Disclaimers: i personaggi sono miei^^
Magia e
sentimenti parte
V
di Bombay
Soren si svegliò lentamente, aprì piano gli occhi e vide Kraal
addormentato al suo fianco, sentì il proprio cuore accelerare i battiti,
poi si ricordò di quello che era accaduto e di come Kraal era intervenuto
e si era preso cura di lui.
Allungò una mano e gli scostò una ciocca di capelli dal viso e poi
indugiò con una lieve carezza sulla guancia chiara del giovane...
avvicinò un po' di più il viso a quello dell'altro e mosso da qualcosa
che nemmeno lui comprendeva ancora a fondo, sfiorò le labbra di Kraal con
le proprie.
Si ritirò lentamente, gli occhi chiusi per mantenere la sensazione che
aveva provato a quel contatto.
Aprì gli occhi e si specchiò in quelli azzurri di Kraal, rimase immobile
per interminabili secondi finché l'altro non parlò "Ben
svegliato..."
Soren avvampò, ponendosi un sacco di domande... era gia sveglio,
oppure... che cosa sciocca aveva fatto... aveva rovinato la loro amicizia
per seguire il suo istinto e adesso?
Le sue riflessioni furono bruscamente interrotte quando la mano di Kraal
si posò sulla sua guancia e le loro labbra si incontrarono di nuovo.
Il bacio fu diverso, non più un semplice contatto, Kraal succhiò
lentamente le labbra di Soren finché questi non le schiuse e rispose
timidamente a bacio... Soren si sentiva così inesperto ed insicuro...
sollevò una mano e la passò tra i capelli scuri del suo compagno...
Kraal si sollevò quel tanto che bastava per parlare "Allora sai cosa
significa"
"Si... credo di si... non... è più semplice amicizia... vero?"
"No, non più... è qualcosa di molto più grande e complesso."
Soren si appoggiò contro il petto di Kraal e sospirò, si rese conto solo
in quel momento che a coprirlo era solo il mantello di Kraal, arrossì
ancora di più e nascose il viso nel petto del giovane sfregando la
guancia sul velluto morbido... alla sua mente ritornarono le immagini
della notte passata... i tre ragazzi... lo avevano picchiato e poi...
rabbrividì... volevano... volevano...
Ma Kraal era arrivato e lo aveva sottratto alle loro angherie, ma come
faceva a saperlo...
"Kraal... come facevi a sapere dov'ero e cosa mi stava
succedendo"
"Beh non lo sapevo... stavo dormendo quando all'improvviso mi sono
svegliato ed ho sentito la tua voce che mi chiamava, ho seguito il mio
istinto e ti ho trovato, sapevo esattamente dove andare, non chiedermi
come ho fatto perché non lo so nemmeno io"
Soren lo fissava a bocca aperta "Io... io... ho solo pensato al tuo
nome... avevo bisogno del tuo aiuto... e tu... sei arrivato"
balbettò
"Per te ci sarò sempre" gli sussurrò accarezzandogli i
capelli.
Rimasero abbracciati per un po', poi Kraal si alzò "Il maestro
erborista ha detto che guarirai in pochi giorni, questa mattina riposati
dirò io ai maestri che non stai bene... e poi vado a prenderti anche i
vestiti"
Soren si mise seduto "Sto bene non... ahi"
Kraal scosse la testa e si ricordò dell'unguento che gli aveva dato il
maestro lo prese e inginocchiandosi nuovamente accanto a Soren gli lo
applicò delicatamente sugli ematomi.
Soren chiuse gli occhi e sospirò profondamente "Grazie"
sussurrò.
"Ci vediamo più tardi" gli disse alzandosi e lasciando la
stanza.
Come immaginava nel corridoio incontrò uno studente che gli disse di
recarsi immediatamente da Nicodemus...
Fermo in mezzo alla stanza Kraal fissava i maghi davanti a sé. Gli
avevano chiesto di raccontare la sua versione dei fatti accaduti la notte
precedente e così aveva fatto ed ora era in attesa.
"Sai che non puoi usare la magia a tuo piacimento all'interno della
scuola eppure hai infranto questa regola e nel peggiore dei modi usandola
contro i tuoi compagni"
Kraal spostò il proprio peso da una gamba all'altra e strinse i pugni
"Mentre picchiare un compagno più giovane è consentito!"
affermò fissando l'arcimago negli occhi.
L'uomo si alzò rosso in viso per la rabbia "Come ti permetti, lo sai
cosa hai causato?"
"No, e poco me ne importa... potevano fare a meno di prendersela con
Soren"
"Hai quasi ucciso uno di quei ragazzi"
"E loro avrebbero potuto massacrare Soren di botte fino ad
ucciderlo... perché incolpate solo me dell'accaduto?" disse con
fermezza senza mai abbassare lo sguardo.
"Ho già interrogato gli altri e saranno puniti... ma non pensare di
farla franca sarai punito anche tu... per la tua avventatezza... trenta
scudisciate"
Kraal usci dalla sala e fu immediatamente seguito dal maestro erborista
"Ho fatto il possibile prima che tu arrivassi, mi dispiace"
"Non ha importanza" disse continuando a camminare
"Tieni molto a quel ragazzo, a Soren"
Kraal si bloccò e si volse verso il maestro "Si, tengo molto a
lui" ammise "Grazie per quello che avete fatto stanotte e quello
che avete fatto oggi"
Parecchie ore dopo, poco prima dell'ora di pranzo, Kraal tornò da Soren,
lo trovò ancora addormentato, gli posò accanto i vestiti e si sedette e
attese per un po' mangiando una mela...
Soren si svegliò e si mise a sedere sbadigliando
"Vedo che stai meglio"
Il ragazzo annuì abbracciando Kraal, il giovane si irrigidì e un lieve
lamento gli uscì dalle labbra
"Che cosa c'è Kraal" domandò Soren fissandolo preoccupato
"Nulla" menti mordendosi le labbra
Soren lo scrutò a lungo e poi inaspettatamente gli sfilò la tunica dalla
cintura, Kraal lo afferrò per i polsi ma era troppo tardi l'altro aveva
intravisto i segni rossi sulla sua pelle.
"C... cosa è successo... chi... chi è stato?"
Kraal sospirò scuotendo la testa e sistemandosi i vestiti.
"Dimmelo..." lo imploro il più giovane fissandolo preoccupato.
Sconfitto Kraal abbassò o sguardo e gli spiegò tutto.
"E' tutta colpa mia..."
"Non pensarlo nemmeno..." gli disse prendendogli il viso tra le
mani "Avrei dovuto essere meno impulsivo... ma non mi pento di quello
che ho fatto e sarei disposto a farlo ancora se necessario..."
sussurrò sfiorandogli le labbra con le proprie.
"Riesci ad alzarti e a venire in refettorio o preferisci che ti porti
qui qualcosa da mangiare"
Soren sorrise "No grazie, ce la faccio!"
I giorni passavano tranquilli uno dopo l'altro... Soren e Kraal
trascorrevano tantissimo tempo insieme e Soren stava migliorando molto
grazie all'aiuto di Kraal.
Come molti altri giorni, i due giovani maghi erano intenti a perfezionare
un incantesimo all'aperto quando un temporale li colse alla sprovvista!
Kraal afferrò Soren per un polso "Seguimi c'è un grotta poco
distante da qui" disse sollevandosi il cappuccio sopra la
testa. Corsero sotto l'acqua battente e raggiunsero la grotta si tolsero i
mantelli fradici e Kraal accese un fuoco.
Soren si guardò intorno rabbrividendo "Vieni più vicino ti
scalderai più in fretta" gli disse attirandolo a sé e facendogli
appoggiare la schiena al suo petto.
Il ragazzo sospirò sentendo il calore del fuoco e del corpo di Kraal...
"Che c'è Soren sei molto silenzioso, oggi"
Soren scrollò le spalle "Non c'è nulla"
"Se non vuoi parlarne fa lo stesso, però sei strano" sussurrò
accarezzandogli i capelli.
Soren si voltò un poco per vederlo in viso...
"Io non so nulla di te"
Kraal si irrigidì "Che cosa vuoi sapere" disse con quel tono
freddo e distaccato che rivolgeva agli altri e Soren ne fu colpito e
abbassò la testa.
"Non lo so... di te, della tua famiglia... della tua terra, perché
hai deciso di diventare un mago, ma in fondo non sono fatti miei..."
La pioggia continuava a cadere violenta, e il fuoco scoppiettava davanti a
loro, dopo un lungo silenzio Kraal prese a raccontare a bassa voce:
"Sono nato nelle terre del Nord... la mia famiglia era composta da
me, mia madre mio padre e una sorella di un anno più grande... sono tutti
morti durante un attacco da parte dei briganti al mio villaggio... non
eravamo ricchi ma almeno eravamo felici... avevo dodici anni... mi salvai
per miracolo, mi cedettero morto e diedero fuoco alla casa, sgattaiolai
fuori da una specie di botola che mia sorella ed io usavamo per giocare...
mi ha raccolto e allevato il mago del villaggio che sapeva delle mie
naturali doti magiche... era un uomo buono e saggio ma molto anziano,
quando è morto mi ha lasciato un libro di magia e un lettera che mi
raccomandava a questa scuola...
Da allora ho dato tutto per diventare un mago non voglio più vedere
soffrire le persone a cui voglio bene, non voglio che quello che è
accaduto alla mia famiglia si ripeta ancora sotto i miei occhi, senza che
io possa impedirlo... la magia... la magia è un mezzo molto potente ed è
temuta da molti..."
Soren si era sollevato per ascoltare meglio le parole del compagno, e
nonostante la voce di Kraal rimanesse calma e non tradisse alcuna emozione
i suoi occhi mutavano ed esprimevano il suo dolore, la sua rabbia, la sua
tristezza...
Soren deglutì il nodo amaro che gli chiudeva la gola, le lacrime gli
pungevano negli occhi e si vergognava profondamente di se stesso, lui
aveva sempre vissuto nel suo castello, con i suoi genitori e i suoi
fratelli era amato e protetto da tutti...
"Mi dispiace non..."
Kraal gli posò un dito sulle labbra... sorridendo tristemente...
"No voglio la tua compassione, non ne ho bisogno... il passato è
passato... non posso farmi influenzare da esso, ma non voglio dimenticare
non sarebbe giusto... mi serve per vivere al meglio il presente"
Soren annuì cercando di sorridere a propria volta... "Ora
basta parlare." sussurrò posando le labbra su quelle di Kraal.
Le mani di Kraal scesero ad accarezzargli la schiena, mentre con le labbra
gli sfiorava il collo e la pelle che la tunica lasciava scoperta... Soren
rabbrividì piagando la testa indietro appoggiandola alla spalla di Kraal...
Senza smettere di baciarlo il giovane gli slacciò la tunica ed andò
sotto di essa ad accarezzare la pelle calda e morbida di Soren che mugolò
di piacere mentre mille brividi gli attraversavano la schiena...
Gli sfiorò con la punta delle dita il ventre piatto e risalì piano fino
ad una capezzolo, lo torturò dolcemente facendolo indurire... il respiro
di Soren si fece più rapido e irregolare...
Kraal sorrise... andando a pizzicare l'altro capezzolo...
"Ti piace..." gli chiese fermandosi un istante.
"Si, continua... ah... Kraal..."
Soren si tese... il compagno posò la sua mano sul tessuto teso delle sue
brache e lo massaggiava piano, in modo esasperante.
Soren perse la mano di Kraal e la guidò sotto il tessuto... muovendola
insieme lui... era così eccitato che non gli ci volle molto a venire.
Si rilassò completamente contro Kraal sospirano... e si rese conto che
anche Kraal era eccitato... si sistemò i vestiti e si inginocchiò
davanti a Kraal, gli lecco le labbra e poi lo baciò... e mentre lo
baciava la sua mano scese ad accarezzarlo come aveva fatto lui pochi
istanti prima...
Kraal chiuse gli occhi e si morse le labbra... un lungo gemito sfuggi alle
sue labbra mentre raggiungeva l'orgasmo...
Soren sorrise e si pulì la mano sulla tunica, poi si riaccoccolò tra le
braccia di Kraal e fissò la pioggia... che continuava a scendere... senza
rendersene conto si addormentò pensando solo a quanto stava bene in quel
momento.
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