Disclaimers: Note: So che dovevo scriverla prima ma non sapevo come andare avanti. < > sono i pensieri interiori dei protagonisti. --- separa le vicenda vista dagli occhi di Samuel da quella vista da gli occhi di Ste(o Es) . E ora via, immergiamoci nei meandri di L.A. per sapere che sta facendo Sam.[] é la narrazione


Micro Cuts

di Akira14


Non mi è stato difficile sapere che faccia avesse Adam. Esteve aveva conservato le foto di quando stavano insieme.

Tutte quante.

E in tutte si nota la stretta possessiva di Adam, quasi come non solo fosse il ragazzo di Es, ma addirittura ne fosse il padrone.

Sento un moto di gelosia attraversare il mio corpo.


Vista la giovane età del mio ragazzo, avevo sempre pensato di essere stato il primo per lui.

E invece questo cadavere umano, con quegli insignificanti capelli lunghi e corvini, e quegli occhi grigi e freddi, non solo aveva osato trattare Es come un oggetto, ma voleva farlo ancora!!!!!


<Non si è comportato poi molto diversamente da te. Samuel sii onesto con te stesso!!!!>

No. Non è vero.


Io non ho niente in comune con quel depravato!!!!!!

E lo dimostrerò, anche se non so ancora come.



Una pistola. Ecco cosa mi serve.


<No.

Con una pistola soffrirebbe troppo poco.

Un coltello sarebbe l'ideale. Sì, basta che ne prenda uno dalla cucina di Esteve>

Con il coltello più lungo che ho trovato, dopo averlo sistemato in una delle tasche laterali dei miei pantaloni, mi incammino.

Non ho una meta precisa.

Sono la rabbia, e la mia sete di vendetta, a guidarmi.

Lo trovo che chiacchiera sul lungomare, la sua pelle é ancora più biancastra a causa della salsedine.

Mi avvicino al tavolo, cercando di mantenere la maggior calma possibile.ù

"Adam Knives? Potresti seguirmi? Ti devo parlare in privato."


Si alza e mi segue controvoglia.



Arriviamo alla fine della passeggiata, dov'è non c'è anima viva.


"Potrei sapere che vuoi tu da me?"

"Il nome Esteve non ti dice niente?"

"Il mio ragazzo si chiama così. Perché mi fai questa domanda? Non è che gli hai messo gli occhi addosso, vero?

Perché in questo caso hai proprio voglia di farti spaccare le ossa."


"Non mi fai paura brutto bastardo schifoso, si dà il caso che Ste sia il MIO ragazzo.  E non ho per niente apprezzato quello che gli hai fatto l'altra sera. Così sono venuto qui per fartela pagare"

"Che paura.Sei Samuel, vero? Anche io ho qualche debito in sospeso con te.Con Es ho già regolato i conti, ora non mi resta che farti capire che, nessuno, mi può fregare il ragazzo sotto il naso, e sperare di farla franca."

Un colpo allucinante mi arriva nello stomaco,e mi piego tenendomi il ventre con le braccia.

<Bravo.>

Mentre sono a terra, arriva una raffica di calci.

<Vai avanti così, su!>

Tira fuori un oggetto contundente non meglio identificato.

<Ottimo.>



Tira fuori la pistola.

<Dai, che se continui così ho gli estremi per la legittima difesa.>

Quando vedo ormai ha quasi premuto del tutto il grilletto, tiro fuori il coltello.

Esita.

Prima che lui possa sparare, il coltello raggiunge il suo torace.

Anche se lui lascia andare la pistola alla prima coltellata, decido di dargliene ancora un paio, giusto per farlo agonizzare un po' di più.

E'quello che si merita.

-Hands are red with your blame

Megaphones scream my name

Whimpers someone I should've loved

Souls weeping above-

Il suo sangue scorre sul cemento della strada.

E' scuro.

Affascinante, oserei dire.

Inutile, rimango sempre un'inguaribile sadico.

Mi piace far soffrire qualcun'altro, mi fa sentire vivo.

In questo devo dire di essere simile ad Adam.



Sento delle voci...E' meglio andarsene.

Peccato, avrei voluto assistere alla sua morte fino alla fine.

"Mi dispiace lasciarti così, ma capisci che non mi posso far beccare..."


Raccolgo il coltello, e corro via. E' tutto sporco di sangue; ma lo pulirò non appena arriverò a casa.

Chissà che faccia farà Esteve quando saprà che l'ho vendicato...

Io non mi sono mai sentito tanto felice in vita mia.

                                                                           ---

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNNN

Quella maledetta sveglia, avrei dovuto buttarla.

Si può sapere che cazzo di ore sono?

Mezzogiorno.



Come ci sono arrivato a casa?

L'ultima cosa che mi ricordo é che Adam mi ha aggredito.

Poi il buio totale.

Saranno tutte le botte che mi ha dato.

Samuel, che stupido.

Dev'essere stato lui di sicuro, a portarmi a casa.

Arranco fino alla cucina, dove spero di trovare qualcosa di commestibile.

Poi qualcosa di strano attira la mia attenzone...

Chi ha frugato nel cassetto delle posate?

E soprattutto si é portato via il coltello più affilato che avevo?

<Samuel...No. Cosa se ne farebbe di un coltello? Ma allora chi?>

Boh?! Magari sono io che non riesco a vedere più in là del mio naso, e il coltello potrebbe essere davanti ai miei occhi.

Il suono del campanello interrompe i miei pensieri.


Apro, e chi mi ritrovo davanti?

Samuel.

Basta pensarlo, ed ecco che te lo ritrovi davanti.

Straordinario.

Ma non é il Samuel che conosco io.

E' completamente diverso.

Ha un espressione apatica,vuota e fredda, e un coltello pieno di sangue nella mano sinistra.

<Sam che cazzo hai fatto?>

-I've seen

What you' re doing to me

Destroying puppet strings

To our souls-

"Si può sapere che cosa hai fatto? Come mai sei coperto di sangue? Avrai mica ucciso qualcuno"

"Lasciami entrare e te ne parlo...Oppure preferisci continuare a fare il bambino capriccioso?"

"Entra."

Dopo essere entrato si incammina verso il bagno.

"Ti ho forse chiesto se volevi farti una doccia?"

Si avvicina a me, depositandomi un bacio leggero sulle labbra.

Rabbrividisco.

"Non vorrai mica che sporchi il tuo bell'appartamentino, con il sangue che ho addosso?"

Se ne va, non prima di aver dpinto un sorriso ironico sulle sue labbra.

Mi toccherà aspettare.



Il tempo passa con una lentezza incredibile, ma proprio quando mi sto per riaddormentare ecco che sento una mano appoggiarsi alla mia spalla.

Sussulto, ma naturalmente é solo quello scemo di Sam.

"Allora...Volevi sapere se ho ucciso qualcuno, vero?"

I suoi occhi neri, sembrano scurirsi ancora di più e assumono un'espressione pentita.

"Sì. Ho ucciso Adam."

"CHE COSA??????????????????????????????????????"

Sono a dir poco furente.

                                                    ---

Non capisco.

Come mai, Ste si é arrabbiato così tanto?

Pensavo che ne sarebbe stato felice.

"Non sei contento?"

"DI COSA DOVREI ESSERE CONTENTO? DI ESSERMI INNAMORATO DI UN'ASSASSINO?

DI UNO CHE SI CREDE DIO, IN GRADO DI GIUDICARE SE

GLI ALTRI MERITANO DI VIVERE OPPURE NO?

Ma certo non vedi, SONO LA FELICITA' FATTA PERSONA!!!!!"

"Non odiavi Adam?"



"Sì, appunto. Penso, che per una persona del genere, la morte, sia il più bel regalo che gli si possa fare."

"Ma io ti volevo vendicare..."

"Te l'ho chiesto?

Dimmi, te l'ho forse chiesto?

Non mi pare di averti mai detto di uccidere Adam."

"No, ma..."

"Ma, ma, ma...Vai via di qua!!!!!!!!!!! MI FAI SCHIFO!!!!!!!!!! E ringrazia che non ho intenzione di denunciarti."

Impossibile.

Dopo tutto quello che ho fatto per lui, ecco cosa ne ricavo.

E' talmente debole che non é neanche capace di odiare.

E' a me che fa schifo lui.

"SEI TU CHE MI FAI SCHIFO!!!!!Neanche capace di odiare!!!! Non mi sorprende che tu non mi abbia mai amato!!!!!!!!!!"


Sbatto la porta e mi dirigo verso la mia auto

.

L'ultima cosa che voglio é passare il resto della mia vita in prigione, o peggio, essere condannato a morte.

Per quell'ingrato poi.

Mi rifarò una vita in Europa.

Sì, cambierò identità e farò il latitante.

E' l'unica cosa che io possa fare.

Anche se avrei preferito farla con Esteve...

-Micro wawea me insane

A blane cuts into your brain

To sounds like a fork on a plate

Blackboard scratched with hate-

                                                              - - -

E' passato molto tempo, da quando ho fatto quella scenata a Sam.

Non l'ho più visto.

Non penso che l'abbiano arrestato, anche perchè alla TV dicono che la polizia brancola nel buio, tanto per cambiare.

Come vorrei essermene andato con lui.

Riflettendoci, mettendomi nei suoi panni, ho dovuto ammettere che anch'io avrei fatto la cosa, se ne avessi avuto il coraggio.

Ma aveva ragione lui.

Non ho neanche il coraggio di odiare.

Ne di amare.


Lui per amore, per me, ha rovinato la sua vita per sempre.

E io che cosa ho fatto?

L'ho disprezzato.

Che cretino che sono stato.

E lo sono ancora.

Tengo sempre acceso il cellulare nella speranza che mi chiami e, quando sento suonare un telefono rispondo nell'illusione di trovare lui, come interlocutore.

Oggi, in un lampo di stupidità, gli ho addirittura mandato un messaggio.

Anche se lo leggesse non mi risponderebbe di certo

.

Invece una sera, sento il "bip" che segnala l'arrivo di un messaggio.

"Sono a Dublino. Se mi vuoi incontrare vieni al Twenty-nine, Dublin 2.Altre informazioni? E' la casa più antica di Dublino, quindi se chiedi, qualcuno ti saprà dire di più.Ti aspetto tra una settimana alle 5 p.m., ok?(1)."

Dublino.

Chissà perché credevo che fosse andato in una città un po' più antica.

Come Londra, Parigi o Roma.


Non che io abbia niente contro Dublino, anzi.

Grafton Street, Phoenix Park, il Trinity College. (E dove lo mettiamo St. Stephen Green? N.d.A.) (2)

Tutti posti di cui ho solo sentito parlare e che non ho mai visto.

E non vedo l'ora di farlo con Samuel.

Siccome sono nato a gennaio, ormai 18 anni li ho fatti, quindi posso andare dove mi pare e piace, senza chiedere niente a mia madre.

Per i soldi dell'aereo decido di vendere la mia auto, tanto non penso che possa servirmi.





Pochi giorni dopo sono già sull'aereo che mi riunirà a Sam.

                                                                ---

[Il commissario del 7th distretto di L.A. intanto, che ha intuito che nella sparizione si Samuel Darcy ci doveva essere qualcosa di sospetto (meglio della Signora Fletcher,vero?N.d.A.) ha deciso di mandargli alle calcagna il suo uomo migliore.]

"Adam Knives a rapporto, signore."

-I've seen

What you're doing to me

Destroying puppet strings

To our souls-

FINE III PARTE

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Ora posso andare a far compagnia ad Alessia nel bunker...

Ma il mio dubbio é...

Chi ha ucciso Samuel, se Adam é ancora vivo?

Il mio cervello non me l' ha spiegato e io non ho capito...

(1) Oh, oh, oh... Dopo 2 settimane di gita scolastica a Dublino (scambio culturale) mi sono innamorata di questa città!!!!!!! E riguardo l'ora... Perkè cavolo gli inglesi contano il giorno in 12 ore invece che in 24?

Cmq il Twenty-nine é veramente carino...

(2) Il centro commerciale +' grande di Dublino, ammettetelo pensavate a una chiesa, vero?

Siate clementi, ho scritto sta schifezzuola come prologo all'ultimo capitolo, in 1/2 oretta.








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