Disclaimers: i personaggi sono miei^^ però
ogni tanto li presto a Naika (che deve però spiegarmi che ci fa^^)
Magia e
sentimenti
parte VII
di Bombay
Soren si svegliò che il sole era già alto... era solo... Kraal lo aveva
lasciato solo dopo quello che era successo tra loro... era così
confuso... non che fosse pentito di quello che aveva fatto ma... ma...
avrebbe preferito trovare Kraal al suo fianco...
Si mise a sedere e la sua attenzione fu catturata da qualcosa che
brillava sul pavimento... si avvicinò gattoni, era un messaggio, vergato
in rune d'argento... "Scusa se non ti starò accanto quando ti
sveglierai, ma ho una prova, non posso sottrarmi anche se vorrei essere
qui con te. Purtroppo sarò impegnato per tutta la giornata, non sai
quanto mi dispiace... a presto Kraal"
Appena finì di leggere, il messaggio scomparve... Soren si stese
rannicchiandosi su se stesso... che sciocco si era completamente
dimenticato della prova di Kraal, lui al contrario aveva tutta la giornata
libera visto che i maestri erano impegnati con le prove dei ragazzi più
grandi.
Sospirò chiudendo gli occhi, ripensando alla notte appena trascorsa alle
sensazioni che aveva provato sentendo Kraal dentro di sé... il dolore e
poi... il piacere...
Un brivido gli percorse la schiena... provando il desiderio di ripetere
quell'esperienza...
Dopo cena si recò dritto nella stanza di Kraal. Era preoccupato il
giovane mago non di era presentato a cena così Soren nascose sotto il
mantello un fagotto con dentro del pane, del formaggio e della frutta.
Bussò più volte alla porta ma non ottenne nessuna risposta, scivolò
dentro la stanza buia e accese una candela con la magia.
"Kraal" chiamò ma un mugolio fu la risposta che ricevette.
Soren si inginocchiò accanto alla figura rannicchiata sul giaciglio, non
aveva mai visto Kraal in quelle condizioni, anche quando aveva sostenuto
le prove precedenti era stanco, ma non così.
Avvicinò la candela per vederci meglio... era pallidissimo... la fronte
imperlata di sudore.
"Cos'è successo? Come stai? Sei ferito" domandò a
raffica posandogli una mano sulla fronte: era fredda e si accorse che
stava tremando.
"Ho superato la prova, sto bene e non sono ferito. Sono solo stanco
è ha molto freddo..." sussurrò chiudendo gli occhi.
Soren lo fissò per interminabili istanti... per quanto tempo era rimasto
da solo in quelle condizioni... doveva fare qualcosa, doveva scaldarlo, e
conosceva un unico modo per farlo...
Si tolse in fretta tutti i vestiti e poi si chinò su Kraal aprendogli la
tunica e svestendolo... Kraal non oppose resistenza assecondava
semplicemente le richieste di Soren.
Il ragazzo si stese al fianco del compagno coprendo entrambi con il suo
mantello e quello di Kraal cinse il corpo di Kraal con le braccia e lo
strinse a sé frizionandogli la pelle con le mani.
Il corpo di Kraal era gelido e continuava a tremare in modo
incontrollato... Kraal si mosse aderendo meglio al corpo caldo di Soren
affondo il viso nell'incavo della sua spalla e bisbigliò:
"Grazie"
Il ragazzo più giovane lo strinse a sé, gli sembrava così fragile e
vulnerabile in quel momento, dopo lunghi interminabili minuti i tremiti di
Kraal si placarono e poi si estinsero, Soren sospirò di sollievo.
"Ti ho portato qualcosa da mangiare... hai fame?"
"Si, un po'"
Soren si allungò per prendere il fagotto che aveva abbandonato sul
pavimento e lo porse a Kraal che si sedette lo aprì ed iniziò a
mangiare.
Soren lo osservò sostenendosi la testa con una mano "Mi sono
spaventato" disse in un sussurro appena percettibile.
Kraal riaccartocciò i resti del suo pasto e posò una mano sul viso di
Soren e posò le labbra su quelle chiuse dell'altro, gli leccò lentamente
le labbra fino a quando Soren non l'aprì e la sua lingua incontrò quella
di Kraal, duellarono finché non dovettero ricominciare a respirare.
Rimasero abbracciati e Soren osservò Kraal addormentarsi sfinito tra le
sue braccia, spense la candela e rimase con gli occhi aperti nel buio,
l'indomani sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola e poi si sarebbero
divisi per la pausa estiva, come avrebbe fatto a stare lontano da Kraal
per due mesi... non avrebbe mai potuto... doveva trovare una soluzione!
Il giorno seguente tutti gli allievi della scuola furono riuniti nel
grande cortile. L'arcimago Nicodemus prese la parola: "Come di
consueto i mesi estivi li passerete con le vostre famiglie, chi non ha
dove andare può naturalmente restare qui..."
Soren si volse e guardò Kraal, ma il suo viso era nascosto dalle pieghe
del cappuccio...
Quando il mago finì di parlare e ad i ragazzi fu concesso di allontanarsi
Kraal si inoltrò nel bosco, Soren lo chiamò ma il giovane proseguì per
la sua strada e così l'altro lo seguì.
Lo raggiunse alla casata dove Kraal era seduto sull'erba e fissava l'acqua
limpida... nonostante non avesse fatto nessun rumore Kraal si girò verso
Soren.
"Perché non vai a preparare la tua roba?" domandò, nella sua
voce traspariva una profonda amarezza... Soren ne fu ferito, ma gli si
avvicinò "Vieni con me... i miei genitori saranno felici di
ospitarti e poi..."
"No, Soren, grazie, ma... è meglio di no..." sussurrò
abbassando la testa incappucciata...
Soren gli si inginocchiò accanto "Non devi preoccuparti di nulla...
e poi non riuscirei mai a stare lontano da te così a lungo... per
favore..."
Kraal fissò quegli occhi verdi e imploranti, scostò una ciocca di
capelli ramati da quel viso perfetto; anche per lui sarebbe stato
difficile sopportare quei mesi di lontana, però restando avrebbe potuto
continuare a studiare indisturbato, gli mancava poco per raggiungere la
sua meta, cosa doveva scegliere, la magia, al quale aveva votato la vita
oppure i sentimenti...
"Kraal, ti prego..." sussurrò con voce tremante e gli occhi
brillanti.
Il giovane gli si avvicinò e gli posò un lieve bacio a fior di labbra.
"E' un si?" domandò speranzoso
Kraal annuì lentamente e Soren lo abbracciò e lo strinse forte.
Cavalcarono affiancati per molte ore "Siamo quasi arrivati"
mormorò Soren indicando il castello davanti a loro.
"Io non faccio parte di quel mondo" sussurrò Kraal fermando il
cavallo "Ma fai parte del mio"
Kraal sorrise e si riaffiancò a Soren, sei sicuro che... per tuo padre
non sia un problema... non lo abbiamo nemmeno avvisato..."
"Fidati di me..." disse Soren spronando il cavallo al galoppo
fino al ponte.
"Ben tornato principe Soren" lo salutò la guardia.
Scesero entrambi dai cavalli ed entrarono nel cortile del castello ed
immediatamente un ragazzo prese i due animali e li portò alle stalle.
"Soren"
Una donna si avvicinò a loro, una donna bellissima, dai lunghi capelli
rossi che le ricadevano sulla spalla acconciati a treccia... avvolta in un
semplice abito vermiglio con i bordi e la cintura d'orate facevano
risaltare ancora di più la sua pelle chiara.
"Madre..."
I due si abbracciarono
"Questo è Kraal, un mio compagno di studi può restare qui per il
periodo di pausa vero?"
"Ma certo tesoro"
Kraal si riscosse dalla contemplazione, abbassò il cappuccio, prese la
mano della madre di Soren e vi posò le labbra "Piacere di
conoscervi, mia signora"
La donna sorrise.
"Flavie" i tre si volsero mentre un uomo giungeva a cavallo
"Soren, sei già qui" disse smontando al volo dal cavallo
"Fatti vedere, sei cresciuto dall'ultima volta che ti ho visto"
"Non è possibile è passato solo un mese" ribatté Soren
sorridendo.
Kraal osservò la scena, com'erano felici, lui era di troppo, lo sapeva e
si sentiva a disagio.
"Questo è Kraal..." sentendo il proprio nome il giovane si
riscosse... fece un inchino
"Benvenuto... gli amici di mio figlio, sono nostri amici" gli
disse stringendogli la mano, un stretta salda.
"Può restare qui per la durata della mia permanenza?"
"Ma certo!"
"Vi ringrazio per la vostra ospitalità"
"Hai visto, tu che ti preoccupavi tanto" gli disse Soren
trascinandolo lungo i corridoi del castello
"Ecco questa è la tua stanza... la mia è in fondo al
corridoio"
Kraal rimase a bocca aperta, la stanza era grande e luminosa. Un letto
immenso a baldacchino, il camino occupava una parete e sull'altra
una grande finestra ornata di pesanti tende di velluto, una cassettiera
con uno specchio ovale e un baule ai piedi del letto.
Kraal si avvicinò al letto e sfiorò con la punta delle dita le lenzuola
di lino candide.
"Va tutto bene"
Il giovane si volse e gli sorrise "Scusa ti sembrerò un ingrato è
che... non sono abituato a... tutto questo..." mormoro guardandosi
intorno
Soren gli posò un dito sulle labbra "Non devi sentirti a disagio, è
vero che mia madre e mio padre sono i regnanti si questo feudo, ma
nonostante tutto sono persone semplici e giuste..."
Kraal prese la mano di Soren e l'intrecciò con la propria annuendo piano
si chinò a sfiorargli le labbra con le proprie...
Un lieve bussare li fece staccare repentinamente "E' permesso"
Una ragazza entrò senza attendere una risposta.
"Ho sentito che abbiamo un ospite e tu non me lo presenti"
"Non ti ho visto da nessuna parte e non avevo voglia di
cercarti..."
"Ho avuto da fare.." Mormorò arrossendo poi si volse verso
Kraal
"Mi chiamo Kraal" le disse baciandole la mano "Il mio nome
è Nelia"
"Un nome incantevole come voi"
La ragazza sorrise poi si volse verso il fratello e suoi occhi si fecero
tristi "Vorrei parlarti, più tardi, Soren"
"Certo"
"Scusate, spero di non aver interrotto niente di importante"
disse schioccando un bacio sulla guancia di Soren, il ragazzo le fece la
linguaccia mentre lei chiudeva la porta!
"Quella se non lo avessi capito è mia sorella"
Kraal annuì sedendosi sul letto continuando a guardarsi intorno
incuriosito "Ti troverai bene qui da noi ne sono sicuro" mormorò
Soren baciandolo sulle labbra.
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