di Mab

Corro veloce sulla spiaggia vicino al porto.

L’acqua salmastra, dal delicato profumo di pesce e libertà, mi entra nelle narici.

La ispiro a fondo…

Sono sudato…

Il sole è alto nel cielo ed è molto caldo…

“Ehi, Consuelo!!” mi chiama una voce allegra e scherzosa alle mie spalle.

Mi volto fermandomi.

Si alza una folata di vento fortissima che mi scompiglia i lunghi capelli neri.

I suoi non fanno una piega…

Come se fossero di marmo…

Secondo me è perché c’è troppo gel su quella testa da porcospino!

Ma uno bello come lui si può fare i capelli in quel modo?

Io bò!

“Ciao, Akira…” lo risaluto.

Lui mi si avvicina correndo veloce e leggero.

E’ in tenuta sportiva…

“Possiamo correre insieme…” gli dico “Tanto andiamo tutti e due nella stessa direzione…”

“Volentieri!” esclama sorridendo, come sempre.

Ricomincio a correre e lui, preso alla sprovvista, ci mette un po’ per cominciare a correre e affiancarmisi.

“Ti voglio nel Ryonan…” mi dice.

Ancora?

“Ancora con questa storia? Ti ho già detto che ho smesso col basket!!” sbotto annoiato.

Ma possibile che devo ripeterglielo ogni volta?

“Ma perché?” dice lui.

“ ‘Perché’ cosa?” chiedo leggermente confuso.

“Perché hai smesso? Me lo ripeti di continuo ma non mi dai una delucidazione sul perché hai smesso! Deve esserci un motivo, no?” chiede lui ancora.

“Perché sì e basta!!” sbraito.

Lui si blocca, mi prende per una spalla e mi fa voltare verso di lui. 

Il suo sguardo è strano e io, innervosito da quei meravigliosi occhi neri, dico: “Non è perché qualche volta facciamo sesso insieme devo dirti i cazzi miei!!”

“E’ solo sesso per te…?” chiede lui, come se si fosse svegliato da un sogno.

“Ma mi sembra ovvio! Noi due non stiamo insieme, scopiamo solo insieme!” dico ancora.

Cerco di mantenere un tono distaccato, ma non so fino a che punto ci riesco…

I suoi occhi diventano lucidi…

Oddio…

“Per me non è una scopata… E’ vero… Noi non stiamo insieme… Ma per me non si può ridurre quello che facciamo ad una semplice scopata… La dolcezza di quelle notti, la dolcezza che mi dimostri…” non lo lascio finire e dico con tono duro: ”La dolcezza è obbligatoria! Altrimenti ti violenterei, sciocco!!”

Lui indietreggia, guardandomi con gli occhi lucidi e sbarrati.

Si volta e corre via…

“Se stasera non vieni a casa mia la prossima volta ti spaccherò in due il tuo bel culetto!!” gli urlo dietro.

Così impara a chiamare ‘amore’ quello che è solo sesso.

Sono a casa.

Nel mio letto ad aspettare Akira.

So che verrà!

TOC.

Qualcosa ha sbattuto sul vetro della finestra.

TOC. TOC.

Apro le tendine e lo vedo.

Akira è davanti a me con gli occhi rossi e gonfi di chi non smette di piangere da ore…

Apro la finestra e lui entra nella mia stanza.

Trema…

Ha paura!

Mi avvicino e gli poso una mano sulla guancia.

“Akira…” mormoro avvicinando il mio viso al suo; ma prima che io possa fare qualsiasi cosa lui mi spintona via!

Cado goffamente sul letto.

“Non sono venuto per fare una ‘scopata’! Sono venuto per dirti addio, bello mio!!” mi dice con voce atona.

Il sorriso è sparito dal suo volto…

“Cosa?” chiedo sperando di aver capito male.

“Addio…” mi ripete.

“…” non so che dire.

“Perché?” chiedo dopo un po’. 

Adesso sono io a chiedere il perché delle cose…

“Perché sono stanco… Stanco di essere rifiutato da chi amo… Prima Ikegami, poi Rukawa e adesso tu… Non ce la faccio… Io ti ho dato tutto il mio corpo e tutto il mio essere ma tu li hai calpestati senza preoccuparti di ferirmi… Per me non erano solo delle scopate e via!! Per me era qualcosa di più! Ma, ovviamente, per te non era e non è così…” mi spiega.

E mi accorgo di non provare niente.

Nessuna emozione.

Una persona, a parole come queste, dovrebbe avere una minima reazione e io ce l’ho…

Ma non la reazione che avrei dovuto avere!

Scoppio a ridere.

Rido così di gusto che mi vengono le lacrime agli occhi!

Non avevo mai riso tanto…

A dir la verità non avevo mai riso proprio!

Akira mi guarda sconcertato.

“Mi dispiace, Akira…” dico, dopo che la mia risata si è calmata “…Non riesco a capire cosa provi… Io non amo nessuno… Non ho MAI amato nessuno… Non scopavo con te perché eri Akira Sendo, ti ho scopato perché mi sei simpatico e molto bello… Ma niente di più! Se avessi voluto avrei scopato anche con Uozumi!!” spiego.

Non so se mi sono espresso bene…

Le parole non sono proprio il mio forte!!

Akira mi guarda quasi indifferente e poi chiude gli occhi scuotendo il capo…

“Non sarai mai felice… Chi non ama è triste… Amare è la più grande ricchezza che ogni essere vivente può avere e desiderare… Sei un’idiota se ragioni così…” si mette a ridere malinconicamente lui.

Io lo fisso…

Amare…

“Mi suona estraneo…” commento ad alta voce rivelando i miei pensieri…

Lui sorride ancora!

“E tu perché…?” chiede lui, dopo un bel po’. 

“Il basket?” chiedo avendo intuito.

“Già, proprio quello… Perché hai smesso?” chiede per l’ennesima volta.

“Non lo amavo, Akira… Si torna al punto di partenza! Anche se ero bravo non amavo il basket! Facevo basket perché lo avevo sempre fatto… Era parte integrante della mia routine quotidiana, tutto qui!!” dico ridendo.

Che vita del cazzo…

“Ho capito, grazie… Di tutto… Perché mi hai regalato un bellissimo sogno…” mormora voltandosi e uscendo da dove era  entrato.

“Grazie a te…”

**FINE**

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