Questa mini HanaRu è stata scritta per ridere, perché mi piaceva troppo il disegno di una doujinshi HanaRu della Sakuramichi e del circolo Gakusei no Honbun. Spero che rida anche qualcun altro ^^ I personaggi non sono miei, tranne Rukawa (lo ribadisco!), e la fic è dedicata a Ria, Calipso e Greta, punti di riferimento per tutto quello che scrivo ^^

 


Make Me Smile

di Nausicaa


Mi sto osservando per bene di fronte al grande specchio che abbiamo in bagno e, all’improvviso, decido che è ora di tagliarmi di nuovo i capelli! In fondo non stavo poi così male quando me li ero rasati, no?

Sìsìsìsìsì!!! Vanno tagliati di nuovo, senza dubbio…

Mi procuro tutto l’occorrente e procedo da solo, ma ora incontro dei problemi a doverli tagliare sulla nuca…uhm…be’, ho un’unica possibilità…

“Kaeeeeeedeeeeee!! Oi Kaeeeedeeeee…” lo chiamo a gran voce; fino a poco fa stava leggendo una rivista di basket in camera nostra, non è troppo impegnato da non potermi aiutare.

E infatti arriva quasi subito.

Però…

“Do’aho! Che hai fatto ai capelli?!” mi chiede con una faccia attonita che non mi piace per niente. Potrei anche offendermi…anzi, sono offeso!!

“Grr…perché quell’espressione, stupida volpe?! Per caso non ti piaccio con questo taglio?!” gli chiedo minacciosamente, con un tono da dimmi-che-non-ti-piaccio-e-ti-faccio-fare-una-brutta-fine!!!

Ma Kaede non risponde, continuando a guardarmi in malo modo.

“Avanti, kitsune, renditi utile e aiutami a tagliare i capelli qui, sulla nuca…e poi, per favore, potresti passarmi questa spazzolina sul collo? Sai, per pulirmi da ciocche fastidiose…” lo esorto, sforzandomi di rimanere calmo.

“Perché non me lo hai detto prima, che volevi tagliarti i capelli?” insiste lui, imbronciato.

“Così avresti cercato di impedirmelo, vero Kaede?” ridacchio io.

“Puoi giurarci!” è la sua secca risposta.

La volpe è stata fregata sul tempo…

 

Ho tagliato i capelli alla mia testa rossa e mi è dispiaciuto molto.

A me piace passare le dita fra le sue ciocche rosse, soprattutto dopo che abbiamo fatto l’amore, ma ora non potrò farlo finché li avrà così corti.

Pazienza, ricresceranno…

Inizio a passare la spazzoletta sulla nuca e sul collo del mio do’aho, come mi ha chiesto lui, quando mi accorgo che incredibilmente si è addormentato! E poi dice a me, eh?!

“Zzzzzz…zzzz” sì, dorme, inequivocabilmente.

Io mi fermo e resto a guardarlo: però, in fondo…questi capelli rossi così corti…la sua testa mi ricorda qualcosa, vista da dietro, così rossa e con i capelli cortissimi…

Ma certo! E come una palla da basket!!!

Comincio a rivalutare i suoi capelli corti…

Ci penso un po’ e poi mi decido: la tentazione è troppo forte; vado in camera mia e prendo un pennarello nero e, approfittando del fatto che il mio do’aho dorme, traccio sui suoi capelli le linee nere che ricoprono la palla da basket. Avevo ragione, sta venendo proprio bene! Ho quasi finit… 

 

 

SBONK!!

Ahio!!! Ho preso in pieno la porta del bagno, ma perché mi capita così spesso?! Spero solo di non aver svegliato il mio volpino, che la domenica vuole dormire un po’ di più e poi io l’ho tenuto parecchio sveglio stanotte…eheheheheheh…

Mi porto davanti allo specchio e osservo il mio riflesso, valutandomi con attenzione. Uhm…

Sì, direi che il tensai non è male, ma forse i capelli mi sono ricresciuti troppo; prendo una ciocca rossa tra le dita e mi convinco: sì, dovrei tagliarli…non come quando mi sono rasato, altrimenti faccio prendere un colpo a Kaede…giusto una spuntatina…

 

SBONK!!!

Mi sveglio di colpo, visto che ormai il mio sonno non era più nella sua fase profonda. Ma perché Hanamichi sbatte sempre contro la porta del bagno?! Fortuna che ha la testa dura…

Ma non mi va di irritarmi con lui per questo: ho fatto un sogno troppo divertente!!! Io che disegnavo le linee nere della palla da basket sui suoi capelli corti corti…

Hn.

Mi fai sorridere anche nel sonno, amore mio…

Potrei restare a poltrire nel futon, ma decido di alzarmi per andare a vedere cosa abbia combinato; lo trovo di fronte allo specchio del bagno, che esamina i suoi capelli.

“Hn?”.

“Buongiorno, kitsune!” lui si accorge di me, che lo fisso dalla soglia, e mi saluta con un gran sorriso.

“Buongiorno. Che cosa stai facendo?” questa scena mi sa di già visto…

“Pensavo che forse dovrei tagliarmi un poco i capelli” dice lui, tutto serio, passandosi una mano fra le ciocche rosse.

“Davvero?” proprio come nel sogno…

“Magari potresti darmi una mano per spuntarli sulla nuca” il mio do’aho sembra quasi timoroso nel chiedermelo. Forse teme che mi piacerebbe di meno con i capelli corti.

“Va bene” lo rassicuro subito.

 La tentazione è troppo forte…mi vedo davanti agli occhi la sua testa rossa…e di là, in camera nostra, so che c’è un bel pennarello nero…

 

Fine ^^  




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