Bea alla fine son riuscita a finirla stà benedetta ff anche se credo che il
bloccare i ricordi di Joji in quel punto non ti piacerà per nulla ^^;;;; Quindi
se vuoi che vada in tutt'altro modo dimmelo, io non ho nessun problema a
riscrivertela...
Ma sono
solo ricordi...
di Neko
Sono seduto al tavolino di questo bar da una buona mezz'ora. Non ho voglia
di alzarmi, voglio assaporare ancora quest'atmosfera tranquilla.
Nessuna voglia di tornare alla solita vita quotidiana.
Non che non mi piaccia... Sia chiaro... Ma oggi è una giornata speciale,
una ricorrenza che non mi fa sentire a mio agio...
Non lo sò neppure io perchè oggi mi sento così a terra,
Sò soltanto che oggi è un anno da quando ho detto addio al mio primo
vero amore...
Il 26 febbraio di un anno fa ho lasciato che il mio cuore si spezzasse, e
come uno sciocco non ho fatto nulla per impedirlo.
Ho lasciato soltanto che la parte più vera di me, quella che mi faceva
sentire vero si allontanasse... per sempre...
Quella stessa persona che mi ha permesso di essere quello che sono.
Che mi ha insegnato a fregarmene dell'ipocrisia della gente che mi
circonda.
Che ha portato ala luce il vero me stesso.
Molta gente mi considera un po' strano, altra mi prende per pazzo, altra
ancora rimane affascinata da me e da quello che sono.
Eppure sono un normalissimo ragazzo.
Che ama e prova ogni singolo sentimento che prova l'altra gente.
Mi chiamano diverso solo perchè espongo il mio amore verso una persona
del mio stesso sesso.
Mi chiamano diverso perchè mi sono voluto identificare da questa massa
grigia di persone tingendomi i capelli.
Bè questa può essere interpretata come una cavolata, ma per me era una
cosa necessaria, importante, e lui mi ha sempre fatto capire che dovevo
fare quello che volevo fregandomene di tutto e di tutto.
Sì lui che però mi ha lasciato.
MI ha abbandonato, e poi per che cosa.
Per raggiungere il suo sogno.
Un sogno che sapevo ci avrebbe divisi.
Sapevo che il baskat per lui era veramente importante.
Che per lui era una ragione di vita.
E mi ritorna in mente l'ultima volta.
Che siamo stati assieme.
Che i nostri corpi sono venuti in contatto.
E i ricordi prendono vita nella mia mente mentre sorseggio questo te.
----------------------------FlashBack--------------------------------
L'atelier era vuoto. Nessuna delle persone che di solito erano al suo
interno erano presenti.
Joji fece il suo ingresso trascinandosi dietro, per mano, un ragazzo dai
capelli scuri.
La porta non ebbe bisogno di essere chiusa da nessuno dei due ragazzi, si
chiuse grazie al leggero soffio del vento.
-Perchè mi ha portato qui?-
La voce dell'altro ragazzo era calma, mentre staccava di colpo la mano da
quella di Joji.
-Perchè qui staremo tranquilli-
Il ragazzo dai capelli scuri lo fissò incerto. Aveva qualche dubbio sulle
parole appena pronunciate dall'amico.
-Ti va di bere qualcosa?
-Sì... come l'altra volta così fai quello che ti pare-
-Su Kaede non mi sembra ti sia dispiaciuto alla fine-
Kaede oltrepassò l'amico e si diresse verso il tavolo da biliardo. Prese
una stecca e cominciò ad osservarla incerto. Sin quando si chinò pronto
ad iniziare il gioco.
La posizione in cui si trovava Rukawa fece sì che sul volto di Joji si
dipinse un sorriso. UN sorriso che non prometteva nulla di buono e che
forse nascondeva dietro sè una qualche strana idea.
Il volpino aveva iniziato il gioco. Sembrava molto a suo agio sin quando
non sentì sul proprio fondo schiena una mano.
Non aveva bisogno di girarsi per sapere a chi appartenesse, lo sapeva
benissimo.
-Joji ma non sai pensare ad altro?-
Il ragazzo dai capelli azzurri sorrise. Apprezzava questo lato puro di
Rukawa. L'aveva apprezzato sin dalla prima volta che si erano incontrati.
-No... perchè vedere il tuo bel culetto abbassa ogni mia forza di
volontà-
-Molto romantico come al solito-
Le mani di Joji cominciarono a vagare sul fondoschiena di Rukawa
massaggiando, sulla stoffa dei pantaloni. Si muovevano molto velocemente
ed erano arrivate siano alla parte anteriore.Sentendo qualcosa muoversi
sotto il suo tocco.
Intanto l'altra mano apriva la camicia bianca di Kaede, molto lentamente.
Cercando in un quelche modo di provocare il ragazzo. Sin quando le sue
dita fresche non intrapresero un lento cammino sulla pelle calda del
ragazzo.
Non era che una carezza leggera, ma unita a quell'altra mano che si dava
da fare sui pantaloni fece sì che Rukawa gemette a quel contatto, lasciò
cadere la stecca e Joji con un veloce movimento lo fece voltare,
sdraiandolo con la schiena sul tavolo da biliardo.
Sembrava che Kaede fosse completamente perso in quelle carezze. Che quelle
piccole attenzioni che Joji gli stava dando gli stessero lentamente
facendo perdere la ragione.
Socchiuse le labbra mentre il respiro cominciava a farsi leggermente
pesante.
Joji si chinò a baciare quella bocca sensuale, mentre le sue mani gli
slacciavano con fretta i pantaloni.
La bocca si staccò di poco da quella di Kaede, i suoi occhi rimasero a
fissare, a perdersi in quelli scuri e profondi di Rukawa. La bocca
percorse con lentezza il viso del volpino, la lingua lasciò una umida
scia sino all'orecchio sinistro ove Joji cominciò a respirarvi contro.
I brividi percorsero la schiena e buona parte del corpo di Rukawa.
-Kaede...-
Rukawa si trovava in mezzo a due fuochi. Voleva essere lui ad avere la
parte attiva, ma nello stesso momento non voleva che le mani dell'altro
ragazzo si allontanassero dalla sua pelle. Anzi voleva che Joji si
muovesse a togliergli quei pantaloni, una barriera fastidiosa.
Riuscì a slacciare i pantaloni. ora doveva solo abbassarli e una parte
della "missione" era compiuta. Fece vagare una mano sul
fondoschiena del volpino alzandolo e tirando verso il basso quei
fastidiosissimi pantaloni.
I pantaloni caddero pesantemente a terra. Ora l'ultimo ostacolo rimanevano
i boxer neri che indossava. Neri come la notte, neri come gli occhi del
suo compagno.
Joji aveva tutta l'intenzione di assaggiare quel bellissimo corpo, bramava
di avere un maggior contatto con quella pelle color latte. Ma nonostante
tutto Rukawa non riusciva mai a rimanere fermo, era sempre stato così a
lui piaceva toccare e assaggiare quello che il compagno gli offriva.
Le mani di Kaede sotto la maglietta di Joji, tocchi leggeri e delicati. Le
sue dita fresche che toccavano la pelle un po' più calda dell'altro
ragazzo. Lo sguardo pieno di desiderio che si perdeva negli altrettanto
espressivi occhi di Joji.
Le mani di Rukawa vennero bloccate da quelle del compagno che le attaccò
con violenza e fretta sul tavolo da biliardo, mentre la sua bocca tornava
a reclamare quella del volpino. La lingua che viaggiava su quelle labbra
per poi tufarsi al suo interno per incontrare quella dell'altro in una
danza sensuale e passionale allo stesso tempo.
Senza stacacre le labbra da quelle dell'altro ragazzo, Joji, riuscì a
sfilargli completamente la camicia, lanciandola senza cura in qualche
angolo della stanza. Le sue mani presero a viaggiare ancora uan volta per
quel corpo, per quella pelle bianca che sembrava scaldarsi ogni qual volta
le sue mani prendevano a viaggiare e a toccare con sempre più fame.
La sua bocca si allontanò da quella di Kaede, lasciandole intraprendere
un camino alla scoperta del corpo.
Sentiva sotto la sua lingua la pelle calda, i muscoli ben scolpiti e....
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Basta.
Non posso andare avanti così, non posso distruggermi con il suo ricordo.
Non posso non posso.
Cosa avrebbe la mia vita se la basassi su un ricordo.
Su una persona che mi ha abbandonato.
Devo cercare di dimenticare.
Strano però.
Quel tuo sguardo duro mentre prendevi l'aereo.
Quel tuo non rivolgermi neanche un piccolo saluto.
Credo che dietro tutto quello ci fosse una piccola e dura rivelazione.
Che io per te non sia stato altro che un amore passeggero.
Perchè ora son convinto più che mai che tu non potrai amare mai nessuno
all'infuori del basket.
Mi alzo.
E mi incammino verso il mio futuro.
Un futuro in cui ci saranno i ricordi.
Non voglio cancellarli nè lasciarli in un angolo remoto della mia mente.
Perchè tu hai fatto parte della mia vita.
Perchè se ora sono così lo devo a te.
Mi perdo tra la folla mentre il mio pensiero di forma e prende vita dalle
mie labbra.
-Ma sono solo ricordi...-
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