Magia e
sentimenti parte
X
di Bombay
Il giorni passavano pigri per tutti gli abitanti del castello, Soren e
Kraal avevano deciso di riprendere a studiare ed esercitarsi con gli
incantesimi e così passavano la maggior parte del loro tempo fuori dal
castello.
Una sera Nelia si precipitò nella stanza del fratello, trovò Soren e
Kraal seduti sul letto ma sembravano stranamente imbarazzati, dopo un
istante di esitazione, Kraal lasciò la stanza.
"Potevi anche bussare" brontolò Soren mentre la sorella si
sedeva sul letto.
"Si, si la prossima volta" mormorò strizzando l'occhio al
fratello minore.
Soren sospirò e scosse la testa, aspettò che Nelia parlasse:
"Domani verrà qui il mio sposo" disse la ragazza... "Bene
così potremo conoscerlo entrambi e avrete modo di stare un po' insieme
prima delle nozze." disse Soren, sua sorella annuì.
"Hai sistemato le cose con Ween"
"Si, anche se non è stato facile... non l'ha presa molto bene"
"Che ti aspettavi che ti facesse le felicitazioni, deve essere stato
un duro colpo per lui, non sono tante le ragazze come te, e non lo dico
perché sono tuo fratello"
Nelia sorrise scompigliando affettuosamente i capelli del fratello.
"Però ho un problema... e forse tu puoi aiutarmi a risolverlo"
"Sai che farei tutto quello che è in mio poter e per te"
Nelia sospirò torturandosi una ciocca di capelli "Allora?"
domandò Soren.
La ragazza arrossì "Guarda che sei l'unica persona a cui lo dico,
non azzardarti a spifferarlo in giro o a ridere di me"
"Non oserei mai, e lo sai benissimo"
"Non sono più vergine"
Soren sbatté gli occhi un paio di volte "Oh e cosa potrei fare
io"
"Non lo so sei tu il mago"
"Si ma... certe cose non è che si possono cambiare"
"Allora sono nei guai"
Soren socchiuse gli occhi e pensò "Un'illusione" esclamò dopo
un po'
La ragazza lo fissò "Non ti seguo"
"Beh l'importante non è durante ma dopo no?" mormorò Soren
arrossendo
"E' vero, e da quando sei esperto di queste cose" lo punzecchiò
Nelia facendolo arrossire ancora di più.
"Solo per sentito dire" si affrettò a rispondere.
Nelia sorrise e lo abbracciò "Grazie, sapevo di poter contare su di
te" gli disse baciandogli la guancia.
Soren sorrise osservandola andar via si stese sul letto allargando braccia
e gambe, sua sorella non sembrava turbata come le settimane precedenti e
per questo lui si sentiva molto sollevato.
Il giorno seguente Soren era accanto a sua sorella mentre aspettava il suo
futuro sposo, Kraal si era defilato nel bosco adducendo come scusa che
quella era una cosa familiare e che lui non c'entrava; Soren c'era rimasto
male, ma non voleva che Kraal si sentisse a disagio.
Un uomo avanzò nel cortile scortato da due guardie, scese dal suo
destriero con abilità e si diresse verso Nelia.
Soren rimase a bocca aperta, sua sorella era davvero fortunata, ed il
ritratto che aveva visto non rendeva giustizia all'uomo che aveva dinanzi:
alto e magro, il viso affilato e perfetto incorniciato da capelli castani
chiari che gli arrivavano fino alle spalle, gli occhi nocciola, che
fissavano Nelia, erano caldi e dolci.
Nelia strinse la mano di Soren che si riprese dalla contemplazione, mentre
l'uomo si avvicinava, prendeva la mano di Nelia e la sfiorava con le
labbra.
"Siete ancora più bella di quello che raccontano" disse con
voce profonda.
"Anche voi" sussurrò Nelia con un filo di voce.
"Il mio nome è Galder"
"Lo so"
L'uomo fece un cenno ad un ragazzo che teneva le redini di uno splendido
cavallo bianco.
"Per voi"
Nelia guardava alternativamente il cavallo ed il futuro marito.
Il ragazzo fece un passo avanti "Vado a prendervi la sella
se..."
"Non importa lo monto così..." mormorò Nelia facendosi aiutare
dal fratello. Galder si affiancò a Soren "Una splendida
creatura" disse il primo
"Già"
"Mi riferivo a vostra sorella"
"Anch'io" rispose Soren sorridendo senza distogliere lo sguardo
da Nelia che galoppava in circolo, montando il cavallo come un uomo, sua
sorella era uno spirito libero, nessuno avrebbe mai potuto intrappolarla,
in regole che lei non voleva seguire.
Soren si allontanò lasciando che i promessi sposi parlassero e si
conoscessero meglio, aveva come l'impressione che per i due fosse stato
amore a prima vista, meglio così. Camminava lungo il sentiero che
conduceva al villaggio quando qualcosa lo colpì alla testa, una ghianda
constatò vedendola rotolare ai suoi piedi, sollevò lo sguardo vedendo
Kraal comodamente seduto su un ramo con la schiena appoggiata al tronco.
"Sei qui allora"
"Non male lo sposo di tua sorella" disse saltando a terra.
"L'hai visto? Ma come è possibile?"
"Beh, non è stato difficile ero abbastanza vicino da vedervi, ma
abbastanza lontano per non esser visto"
"E com'è che io non ti ho visto?"
"Forse perché eri troppo assorto ad osservare... Galder..." gli
disse cingendogli la vita con braccio attirandolo a sé.
"Sei geloso?" mormorò Soren tirando la testa indietro.
"Da morire" gli disse baciandolo sulle labbra, sospingendolo
contro il tronco, gli imprigionò le mani sopra la testa e scese a
baciagli il collo.
"Kraal siamo sul sentiero... che porta al paese..."
"Non credo che passerà qualcuno"
"Ma, ahhh" gemette Soren mentre Kraal gli slacciava la camicia
"Va bene, mi arrendo" sussurrò appoggiando la testa alla spalla
di Kraal; ma un rumore mise in allerta i due giovani, stava
arrivando un carro.
Kraal fissò Soren "Non una parola"
"Te l'avevo detto" disse il ragazzino scoppiando a ridere e
fuggendo nella boscaglia... "Prendimi!" gridò
Si inseguirono a lungo nel sottobosco, finché Kraal non riuscì ad
afferrare Soren per un lembo della camicia facendolo cadere e finendo a
terra a sua volta.
Soren rideva e cercava di riprendere fiato ma con scarso successo si
raggomitolò su se stesso facendo dei respiri profondi.
Kraal attese che si calmasse e riprendesse fiato approfittando per
riprendersi lui stesso.
Soren rotolò fino a raggiungerlo e gli si stese sopra, catturò le labbra
di Kraal con le proprie in un bacio appassionato che tolse il respiro ad
entrambi.
"Ti amo" gli disse posando la fronte su quella di Kraal, che
sorrise e lo baciò nuovamente.
I due giovani tornarono al castello per partecipare al banchetto indetto
in onore del loro ospite, Soren continuava a lasciare occhiate ansiose a
Kraal, era stufo di quella festa avrebbe preferito di gran lunga ritirarsi
nella sua stanza e dividere l'intimità del letto con Kraal, ma non voleva
dispiacere a Nelia, sapeva quanto teneva alla sua presenza.
Dopo la grande festa tornò la quiete in attesa del gran giorno delle
nozze di Nelia.
La luna era alta in quella notte di mezza estate. Kraal aprì la porta
della stanza di Soren... il ragazzo dormiva profondamente nel grande
letto.
Il giovane apprendista rimase fermo ad osservarlo appoggiandosi alla
colonna del letto, voleva imprimersi nella memoria tutti i particolari di
quell'amato volto.
Sospirò piano decidendo di muoversi, senza voltarsi lasciò la stanza,
camminò lungo i corridoi bui del castello e uscì in quella notte ancora
calda, cammino a passò spedito lungo il sentiero lasciandosi alle spalle
il castello e tutti i suoi abitanti addormentati.
Quando Soren si svegliò il sole era già alto, si sfregò gli occhi,
mentre uno strano senso di inquietudine si impadroniva di lui, aveva un
bruttissimo presentimento.
Scese dal letto ed usci dalla propria stanza ed entrò in quella di Kraal,
era vuota, si guardò intorno, non c'era nulla degli effetti personali di
Kraal, nemmeno i libri sul piccolo tavolino, Soren si avvicinò alla
cassapanca e l'aprì: vuota
"No..." sussurrò
Uscì dalla stanza scontrandosi con la sorella, "Soren..."
esclamò lei
"Se ne è andato..."
La ragazza lo fissò senza capire
"Mi ha lasciato... Kraal, se ne andato" mormoro inginocchiandosi
a terra
Nelia si inginocchiò a sua volta sostenendo il fratello
"Come fai ad esserne sicuro, sarà da qualche parte nei paraggi"
Soren scosse la testa, "No, se ne andato..."
"Sarà tornato alla scuola di magia" suggerì "Sono sicura
che sarà là ad aspettarti quando tornerai"
Soren si strinse alla ragazza
"Forse hai ragione" mormorò tra i singhiozzi.
Nelia si strinse addosso il fratello - sperò che sia davvero così -
pensò tra se e se preoccupata.
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