parte III

di Ery-chan

Fecero l'amore a lungo!

Hanamichi non si oppose mai alle direttive di Kaede, soddisfacendolo più che poteva.

"Oddio quanto mi mancava questo corpo! " pensò il volpino in un momento di lucidità "Oh sì, sazi la mia fame in modo incredibile, dolce e arrendevole fra le mie mani." S'inarcò verso di lui "Ora fammi vedere i tuoi occhi, saziami anche con quelli! Mostrami quanto ti faccio godere!" così dicendo abbassò lo sguardo ed istintivamente si bloccò. Hanamichi stava sotto di lui , le braccia abbandonate lungo i fianchi, gli occhi fissi in un punto indefinito dei suoi pensieri, totalmente assente, subiva le attenzioni di Rukawa .

"No, non così!" poi quasi gridando <Non così!!>

Sakuragi si scosse "Cosa ho fatto.io."

<Così mi sembra di violentarti?>

Il rossino lo guardò sempre più incredulo.

<Voglio che tu sia presente! Che sappia che stai facendo l'amore con me.>

<Io lo so con chi sto facendo l'amore!>

<Non m'importa se lo sai o no.voglio vederlo nei tuoi occhi.>

<Non chiedermi anche questo!> lo supplicò <Lascia che almeno la mia mente sia libera di pensare che fai l'amore con me perché mi ami!>

Rukawa si fece scuro in volto:

<Hai detto che avresti fatto tutto quel che volevo, quindi mantieni la promessa!> con ciò non accettava repliche.

Ricominciò a possederlo, fissandolo nel profondo, senza lasciarlo un attimo.

"Non mi rimane più nulla! Si è preso anche l'ultimo pezzetto di felicità che mi restava."

 

Da quel momento Hanamichi  perse la luminosità caratteristica del suo sguardo! Rideva e faceva l'idiota come al solito, ma tutto era macchinoso, costruito: aveva perso la spontaneità:

Yoehi se ne accorse subito. Come gli aveva detto Sendo qualcosa in Sakuragi era mutato, la grinta di sempre persa chissà dove: non attaccava briga nemmeno più con il gorilla o almeno non come al solito. Cercò più di una volta di trascinarlo con se in una folle giornata da sfaticati, ma non c'era modo di convincerlo. Tutti i giorni dopo l'allenamento  se ne tornava di fretta e furia a casa, senza degnare nessuno di uno sguardo.

Fu in uno di quei pomeriggi in fuga verso il suo convegno amoroso che incrociò Sendo sul suo cammino:

<Heilà, Sakuragi dove corri?>

<Non farmi perdere tempo sono già in ritardo!> l'apostrofò il rossino trafiggendolo con un'occhiata eloquente.

<Dai devo solo parlarti.> cercò di convincerlo mentre lo tallonava

<Ti ho detto che non posso!>

Sendo lo lasciò allontanare ancora un po' poi disse:

<Tranquillo ti aspetterà, non se ne andrà via.>

Hanamichi si voltò stupito!

<Come faccio a saperlo? E' questo che ti stai chiedendo?>

Annuii.

<Io so parecchie cose! Come ad esempio che Rukawa ha passato un'intera settimana alla mi mercé per riottenere una certa "cosa".>

<Di che diavolo via blaterando!!>  fu la risposta di Sakuragi

Il porcospino sorrise sornione;

<Sei tu il più forte Hanamichi! Quando lo capirai sarete felici!>

<Piantala di parlare per enigmi, do'hao!>

<Il tuo amico Mito mi ha detto che se sapevo qualcosa dovevo aiutarti!> gli rispose <Gli indizi te li ho dati, ora spetta a te usarli!>

<Non capisco!>

<Usali Sakuragi!> continuò sibillino <A volte chi grida più forte ha solo paura di non essere sentito!> terminò allontanandosi

"Deve essere impazzito!" pensò "Io il più forte? Se solo penso alla mia vita senza Kae-chan. io.>

Rukawa era già davanti alla porta di casa Sakuraghi che lo aspettava.

<Perché non hai usato la chiave di scorta? Non ti ho detto dove la teniamo?> gli chiese aprendo.

<No!> si limitò a rispondere il volpino.

<Bene ricordami di farti vedere il nascondiglio.>

Un cenno di assenso.

Hanamichi non ebbe il tempo di chiudere la porta che già si ritrovò aggrovigliato al corpo di Kaede mentre questi arretrava verso la camera da letto.

Fu nuovamente dentro di lui godendosi i suoi sospiri e i suoi occhi eccitati. Si tese totalmente dimenticandosi del suo amante per un momento, cogliendo l'estasi di quell'istante sublime. Sentiva i mugolii invitanti carezzargli le orecchi e lo sguardo. giusto si stava perdendo quell'atto di desiderio estremo, in cui Hanamichi racchiudeva tutto il suo amore per lui.

Cercò gli occhi del do'hao per inebriarsene, quando ogni scintilla di piacere morì dentro di lui.

Sakuragi godeva questo era certo, i suoi lo fissavano attenti, ma da essi sgorgavano lacrime senza fine,senza che potesse controllarle, senza che se ne rendesse conto.

Dopo tanto tempo Rukawa ebbe la sensazione di contorcersi come un verme all'amo, ma la rabbia lo colse ancora:

<Piantala di piangere mi metti a disagio e non lo sopporto.>

<Perché?> domandò Hanamichi

<Perché non posso fare l'amore con te se fai così!>

<Che t'importa! Partecipo no? Faccio tutto quello che mi dici.> si giustificò il rossino temendo di essere abbandonato.

<Non m'importa! Trattieniti voglio che tu sia spontaneo, niente di costruito!> gli urlò <Non riesco a scoparti se sento che tu sei costretto.>

<Non mi pare sia stato un problema finora. E poi perché gridi.> la frase gli morì in gola.
 "A volte chi grida più forte ha solo paura di non essere sentito!" le parole di sendo "Rukawa ha passato un'intera settimana alla mi mercé per riottenere una certa <cosa>" ..."usali sakuragi sei tu il piu' forte". e poi.
 

<La chiave.> urlò Hanamichi

Rukawa lo guardò senza poter capire,

<Hai chiesto a Sendo di fingere un rapporto con te, per ingelosirmi. 
in cambio sei stato suo per un'intera settimana.> un'affermazione più che una domanda, ebbe la facoltà di gelare il volpino <Sei venuto a trovarmi quel giorno. Non era un sogno!!! Sei entrato quando mia madre non c'era usando la chiave di scorta e ora. per confondermi hai fatto finta di non saperne nulla!>

(Per Naika: Nota che tutto questo popo' di discorso lo fanno mentre Ru sta ancora accucciato dentro Hana!! Propongo un applauso per la resistenza del maledetto!!)

Rukawa non apriva bocca.

"usali sakuragi" ricordo'.

"Sì, doveva chiarire una volta per tutte la faccenda!"

<Piantala di dire cazzate!> esplose all'improvviso Rukawa <Devi solo pensare ad aprire le gambe e farti scopare! Solo questo.tanto ti riesce bene gusto? Non ha importanza chi sia!>

Hanamichi era senza parole poi una smorfia di collera alterò il suo viso:

<Che vorresti dire?> s'infuriò

<Niente di più di quello che ho detto!>

<Mi stai dando del.della "puttana"? E' così?>

<Vedi tu!>

<Sei un.>

<Che fai ora, ti ribelli!>

Sakuragi si morse le labbra. Si sentiva come schiacciato in una pressa: da una parte il suo orgoglio, dall'altra il suo amore.

"Perché, perché!" ripeteva "Cosa ho mai fatto.cosa?.Sendo è un cretino, mi ha detto solo cazzate." scoppiò in un pianto liberatorio, allungando le mani ad incorniciare il viso del suo volpino.

<Ti ho detto di non toccarmi!> minacciò Rukawa fuori di sé.

Lo colpì! (NOOOOOOOOO, NAIKA NIENTE VIOLENZA TI PREGO!!!!!!!!!!!)

Il rossino restò a guardare a bocca aperta, senza avere più coscienza di ciò che stava accadendo. Ogni cosa era perduta! Poi come arrivata al punto di rottura la sua mente reagì da sola:

<Scopami! Scopami e basta! Non voglio più pensare.non voglio più niente> urlò <Non voglio più.niente!>

Così fece.

Hanamichi lasciò che la mente vagasse da sola e continuò ad ansimare come una pazzo aggrappato a Rukawa:

<Non toccar.mi.> tentò di dire Kaede, ma Sakuragi non glielo permise perché prese a salire e scendere con i fianchi intensificando il piacere. A quel punto  il volpino, senza più freni, cominciò a fare l'amore con lui stringendolo forte, baciandolo come un pazzo:

<Ti amo.ti amo Hana-chan, ti amo.>

Ma il rossino non era più lì, era annullato, non esisteva più, non capiva.

Vennero entrambi in un'orgia di sensazioni e calore.

Rukawa si sollevò il viso ancora sconvolto dall'emozione, guardò il suo do'hao. Quasi impazzì dal dolore. Hanamichi stava sotto di lui come una bella bambola di pezza, di quelle con un perenne sorriso meraviglioso, ma gli occhi tristi e  vuoti.

<E' stato.bellissimo!> balbettò il rossino cercando il tono più caldo che riuscì a trovare.

"No! Non fingere!" urlava la mente di Rukawa poi ad alta voce
<Smettila di fingere!>

Tra i singhiozzi Hanamichi chiese:

<Cosa devo fare.dimmelo! Io non so più.ti amo, ma non so più che fare?!>

Kaede lo schiaffeggiò ancora, alzandosi di scatto dal letto:

<Basta!>

<Perché fai così ogni volta che dico di amarti!>

<Perché menti, è ovvio do'hao!> lo investì cominciando a vestirsi

<Non sto mentendo!> si difese <Perché dovrei!>

<Perché è comodo e ti fa ottenere ciò che vuoi!>

<E cosa mai ottengo da te? Sesso e dolore!> inveì <E' ha questo che ti riferisci?>

Rukawa inspirò profondamente, infilandosi la camicia nei pantaloni:

<Ciao!>

<Te ne vai?> scattò Sakuragi

<Tu che dici!> fece sarcastico

<No, ti prego! Resta e parliamo ancora un po', non lasciamo incomprensioni tra di noi.>

La porta si richiuse sulle parole del rossino che si accosciò sul letto ancora in lacrime addormentandosi quasi subito.

 
Si svegliò il mattino dopo, ed essendo domenica si preparò in fratta recandosi come al solito a casa di Rukawa a passare il pomeriggio insieme.

Quando suonò il campanello, il volpino scese subito ad aprire mormorando solo un ciao quasi forzato. Lo fece accomodare in camera sua, sempre in silenzio, e fu lì che Hanamichi ricevette il colpo di grazia: Sendo, in boxer, se ne stava comodamente sdraiato sul letto di Rukawa. Sakuragi si voltò verso il suo ragazzo per avere spiegazioni, ma quello s'insinuò tra le coperte, ignorandolo.

<Kae-chan, cosa vuoi.>

<Ora stai buono lì! Finisco con Akira e sono da te!>

<Vuoi che resti a guardare mentre.> chiese incredulo

<Niente male come idea!> poi rivolto a Sendo <Tu che ne dici?>

Il porcospino si voltò a fissare il viso sconvolto di Hanamichi;

<Forse non è una buona.> ma Rukawa gli tappò la bocca

<Bene cominciamo.> si voltò verso il rossino per studiarne la reazione, ma Sakuragi accasciato conto la porta osservava silenzioso il suo amore che lo tradiva. Il cuore gli faceva dannatamente male e minacciava di ucciderlo quando vide le labbra di Rukawa avvicinarsi a quelle di Sendo:

<No.> mormorò <Almeno non baciarlo.> un po' più forte

Lo fece, fissandolo dritto negli occhi, crudele!

Sakuragi corse in bagno, vomitando tutto il suo dolore, il suo rancore.

Quando tornò in camera i due amanti erano accoccolati sul letto, ansimanti. In un soffio si avvicinò a Kaede afferrandolo per le spalle:

<Cos'è vuoi picchiarmi?> gli domandò con aria di sfida.

Non rispose.

D'improvviso l'abbracciò stretto, quasi a togliergli il fiato:

<Ora lasciami andare a casa, sono disposto a subire qualsiasi cosa, ma non ce la faccio.non riesco a guardare mentre.oh Kae-chan, come puoi.> lacrime <Scusa, ma devo andare.> scappò via.

 

Corse fino in fondo alla strada dove s'incrociava con un canale, appoggiandosi pesantemente alla ringhiera di protezione.

Un grido.  (X Naika sei tu che hai ammazzato Rukawa di la verità)

Sollevò gli occhi e vide un gruppo di bambini che gesticolava verso un punto del tumultuoso canale: un loro compagno era caduto e la corrente lo stava trascinando via, 
Senza pensare, saltò la ringhiera sfilandosi la giacca e, presa tutta la rincorsa che permetteva il tratto erboso, si tuffò.

Raggiunse il bimbo in un attimo cominciando a trascinarlo a riva, ma l'impresa era tutt'altro che facile e di certo il marmocchio non rendeva le cose semplici. Per fortuna un uomo li seguiva, precedendoli di un po'. Sakuragi nuotò fino a lui e riuscì a consegnarli il bambino spaventato, ma incolume.

<Forza ragazzo, allunga la mano che ti tiro su!> gli urlò l'uomo non riuscendo, però, ad afferrarlo. La fatica, le forze che lo stavano lentamente abbandonando , Hanamichi assurdamente pensò che non sarebbe stato poi tanto male lasciarsi andare, perdersi nel freddo abbraccio dell'acqua, tanto fuori non ne avrebbe ricevuto di più caldi.

La sua follia durò poco, ma quel tanto bastò a stremarlo e si rese conto di aver perso i riflessi necessari a reagire. Poi, d'improvviso un tonfo vicino a lui, due braccia forti, poi il freddo pungente dell'aria.

Il buio!

 

Fine 3 capitolo.

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