DISCLAIMER: I personaggi sono di K.Minekura.
NOTE: 1- un immenso grazie a
Unmei per aver pazientemente letto la prima stesura … e per avermi
consigliato il titolo!! ^o^ grazie davvero!!!!!!
2- ho scritto la fic ascoltando
‘May it be’ e ‘Athair ar neamh’ di Enya… mi hanno aiutato a
calarmi nello spirito adatto. Me adora Enya… ç_ç è così
dolcemente malinconica … Se vi piace il genere, vi consiglio di
scaricarle!
Un saluto, Nefertari ^.^
Mentre stai
dormendo
di Nefertari
*Tutto tende al
cambiamento… *
L’inverno è
maledettamente freddo, quest’anno…
E in questa stanza pare
che il gelo abbia messo radici …
Goku si è addormentato
vicino al fuoco… -anche troppo vicino, razza di idiota-…..rannicchiato
come un animale in letargo…avvolto in una pesante coperta imbottita.
Mi avvicino
silenziosamente al suo giaciglio e , con la leggerezza di un disegnatore
di mandala (*), lo allontano un poco dal
caminetto……..
E non riesco ad evitare di soffermarmi
a guardarlo…illuminato dalla ribelle luce delle
fiamme…
Dannazione……… mi
mette quasi nostalgia…
Ha di nuovo la sua
tipica espressione serena… una serenità di cui solo gli stupidi possono
beneficiare…. solo coloro che vivono senza preoccuparsi del domani.
In realtà… era da
molto tempo che non riposava tranquillo.
Da parecchi mesi ha un
sonno inquieto, tormentato dagli incubi.
Si sveglia ansimante e
sudato nel cuore della notte …..gli occhi umidi di pianto ….le labbra
tremanti…
…..Mi fa male
vederlo così…..
Non si è mai confidato
con me …
Se gli domando che
diavolo gli prende , improvvisa qualche smorfia finché , con un
sorrisetto triste e forzato , mi giura di non ricordare i sogni che lo
sconvolgono a quel modo.
Bugiardo.
Allora lo stringo
forte, baciandogli la fronte, le gote, la nuca… sperando di poterlo
almeno calmare.
Vorrei essere in grado
di confortarlo , come lui fa sempre con me ogni volta che ne sento il
bisogno………e lui SA SEMPRE quando ne sento il bisogno…come se fosse
in grado di scovare e districare la matassa ingarbugliata nella mia testa
…..
Mi
ama talmente da riuscire a farmi amare me stesso.
Sospetto
che stia ricordando a poco a poco il suo passato………..un passato
lontano e misterioso…….senza alcun dubbio macchiato di sangue.
E
temo sopra ogni cosa che tali memorie possano cambiarlo… spegnendo
l’entusiasmo che ho sempre amato tanto in lui…
L’oblio,
spesso, è una benedizione.
So
fin troppo bene cosa significhi essere schiacciato dal peso dei ricordi
… dolorosi come una fitta pioggia di grandine, pesanti come macigni
taglienti.…e darei qualunque cosa per risparmiargli questo strazio.
Ma
sono impotente…….. ancora una volta……..… come sempre…
…
e le persone che amo agonizzano davanti ai miei occhi.
* Si ha sempre
paura che le cose cambino… ma non si può impedire che cambino. *
Non
ricordo chi tra noi ha allungato la mano per primo….
Era una notte come
tante… la luce tremante di una candela, una stanza con due
letti……… ma un bagliore conturbante nei suoi occhi .
Capii immediatamente
che anche in lui si era destato qualcosa…
E’ possibile che
una persona cambi tanto all’insaputa di chi la osserva giorno per
giorno… anno dopo anno…?
…. nonostante le
apparenze , aveva ormai cessato di essere un ragazzino……… e mi
voleva …. come io volevo lui.
A quel pensiero
sentii il cuore sprofondare chissà dove …venire
inghiottito,centrifugato… per poi riemergere gonfio e palpitante…
Da quanto tempo
avevo quel disperato bisogno di lui?
Senza dire una
parola, solo fiutando il rispettivo desiderio, ci ritrovammo abbracciati ,
labbra contro labbra, nel tentativo di rubarci il respiro e la saliva
………
Posseduti …
rapiti……..come se tutto intorno a noi fosse stato ingoiato dalla
notte.
Agimmo spinti
dall’istinto, trasportati da una misteriosa corrente di emozioni
esasperate.
Il suo viso
proteso verso di me era tanto bello da parermi irreale…
Le vesti scivolarono
via lungo i nostri corpi , che si sfregavano … si mescolavano…
Mi meravigliai della
sua ingenua baldanza e di quello sguardo selvatico …..… tanto che
arrivai a tremare mentre mi toccava .
Inconcepibile : ero
come un bambino… vulnerabile …. inerme…... proprio IO, dannazione!
Tutta la mia
sicurezza stava svanendo per colpa dell’impudente lingua di una scimmia
… una lingua che si insinuava ovunque… scopriva….assaggiava…
gustava…
Per la prima volta
mi sembrò di non conoscerlo affatto…
…eppure era pur
sempre Goku.
Dimenticai presto i
timori ed il disagio… perché impazzivo nel sentirlo rabbrividire al
passaggio delle mie labbra sul suo corpo vellutato….
Non immaginavo che
fosse tanto liscio… morbido… così piacevole al tatto.
Avrei voluto morderne
la pelle scura fino ad affondare i denti nella carne… per assimilarlo,
per sfogare in qualche modo l’impeto disperato che mi spingeva contro di
lui….con prepotenza.
Una splendida
creatura in bilico tra santità e dannazione…
Non riuscivo a
pensare coerentemente -e non mi interessava farlo- .
Lui era
cresciuto,finalmente…. capiva fin troppo bene ciò che ci stava
accadendo.
Bando a inibizioni,
rimorsi, inutili freni morali … sapevo che lo desideravo… ed era
abbastanza.
Non mi sono mai
nascosto dietro stupidi scrupoli… perché io vivo per me stesso.
Ed era per me stesso,
per mio capriccio, che volevo stare con lui…. che volevo la felicità di
entrambi.
Anche se non
possiedo nulla, non sono tenuto ad allontanare chiunque…
Ci gettammo l’uno
sull’altro, furiosamente… tra mugolii informi e baci affamati…
Non vi era spazio
alcuno per languide carezze e casti abbracci….
Per quelli avremmo
avuto tutta la notte … e la vita intera.
Troppo a lungo
avevamo vissuto di fragili fantasie… di inconsistenti slanci… di
parole sussurrate sottovoce…
Non mi sentivo né
schiavo, né prigioniero…
Caldi formicolii….
Un’implosione di
contrasti…
Immagini caotiche dei
suoi occhi , delle sue mani impazzite che massaggiavano e graffiavano, del
movimento violento delle nostre anche….
Uno
spasmo…………………………………….. un altro
spasmo……………………..e infine
l’amplesso…..sorprendente………………..una vibrazione
sismica…. dolci scosse che si diffondevano nei muscoli prosciugandone la
forza………
Ci
rifugiammo l’uno nella stretta dell’altro…
…e per la prima volta, dopo tanti
anni, riposai in pace…come uno stupido.
* Si ha sempre
paura che le cose cambino… ma se gli eventi fossero prevedibili la vita
sarebbe di una noia mortale! *
Un
improvviso scatto di Goku mi conduce di nuovo al presente…
Gli incubi devono aver
deciso di visitarlo anche questa sera.
Emette dei lamenti
ovattati, smorzati gemiti di dolore… o di rabbia…
E la sua espressione
serena muta velocemente in una maschera contorta e sofferente…
Il
suo viso, ora, pare lo specchio del mio animo… come se si stesse
caricando di tutta l’oscurità che mi lacera
il cuore.
“Goku?” lo scuoto
lievemente, con l’intento di strapparlo al tormento onirico….
Ma non ottengo i
risultati sperati.
Tutt’altro.
Una scarica di piccoli
fremiti inizia a trapassarlo dalla testa ai piedi…
E più io cerco di
accarezzarlo per calmare i tremori, più questi si tramutano in rantoli più
frequenti e più dolorosi.
Piegato su se stesso,
boccheggia tra le mie braccia pietrificate.
Maledizione…
Non so se chiedere
aiuto a Hakkai o se aspettare che la crisi passi.
Sono inutile…
Prendo
il suo viso fra le mani….
Lo
chiamo ancora … e ancora… per guidarlo di nuovo da me… per fargli
sentire la mia voce…
Finché
, con un ringhio aspro e strozzato, apre gli occhi….
E tutto il mio mondo si sgretola,
frana e mi sotterra…
Nonostante il diadema
gli cinga ancora il capo, le pupille che mi si sono mostrate appartenevano
ad un animale , ad un predatore………… ad un demone.
E hanno fissato il
vuoto… sottili e temibili…. assetate di sangue.
……….
Alla fine è
accaduto…
Il mio più grande
timore ha preso forma… assumendo crudeli sembianze di morte.
Goku
sta perdendo la sua umanità…come ogni sudicio demone del Tougenkyo.
Ma lui non è uno schifoso demone
qualunque… lui… è Goku………
la mia scimmia…
……..
Il
suo sguardo si tinge di rinnovata umanità… e il sonno lo avvolge ancora
, come se non lo avesse mai abbandonato.
E’
probabile che non si sia reso conto di nulla.
…Goku…
La
verità dei fatti è così secca e inconcepibile da non riuscire a
sconvolgermi : non sono spaventato, o scosso, o turbato… il nulla
troneggia beffardo nella mia
testa.
Le emozioni devono
essere state messe in fuga da quel terribile sguardo… e mi ritrovo
accartocciato e immobile, come una marionetta chiusa in uno scatolone alla
fine dello spettacolo.
Cingo le sue spalle …
abbracciando, senza stringere…. per paura di svegliarlo… per paura di
quello che potrei destare…
Un solo pensiero ronza
solitario tra le vuote pareti della mia testa.….
Una volta mi
chiedesti cosa avrei fatto se ti fosse capitata una cosa del genere…
Ed io ti risposi, senza mezzi
termini…
… che ti avrei
ucciso, scimmia.
Devo essere io stesso a ucciderlo.
IO,
e nessun altro….
…….
Ed è mostruoso che io
non provi nulla.
Che sia meglio così?
Mi ritrovo
imperturbabile e distante, come se stessi guardando uno stupido film
dell’orrore… come se la mia esistenza non mi appartenesse più …come
se la stessi osservando attraverso la fredda lente di un cannocchiale….
Goku
e questa stanza sono forse ombre di un passato lontano … o di un futuro
nefasto, così prossimo da perdere consistenza.
Se
non altro , sono abbastanza lucido da decidere come muovermi….
Devo aspettare che la
sua furia si scateni completamente per poi sparargli un colpo in fronte?
Oppure devo
risparmiargli la sofferenza che lo attende?
La
cosa peggiore di una lunga agonia è che si perde la persona che si ama
molto prima che essa muoia…
La
si vede farsi piccola… fragile… combattuta tra la rassegnazione e la
rabbia…consumata dalla paura della fine…..dal rimpianto…
E’
dunque meglio farla finita al più presto, prima che si accorga del male
che già è germogliato in lui?
………..
Dovrei…
ucciderlo………. in ogni caso…
…e restare
solo…?
Una cosa è dire :
“Ti ucciderei.”… una cosa è doverlo fare davvero… con queste
mani… le stesse che gli porsi quando lo presi con me….…..mani così
sporche da farmi venire la nausea.
Uccidere proprio la persona che mi ha
ridato la vita… che squallida ironia…
………
Carezzo i suoi capelli
ancora per qualche minuto…. per avvertirli folti e corposi fra le
dita….
E’ così tranquillo, ora…
Infine, con lo stesso
distacco di un pezzo di stagno senz’anima, lo prendo in braccio per
portarlo a letto.
Borbotta qualcosa e
socchiude leggermente le palpebre ….
L’ho svegliato,
dannazione….
“Sanzo… ”
, gli occhi ancora incollati dal sonno, la voce deformata da un
grosso sbadiglio. “Non fa niente….ce la faccio da solo… mi ero
addormentato?”
E’ di nuovo lui,
ora…
Non gli rispondo e
attraverso lentamente quella che stanotte sarà la nostra camera,
costringendo il suo corpo caldo e stanco
fra le mie braccia.
Non avendo ottenuto
risposte, si rassegna sorridendo e appoggia il capo contro la mia spalla,
ben contento di lasciarsi trasportare.
Le sue labbra mi
sfiorano il collo , ringraziandomi con dei morbidi , leggerissimi baci …
… baci più
dolorosi di un marchio a fuoco sulla nuda pelle…
Lo adagio sul letto ,
indugiando un attimo sopra di lui per guardarlo ancora, mentre le sue mani
scivolano via piano dalle mie spalle….
E si è già
riaddormentato….
….un volto
adorabile… che rende più arduo il mio ingrato compito.
“Ti avrei ucciso…e non tornerei
indietro.”
E’ il momento…
……………
Non posso rischiare che
impazzisca quando meno ce lo aspettiamo … potrebbe eliminarci tutti.
Farò ciò che DEVO…
Porto le mani intorno
al suo collo…
Quale modo migliore per ucciderlo
dolcemente?
…da qui posso fermare
il sangue e il respiro…. li sento fluire caldi sotto i palmi…..
Una breve , forte
pressione e la sua esistenza sarebbe recisa.
Nessuno spargimento di
sangue…
…non lo
sopporterei …
Una morte veloce e
serena… senza rammarico… senza terrore… donata con lo stesso calore
di un abbraccio.
Una
liberazione dal dolore di esistere…
…un’opportunità
che spero verrà concessa anche a me, prima o poi.
Posiziono i pollici al
centro… e stringo un poco ….
Non
posso permettermi esitazioni.
…ma
allento immediatamente la presa….
Non ho scelta…
Non posso lasciare
che diventi un mostro.
Le mie dita gli
arpionano di nuovo il collo…
…la stretta si fa più
serrata …
Bastano pochi secondi … pochi
secondi…pochi secondi… pochi dannatissimi secondi…
…ma non sono capace
di mantenere una pressione che risulti letale.
Non sono… abbastanza forte…
Gli provoco un colpo di
tosse… un semplice colpo di tosse…
…che non so se
maledire o ringraziare…
“Ancora sveglio?”
mi chiede lui, riemergendo un’altra volta dal sonno…. con fatica.
La sua voce mi fa
sussultare visibilmente… le mani incespicano ancora su di lui…
Non
potrebbe neppure concepire il gesto che stavo per compiere…Lui pensa che
non gli farei mai del male.
Sorride e si strofina
gli occhi, come un moccioso.
Poi mi osserva e si fa
serio.
“Stai male, Sanzo?
Stai sudando!” mi chiede allarmato tirandosi su di scatto e avvicinando le
labbra alla mia fronte, per valutarne il calore…
Poi mi abbraccia
protettivo, cercando di scaldarmi la schiena con rapidi movimenti
circolari.
Merda…
“Ehi…” bisbiglia
, “ …stai tremando! Ti sei preso un’influenza?”
Non posso farlo…
“No…” lo
tranquillizzo, inghiottendo a vuoto. “ No… Sono solo molto stanco.”
I suoi lineamenti si
distendono.
“Riposati.”
Sussurra gentile. “E vieni sotto le coperte… Si gela in questa
stanza!”
Strofina il naso contro
il mio…teneramente…. e mi trascina sopra di sé.
Mi abbandono sul suo
petto , coccolato da baci , carezze… dal respiro che ancora gli gonfia
di vita il torace.
Tensione,paura e
nervosismo mi ardono in gola…
Piangerei….
…. se solo
ricordassi come si fa…
…ma i singhiozzi si
accumulano tra lo stomaco e la gola, compressi ed amari…
…….
Aspetterò…
Se troverò la forza,
lo ammazzerò domani…
….o fra qualche
giorno…
… o…fra un po’ di
tempo…
Fottutissimo destino …
Se non altro … c’è
ancora una piccola speranza: forse arriveremo al castello di Hoto in tempo
per scoprire come fermare tutto questo…
Ma se non dovesse
resistere fino ad allora…. saremo in due a non raggiungere mai quel
dannato luogo dimenticato dagli dei.
Vivo per noi stessi, amore… per noi
soltanto…
* Si ha sempre
paura che le cose cambino…soprattutto quando non si vuole che cambino. *
Fine
( ? )
Credo
che non ci sarà un seguito… ma non si sa mai.
E’
una fic un po’ deprimente, perdonatemi! ç_ç
L’ho scritta
ascoltando ‘May it be’ e ‘Athair ar neamh’ di Enya… mi hanno
aiutato a calarmi nello spirito adatto. Me adora Enya… ç_ç è così
dolcemente malinconica … Se vi piace il genere, vi consiglio di
scaricarle!
Un
bacione, Nefertari ^.^
(*)
"Mandala"
proviene dal sanscrito, antichissima lingua tradizionale indiana:
significa letteralmente "cerchio". Esso
rappresenta una ruota che gira incessantemente attorno a un centro che
parla del divenire, della creazione continua, della rigenerazione, del
rinnovamento. Può essere disegnato, dipinto, modellato o danzato.
Figura
complessa ricca di simboli , si rileva, soprattutto, nella tradizione
Buddista.
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