Disclaimers: i personaggi sono miei^^
Note: dedicato a Naika a cui ogni tanto presto i pg (solo ogni tanto però^^)
Buona Lettura



Magia e sentimenti

parte VIII

di Bombay


Soren si diresse verso il giardino all'interno del castello dove sua sorella lo stava aspettando. La trovò seduta sul bordo della fontana, le si avvicinò e  le si sedette accanto.
"Di che cosa dovevi parlarmi" domandò
La ragazza tacque a lungo rigirando tra le mani la cintura ricamata sospirò profondamente e parlò: "Alla fine dell'estate mi sposo"
Soren la fissò per un lungo istante, poi sorrise "Ma è meraviglioso" disse alzandosi in piedi, ma il sorriso scomparve dalle labbra di Soren vedendo l'espressione triste della sorella, si ricordò della scena che aveva visto nel bosco...
"Con..." chiese titubante, sperando in una risposta affermativa.
"No, con uno sconosciuto, di cui ho visto il volto solo in un ritratto..."
Soren fissò la sorella, era inutile discutere era gia stato deciso dal loro padre...
"Sei fortunato, sai, almeno tu puoi amare chi vuoi"
Soren arrossì "C... cosa? Io non sono innamorato di nessuno" mentì spudoratamente.
Nelia sorrise comprensiva "Si, si, di pure quello che vuoi" mormorò
"Tu non sei innamorata di quell'uomo" disse Soren tornando sull'argomento principale.
"Con il tempo l'amerò"
"Come puoi dire così, Nelia..." sussurrò piano abbracciando la sorella sentendosi triste e impotente.

Kraal lasciò il castello e andò  a perlustrare il villaggio sotto stasante.
Guardandosi intorno capì cosa Soren intendesse con il dire che i suoi genitori era dei regnanti semplici e buoni, non aveva mai visto un villaggio come quello, la gente era indaffarata, i bambini giocavano e si rincorrevano, ma non c'era segno di miseria, le case erano semplici, ma solide e abbastanza pulite, la gente non sembrava denutrita anzi stavano bene, sospirò come era diverso quel paese dal suo dove morte e miseria ti attendevano ad ogni angolo, con tasse disumane su povera gente che faticava a finire la giornata.
Entrò nella locanda e si sedette al bancone, ignorando le occhiate che gli lanciavano gli altri avventori; l'ostessa gli si parò davanti. "Cosa desideri, straniero"
"Una birra"
La donna sparì e torno poco dopo con un boccale di birra scura ricolmo fino all'orlo, tanto che quando lo posò il liquido uscì dal recipiente. 
Kraal bevve qualche sorso gustandosi il sapore amaro della bevanda, un uomo gli si avvicinò e gli si sedette accanto
"Non ti ho mai visto, da dove vieni?"domandò scrutandolo attentamente 
"Dalla scuola di magia" rispose brevemente, non aveva voglia di discutere con qualcuno, ma a quanto pareva l'uomo non demordeva.
"Sei un mago?"
"No, non ancora almeno, sono un'apprendista"
"E che ci sei venuto a fare nel nostro villaggio"
Kraal si voltò fissò l'uomo negli occhi tanto intensamente che questi dovette abbassare lo sguardo, si rese anche conto che nel stanza era sceso il silenzio.
"Sono ospite al castello, il principe Soren ed io frequentiamo la stessa scuola" disse con una punta di soddisfazione nella voce.
L'uomo sgranò gli occhi ed un mormorio si diffuse nella locanda.
"Perdonami, non immaginavo..."
"Non ha importanza" disse tornando a sorseggiare la sua birra, per il resto della permanenza nella locanda non fu più infastidito e quando fece per pagare l'ostessa rifiutò il denaro dicendogli che offriva la casa!
Kraal si riavviò per tornare al castello ripensando a quello che era appena avvenuto, gli era bastato dire il nome di Soren che la diffidenza nei suoi confronti era sparita. Scosse la testa e sospirò attraversando il ponte levatoio.
La luna era ormai alta nel cielo e le stelle brillavano intensamente, una leggera brezza rinfrescava la notte.
Kraal osservava tutto questo seduto sul letto a gambe incrociate e aspettava.
Volse la testa quando la porta si aprì e sulla soglia apparve Soren, con una candela in mano, che dava sfumature dorate ai suoi capelli e al suo viso. Si avvicinò e posò la candela accanto al letto.
Kraal non si perse un movimento di quel corpo avvolto in una lunga camicia da notte di lino bianca
"Scusa se sono arrivato così tardi..."
"Non hai importanza, ti avrei aspettato anche tutta la notte" gli disse cingendogli la vita e attirandolo a se, gli bacio piano le labbra, spingendolo dolcemente a sdraiarsi..
Soren gli passò le mani tra i capelli e schiuse le labbra rispondendo avidamente al bacio...
Kraal gli sollevo la camicia da notte, accarezzandogli le gambe lo sentì rabbrividire...
Si portò sopra di lui
"Devo ancora dimostrarti la mia gratitudine" mormorò baciandogli il collo. 
"Ma..." protestò Soren mentre la mano di Kraal saliva a sfiorargli il petto "Niente ma... mi permetterai di dimostrarti la mia gratitudine" ripeté sfiorandogli le appena le labbra.
"Si..." sospirò Soren sollevando le braccia permettendo a Kraal di sfilargli la camicia da notte.
Kraal rimase un istante  a fissare il corpo nudo di Soren, languidamente sdraiato sul letto eccitato ed in attesa.
Kraal si sfilò i pantaloni, unico indumento che indossava  e si stese sopra Soren che gemette al contatto della sua pelle.
Kraal accarezzò e baciò lentamente tutto il corpo morbido e flessuoso del suo giovane amante sentendolo gemere e rabbrividire.
"Ti piace?"
"S... si, non... non smettere... ti prego..." gemette accarezzando la schiena muscolosa di Kraal... saltò quasi sul letto quando Kraal prese ad accarezzare la sua virilità eccitata... mentre le sue labbra scendevano inesorabilmente verso il basso...
"Kraal..." solo un sussurrò quando Kraal lo avvolse tra le sue labbra e prese a succhiare.
Soren si perse in un labirinto di sensazioni gemendo e mugolando  senza ritegno.
Kraal prese a succhiare più forte mentre il ragazzo più giovane assecondava con il bacino i suoi movimenti
Soren strinse forte le lenzuola e serrò le labbra per non gridare quando raggiunse l'orgasmo che lo lasciò completamente spossato e ansante, Kraal risalì lentamente fino alle labbra del suo compagno baciandolo piano, permettendogli di riprendere fiato, se lo strinse addosso accarezzandogli i riccioli morbidi e setosi lo sentì abbandonarsi completamente tra e sue braccia e cedere al sonno.
Resto ad osservalo un po' ascoltando il respiro regolare dell'altro, con gesto fece spegnere la candela, sfiorò con un dito il profilo addormentato di Soren, gli baciò la fronte.
"Ti amo" gli sussurrò sulle labbra.

L'alba illuminava la camera dove i due giovani amanti dormivano profondamente, teneramente abbracciati.
Lentamente Soren, si svegliò, socchiuse gli occhi, Kraal era al suo fianco e gli cingeva la vita con un braccio, si crogiolò nel calore di quell'abbraccio e tornò con la mente a quello che era accaduto nella notte appena trascorsa. Spalancò gli occhi: aveva fatto tutto Kraal  lui non aveva fatto nulla, lo guardò dormire sollevandosi a sedere, era bellissimo, si chinò a baciargli le labbra, scese piano a succhiargli il collo, facendo a Kraal quello che aveva sperimentato su di sé.
Gli lambì un capezzolo con le labbra e lo succhiò sentendolo indurirsi.
Kraal sospirò svegliandosi lentamente, prendendo cognizione di quelle labbra che si muovevano sul suo corpo... sorrise accostando una mano al viso di Soren per poterlo baciare.
"Ben svegliato" sussurrò Soren tornando ad occuparsi del petto si Kraal.
"Soren..." gemette mentre il ragazzo gli accarezzava il membro a riposo, risvegliandolo.
Kraal socchiuse gli occhi e vide l'imbarazzo si Soren 
"Non sei obbligato a fare nulla che tu non voglia" sussurrò ma Soren gli regalò un sorriso malizioso e si chinò a baciare la punta del sesso di Kraal.
Un scossa attraverso la schiena del giovane che socchiuse le labbra e mormorò il nome di Soren che lo prese in bocca completamente.
Onde di piacere scuotevano i corpo di Kraal, ma Soren si sollevo lasciandolo inappagato.
Un lamento  uscì dalle labbra del più grande mentre Soren si sdraiava al suo fianco e si accarezzava lentamente, Kraal comprese al volo, si stese sopra Soren che sorrise e divaricò le gambe, Kraal era così eccitato che penetrò Soren con un'unica fluida spinta.
Soren  gemette mordendogli una spalla, chiuse gli occhi mentre Kraal usciva dal suo corpo e rientrava procurandogli piacere misto a dolore... le spinte di Kraal erano lente e profonde
Soren getto indietro la testa avvinghiandosi con le gambe a Kraal, voleva fondersi con lui...
Kraal intrufolò un mano tra i loro corpi e afferrò il membro di Soren e lo massaggiò con vigore portandolo al limite e facendolo venire con lui. 
Rimasero immobili ancora uniti, per lunghi secondi, storditi dal piacere, Soren si abbandonò sul letto sfatto, permettendo a Kraal di abbandonare il suo corpo.
"Rimarrei volentieri a letto tutta la giornata" mormorò Soren con gli occhi chiusi
Kraal gli accarezzava i capelli "Si, anch'io, e chi ce lo impedisce" domando baciando il collo bianco di Soren
"Nessuno"



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