Today is Ria day... buon compleanno Ria!!! Grazie Violet!!!
Mi
manchi.
By
elyxyz
New York , 14 giugno
Stupido
Do’aho, come va?
Immagino
la tua espressione idiota, mentre apri questa lettera.
Non
c’è mittente, ok.
Ma
non credo che la maggior parte degli abitanti della Grande Mela rientri
tra le tue conoscenze, no? Nh..
Mpf..
che cazzo sto facendo, Do’aho?
Non
sono mai stato bravo a scrivere lettere..
non
andiamo molto d’accordo, io e le parole, lo sai, no?!
E
non ti chiedere perché tieni tra le mani questa qui.. non lo so neanch’io..
Avevamo
stabilito di non sentirci..
Di
tagliare i ponti.. no?
Nell’assurda
convinzione che sia meglio il ‘niente’ che le cose a metà..
Ne
sono convinto tuttora, credimi..
Io
non faccio mai retromarcia. Mai.
E’
stata la scelta migliore, senza dubbio.
Ed
è per questo che non mi capisco più.
Già.
Di
colpo, non mi capisco più.
Oggi
ho vagato per le strade della città, vittima di una strana inquietudine..
sono finito al Ground Zero, senza nemmeno sapere come.
E
sono rimasto lì.
Semplicemente
lì.
A
fissare il Monumento al Ricordo.
I
fiori sul marciapiede. Un sacco di bigliettini, pensieri, frasi e poesie.
L’aria
ha un odore diverso, lì.
D’un
tratto, forse sospinto dal vento, un pezzo di carta strappata mi è finito
addosso.
Lo
stavo per gettar via, quando un’assurda curiosità mi ha obbligato a
vedere cosa fosse.
Poche,
semplici righe scritte a mano:
‘Se
sei arrabbiato, perdona.
Se
sei innamorato, confessalo.
Se
hai bisogno di un abbraccio amico, chiedilo.
Se
qualcuno ha dimenticato che lo ami, ricordaglielo.
Fallo
ora.
Domani
potrebbe essere troppo tardi.’
Non
chiedermi perché, Hana. Non lo so.
Ma
questo pensiero mi si è conficcato dentro.
E
sono corso nella prima cartoleria che ho trovato: una penna, un foglio,
una busta, un francobollo.
E
mi ritrovo qui, sotto un albero del Central Park, a scriverti, come mai
prima d’ora.
E’
passato quasi un anno, da che ci siamo detti addio.
Ognuno
per la propria strada, ognuno a rincorrere i propri sogni.
Senza
remore, ci siamo ripromessi.
Che
è un destino che mi sono scelto io.. il posto da titolare, la fama, la
gloria, la vittoria.
Che
ho sputato sangue, per ottenere tutto questo.
Che
nessuno ti regala niente.
E
potrei continuare a dirmi che va tutto bene.. che tutto va come deve
andare..
Potrei
semplicemente fingere di essere felice, ancora.. in questo anno lo sono
stato, no?
La
coerenza si paga sempre.
-E
la mia coerenza si chiama ‘basket’.-
..E
di colpo mi chiedo.. come possano un pezzo di marmo, con migliaia di volti
sconosciuti, e un pezzo di carta sgualcito.. come riescano a.
Come
siano finiti così conficcati dentro me.
Nh..
sarebbe facile mentirsi, no?
Ma
la verità, Do’aho, è un’altra..
Mi
manchi...
quando il sole dà la mano all'orizzonte,
quando il buio spegne il chiasso della gente
la stanchezza addosso che non va più via
come l'ombra di qualcosa ancora mia...
In
questa sera d’inizio estate, mentre le ombre della notte calano sulla
città..
Il parco è quasi deserto. Solo un timido frinire di cicale, a sfidare il
frastuono della metropoli.
Ed è in momenti come questi che la tua
mancanza si fa opprimente; quando il
ricordo vaga a pomeriggi sulla spiaggia, abbracciati sul molo, a guardare
il sole annegare nel mare, incendiando l’orizzonte.
I baci scambiati di nascosto, mentre la gente si rivestiva, pronta a
rincasare.
E un improvviso silenzio ci accoglieva, ci cullava. Niente schiamazzi dei
bambini, dei venditori ambulanti, delle radio a tutto volume..
Eravamo stanchi, dopo gli allenamenti con la squadra, o da soli.. Stanchi,
ma felici.
Quella
che sento addosso ora, è ben diversa.
E’ la stanchezza della solitudine.
La stanchezza del rimpianto, per qualcosa che non c’è più.
E non se ne vuole andare.. è quasi un monito crudele.
Ma se allungo una mano, posso sfiorare la sua ombra..
..E’
tutto quello che mi resta..
Ti ho cercato tra la gente.. ma nessuno è come te..
Mi
manchi...
nei tuoi sguardi e in quel sorriso un po' incosciente
nelle scuse di quei tuoi ‘probabilmente’,
sei quel nodo in gola che non va più giù
e tu, e tu...
…cosa
starai facendo, Hana?
Mi colpisce con struggente immediatezza, questa domanda.
Fisso l’ora, calcolando frettoloso il fuso orario.. ma tanto non
importa.
Hai
sempre fatto quello che volevi, giorno e notte, no?
E la mente torna, dove anela ad arrivare..
Un’occhiata
furbastra, il ghigno da tensai, dopo una, cento, mille bravate.. e quel
“Probabilmente, una volpaccia come te non può capire l’immenso
genio..”
“Nh..
Do’aho.”
“Grrr.. Baka Kitsune!!”
Tre
pugni, due calci, un bacio.
Perché
fa così male ripensare tutto questo?
E’ solo una cosa bella che è finita…… No?
Le cose belle finiscono sempre.. no?
E allora
cos’è questo peso dentro.. questo macigno sullo stomaco.. sì, sullo
stomaco.. o forse è
20 cm
più su?
Che
cazzo succede, Do’aho? Com’è possibile..?
Mi
manchi... mi manchi...
posso far finta di star bene, ma mi manchi
ora capisco che vuol dire
averti accanto prima di dormire
mentre cammino a piedi nudi dentro l'anima..
Forse,
il Do’aho vero sono io, tra noi due..
Ma
è così difficile decidere di guardarsi dentro!
Non
ridere, ti prego, non lo fare..
Lo
sai quanto me.. forse anche meglio di me..
Conosci
tutti i miei buchi neri.. eri tu, quello che cercava di riempirli di
colore..
..a
me andava bene che se ne restassero in un angolo, senza disturbare..
Ho
sempre mentito a tutti, a te..
Sono
bravo a recitare, sai?
L’ho
fatto per così tanto tempo, che non so nemmeno se saprò mai smettere..
Semplicemente,
è più comodo.
E’
più facile.
Rischi
di meno, no?
Ma
quand’è che ho iniziato a mentire anche a me stesso?
Non
lo so, Do’aho. Non lo so.
Forse
quando mi sono convinto che sarei riuscito a vivere anche senza di te..
Che
avevo sputato sangue e sudore, per realizzare il mio sogno, per sfondare
in NBA..
Che,
se lo stare con te e la mia ossessione erano inconciliabili, il dilemma
non si poneva nemmeno..
..era
chiaro, no?
Il
mio sogno, prima di tutto..
Non
sono sciocco, Do’aho, che credi?
Ho
avuto i miei bravi dubbi, in questo anno di separazione.. soprattutto
appena arrivato, con l’inserimento difficile, dovendo combattere la
diffidenza, e cercando di farmi accettare da un mondo che non era il mio..
In
quelle notti –lunghe notti- cercavo rifugio nel tuo calore.. ma la mia
mano vagava esule nel posto accanto a me, dove trovava il vuoto, ad
accoglierla.
Ed
è stato in notti come quella, che ho maturato la convinzione che avrei
dovuto ottenere il massimo, per ripagarmi di quella sofferenza..
Adesso
che l’apice è stato raggiunto, mi chiedo..
..ne
valeva la pena?
Adesso
che, per la prima volta –forse- in vita mia, mi sto rispondendo con
sincerità..
Dire
che no, Do’aho, non ne vale la pena..
Mentirei,
se ti dicessi che in questo anno non sono stato felice, anzi.
Ma
nessuna qualificazione dei playoff, nessuna coppa, nessuno slam sa darmi
la gioia che mi davi tu..
Ma
realizzo solo ora, con la più completa franchezza..
Forse
sono davvero un do’aho, sai? Ma..
Mi
manchi
e potrei cercarmi un’altra donna ma m’ingannerei
sei il mio rimorso senza fine, il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e penso che mi manchi
ora che io posso darti un po' di più
e tu, e tu...
…Saresti
disposto.. a darmi un’altra possibilità?
Ci ho pensato su, un istante fa, in un impeto di follia..
Vorresti ritentare, Hanamichi?
saresti disposto a perdonarmi.. ad accogliermi nella tua vita? Magari..
nel tuo letto?
Non sono
una volpaccia hentai, Hana..
è che mi manchi.. mi manca la tua pelle da mordere, da graffiare, da
baciare.. mi mancano i tuoi gemiti.. mi manca il modo in cui facevamo
l’amore.. il tuo sussurro roco, mentre sprofondavo in te..
Potrei
avere chi desidero, non lo nego..
Frotte di ammiratrici, i ragazzi del mio fan club.. persino Sarah, la mia
manager.. ma nessuno sarebbe te.
E’ il fantasma della tua presenza, che mi tormenta.
Non sono ancora caduto così in basso, da utilizzare il corpo di un altro,
per dimenticarti..
Ma il
rimorso rimane. Per quest’errore madornale, che solo oggi riconosco
tale.
Per questa mia scelta, il mio egoismo..
Che sia
già troppo tardi, Do’aho?
Mi resta solo un pugno di ricordi?, il rammarico di un abbaglio.. e..?
..se tu
mi dicessi che la nostra occasione è sfumata.. ne soffrirei, certo.. ma
ti posso quasi capire..
so che gli sbagli si pagano.. non avrò sconti, per quello che ho fatto..
Ma sono
pronto ad estinguere le mie colpe.. davvero. Dimmi solo come..
Mi manchi
e potrei avere un’altra donna ma m’ingannerei,
sei il mio rimorso senza fine,
il freddo delle mie mattine
quando mi guardo intorno e penso che mi manchi..
Solo..
non chiedermi di rinunciare a te.. non ora, non oggi.. che ho finalmente
aperto gli occhi sulle mie priorità.. sulle mie necessità.
Il mio
bisogno primario porta il tuo nome, Hana..
Non voglio cercare consolazione altrove, voglio ritrovare il mio posto
accanto a te.. e poter placare il tormento per il dolore che ti ho
causato. desidero rimediare al mio egoismo..
Rivoglio
il tuo calore, Do’aho.. anche nelle notti afose d’estate, in quelle
fredde dell’inverno..
Ho
bisogno di te, Do’aho.
..Mi
manchi.
Kaede
§§§§§
Yokohama, 20 giugno
Hanamichi stava uscendo di casa per la sua mezz’ora
di jogging mattutina, prima che il caldo afoso -di quell’estate
scoppiata da poco- rendesse l’aria irrespirabile.
Sorridendo tra sé, salutò con una mano la sua
vicina spiona, appostata alla finestra, e il suo sguardo cadde sul
postino, -giusto davanti al suo cancello- intento a rovistare nel suo
straripante borsone.
Sakuragi ricambiò distrattamente il suo
“Buongiorno”, senza tuttavia rallentare l’andatura.
Con un leggero ‘flop’ una busta scivolò nella
sua cassetta della posta.
§§§§§
“Allora?! Hai trovato la mia dentiera??”
“Stupida volpaccia incontinente.. smettila di
borbottare e lascia lavorare il Tensai..”
“Do’aho!! Porta rispetto al mio catetere..”
….
“Toh!! Guarda te.. cos’ho pescato dal fondo del
cassetto..”
“Nh.. la mia dentiera di scorta?”
“No, Volpe, no..”
….
“Hana…?
Come mai…. la lettera.. perché… l’hai
tenuta… tutti questi anni?”
“Perché sono un do’aho nostalgico?!”
“Mpf.. smettila di ghignare, e vieni a darmi un
bacio, va’!..”
“Ah, la mia Volpetta impaziente…”
….
“Do’aho!!!”
“Nh?”
“Quella nella tua
bocca… è la mia
dentiera…”
Fine.
Disclaimers:
Al
solito… Il testo della canzone (‘Mi manchi’ –Fausto Leali) e i
personaggi di Slam Dunk non mi appartengono…
Per
C, C & C mi trovate qui: elyxyz@libero.it
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