhiata in sala registrazioni!” “Ok… ciao!!”.

I due ragazzi si avviarono in sala registrazioni, e vennero accolti con una faccia stranissima.

“Shindou-kuuuun! Che diavolo hai combinato?! Aaaahhhh!” “Ahahahahah! Mi andava di cambiare per oggi!” K come al solito rideva, quel ragazzino era troppo divertente, non finiva mai di stupirlo.

La loro giornata lavorativa iniziò fantasticamente, dato che appena Hiro e Fujisaki misero piede nella stanza, K li fece sedere per dargli una notizia.

“Bene. Ora che ci siete tutti quanti, io e Sakano-san vorremo darvi una bellissima notizia. Come sapete il nuovo singolo è stato pubblicato, e… è arrivato primo nella classifica delle vendite!” i ragazzi non riuscirono a trattenere un grido di gioia, erano diventati un gruppo molto apprezzato in Giappone, ed erano felici, finalmente il loro sogno si stava realizzando, e non ce l’avrebbero mai fatta se non fosse stato per il loro splendido lavoro di squadra.

“E c’è un’altra BIG NEWS!! Oggi dobbiamo correre alla stazione tv! Perché sarete ospiti di un programma musicale! Conoscete ‘Rock Japan’?” “Certamente!!” i ragazzi risposero in coro, quel programma era il più rinomato programma musicale giapponese… “Benissimo, perciò, mi raccomando, date il meglio di voi!”.

In quel momento, Seguchi Tohma fece il suo ingresso insieme a Yuki che strizzò l’occhio a Ryuichi e Shuichi.

“Salve ragazzi!” “Oh, presidente!!” “Sakano-san! Come va con i Bad Luck?” “Meravigliosamenteeee!!!” chi rispose fu il piccolo Shuichi, che non stava più nella pelle per quell’invito alla televisione, e Seguchi rise per il suo carattere così vivace… “Come mai così felice Shindou-san?” “Ahahahah! Siamo ospiti al ‘Rock Japan’!!” “Ehehe… immaginavo fosse per quello!!” “Non montarti troppo la testa scemo!” “Ehy! Yuki! Perché mi tratti così?” “Ahahaha… perché è la verità… ti monti troppo la testa Shuichi… vedi di non fare figuracce per colpa del tuo carattere così… impulsivo!” “Uffa…” tutti si misero a ridere… “Ah, Shindou-san? Non avrai mica intenzione di andare in tv in stile dark vero? Non è una buona idea…” “Giusto! Merda! Vado a casa a cambiarmi!” Shuichi si catapultò fuori dalla NG per correre a casa, dove si cambiò, mettendosi i vestiti regalatigli da Ryuichi e tornò alla casa discografica.

“Mmm… hai fatto presto!” “Eheheh…” “Decisamente meglio Shindou-kun!” “Visto Sakano-san?!”.

Così, montarono tutti in macchina, salutando Seguchi e Yuki e si diressero alla stazione tv.

Appena furono lì, attesero un po’ prima di venir chiamati nella stanza in cui si svolgeva il programma. Una ragazza fece il suo ingresso e gli disse di seguirla, facendoli entrare.

La presentatrice, annunciò il loro arrivo.

“Salve ragazzi! Benvenuti al nostro programma, non possiamo far altro che iniziare l’intervista!” tutti sorrisero, erano emozionatissimi.

Kari Mikizu prese in mano i due singoli dei Bad Luck, mostrandoli alla telecamera… “Molto bene! Siamo a quota due singoli, ma saprete dirmi quando uscirà l’album?” “prese la parola Ryuichi… “L’album ancora è difficile che esca presto, ma noi ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno per concluderlo! Ora, io e Shuichi abbiamo appena finito la nuova canzone, che abbiamo scritta insieme!!” “Oh, fantastico! E… mi riferisco a lei, il manager della band, K-san, avete in programma altri concerti?” “Oh… ahahah! Mi ero proprio scordato di dirlo anche ai miei ragazzi! Fra una settimana, abbiamo un concerto a Hokkaido!! Eheheh!! Scusate ragazzi!” “Eh?! E ce lo dici così?!” il piccolo Suguru era sorpreso, quello scemo di K-san si dimenticava sempre delle cose più importanti. Però era comunque eccitante! Infatti tutti quanti, erano felici, ed avevano messo su un’espressione di fierezza.

“Avete in mente qualche novità?” Shuichi, che non aveva ancora detto l’idea che gli frullava in testa a nessuno, decise di farsi avanti… “Io ce l’ho! Ma ancora nessuno lo sa! Per la verità, quest’idea ce l’ho in mente da un po’ di tempo! Vorrei realizzare un video di ‘The Rage Beat’!! Sempre che tutti siano d’accordo!” “Ottima idea Shuichi! Ci metteremo subito a lavoro!” K-san era felice che quei ragazzi fossero pieni di idee, e l’idea del video lo esaltava oltre ogni dire, avrebbe dato i loro frutti. Quello era certo!

“Questa è una notizia splendida! Quando uscirà il video, saremo i primi a mandarlo in onda, promesso! Anche perché, qui al ‘Rock Japan’ piacete a tutti! Comunque, abbiamo pensato di farvi una piccola intervista a testa, anche per conoscervi meglio. Nessuno sa molto di voi!” così, la scaletta era: Fujisaki, Hiro, Ryuichi e Shuichi. In quest’intervista, gli avrebbero chiesto le cose base.

“Pronti? Iniziamo con te! Nome?” “Fujisaki Suguru!” “Età?” “16 anni!” “Quando sei nato?” “Il 23 giugno!” “Chi ti ha insegnato a suonare la tastiera? E… chi ti ha spronato ad aggiungerti ai Bad Luck?” “Allora… mi ha insegnato mio cugino Seguchi Tohma, e sempre lui mi ha spronato a far parte dei Bad Luck!” “Oh, impressionate! Siete cugini! Comunque… cibo preferito?” “Adoro da morire gli onigiri!” “Bevanda preferita?” “Birra!” “Ragazzo ideale?” “Il mio Hiro naturalmente!” “Hai un messaggio per i tuoi fan e le tue fan?” “Certamente! Ascoltate la nostra musica, e fatevi entrare il significato nel cuore! Perché le nostre canzoni rispecchiano totalmente i sentimenti di Shuichi e Ryuichi, cercate di apprezzarle capendo ciò che provano!” “Bene, ora è il tuo turno! Nome?” “Nakano Hiroshi!” “Età?” “19 anni…” “Quando sei nato?” “Il 16 maggio!” “Chi ti ha insegnato a suonare la chitarra?” “Ho imparato da solo, adoravo così tanto quello strumento, che ho fatto di tutto per impararlo a suonare!” “Ma allora ti è riuscito meravigliosamente Hiro-kun! Complimenti! Cibo preferito?” “Involtini primavera!” “Bevanda preferita?” “Coca cola!” “Ragazzo ideale? Anche se non c’è bisogno di chiedervelo… eheheh…” “Il mio Suguru!! Eheheh!” “Messaggio per le tue e fan ed i tuoi fan!” “Mi raccomando, se sono il vostro preferito solo per l’aspetto beh, ne sarei deluso! Vorrei che mi preferiste per il mio saper suonare la chitarra! Comunque, sono felicissimo di avere tanti fan! Perché siete fantastici, in soli due concerti mi sono sentito molto amato, grazie!” “E bene, arriviamo ai nostri due cantanti! Nome?” “Sakuma Ryuichi!” “Età?” “19 anni…” “Quando sei nato?” “Il 4 settembre!” “A cosa ti ispiri quando canti?” “Beh… è difficile da dire in poche parole, perché ci sono tantissime cose che mi ispirano, a partire dal mio ragazzo e l’amore che provo per lui, la mia città, i sentimenti che provo… e molto altro!” “Capisco… cibo preferito?” “Ramen!” “Bevanda preferita?” “Aranciata!” “Ragazzo ideale?” “Dev’essere un ragazzo dolce, un po’ schizzato… beh… ce l’ho, che bisogno c’è di dirlo? Il mio Shu-chan!” “Ahahaha… come sei simpatico, avanti, ora, il tuo messaggio per i fan!” “Vi chiedo di continuare sempre a sostenerci, come avete fatto agli ultimi concerti, e per chi non ha avuto occasione di farlo, beh, basta che vi fidiate sempre di noi, e tutto andrà bene! Siete dei fan stupendi! E non lo dico solo perché lo dicono tutti, ma perché lo penso veramente!” “Benissimo, siamo arrivati all’ultimo Bad Luck… Nome?” “Shindou Shuichi!” “Età?” “19 anni!” “Data di nascita?” “16 aprile!” “Quando canti a cosa ti ispiri?” “Al mio ragazzo! E… al cielo, che ha un grande significato per me, oltre che alla sua bellezza!” “Mmm.. a quanto vedo sei molto romantico! Cibo preferito?” “Tutto ciò che prepara Ryu-chan, ma soprattutto il sushi!” “Bevanda preferita?” “Vodka alla menta!” “Wow! Ti dai all’alcool eh? Eheheheh! Ragazzo ideale?” “Beh, solitamente mi piacciono i ragazzi dalla faccia a stronzi… infatti Ryu-chan è un’eccezione, anche se non lo cambierai MAI con nessun’altro!” “Eheheh… era logico, messaggio fan!” “Ok! Io… vorrei dire che ci ho messo davvero tanto per arrivare dove sono ora, anche se non sono neppure a metà, però, lo devo molto anche a voi! Continuate a sostenerci come fate ora! Grazie!” l’intervista fu conclusa… era tempo di lasciare lo studio.

“Benissimo ragazzi! Siamo stati molto felici di avervi qui e… mi raccomando! Quando avrete finito il video manate celo subito! Grazie mille e alla prossima ragazzi!” così, salutarono e tornarono alla NG. Tutti erano molto felici, era stata molto carina la presentatrice di quel programma, si vedeva che gli stavano simpatici! Ora però era il momento di iniziare on la nuova canzone.

La fecero vedere, dicendo che doveva essere lenta come melodia, così, iniziarono a pensare agli accordi e alle note per la tastiera.

“Ryuichi? Ti vorrebbe parlare Seguchi-san!” “Ah… ok! Vado…” K aveva avvertito il ragazzo di Tohma, chissà cosa doveva dirgli di così importante.

“Ciao Sakuma-kun! Accomodati pure!” “Mi dica… è successo qualcosa di grave?” “No, assolutamente, non preoccuparti! Vorrei solo dirti di stare attento a Shindou-kun. Sono riuscito a rintracciare quei ragazzi che lo hanno aggredito. Ho trovato il sito di cui parlava quel ragazzo in tv, e… ci sono vari commenti di quei tre. Dicono che vogliono trovarlo e aggredirlo di nuovo! Stai attento per favore ok? Non lasciarlo MAI solo la sera… a parte che siete sempre insieme, però io ti avverto prima…” Ryuichi aveva assunto un’espressione parecchio arrabbiata, se solo lo avessero toccato di nuovo… “Sakuma-kun?” “Oh? Si, grazie… non lo lascerò solo nemmeno un istante!” così, si congedò e tornò dagli altri, dicendo ciò che aveva scoperto Tohma. Shuichi si rattristò, e se avesse provato nuovamente quelle sensazioni terribili? Come avrebbe potuto fare? Non doveva mai abbassare la guardia, però, in quel momento cercò do non pensarci e tornare al lavoro.

Fecero gran parte degli accordi per la chitarra, quasi finendo, e tornarono a casa. Ryuichi si addormentò subito appena toccò il letto, e Shuichi era lì che lo coccolava. Quando dormiva era davvero stupendo. In quel momento gli tornò in mente ciò che Seguchi Tohma aveva riferito a Ryuichi, aveva paura che gli sarebbe accaduto di nuovo. Non voleva sentire nuovamente quei bastardi dentro di lui. Aveva una gran paura, cercò di dormire, anche se non riuscì ad avere un sonno molto tranquillo.

La mattina seguente, si alzò dal letto e decise di andare a riferire tutto e sfogarsi con Yuki, così, si vestì e lasciò un bigliettino a Ryuichi, che dormiva ancora.

Appena fu davanti casa di Eiri, suonò e venne accolto con un sorriso dal ragazzo biondo.

“Ciao scemo, come mai quella faccia?” “Devo parlarti…” “Certo, vieni… sediamoci!” così, Shuichi raccontò tutto al ragazzo, e di ciò che provava in quel momento, e Yuki assunse un’espressione di odio verso quei bastardi.

Stettero dell’altro a parlare, quando Eiri, si ricordò che quel pomeriggio sarebbe andato a fargli visita suo fratello Tatsuha.

“Che ne dici di restare qui a pranzo? Chiama anche Ryuichi! Anche perché, oggi verrà mio fratello!” “Eh? Certo! Sono troppo curioso di conoscerlo!” così, il ragazzino andò a prendere il telefono e chiamò Ryuichi, che si era appena svegliato e disse che lo avrebbe raggiunto una mezzora più tardi dato che doveva prepararsi.

All’arrivo di Ryuichi, iniziarono a chiacchierare dei libri di Yuki, e di come faceva a trovare l’ispirazione per delle storie tanto belle.

Il ragazzo ammise che prendeva spunto dalla sua vita e dalle persone che conosceva, includendo anche la loro vita in esse. Anche sua sorella era una delle maggiori candidate nelle sue storie. Nel libro ‘Come to me…’ era proprio lei la protagonista, col nome cambiato, e rifletteva il suo carattere, il suo amore passato… e quant’altro.

“Yuki? In questo momento cosa stai scrivendo?” “Shuichi! Secondo te lo dico? Aspetta che io finisca!” “Ok…” mentre aspettavano l’ora di pranzo, Eiri gli fece vedere i suoi album fotografici. C’erano delle foto di lui, Mika e Tatsuha da piccoli, erano davvero molto carini. Mika era la sorella maggiore, aveva 26 anni, poi seguiva Yuki e successivamente Tatsuha che aveva 20 anni.

Nelle ultime foto, c’erano loro negli ultimi mesi, erano le foto più recenti, e c’era una foto, di un bel ragazzo con i capelli e gli occhi neri, del tutto uguale a Yuki.

“Yuki? Lui è Tatsuha vero?” “Oh? Si Ryuichi, è proprio lui!” Più avanti, c’era una foto sempre del fratello con in mano il singolo dei Bad Luck, che indicava proprio Ryuichi. Lo ammirava tantissimo.

“Senti Ryuichi, non vorrei sembrarti sfacciato ma… non è che potresti cucinare tu? Sono curioso di assaggiare i tuoi piatti! Da quello che ha detto Shuichi all’intervista devono essere davvero ottimi!” “Certo! Io mi diverto a cucinare!” così, si diressero in cucina per preparare il pranzo.

Il tempo passò velocemente, e suonarono alla porta. Fece il suo ingresso Tatsuha. Nel frattempo i due ragazzi se n’erano andati in sala, ad aspettare.

“Tatsuha… ti ho portato una sorpresa!” “Davvero? Che carino che sei fratellone!!” lo fece andare in sala, e appena vide i due ragazzi restò a bocca aperta, in silenzio… non poteva crederci! Shuichi e il suo Ryuichi erano lì, davanti a lui. 

“Oh… voi siete davvero…” Yuki scosse la testa… possibile che doveva fare sempre certe figuracce? “Piacere! Si, siamo proprio noi!” Ryuichi si era fatto avanti e gli aveva stretto la mano con fare amichevole, e anche Shuichi.

“Voi siete davvero fantastici! Non faccio altro che ripeterlo a mio fratello! E poi siete così belli! Soprattutto tu Sakuma-san!” “Eheheh… chiamaci per nome! Comunque, ti ringrazio!”.

Stettero un po’ a parlare con lui, poi arrivò il momento di andare a lavoro, e li salutarono.

“Ryuichi! Mi… faresti un favore?” “Si?” “Ehm… usciresti con me un giorno?” Yuki lo colpì con un pugno… “Ti sembrano cose da chiedere dal momento che è fidanzato? E soprattutto con Shuichi lì?!” “Non preoccuparti Yuki! Ryuichi può fare quello che vuole, e poi non c’è problema!” “Visto?! E poi, mi farei chissà cosa! Lo so che è fidanzato, per questo non farei mai nulla, soprattutto perché io rispetto Shuichi! Ecco!” così, si salutarono di nuovo e Ryuichi gli disse che gli avrebbe fatto sapere quando era libero.

Alla NG Pro., continuarono a lavorare sugli accordi, che termirono quel giorno, e inizarono a cercare le note per la tastiera. Shuichi restò con Suguru, mentre Ryuichi provò con Hiro a vedere se le parole stavano bene con la base.

“Shuichi, tutto bene?” “Eh?” “Voglio dire… per ciò che hanno detto quei bastardi!” “Oh? Si, tranquillo… ho un po’ paura, però, so che stavolta non sarò ubriaco, e sarò pronto per affrontarli!” “Stai attento, sono pur sempre in tre! E tu sei anche piccolo come corporatura, non gli ci vorrà molto per bloccarti!” “Lo so… è proprio per quello che ho così paura… ma stai tranquillo, non preoccuparti per me!” “Invece mi preoccupo dal momento che ti voglio bene! Se ti dovesse risuccedere una cosa del genere non me lo perdonerei mai!” “Ti ringrazio Suguru!” quel ragazzino era davvero gentile e premuroso, aveva ragione, era troppo piccolo per tenergli testa. Se li avesse rincontrati sarebbe successo di nuovo, ma non voleva pensarci, così, si rimisero a lavorare alla melodia.

Ci stettero un po’ di tempo per trovare soltanto l’inizio, erano d’accordo a farla risultare una bella canzone, piena di sentimento, senza la melodia giusta, non avrebbe avuto l’effetto sperato.

Dopo un po’ arrivarono anche gli altri due a dargli una mano, e riuscirono a trovare una buona melodia, erano tutti d’accordo alla riuscita dell’inizio.

K-san entrò e ascoltò, concordava anche lui, come manager era sicurissimo che quella canzone avrebbe avuto il maggior successo rispetto alle altre che avevano composto, soprattutto perché i fan già adoravano a dismisura i Bad Luck. E poi lui aveva piena fiducia in loro, anche Sakano-san, ma soprattutto Seguchi Tohma.

Sakano-san ci aveva visto giusto quando li aveva portati alla NG pro. Aveva davvero la stoffa per essere un produttore, e anche Tohma lo aveva detto, dato che aveva alzato il suo livello. Come produttore era il migliore della casa discografica.

“Ormai ragazzi manca poco anche per finire la nuova canzone! Siete davvero bravi! Riguardo al concerto, beh… non credo ci sia bisogno vi impegnate, però… direi che la cosa migliore sarebbe dare un’anteprima di ‘In the moonlight’, vale a dire, dovrete finirla per tempo e… poi ci daremo al video!” “Siii! Fantastico, così la gente potrà giudicare la canzone e noi sapremo già se sarà tanto apprezzata o no. E sapremo poi quanto venderà!” “Esatto, bravo Fuji-kun! Vedo che non ti fai sfuggire nulla! Però dovrete impegnarvi a dovere nella riuscita della canzone!” “Certamente, anzi, siamo già ad un buon punto per le note per la tastiera! E poi, Suguru ha un buon orecchio!” “Ne sono consapevole Ryuichi! Ora, tornate al lavoro!”.

Fujisaki si mise alla tastiera, mentre gli altri tre erano seduti per terra a commentare e cercare cosa non andava nella melodia, trovandosi sempre d’accordo.

Finalmente anche quella giornata volse al termine, e tutti tornarono a casa, erano davvero speranzosi per quella canzone.

Ryuichi e Shuichi si avviarono a casa per mano, quando a Sakuma venne in mente di mangiare fuori. Andarono infatti allo Zenny’s, dove incontrarono Mika, che li accolse col sorriso sulle labbra.

“Ciao! Sono passati secoli dall’ultima volta! Come state?” “Benissimo, tu Mikarin?” “Oh, Ryuichi, tutto benissimo, sono davvero contenta di vedervi!” “Anche noi!” la ragazza li fece subito accomodare e prese le ordinazioni da parte dei due amanti.

“Allora, un sushi, un ramen e coca-cola! Perfetto, arrivano!” dopo una mezzoretta arrivarono i piatti, e Mika si sedette al tavolo con loro a scambiare due chiacchiere, dato che quella sera c’era poca gente.

“Cosa mi raccontate?” “Eehehehe! Il nostro singolo di ‘Sleepless beauty’ è arrivato primo nella classifica delle vendite!” “Fantastico!!” “E poi, fra sei giorni abbiamo un concerto a Hokkaido! Ci verresti?” “Vedo come sono messa col lavoro, comunque potrei chiedere una giornata di permesso! Verrò volentieri insieme ai miei fratelli, a proposito, avete conosciuto Tatsuha?” “Si, è anche molto simpatico!” “E carino!” la ragazza si mise a ridere, se sapesse che proprio Ryuichi avesse detto quella cosa, sarebbe corso da lui saltandogli addosso!

“Ha perfino chiesto a Ryu-chan di uscire con lui un giorno!” “COSA? Ma è scemo! Che sfacciato!” “Ahahahah! Sia tu che Yuki avete avuto la stessa reazione, però non c’è problema, lo faccio volentieri, e anche il mio Shu-chan è d’accordo!” dopo un po’ Mika se ne andò per prendere delle ordinazione, dato che erano arrivati dei clienti.

La serata continuò piacevolmente, e dopo aver finito di mangiare salutarono la ragazza per poi andare a casa.

Passarono così i giorni, e il concerto era a poche ore. I ragazzi erano frementi alla sala prove, dove fecero il possibile per rendere ancora migliore la loro ‘In the moonlight’, volevano dare il massimo quella sera, far gridare il pubblico più del solito, volevano sentirsi alle stelle.

“Mi raccomando ragazzi, date tutti voi!” “Certooooo!” fu un coro, e poi, arrivò il momento di salire sul palco. C’erano centinaia di ragazzine e ragazzino che attendevano con ansia il loro arrivo, e appena ci fu, iniziarono a scalpitare.

Ryuichi iniziò il discorso, annunciando la loro prima e nota canzone, ‘The rage beat’. La gente approvò, quella canzone era davvero bella, e ognuno la interpretava come voleva.

Le note della chitarra partirono, accompagnata dalla tastiera e dalle battito delle mani del pubblico, che andavano a ritmo con la melodia.

Tutti quanti erano esaltati sul palco, erano agitati, ma anche felici oltre ogni dire, stavano facendo ciò che desideravano di più, rendendo felici chi li apprezzava.

La scena era animata da i movimenti dei due vocalist, mentre Hiro e Fujisaki erano tutti concentrati sui loro strumenti.

Finita la canzone, il pubblico gridava, e chiedeva a gran voce la rinomata ‘Sleeples beauty soundtrack’, che venne subito intonata. La voce soave di Ryuichi unita a quella alta di Shuichi. Un duo perfetto, che era azzeccatissimo.

E anche quel concerto, fu al termine, i Bad Luck, fecero per andarsene, quando… all’improvviso rispuntarono dal retro palco e le note di ‘In the moonlight’ riecheggiarono nella hall. I presenti erano sorpresi, che canzone era quella? Era nuova? O era una cover di qualche altro cantante?
Sulle note, Shuichi annunciò il lancio della nuova canzone, scritta da entrambi i vocalist, e iniziarono a cantarla. Si vedeva che nelle parole ci mettevano tutto l’amore di cui erano capaci i due ragazzi. Il pubblico si commosse.

Tutto sembrava così surreale, come se quello fosse stato tutto frutto di un sogno, un’illusione… mentre Shuichi cantava, pensava a quando facevano l’amore, quando entrambi gridavano il nome dell’altro, in segno di amore.

Chiudendo gli occhi poteva vedere la scena come se lo stessero facendo in quel momento, gli ormoni dentro di lui stavano salendo, poteva sentire il piacere sul suo corpo, e si rese conto che stava per avere un orgasmo. Così, cercò di pensare ad altro, e pian piano le scene nella sua testa svanirono, e ben presto anche la canzone finì.

Il pubblico iniziò a gridare entusiasta dell’emozioni che aveva scaturito in loro quella meravigliosa canzone. Stettero per almeno dieci minuti in più dopo la fine della canzone, e poi, alcuni andarono a casa, mentre altri restarono ad attenderli fuori dallo Zepp Tokyo.

Ben presto i Bad Luck uscirono dalla sala concerti, e incontrarono il pubblico. C’erano un sacco di ragazzine, donne, uomini, e ragazzi. Tutti lì per loro.

Una ragazzina si avvicinò timidamente a Fujisaki e gli chiese se poteva fare una foto insieme a lui. Si mise in posa, abbracciandola, e Hiro scattò la foto. Lei era felice, finalmente aveva potuto toccare il suo Suguru!

“Scusa? Sakuma-san? Posso farvi una foto a te e Shindou-san?” i due ragazzi si sorrisero, e si misero in posa: Shuichi saltò sulle spalle del ragazzo.

“Vi ringrazio! Ehm… potrei farvene un’altra? Magari mentre vi state baciando?” mentre Ryuichi era un attimo titubante, Shuichi l’accontentò prendendo il volto di Sakuma fra le mani e incollandogli le labbra alle sue. Si sentirono un sacco di scatti, e poi la gente iniziò a chiedere anche ad Hiro e Fujisaki la stessa cosa.

Passarono all’incirca trenta minuti, e alla fine riuscirono ad andar via. Era stato divertente stare a contatto col pubblico.

“Allora ci vediamo domani!” “Si, puntuali voi due!” “Oooh… Hiro, senti chi parla! Quei due che non si sono presentati l’altro giorno!” “A parte che era tempo fa! Comunque, a domani!”.

Mentre erano sulla strada di casa, una voce maschile chiamò Shuichi, che nel voltarsi, riconobbe il ragazzo. Era colui che lo aveva molestato, e accanto c’erano anche gli altri due. A quel punto Shuichi assunse uno sguardo vitreo, e iniziò a tremare.

“Shu-chan… cosa c’è?” “Ma è fantastico… c’è anche Sakuma Ryuichi… non potevamo chiedere di meglio!” i tre ragazzi iniziarono ad avvicinarsi a Shindou, e in quel momento, a Ryuichi venne in mente chi potevano essere, ma non ne era ancora sicuro.

“Voi… non toccate il mio ragazzo!” “Ah, no? Non sarebbe la prima volta…” le sue teorie erano fondate… “Lasciatelo stare… prima dovrete passare sopra di me!” mentre diceva questo, si posizionò davanti al ragazzino tremante, per proteggerlo.

Uno dei due che erano stati zitti fino a quel momento, si avvicinò a Ryuichi, mettendogli una mano sulla spalla… “Va benissimo…” questo avvicinò le labbra al collo di Sakuma, che lo spintonò addosso a quello che pareva il capo fra i tre, che a quel punto schioccò le dita, e quello che si era avvicinato lo colpì nello sterno, così che si piegò su se stesso.

Non gli piaceva per niente quella situazione, oltretutto, erano in un luogo isolato, chi poteva vederli lì?
“Ehy! Ryu! Tu pensa a Sakuma, mentre io e Kim pensiamo al nostro caro Shindou!” “Va bene Yoh!” Ryu, che era colui che aveva ricevuto la spinta, si inginocchiò davanti al ragazzo e si sdraiò sopra di lui, iniziando ad accarezzargli tutto il corpo.

Ryuichi strinse i denti, ora avrebbe davvero provato ciò che aveva sentito Shuichi… già, Shuichi, scostò un attimo la testa per vedere cosa gli stavano facendo… e con rabbia notò che uno dei due lo teneva fermo, mentre l’altro lo stava baciando. Cercò di gridargli di lasciarlo stare, ma la voce non voleva uscire. Non riusciva a parlare.

A quel punto, le mani del ragazzo, da sopra i vestiti, passarono sotto. Strinse gli occhi, gli faceva schifo quel tocco, e con tutta la sua forza cercò di liberarsi, ma senza successo.

“Tutto inutile… non riuscirai a liberarti di me!” a quel punto, gli strappò la maglietta di dosso e iniziò a leccargli tutto il corpo, lasciandogli dei segni umidi, che per Ryuichi era come se fossero profondi tagli nella pelle.

Shuichi nel frattempo, era sdraiato, sopra di lui c’era Yoh, che si stava divertendo con la sua erezione, mentre l’altro, gli portò una mano alla sua, in modo che lo masturbasse. Lo fece, ma il gesto era talmente meccanico e senza sentimento che Kim non provò niente.

“Ehy! Yoh! Ma questo non mi diverte affatto…” “Hai provato con la bocca?!” Shuichi spalancò gli occhi, no! Nuovamente quel sapore orribile no! Gli veniva la nausea solo a pensarci, ma non poteva far altro che subire in silenzio. Kim si mise a cavalcioni sulla sua faccia, in modo che potesse prenderlo in bocca. Con le lacrime agli occhi iniziò il suo lavoro, sperò con tutto se stesso che Ryuichi non si trovasse in quella situazione, e che se ne fosse andato, però sapeva bene che era impossibile, dato che quello che si chiamava Ryu, non era lì.

“Oh… si… Shindou… più veloce, più veloce!” quelle parole per Ryuichi erano troppo. Si affacciò nuovamente e vide la scena più rivoltante che avesse mai visto. Le lacrime iniziarono a bagnargli il viso, quel ragazzo che stavano torturando era davvero il suo Shuichi?

“Piantala di guardare! Tra poco toccherà anche a te! E poi… non puoi fare niente per lui… ahahah!” Ryu si calò i pantaloni, e indirizzò la testa di Sakuma alla sua erezione, si stava eccitando a dismisura. Oltre che avere per le mani Ryuichi, ogni tanto dava uno sguardo a Shindou, che era davvero sexy. Era completamente nudo, mentre gli altri due si stavano divertendo con lui.

Ryuichi iniziò a leccarglielo con disgusto, mentre l’altro iniziava a gemere per il piacere, era davvero sublime, si vedeva che aveva già fatto esperienza.

Nella testa del ragazzo rimbombavano le grida di piacere di quello stronzo, che per le lui erano odiose, gli davano alla testa, così, fece ciò che non avrebbe mai dovuto fare, gli tirò un morso sul pene. Ryu si piegò su se stesso, e prima che Ryuichi potesse pensare di alzarsi e colpire Kim e Yoh, si alzò e iniziò a prenderlo a calci.

“Figlio di puttana! Come ti sei permesso?!” a quel punto Yoh si fermò un istante… “Ryu? Cos’è successo?” “Questo stronzo mi ha morso!” “Stai scherzando?!” “Come potrei scherzare? Me l’ha morso! E mi ha fatto anche piuttosto male!” “Eheheh…” Shuichi rise… aveva fatto un ottimo lavoro il suo Ryuichi… “Che cazzo ridi tu?” Shuichi venne colpito con un pugno al viso… “Che testa di cazzo!” Ryu tornò a Ryuichi, gli tolse i pantaloni, e con tutta la sua forza entrò dentro di lui. Sakuma sentì un dolore atroce, aveva fatto il passivo solo una volta, non c’era ancora abituato, e quel che era peggio, quel bastardo gli era entrato dentro con cattiveria, facendogli molto male.

Il ragazzo iniziò a gridare dal dolore, e al suono della sua voce, Shuichi cercò di divincolarsi, voleva aiutarlo, si voltò e lo vide, era per terra, e quel bastardo si stava spingendo in lui. Poteva vedere la faccia di Ryu che se la rideva, e a lui non gli andava giù.
Tutto quel divincolarsi però non servì a niente… “Oh… capisco… vuoi essere al posto del tuo ragazzo? E magari vuoi che Sakuma sia al posto di Ryu? Beh… ti è andata male! L’unica cosa che posso fare per te è… scoparti! Ahahahah!” Shuichi iniziò a protestare, aveva paura, non di nuovo. Anche se… purtroppo, beh, era chiaro che l’avrebbero fatto.

Prima Yoh, poi Kim, entrambi, a turno, lo stavano molestando. Quella sera, si stava concludendo nel peggiore dei modi, guardò Ryuichi, che in quel momento si voltò, e si guardarono negli occhi per pochi istanti, ma entrambi capirono la sofferenza che provava l’altro.

Passò una buona mezzora prima che quei pervertiti avessero finito, ma finalmente quel momento arrivò. Anche se prima di andarsene, si erano anche divertiti a picchiarli a sangue.

“Ahahaah! Andate pure in televisione conciati così! Ahahahah! Ma che carini che siete pieni di sangue!” calci, pugni, schiaffi… ma alla fine cessò tutto quello, e restarono soli.

Uno da una parte, uno dall’altra, con i loro pensieri tristi. Il primo che trovò la forza di reagire, fu Ryuichi, che a fatica riuscì a tirarsi su i pantaloni e i boxer, mentre Shuichi, si avvicinò a lui strisciando su quello sporco terreno, stringendogli la mano.

Ryuichi con tutta la poca forza che aveva in corpo, si avvicinò ancora di più a lui e gli dette un lieve bacio sulla ferita che aveva sulla fronte. Gli faceva impressione vederlo in quelle condizioni. Quando era stato violentato la prima volta, Yuki lo aveva già medicato, ma in quell’occasione, poteva vedere tutto il male che gli avevano causato. Era lì, sdraiato per terra al freddo, completamente nudo, sporco di terra, di sangue e di sperma. Anche lui si sentiva lo sperma addosso, infatti gli venne da vomitare, ma si trattenne, e pensò ad una soluzione.

Lentamente, si alzò a sedere, e recuperò i vestiti di Shuichi, aiutandolo a indossarli. Finalmente erano uno davanti all’altro, si abbracciarono, stringendosi forte l’uno con l’altro. Era di nuovo insieme, finalmente.

“Shuichi… mi dispiace, non ho potuto fare niente…” “Non è… colpa tua…” stettero ancora un tempo indefinito in quella posizione, quando Shuichi gli suggerì di chiamare Yuki.

“Yuki? H-Hai ragione… ma… non starà dormendo?” “N-No… mi ha detto che lavora sempre fino a tardi…” così, Ryuichi prese il telefono del suo ragazzo e chiamò Eiri.

“Shuichi?” la sua voce era preoccupata, anche perché erano circa le due e mezzo di notte… “N-No.. sono Ryuichi…” “Ryuichi? Come mai hai quella voce?” “T-Ti prego… vieni qui…” poteva sentire che la sua voce era rotta dal pianto, e iniziò a temere il peggio… “Dove sei?” “Al… parco… vicino allo Zepp…” “Oh? Ah, ho capito! Arrivo subito, non muoverti di lì!” “C’è anche… Shu-chan!” “Arrivo!” il ragazzo biondo si precipitò alla porta di casa, si mise le scarpe, il cappotto e corse in macchina.

La macchina sfrecciava per le strade deserte, Yuki aveva tanta paura per quei due ragazzi, non voleva crederci, ma aveva già capito di cosa si trattava. Ben presto arrivò nel luogo riferitogli da Sakuma, parcheggiò la macchina e corse nel parco, dove vide i due ragazzini seduti per terra.

“Shuichi! Ryuichi!” “Y-Yuki…” appena li poté vedere meglio, notò le ferite che riportavano entrambi in tutto il corpo, lo sperma che colava dai loro capelli, e il viso pieno di terra.

Yuki si chinò su di loro, stringendoli in un abbraccio.

“Immagino che non ce la facciate ad alzarvi, vero?” entrambi risposero di no, così, ne prese in braccio uno per volta e li condusse in macchina.

“Volete che vi porti a casa mia?” “Si, ti prego…” così, Yuki li avrebbe ospitati per la notte.

Come aveva fatto prima, li portò lui in braccio e li mise sul divano delicatamente, e gli chiese se volevano qualcosa.

“No… hai già fatto troppo, anzi, scusa se ti abbiamo chiamato a quest’ora…” “Scherzi? Avete fatto benissimo…” nella testa di Eiri l’unico sentimento che vagava era l’odio.

Shuichi ancora non aveva spiccicato parola, era ancora sotto shock… “Shuichi? Tu hai bisogno di qualcosa?” dopo qualche secondo di silenzio, senza alzare lo sguardo… “Doccia…” “Vuoi fare la doccia? Vado a prepararti l’acqua…” il ragazzino annuì, e Yuki si allontanò dalla stanza, lasciandoli soli.

Ryuichi si avvicinò al ragazzino, abbracciandolo, e accarezzandogli il viso, mentre piangeva.

“R-Ryu-chan… non piangere…” a sentirgli dire quelle parole gli venne l’istinto di stringerlo ancora più a sé… era davvero tenero…

Dopo dieci minuti arrivò Yuki, che gli disse di avergli preparato la vasca, così avrebbe potuto stare seduto e non sforzarsi. Lo aiutò ad alzarsi e lo lasciò in bagno, tornando da Ryuichi.

“E così stavolta è toccato anche a te… che bastardi…” “Mh… sono pure gli stessi dell’altra volta…” “ COSA?! Bene, hanno firmato la loro condanna!” “No! Potrebbero farti…” “No, tranquillo! Quando è successo a me ero ancora un bambino! Ora ho la corporatura per spaccargli la faccia, perciò stai tranquillo… lo sai che Tohma li sta rintracciando poi!” “Lo so… infatti vi ringrazio a tutti per prendervela così a cuore…” “Per me è un piacere aiutarvi!” “Grazie…”.

Stettero un altro po’ a parlare, quando fece il suo ingresso Shuichi, che si era vestito con la stessa roba che aveva prima.

“Oh? Merda! Ti vado a prendere qualcosa di pulito!” “Non importa…” “Oh, si che importa!”.

Anche Ryuichi fece il bagno, e dopo un po’, andarono tutti a dormire, anche se nessuno dei tre ebbe un sonno tranquillo. Ryuichi sognava ciò che gli era accaduto quella sera, Shuichi sognava il volto sofferente di Sakuma, mentre Yuki sognò il suo orribile passato.

La mattina seguente, Yuki fu il primo ad alzarsi, e preparò la colazione. Stette molto a rimuginare su ciò che era successo ai due amici la sera prima… era stata un’esperienza orribile per loro, oltretutto era la seconda volta che capitava a Shuichi!

Ben presto si svegliarono anche gli altri due, e stettero a parlare di cosa avrebbero fatto poi alla NG. Aveva sentito parlare del video, ma non sapeva nulla di concreto.

Gli spiegarono che avrebbero realizzato il video non appena avessero finito la registrazione di ‘In the moonlight’, il che presto dato che avevano tutto per farlo. Non gli ci sarebbe voluto molto, e poi… video! Quando parlavano di lavoro, qualsiasi cosa avessero, gli tornava il sorriso.

“A proposito! Com’è andato il concerto ieri sera?” “Benissimo! Non avevo mai visto così tante persone!” “Già, poi, erano davvero esaltate per noi! Appena abbiamo cantato ‘In the moonlight’ alcuni si sono messi a piangere!” “Wow! Siete proprio coinvolgenti allora!” “Eheheh!”.

Il sorriso c’era, ma non era pienamente vero… quei pensieri non abbandonavano mai le loro menti.

“Ryu-chan? Tu vuoi andare a lavoro vero?” “Tu?” “Io si, però se vuoi…” “Perfetto, anche io voglio andarci, prima finiamo di registrare, prima iniziamo il video!”.

Così, passò del tempo e andarono alla NG accompagnati da Yuki, ancora sentivano piuttosto male a muoversi.

Appena furono lì, K si preoccupò subito, entrambi erano pieni di ferite e lividi, così gli chiese spiegazioni. Le lacrime tentarono di uscire, ma Shuichi le fermò e gli spiegò l’accaduto.

A quel punto K si infervorò, come avevano potuto? Soprattutto erano gli stessi, e come se non bastasse, anche a Ryuichi! Il ragazzo uscì e raggiunse l’ufficio, dove raccontò tutto a Seguchi, che come lo vide arrivare con quella faccia si prese un colpo.

“Dici sul serio?! Gli stessi? Bene. Bene. Sono sulle loro tracce, stai sicuro che appena li becco ti chiamo subito. Andiamo a fargli una sorpresina!” “Bene Tohma… sono d’accordo con te!” “Dì a Shindou-san e Sakuma-san che più tardi gli vado a fare una visita… voglio assicurarmi delle loro condizioni…” “D’accordo…”.

Mentre registravano la canzone, tutti erano molto tesi e avevano i nervi a fior di pelle, anche se la voglia di lavorare c’era del tutto. Infatti stava venendo anche piuttosto bene.

Dopo poco entrò Seguchi, e chiamò a sé i due ragazzi.

“Ragazzi… mi spiace… giuro che comunque gliela faccio pagare! Sappiate che li sto per beccare!” “Davvero?!” “Certamente, non si azzarderanno più, ve lo prometto!” “Grazie…”.

Detto ciò Tohma corse nel suo ufficio più motivato di prima a trovare le loro tracce. Ci stava riuscendo solo grazie alla sua intelligenza.

Era entrato nel forum, iscrittosi come: ‘Sexy violence’, un nome con il quale attirare la loro attenzione, e aveva commentato il loro messaggio dicendo che erano stati fortunati ad essersi fatti un ragazzo così bello e che avrebbe voluto incontrarle persone fantastiche come loro. Inizialmente non si fidavano, ma poi Tohma furbamente ha scritto di ammirarli a tal punto di voler fare sesso violento con loro, e quei tre avevano abboccato. Restava solo da fissare quando potevano vedersi, e li avrebbe accolti con una bella sorpresa, in compagnia di K, Yuki, Mika, Tatsuha si sarebbe unito sicuramente dato che avevano fatto del male ai suoi più grandi idoli, Hiroshi, Fujisaki e se volevano vendicarsi pure Shuichi e Ryuichi. Ma gliel’avrebbero fatta pagare, eccome!

Bastava usare l’astuzia con gente stupida come quella, perché per fare certe cose, non potevano altro che essere dei grandissimi stupidi.

Se i giornali avessero scoperto tali fatti e si fossero azzardati a pubblicare un articolo su ciò che era accaduto, avrebbe provveduto a far licenziare il reporter e denunciare la casa editrice, perché siccome non era la prima volta che i giornali mettevano il naso in fatti in cui non avrebbero dovuto (la violenza subita da Yuki, con l’aggiunta di un mare di cavolate riguardo al consenso che si presumeva Eiri avesse dato ai delinquenti), beh, gliel’avrebbe fatta pagare anche a loro.

Se volevano far sapere della molestia, cosa alquanto impossibile, lo avrebbero deciso i due ragazzini.

Tornò nella sala registrazione e chiese quando avevano intenzione di cominciare a girare il video.

“Beh, appena finita la canzone… perché?” “Vi basta oggi per finire?” “Certo, perché?” “Benissimo, vado a chiamare il regista che vi aiuterà con la scena! Fisserò l’appuntamento per dopodomani in poi!” “GRAZIEEE!” un coro da parte dei Bad Luck, e Tohma se ne tornò in ufficio per sbrigare ancora faccende.

I ragazzi intanto, erano al finale della canzone, che non sapevano se finirlo affievolendo le parole, o con le note della testiera.

Stettero un po’ a pensarci, quando decisero per la tastiera. Dopodiché riuscirono entrò poco a finirla.

Passarono tre giorni dalla violenza che avevano subito i due vocalist, ma i pensieri non li avevano ancora abbandonati del tutto.

Erano soltanto le tre del pomeriggio, e decisero di concedersi la giornata in compagnia, facendo un’uscita a quattro.

Inizialmente non sapevano minimamente dove andare, poi decisero di andare al cinema, molto tranquillamente, anche perché né Shuichi né Ryuichi potevano fare troppi sforzi, ancora sentivano molto male.

Arrivarono alla cassa del cinema e presero quattro biglietti per andare a vedere ‘Other the world’, un film ambientato nell’epoca dei reattori Makou, dove c’era il protagonista Cloud Strife che non ricordava niente del suo passato, ed era entrato a far parte degli Avalanche, un gruppo di ribelli, di cui ne faceva parte anche Tifa Lockheart.

Era un film che li ispirava molto, e dovevano anche sbrigarsi perché a momenti iniziava.

La sala del cinema, era ormai già piena di gente, ma trovarono ugualmente quattro posti non molto lontani dallo schermo. Da lì, vedevano anche molto bene, senza che dovessero sforzare gli occhi per la troppa vicinanza. Aspettarono all’incirca due minuti, e poi, il film cominciò.

La scena iniziale, mostrava un raduno degli Avalanche, nel Pub del Sector 7th, che gestiva Tifa, la protagonista. Ancora Cloud, non aveva deciso se fare parte di quel gruppo o no, lui voleva solo guadagnare un po’ per ritrovare i suoi ricordi perduti.

La loro riunione fu sconvolta da una sparatoria che avvenne all’interno del locale, e poi, si diressero alla Shinra Corp., l’obiettivo degli Avalanche per riscattarsi contro l’ingiustizia della società che usava l’energia Makou per i loro comodi, ignorando il pericolo che essa scaturiva.

Questo era solamente l’inizio della tragica storia, durante la quale i protagonisti incontravano nuovi amici, Cloud perdeva la ragazza di cui si era innamorato durante la storia, incontri con il potente Sephiroth, ex compagno Soldier di Cloud, e via dicendo.

Ovviamente la scena della morte della ragazza: Aeris, commosse molto la gente che era presente alla proiezione, infatti Shuichi iniziò a piangere disperato, povera ragazza, morire così per mano di un essere come Sephiroth!

La storia proseguì, arrivando purtroppo alla fine, dove la società Shinra venne distrutta da Ultima Weapon e il gruppo Avalanche, si ritrovò a combattere contro Sephiroth, all’interno del Great North Cave, il quale aveva fatto in modo che una cometa si schiantasse sul pianeta.

Fu una dura battaglia, ma infine, grazie alle materie, le Summons e le abilità finali di Cloud, riuscirono ad avere la meglio e fuggire dalla grotta, e guardare cosa sarebbe accaduto.

Grazie alla Holy Materia di Aeris, che dette una mano tramite il suo spirito, il pianeta fu salvo dal meteorite.

Il film si concluse con il ritrovo di tutti i personaggi a Midgar, che venne ricostruita.

Era stata una proiezione meravigliosa, tutti quanti uscirono dalla sala entusiasti per come avevano speso i loro soldi.

I ragazzi uscirono dal cinema, e decisero di andare allo Zenny’s a mangiare un boccone, oramai si erano fatte le 19.30 fra una cosa ed un’altra.

Arrivati alla pizzeria-pub ordinarono la loro cena, anche se dovettero aspettare un bel po’ prima di mangiare. Quella sera lo Zenny’s era parecchio affollato, perciò c’era da attendere.

“Allora in questi giorni gireremo il nostro primo video!” “Già! Il regista ci darà qualche consiglio, ma noi… abbiamo una qualche minima idea sulla ‘storia’ del video?” “Mmm… Suguru ha ragione! Dobbiamo trovare qualcosa di adatto alla melodia e al testo! Ovviamente, dato che la canzone parla delle ambizioni di un ragazzo…” “Perché non fare tipo la storia di ognuno di noi? Ad esempio, se parliamo di te Suguru, mettiamo dei pezzetti prima del successo, tipo di qualcuno che ti da lezioni di tastiera, o Hiro che cerca di imparare a suonare la chitarra e io e Shu-chan che scriviamo le canzoni cercando di trovare l’ispirazione! E poi, beh, momenti in cui noi riflettiamo sul da farsi…” “Ehy! Potrebbe essere un’idea! Tu che ne dici Shu-chan?” “Si, direi che l’idea mi piace!” il ragazzo era molto pensieroso, i fatti accaduti qualche sera fa lo avevano molto sconvolto, e non aveva la testa per seguire del tutto i discorsi.

“Shuichi? Cerca di non pensarci! Lo so che è difficile… però… ci sei già riuscito una volta…” “Lo so Hiro… ma non è così semplice come tu credi… infondo anche io non faccio altro che pensarci… solo che l’ho presa in maniera diversa… e poi… a lui è capitato due volte…” mentre diceva queste parole, gli occhi gli si riempirono di lacrime, il solo pensiero di quella sera lo faceva rabbrividire.

Finalmente le ordinazioni arrivarono, le portò Mika che sorrise a tutti i ragazzi. Lei ancora non sapeva nulla, anche se appena vide le facce incerottate dei due ragazzini si preoccupò, ma non volle chiedergli nulla al riguardo.

“Mi spiace ma stasera non posso fermarmi a chiacchierare con voi, ragazzi… avete visto che pienone di gente c’è!” “Non preoccuparti Mikarin… fai pure il tuo lavoro…” la voce grave di Shuichi riecheggiò nelle orecchie della donna che si impietosì, doveva essere accaduto qualcosa di brutto. Accarezzò i capelli ai due ragazzi e scappò a prendere altre ordinazioni nei vari tavoli.

Mentre mangiavano, si misero a ricordare il concerto, tutti e quattro erano stati davvero fieri di loro stessi. Sapevano che avevano dato il meglio.

Le ore volarono, ed era già tarda sera, a quel punto, come di consueto tutti ordinarono da bere alcoolici. Quella volta, anche Ryuichi non badò ai bicchieri bevuti, ormai sia lui che Shuichi erano al settimo bicchiere, e Hiro e Suguru cercavano di fargli capire che era abbastanza.

“No Hiro! Stasera bevo anche io! Io non ho mai esagerato nel bere, ma stavolta mi va! E anche Shu-chan può farlo, voi non siete nessuno per impedircelo…” “Andiamo bene, sono ubriachi tutti e due!” mentre a Ryuichi gli era presa l’allegria momentanea, Shuichi era restato in silenzio ad ascoltare i discorsi dei suoi amici, senza la minima voglia di partecipare.

Hiro prese da parte Suguru… “Su-chan! Dobbiamo stare attenti a quei due… viste le loro condizioni psicologiche potrebbero commettere chissà quali sciocchezze… dato che sono ubriachi, o almeno… Ryuichi lo è… Shuichi per fortuna è più sobrio…” “Mmm… io non credo, sai? Forse gli è presa la sbronza triste ma… non sono sicuro sia sobrio…!” i due ragazzi tornarono al tavolo, mentre Ryuichi stava buttando giù l’ottavo bicchiere di Sambuca. Stava a dir poco esagerando, di questo passo avrebbe rimesso tutto ciò che aveva ingerito quella sera.

“Ryuichi… lo dico per te… se non vuoi sentirti male, smettila di bere!” il ragazzino fece finta di nulla e si avvicinò a Shuichi.

“Ehy! Shu-chan! Avanti, cerca di stare più allegro! Ci sono qui io!” “Mh…” “Dai piccolo! Ti preeego…” “Ryu-chan… non ce la faccio… per quanto io mi sforzi nella mia mente ci sono solo quelle orribili immagini!” “Allora… GUARDA ME!” gli fece un gran sorriso, e Shindou ricambiò, forse aveva ragione, che senso aveva stare a piangersi addosso? Non poteva fare niente per l’accaduto, era successo e basta, ora doveva pensare a divertirsi con il suo ragazzo e i suoi più cari amici.

“Mikaaaa!” la ragazza arrivò al tavolo dei suoi amici “Mi porti due vodka alla menta e due Sambuca?” “Sei matto?!” “Ti pregoooo!” il piccolo Shuichi gli fece un faccino implorante, mettendo in risalto i suoi occhioni tutti lucidi, così, glieli portò.

“Ryu-chan! Tieni!” “Grazieee!” i due iniziarono a bere, buttando giù il contenuto che stava nel bicchiere in un solo sorso. Quella serata sarebbe degenerata molto presto, era meglio uscire il prima possibile da quel locale, prima che bevessero ancora o vomitassero anche l’anima!

“Shuichi? Ryuichi? Vi va di andare a fare una passeggiata?” “Troppa fatica…” “A me si!” “Ma… ma… Shu-chan? Mi tradisci così?” “Allora ti porto sulle spalle se ti fa fatica!” nella mente di Hiro si focalizzò l’immagine di Sakuma sulle spalle di Shuichi che barcollava per il peso del ragazzo… no, decisamente non andava.

“Facciamo così! Hiro porta Ryuichi sulle spalle, mentre tu, Shuichi, vieni con me a parlare! Ho bisogno di raccontarti tantissime cose sai?” “Davvero?!” “Si… e… mi ascolterai, vero?” “Certo! A te va bene Ryu-chan?” il ragazzino annuì, così, si alzarono, pagarono salutando Mika e uscirono dal locale.

Mentre Hiro camminava per il viale con l’amico abbandonato sulla sua schiena, Suguru prese da parte Shuichi, sorreggendolo.

“Allora? Cosa devi raccontarmi?” “Sai vero che l’altro giorno io e Hiro-kun abbiamo fatto un mese insieme?” “Sei… sicuro? Voglio dire è tanto che vi frequentate!” “Infatti, l’hai detto! Ci siamo messi insieme un mese e tre giorni fa!” “Che belloo!” “Si, infatti ne sono davvero molto felice! Comunque, dicevo… abbiamo fatto un mese e… abbiamo festeggiato!” “E come?!” Fujisaki tirò un sospiro di sollievo, per fortuna che l’amico si stava interessato all’argomento, altrimenti non sapeva come tenerlo lontano da Ryuichi… chissà loro due insieme che avrebbero combinato da ubriachi? “Beh, il pomeriggio siamo stati alla NG, e fin qui ci sei. Poi, la sera siamo stati ad un hotel termale! Hiro aveva prenotato le terme tutte per noi per una sera! E… l’abbiamo fatto!” “Nelle terme?!” il ragazzino annuì… “Wow! Io e Ryu-chan non l’abbiamo mai fatto nelle terme! Anche io voglio farlo! E poi?” “Siamo stati a guardare le stelle sul tetto, e poi siamo andati a letto… anche se prima l’abbiamo fatto di nuovo!” “Siii! Grande Suguru!!” “Ehehe…” mentre parlavano, Suguru si accorse che ogni minuto che passava, i riflessi di Shindou rallentavano a dismisura, la sbronza gli stava salendo molto.

Qualche metro più indietro Ryuichi parlava con Hiro, gli raccontò tutto quello che era accaduto quando aveva subito la violenza, in ogni particolare. A Hiro si stava sciogliendo il cuore, però, lo ascoltò senza proferir parola. Mentre parlava, le lacrime rigarono il volto del ragazzo, che ce la metteva tutta per non soffocare le parole in modo da farsi capire, anche se non passò molto che iniziò a piangere disperatamente.

Ryuichi aveva bisogno di sedersi e calmarsi, così, chiamò Suguru, in modo che lo raggiungesse da solo.

“Dim… Ryuichi!” “Su-chan… ti prego, porta Shuichi il più lontano possibile da lui! Devo calmarlo, e se Shu-chan lo vede così inizia a piangere pure lui… non voglio che lo veda così. D’accordo? Ora vai, prima che arrivi qualcuno o che lui possa fare qualcosa di stupido!” “Ok… m-ma… dov’è?!” “COSA?! Muoviti! Vallo a cercare, non può essere andato lontano!” “Oh… l’ho visto, è sulla panchina! Non poteva mettersi in una un po’ più illuminata! Comunque, tranquillo, fidati di me!” il ragazzino si allontanò raggiungendo l’amico.

“Shuichi? Eccomi…” “Perché Hiro non mi voleva?” “Non è che non ti voleva… non preoccuparti! Andiamo?” “Dove?” “Boh… ho voglia di camminare stasera… non vedi che bella serata?” “Va bene…”.

Così, camminarono per tutto il parco, parlando di come Suguru ringraziava i loro amici per averlo aiutato con Hiro, e su come si trovava bene con lui.

Si fermarono a parlare su una panchina, quando Shuichi iniziò a fissare pesantemente il ragazzino.

“Shuichi? Che c’è?” il suo sguardo era diventato molto malizioso… non capiva cosa gli stava succedendo!

“Ryu-chan…!” “Shuichi! Ma cosa stai…! Io sono Suguru!” “Mmm…” il ragazzino si abbandonò sul corpo dell’altro, la sua vista annebbiata vedeva il suo ragazzo, senza rendersi conto che in realtà si trattava di Fujisaki.

Suguru si tranquillizzò, finchè lo abbracciava soltanto era ok. In quel momento però, il ragazzino ubriaco buttò tutto il peso sull’amico costringendolo a sdraiarsi sulla panchina.

“Shuichi!” “Ryu-chan… perché?” le lacrime iniziarono a scorrergli sul volto… eccoci… ora si che era un casino.

Shuichi allora avvicinò le labbra al ragazzo, che cercò di fermarlo, ma non ci riuscì… dove trovava tutta quella forza viste le sue condizioni? Le due bocche si unirono, e Shindou ci stava mettendo tutta la passione di cui era capace, e lentamente infilò una mano nei pantaloni di Suguru, che iniziò a protestare.

“SHUICHI SMETTILA!” “No, Ryuichi! Io voglio farlo con te!” “Ma come devo dirtelo che sono Suguru?!” il ragazzino poteva sentire la bravura di Shuichi in quei gesti, e iniziò anche a provare piacere, ma doveva fermarlo! Primo per il fatto che non voleva fare un torto a Hiro, secondo perché se Shindou avesse ricordato non avrebbe più guardato in faccia Ryuichi.

Appena il ragazzo dai capelli fucsia tentò di abbassargli i pantaloni, Suguru gli dette una spinta facendolo cadere dalla panchina battendo la testa sul pavimento.

“SHUICHI!” il ragazzino cominciò a piangere, ciò vedeva era stato un rifiuto da parte del suo ragazzo, e oltretutto sentiva molto male.

Fujisaki si avvicinò all’amico tirandolo a sedere, e iniziò ad accarezzargli i capelli, massaggiandogli il punto che aveva battuto. Sentì una strana sensazione di umido fra le dita, così se le guardò e scoprì che stava sanguinando. Iniziò ad agitarsi, non sapeva davvero cosa fare, così, tirò fuori un fazzoletto e lo andò a bagnare alla fontanella e poi lo mise sulla testa dell’amico, che si addormentò.

A quel punto, lo prese fra le braccia e tornò da Hiro. Tanto ormai Shuichi non avrebbe potuto fare nulla.

Hiro, nel frattempo stava ancora tentando di calmare Ryuichi, che aveva la testa fra le ginocchia, e con le mani si teneva la testa. Non riusciva più a fermare le lacrime.

Hiro alzò lo sguardo e vide il suo ragazzo con Shuichi addormentato fra le braccia, sospirò, per fortuna che almeno lui si era ‘spento’!

Suguru si sedette accanto a lui, dopo aver appoggiato Shuichi sulla panchina accanto a loro, e lo aveva coperto col suo giubbotto di jeans.

“Su-chan… com’è andata?” “Mmm… ti giuro, l’avrei ammazzato!” “Perché?!” “Tu non hai idea di cosa mi ha fatto passare! Ad un certo punto si è convinto che io fossi Ryuichi e così si è avvicinato e mi ha baciato… dove cazzo l’ha trovata tutta quella forza nonostante fosse ubriaco?! E nonostante quel bacio mi ha anche messo una mano nei pantaloni, così a quel punto l’ho buttato giù dalla panchina con una spinta… purtroppo ha battuto la testa e ha iniziato ad uscirgli il sangue e…” a quel punto Hiro gli tappò la bocca con una mano. Suguru non si era minimamente accorto che Ryuichi era sveglio, così non si era curato di parlare a bassa voce, in quel modo aveva sentito tutto!

Ryuichi aumentò il pianto, Shuichi aveva baciato Suguru, convinto fosse lui, ma lo aveva tradito di nuovo! Si alzò dalla panchina, e barcollando andò verso il suo ragazzo e cercò di tirargli un pugno.

Hiro scattò di corsa e lo bloccò, prima che potesse colpirlo… quella serata era davvero degenerata!

Passò un’altra oretta, e anche Ryuichi si era addormentato, così, i due ragazzi potevano concedersi un po’ di tempo insieme.

“Mi spiace Hiro…” “Non è colpa tua… tranquillo… non ce l’ho con te…” “Però non è nemmeno colpa di Shuichi! Io spero solamente che nessuno dei due si ricordi di stasera! Altrimenti litigherebbero nuovamente…” “Mh… hai proprio ragione, sai?” “Lo so… lo dico perché li ho già visti litigare, e vederli tristi mi ha fatto male, non voglio che accada di nuovo!” “Già… ma ora, non pensiamoci…” Hiro prese il voltò di Suguru fra le sue mani e lo baciò, finalmente si erano potuti baciare.

Dopo un po’, Hiro prese Ryuichi sulle spalle, Suguru prese in braccio Shuichi e li accompagnarono a casa. Appena arrivarono alla loro casa, li misero a letto, e nel sonno si abbracciarono. Forse inconsciamente avevano riconosciuto dov’erano.

Se ne andarono, anche se prima gli avevano lasciato un bigliettino sul comodino.

Il mattino seguente, il primo ad svegliarsi fu Ryuichi, che appena alzò la testa dal cuscino, sentì un gran mal di testa che lo costrinse a riappoggiarla ad esso.

Appena vide il faccino addormentato del ragazzo, gli scostò i capelli dalla faccia e gli dette un bacino sulla fronte. Era veramente bello e dolce quando dormiva.

Dopo un po’, anche Shindou aprì gli occhi, ritrovandosi a due centimetri il voltò sorridente di Sakuma, che gli schioccò un bacio sulle morbide labbra per dargli il buongiorno. Shuichi lo ricambiò stringendosi al suo corpo. “Shuichi… come sei bello!” “Eheh… anche tu, sai?” Ryuichi appoggiò una mano sul suo sedere, iniziando ad accarezzarlo dolcemente, prima da sopra i vestiti, poi da sotto, percependo la sua pelle liscissima.

Shuichi, intanto gli accarezzava la schiena, che era una parte di Ryuichi che gli piaceva molto. Non passò molto, che la mano di Sakuma, dal sedere passò all’erezione di Shuichi, che appena si sentì toccare soffocò un gemito.

“Shu-chan? Che hai?” “N-Nulla…” gli venne in mente quando Yoh, il delinquente, glielo aveva preso fra le mani… una lacrima gli scivolò sulla guancia… così che Sakuma gliel’asciugasse con le dita. Odiava vederlo piangere.

“Shu-chan.. cosa ti prende?” “È che… mi è tornato in mente…” “Basta! Non pensarci! Sono io!” Shuichi accennò un sorriso… “Hai… ragione!” “Però… devi dirmelo tu se te la senti…” Shuichi annuì un po’ esitante, ma non lo fece capire a Ryuichi, che nel frattempo aveva nuovamente il membro di Shuichi fra le dita.

I boxer e i pantaloncini gli davano noia, così, glieli fece scivolare lungo le gambe, togliendoli e ricominciò col suo lavoro. Faceva questo mentre con le labbra gli succhiava il capezzolo destro… Shuichi aveva assunto un’espressione triste, ma cercò di scacciare via quelle immagini orribili, dato che chi lo stava toccando in quel momento era il suo Ryuichi, e non uno di quei tre bastardi.

Quel pensiero lo fece tornare in sé, cosicché senza pensarci ebbe una richiesta da fare al suo ragazzo… gli mancavano quei momenti insieme, erano ormai quattro giorni che non facevano nulla.

“Ryu-chan… ah… usa… la bocca! Ti prego!” il ragazzo lo accontentò, lanciò da una parte le coperte, rivelando così il corpo seminudo del ragazzo e lo fece sistemare.

Shuichi si appoggiò con la schiena al cuscino, in modo che non fosse del tutto sdraiato, e allargò le esili gambe, facendo così spazio a Ryuichi, che appoggiando le mani sulle sue cosce, iniziò a succhiargli l’erezione fremente.

Shuichi, dato che era molto che non provava quell’emozione, non sarebbe resistito a lungo… posò le mani fra i suoi capelli umidi per il sudore, spingendolo ancor di più all’erezione.

Le grida che riecheggiavano nella stanza, si alzarono di tono, il ragazzino era all’orlo, non ce la faceva più. Ma Ryuichi, prima che potesse venire, lo penetrò.

Shuichi, inarcò il corpo, in modo che l’erezione di Ryuichi gli entrasse ancora più in profondità e godesse di più. Dopo poco, venne, quella era stata una delle volte più belle in cui avevano fatto l’amore.

Stettero ancora sdraiati sul letto a riprendere fiato, abbracciati, mentre si accarezzavano i corpi sudati.

“Shu-chan… non ti ho fatto male, vero?” “No… per niente…” si baciarono nuovamente, e Ryuichi andò ad aprire l’acqua della doccia, ne avrebbero avuto bisogno entrambi, dato che erano sporchi di sperma.

Presto furono entrambi nella doccia, che fecero velocemente per pranzare, quel giorno dovevano sbrigarsi, avrebbero avuto l’incontro con il regista del video.

Infatti, appena furono alla NG, c’erano già tutti, e come al solito loro erano gli ultimi.

“Scusate per il ritardo!” “Non fa niente ragazzi… il regista vi sta aspettando con Seguchi Tohma…! Ah, spero per voi che siete in forma!” “Oh, certo!” “Non vi credo… ieri sera avete piuttosto esagerato!” “M-Ma… K!” “Me lo hanno detto i vostri amici! Ora, andiamo!” tutti seguirono K, e ben presto si trovarono a parlare del video.

Il regista si rivelò essere molto simpatico e di buone aspettative da parte dei ragazzi.

“Benissimo, allora è deciso! Questo video sarà una specie di presentazione di voi!” era davvero intelligente, aveva capito benissimo.

Si misero subito al lavoro. Anche perché sarebbe stato un lavoro lunghissimo, che li avrebbe impegnati per le prossime due o tre settimane.

Fecero soltanto due scene dell’inizio, ovvero ciò che riportava come Fujisaki aveva imparato a suonare la tastiera. Se ci misero molto per due piccole scene, chissà quanto ci avrebbero messo per il resto!

Comunque, quello del video risultò un lavoro molto divertente oltre che faticoso, perciò non ebbero problemi a farsi venir voglia di continuare e dare tutto il meglio di loro.

Le sere, andavano sempre a dormire presto, non riuscivano a restare svegli a lungo dato che faticavano molto durante il giorno, e fu così fino a che non finirono le riprese, che durarono ventidue giorni.

Però, fu una soddisfazione immensa vederlo finito.

Oltre che loro che imparavano a suonare i loro strumenti, avevano aggiunto il loro ‘primo’ bacio e il loro concerto. Venne davvero bene, e Seguchi Tohma, lo mandò subito alle tv più importanti.

Il video ricevette enorme successo, così tanto da arrivare nelle vette delle classifiche, e i Bad Luck ricevettero molti inviti alle radio, ai canali tv e ai giornali.

Ebbero le giornate piene di impegni, il primo posto in cui andarono fu la stazione radio ‘Hikaru’, dove vennero accolti facendogli i complimenti.

Gli fecero alcune domande, e gli fecero presentare le varie canzoni che mandarono in radio, e gli lessero alcune lettere ed e-mail che i fan avevano recapitato alla radio.

Prossima tappa, era il grande stabilimento del giornale per ragazzi, il famoso ‘Shock time’, dove vennero intervistati sul loro video, su come avevano passato i giorni in cui lo avevano girato e le emozioni che avevano provato.

Quel giorno, sarebbero dovuti andare ad una stazione televisiva, che non riguardava programmi musicali, ma un comune programma di pettegolezzi. Nessuno era entusiasta, perché sapevano che avrebbero parlato soprattutto della loro vita personale, ma andava comunque bene per guadagnare altro successo.

Il signore che intervistava la band, si chiamava Kuroi Shigano, e iniziò subito l’intervista parlando del video.

“Bene, grazie di essere venuti! Volevo subito parlare del vostro video. La proiezione presenta scene gay, e riguarda la vostra vita personale?” prese parola Hiro… “Certamente, con questo video noi volevamo introdurre la nostra vita.” “Ma non l’avete fatto per far scoppiare uno scandalo in modo che la gente parlasse di voi?” “Assolutamente no! Noi non siamo quel tipo di gruppo!” “Oh, bene Shindou… dato che hai tu la parola… vorresti spiegarmi perché hai scelto proprio Sakuma-san come ragazzo? Voglio dire… un amore fra persone della stessa band, fa salire la popolarità!” “L’ho scelto semplicemente perché sono innamorato di lui!” “Ne sei sicuro? Strano… oggi le band per accrescere il loro successo sfodererebbero ogni tipo di arma!” “Ma quale arma!” “Comunque… siete a conoscenza della vergogna che portate al paese? Per noi, è veramente vergognoso vedere delle immagini come quelle! Due uomini che si baciano… che vergogna…!!” tutti e quattro i ragazzi stavano fremendo di rabbia, soprattutto perché li stava mettendo in ridicolo davanti a tutti!

“Ma… voi non vi vergognate? Già che ci siete, mettete pure delle immagini a luci rosse!” “Ma lei è impazzito per caso?!” “Ryuichi! Stai calmo!” “Ma quale calmo? Questo qui sta mettendo in cattiva luce i nostri sentimenti! Io e Shu-chan siamo innamorati, e col video volevamo solo farlo sapere a tutti! E non certo per trovare alla gente qualcosa su cui spettegolare! Hiro e Suguru sono innamorati! Come si permette di dire cose tanto assurde?” “Sei tu che stai dicendo cavolate caro il mio ragazzo!” fuori dalla stanza in cui si stava svolgendo l’intervista, K e Sakano-san stavano per scoppiare, ma cercarono di star calmi.

“A proposito! Shindou! Riprendendo il discorso che hai affrontato in un altro canale… com’è che hai tradito Sakuma e mentre lo dicevi avevi il sorriso sulle labbra dicendo che ormai avevate chiarito?! Questo non è un’arma per aumentare popolarità? Oppure… il fatto che tu sia stato… o almeno a quanto si dice, probabilmente non è vero! Il fatto che tu sia stato stuprato e la gente è venuto a saperlo tramite internet? Sarai stato mica tu a mettere in giro false voci sulla rete?!” lo sguardo di Shuichi divenne vitreo, come poteva dire cose tanto cattive? “Non rispondi? Temo di avere indovinato! Ah, complimenti per la tua recitazione! Mettersi a piangere in quel modo davanti alle telecamere non è da tutti! Bravo!” dagli occhi di Shindou iniziarono a scendere lacrime amare, sentirsi sputare in faccia certe parole lo rattristava. Aveva superato da poco la seconda violenza, e adesso questo bastardo gli faceva tornare tutto alla mente.

“BASTA!” “Oh… Sakuma-san! Che c’è? Vuoi difendere le sue cavolate?! Beh, ovvio… lavoro di squadra! Ahahah!” “SMETTILA! Tu sei pazzo! Come fai a giocare con i sentimenti delle persone a questo modo? Come fai a sparare così tante stronzate a gratis?! Cosa ne sai cosa è vero o meno? Quel discorso fosse stato per lui sarebbe restato fra noi, e qualcuno lo ha messo in giro su internet! Nonostante gli faccia ancora male, la gente continua a ritirar fuori quell’argomento! Basta! Basta! Ma perché dovete farlo soffrire così?! Perché?! Oltretutto… era appena riuscito a dimenticare di nuovo…” “Che vuoi dire?! Lo hanno ‘violentato’ di nuovo?! Ahahahah! Non farmi ridere moccioso!” “Non soltanto lui! Ma anche Ryuichi! Dato che siamo qui a sputtanare certe cose, ti sputo in faccia la realtà! Si, Shu-chan è stato stuprato per due volte, e Ryu-chan una! Ti piace sentirtelo dire?! Eh?! Ti farei vedere in che condizioni erano giorni fa!” Suguru era esploso… vedere i suoi amici soffrire ancora lo faceva star male… “Vuoi farmi ridere?! Cos’è la svendita degli stupri?! Ahahah!” “Sei una persona orribile! Guarda cos’hai fatto a Shuichi!” Shuichi era restato con lo sguardo nel vuoto, con le lacrime che gli solcavano il viso, senza dire una parola da ormai dieci minuti… ma a quel punto si alzò sbattendo le mani sul tavolo.

“VOLETE LASCIARMI IN PACE?! Continuate a chiedermi di quella scena! Senza sapere che ogni volta che lo sento dire è come se un coltello mi si infliggesse nel cuore! Si, sono stato stuprato nuovamente, ok?! Mi hanno tolto tutti vestiti, sbattendomi a terra, su quell’asfalto talmente sporco e freddo che non so come io abbia fatto a resistere! Si sono divertiti con me fino a quando non volevano loro, nonostante io li pregassi di lasciarmi in pace, nonostante io piangessi tutte le mie lacrime, nonostante facessi schifo col sangue che mi colava da tutte le parti! Dopo che hanno finito hanno iniziato a picchiarmi! Mi hanno preso a calci, a pugni! Ma alla gente come te non importa cosa ho provato vero?! Ah, lo stesso discorso vale per Ryuichi! Comunque! A te importa cos’ho provato?! Macchè! A te non importa quante volte ho pianto ripensando a quelle scene dolorose, o a quante volte ho desiderato morire! Quei bastardi mi hanno privato della mia dignità, ridendo della mia tristezza! Spero che succeda anche a te! E che la gente dica che tu ne hai parlato solo per tirarne fuori delle voci, che si parli di te! Mi fai schifo!” Shuichi era letteralmente impazzito, aveva iniziato a piangere disperato, urlando, mentre chiunque stava guardando quel canale era inorridito dal comportamento di quel giornalista.

A quel punto, fece il suo ingresso Seguchi Tohma, che aveva ignorato la gente che cercava di bloccare il suo passaggio.

“Salve Kuroi Shigano! Sei sempre il solito bastardo vero?! Vorrei dire una cosa a chiunque stia guardando questo canale! Innanzitutto ringrazio quest’uomo per aver ridotto così questo ragazzino!” disse mentre indicò Shuichi, che piangeva fra le braccia di Ryuichi che lo stringeva forte a sé.

“E poi… a voi! Luridi bastardi che avete osato far del male a due dei miei amici! Si, amici, anche se io sono il loro presidente li considero pur sempre amici! Dico a voi tre! Se vi becco, non la passerete liscia, sarà la fine per voi, patirete le pene dell’inferno! Chiaro?!”.

Detto questo, fece cenno ai Bad Luck di lasciare quella stanza e tornare con lui alla NG, quei bastardi di quel canale non si meritavano di avere ancora per molto la loro presenza.

Ryuichi prese per mano Shuichi e lo condusse fuori, dove potevano finalmente stare da soli. Si sedettero su una panchina lì vicino, e parlarono. Nel frattempo Tohma disse agli altri che la prossima volta che succedeva una cosa del genere, dovevano subito abbandonare la stazione tv.

“Shu-chan… come stai?” “Insomma…” “Capisco… quel bastardo! Ti ha detto delle cose davvero orribili! Ma per fortuna non lo vedremo più!” “Già…” Ryuichi gli accarezzò i capelli e gli disse che lui gli sarebbe sempre stato vicino.

Seguchi Tohma si avvicinò ai due ragazzi sorridendo… “Ho una buona notizia da darvi! Sono vicino alle tracce dei bastardi che hanno osato toccarvi! Gli ho chiesto di incontrarci alle 15 di questo pomeriggio nel vicolo vicino alla NG… devo solo aspettare la risposta e… beh, sperando che dicano di si, li conceremo per le feste!” “Chi?” “Nh?!” “Chi è che andrà insieme a te?” “Oh, Eiri-san, Tatsuha-san, Mika-san, K-san… poi non so chi altro vorrà venire!” “Capisco…”.

Dopo quella conversazione tornarono alla NG, e Tohma corse al computer per andare a vedere la risposta. Appena si collegò al forum, notò una risposta… essa diceva: ‘Va bene compagno… ne saremo felici!’. Avevano abboccato, doveva assolutamente contattare gli altri.

Prese il telefono e chiamò la moglie… “Mika? Ho rintracciato i bastardi che hanno molestato Shuichi e Ryuichi! Si! Avverti tu Tatsuha e Eiri! Grazie, ci incontriamo qui alle 14.30!”.

Presto arrivò il momento dell’incontro, per primo si presentò Tohma da solo, andando incontro a Ryu, Yoh e Kim.

“Salve! Tu devi essere il nostro ‘Sexy Violence’!! Molto piacere!” “Il piacere è mio…” “M-Ma… tu sei… Seguchi Tohma!” nello sguardo dei ragazzi c’era il terrore, sapevano che era il presidente della compagnia nella quale lavoravano i Bad Luck.

Dal vicolo, comparvero Mika, Eiri, Tatsuha e K, che si avvicinarono ai ragazzi con la rabbia negli occhi. Appena furono davanti a loro, Mika iniziò a parlare facendo uscire tutta la rabbia.

“Vi siete divertiti a torturare quei ragazzini?!” “Che vuoi, stupida donna!” “No, ha proprio ragione! Avete avuto coraggio a fare quello che avete fatto… anche perché adesso ve la vedrete con noi!” “Ma chi siete?!” “Il vostro incubo!” Yuki gli riversò uno sguardo d’odio, aveva osato fare del male a Ryuichi e al suo piccolo Shuichi, il primo vero amico che aveva mai avuto.

“Ora ci divertiamo noi!” K si avvicinò ancora di più a loro, e a quel punto, da dietro di loro spuntarono proprio Shuichi e Ryuichi, pieni di rabbia.

“Voi due che ci fate qui?!” “Scusaci K! Ma… vogliamo vendicarci!” Shuichi si lanciò su Yoh colpendolo con un pugno dritto in faccia, che lo stese.

Iniziarono così a picchiarli e li ridussero davvero male. Finalmente si erano vendicati, ma i tre ragazzi non si dettero per vinti.

“Appena ci riprendiamo torneremo a cercarvi! Così ci soddisferemo ancora!” “Io non credo proprio! Se vi riprovate… vi ucciderò con le mie stesse mani!” lo sguardo di Tohma mise paura a tutti quanti, che promisero di non farsi vedere mai più.

Quella storia finalmente sarebbe finita, lasciandoli finalmente in pace. E quei tre avevano avuto la lezione che gli spettava da tempo.

Shuichi e Ryuichi sorridevano, erano felici che quei due li avrebbero definitivamente lasciati in pace.

Tutti tornarono alla NG, quel giorno non avrebbero fatto nulla, dato che ormai il video era pronto, avrebbero aspettato un po’ prima di fare qualsiasi altra cosa. L’unica sarebbe stata comporre una nuova canzone, ma avrebbero fatto con calma. Anche Seguchi aveva detto che potevano prendersi un periodo di vacanza, e dato che ormai era giugno, avrebbero potuto concedersi qualche giorno di vacanza.

Appena furono a casa, Ryuichi si mise a cucinare, aspettando che Shuichi si fosse cambiato, gli avrebbe proposto di andare da qualche parte per quei giorni di totale vacanza.

Arrivò giusto in tempo per il pasto, era tutto pronto, e il ragazzino si sedette di fronte a Sakuma, che sorrise immensamente.

“Allora… dove ti piacerebbe andare in vacanza?” “Eh?! Boh… perché?” “Non hai sentito Seguchi-san? Perché non sfruttiamo questo periodo di vacanza per andare al mare?!” a Shuichi si illuminarono gli occhi… una vacanza tutta per loro due, da soli. Ok, erano sempre da soli, però… in vacanza non erano mai stati.

“Ehm… andiamo da soli?” “Anche… se vuoi chiediamo a Suguru e Hiro…” “NO!” Ryuichi lo guardò con espressione strana sul volto… “Cioè, non che non li voglia… però… una vacanza tutta per noi…” “Va bene… in fondo farebbe piacere anche a me stare da soli!”.

Finito di mangiare, andarono a prenotare un hotel vicino alla spiaggia a Kyoto. Lì sarebbero stati da Dio.
“Per quando la prenotiamo?” “Mmm… domani? Quando partiamo?” “Io direi direttamente da oggi!” “Ok, Shu-chan! Prenoto subito!” il ragazzo chiamò al piccolo hotel e prenotarono una stanza.

Dopo poco, il telefono squillò, ed era Hiro.

“Ciao Shuichi!” “Hiro… dimmi!” “Senti, io e Suguru avevamo pensato di andare da qualche parte… se volete venire con noi…” “Ehm… spiacente ma io e Ryu-chan abbiamo già prenotato! Sai… vorremmo stare un po’ da soli…” “Oh, capisco… beh, allora ci vediamo prima di partire?” “Ok, ma vediamoci subito, perché noi partiamo oggi!” “Veniamo da voi allora! A dopo!”.

“Non vorrei che Hiro i fosse restato male…” “Nooo! Ma che vai a pensare… io direi di andare a preparare le valige!” così, andarono in camera e prepararono le borse.

Dopo poco, arrivarono Hiro e Fujisaki, così, si misero un po’ a chiacchierare. Loro due sarebbero andati a Kanagawa, anche lì c’era il mare. Si sarebbero sentiti spesso, quello era certo, ma era arrivato il momento di salutarsi.

Così, i due vocalist partirono, arrivarono alla stazione e montarono sul treno che li avrebbe portati diretti a Kyoto.

Durante il viaggio Ryuichi si addormentò, e Shuichi, si mise a pensare a tutte le cose che erano successo da quando stavano insieme. Dalle cose belle a quelle brutte.

Avevano da poco festeggiato il loro quarto mese, e si rese conto che a pochi giorni avrebbero festeggiato il quinto. Come passava il tempo! Ricordava ancora quando lo aveva conosciuto in prima superiore. Insieme avevano fatto tutto: avevano preso il diploma, erano diventati famosi, convivevano… ed erano stati addirittura molestati insieme!

Quello apparteneva alle cose brutte… oltre che quello c’erano state le loro litigate, lui aveva fatto sesso con Aizawa, gli aveva mollato un pugno, si era tagliato… cavolo… erano troppe le cose successe!

Senza dimenticare ovviamente che la sua prima volta l’aveva avuta con lui! Come dimenticare? Quanto era stato gentile in quel momento… nonostante la paura era riuscito a tranquillizzarsi per le sue parole. Eh si… ne avevano proprio passate di tutte insieme! E ne avrebbero passate tante ancora!

Mancava ormai poco all’arrivo, così decise di svegliarlo, scuotendolo un po’. Il ragazzo aprì gli occhi, trovandosi davanti il sorriso di Shuichi.

“Tra poco scendiamo!” “Oh… scusa… mi sono addormentato… ti sarai annoiato di sicuro!” “Tranquillo! Ho pensato a tante cose!!” si baciarono, e successivamente si avviarono all’uscita.

Dopo un po’, arrivò il momento di mettere piede a Kyoto, dove si diressero subito all’hotel. Esso era munito di terme… un motivo in più per sperimentare ciò che aveva fatto Suguru! Quella era l’unica cosa che ricordava quella sera della sbronza.

Arrivati, misero i vestiti nei due armadi e si sdraiarono sul letto per riposarsi un po’. Anche se erano stati seduti tutto il tempo, era stato molto stancante quel viaggio, o almeno per Shuichi, dato che l’altro aveva dormito tutto il tempo.

“Carina questa stanza!” “Già… molto! Che ore sono?” “Sono le sei di pomeriggio… direi che il mare ormai lo vediamo domani!” “Allora… TERME!” “Siii!”.

Si cambiarono per la cena, che avrebbero fatto alla mensa dell’hotel. A Shuichi sarebbero molto mancati i pasti di Ryuichi!

Shuichi si mise i suoi pantaloncini verdi con sopra una maglietta smanicata a collo alto nera, e Ryuichi indossò un paio di pantaloni blu scuro abbinati ad una canottiera bianca.

Erano pronti per andare a cena. Dove mangiarono buon sushi (per la gioia di Shuichi). Stettero molto tempo a chiacchierare lì alla mensa, dove venne fuori il discorso del loro imminente quinto mese insieme.

“Ryu-chan! Sono davvero felice! Stiamo arrivando a poco meno di metà anno insieme!” “Eheheh! Visto? Io e te siamo davvero inseparabili!” un sorriso da entrambi i ragazzi, fino a che, la signora che gestiva l’hotel disse ai due che avrebbe dovuto pulire, e che se volevano, potevano usufruire delle terme. A quell’ora non sarebbero state molto affollate, diciamo che la gente se ne stava nelle proprie camere a digerire la cena.

“La ringraziamo signora!” “Oh… che ragazzi gentili che siete, di questi tempi ne capita ben pochi… per esempio l’altro giorno ad un gruppo di ragazzi ho chiesto gentilmente di sgomberare la mensa perché avevo da pulire, e sapete loro cosa mi hanno risposto?” i due ragazzi fecero cenno di no con la testa… “Beh, lo faccia! Noi non ci schiodiamo da qui!” “Che maleducati…” “Oh… ormai è abitudine, anzi, sono piuttosto sorpresa dalla vostra gentilezza!” “Si figuri!” “Se avete bisogno di qualsiasi cosa, non esitate a chiedere, ok?” “Va bene!” così, si diressero nella loro stanza per indossare il costume e far rotta verso i bagni termali.

In pochi minuti, fecero ingresso nel bagno, era davvero un bel posto, invitante soprattutto! C’era un’enorme vasca con acqua calda, decorato con pietre e piante ovunque, e uno spazio tutto in legno per rilassarsi anche fuori dall’acqua.

Shuichi si lanciò subito in acqua, dicendo a Ryuichi di raggiungerlo dato che l’acqua era della temperatura giusta. Sakuma non se lo fece ripetere e si immerse nella tiepida acqua.

Stettero per molto tempo ad occhi chiusi a rilassarsi, Shuichi a quel punto si avvinghiò ad un braccio del ragazzo, che arrossì spaventosamente.

“Che hai?” “E… se entra qualcuno?” “E allora?” “No, era per così dire…” il ragazzo gli sorrise, e si immerse sotto l’acqua. Lentamente, gli abbassò il costume, rivelandosi l’erezione davanti ai suoi occhi color mare. Glielo prese in bocca e dopo poco tornò in superficie.

“Cavolo, è davvero difficile!” “Sh-Shu-chan! Ma sei scemo?!” “Ihih! No…” a quel punto tornò sott’acqua e continuò ciò che aveva iniziato. Ryuichi iniziò a gemere a bassa voce, la bocca di Shuichi e l’acqua tiepida… gli facevano un effetto davvero rilassante e piacevole! Sentì un rumore provenire dalla porta, così tirò su Shuichi, che si imbronciò.

“Che cavolo…?!” “C’è gente…” il ragazzino si mise in silenzio e chiuse gli occhi per far finta di nulla. Fece il suo ingresso un signore sui quarant’anni, che sorrise ai due ragazzi.

“Non capita spesso di vedere dei ragazzi così giovani in un posto come questo!” “Davvero?” “No… solitamente ci vengono i vecchi come me!” “Ah…” “Scusate… non volevo interrompervi… fate con comodo…” “Eh?” “Non c’è bisogno che smettiate di parlare col mio arrivo, non fate caso a me!” “Ah, ok…”.

Dopo un po’, il signore si rivolse nuovamente ai due ragazzi, che stavano ridendo mentre si schizzavano con l’acqua.

“Ehehe… mi torna il sorriso a vedere certe cose! Fortuna che non vi vergognate!” “Cosa… vuole dire?” “Si capisce…” “Eh?!” “Voi due… i vostri sorrisi, i vostri sguardi! Si vede che vi volete molto bene!” tutti e due arrossirono, e il signore rise della loro purezza.

“Scusatemi, non mi sono presentato! Il mio nome è Yuji Kurosaki! Molto piacere!” “Sakuma Ryuichi!” “Shindou Shuichi!” “Che bei nomi che avete! E siete anche dei bei ragazzi!” la situazione era abbastanza imbarazzante, ma… chi era quel signore? Perché faceva tutti quegli apprezzamenti su di loro? Era strano, ma pareva che li stesse scrutando, stesse cercando di capire il loro comportamento.

“Scusate, non vorrei intromettervi… ma… io sono uno scrittore… vedete, io mi ispiro molto alle coppie di innamorati, e voi due siete davvero solari! Eheheh… vedere due ragazzi che si amano così apertamente è molto difficile!” “Ah… vero…” “Non abbiate vergogna! La vostra è davvero una bella cosa!”.

Dopo poco, i due ragazzi salutarono l’uomo e tornarono nella loro stanza, ma prima passarono dalla signora a salutarla e darle la buonanotte.

“Buonanotte signora! Questi bagni sono stupendi!” “’notte!!” “Oh, ragazzi! Mi riempite il cuore di gioia! Il mio nome è Ritsuko Kurosaki!” “Kurosaki?! Abbiamo incontrato un uomo con lo stesso suo cognome!” “Oh, quello è mio marito… non vi avrà per caso infastidito?” “No, non si preoccupi!” “Dovete sapere che lui ama molto guardare i giovani, per prendere spunto per le sue storie! Vi ha detto che è uno scrittore, vero?” “Si, ce l’ha detto!” “Beh, dovete scusarlo… non lo fa apposta a starvi a guardare!” “Non si preoccupi! Comunque io mi chiamo Shuichi Shindou, e lui è Sakuma Ryuichi!” “Piacere ragazzi! Sono felice di ospitarvi!” le sorrisero e se ne andarono in camera.

Mentre erano sdraiati nel letto ripensarono ai due coniugi… lei era una donna gentile e premurosa, era alta, snella con i capelli neri molto lunghi, legati in una coda di cavallo, i suoi occhi era colore dello smeraldo. Mentre lui, era alto, magro e portava i capelli castani abbastanza lunghi, e aveva due splendidi occhi color ghiaccio. Anche lui era molto gentile. Erano davvero perfetti insieme.

Ryuichi abbracciò il suo ragazzo ed entrambi si addormentarono, cullati l’uno dal respiro dell’altro.

Il mattino seguente, si lavarono e si vestirono. Shuichi indossava un paio di jeans stretti, con una maglietta arancione ed un giubbotto anch’esso di jeans, mentre Ryuichi indossava un paio di jeans neri e una camicia di colore bordeaux.

Andarono subito in mensa, dando il buongiorno alla donna, che gli servì subito la colazione, e successivamente si sedette accanto a loro.

“Vi spiace se mi metto qui?” “No, assolutamente!” era stato Ryuichi a risponderle sorridendo, e lei ricambiò il sorriso… “Sapete ragazzi? Voi mi ricordate molto mio figlio e il suo ragazzo…” “Suo figlio è…?” “Oh, si… non vi darà per caso fastidio?” “Assolutamente! Io e Ryuichi siamo fidanzati! Eheheh!” “Oh, che fortuna! Da una parte lo sapevo già!” “Che tipo è suo figlio?” “Mio figlio? Lui è un ragazzino di sedici anni, ha i capelli castano chiaro, del tuo stesso taglio, Shuichi, e gli occhi del mio stesso colore… a dirla tutta gli somigli molto! Anche se purtroppo è un po’ chiuso di carattere… sai, non ha passato bei momenti a causa di un incidente…” “Oh, mi spiace…” “E… il suo ragazzo, è bello da morire, ha vent’anni! Ha i capelli del tuo taglio Ryuichi, forse un po’ più lunghi, castano scuro ed ha gli occhi color dell’ametista! È anche piuttosto alto! Mio figlio si chiama Hisoka, mentre il suo ragazzo si chiama Tsuzuki Asato! A prima vista sembrerebbero cane e gatto, ma in realtà vanno molto d’accordo! Anche perché il carattere di Tsuzuki è molto allegro!” “Devono essere simpatici!” “Oh, stasera dovrebbero fare ritorno a casa! Sapete, sono andati per due giorni a Tokyo… e stasera tornano! Li conoscerete senz’altro!”.

Dopo un po’, i due ragazzi si alzarono da tavola salutando la donna e andarono a farsi un giro per la città. Era una cittadina molto tranquilla, dove la gente camminava spensierata. Sembrava tutto un altro mondo rispetto a Tokyo, dove tutti erano sempre di fretta e in ritardo!

“Forse Ryu-chan ci farà bene conoscere gente nuova!” “Sinceramente anche a me piacerebbe incontrarli! E poi se è il figlio di quella dolce signora, beh, deve essere senz’altro gentile come lei!” “Già… ma chissà cosa intendeva lei per… incidente?” “Ma… non saprei, comunque… che ne dici di andare in centro a vedere un po’ di negozi?” il ragazzino annuì e si diressero nel centro.

La prima cosa che fecero era andare a mangiare qualcosina al primo negozio di dolci, dove presero una deliziosa tortina alla panna, che la gustarono dividendola a metà.

Dopo, si diressero alla torre che c’era in mezzo alla città, e ammirarono il panorama mattutino. Shuichi introdusse 20 yen nel piccolo cannocchiale e si mise a guardare più accuratamente il paesaggio.
“Ryu-chan! Guarda! È bellissimo!” “Fa vedere!” si mise a guardare tutto il panorama mentre abbracciava il ragazzino da dietro. Appena furono finiti i minuti di tempo per guardare attraverso lo strumento.

Dopo poco, dato che era quasi ora di pranzo, tornarono all’hotel, i manicaretti che cucinava Ritsuko erano davvero squisiti. Arrivarono a corsa, e la donna sorrise nel vederli, erano davvero simili ai suoi ragazzi!

Shuichi, che era uscito a fare due passi, nel bel mezzo del corridoio, vide una rosa rossa, probabilmente era caduta dal vaso lì vicino, quando fece per raccoglierla, qualcuno la prese prima di lui.

“Ehy!” “Che vuoi?” “Quella rosa… l’avevo vista prima io!” “Senti… dovevi prenderla prima! Sei stato lento!” “Volevo regalarla! Tu me l’hai rubata!” “Ma finiscila! E se ti dicessi che anche io volevo regalarla? Come la mettiamo?” “La mettiamo che l’ho vista prima io, quindi lasciala!” “No!” “Ma è mia!” “Dammelaaaa!” “Noooo!” tutto quello scompiglio richiamò Ryuichi, un ragazzo e Ritsuko.

“Bastaaaa!” “Eh?” entrambi i ragazzi si fermarono, osservando la donna che si stava avvicinando a loro… “Hisoka! Ti sembra il modo? Smettila di infastidire i miei clienti!” “Ma è lui che ha iniziato!” “Niente scuse!” “Ma… mamma…” Shuichi ricollegò… quello non poteva essere figlio di quella donna gentilissima! C’era sicuramente un equivoco!

“Ora… Hisoka! Presentati a Shuichi! Che è un bravo ragazzo!” il ragazzino porse la mano a Shuichi, che con riluttanza gliela strinse.

Nel frattempo Ryuichi si presentò a quello strano ragazzo che aveva davanti e stava sorridendo.
“Ritsuko mi aveva parlato di voi! Il mio nome Tsuzuki! Piacere!” “Ryuichi!!” “Non far caso a quello scemo… fa così perché non gli piace vedere gente nuova!” “Oh… non fare caso tu a quello scemo! Solitamente è sempre allegro… e non si mette a discutere per delle sciocchezze del genere!” “Eheh… in realtà, è proprio come Hisoka!” Ryuichi ricordò che lui ed Hisoka stavano insieme, e sorrise in direzione del ventenne.

“Mh?” “Scusa… però mi sono ricordato quello che Ritsuko ha detto di voi!” “Cioè?” “Che siete fidanzati! O sbaglio?” “No… affatto! Perché?” “Perché anche io e Shu-chan stiamo insieme!” “Che bella notizia!”.

Mentre i due ragazzi stavano facendo amicizia, Shuichi e Hisoka erano ancora faccia a faccia, che si tiravano occhiate di odio.

Tsuzuki andò verso Hisoka e senza fermarsi lo prese per un braccio e si allontanò con lui, sotto lo sguardo dei due vocalist, che tornarono in camera.

Shuichi si sedette sul letto imprecando, alla fine la rosa era rimasta fra le mani del moccioso! E per di più, era anche antipatico.

“Shu-chan? Cos’hai da sospirare in quel modo?” “Lo odio! Senza offesa per Ritsuko, ma quel ragazzino è davvero odioso!” “Strano… il suo ragazzo mi ha detto che lui è così scontroso quando vede gente nuova ma… chissà perché?!” “Perché è antipatico!” “Ma dai… che ne sai? Magari è anche simpatico, soltanto che vi siete conosciuti in modo sbagliato!” “Perché ti metti a difenderlo?! Io non capisco!” “Perché tu vuoi sempre aver ragione nonostante abbiate sbagliato entrambi!” Shuichi si sdraiò appoggiando la testa sulle gambe del suo ragazzo, chiudendo gli occhi e continuando a sospirare.

Nel frattempo, nell’altra stanza Hisoka stava parlando con Tsuzuki. Il ragazzo sorrideva mentre osservava il suo ragazzo che andava avanti e indietro per la stanza, ricordando quel ragazzo con quel carattere davvero fastidioso.

“Io non lo sopporto! Ma chi si crede di essere?! Con quel colore ridicolo di capelli, poi!” “Hisoka… dai… lascia perdere!” “Tsuzuki… perché?” “Cosa?” “Perché devo aver paura?!” “Lo so… lo so benissimo! Ma secondo me non hai nulla di cui essere preoccupato!” il ragazzo lo abbracciò, mentre il giovane Hisoka si buttò fra le sue braccia piangendo. Era strano, chissà cos’aveva quel ragazzino? Di cosa aveva paura?

La sera, mentre Shuichi e Ryuichi si dirigevano in mensa, incontrarono gli altri due. Tsuzuki li salutò gentilmente, e si presentò a Shindou, mentre Hisoka si voltò dall’altra parte facendo finta di nulla. Nei suoi occhi però c’era qualcosa di strano, e Shuichi lo notò, sembrava che un velo di tristezza si fosse impadronito del suo sguardo, e se da prima la sua espressione era di odio, in quel momento si era tramutata in malinconia, anche se fu un momento.

Gentilmente Ryuichi si avvicinò al ragazzino e gli sorrise presentandosi, anche se Hisoka gli strinse la mano con indifferenza.

“Che ne dite di cenare con noi?” Tsuzuki voleva essere ospitale, ma Hisoka reagì male a quella richiesta… “Cosa?! No! Perché devi chiedere queste cose facendo tutto da solo?!” “Hisoka…” “Smettila di fare sempre di testa tua! Lo sai benissimo! Lo sai!” la rabbia di Shuichi stava salendo… “Senti un po’! Se ti diamo noia non importa! Almeno dille meglio le cose, sai, qualcuno potrebbe anche restarci male! Sappi una cosa, se sarai sempre così antipatico non troverai mai uno straccio d’amico! Non so come faccia lui a sopportarti!” “A me gli amici non servono! Non li voglio e non li ho mai voluti! Tieni fuori Tsuzuki per favore!” il ragazzino si allontanò arrabbiato, lasciando gli altri tre a guardarlo andarsene.

“Scusate… lui non lo fa apposta…” “Beh, Shuichi… penso che tu ti sia comportato un po’ male…” “Forse si, ma se lo merita!” “Senti Shuichi, mi spiace che tu lo veda così… ma credimi lui in realtà non è in questo modo… si fa vedere così per tenersi lontane le persone, ma in realtà è un bravo ragazzo… non lo fa con cattiveria…” “Sarà… ma se continua così…” “Shuichi smettila! Né io né te lo conosciamo… per favore basta!” “Senti… non voglio dirti cosa gli è successo, ma devi sapere che c’è stato un evento che lo ha traumatizzato, e per questo non riesce, anzi, non vuole socializzare con nessuno…” il ragazzino, sospirando si allontanò verso la mensa, seguito dagli altri due ragazzi.

Si sedettero al tavolo, e Tsuzuki iniziò a mangiare.

“Potete pure cominciare, lui non verrà…” Shuichi prese le bacchette ed iniziò a gustarsi il ramen, in fondo gli dispiaceva per quel ragazzo… quel ramen non era saporito come al solito, forse la scena del ragazzino che se ne andava per colpa delle sue parole gli aveva lasciato l’amaro in bocca.

“Shu-chan, non hai fame?” “Non molta… penso che me ne andrò in camera…” Shindou si alzò e se ne andò con un’espressione triste sul volto. Mentre Tsuzuki diceva quelle parole aveva uno sguardo abbattuto, forse davvero era così grave ciò che era successo a quel ragazzino, che a ricordarselo lo faceva star male. Mentre si dirigeva verso camera sua, notò che in cortile, seduto sotto al portico c’era proprio Hisoka con lo sguardo nel vuoto, voleva chiedergli scusa, così, si avvicinò a lui, senza dire una parola.

Dopo poco, si sedette accanto a lui, che si voltò con sguardo strano, come impaurito, terrorizzato dalla sua presenza.

“Che vuoi?” cercò di tenere l’espressione da duro, ma il tono della voce lo aveva tradito… “Niente… anzi, qualcosa c’è…” Hisoka stette a guardarlo, aspettando ciò che aveva da dirgli… “Mi spiace essermi comportato così… scusami…” “Mh…” lui non voleva scusarsi, ma in quel momento a Shuichi non importava.
“Forse… potremo essere amici… magari ci siamo conosciuti in un momento sbagliato…” “No, non voglio avere amici…” Shuichi sospirò, ma perché reagiva così?

“Posso chiederti il perché?” il ragazzino spalancò i suoi verdi occhioni e successivamente li abbassò verso il terreno, non voleva farsi vedere da quel ragazzo. Lentamente si alzò, e si diresse verso il laghetto li davanti, guardando il riflesso della luna.

“Forse… se ne parli potrei capirti…” “Non voglio…” “Senti… non voglio obbligarti, ma io ne so qualcosa. Quando mi tengo dentro le cose sto male, molto. Se ne parlo, sto male comunque, però sento di essermi tolto un peso… magari non t’interessa, chi te lo fa fare di ascoltare qualcuno che hai conosciuto due ore fa? Questo è vero, io mi sono comportato male con te, ma io sono sicuro di aver sbagliato tutto, perciò… vorrei ricominciare da capo. Se per te va bene…” “No…”.

Shuichi sentì qualcosa che gli attanagliava il petto, doveva avere davvero pensieri orribili per non voler avere amici, però… sentiva anche che doveva fare qualcosa per lui, anche se forse non in quel momento. Così, lo lasciò solo con i suoi pensieri, tornando in mensa dagli altri due.

“Shuichi! Che ci fai qui?” “Mmm… non so cosa fare…” la faccia di Shindou era preoccupante… “Che hai?” “Niente… ho solo… capito che non sono bravo in tutto…” i due ragazzi non capivano, chissà a cosa si riferiva?

Hisoka nel frattempo tornò in camera, sulle labbra gli si era formato un piccolo sorriso… da una parte gli aveva fatto piacere che qualcuno si fosse interessato a lui, anche se si trattava di quell’odioso ragazzo con i capelli fucsia! Però, era sempre convinto di non volerlo conoscere più a fondo, così, si diresse in camera sua e si addormentò. Come al solito avrebbe avuto il sonno molto agitato.

“Ragazzi… credo che tornerò da Hisoka… sapete… non mi va che stia da solo…” “Ehm… Tsuzuki?” “Si? Dimmi Shuichi?” “Ehm… io c’ho provato…” il ragazzo forse capì e sorrise al ragazzo, e si diresse in camera.

“Cosa hai provato?” Shuichi appoggiò la testa sul tavolo… “A parlargli…” “Non capisco…” “A Hisoka… ho voluto scusarmi, non so perché, ma mi sentivo in dovere di farlo… e gli ho offerto anche la mia amicizia ma… lui non ha voluto. Sembra così triste…” “Già… non ti sei comportato nel migliore dei modi… comunque, adesso non pensarci, andiamo a letto, stamani ci siamo svegliati prestino, ed ho sonno, vuoi?” “Si, andiamo…”.

Presto furono sdraiati nel letto, a differenza di Ryuichi che si addormentò subito, Shuichi non riusciva a prender sonno. I pensieri erano caduti su Hisoka, voleva assolutamente scoprire cosa gli era successo… era strano che non volesse avere amici.

Aveva bisogno di uscire a prendere una boccata d’aria, così, si alzò e si diresse nel cortile, sedendosi in riva al piccolo laghetto.

Dopo poco, sentì un rumore, e si voltò, vedendo gli occhi tristi di Hisoka, che appena lo vide si voltò e fece per andarsene.

“No! Aspetta! Ti prego!” Shuichi lo rincorse e lo fermò prendendolo per un braccio.

“Lasciami! Ti prego! Lasciami!” il suo respiro aumentò a dismisura, era terrorizzato, e Shuichi non sapeva cosa fare… “Calmati! Non voglio farti niente!” il ragazzino dette uno strattone, e nel liberarsi finì a terra. Nascose il viso fra le braccia per impedire a Shuichi di vederlo.

Shindou era rimasto colpito da quella scena, così, si inginocchiò di fronte a lui e iniziò ad accarezzargli i capelli con fare gentile. Voleva farlo tranquillizzare, così, dalla semplice carezza lo abbracciò.

“Non voglio farti del male… non sono il tipo… ora… cerca di calmarti…” “Vattene… lasciami in pace…” le lacrime scorrevano lungo il suo viso, ma Shuichi non poteva vederlo, lo percepì soltanto dal tremolio che proveniva dal suo corpo.

Lo fece alzare a sedere e lo guardò negli occhi, represse le lacrime di commozione che stavano per uscirgli e gli accarezzò il viso… “Adesso basta piangere… so di essermi comportato male, e questo magari ti blocca ancora di più ma… io voglio essere tuo amico… e sai cosa vuol dire essere amici? Non farsi del male… e se voglio essere tale, non posso farti del male, quindi, fidati di me…” Hisoka si asciugò le lacrime restando in silenzio a guardarlo.

“Ora… ti sei calmato un po’? Ti fidi un pochino di me?” Hisoka annuì… “Si… ci provo…” “Nh?” “Ad… essere amici…” “Mi fa piacere!” Shuichi gli regalò uno di quei sorrisi immensi, come solo lui sapeva fare, che contagiò il ragazzino che ricambiò.

“Senti… magari domani possiamo stare tutti insieme! Che ne dici? Forse, imparerai a fidarti delle persone giuste! Non so perché ti comporti così, ma sappi che se vuoi dirmelo, io ti ascolterò!” “Non… non mi va adesso…” “Non importa, quando te la senti!” stettero un altro po’ a guardarsi, poi, Shuichi suggerì di andare a dormire perché era stanco, e si sarebbero rivisti il mattino seguente.

Appena toccò il letto si addormentò, ora che non aveva più pensieri in testa, fu tutto più semplice.

Il mattino seguente, quando arrivarono alla mensa, Hisoka e Tsuzuki erano già a tavola. Il ragazzino dagli occhi verdi, come vide Shuichi lo salutò con la mano, sorridendogli e invitandolo a sedersi con loro, sotto lo sguardo sconvolto del suo ragazzo e di Ryuichi, che non capivano cosa fosse successo.

“Hisoka? Posso avere una spiegazione?” “Ci siamo incontrati stanotte e… mi ha parlato! Forse adesso mi fido di lui…” il ragazzo lo baciò sulla fronte sorridendo.

Chiacchierarono un po’, ovviamente Hisoka non partecipava molto ai discorsi, ma qualche risata gli scappò nel vedere Shuichi e Ryuichi parlare, erano davvero divertenti. Tutti erano allegri, e per la verità si sentiva un po’ fuori luogo, ma non gli importava.

La situazione era un po’ migliorata, e anche lui se ne stava rendendo conto. Da lontano la signora Ritsuko sorrise, e suo marito gli chiese che cos’avesse da essere così allegra.

“Ma come, non ti sei accorto di nulla? Non vedi che nostro figlio… finalmente sta con qualcun altro che non sia Tsuzuki?!” “E di cosa ti stupisci? Io appena ho visto quei due ragazzi, già lo sapevo!” “Sono davvero felice per lui…” “Anche io cara…”.

Al tavolo, Shuichi iniziò a chiacchierare con Hisoka, aveva visto che si trovava a disagio, così aveva deciso di parlare direttamente a lui. Forse, avrebbe fatto meglio a parlargli privatamente, anche perché voleva parlargli anche di Ryuichi, di lui.

“Hisoka? Ti va di venire con me?” “Dove?” “Fuori! A fare due passi…” il ragazzino lo guardò strano, ma poi si alzò dalla sedia e lo seguì. Non aveva alcun motivo di avere paura di lui.

Si sedettero in riva al laghetto, dove si erano incontrati la sera prima, e Shuichi iniziò a parlargli di sé.

“Sai, io faccio il cantante, non so se hai già sentito il nome del mio gruppo… i Bad Luck…” “Si, ne ho sentito parlare…” “Ecco… quando facciamo un altro concerto nella tua città te lo faccio sapere subito! Se vuoi puoi venirmi a vedere e ti procurerò i pass gratis!” “Davvero?” “Certo…” “Però… non ho mai sentito le tue canzoni!” “E allora? Un buon motivo per venire al mio concerto quando ci sarà!” Hisoka sorrise.

“Ma… Ryuichi… è il tuo ragazzo?” “Si, lo è, perché?” “No… così…” “Eheh! Ah, puoi fidarti anche di lui! Lui è una persona davvero stupenda, sai? E poi, è davvero gentile, se ho bisogno di lui, c’è sempre per me!!” “Anche Tsuzuki è così… anzi, lui è fin troppo paziente…” “Voi due vi amate molto, vero?” “Si… perché si vede?” “Con occhio normale no… ma io sono un esperto in queste cose! E poi, sei fortunato, lui è davvero carino!” “Lo so…” “E… anche tu lo sei…” Hisoka arrossì, non capì perché, ma quel complimento lo aveva del tutto colpito.

“Che hai , Hisoka?” “Niente… anche io vedo quando qualcuno è carino…” “Mh?” “Intendo… che anche Ryuichi è molto carino!!” “Eheh… ovvio, è il mio ragazzo!!” Hisoka bisbigliò qualcosa, che Shuichi non capì… “Cosa?” “No, è che… anche tu sei molto, molto carino!” “Ah, grazie!” Shuichi sorrise, pian piano, notò che il ragazzino si stava aprendo con lui. Se prima non gli avrebbe rivolto parola, adesso pian piano qualcosa riusciva a dirgli. Sinceramente però, era davvero curioso di sapere che cosa gli era accaduto in passato, voleva davvero scoprirlo, e magari stargli pure vicino.

Shuichi gli chiese se quella sera aveva voglia di fare un giro insieme a lui, così, si sarebbero divertiti insieme, e magari, oltre che stare solo con Tsuzuki, poteva provare l’ebbrezza di stare insieme ad un amico. Hisoka acconsentì, era tentato davvero tanto all’idea di stare con lui.

Dopo un po’, si diressero dagli altri e gli dissero quello che avevano in mente. Tsuzuki ne era molto felice, finalmente si divertiva con qualcun altro, finalmente riusciva a sorridere!

“Mi fa davvero piacere Shuichi che tu ti sia dato tanta pena per lui!” Tsuzuki aveva preso da una parte Shindou… “Oh, ma lo faccio volentieri! Lo avevo giudicato male! E adesso mi accorgo di quanto io mi ero sbagliato! Mi fa piacere uscire con qualcun altro che non sia Ryuichi, che non siano o Hiro o Suguru…” “Beh, ti dirò, anche a me fa piacere uscire con Ryuichi! Ho trovato un amico stupendo in lui! Mi farebbe piacere conoscere meglio anche te… però, preferisco tu stia con lui stasera! Tanto, quanto state qui?” “Beh, ancora dieci giorni!” “Allora, ne abbiamo di tempo!” il ragazzo gli strizzò l’occhio, e questo fece un po’ arrossire Shuichi… quel ragazzo era davvero molto bello, e poi aveva due occhi meravigliosi! Non è che si era eccitato, però, quel gesto, lo aveva fatto solo arrossire.

Arrivò presto la sera, e prima di uscire, Shuichi aiutò il ragazzo a scegliersi i vestiti… e Hisoka aiutò Shindou. Il sedicenne indossava un paio di pantaloni di jeans non troppo stretti, con sopra una canottiera nera e una giacca lunga di colore nero, mentre Shuichi, i pantaloni di pelle di Ryuichi e la camicia tigrata di rosso e nero con il collare con la fibbia.

Uscirono, salutando i due ragazzi e la madre di Hisoka, che sorrise ai due ragazzini che si stavano allontanando.

Arrivarono in paese, dove camminarono per tutto il centro, che era illuminato dai lampioni, le lucerne di tradizione giapponese e altri addobbi simpatici per la festa dell’estate che si teneva ogni anno a Tokyo.

A vedere tutta quella gente, a Hisoka si strinse il cuore, aveva paura, così, per istinto strinse la mano a Shuichi, ma poi la ritrasse velocemente rendendosi conto di ciò che stava facendo.

“Che c’è?” “Scusa…” “Avanti…” gli porse la mano, in modo che gliela stringesse di nuovo, e continuarono a camminare per la città.

Il piccolo Hisoka arrossì nuovamente… sentì una strana sensazione dentro di sé, come se gli stesse smuovendo qualcosa all’interno dello stomaco, ma non ci fece molto caso.

Si fermarono al chiosco di ramen a mangiare, dove entrambi commentavano la serata. Shuichi disse che non aveva mai visto un paese così carino, anche perché a Tokyo facevano le cose in grande, mentre Hisoka disse di esser felice per le nuove emozioni che riusciva ad avere con lui. Finalmente aveva trovato un amico! E non aveva mai provato niente di simile.

“Ti va un gelato, Hisoka?” “Certo!” così, presero due gelati e si sedettero su una panchina per mangiarlo. Ogni tanto, si tiravano piccole occhiatine, dove Shuichi gli sorrideva sempre, e Hisoka, arrossiva, senza che il ragazzo ovviamente se ne accorgesse.

Dopo poco, Hisoka si sporse verso Shuichi, abbracciandolo forte. Aveva paura di perderlo, anche perché, dopo quei dieci giorni, si sarebbero più rivisti? Aveva paura di non rivederlo più… e questo lo faceva star male.

“Come mai quell’espressione triste? Qualcosa che non va?” “N-No… cioè… e se… non ci rivedessimo più, poi?” “Scherzi? Sono o no il tuo primo amico? Pensi che io non mi faccia più vivo?” “Grazie…”.
Quell’abbraccio durò ancora a lungo, entrambi facevano molta fatica a staccarsi, si sentivano così bene a contatto l’uno con l’altro. Così bene che Shuichi aveva paura di quella sensazione.

Si era fatto tardi, così, decisero di tornare all’hotel, ma prima, Hisoka disse a Shuichi di andare avanti, e che lo avrebbe raggiunto pochi secondi dopo, voleva fargli una sorpresa, voleva comprargli delle mele caramellate, tipiche del Giappone.

Mentre Hisoka si dirigeva al baracchino dei dolci, si sentì strattonare per un braccio da qualcuno. Credendo che fosse Shuichi, non ci fece molto caso, ma quando si voltò e vide un uomo sui quarant’anni che gli stringeva il polso, iniziò a tremare dal terrore.

Aveva paura, molta paura… il suo cuore batteva fortissimo, quasi come se stesse per avere una tachicardia! L’uomo gli sorrise caldamente.

“Ciao piccolo… sei solo?” “Io… s-no!” “Mh… bene! Vieni con me…” l’uomo che lo stava trascinando via, era alto, con capelli neri e occhi dello stesso colore.

Mentre lui parlava, il piccolo Hisoka, riuscì ad urlare, per richiamare l’attenzione di Shuichi, che lo riconobbe subito e corse immediatamente da lui.

“Cosa stai facendo?!” “Che vuoi, moscerino!” “Senta… lui è con ME!” l’uomo senza ascoltarlo continuava ad andare avanti, così, Shuichi lo colpì alla schiena con un pugno.

“Ragazzino! Togliti dalle scatole!” “Mai!” l’uomo colpì Shindou con un pugno sul viso, facendogli uscire il sangue dalle labbra, e Hisoka era a terra immobile, aveva paura per il suo amico… ma Shuichi, gli tirò un calcio nello sterno facendolo piegare, così prese Hisoka per un braccio trascinandolo via il più velocemente possibile.

Era stata davvero una brutta esperienza, ma per fortuna ne erano usciti salvi.

Si sedettero su una panchina, e il sedicenne, cercò di trattenere le lacrime, ma alla fine pianse.

“Ehy…” Shuichi lo accarezzava, e dopo poco si calmò… “Che c’è?” “Ho avuto paura…” “Lo so…” Hisoka a quel punto, si buttò fra le braccia esili del ragazzo con i capelli fucsia ed iniziò a parlare.

“Vedi… io… non voglio essere così fifone, ma purtroppo non lo faccio apposta. Vedi, tempo fa, mi è successa una cosa simile, ma non c’è stato nessuno che mi avesse potuto aiutare… ero da solo, era notte, ed ero uscito a prendere una boccata d’aria perché non riuscivo a dormire. Così, per sbaglio vidi la scena di uomo che picchiava una ragazza. Lui mi vide, e subito mi venne addosso, trascinandomi con lui. Dopo poco, mi spogliò del tutto e mi buttò a terra, facendo di me tutto ciò che poteva. Ti giuro, che sensazioni più orribili di quelle non le ho mai provate! Sentire un uomo sui quarant’anni, che ti ruba la verginità, ti tratta come fossi un oggetto ai suoi ordini, ti viene addosso proprio per farti capire che per lui non vali niente…! Io… da quel giorno ho sempre avuto paura di tutti! Per quello non volevo più amici! Solo Tsuzuki fino a quel momento era riuscito a parlarmi e beh… alla fine ci siamo pure fidanzati. Però, è stata un’esperienza terribile… soprattutto poi per la prima volta che l’ho fatto. Mi ci è voluto tantissimo per la paura, ma poi ho lasciato che Tsu-chan mi entrasse dentro e… beh, ora sono abituato…” a quelle parole Shuichi iniziò a piangere… quel ragazzino come lui aveva provato cos’era una violenza sessuale… e poi… aveva solo sedici anni!
“Scusa ma… quando è accaduto?” “Circa… due anni fa…” “COSA?!” addirittura, aveva quattordici anni! Quel bastardo!

“Perché piangi, Shuichi?” “So cosa provi… l’ho provato sulla mia pelle per ben due volte!” il piccolo Hisoka abbracciò ancora più forte l’amico. Entrambi avevano avuto la stessa traumatica esperienza, solo che Shuichi l’aveva superata subito perché aveva un carattere allegro e sicuro, mentre Hisoka aveva un carattere molto fragile. Gli faceva davvero tanta tenerezza quel ragazzino aggrappato al suo corpo.

“Su, ora è tutto finito! Ci sono io qui con te! C’è Tsuzuki, e se vuoi c’è anche Ryuichi!” Shuichi gli sorrise immensamente, e Hisoka, per ringraziarlo gli dette un bacio sulla guancia, che fece arrossire il ragazzo.

“Che dici, torniamo?” “Va bene… e… GRAZIE!” “Figurati!” così, si avviarono verso l’hotel, e nuovamente Hisoka gli strinse la mano a Shuichi. Prima lo aveva fatto per la paura della gente, ma quella volta lo aveva fatto perché voleva avere un contatto fisico con lui a tutti i costi.

Appena furono all’hotel, Hisoka si fiondò fra le braccia del suo ragazzo, e Shuichi, baciò subito Ryuichi sulle labbra.

“Allora, dove siete stati di bello?” “In paese!” “Com’era?” “Bello… mi piace lo stile di questo posto!”.

Hisoka, ad un certo punto prese Tsuzuki per mano e lo portò in camera, doveva raccontagli dell’accaduto, e per fortuna che c’era Shuichi con lui!
“Shu-chan? Che cos’aveva Hisoka?” “Un uomo ha cercato di…” “Cosa?!” “Si, per fortuna che c’ero io! Se non riuscivo a portarlo via, non me lo sarei MAI perdonato!” “Capisco…” “Ma lo sai perché?” “No…” “Perché… anche a lui è già successo una volta, per la precisione due anni fa, all’età di quattordici anni, ti rendi conto?!” “Oh mio Dio… povero piccolo…” “Già…” “Ma come sta, voglio dire, come ha reagito?” “Inizialmente malissimo, poi, si è ripreso. Da quando mi ha abbracciato si è ripreso del tutto!” “E Tsuzuki che si preoccupava che non avrebbe mai avuto contatti fisici con altre persone!” “Per fortuna!” “Infatti, se lo avessi fatto con altri ragazzi ti avrei già ucciso! Ma Hisoka… lui va bene!” “Che vuoi dire?” “Voglio dire, qualsiasi cosa succeda, non mi arrabbierò!” “Eh?! Sei scemo?!” “No… se baci Hisoka va bene!” “Ma che dici? Sei matto?” “No… sinceramente anche io vorrei provare…” “Non ti seguo…” “Vorrei provare con Tsuzuki… ne abbiamo parlato prima, e abbiamo concordato che avere nuove esperienze è una bella cosa… se il tuo partner è d’accordo va bene, se tu non sei d’accordo beh… non farò nulla…” “Guarda che faccia tosta! Tu che ti sei arrabbiato con me per Aizawa!” “Scusa…” “Scemo! Non sono arrabbiato, non ti nascondo che quel ragazzino mi ha colpito ma…sei sicuro?” Si…”.

La decisione che presero, era presa in due, in concomitanza. Shuichi aveva provato una strana sensazione quando il ragazzo lo aveva baciato sulla guancia, e sinceramente voleva provare a baciarlo sulle labbra, mentre era felice che Ryuichi avesse trovato carino Tsuzuki.

“Scusa ma… e Tsuzuki cosa ne pensa?” “Te l’ho detto, ne abbiamo parlato ed eravamo d’accordo. Scommetto che lo sta dicendo anche a Hisoka!” “Secondo me lui non accetta!” “Boh, vedremo…”.

Stettero un altro po’ a parlare, e dopo poco si addormentarono abbracciati. Shuichi per tutto il tempo aveva pensato ad Hisoka… chissà come avrebbe reagito se lui avesse provato a baciarlo? Sinceramente aveva paura che perdesse la fiducia in lui, per questo era molto insicuro sul da farsi, però, era ciò che voleva.

Il mattino dopo, si svegliarono molto tardi, l’ora di pranzo era già passata, e nessuno dei due aveva fame, così decisero di andare da Hisoka e Tsuzuki a chiedere se avevano voglia di andare a farsi un bagno alle terme con loro.

In poco tempo, si trovarono a rilassarsi nell’acqua. Tsuzuki prese da parte Ryuichi, spiegandogli ciò che era venuto fuori parlando col suo ragazzo.

“Vedi… ho parlato con Hisoka… e lui mi ha risposto che… Shuichi è molto carino… a dirla tutta non me l’ha detto esplicitamente, ma non appena ho nominato Shuichi, è arrossito completamente!” “Bene!” “Stasera direi di scambiarci i… coinquilini!” “Eheh… per me va benissimo!” “Ryuichi… non sai quanto avrei voglia di baciare le tue labbra…” “Oh, anche io…”.

Nel frattempo Shuichi e Hisoka si stavano godendo il tepore dell’acqua, mentre chiacchieravano della sera prima… il discorso cadde proprio sul fatto accaduto.

“Come va?” “Mh… bene… anche perché, non mi è successo nulla alla fine…” “Già… per fortuna che non ti eri allontanato più di tanto!” Hisoka, da sotto l’acqua gli strinse la mano, e Shuichi con le dita iniziò ad accarezzargliela dolcemente.

Senza dire niente agli altri due, si allontanarono verso la camera di Shuichi, volevano stare da soli. Quando erano insieme, si sentivano benissimo.

Appena furono lì, si sdraiarono sul letto, e chiusero gli occhi, ascoltando il silenzio della stanza, mano per mano. Quel contatto sembrava non volersi sciogliere mai.

Shuichi, lentamente si mise sopra di lui ed iniziò ad accarezzargli il petto, le guance, il collo, mentre l’altro ragazzino iniziò a dargli una serie di bacini sulle guance.

Non passò molto dacché le due bocche si unirono, fu un bacio sincero, anche se il sentimento d’amore non c’era, ma solo un grande affetto.

Le due lingue si intrecciavano, accarezzandosi, strusciandosi fra loro, mentre le mani vagavano sul corpo dell’altro.

Shuichi scese con le labbra sul piccolo capezzolo di Hisoka, che accarezzava i morbidi capelli del suo amante. Mentre faceva ciò, Shindou introdusse le dita sull’elastico del costume di Hisoka, che lo aiutò a toglierli, rimanendo poi nudo sotto il ragazzo, che dal capezzolo lentamente scese all’erezione del ragazzino.

Prima, lo leccava lentamente, sentendo le emozioni che stavano crescendo in lui, poi, lo prese del tutto in bocca. Shuichi sapeva benissimo che in quell’occasione sarebbe stato Hisoka il passivo, e la cosa lo faceva sentire molto strano, dato che non era molto esperto in quel campo. L’aveva fatto solo una volta con Ryuichi, ma non era la stessa cosa. Fatto sta che il ragazzino stava gemendo pesantemente sotto di lui.

I gemiti si espandevano per tutta la stanza, poteva sentire la lingua di Shuichi che vagava per tutta la sua erezione, e gli dava immenso piacere.

Dopo poco, Shindou tolse la bocca per poi posizionare la sua erezione fra le natiche del piccolo amante, che era pronto a riceverlo. Inizialmente, provò un po’ di indecisione, lo stava facendo con qualcun altro che non fosse Tsuzuki, ma poi, chiuse gli occhi e si immerse nella passione.

Sentiva il respiro pesante del suo amante sul collo, e ciò era ancora più interessante. E dire che fino a poco tempo fa lo odiava quel ragazzo! Sentiva invece che erano in grande sintonia, e si sentiva davvero onorato di averlo conosciuto.

Ormai entrambi erano all’apice del piacere, e dopo pochi istanti vennero, lasciando uscire un grido dalle loro bocche. Quell’orgasmo che avevano provato, era diverso dal solito, anche perché c’era la novità che l’avevano fatto con qualcuno di diverso.

Restarono abbracciati a riprendere fiato, mentre i minuti passavano e si era fatto molto tardi. Fecero una veloce doccia, ripensando alle sensazioni provate, mentre l’acqua scorreva sui loro corpi accaldati.

Prima di addormentarsi, parlarono, senza tralasciare nulla.

“Hisoka… devo dire che… mi è piaciuto molto!” “Anche a me… provare cose nuove è importante alla fine!” “Già, e sono contento di averlo fatto… soprattutto sono contento di aver conosciuto una persona come te! Anche se inizialmente ti avrei ucciso!” “Eheheh… anche io, non te lo nascondo!” “A volte ci si fa una falsa immagine delle persone senza conoscerle, ma alla fine ho fatto il possibile per conoscerti!” “Si, lo so! E te ne sono molto grato! Io… lo sai che non avrei fatto niente del genere da solo…” “Lo so… e non è colpa tua, so benissimo come ti sei sentito! Quanta paura avevi dentro di te ad essere a contatto con le persone!” “Mh… questo non è certo cambiato! Diciamo che forse adesso ho un po’ meno timore…” “Ti passerà, credimi!” “Lo spero proprio…” il piccolo Hisoka chiuse gli occhi, Shuichi lo abbracciava, ed entrambi dopo poco si addormentarono.

Quella era stata una serata bellissima, piena di emozioni, di pensieri, che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.

La mattina seguente, si alzarono e corsero a far colazione, raggiungendo gli altri due.

“Buon giorno!” Ryuichi sorrideva radiosamente ad entrambi, e Tsuzuki, appena vide Hisoka, gli andò incontro stringendolo forte in un abbraccio. Anche lui quella notte aveva fatto l’amore con Ryuichi, era stato favoloso anche per lui, ma gli era comunque mancata la presenza del suo ragazzo sotto le coperte.

Fecero colazione, parlando spensieratamente, e decidendo cosa avrebbero fatto quel pomeriggio... la decisione cadde sul tempio di Kyoto, dove avrebbero passato gran parte della giornata. Il giardino fuori dal tempio era davvero immenso, sarebbero restati lì, e magari avrebbero fatto il bagno nel fiume nei pressi del luogo sacro.

“Hisoka!!” “Eh?” “Hisoka… tua madre ti sta chiamando…” “Si?” “Vieni qui un attimo!” il ragazzino si alzò dalla sedia e raggiunse la madre in cucina, dove lo accolse con un sorriso.

“Tesoro… posso farti una domanda?” “Eh?...” “Ma… sbaglio o tra te e Shuichi adesso c’è un buon rapporto?” “Si… e allora?” Hisoka era imbarazzato, aveva paura che se ne fosse accorta… “Bene! È davvero un bravo ragazzo! Volevo solo sapere questo!” “La verità è che tua madre voleva dirti… che se tradisci Tsuzuki per quel ragazzino non si arrabbierebbe!” “Papà!! Ma che diavolo…?!” “Yuji piantala! Lascialo stare!” “Oh, scusa figliolo! Fai finta che io non ti abbia detto nulla!” “Beh, divertitevi oggi, ho sentito che stavate parlando di andare al tempio…” “Mh… grazie…” quando il ragazzino si fu allontanato, Ritsuko si rivolse al marito con sguardo imbronciato… “Sei scemo? Yuji… dovresti capire che non devi parlare di certe cose con nostro figlio! Lo sai che… insomma…” “Oh, cara… non preoccuparti…” “Si, lo so Yuji, ma lo sai com’è fatto!” “Si, si… lo so anche fin troppo bene! Ma non preoccuparti per lui, pare che finalmente grazie a quei due ragazzi si sia un po’ sbloccato!” “Lo spero davvero tanto…” Ritsuko si era sempre data tanta pena per suo figlio, non aveva mai accettato ciò che gli era accaduto tre anni prima, e quel che era peggio, ogni volta che vedeva il suo sguardo triste non riusciva a fare niente, lasciava sempre tutto nelle mani di Tsuzuki, perché lei sapeva che si sarebbe messa a piangere nel vederlo in quello stato. E ora che aveva ritrovato il sorriso, ne era davvero felice.

Dopo un po’, iniziarono ad incamminarsi verso il tempio, che si trovava a due kilometri dal centro del paese, su una collina, era circondato dal verde. Mentre si dirigevano al tempio, Shuichi ricevette una telefonata da parte di Hiro, che appena rispose iniziò a gridare dalla felicità nel sentirlo.

“Hirooooo! Come stai?! Si… oh, ma certo che ci divertiamo!! E voi? Ah… che bello! Noi dobbiamo ancora vederla una spiaggia! Ahahahah! Infatti, domani ci andremo!! Anzi, forse oggi pomeriggio! Eheheh… EH?! STAI SCHERZANDO VERO?! NO!! Aaaaahhh! Ma doveva essere la nostra vacanza!” “Che succede Shu-chan?” “Entro dopodomani dobbiamo essere alla NG!! Ti rendi conto?! Comunque, dicevo Hiro… non è giusto! Si, passami Suguru! Ciao… e Suguru! Si, anche a me girano, e anche tanto…. Beh, cercate di divertirvi il più possibile questi ultimi due giorni… si… ciao! Stammi bene! Ryu-chan! Tieni!” come passò il telefono al suo ragazzo iniziò ad agitarsi, odiava il fatto di andarsene il prima possibile e lasciare i suoi nuovi amici prima del previsto.

“Shuichi? Che succede?” “Oh, Tsuzuki… domani sarà il nostro ultimo giorno insieme a voi… vedi… credo che partiremo domani sera…” “Oh… capisco…” a quel punto, Ryuichi attaccò il telefono e si vedeva che era irritato anche lui.

“Ma perché Seguchi Tohma deve interromperci così le vacanze?!” “Perché è uno stronzo! Te lo dico io! Cavolo… non possiamo rilassarci che dopo poco ci parlano di lavoro!” “Mi spiace ragazzi! Ma se è per noi, possiamo rivederci quando vogliamo, infondo da qui Tokyo non dista molto!” “Lo so… ma non è comunque giusto!” in tutto quel tempo, Hisoka non aveva aperto bocca, era restato in silenzio, con l’amaro sulle labbra. Questa notizia lo aveva sconvolto, e non poco.

Domani avrebbe dovuto salutare i suoi due amici… così presto? Non gli sembrava giusto, già per lui erano pochi sette giorni insieme, e per di più, si erano trasformati in appena tre giorni! D’accordo che li avrebbe rivisti di sicuro ma… voleva passare ancora del tempo con loro, e chissà perché il loro presidente li aveva chiamati così presto! Forse avevano qualche nuovo concerto, oppure dovevano registrare una nuova canzone. Qualunque sia stato il motivo, ci era rimasto davvero male.

Non si aspettava un loro rientro a Tokyo così presto, e questo fatto gli buttava giù il morale.

“Hisoka, che hai?” “Oh… niente state tranquilli!” tutti avevano intuito il motivo del suo silenzio, e per il momento non volevano chiedergli nulla.

L’unica cosa che fece Shuichi, fu prenderlo per mano e iniziare a dire cavolate come faceva sempre. Non gli venne in mente altro per fargli tornare il sorriso.

“Senti… mi dici un po’ di questo tempio? Quanto manca?” “Mh… non molto…” “Dai! Non essere così di poche parole! AH, lo so! Sei ancora mezzo addormentato! Ahahahah! Avanti, svegliati!” “No… sono come sempre…” “Invece no!” “Piantala! Lasciami in pace!” il ragazzino si allontanò dal gruppo, andando avanti da solo, lasciando sul volto di Shuichi un’espressione di tristezza.

“Scusalo Shuichi… non lo fa con cattiveria… ma questa notizia improvvisa lo ha parecchio turbato!” “Si lo so… ma vorrei fare qualcosa per lui… dopotutto sono i nostri ultimi due giorni! Vorrei vederlo sorridere…” “Tranquillo, gli passerà…” “Io vado a parlargli…” “Ryu-chan!” “Tranquilli! Fidatevi di me!”.

Ryuichi affrettò il passo e raggiunse Hisoka, che non appena si accorse della sua presenza si voltò verso di lui, che gli stava sorridendo immensamente.

“Lo sai che quella faccia non ti si addice proprio?” “Scusami… hai ragione… ma non ce la faccio…” “Lo so, posso capirti, dopotutto siamo i tuoi unici amici, no? Però, pensaci bene… non è mica un addio! Ci rivedremo sicuramente! E poi… anche Shu-chan l’ha detto… gli dispiacerebbe vederti triste proprio gli ultimi due giorni! Divertiti con noi! No?” “Hai ragione… grazie Ryuichi!” “Figurati! E adesso, torniamo dagli altri, ti va?” “Certo!” Hisoka sorrise, era proprio vero che Ryuichi era così speciale come Shuichi gli aveva detto. Finora non ci aveva mai parlato da solo, ma ora che l’aveva fatto, si era reso conto di quanto fosse simile a Shindou.

Dopo poco, arrivarono al tempio, dove entrarono per esprimere un desiderio accendendo una piccola candela e uscirono nell’enorme prato fiorito. Sembrava che quel luogo togliesse ogni pensiero triste dalla mente di chi ci metteva piede. I ragazzi si sdraiarono lungo il prato, per rilassarsi un po’. Quella sera era l’ultima che avrebbero passato insieme, avrebbero dovuto fare qualcosa che sarebbe rimasta impressa nelle loro menti, qualcosa di diverso.

“Non riesco ancora a credere che dopodomani saremo nuovamente a lavoro… uffa…” “Beh, Shuichi, alla fine è il nostro dovere…” “Lo so Ryu-chan… però… è strano…” Ryuichi baciò il suo ragazzo, era troppo tempo che non lo facevano, il giorno prima no si erano mai baciati, e non baciarsi per un giorno intero era davvero strano per loro. A quella scena Hisoka provò un po’ di gelosia, ma cancellò subito quel pensiero quando le labbra di Tsuzuki si posarono sulle sue, perdendosi in quel bacio. Infondo, era lui che amava, e consapevole di quello si dimenticò delle labbra di Shuichi.

La giornata passò velocemente, e ben presto fu sera. Avevano cenato insieme, e in via del tutto speciale, Ristuko aveva preparato loro un menù diverso da quello che c’era prefissato per la serata. Amche a lei dispiaceva dell’improvvisa notizia che sarebbero tornati a Tokyo prima del previsto, ma infondo, se era il loro lavoro…!

“Ragazzi! Per stasera, abbiamo chiuso le terme al pubblico! Stasera sono tutte per voi!” “Grazie mamma!” “Grazie Ritsuko!!” la donna era davvero molto gentile con loro, lo faceva perché provava simpatia per loro e anche perché ne era riconoscente.

Dopo aver cenato, andarono a prepararsi e si ritrovarono ai bagni termali, dove subito si immersero in quella calda acqua, così rilassante e limpida.

“Shuichi! Mi prometti una cosa? Anche tu Ryuichi!” “Dicci tutto Hisoka!” “Quando tornerete a Tokyo, non dimenticatevi di noi!” “Secondo te potremo mai scordarci di te?! Eheheh…” “Lo so… ma io ho paura di perdervi…” “Smettila Hi-chan! Non preoccuparti! Sai benissimo che persone stupende che sono, no?” “Lo so… ma mi sentivo in dovere di dirlo…” “Hai ragione, ma hai fatto bene! Anzi, ti prometto un’altra cosa! Quando arriviamo a casa, vi scriviamo subito una lettera! Anzi, magari dopo un po’ per raccontarvi come va il lavoro!” “Si! Che bello!” “Almeno ci terremo in contatto sempre!” “Certo Tsuzuki! La prossima volta che veniamo, portiamo con noi anche i nostri due più cari amici! Hiroshi e Suguru, sono due persone meravigliose, credetemi!” “Immagino Ryuichi, se sono come voi!” “Ah, non esagerate!” “Smettila di fare il modesto!”.

Quella sera fu tutta una risata, sapere che il giorno dopo verso il tardo pomeriggio se ne sarebbero andati, li faceva sentire in dovere di approfittarne di quelle poche ore restanti, e di approfittarne.

Restarono a ridere e scherzare nelle terme per almeno due ore, poi, appena iniziarono ad annoiarsi, decisero di rifugiarsi in camera, tutti e quattro insieme, per passare le ultime ore uniti.

Non passò molto, che si ritrovarono tutti quanti nudi, ad abbracciarsi e baciarsi. Quella sarebbe stata un’altra esperienza nuova da aggiungere ai loro ricordi.

Fecero l’amore anche in quell’occasione, unificando ancor di più il loro rapporto, e imprimendo nelle loro menti una promessa, la promessa di non scordare mai quei momenti, la promessa di eterna amicizia.

Fu un atto che durò a lungo, durante il quale, ognuno si scambiava con l’altro. Dopo un po’, appena ebbero finito, si addormentarono tutti quanti abbracciati.

Il mattino seguente, Shuichi e Ryuichi andarono a preparare i loro bagagli, così, non avrebbero avuto da farli all’ultimo minuto. Decisero di partire subito dopo pranzo, per poi riposarsi a dovere la sera.

Prima di pranzare, Shuichi prese Hisoka da parte, il ragazzino era molto triste, non era ancora riuscito a dire niente a Shindou, nemmeno un ‘ciao’, stava davvero male per la sua partenza improvvisa.

“Hisoka… lo so che sei triste… però…” Hisoka guardava per terra, non riusciva ad incontrare lo sguardo del suo nuovo amico, aveva paura di scoppiargli a piangere davanti, ma Shuichi, voleva che lo guardasse negli occhi, così, poggiò le dita sul suo mento e lo costrinse ad alzare lo sguardo.

“Ti prego… prima di andar via, vorrei guardarti il più possibile negli occhi… vorresti forse che io dimentichi il tuo splendido viso?” “No… ti prego… non dirmi queste cose carine… io…” “Ah, preferisci: dai! Non vuoi che mi faccia una risata guardando il tuo orrendo viso?! Ahahahah! Dai! Scemo! Ti ho solo detto la verità! Avanti, smettila di fare così! Non voglio avere una partenza triste!” “Lo so… ma io… non voglio che tu te ne vada!” “Lo capisco… però devi capire anche me… io ho un lavoro! E… guarda che non mi scordo mica di te!” le lacrime cominciarono a scivolare sulle guance di Hisoka, con quel ragazzo si era trovato davvero bene, non lo amava, ma provava ugualmente un forte sentimento per lui… così grande, da sentirsi davvero giù di corda a sapere che se ne sarebbe tornato a Tokyo!

“Hisoka… anche a me dispiace un sacco lasciarti qui! Perché… io ho capito di volerti davvero bene… però dobbiamo anche pensare che abitiamo in posti distanti, e che io ho la mia vita a Tokyo, mentre tu hai la tua vita qui… non possiamo dimenticarlo… però… devi anche pensare che noi due, ci rivedremo presto! Appena ho un buco nel lavoro, ti prometto che torno! E che pure tu puoi venire quando vuoi!” “Hai ragione… io verrò…” “Certo! E io mi aspetto che tu venga presto! Tu e Tsuzuki! Vi aspetto prestissimo! E a braccia aperte!” “Va bene!!” le due labbra si avvicinarono, unendosi in un bacio che sapeva di ‘arrivederci’, e non di ‘addio’.

Dopo, si allontanarono verso l’hotel per pranzare, Tsuzuki e Ryuichi ancora non c’erano, probabilmente stavano parlando e si stavano salutando.

Infatti… “Ryuichi… ti prometto che vengo a trovarti appena posso… ho passato momenti indimenticabili con te…” “Anche io… però la prendo col sorriso! Infondo, io ho Shuichi, e sono innamorato di lui! Anche se… quel tocco di trasgressività ce l’hai solo tu, e mi mancherà!” “Lo so, anche tu mi mancherai un sacco!” anche loro si baciarono.

Appena ebbero finito il pranzo, Hisoka e Tsuzuki li avrebbero accompagnati alla stazione, ma non prima di aver salutato Ritsuko e Yuji.

“Oh, ragazzi, mi spiace che andiate via così presto!” “Anche a noi Ritsuko!” “Sappiate che però, appena desiderate tornare, vi ospiteremo noi! Senza pagamenti! Voi avete fatto molto per nostro figlio! Ve lo meritate!” “Oh, signor Kurosaki!” “Ryuichi! Chiamami Yuji, ok?” “Va bene…” Ritsuko li strinse entrambi in un abbraccio e li lasciò andar via.

Arrivarono alla stazione, dove il treno si trovava già al suo binari e sarebbe partito dopo solo due minuti. Appena il microfono annunciò la partenza del treno, Hisoka scoppiò a piangere e si buttò fra le braccia di Shuichi. Entrambi stavano piangendo. Tsuzuki abbracciò Ryuichi, nel loro volto c’era un sorriso, sapevano bene che si sarebbero visti presto.

Poi, Hisoka salutò Ryuichi, mentre Tsuzuki salutò Shuichi. Salirono sul treno, e prima che le porte potessero chiudersi, Hisoka saltò sul treno per dare l’ultimo bacio al suo amico.

Il treno partì. Lasciando un’espressione di tristezza nei volti dei quattro ragazzi.

“Shuichi… mi spiace andar via…” “Anche a me, non sai quanto!” “Purtroppo, è il nostro lavoro!” durante il viaggio, si addormentarono entrambi, mano nella mano.

Si svegliarono a pochi minuti dall’arrivo a Tokyo, dove ad attenderli c’erano Fujisaki e Hiro.

“Ciao!!” “Shuichiii! Ryuichiii! Finalmente!!” si abbracciarono, finalmente si rivedevano dopo un sacco di tempo, cioè, per loro era un sacco di tempo dato che erano abituati a stare molto insieme.

“Allora? Cosa ci raccontate di bello?” “Ehm… tante cose… anche se… lo faremo quando avremo più tempo!” “Dalle vostre facce sembra che vi siate divertiti!” “Si Hiro… molto!” “Shuichi?” “Dimmi Suguru?” “Hai sperimentato le terme?” “No… per la verità no…” “MA COME?! NON SAI COSA TI SEI PERSO!” “In realtà… credo di non essermi perso niente… sai… ho fatto ben altre cose interessanti!” sul volto di Shuichi si era formato un sorriso malizioso… “Ho sperimentato il comportamento di un certo… occhi verdi!” “EH?!” “Eheheh…” anche sul volto di Ryuichi si formò un sorrisetto… “La smettete di parlare in codice voi due? Volete spiegarci cos’è successo a Kyoto?” “Diciamo che abbiamo sperimentato posizioni diverse… Shuichi ha fatto l’attivo, mentre io… il passivo!” “Davvero?” “Si, ma lo avevamo già fatto!” “E allora?!” “Diciamo che… per tutta questa vacanza io e Shuichi non abbiamo MAI fatto l’amore!” “Ma… ALLORA!” “La smettete di prenderci in giro?” “Ah! Cazzo! Devo chiamare Hisoka!” nel volto dei due ragazzi si formò un interrogativo, chi diavolo era Hisoka? “Digli di salutarmi Tsuzuki!” Shuichi formò il numero sul cellulare e chiamò il ragazzino.

“HISOKA!! Si, siamo arrivati! Si… non sai quanto! Cavolo se mi manchi! Anche io… Saluta Tsuzuki! Va bene, ciao piccolo! …Ryu-chan! Ti vuole Tsuzuki!” “Cos’è sta storia Shuichi?!” “Va bene… vi spiego… io e Ryu-chan abbiamo conosciuto due ragazzi: Hisoka, che ha sedici anni e Tsuzuki che ne ha venti… ok? E siamo diventati molto amici… io e Hisoka abbiamo fatto l’amore, e anche Ryuichi e Tsuzuki l’hanno fatto!” “Ma come?! Ma siete scemi?” “No, volevamo fare nuove esperienze!” i due amici non capivano, ma cercarono di lasciar perdere.

“Poi vi raccontiamo meglio! Sapete, presto verranno anche a trovarci!” “Voglio proprio vedere che tipi sono! Con un sedicenne te la fai?!” “Lui è davvero una persona stupenda… e anche Tsuzuki. Se li conoscete vi innamorereste di loro!” “Ci credo…”.

Dopo un po’ andarono a casa, avevano bisogno di riposo, così, appena furono lì, andarono dritti sotto le coperte.

“Shuichi… è stata una bella esperienza!” “Si, molto… anche se… sei tu l’unico che io ami!” “Lo so, anche per me è così… non devi mai dimenticarlo!”.

Dopodiché, si addormentarono, sognando la loro vacanza meravigliosa.

Il mattino seguente si alzarono con una faccia un po’ annoiata, ricominciare con la solita routine li faceva rattristire, essendo abituati ad essere in vacanza.

“Shuichi… dobbiamo sbrigarci… siamo in ritardo…” “Aaaaghhh! Uffa! Fino a ieri non conoscevamo la parola ritardo! Non è giusto!” “Hai ragione!” si vestirono e uscirono di casa, dirigendosi alla NG.

Appena fecero il loro ingresso vennero accolti con gioia da tutti. Sakano-san quasi si mise a piangere, K sorrideva come sempre e Seguchi Tohma era andato incontro ai ragazzi.

Quel clima era meraviglioso, solitamente in una casa discografica, i produttori, il presidente e i manager si comportavano sempre seguendo i soldi, mentre loro erano come una grande famiglia.

“Salve ragazzi! Mi dispiace un sacco avervi chiamato così all’improvviso, ma… vi hanno confermato un concerto in uno dei posti più rinomati! Non potevo certo annullarlo!” “Concerto?! Ma è fantastico!” “Scusate ma… Fujisaki-kun e Nakano-kun dove sono?!” “Ahahahaha! Sei sempre il solito Sakano-san! Arriveranno!” “Speriamo Sakuma-kun!” “Ahahahah!”.

Poco dopo fecero il loro ingresso i due ragazzi, e vennero subito informati con entusiasmo dell’imminente concerto.

“Ma… Seguchi-san, dove lo faremo? Non ce l’hai ancora detto!” “Oh, avete ragione! Si terrà qui a Tokyo! Ma non in un semplice posto tipo lo Zepp Tokyo, ma al Yamato Hall!” “Oh mio Dio! Ma è fantastico!” “Siiii!” “Non ci credo, Suguru, ti rendi conto?” “Questo è davvero meraviglioso!” “Sono felice di vedervi così entusiasti!” “Evvivaaaa!! Ah! Seguchi-san!” “Ehm… Shuichi, anzi, ragazzi, potete chiamarmi semplicemente Tohma, ormai non c’è più bisogno di formalità!” “Ok! Tohma? Posso farti una domanda? Se per caso abbiamo degli amici… potrebbero assistere gratuitamente ed in un posto in prima fila al concerto?” “Oh, non ci sono problemi!” “Perfetto!” “Eh? HAI RAGIONE SHU-CHAN!!! Andiamo subito a chiamare Tsuzuki e Hisoka!” “Siiii!!” i due ragazzi corsero fuori dall’edificio, e Shuichi aveva già composto il numero.

“Hisokaaaa!! Devo parlarti di una cosa! Fra poco abbiamo un concerto qui a Tokyo! Ovvio, che domande! Certo che potete venire, anzi, DOVETE venire! I pass per il concerto e il posto dove dormire ve li diamo noi! Ovvio! Si, il concerto è fra due settimane! Si, se volete venire prima di allora, siete i benvenuti!! Risentiamoci! Salutaci Tsuzuki! Ryuichi ti saluta tanto! Bene, a presto! Ciao!! RYU-CHAAAAN!!! Verranno! Li rivedremo! Siiii!” “Che notizia stupenda!! Evviva!!” i due ragazzi per la gioia si abbracciarono forte.

Dopo un po’, tornarono alla NG, e decisero sul da farsi. Dovevano assolutamente scrivere una nuova canzone. Infatti, si misero subito all’opera per cercare di trovare le parole per un testo.

“Che ne dici Shuichi di dedicare una canzone a Hisoka e Tsuzuki?!” “Si! Ottimo!” “Ragazzi… ma verranno questi due al concerto?” “Si!! Infatti li conoscerete presto! Dobbiamo risentirci per fissare quando verranno!” “Perfetto, sono proprio curioso di vederli!”.

I giorni passarono, Shuichi e Ryuichi avevano risentito i loro amici di Tokyo, e avevano detto che sarebbero arrivati due giorni prima del concerto. Così, i giorni passarono in fretta, e finalmente il fatidico giorno arrivò.

Shindou e Sakuma erano alla stazione ad attendere il loro arrivo a Tokyo, che avvenne ben presto.

Appena Hisoka scese dal treno si fiondò tra le braccia di Shuichi, mentre Ryuichi fece lo stesso con Tsuzuki appena mise piede fuori dal treno.

“Shuichi! Shuichi! Shuichi! Che bello!” “Ehy! Ciao!” Shuichi poi andò ad abbracciare Tsuzuki, e Hisoka saltò anche fra le braccia di Ryuichi, che gli sorrise caldamente.

“Venite, vi portiamo a casa nostra per sistemarvi, poi vi faremo fare dei giri per Tokyo, e vi faremo conoscere i nostri amici!” “Si, che bello!” “Hisoka! Hai finalmente superato tutto?” “Non proprio… ma se sono amici vostri sono più che tranquillo! Eheheh!” “Bene, andiamo a casa!”.

Arrivati a casa, li fecero sistemarli nella camera degli ospiti, o per lo meno, Hisoka si sistemò lì, mentre Tsuzuki si sistemò in camera di Shuichi e Ryuichi. Avevano già progettato tutto: Hisoka e Shuichi dormivano insieme nella camera degli ospiti, mentre Ryuichi e Tsuzuki nella loro camera.

Sarebbero stati dei giorni molto divertenti, alla fin fine, all’hotel di Kyoto, erano pur sempre divisi per gran parte del giorno, mentre in quell’occasione convivevano insieme per tutto l’arco del giorno.

Hisoka si cambiò, i vestiti del viaggio erano sporchi, così, indosso un paio di pantaloncini corti di jeans abbastanza larghi e una maglietta a maniche corte arancione.

“Allora, vi va di andare a fare un giro per Tokyo? Chiamo anche Hiro e Suguru!” “Va benissimo!”.

Così, ben presto, si trovarono con loro davanti alla NG per passare una giornata insieme.

“Ciao! Molto piacere, il mio nome è Hiroshi Nakano!” “Io sono Fujisaki Suguru, molto lieto!” “Hisoka Kurosaki!!” “Tsuzuki Asato, piacere nostro!” i due ragazzi pensavano che Hisoka e Tsuzuki sembravano molto simpatici, soprattutto Asato, che si era dimostrato molto sorridente.

“Beh, dove andiamo?” “Mah, io direi di portarli… a fare un giro per il centro, e magari stasera allo Zenny’s, che ne dite?” “Zenny’s?!” “Si Hisoka, è una pizzeria-pub, penso che vi piacerà!” “Pub?! Siii!” “Shuichi! Piantala di esaltarti!” “Evviva! Voglio bere!” “Bravo Shuichi! Ottima idea! Adoro il sakè!” “Tsuzukiiii! Ma io ti adoro! Compagno di alcoolici!” “Eheheh…” “Quei due mi fanno paura insieme!” “Ahahahah!” “Ryuichi, non dovresti ridere!” Hisoka non aveva ancora spiccicato parola, si sentiva un po’ a disagio, ma infondo sapeva che si sarebbe abituato presto e li avrebbe conosciuti meglio.

“Bene! Hisoka! Andiamo!” Shuichi prese il ragazzino per mano, iniziando a camminare in direzione del centro. Suguru guardava la scena un po’ esterrefatto. Come poteva andare bene sia a Shuichi che Ryuichi quella situazione? Si stavano tradendo senza rendersene conto! Era davvero una situazione strana e incomprensibile.

“Ryuichi? Puoi venire qui un attimo?” “Certo! Scusami Tsuzuki!” il ragazzo si avvicinò all’amico… “Dimmi!” “Senti, vorrei parlarti di una cosa… ma sei sicuro di ciò che stai facendo?” “In che senso?” “Tu stai tradendo Shuichi, e lui sta tradendo te!” “Per noi va tutto bene! E poi… non sarà sempre così… voglio dire, è stato solo per quella vacanza, non si ripeterà!” “Io non credo proprio, li vedo i vostri sguardi sai?” “Che c’entra! Io sono consapevole di amare Shuichi… tu non puoi sapere come mi sento… ammetto che è strana come situazione, però stiamo bene!” “Beh, allora, quand’è così…”.

Fecero una lunga passeggiata per il centro, e verso le otto di sera andarono a mangiare allo Zenny’s. Suguru e Hiro avevano rivalutato i due ragazzi, erano davvero molto simpatici, anche se Hisoka sembrava un po’ incerto e titubante quando parlava con loro due.

“In questo posto si mangia davvero bene!” “Eheheh! Ovviamente, è lo Zenny’s!” “Sentite, ma si potrebbe prendere un po’ di sakè?” “Tsuzuki?! Ma pensi solo al sakè?” “Ahahaha! Mi ricorda un certa persona, vero Shu-chan?” “Eheh! Vodka e mentaaa!!”.

La serata trascorse tra le risate, si raccontavano le vacanze a Kyoto, le vacanze a Kanagawa. Hiro iniziò a raccontare, diceva che erano partiti poche ore dopo i loro amici, e appena arrivati sul posto, sono andati all’albergo, che era poco distante dalla stazione.

Era una pensioncina molto carina e neanche tanto grande. Disponeva di una mensa, nella quale servivano cibi ottimi, e ogni giorno il menù era sempre diverso e molto saporito. I gestori della pensione erano stati davvero gentili, erano un’anziana famiglia che lo gestiva da anni quel luogo.

Avevano visitato tutta la città, andando a visitare i tempietti, la spiaggia di Kanagawa, le suole superiori di quel luogo e la foresta nelle vicinanze con una delle cascate più belle in Giappone.

Raccontarono anche di quanto si erano amati in quei giorni, senza vergognarsi della presenza dei due amici appena conosciuti, tanto, anche loro potevano capirli.

Stettero a parlare molto delle vacanze, e nel frattempo, Shuichi aveva voglia di stare da solo con Hisoka, aveva davvero voglia di fare l’amore con lui, da sotto il tavolo gli strinse la mano. In quel momento, gli venne in contro Mika, che come la vide corse ad abbracciarla, quella sera era entrata più tardi a lavoro.

“Allora, Shuichi, sono loro i tuoi amici?” “Si, Mikarin! Vieni! Lui è Tsuzuki, e lui è Hisoka!!” “Molto lieta ragazzi! Io sono Mika!” dopo le presentazione, la ragazza andò a servire i tavoli lì vicino.

Era passato del tempo, e si erano fatte le dieci di sera, così, a quel punto, come di consueto ordinarono degli alcoolici. Shuichi e Hisoka presero vodka e menta, Ryuichi prese la Sambuca, Hiro prese il limoncello, Fujisaki un rum e pera, Tsuzuki un vodka e pesca.

Non passò molto che Shuichi, Ryuichi e Hisoka erano completamente ubriachi, come al solito Shuichi aveva esagerato bevendo almeno nove bicchieri, Ryuichi, preso dai discorsi con Tsuzuki, non faceva che ordinare ogni poco vodka e menta, mentre Hisoka, dato che non beveva mai, con tre bicchierini si sentiva alticcio.

“Tsuzuki… mi spiace, ma quei due sono sempre così… la cosa migliore sarebbe portarli fuori a prendere aria!” “Credo che abbiate ragione… invece quel cretino di Hisoka non regge nulla!” “Vabbè, siamo abituati a loro due, un ubriaco in più fa poca differenza…”.

Ognuno sorreggeva uno dei ragazzi ubriachi e li portarono fuori, arrivarono sino alle panchine del parco facnedoli sedere per calmarsi un po’.

“Allora, Shuichi?! Quando io ti dico di smetterla… tu esageri sempre col bere!” “Uffaaaa… perché devi sempre infastidirmi, Hiro?” “Guarda che lo faccio per te!” “No! Tsuzukiii!!” il ragazzo si avvicinò al ragazzino dai capelli fucsia, chiedendogli se volesse dirgli qualcosa, ma in quel momento, gli dette un bacetto a stampo sulle labbra, mentre sorrideva.

“Smettila scemo! Scusalo Tsuzuki…” “Perché?” “Aaah… io non vi capisco… tu stai con Hisoka o sbaglio?” “Tranquillo… siamo d’accordo in questo…” “Allora lascialo!” “No… non capisci… io sono innamorato del mio Hisoka… però, se vado a letto con Ryuichi, Hisoka non si arrabbia, e viceversa se lui va a letto con Shuichi!” “Mah… non capisco comunque…” “Capirai…”.

Hisoka si lasciò scivolare su Shuichi e lo abbracciò. Mentre era avvinghiato a lui, Shindou gli accarezzava dolcemente la schiena, che era calda.

Dopo poco, le labbra dei due ragazzi si unirono in un bacio che durò molto a lungo, e che fece sì che la gente vedesse quanta passione ci stavano mettendo. A quel punto, Ryuichi a vedere la scena prese per mano Tsuzuki sorridendogli. Lui ricambiò il sorriso e si sedette accanto a lui, dandogli un lieve bacio sulla fronte.

“Tsuzuki… io voglio andare a casa…” “Oh, ci andremo quando ti sarai un po’ ripreso… che ne pensi?” “Ma io… vorrei andare…” “Senti, allora aspettiamo che anche Shuichi e Hisoka si riprendano un po’, altrimenti come fanno a tornare in albergo?” “Come sta il mio Shu-chan?” “Non ha nulla, è solo un po’ alticcio, del resto come te, ma sta bene, non devi assolutamente preuccuparti per lui!” “Meno male…”.

Nello stesso momento, anche Hisoka e Shuichi volevano andare via, ma aspettarono un po’ a dorlo, era troppo presto per andare, non potevano mica lasciari lì gli altri.

“Hisoka… sono davvero molto felice di averti qui! Mi sei mancato tanto!” “Anche tu! Non ce la facevo più…” “Adesso invece, siamo nuovamente insieme! Ed è così meraviglioso!” Shuichi baciò il collo del ragazzo per fargli capire quanto fosse desiderato.

Nel frattempo, Hiro e Tsuzuki erano andati a comprare qualcosa da mangiare. Tsuzuki avrebbe preso un gelato per Ryuichi e una crepe per Shuichi, mentre Hiro un gelato per il suo ragazzo.

“Suguru? Non sei arrabbiato con me, vero?” “Eh? Perché dovrei scusa?” “Non lo so… ma… forse la mia teoria è assurda per te, e ti sei arrabbiato!” “Guarda, che tu puoi fare quello che vuoi, Shuichi idem. Solo che non capisco…” “IO LO AMO!” “Lo so… non preoccuparti…” “No, non è vero… tu non mi credi, ammettilo!” “Ma che dici?” “Lo so… lo so che la nostra è una cosa veramente assurda! Anche se io amo Shuichi… sento che Tsuzuki mi piace da morire! Che è un bel ragazzo e che mi va di essere posseduto da lui… Ma non è perché non amo Shuichi! Lo so comunque sia che è troppo stupido per te…” “Ma cosa stai dicendo Ryu-chan? Lo sai benissimo quanto io ti voglia bene, e quanto io abbia fiducia in te. Non potrei mai essere arrabbiato con te per una cosa che riguarda solo te!” “Davvero?” “Si Ryuichi… non temere…” il ragazzo sorrise fra le lacrime, e lanciò un’occhiata a Shuichi e Hisoka, voleva vedere se stavano bene e quando si voltò, potè vedere che Hisoka non stava per niente bene e che stava vomitando.

“Hisoka!” “Eh? Oh mio Dio!” Suguru si alzò di scatto per star vicino al ragazzino, c’era Shuichi che gli stava arreggendo la testa, ma non si fidava molto dato che era ubriaco anche lui.

“Shuichi… vuoi che faccia io?” “No, Hisoka sta male, sono io che devo prendermi cura di lui!” “Shu-chan!” “Ryu-chan… mi spiace se non ti ho considerato per nulla stasera… scusami…” “Figurati… ora però pensa a Hisoka!” Fujisaki stava pensando che aveva bisogno che Hiro e Tsuzuki fossero lì, ma non poteva andare a chiamarli, avrebbe lasciato soli quei tre, e neppure mandare uno di loro.

Le sue preoccupazioni svanirono quando il ragazzino ebbe finito di vomitare e si tranquillizzò grazie alla mano di Shuichi che gli accarezzava i morbidi capelli castani.

“Scusatemi…” “Hisoka… non devi scusarti di nulla!” “Grazie Ryuichi…” “Senti Suguru… è meglio se lo porto a casa…” “NO! Shuichi, aspetta che tornino gli altri!” “Perché? Sta male, mica posso stare a lungo qui!” “Shuichi! Non ti reggi neanche in piedi!” “Senti, Suguru, non sono uno stupido, so benissimo che devo stare attento e prendermi cura di Hisoka… non c’è bisogno che mi accompagniate!” “Shuichi! Tu aspetti! Non è quello il fatto, sei ubriaco, non puoi muoverti!” “No, io vado…” il ragazzo fece salire Hisoka sulla sua schiena e fece per andare, ma Fujisaki lo bloccò per un braccio, rischiando di farlo cadere.

“Vedi? Non ti reggi in piedi!” “Ti ho detto che devo andare!” “Senti ragazzino! Possibile che tu faccia sempre di testa tua?! Sempre! Mi sono rotto le scatole, lo faccio per te, capito?” “Non me ne frega nulla, ok?” a quel punto, per la rabbia, Suguro colpì Shuichi con un pugno, che lo fece barcollare all’indietro.

Il ragazzo, fece scendere Hisoka, che si sedette sulla panchina, mentre Ryuichi si avvicinò a Shuichi preoccupato.

“Che diavolo hai fatto Suguru?” “No… io… non volevo…” Shuichi era accasciato a terra, non poteva credere che il suo amico lo avesse colpito, non poteva davvero crederci.

Gli scese qualche lacrima di delusione, beh, ovviamente era ancora più fragile dato che era ubriaco, però… era deluso profondamente.

Ryuichi lo abbracciò forte, mentre con una mano gli accarezzava i capelli morbidi, e con l’altra gli asciugava le lacrime.

“Suguru… io… non riesco a crederci…” “Non volevo!”.

Dopo un po’, i due ragazzi tornarono indietro, e notarono che Shuichi era per terra che piangeva fra le braccia di Ryuichi, Hisoka che tremava per il freddo e Fujisaki che era seduto su una panchina da solo e lo sguardo nel vuoto.

Hiro si avvicinò subitò al suo ragazzo, preoccupato per lui, mentre Tsuzuki, prima coprì Hisoka col suo giaccone, mentre poi, andò dai due ragazzi abbracciati, facendo spostare Ryuichi, e cercando di far parlare Shuichi su cos’era accaduto.

“Hiro… non sono bravo in queste cose…” “Che dici, a cosa ti riferisci?” “Non sono paziente quando qualcuno si ubriaca… non so fare nulla per farlo star meglio…” “Ti riferisci a Shuichi? Ma cos’è successo?” “L’altra volta l’ho spinto giù dalla panchina, stavolta gli ho tirato un pugno in faccia… sono un vero bastardo…” “Si, per questo sei stato un deficiente! Però… non farne un dramma… non devi disperare…” “Io vorrei scusarmi…” “Ora non è il momento adatto. Lo farai quando sarà sobrio, non credi?” “Mh…”.

Nel frattempo, Tsuzuki riuscì a calmare Shuichi e farlo smettere di piangere, Hisoka si era avvicinato a loro, e insieme a Ryuichi, che erano abbracciati, guardavano Shuichi calmarsi.

“Allora… ti va di raccontarmi tutto?” “Si…” “Bene… con calma però…” “Vedi… Hisoka si è sentito male, ha vomitato, perciò io volevo andare all’albergo, ma Suguru me l’ha impedito dicendo di aspettarvi. Io volevo andare, anche perché Hisoka non era nelle condizioni migliori. Lui me l’ha impedito e alla fine, siccome insistevo, ha perso la pazienza e mi ha colpito con un pugno…” “Mi dispiace… ha sbagliato, ma non devi avercela con lui. Non voleva lasciarti andare perché era preoccupato.” “Lo so… però… non doveva farlo comunque!” “Si, sono d'accordo… ora, vuoi andare a casa piccolo?” “Si…” “Ti ci accompagno io… va bene? Insieme a Ryuichi ed Hisoka…” “Si, grazie…”.
Tsuzuki si avvicinò a Hiro e Fujisaki riferendogli ciò che avrebbero fatto, e ciò che gli aveva detto il ragazzino.

“Suguru? Non preoccuparti… è arrabbiato con te, ma vedrai che quando sarà in grado di ragionare, non ce l’avrà più con te. Sappi che hai sbagliato, ma non devi deprimerti ok?” “Va bene… ma io mi sento in colpa…” “Non devi... ora, io vado ad accompagnali in hotel. Ci vediamo domani, grazie di tutto!” “Figurati! Anzi, è stato davvero un piacere conoscerti!” “Bene, ciao!” “Ciao!”.

Tsuzuki prese Hisoka sulle spalle, dato che ancora stava un po’ male, mentre per una mano aveva Shuichi, e per l’altra Ryuichi.

Non ci misero molto ad arrivare all’hotel, e salì insieme a loro, per aspettare si calmassero.

Shuichi si sdraiò sul letto, e Ryuichi si sdraiò su di lui, iniziando a baciarlo, infondo, gli mancava non averlo baciato per tutta la giornata! Tsuzuki, diede dei vestiti puliti a Hisoka, e lo aiutò ad indossarli.

“Tsuzuki… ho freddo…” “Aspetta allora… ti prendo un’altra felpa!” così, lo aiutò ad indossarla e si sedette sul letto, per poi sporgersi a baciare il suo ragazzo sulle labbra.

Dopodichè, si alzò dal letto e chiamò Ryuichi dicendogli che sarebbero andati via, era molto tardi, e dovevano dormire. Il ragazzo si alzò lentamente e per mano a Tsuzuki salutò gli altri due e se ne andarono.

Erano rimasti da soli, Shuichi allargò le braccia, come per dire a Hisoka di stendersi sopra di lui e che lo stava aspettando, così, il ragazzino lo fece. Appena fu sopra di lui, Shuichi insinuò una mano sotto i suoi boxer, iniziando ad accarezzargli il sedere.

Hisoka a quel punto, si tirò su, in ginocchio, e si tolse velocemente la felpa e la maglia, buttandole da una parte, e poi, si alzò e si tolse i pantaloni, risdraiandosi poi su di Shuichi, che poteva sentire la pelle accaldata del suo amante a contatto con la sua. Era una sensazione molto piacevole. Però, volle invertire le posizioni, dato che si trovava abbastanza scomodo a stare sotto, così, lo fece voltare e si sdraiò sopra di lui, portando le labbra al suo capezzolo.

Iniziò a succhiarlo con passione, mentre lui, gemeva di piacere. Con una mano, andò ad insinuarsi sotto i boxer, accarezzandogli il pene.

Dopo poco, Shuichi si alzò per sfilargli i boxer e andare a prendersi cura della sua erezione, prima, masturbandolo, poi, poggiandoci le labbra sopra, baciandolo, leccandolo, ed infine, prendendolo del tutto in bocca.

Sentiva il tepore che esso sprigionava, mentre lo leccava, e allo stesso tempo lo assaporava.

Hisoka, col le mani, gli accarezzava i capelli, quel gesto bastava per capire quanto era eccitato, e Shuichi lo capì benissimo dato che lo faceva sempre quando Ryuichi lo leccava a lui.

Mentre continuava a leccare, insinuò due dita dentro al suo ano, iniziando a fare su e giù, a ritmo con il respiro affannato del ragazzino, che pian piano si trasformava in gemiti.

Hisoka a quel punto, dopo un poì che Shuichi continuava col suo lavoro, iniziò a gemere sempre più forte.

“Ti prego Shu-chan… ti prego… adesso… non ce la faccio più!” il ragazzo dai capelli fucsia lo accontentò subito, si spogliò, e si insinuò in lui, penetrandolo, e iniziando a spingersi avanti e indietro.

Dette qualche spinta, e poi Hisoka venne copiosamente, seguito da Shuichi dopo poco, che si staccò e si sdraiò accanto a lui per riprendere fiato.

Si guardarono negli occhi e si sorrisero, sentivano di provare un grandissimo affetto l’uno per l’altro.

Si dettero la mano, chiudendo gli occhi e perdendosi in quel tenero contatto. Sentivano dentro di loro, che i battiti del cuore aumentavano.

“Shu-chan… io… ti voglio bene…” “Anche io, Hisoka… tantissimo! Ora… che ne dici se dormiamo?” “Si… anche io ho sonno!” così, si infilarono nudi sotto le coperte, e abbracciati si addormentarono.

Anche Tsuzuki e Ryuichi avevano fatto l’amore, anche loro due ne avevano sentito il bisogno, come per ricordare le vacanze, e ritornare a quell’atmosfera meravigliosa.

Si sentivano davvero molto bene, sentivano di poter volare quando erano insieme, anche se non erano innamorati gli uni degli altri, sapevano di provare un grandissimo affetto. Quella nottata, fu carica di emozioni per tutti e quattro anche durante i loro sogni.

Il mattino seguente, si ritrovarono a casa di Shuichi e Ryuichi, anche perché Shindou doveva cambiarsi i vestiti. Hisoka era vestiti con un paio di jeans neri e una maglia a collo alto arancione, e Shuichi indossò i suoi jeans chiari con sopra la camicia rossa e nera tigrata, lasciando sganciati i primi due bottoni.

Aspettarono che Ryuichi e Tsuzuki finissero di fare la doccia e si vestissero per avviarsi alla NG, e presentarli a tutti i loro amici.

Tsuzuki indossava un paio di jeans neri e una maglia bianca con sopra un cappotto nero, mentre Ryuichi i suoi pantaloni rossi da ginnastica e una maglia verde e bianca.

Erano pronti per andare. Quando arrivarono alla casa discografica, li presentarono subito a K e Sakano-san, che sorrisero nel vederli, Avevano tanto sentito parlare di loro.

Tsuzuki si sedette su una sedia con Hisoka sopra le sue gambe e guardarono i due ragazzi che attaccavano i microfoni all’amplificatore, nell’attesa dell’arrivo di Hiro e Suguru, che arrivarono dopo poco.

“Salve ragazzi!” “Ciao!!” si salutarono, e appena Suguru fece per salutare Shuichi, questo lo ignorò. Si ricordava benissimo della sua reazione della sera prima, gli aveva addirittura lasciato un livido sotto l’occhio.

Fujisaki si era rattristito, però, lo capiva benissimo e non disse nulla, rinchiudendosi nel silenzio.

Iniziarono a provare la nuova canzone che avevano scritto i due vocalist: Fake Star. E appena iniziarono a cantare, al suono della loro voce, Hisoka e Tsuzuki, ne restarono affascinati.

Avevano davvero una splendida voce, e non stonavano neanche un po’. Immaginavano quante emozioni avrebbero provato durante il concerto, non vedevano l’ora di vederli esibirsi.

Dopo un po’, fece il suo ingresso Tohma, assieme e Yuki, che vennero accolti calorosamente dal gruppo.

Shuichi e Ryuichi corsero incontro a Yuki, salutandolo.

“Yuki! Loro sono i nostri amici di cui ti abbiamo parlato! Lui è Tsuzuki, e lui è Hisoka!” “Molto piacere!” “Piacere!” “Piacere!” anche Tohma andò a presentarsi.

Mentre gli altri cantavano, Yuki scambiò quattro chiacchiere con i due ragazzi di Kyoto, trovandoli molto simpatici. Cercò di parlare soprattutto con il sedicenne, sapendo ciò che aveva passato. Hisoka aveva reagito proprio come lui, era rimasto scioccato per molto tempo, e così lo capiva bene.

“Sapete che quei due hanno parlato molto di voi?” “Si, ce l’hanno detto…” “Sono davvero due ragazzi stupendi, siete davvero fortunati ad averli conosciuti!” “Si, infatti… è grazie a loro che io sono cambiato…” “Lo so, me l’ha detto Shuichi… sai, tu sei proprio come me… anche io ho provato quello che hai provato tu. E anche io, ho avuto paura delle persone per molto tempo, sai?” “Davvero? Mi dispiace, so che è davvero brutto…” “Ma ora, ho loro. Loro sono stati i primi amici che ho avuto, a parte quelli che conoscevo già…” “Anche per me… l’unico amico che avevo era il mio ragazzo, poi grazie a Shuichi ho imparato a fidarmi. Ovviamente delle persone giuste!” “Meno male… è proprio una vera fortuna!”.

Dopo un po’, presero una pausa e iniziarono a parlare del concerto che si sarebbe tenuto il giorno dopo.

“Allora, avete deciso che canzoni farete?” “Si Tohma!” “Bene… quali?” “Allora… faremo: Fake Star, In the moonlight, Sleepless beuty soundtrack e the rage beat!” “Benissimo! Siete pronti, vero?” “Ma certo! Siamo nati pronti!” “Ahahah! Shuichi, mi fai morire! Io vado in ufficio! Ci vediamo domani!” i ragazzi lo salutarono.

Suguru cercò nuovamente di parlare a Shuichi, ma lui, gli rispose male, così, il ragazzo uscì dalla stanza. Non ce la faceva a vedere Shuichi arrabbiato con lui, si sentiva in colpa.

“Shuichi… capisco che sei arrabbiato… però… non puoi dilungare la cosa! Voglio dire… è un tuo amico!” “Lo so Hiro… ma come si è permesso di mettermi le mani addosso? Capisco che ti dispiace, si tratta del tuo ragazzo, però… cerca di capire anche me!” “Lo so… hai ragione! Ma non puoi restare arrabbiato! Domani abbiamo il concerto, non possiamo permetterci queste cose ora!” “Hiro! Se lui fosse al posto mio, non reagiresti così!” “Ma che dici, scemo?” “Dico solo la verità!” “Io invece dico di no… avrei detto le stesse cose!” “È facile a dirsi!” “Quando fai così mi fai proprio arrabbiare, sai?” “Hiro! Basta!” “Ryuichi! Non puoi sempre difenderlo!” “Si, ha ragione! Come avresti reagito se io o Shu-chan ti avessimo picchiato? Male! Allo stesso modo di Shu-chan… perciò smettila di prendertela tanto!” “Ragazzi?! Ma non lo capite che domani abbiamo il concerto?! Se Suguru si fa prendere dall’agitazione, rischiamo di mandare tutto a puttane!”.

Sinceramente a Shuichi dispiaceva, però ne era davvero rimasto deluso. Da una parte Hiro aveva ragione. Però non voleva perdonarlo tanto facilmente!

Dopo un po’, Suguru tornò, e riniziarono a provare la canzone. Dalla tastiera provenivano un sacco di errori, il ragazzo non era per nulla concentrato, anzi, aveva la testa fissa alla sera prima, quando aveva colpito il suo amico. Si sentiva davvero in colpa, e tanto triste per il fatto che non gli rivolgesse più la parola.

A quel punto, presero nuovamente una pausa, e Shuichi uscì. Sentiva che avrebbero davvero fatto schifo il giorno del concerto se continuavano così.

“Shuichi!” “Oh? Tsuzuki…” “Senti, capisco che sei arrabbiato… però, non mi pare il caso che tu continui così…” “Lo so, dispiace anche a me, sai? Però… mi ha fatto molto male…” “Lo capisco, ma tanto lo so che dentro di te vuoi perdonarlo!” “Si…” “Dai… vagli a parlare…” Tsuzuki lo baciò su una guancia, abbracciandolo.

“Senti… me lo mandi fuori?” “Certo…” così, dopo poco, Fujisaki fece il suo ingresso nei bagni, aveva lo sguardo triste, così, Shuichi iniziò il discorso.

“Io… sono rimasto molto deluso dal tuo comportamento…” “Lo so… hai ragione, me ne rendo conto… ma tutti possiamo sbagliare, no?” “Si… infondo l’ho fatto anche io con Ryu-chan…” “Scusami Shuichi… non so cosa mi sia preso ieri…” “Vabbè, basta. Non preoccuparti più… ti perdono. Non ha senso che io continui a restare arrabbiato.” Suguru si buttò fra le braccia di Shuichi, che lo abbracciò.

Stettero in quella posizione finchè Fujisaki non ebbe finito di sfogarsi, e poi, tornarono in sala.

“Scusate se abbiamo compromesso le prove! Ora… va tutto bene!” “Meno male…” “Scusa Hiro per prima!” “Figurati Shuichi!”.

Provarono nuovamente la canzone, e quella volta venne veramente bene, al meglio delle loro capacità.

Stettero a parlare del concerto e poi, se ne andarono dalla casa discografica.

Il giorno dopo, avrebbero provato fino alle cinque del pomeriggio, e poi si sarebbero riposati in vista del loro concerto, che si sarebbe svolto alle nove di sera.

Erano davvero tutti quanti esaltati, sapevano che quel concerto era molto importante per la loro carriera.

I quattro ragazzi stettero tutto il resto del giorno e la sera in casa dei due vocalist a ridere e scherzare, fino a che, non si addormentarono tutti quanti.

Hisoka e Shuichi si erano addormentati per primi sul divano, e siccome non volevano svegliarli, li portarono in camera e si addormentarono nel letto accanto a loro.

Il mattino seguente, Ryuichi e Shuichi si fecero la doccia, per trovarsi belli puliti per la serata, e stettero a decidere cosa si sarebbero messi per il concerto.

“Vediamo… Ryu-chan, potrei prestarti il mio cappotto nero, che ne pensi?” “Siii! Sotto mi metto i miei pantaloni di pelle… anzi! Mettili tu Shu-chan, io mi metto i tuoi pantaloncini neri! E sotto al cappotto una maglietta corta bianca!! Mi presti anche il tuo collare?” “Ok… e io, cosa mi metto sopra?” “Mmm… non saprei…” “Mettiti il cappotto che mi hai fatto vedere ieri! Quello rosso!” “Ah, quello che mi ha regalato Ryu-chan!! Si, potrebbe essere un’idea, grazie Hisoka!” “Perfetto, ora che abbiamo deciso cosa vi metterete stasera, che facciamo?” “Io direi che inizierò a preparare il pranzo! Hisoka, vuoi darmi una mano? Dato che quei due ai fornelli devono starci lontani!!” “Uffaaa!” “Volentieri!!”.

Così, Hisoka e Ryuichi si diressero ai fornelli, mentre Shuichi e Tsuzuki stettero in sala a chiacchierare.

“Senti Shuichi… ma… come ti trovi con Hisoka?” “Eh? Benissimo, perché?” “Per sapere… sai, prima è sempre stato chiuso, ha sempre avuto paura delle altre persone… ma con te parla di sé?” “Si, abbastanza, perché, con te no?” “Non molto… ma non capisco il perché…” “Mmm… strano, non capisco… a me dice che parla molto spesso con te…” “Ah, si? Non riesco proprio a capire il suo comportamento. Sembra che da quando ti ha conosciuto non faccia altro che affidarsi a te soltanto…” “Mi dispiace, io non voglio creare nessun problema fra voi due…” “No, non preoccuparti, io non credo ci siano problemi, forse sono io che ero abituato a lui che si fidava SOLO di me. Adesso invece non è più così e mi sa di strano…” “Può darsi, ma comunque gliene parlerò, non voglio che si attacchi solo a me… non perché mi dia fastidio, ma è soprattutto con te che deve parlare…” “Grazie Shuichi… sei un tesoro! Ora capisco perché Ryuichi è così affezionato a te. Sei una persona davvero dolce!” “Non è vero… tu non sai quante volte l’ho fatto star male!” “Queste cose capitano…” “Capita di picchiare il tuo ragazzo? Capita di eccitarsi con qualcun altro e far soffrire il tuo ragazzo? Io ci soffro ancora per queste cose passate… lui non lo sa, ma spesso mi soffermo a pensare a quanto male gli ho fatto…” “Non dovresti… così ti fai le paranoie per nulla… sai che Ryuichi ti ama tantissimo e che quello che c’è stato di brutto è ormai passato… che bisogno c’è di pensarci ancora? Dai… lascia stare…” “Mmm… forse hai ragione, ma mi viene da pensarci…” “Cambiando discorso… siete davvero bravi! Non immaginavo così tanto, sai?” “Davvero ti siamo piaciuti?” “Eccome!” “E… Hisoka cosa ne pensa?” “Ne è rimasto davvero affascinato, te lo assicuro!” “Che bello! Sono contento!”.

Dall’altra stanza si sentirono chiamare, il pranzo era pronto. Avevano cucinato del buon ramen, con gli onijiri di contorno. Avevano un aspetto delizioso, ovviamente ci avevano messo le mani Hisoka e Ryuichi! Shuichi non vedeva l’ora di assaggiare ciò che aveva cucinato il ragazzino, e viceversa Tsuzuki.

“Cos’hai cucinato tu Ryuichi?” “Io ho fatto gli onijiri… il ramen è opera di Hisoka!” “Ha un buon aspetto!” “Vi assicuro che il mio Hisoka cucina davvero bene!!” così, iniziarono a mangiare, e restarono tutti estasiati dalla bontà che emanavano i cibi preparati.

Dovevano sbrigarsi però a mangiare, anche perché, avevano poco tempo per le prove, perché avevano tempo fino alle cinque.

Finito di mangiare, Shuichi e Ryuichi corsero a cambiarsi in vista del concerto e uscirono tutti quanti di casa.

Arrivarono alla NG, che Hiro e Fujisaki già c’erano. Provarono subito, e ci misero tutta la grinta possibile. Sembravano ancora più motivati di sempre, ancora più di quando avevano avuto altri concerti. Forse perché a guardarli c’erano i loro nuovi amici, o forse perché quel concerto era il più importante che avessero mai fatto.

Il tempo passò in fretta, e i Bad Luck si trovavano nella sala degli artisti ad attendere l’ora del concerto. Shuichi e Ryuichi erano esaltati al massimo, Hiro era seduto per terra con la sigaretta tra le labbra, mentre Fujisaki era un po’ teso per via della discussione che aveva avuto il giorno prima con Shuichi. Anche se avevano chiarito, da quella volta Shindou sembrava non parlasse più molto volentieri o a lungo come faceva prima, questo lo turbava abbastanza, sentiva il bisogno di ricevere delle certezze, che magari si stesse sbagliando, ma questi perché gli riempivano solo la testa di assurde paranoie senza il minimo senso.

“Suguru? Tutto bene? Ti vedo pensieroso!” “Eh? Oh… Hiro! Non preoccuparti, sto bene!” “Sicuro?” “Sicuro!” le labbra di Fujisaki si incurvarono in un debole sorriso.

Intanto mancava solo mezz’ora all’ora tanto attesa, Hisoka e Tsuzuki erano già pronti in prima fila ad aspettare.

Suguru, si avvicinò con fare incerto all’amico, aveva bisogno di togliersi quel peso, altrimenti non si sarebbe concentrato a dovere e avrebbe fatto confusione nel suonare la tastiera.

“Shuichi?” “Nh?” “Posso… parlarti?” “Certo…” nella voce di Shuichi c’era un tono un po’ freddo… ma forse era solo un’impressione del ragazzino dai capelli verdi.

“Vedi… mi sembra che tu mi stia un po’ evitando. Nonostante abbiamo chiarito, non ti comporti più con me come prima…” “Se è così scusami… ma sto molto tempo con i miei amici che non vedo da molto…” “Ah…” iniziava a detestarli, per colpa loro, aveva messo da parte i suoi amici più cari.

“Come mai quello sguardo serio, Suguru?” “No, niente… mi bastava quello…” “Senti… non fare così, lo so che dopo quello che c’è stato puoi pensare che io sia ancora arrabbiato e ti eviti apposta, ma non è così… pensala come vuoi, ma per me sei sempre il solito! Non cambierà il rapporto che c’è fra noi… anche perché era un litigio stupido…” “Grazie…” il ragazzino si mise a piangere, e Shuichi si sentiva un po’ in colpa, così lo accolse fra le sue braccia per rassicurarlo, e per dimostrargli che si era sbagliato.

“Su… adesso dobbiamo rilassarci, mancano solo dieci minuti, non vorrai sbagliare tutto?!” “No! Assolutamente!” così, andarono a sedersi ad aspettare.

I minuti passarono molto velocemente, fece il loro ingresso sul palco, le luci erano tutte spende, e nessuno li aveva notati. Ad un certo punto, le luci si accesero, e le urla si alzarono dai fan.

I loro idoli erano lì, davanti a loro, pronti a cantare e donargli le emozioni più belle che potevano trasmettere.

“Benvenuti! Questo è il nostro concerto più importante!” “Vi ringraziamo infinitamente per essere qui!” “Siete davvero numerosi! Wow!” “Ora… è il momento di cantare… pronti? Sleeples beauty!!” la gente si esaltò a dismisura, si alzò un boato.

Le note della canzone risuonarono per tutta la hall. La chitarra di Hiro, mischiata alla tastiera di Fujisaki donava un effetto assolutamente perfetto e coinvolgente.

Appena Ryuichi cominciò a cantare, poteva sentire un sacco di voci che chiamavano il suo nome. A quel punto, era il turno di Shuichi, che iniziò a cantare la sua strofa, e anche per lui ci furono un sacco di richiami. Quella era una sensazione davvero fantastica per i due ragazzi, che sorrisero.

I Bad Luck erano riusciti a coinvolgere un centinaio di persone tutte insieme, potevano vedere le mani dei presenti che si muovevano, alcune ragazze e alcuni ragazzi che piangevano di felicità nel vederli, alcuni gridavano, altri cantavano a squarciagola, altri semplicemente se ne stavano fermi a guardare estasiati il modo di cantare dei due vocalist.

Era una sensazione indescrivibilmente bella, non avevano mai provato nulla di simile, o perlomeno ogni volta erano sempre più forti le emozioni che provavano di concerto in concerto.

Alla fine della canzone, i due vocalist si bloccarono nella posizione in cui erano a ritmo con le note che si stopparono.

Gli applausi e le grida si innalzarono verso di loro, che risero felici del loro risultato.

“Grazie a tutti voi! Questo ci onora!” “Si, ha ragione Shuichi! Questo ci rende fieri di voi, e ci rende felici sapere che vi state divertendo! Grazie, grazie!” Shuichi si sporse in avanti guardandosi intorno… “Wow! Ma quanti bei ragazzi e belle ragazze che vedo questa sera! Tutte e tutti per noi?! Grazie!!” “Siete fantastici!” “La riconoscete questa?!”.

Le note della tastiera partirono… e pochi istanti dopo, partì anche la chitarra, intonando le meravigliose note di ‘Fake Star’. La gente gridò di gioia, quello era il loro ultimo singolo, e quanto pareva, era piaciuto un sacco.

La voce di Shuichi iniziò ad intonare la canzone, seguito dal suo ragazzo. Nelle loro espressioni si poteva vedere puro divertimento, ma anche tanta felicità nel sapere che tutta quella gente era lì per loro.

Tra la folla, i due ragazzi videro Hisoka e Tsuzuki, prima non erano riusciti a vederli, ma , risplendevano in mezzo a tutte quelle luci, mostrando ancor di più la loro bellezza.

Ci misero ancora più passione, ottenendo un risultato davvero ottimo.

E anche quella canzone finì… ora era il turno della bellissima ‘In the moonlight’. I fan, appena riconobbero le note di quella canzone si ammutolirono. Coprirla con le grida avrebbe sciupato l’effetto, quindi, restarono in silenzio ad ascoltare.

Ben presto, gran parte dei presenti iniziò a piangere. Le emozioni che donava quella canzone erano tante, ad ognuno un’emozione diversa, c’era chi pensava al suo amore, chi ai suoi problemi, o chi semplicemente alla felicità che aveva.

Finita anche ‘In the moonlight’ ci furono cinque minuti di pausa, ma i ragazzi tornarono immediatamente.

“Grazie ancora ragazzi! Sapete ora cosa c’è?” “Inizialmente dovevamo farla soundtrack Sleeples Beuty, ma poi… abbiamo cambiato idea… purtroppo dopo questa canzone dovremo salutarci…” “Insomma… volete sapere che canzone faremo?!”.

Dalla gente si innalzò un coro che ripeteva costantemente ‘The rage Beat’. Si, l’avevano capito. La loro canzone di esordio era sempre la migliore, e i fan non aspettavano altro che quella.
Ci misero tutti loro stessi per dare il meglio, e così fu. Quella era certamente un’esperienza fantastica, che avrebbero sempre portato nei loro cuori, sia fan che Bad Luck.

Finì la canzone, e i fan restarono incollati ai propri posti ad aspettare l’ultimo discorso dei loro idoli.

“Beh… è arrivato il momento di salutarci… anche se a malincuore…” “Ci vediamo al prossimo concerto, che sarà molto presto!” “Sarete fantastici come stasera, anzi, meglio! Grazie! Un bacio da Shuichi!” “Da Ryuichi!” “Da Suguru!” “E per finire dal vostro chitarrista preferito… Hiro!”.

Le grida si innalzarono per l’ennesima volta, come segno di saluto. Era stata davvero una serata fantastica.

Andaron nei camerini a riprendere fiato e forze, e Hisoka e Tsuzuki li raggiunsero entusiasti.

“Siete stati fantastici!” “Grazie!” “Suguru? Lo sai che sei meraviglioso quando suoni? Ti viene un’espressione bellissima! E poi sei bravissimo, complimenti!” era stato Hisoka a parlare… il ragazzo c’era restato di sale… lui che lo detestava. Gli sorrise ringraziandolo, finalmente aveva capito che si era sbagliato, ora capiva perché i ragazzi erano affezionati a loro.

Appena si furono ripresi, uscirono dalla hall e si fermarono al parco.

“Ragazzi… stasera sarà indimenticabile!” “Però è stato davvero stancante, propongo di andare a dormire!” così, si salutarono, e nel mentre andarono via, Shuichi e Ryuichi si voltarono a guardarsi. Si resero conto soltanto quando erano lontani che non si erano salutati baciandosi, che non si erano abbracciati… proprio come semplici amici, e loro non erano semplici amici, ma fidanzati, anche se non sembrava per nulla. Quel fatto diede da pensare ad entrambi, ma poi, cancellarono quel pensiero e  resero conto di essere arrivati ognuno alla propria destinazione.

Nel momento in Shuichi e Hisoka si trovarono sdraiati nel letto, si sorrisero, e Hisoka gli espresse i suoi complimenti, ne era rimasto davvero colpito dalla grinta e dalla bravura che aveva espresso.

“Ti giuro, mi sono emozionato!” “Mi fa piacere, sai?”.

Poco dopo, Hisoka lo baciò, portandosi sopra di lui, in ben pochi minuti, Shuichi lo aveva già spogliato del tutto, e mentre lo faceva aveva sentito una sensazione strana dentro di sé.

Erano stati molto a baciarsi e strusciarsi… quando però Shuichi stava per entrare in lui, si bloccò di colpo. Hisoka se ne accorse, e quando si voltò, vide l’espressione triste di Shindou.

“Shuichi? Che hai?” “Hisoka… io… non lo so…” sembrava davvero a terra, e il ragazzino si preoccupò tantissimo, così lo abbracciò, cercando di farlo sentire sicuro.

“Che hai…?” “Io… non me la sento più…” “Cosa?” “Di fare l’amore con te… io… scusami ma… io voglio fare l’amore col mio Ryuichi… ormai, sembra che stiamo insieme solo per modo di dire. Non ci baciamo più spesso… non lo considero quasi più come prima. Mi comporto come se il mio ragazzo fossi tu, e Ryuichi come se stesse con Tsuzuki… ora che ci penso è sbagliato…” “Oh… Shuichi…” Hisoka si rese conto di quello che voleva dire il ragazzo, lo capì, ma ci restò comunque sorpreso, detto così all’improvviso poi…!

“Perdonami… lo so che sono uno stronzo, che potevo dirlo prima…” “Shuichi! Non devi giustificarti… hai completamente ragione! In fondo ciò che facciamo noi, è solo… sesso! Ma anche da parte mia! Non sono innamorato di te… mi hai lasciato spiazzato perché l’hai detto così all’improvviso che non me l’aspettavo, però… non devi scusarti!” “Invece si…” “Smettila! Ora… l’importante è che restiamo amici!” “Ma sei pazzo? Quello è chiaro!” “Allora basta! Finiamola qui… è stata una bellissima avventura! Non potevamo certo portarla per le lunghe, non credi?!” “Sono contento tu abbia capito il mio punto di vista…” “Però… un ultimo bacio me lo concedi?” “Certamente…”.

Quel bacio fu il più lungo e più carico di passione che si fossero mai dati… dopodichè, scivolarono lentamente nel sonno, stretti l’uno all’altro, ma stavolta come grandi amici.

Nel frattempo, anche Ryuichi e Tsuzuki avevano intrapreso quel discorso, tutti e due avevano provato la stessa cosa, non c’era bisogno di scusarsi, perché entrambi sapevano che se l’avevano fatto ed erano felici, allora andava tutto bene.

“Sono comunque contento di quello che c’è stato!” “Anche io, non sai quanto mi hai dato, Ryuichi!” l’importante è che tutto era finito bene, e che non c’erano rancori.

Il mattino seguente, i due ragazzi sarebbero tornati a Kyoto, sarebbero partiti solo dopo poche ore, perciò, chiamarono Suguru e Hiro per salutarli.

Stettero tutta la mattinata insieme, andarono a pranzare allo Zenny’s, e successivamente comprarono i biglietti del treno, così, avrebbero fatto con calma evitando di perdere il treno delle 11.43.

Mancavano ormai venti minuti, così, si avviarono alla stazione. Hisoka abbracciò il suo ex-amante, ringraziandolo di ogni cosa, e dicendogli che gli avrebbe sempre voluto un gran bene. Lo stesso per Tsuzuki e Ryuichi.

Suguru e Hiro, li abbracciarono, ordinandogli di tornare perché erano due ragazzi davvero simpatici e dolci.

Il treno era arrivato, e sarebbe restato fermo per cinque minuti, tutti il tempo necessario per mettere la valigia sul treno e salutare nuovamente gli amici.

Quando il treno partì, ci fu un sorriso da parte di tutti, era un bellissimo arrivederci, da amici però.

Ryuichi guardò negli occhi il suo ragazzo, che finì con l’abbassare lo sguardo, questo fece preoccupare molto Sakuma, che gli alzò il mento con le dita, imponendogli di guardarlo in faccia.

“Che hai?” “Meglio parlarne con calma… da soli…” Ryuichi, si immaginò che volesse lasciarlo per Hisoka, probabilmente si era innamorato di lui, infondo lo vedeva sempre felice e spensierato quando erano insieme, mentre oramai non si baciavano più neppure se stavano insieme. Anche quando erano tornati dalle vacanze, nei giorni in cui erano da soli, avevano fatto l’amore solo due volte nell’arco di un mese circa, mentre di solito, facevano l’amore tre o quattro volte alla settimana. Si baciavano di rado, e questo era diventato insopportabile per lui.

Ryuichi prese la mano al ragazzo, e fece per andare verso casa.

“Ragazzi… noi andiamo…” “Va bene, ci vediamo dopo?” “Può darsi… non lo so…” “Ciao!” “Ciao…” Shuichi non aveva aperto bocca, era rimasto davvero scioccato dai suoi pensieri, lui aveva troncato con Hisoka, ma Ryuichi sicuramente era rimasto in contatti intimi con Tsuzuki.

Arrivarono velocemente a casa, e i due ragazzi andarono a sedersi sul letto. Shuichi aveva un’espressione triste, lo sguardo vuoto portato all’altezza del petto di Ryuichi.

“Che cos’hai…?” dalla bocca di Shuichi non riuscivano ad uscire le parole… il pianto le bloccava… “È successo qualcosa con Hisoka…” il ragazzino scosse la testa… “E allora cos’hai? Shuichi, mi fai preoccupare…” “Io…” Ryuichi gli strinse una mano nella sua, perché non riusciva a parlargli?

“Io… ho rotto con Hisoka… ho troncato il rapporto che avevamo instaurato… mi riferisco a ‘quel’ tipo di rapporto…” Ryuichi lo abbracciò… anche lui provava le stesse cose… “Allora… va tutto bene… anche io ho rotto i rapporti con Tsuzuki! Mi sentivo in colpa. Sentivo che c’era qualcosa che mi bloccava. Io voglio solo te…” Shuichi iniziò a piangere… possibile che quei due erano così in sintonia?
“Anche io voglio solo te… in questo periodo, non ci siamo più comportati come facevamo prima… ci siamo distaccati moltissimo… e questo, l’ho realizzato troppo tardi…” “Non è troppo tardi. Stai tranquillo! L’importante è stare insieme!” “Si… lo credo anche io!”.

Si baciarono, ognuno sentiva l’amore che provava l’altro, quello era un bacio di unione, finalmente le cose erano tornate come prima.

Passò una settimana dopo la loro nuova unione, il rapporto era diventato più saldo di prima, insieme si divertivano più che mai, e alla NG avevano quasi finito la nuova canzone, ovvero ‘Blind game again’. L’aveva scritta Ryuichi.

La registrazione era completa, l’unica cosa da fare, erano alcuni miglioramenti sulla voce, ma per il resto, erano soddisfatti lì alla NG.

Ormai, si era fatto tardi, perciò, potevano tranquillamente tornare a casa e finirla il giorno seguente la canzone. Era il più era fatto.

Si era fatta sera, il cielo non si era ancora rabbuiato, c’erano i primi cenni di tramonto, e Shuichi e Ryuichi si avviarono a casa per la mano, mentre parlavano del loro nuovo singolo, e della novità che gli aveva comunicato K: ovvero l’uscita del loro CD.

La felicità che gli riempiva il cuore era davvero indescrivibile, non gli importava di nulla più di quello, oramai, stavano coronando il loro sogno, insieme. Siccome presto avrebbero festeggiato il loro sesto mese, Shuichi aveva pensato di anticipare il suo regalo a Ryuichi e di andare a comprarglielo in quel momento, dato che aveva i soldi a portata di mano, e che voleva lo indossasse per quel giorno. Aveva visto un paio di pantaloni di jeans, abbastanza stretti, ma con gli strappi sulle ginocchia e dei lacci che pendevano dai passanti, erano abbastanza semplici, ma sapeva che al suo ragazzo gli sarebbero piaciuti.

“Ryu-chan! Puoi aspettare qui? Devo andare in un posto!” “Dove? Dai che devo preparare la cena, se andiamo avanti di questo passo mangiamo alle dieci!” “Sii paziente! Farò in un attimo!” “Ok, ma sbrigati, io vado a vedere il negozio di dischi!” così, Shuichi si affrettò alla boutique lì di fianco a lui, e Ryuichi si diresse verso le strisce pedonali per attraversare la strada.

Mentre Shuichi fece per entrare nel negozio, sentì una frenata e una botta. Per istinto si voltò di scatto, e vide una macchina ferma, e la gente che stava cominciando ad accalcarsi. Notò subito il pupazzetto di Kumagoro abbandonato sull’asfalto.

Col cuore in gola cominciò a correre, non poteva essere, non era possibile che fosse successo!

“Ryu-chaaaan!!!” si precipitò sul corpo del ragazzo spintonando la gente che guardava il corpo esanime con la paura addosso, aveva preso davvero una bella botta.

Il corpo di Ryuichi era abbandonato a terra, come fosse una bambola, il sangue che usciva senza sosta, e il suo volto così spento, le labbra si stavano colorando di rosso per via del sangue.

Shuichi si lanciò su di lui con le lacrime che sgorgavano dai suoi occhi, il suo corpo tremava di terrore.

“Mi… mi dispiace io… non l’avevo visto…” l’uomo che aveva investito Sakuma, si trovava in piedi di fronte ai due ragazzi, aveva le mani tremanti e gli occhi sgranati. Una signora si avvicinò all’uomo, chiedendogli di rilasciare i dati, ma questo, appena sentì quella frase e realizzò la sua posizione, spintonò la donna, salì in macchina e sparì in fondo alla via. La gente iniziò a scalpitare, a gridare di fermarlo e di prendere la targa.

Shuichi nel frattempo non aveva frenato le sue lacrime, mentre una ragazza, si era avvicinata a lui, accarezzandogli i capelli.

“Non preoccuparti… adesso arriverà l’ambulanza… tu cerca di calmarti…” Shindou non l’aveva ascoltata, l’unica cosa che aveva fatto, era stata quella di disperarsi ancora di più, mentre stringeva le mani fredde del ragazzo privo di sensi.

Ben presto, arrivò l’ambulanza, i dottori presero misero il ragazzo sulla barella e se ne andarono all’ospedale più vicino, dicendo al ragazzino dai capelli fucsia che non poteva salire in ambulanza dato che avrebbero dovuto affrontare un difficile percorso.

Shuichi fece per iniziare a correre, quando la ragazza lo fermò, dicendogli che l’avrebbe accompagnato lei. Poteva vedere la disperazione che sprigionavano i suoi occhi.

Salirono in macchina, Shuichi guardava davanti a sé con uno sguardo di vetro, mentre la ragazza cercava di rassicurarlo.

“Vuoi qualcosa di caldo da bere?” ma il ragazzo non riusciva a rispondere… “Tieni!” sorridendogli gli passò un fazzoletto di carta, che Shuichi prese e avvicinò ai suoi occhi fradici.

Arrivarono in sala d’attesa, e si sedettero sulle seggioline. La ragazza, andò a cercare un dottore per chiedergli notizie del ragazzo ricoverato di urgenza.

“Mi scusi, infermiera!” “Oh… signorina, mi dica?” “Si sa nulla del ragazzo?” “Lo hanno portato qui poco fa… l’unica cosa che posso dirle è che sarà un intervento molto difficile, i dottori dovranno sistemare i suoi organi interni che hanno subito gravi danni per via della botta… mi spiace, lei è la sua ragazza?” “No… io non lo conosco, ho accompagnato qui quel ragazzino… credo sia suo fratello…” “Si faccia dire il numero di casa e chiami i suoi genitori…” “Oh, certamente, la ringrazio!” “Se avessimo nuove notizie, la avvertiremo!” “Grazie…” la donna si allontanò, mentre la ragazza si avvicinò a Shuichi inginocchiandosi di fronte a lui.

“Ragazzino…” lui non accennava ad alzare la testa, così lei, gli alzò il mento con le dita per far sì che la guardasse negli occhi.

Ora che la vedeva, notò che era una bella ragazza dai capelli castano scuro, molto lunghi e gli occhi blu scuro. Aveva un viso così dolce e pareva molto preoccupata quanto premurosa.

“Senti… potresti darmi il numero di casa? Non dovresti avvertire tua madre di ciò che è successo a tuo fratello?” Shuichi la guardò senza capire… “Quel ragazzo… non è tuo fratello?” Shindou scosse il capo e si asciugò le lacrime.

“Oh… insomma… posso avvertire qualcuno?” “La NG… la… casa discografica…” “Nh?” ora ricordava dove li aveva già visti, erano due del gruppo emergente, i Bad Luck.

“Lo farò…” “Anzi… ti prego… chiama Yuki!” “Si, lo farò volentieri… mi daresti il numero?” con tutta la calma cercò il numero e glielo mostrò… lei spalancò gli occhi e fece la chiamata.

“Eiri?” Shuichi la guardò sorpreso… allora lo conosceva? “Senti… c’è un problema… no, a me non è successo nulla… io…” Shuichi le chiese di dargli il telefono.

“Yuki…” dall’altra parte, Yuki si mostrò molto stupito, che ci faceva Shuichi con lei? “Ti prego… ho bisogno… di te. Sono all’ospedale… si… grazie!” riagganciò, così la ragazza gli chiese spiegazioni.

“Scusa la domanda, ma come conosci Eiri?” “Per via di Seguchi…” “Giusto… io sono Ayaka Usami, molto piacere!” “Shuichi…” “Senti… mi spiace tantissimo per il tuo amico… ma se vuoi stargli vicino, devi cercare di mantenere la calma…” “Non è facile…” “Lo so…” la ragazza lo abbracciò, poteva capire benissimo lo stato d’animo del ragazzo, gli si leggeva negli occhi.

Lui, per istinto si aggrappò alla sua esile schiena con le braccia, e pianse nuovamente, sentiva tutte le sue paure accumularsi insieme alle lacrime.

Dopo qualche minuto, arrivò Yuki correndo, così, Ayaka si staccò dal ragazzino, che si buttò fra le braccia di Yuki, che ancora non capiva cosa stava succedendo.

Mentre abbracciava Shuichi, si riferì ad Ayaka chiedendogli cosa fosse accaduto. Lei, tremando gli raccontò tutta la scena faceva lo sguardo i Yuki si rabbuiò.

“Ryuichi…” il nome del ragazzo uscì flebilmente dalle labbra tremanti di Shindou, che si strinse ancora di più al corpo del ragazzo biondo.

“Ayaka… stai con lui, vado a chiamare Seguchi…” così, Yuki si allontanò e uscì a chiamare il presidente della NG e far sì che avvertisse tutti gli altri, che ben presto arrivarono preoccupati.

Era una scena davvero carica di tristezza, tutti erano seduti con uno sguardo terribilmente triste ad aspettare notizie dai dottori, che non arrivavano mai.

Tohma era appoggiato ad una parete e non toglieva mai lo sguardo dalla porta della sala operatoria, Mika era seduta accanto a Shuichi e gli teneva la mano, Hiro consolava Fujisaki che era immerso sulla sua spalla a piangere, Tatsuha era rannicchiato su stesso piangendo lacrime amare per il suo più grande idolo, Yuki teneva Shindou stretto a sé, K andava avanti e indietro per il corridoio, Sakano-san stava sbraitando (nei limiti consentiti) e Ayaka tremava per la tensione. Nonostante non conoscesse il ragazzo, poteva sentire un dispiacere profondo.

Dopo molto tempo, un dottore si fece vivo, e si avvicinò a K che gli stava andando incontro.

“Signore? Lei è parente del ragazzo?” “Si… il fratello…” “Bene, mi segua!” quando furono lontani dagli altri, il dottore iniziò a parlare molto seriamente.

“Senta, parlerò chiaramente, l’intervento è riuscito alla perfezione… purtroppo… non si sveglierà, è entrato in uno stato di coma, e non sappiamo se potrà svegliarsi o meno. Noi abbiamo fatto il possibile, ne sono capitati tanti di casi come questo, ma nessuno può dire quando e se aprirà gli occhi. Quello che più rattrista, è il fatto che sia così giovane…” “Capisco, la ringrazio… ma… possiamo vederlo?” “Ora verrà trasportato in un’altra stanza, da allora, potete vederlo quando volete.” “Grazie dottore… potrei sapere i dettagli dell’intervento?” “Certamente… abbiamo dovuto intervenire sui suoi organi che erano danneggiati, purtroppo, prima di ciò, abbiamo dovuto agire con l’elettro shock. Il suo cuore aveva smesso di battere, ma per quello è andato tutto bene.” “La ringrazio…” “Si figuri…”.

K tornò in sala di attesa con uno sguardo deluso. Shuichi gli corse incontro, voleva sapere ogni cosa, voleva delle certezze, voleva sentirsi dire che era andato tutto per il meglio, voleva riabbracciarlo.

“Allora?!” la voce di Mika si fece sentire, era molto tesa, ma speranzosa… “L’intervento è riuscito…” le facce di alcuni, si stavano rallegrando, soprattutto quella di Shuichi… “Ma… purtroppo… è finito in coma… non sanno né se né quando si sveglierà…” a quell parole Shuichi corse via tra le lacrime.

“Complimenti per il tatto K!” “Mikarin! Ha fatto bene… non era il caso di mentire… ha fatto la cosa giusta…” “Ma… Eiri…!” tutti restarono in silenzio ad attendere che lo portassero via, e Tohma, andò in direzione del ragazzino per riprenderlo e evitare che commettesse qualche sciocchezza.

Dopo poco lo trovò, e lo raggiunse mettendogli una mano sulla spalla.

“Shuichi…” “Non… non si sveglierà!” “Non essere pessimista! Guarda che… per casi come questo, non è facile andare in coma irreversibile, vedrai che si sveglierà…” “Lo dici per farmi un favore?” “No, lo dico perché il vostro amore è troppo forte per separarvi! Ora andiamo. Non vuoi vederlo?” il ragazzo annuì, così si avviarono nella nuova stanza di Ryuichi, che ancora non aveva ricevuto alcuna visita, volevano fosse Shuichi il primo ad entrare.

Il ragazzino fece il suo ingresso da solo, era ciò che voleva. Vide Ryuichi, senza vita disteso sul letto. Aveva il viso pallido, gli occhi chiusi, e le labbra coperte dalla mascherina per l’ossigeno.

Shuichi si avvicinò a lui e gli strinse una mano, le lacrime cadevano sul suo corpo. Non credeva l’avesse mai visto in quello stato, la sua allegria era diventata solo un silenzio.

“Ryu-chan… ti prego… apri gli occhi…” si sedette su una sedia e gli accarezzò i capelli… “Per favore… io senza di te… cosa sono?”.

Si bloccò e iniziò a piangere per l’ennesima volta, così, si alzò e uscì, non ce la faceva più a vederlo lì immobile, non voleva vederlo, lo straziava quell’immagine.

Se ne andò dall’ospedale, nessuno aveva avuto il coraggio di chiamarlo o di seguirlo, era logico che aveva bisogno di stare da solo. Il ragazzo si diresse al parco, dove si distese sotto l’ombra di un albero e iniziò a riflettere, a cercare di realizzare ciò che era accaduto.

Ryuichi era stato investito da una macchina, mentre cercava di attraversare la strada… quello non sarebbe successo se Shuichi non avesse voluto andare a quel negozio. Quindi, i pensieri lo portarono a una conclusione… la colpa era di sua. Se non fosse voluto andare a vedere il regalo per lui, lui non avrebbe attraversato la strada in quel momento! Si sentiva davvero in colpa, e quel che era peggio, non solo era stato investito, ma purtroppo era finito in coma, e non si sapeva se si sarebbe svegliato oppure no.

Nel frattempo, all’ospedale, ormai tutti avevano fatto visita al ragazzo, restando sconvolti da quel corpo senza vita, solitamente iperattivo.

“Questo va sicuramente detto ai giornali per evitare si inventino le loro stronzate!” “Si, hai proprio ragione K… chissà cosa potrebbero mai scirvere… lo farò io personalmente!” “Bene… grazie presidente!” “Io penso che andrò a cercare Shuichi… non mi piace che se ne stia da solo chissà dove in un momento come questo…” “Oh, Yuki… se vuoi posso andare io a cercarlo, non disturbarti!” “No, Hiro… nessun disturbo, credimi. Ci vediamo più tardi…” “A presto…”.

Così, Yuki si allontanò alla ricerca del ragazzo, e lo trovò dopo un’oretta all’incirca, disteso sotto l’albero del parco, con una sigaretta fra le dita. Ma che diavolo aveva intenzione di dimostrare? Ma per il momento l’unica cosa che fece fu quella di andargli incontro e fermarsi di fronte a lui.

“Shuichi…” “Yuki… mi sento in colpa… tantissimo…” “Perché? Guarda che non è assolutamente colpa tua, è stato un incidente, e la colpa è del cretino che guidava come un pazzo!” “Lo so… però… se solo io non avessi scelto quel momento per andare a fargli il regalo, lui non si sarebbe allontanato…” “Come, come? Puoi spiegarti meglio?” “Voglio dire… fra poco è il nostro sesto mese, o almeno lo sarebbe dovuto essere… e… io volevo andare a vedere il regalo per lui, così gli ho chiesto se poteva aspettarmi lì, e lui ha detto che mentre io sarei andato là, lui sarebbe andato al negozio di dischi dall’altra parte della strada… e… purtroppo è successo…” “E tu ti stai incolpando?” “Si…” “Ma sei pazzo? Non è per nulla colpa tua! È stata un’orribile disgrazia, e tu non c’entri assolutamente nulla! Devi fartene una ragione…” “Ma così non potrà più vivere…” “Non dirmi che ti sei arreso?! Cioè, tu sei sicuro che non ci sia più nulla da fare?” “È inutile che io speri sull’impossibile!” Yuki per istinto gli tirò uno schiaffo, talmente forte da fargli sanguinare il naso, Shuichi restò immobile a fissarlo senza capire.

“Ti rendi conto che se ragione così, non sarai per niente vicino al cuore di Ryuichi? Dici di amarlo così tanto, ma a me non sembra per niente, anzi, per te è già finita! Lui sta lottando per riaprire gli occhi e tu che fai? Lo abbandoni? Sei proprio scemo, non ti facevo così, sai?” Shuichi restò con lo sguardo nel vuoto, con le lacrime che scendevano, così, Yuki gli accarezzò la fronte, era stato duro, ma era sicurissimo che avesse capito.

“Hai ragione… io… sono stato uno stronzo con lui…” “Non è questo, è che l’hai abbandonato a se stesso per poco… ma puoi rimediare!” “Esatto, lo farò!” “Non è impossibile che si svegli, soprattutto se le persone che gli vogliono bene gli stanno vicino!” “Si, hai ragione!” dopo che Shuichi si era ripreso, Yuki lo invitò a mangiare qualcosina.

I due ragazzi si allontanarono verso una gelateria per mangiarsi un gustoso gelato multi gusto e far sì che Shuichi si riprendesse ulteriormente.

“Senti Shuichi… che ne dici di venire da me fino a che Ryuichi non si riprende? Non mi va che tu stia da solo, potresti commettere qualche sciocchezza!” “Ma sei pazzo? Comunque, va bene…” “Se vuoi dopo ti accompagno a prendere le tue cose e portarle da me…” “Certamente, grazie Yuki, sei troppo buono!”.

Passò il tempo, e insieme erano già andati a casa di Shindou a prendere le cose per poi portarle a casa di Eiri. Dopodichè, Seguchi chiamò Shuichi al cellulare per sapere come stava, e dargli la notizia che ci sarebbe stata un’intervista e se aveva voglia di farla.

Shuichi accettò, non aveva assolutamente voglia di darla vinta a quegli schifosi della tv, e fargli sparare le loro cavolate, avrebbe detto tutta la verità, a testa alta, per il bene del suo Ryuichi.

Il problema era se, e quando si sarebbe svegliato, ma cancellò quei pensieri, doveva stargli accanto e pensare positivo, ma non troppo.

A Shindou venne una bella idea, così, avvertì Yuki che stava uscendo e che sarebbe tornato nel tardo pomeriggio.

“Dove vai?” davanti a sé, gli si presentò Eiri con una birra fra le mani, come sempre… “Vado in ospedale… Ryu-chan ha bisogno di me…” “A dopo allora, ah, torna prima di cena!” “Certo!” “Ah! Hai qualche preferenza in cibo?” “Quello che vuoi!” il ragazzino corse via, verso l’ospedale, ma prima di tutto si fermò da un fioraio a comprargli dei fiori.

Entro in negozio e parlò con la ragazza che gestiva il negozio.

“Salve ragazzino, dimmi pure…” “Avrei bisogno di un cosiglio… che fiori sono indicati per un luogo di ospedale?” “Ah, fiori di pronta guarigione? Nessuno in particolare, fai pure tu, quello che preferisci…” “Ok, allora… mi da… una rosa fucsia!” “Oh, perfetto!” “Si aspetti che torni tutti i giorni, almeno fino a che non si sarà risvegliato dal coma…” “Oh, mi spiace ragazzo…” “Ma io non mi arrendo! Grazie, arrivederci!” la ragazza sorrise nel vederlo così tenace e speranzoso.

Arrivato nella stanza del suo ragazzo, andò in bagno a riempire il vaso, e ci immerse il gambo della rosa. Prese una sedia e si sedette accanto al suo ragazzo, che era ancora lì, nella stessa posizione, ma quella volta, gli sorrise… non doveva rattristarsi, altrimenti non gli sarebbe stato di nessun aiuto.

“Ryu-chan! Cosa mi combini? Mi lasci solo? Guarda che… se non fosse stato per Yuki sarei morto o di fame, o per incendio! Eheheh! Purtroppo lo sai benissimo che non so cucinare! Comunque, c’è Yuki con me! Tranquillo, niente corna, non potrei mai! Eheheh!” gli portò una mano al viso, e gli tolse i capelli dagli occhi.

“Sai che fai impressione così zitto? Ma tanto fra un po’ ti svegli vero? Non puoi lasciarmi morire! Non puoi lasciar morire i Bad Luck! Te lo ricordo, a giorni esce il CD, e tu che fai? Dormi! Dai… non hai voglia di vedere quanto riusciamo a vendere? E poi… a giorni faremo sei mesi insieme! Vabbè… vorrà dire che li festeggerò da solo… ahahah! Verrò qui… con lo spumante… o la vodka? Ehehe… e farò un brindisi a noi due! Amore mio… mi manchi… cosa aspetti ad aprire gli occhi? Poi, sono sprecati a star chiuse, sono così belli!” Shuichi stette molto a parlare al ragazzo senza sensi.

Dopo poco, entrò nella stanza l’infermiera, che chiese a Shindou se aveva bisogno di qualcosa.

“Non si preoccupi, grazie!” “Mi dispiace… è tuo fratello?” “Perché tutti pensate che sia mio fratello?” “Vi assomigliate…” “Ahahaha…no, non lo è… è il mio rag… ehm… migliore amico…” aveva sentito qualcosa che lo aveva bloccato nel dirlo, aveva paura che quella ragazza lo avrebbe deriso, o chissà cosa. Non aveva mai nascosto i suoi sentimenti per Ryuichi, ma quella volta era stato diverso, e non capiva il perché.

Verso le sette di sera tornò a casa da Yuki, e mangiarono un buon ramen.

“Shuichi… come stai?” “Bene… cioè, non del tutto… però grazie a te, l’ho presa meglio! So che devo stargli vicino e di sorridere!” “Bravo…” “Sai… oggi è successa una cosa strana… se prima avevo sempre detto senza problemi che Ryuichi era il mio ragazzo, oggi quando l’infermiera mi ha chiesto se Ryuichi fosse mio fratello, le stavo per dire che era il mio ragazzo ma… mi sono bloccato, così le ho detto che era soltanto il mio migliore amico. Secondo te perché ho reagito così?” “Non saprei, forse non ti va più che la gente si faccia gli affari tuoi… non è mica grave…” “Mmm…” “Domani hai quell’intervista, vero? Non farti prendere in giro mi raccomando!” “Scherzi? Se solo si provano a dire qualcosa su Ryuichi non risponderò di me!” “Ehy, ehy! Mantieni sempre la calma!” “Cercherò…” “Bene… almeno quello…”.

Passarono la serata a chiacchierare, e dopo un po’, Shuichi si addormentò fra le braccia di Yuki, che lo mise nel letto e andò a dormire sul divano. Quel giorno era stato molto stancante per lui, quindi era caduto nel sonno.

Il mattino seguente, si alzò e si andò a fare una doccia calda. Fece tutto con calma e poi uscì. Quel giorno, per quell’intervista, si vestì per bene… cosa mai accaduta. Si mise un paio di pantaloni neri, una camicia bordeaux e una giacca nera aperta e il ciondolo con la piuma arancione che Ryuichi gli aveva regalato. Mentre stava per uscire, notò che Yuki aveva dormito sul divano per lasciargli il posto sul letto, si sentì in colpa, così, lo svegliò per dirgli che il letto era libero.

“Shuichi…?” “Il letto è libero, io vado al lavoro…” “Grazie…” “Poi parliamo… ci vediamo a pranzo…” Shuichi se ne andò per raggiungere la stazione tv di Canal 7, dove aveva fissato con gli altri.

“Buongiorno!” “Salve Shuichi!” lo salutarono e si avviarono all’entrata.

“Come mai ti sei vestito per bene?” “Boh… penso di averlo fatto perché oggi parliamo di una cosa importantissima per me… sinceramente mi sento strano vestito così! Però… sono sempre io! Eheheh!” “Shuichi, sembra tu ti sia ripreso!” “Grazie a Yuki! Mi ha parlato e ho capito molte cose!”.

Appena furono nell’edificio, un uomo li invitò ad entrare nella stanza dove l’intervista si sarebbe svolta.

Dopo pochi minuti, andarono in onda.

“Benvenuti all’edizione mattutina di ‘Morning seven’ su Canale 7! Qui è Sekai Yukio! Siamo qui per annunciarvi di un fatto sconvolgente accaduto ieri pomeriggio… ve lo faremo annunciare proprio dal suo ragazzo, a te la parola Shindou!” “Ieri pomeriggio, un deficiente che andava sparato per le strade, ha investo Ryuichi, e per moltissimo tempo non potrà più esibirsi… in questo momento si trova in stato di coma… e i dottori dicono che non sappiamo se si potrà svegliare o meno… però… io vi chiedo una cosa anche a voi fan! Stategli vicino col pensiero! Non lasciatevi andare e continuate a sperare con me! Lui potrà farcela insieme al nostro aiuto!” “Che belle parole Shuichi, si vede che sei molto innamorato!” “Eheheh… ovvio!” “Bene, come l’avete presa? A parte male, ma cosa sentite dentro di voi?” “Io per la verità, mi sento molto triste, non riesco a capire come Shuichi faccia ad essere così spensierato e sicuro di sé!” “Fujisaki Suguru, non preoccuparti, nessuno reagisce allo stesso modo, e tu Hiro, come l’hai presa?” “Sinceramente, sento di star male, ma che come Shuichi ha detto, dobbiamo stargli vicino e non deprimerci!” “Molto bene… ora, prenderemo alcune telefonate dai fan, che lasceranno il loro commento, la loro parola di buona guarigione per Ryuichi!”.

Una ragazzina fece il suo commento… “Mi chiamo Kari Shido… a questa notizia ne sono rimasta sconvolta, ho pianto tanto… ma prenderò esempio dalle tue parole Shu-chan! Io farò il possibile per stare vicino a Ryu-chan! Stai tranquillo che non perderò mai la speranza!!” “Grazie piccola! Per me e soprattutto per Ryuichi è indispensabile sapere questo!” “Grazie a te! Ciao!”.

“Salve! Volevo dire a tutti che questo per me è un duro colpo… non so se riuscirò a pensare positivo, dato che anche a me è successa la stessa cosa con mio padre… lui non si è più svegliato, ma non ti dico questo con cattiveria Shindou, non fraintendere, anzi, mi spiace un sacco dirti certe cose… però spero comunque che con un miracolo si svegli! Ah, mi chiamo Arashi Koibitsu!” “No… non fraintenderò… però io continuo comunque a sperare! Lo so che è difficile che si svegliò, però io mi sento che presto o tardi aprirà i suoi splendidi occhi!”. Queste erano le due chiamate per la diretta, e ora ci sarebbero stati i commenti registrati al telefono… “Nooo! Ryuichi, amore mio… perché?! Io maledico quel bastardo che guidava la macchina! Misato Koizumi” “Ryu-chan, siamo con te… il gruppo della 3-3 del liceo artistico di Hokkaido!” “Io odio chi guida spericolatamente! Guarisci presto Ryuichi… P-chan...” “Come avete potuto fare questo al MIO Ryuichi?! Perché?! Io ti amo… ti amo tantissimo… grazie a te sto superando momenti orribili, ma ora che tu sei in coma… mi sento vuoto… sono con te… Hiroyuki Mashima”.

Shuichi restò in silenzio, tutti quei commenti lo facevano cadere in profondità dei suoi pensieri, ma capì anche quanto erano meravigliosi i fan dei Bad Luck… chissà se fosse stato investito lui cosa avrebbe fatto la gente? Avrebbe reagito allo stesso modo? Avrebbero pianto? Si sarebbero suicidati? Non sapeva cosa pensare, ma poi tornò alla realtà quando si sentì chiamare dal conduttore.

“Benissimo… questi fan sono disperati al pensiero che uno dei loro idoli sia in pericolo… ma hanno ascoltato il tuo consiglio! Beh… è arrivato il momento di salutarci dato che il tempo è finito! Grazie ai Bad Luck! E… SIAMO TUTTI VICINI A RYUICHI! Vi lasciamo col loro video!” “Grazie… grazie a tutti! Ciaoooo!”.

Shuichi, Fujisaki e Hiro se ne andarono a piedi, avevano bisogno di riprendersi dopo quel programma. Fortuna che erano stati gentilissimi e che non avevano sparato nessuna delle loro cavolate!

“Shuichi… oggi vai da Ryuichi?” “Certo… venite anche voi?” “Va bene… ci vediamo verso le tre?!” “Perfetto, io sarò già lì!” “A dopo!”.

Arrivò a casa alle una, era ormai ora di pranzo, così, mangiò insieme a Yuki. Quanto era stato gentile con lui? Tanto, e si meritava di essere aiutato in casa.

“Yuki? Lavo io i piatti, li rimetto anche via! Questo sarà il mio contribuire! Se vuoi faccio anche il bucato e pulisco!” “Sei matto? Non preoccuparti!” “Eheheh… vieni oggi in ospedale?” “Si, ma sul tardi… ho da lavorare prima… vedrai arrivo verso le sette di sera!” “Va bene… io vado appena ho lavato i piatti!”.

Così, il ragazzino si mise a lavare i piatti, asciugarli e metterli via. Finì il suo lavoro alle due e mezza, così si diresse in ospedale.

Quando fu lì, mise la seconda rosa nel vaso, quella era di colore rosso, e si sedette sulla sedia a guardarlo. Non aveva fatto alcun progresso, e la cosa lo rattristava.

Dopo poco, sentì la porta aprirsi, ed immaginando fosse l’infermiera, non si voltò.
“Shuichi!” “Oh? Ayaka-chan?” “Ciao! Vedo che sei sempre qui! Quella rosa ieri ce l’hai lasciata tu, vero?” “Certo…” “Allora… è come pensavo!” “Eh?!” “Sei il suo ragazzo… vero?” “Si… ma come lo sai?” “È una cosa ovvia… cioè, l’ho capito!” la ragazzo abbracciò il suo nuovo amico.

“Se gli starai vicino, prima o poi aprirà gli occhi!” “Speriamo…” “Non essere pessimista…” “No, hai ragione!” “Senti, stasera ti va di cenare con me? Ci siamo conosciuti ieri, e conoscermi meglio non sarà una brutta cosa!” “Per me va benissimo!”.

Così, la giornata passò, e Shuichi e Ayaka andarono a cena allo Zenny’s, dove Mika li servì per primi.

“Ma tu non mi hai detto come fai a conoscere Yuki…” “Ah, io… sono stata la sua ragazza per molto tempo… poi però mi ha lasciata…” “Oh… mi spiace… non lo sapevo…” “Non preoccuparti, come hai sto siamo rimasti in buoni rapporti! Sai, quando è successo quell’incidente, io venuta da Kyoto per salutarlo!” “Capisco… ma tu fai qualcosa? Voglio dire… lavori?” “Si… lavoro in un pub di Kyoto, e nel tempo libero disegno manga! Purtroppo, non ho ancora pubblicato niente, perché, ho paura che non piacciano!” “Secondo me dovresti provare! Anche io all’inizio non credevo che la nostra musica piacesse, ma poi, è sbucato Sakano-san e… abbiamo sfondato! Ahahhah!” “Che bello… siete bravissimi, poi!” “Grazie…” “Sai, quando siete venuti a Kyoto, non sono potuta venirvi a vedere, però… la prossima volta, stai sicuro che vengo…” “Già, hai detto Kyoto?! Conosci per caso due ragazzi di nome Tsuzuki e Hisoka? Uno dei due è figlio della padrona di un hotel termale!” “Ah, certo! Conosco sua madre, so che lui non è mai stato socievole… anche se so il perché…” “Capisco… ora invece è cambiato, grazie a me e Ryuichi! Non gli ho detto nulla di lui, non volevo farli preoccupare…” “Beh, è una scelta tua se dirglielo o meno…” “Infatti… poi Hisoka si preoccupa tantissimo… e poi… non vorrei che lui ce l’avesse con me…” “Perché?” “Beh… quando siamo andati in vacanza a Kyoto li abbiamo conosciuti e… io ho avuto una storia con lui, e Ryuichi ha avuto una storia con Tsuzuki, nonostante stessimo insieme… ma entrambi lo sapevamo, poi… alla fine… abbiamo deciso di smetterla. Io… mi sentivo in colpa, quindi… ne ho parlato con Hisoka… ma non so se alla fine lui ce l’abbia con me…” “Guarda che l’hai fatto per scelta tua! E poi, non potevi continuare, l’avresti preso in giro… ma secondo me, ti ha capito. Basterebbe che tu ci parlassi…” “Lo farò, ma quando tutto sarà finito…” “Ovvio, ora devi pensare solo a Ryuichi!”.

Al momento che Mika portò il secondo piatto, Shuichi le chiese della vodka alla menta.

“Shuichi… non vorrai mica ubriacarti?” “No, Mika! Tranquilla!” “Mi porteresti della Sambuca a me?” “Certamente Ayaka!”.

Così, bevvero i bicchieri, e dopo aver finito di cenare, andarono direttamente al bancone per prendere ancora da bere. Al bancone c’erano gli sgabelli, che occuparono.

“Ayaka… grazie per quello che fai! Anche Ryu-chan ti ringrazierebbe!” “Scherzi? Lo faccio volentieri! E poi, ti voglio già bene, perché ho capito che sei un ragazzo bravissimo!” “Eheheh…” Shuichi prese altri sei bicchieri di vodka nell’arco della serata, così si ubriacò. Ayaka lo convinse ad uscire fuori, non voleva bevesse ancora.

“Shuichi! Sei completamente ubriaco…” “Scusa…” “Tranquillo, il fatto è che non ti fa bene!” “Lo so…” stettero un’ora a parlare, ma il ragazzo non aveva ancora smaltito la sbronza.

“Cosa devo fare con te?” “Lo so, sono un peso…” “Ma quale peso? Non so cosa fare, non so cosa ti va di fare… dimmi cosa posso fare per te…” “Vorrei… del thè!” “Vado a prendertelo!” “NO! Vengo anche io! L’ultima volta che è andata così, mi hanno molestato…” la ragazza spalancò gli occhi… possibile che avesse subito la stessa cosa di Yuki? Lo aiutò a sorreggersi e andarono a prendere un thè caldo.

 Shuichi aveva iniziato a piangere, voleva il suo Ryuichi, voleva che gli stesse al proprio fianco. Non ce la faceva già più nonostante fossero passati solo due giorni.

Ayaka, cercò di consolarlo, ma lui non accennava a smettere di piangere, così, prese il telefono e chiamò Eiri.

“Ayaka? C’è qualche problema?” lui sapeva che i due avevano cenato insieme… “Si… Shuichi sta male… cioè, è ubriaco e non smette di piangere…” “Arrivo, dimmi dove sei…” “Sono al baracchino dei gelati, vicino allo Zenny’s…” il ragazzo riagganciò, e dopo poco fu lì.

“Mi dispiace Ayaka…” “Ma figurati, dispiace a me di averti fatto venire qui… potevo benissimo riaccompagnarlo io…” “No, dai… tranquilla… hai fatto benissimo. Ora, ti accompagno a casa…” “No, ci vado a piedi, porta Shuichi a letto…” “No, a quest’ora da sola non se parla nemmeno…” “Grazie…”.

Accompagnò la ragazza al suo albergo e tornò a casa, dove mise Shuichi a letto. Decise di dormire insieme a lui, così se avesse avuto bisogno di qualcosa, era accanto a lui e avrebbe potuto sentirlo.

Passarono due settimane da quel giorno, e Ryuichi, ancora non aveva aperto gli occhi. Shuichi, via via che passavano i giorni, diventava sempre più pessimista, ed era convinto che ormai c’era poco da fare. Ormai, nel vaso sul comodino accanto al lettino di Ryuichi, c’erano sedici rose, di ogni colore: gialle, rosse, rosa chiaro, fucsia, bianche e blu… era davvero bellissime, nessuna di esse era appassita, ed era molto strano, pareva che quelle rose andassero insieme alla vita di Sakuma, e forse, sarebbero appassite se fosse morto.

Shuichi passava ormai intere giornate insieme a lui, fino a che l’infermiera gli diceva che era ora di lasciare l’ospedale per la tarda ora.

Ormai lo conoscevano tutti in quell’ospedale, anche i pazienti delle altre stanze parlavano di lui… “Ma quello è il ragazzino che viene a trovare il giovane in coma?” “Quel ragazzino ha un cuore d’oro… passa le sue giornata al fianco di quel povero ragazzo…” insomma, chiunque sapesse di lui, provava tenerezza.

“Ryu-chan… non resisto più… voglio sentire la tua voce… mi manca tanto...” Shuichi si abbassò per baciarlo sulla fronte… “Lo sai…? Ormai alla NG, nessuno ha più voglia di fare niente… Sakano-san non fa altro che sbraitare, come al solito! Non dice altro che: ‘Mi mancano i vostri ritardi! I vostri litigi…’! K non è più allegro come prima… anzi, se la gente chiede di intervistarci, lui annulla tutto! Tohma se ne sta sempre rinchiuso nel suo ufficio, senza mai uscirne, e quando i produttori vanno a chiedergli se possono mettere in vendita il CD, lui risponde di fare come gli pare! Mika viene tutti i giorni a trovarti, spesso salta il lavoro! Yuki non fa altro che starmi vicino… Dio solo sa quanto io lo faccia penare! Tatsuha è qui ogni giorno, ed è sempre più disperato, sai quanto ti adorasse! Ayaka, che tu ancora non conosci, è sempre giù di corda! Fujisaki piange ogni giorno, e Hiro non è più determinato come prima, ha perso la voglia di fare tutto! Vedi? Tutti ti stiamo aspettando… ci manchi da morire… ti prego, APRI GLI OCCHIIIII!!!” Shuichi iniziò a piangere, mentre stringeva forte la mano fredda del ragazzo senza vita.

“Sakuma! Apri gli occhi!” Shuichi si voltò incredulo verso la voce, era proprio la voce di Tachi Aizawa… ma cosa ci faceva lì?
“Ciao Shuichi… forse ti chiedi cosa ci faccia io qui… ti sembrerà impossibile, ma manca anche a me! Lascia che gli dica due parole!” Shuichi annuì in silenzio, mentre Aizawa lo abbracciava da dietro.

“Sakuma… ti rendi conto di quanto tutti ti vogliano bene? Cerca almeno di sforzarti! E poi… ti giuro, è tutto così noioso! Gli ASK hanno la strada libera, vi stiamo superando, ma così non c’è gusto! I Bad Luck hanno bisogno di te! E anche io, così potrò sfidarvi nuovamente! Capisci? E… lascia che ti dica una cosa! Se non ti sbrighi a svegliarti, Shuichi me lo prendo io! Ho lasciato fare molto tempo fa, ma ora che non ci sei… potrei approfittarne, non credi?! Dimostrami che ti interessa!” Shuichi lo respinse, ora capiva perché era venuto fin lì.

“Che diavolo credi di fare Tachi?!” il ragazzo gli tappò la bocca, invitandolo a seguirlo fuori, dove gli spiegò la situazione.

Tachi lo stava spronando ad aprire gli occhi, non aveva alcuna intenzione di fare nulla, così, Shuichi sorrise per la bontà di Aizawa. Alla fine, anche lui teneva al suo ragazzo.

Shuichi ricominciò a piangere di disperazione… non ce la faceva proprio più ad aspettare.

“Shuichi… non puoi deprimerti così… lo so che stai male, però… così non lo aiuti per niente…” “Lo so Tachi… me lo ha detto anche Yuki… però… io non ce la faccio più… all’inizio non piangevo mai perché sapevo che dovevo stargli accanto… ma è passato molto tempo e lui ancora non accenna a svegliarsi, cosa dovrei fare?” “È brutto da dire, e anche snervante, ma devi solo aspettare…”.

Tornarono nella stanza del ragazzo, e Shuichi notò che dagli occhi di Ryuichi scendevano delle lacrime.

“Tachi! Guarda! Sta… sta pianendo!” “Chiama i dottori!” Shuichi premette il pulsante di chiamata, e subito un’infermiera fece il suo ingresso.
“Che succede?” “Infermiera! Ryuichi sta… piangendo… cosa significa?” “Oh, mi spiace buttarti giù… ma è normale…” “Non è che si sta svegliando?” “No… succede spesso… non voglio darti false speranze…” “Capisco… scusami se ti ho chiamata…” “Fa niente… hai fatto benissimo…”.

La ragazza se ne andò, lasciando i due ragazzi da soli.

Quel giorno, Shuichi stette tutto il tempo con Aizawa, che cercò di tirarlo su di morale, dimostrandosi agli occhi di Shuichi un amico. Andarono al cinema, cenarono insieme e stettero allo Zenny’s, dove Shuichi prese solo due vodka con la menta. Aizawa gli impedì di bere oltre. Sapeva bene che si sarebbe ubriacato.

Il giorno seguente, alla NG, Shuichi si mise a scrivere una canzone aiutato dai suoi amici. La scrissero dedicandola a Ryuichi.

La finirono in tutta la giornata lavorativa, l’avevano chiamata ‘Super drive’, e parlava del rapporto tra Shuichi e Sakuma.

Itsuno manika bokura nanige naku de atta yasashi sayose atte kakurenbo wa tsuzu no sou sa No, wanna sell your soul shareta kiiroi tachi de No, forget smile again itsumo odotte itai dake hashiri nukeru ashita aruite wataru bokura nishi kaze ni no seta boku no koe todokuno ? No, wanna sell your soul otogi hana no sekai de No, forget smile again zutto nemutte itai dake nee oi kakete oi kakete shiroi kaze nee koini natte aini natte hane hirogetai nee ii koto mo warui koto mo subete tashite ni de watte umaku ikite toki o koetai se-no dete o tsunai de mizu tamari koe tara nijiga nozoku sora akai ito tsunaguno sou sa No, wanna sell your soul ameni soppo mukaretemo No, forget smile again bokura waratte itai dake nee oi kakete oi kakete shiroi kaze nee koini natte aini natte hane hirogetai nee ii koto mo warui koto mo subete tashite ni de watte umaku ikite toki o koetai.

Senza rendercene conto, ci siamo trovati per puro caso… avvicinandoci l'uno all'altro teneramente, continuiamo a giocare a nasconderci e ritrovarci. No, voler vendere la tua anima, che è un giallo di classe. No, dimenticare ancora il tuo sorriso, voglio solo ballare per sempre. L'inizio sarà domani; non appena l'avremo superato. I venti dell'ovest inizieranno ad innalzarci; avete sentito la mia voce? No, voler vendere la tua anima, in questo mondo di fiabe. No, dimenticare ancora il tuo sorriso, dormirò soltanto tra dolorosi tormenti. Hey, rincorrendoci, rincorrendoci, in questa brezza bianca. Hey, diventa passione,diventa amore,voglio spiegare le mie ali. Hey, tutte le cose belle, tutte le cose brutte, mettile tutte insieme. Condividile con qualcun altro, e vivi felice, voglio superare questo tempo. Su un grande prato una roccia è comparsa, ed io ho capito tutto. Un arcobaleno è comparso nel cielo, un filo rosso gli è collegato, ho capito. No, voler vendere la tua anima, la pioggia è finita molto tempo fa. No, dimenticare ancora il tuo sorriso, abbiamo appena riso attraverso tutti i nostri dolori. Hey, rincorrendoci, rincorrendoci, in questa brezza bianca. Hey, diventa amore, diventa amore, voglio spiegare le mie ali. Hey, tutte le cose belle, tutte le cose brutte, mettile tutte insieme. Condividile con qualcun altro, e vivi felice, voglio superare questo tempo. toki o koetai. Voglio superare questo tempo.

“Quando Ryuichi si sveglierà, gliela faremo ascoltare!” “Si, ne sarà felice!” “Si, se solo si sveglierà…” “Shuichi, piantala! Vedrai che succederà! Gli ci vuole solo il suo tempo… nonostante sia complicato, ma dobbiamo fidarci di lui!” “Già… lo sai bene quanto lui sia innamorato di te, non avrà certo intenzione di lasciarti…” “Lo so Suguru ma… come faccio a pensare positivo? Sono passati diciassette giorni… non posso certo essere tanto ottimista…” “Lo so… capisco come tu ti senta, però… cerca di avere fiducia in lui…” “Ma io ho fiducia in lui…” “E allora dimostralo…”.

Shuichi si alzò e sorrise… anche se era una sorriso spento, ma in quel momento riprese la sua voglia di crederci, e di sperare.

“Ragazzi… io vado in ospedale… ci vediamo più tardi…” “Va bene, a dopo!”.

Shuichi si allontanò, e corse a comprare una rosa, la diciassettesima. Appena fu a destinazione, corse per i corridoi, e aprì la porta. Come l’aprì, restò senza fiato. Di fronte a sé, l’immagine di Ryuichi, che teneva le rose in mano, sorridendo. Quello era senz’altro un sogno, doveva esserlo. Restò immobile a fissare il ragazzo.

“Shu-chan…” aveva addirittura parlato? Forse… “R-Ryuichi…” il ragazzo posò le rose nel vaso e Shuichi camminando lentamente gli andò incontro, fermandosi a pochi passi da lui.

“Non sei… felice di vedermi?” “Non… non è un sogno…?” “Ahahaha! Ma quale sogno?” Shuichi, tra le lacrime si lanciò fra le braccia del ragazzo, stringendolo forte a sé, non poteva crederci, ma era davvero così, si era svegliato, quella sì che era una vera sorpresa!

“Ehy… non piangere!” Shuichi per tutta risposta lo strinse ancora di più… “Ahi… mi fai male…” disse il ragazzo sorridendo, così, Shindou si ritrasse asciugandosi le lacrime.

“Ryu-chan! Perché non mi hai avvertito?” “Volevo farti una sorpresa! Sai… appena ho aperto gli occhi, ho chiesto spiagazioni a una ragazza che era qui… non l’avevo mai vista. Mi ha detto di chiamarsi Ayaka… mi ha spiegato tutto! E… nel momento in cui stava per chiamarti, le ho detto di non farlo, volevo farti una sorpresa!” “Grazie…” “Di cosa? Grazie a te che sei venuto qui tutti i giorni!” “Non potevo non farlo!” “Scommetto che queste rose me le hai prese tutte tu!” “Si, ogni giorno ne aggiungevo una!” “Ti ringrazio!” “Eheheh…” “Mi dispiace non esserci stato per il nostro sesto mese, ma… ci rifaremo!” “Certo!”.

Dopo poco Shuichi avverti Yuki, che avvertì tutti gli altri, e presto li raggiunsero all’ospedale. Ognuno, entrò a salutarlo a turno, non volevano affaticarlo.

Ryuichi si sentì davvero speciale, erano tutti lì per lui, perfino Aizawa! Era davvero incredibile come le cose erano cambiate!

Passarono alcuni giorni, e finalmente Ryuichi potè tornare a casa. Ancra non poteva sforzarsi, anche per via della ferita che pian piano si stava rimarginando sul suo addome.

Quando andò alla NG, i ragazzi gli cantarono la loro nuova canzone, e mentre l’ascoltava, si mise a piangere. Erano davvero tutti quanti meravigliosi, si sentiva davvero importante con loro.

“Vi ringrazio ragazzi!” si abbracciarono tutti quanti, e in quel momento, entrò K nella stanza.

“Big News!” “Eh?! Di già?” “Si mio caro Ryuichi! Il lavoro chiama!” “E cosa ci sarebbe di news?!” “Ahahahah! Un concerto! Fra tre giorni a Ruido!” “Wow! Che bel risveglio! Siiii!” il ragazzo si era svegliato dal coma, che già doveva lavorare.

Quella era la sua vita, e niente e nessuno avrebbe potuto fermarlo, qualsiasi cosa sarebbe accaduta, il ragazzo si sarebbe sempre ripreso, e avrebbe continuato a realizzare il suo stupendo sogno. Non tanto il sogno di cantare, ma quello di vivere al fianco del suo ragazzo, che aveva sempre dimostrato di amarlo con tutto se stesso.

Quella era stata una delle tante dimostrazioni di affetto, che lo aveva reso fiero di stare insieme a lui! Mai nessuno li avrebbe più separati, e insieme, avrebbero continuato ad andare avanti nella vita, insieme, inseguendo il loro sogno!

Se qualcuno gli avesse chiesto cosa si sarebbero aspettati dalla vita, prima non avrebbero mai risposto tanti ostacoli, tante emozioni e tante occasioni in cui sarebbero stati orgogliosi. Ma pian piano stavano scoprendo che la vita riservava tantissime sorprese.

In quei giorni, si sarebbero dovuti preparare al loro concerto, dove spopolarono, visto il ritorno di Sakuma, e i fan non vedevano l’ora di vederlo cantare al fianco di Shuichi, in quel concerto, che sarebbe stato il più bello che avessero mai fatto. I fan furono orgogliosi di loro, del loro modo di essere e di cantare e delle emozioni che riuscivano a trasmettergli.

In quel meraviglioso concerto, che non fu l’ultimo, ma uno dei tanti che fecero ancora.

Avevano ancora molti concerti da fare prima di fermarsi definitivamente, e non avevano intenzione di fermarsi tanto presto vista la loro voglia di fare, la loro voglia di vivere e di stare insieme.

Potevano dire di essere amanti della vita, che gli aveva permesso di incontrarsi e di provare dei sentimenti talmente belli che li avevano portati fino a quel punto, e che li avrebbe portati sempre più avanti.

 

*Owari*

 

Sky: Non ci credo! L’ho finita! Questa fan fiction è il mio orgoglio! Ahahahah! Sono davvero felice di essere riuscita a farla così lunga, però mi dispiace averla finita… potrei pensare di farne un seguito prima o poi…

Shuichi: Ma è meravigliosa… Wow! Grazieeee!

Ryuichi: Cavolo… mi stavo per mettere a piangere!
Sky: Thank you! Grazie a tutti!! Ma soprattutto a Maki Murakami per aver inventato dei personaggi così meravigliosi come quelli di Gravitation!! A prestoooo!!