Disclaimers: i personaggi sono miei
Magia e sentimenti
di Bombay
Parte 3/?
Era
bello tornare a casa, sentiva sempre la mancanza dei suoi genitori e dei
suoi fratelli...
Scese da cavallo e proseguì a piedi, arrivato in prossimità del ponte
levatoio vide una ragazza corrergli incontro era sua sorella Nelia: "Ti
ho visto arrivare e ti sono venuta incontro" gli disse abbracciandolo!
"Mi sei mancato, fratellino"
"Anche tu... ma vedo che i preparativi fervono" mormorò Soren
guardandosi intorno, un giovane scudiero prese le redini al principe e portò
il cavallo verso la stalla.
"Già nostro padre è al settimo cielo! Ma vieni sarai stanco, ho fatto
pulire e sistemare la tua stanza..." Soren sorrise "Ho tante cose
da raccontarti"
"Stasera, ce la fileremo dal banchetto come quando eravamo piccoli,
verrai in camera mia e mi racconterai tutto"
Il ragazzo annuì si era proprio bello essere di nuovo a casa!
Non appena varcò la soglia della sala del trono tutti si voltarono verso di
lui, sua madre, suo padre e i suoi due fratelli maggiori.
La madre lo abbracciò "Bentornato!" altrettanto fecero suo padre
e i suoi fratelli.
"Come procedono i tuoi studi figliolo" domandò il re...
"Bene, ma non parliamo di me..." mormorò arrossendo era molto più
curioso di parlare della futura sposa del fratello che di magia, anche perché
voleva prendersi una pausa e non pensare alla magia e a Kraal... Ma perché
gli era venuto in mente proprio in quel momento... mentre lui si trovava con
la sua famiglia Kraal era solo, scosse lievemente la testa: Kraal sapeva
badare a se stesso, non aveva bisogno di lui...
"Soren, mi stai ascoltando..."
Soren si concentrò sulle parole del padre ma con scarso successo "Va a
riposarti un po' ti faremo chiamare"
Soren annuì e si allontanò a grandi passi verso la propria stanza, chiuse
la porta e si lasciò cadere con un sospiro sul letto...
Kraal chiuse il libro; era inutile non riusciva a concentrarsi, continuava a
pensare a Soren.
"Chissà cosa starà facendo?" mormorò tra sé.
Sollevò lo sguardo nella biblioteca c'erano altri ragazzi di varie età che
studiavano da soli o in gruppetti di due o tre.
Quel posto sembrava molto più cupo del solito senza Soren, così diverso
dagli altri ragazzi; se lo ricordava ancora quando l'aveva visto la prima
volta, sembrava così piccolo e indifeso, un pulcino in un posto sconosciuto
e spaventoso, però nei suoi occhi brillava la determinazione e la voglia di
imparare...
Il suo alloggio era accanto a quello di Kraal e il giovane lo aveva sentito
piangere quella notte e altre notti ancora... aveva provato il desiderio di
andarlo a consolare, ma sarebbe stato un errore aveva visto come lo guardava
sicuramente i maestri gli avevano detto di stargli alla larga... poi un
giorno nel refettorio Soren gli si era avvicinato e gli aveva chiesto se
poteva sedersi li con lui dato che era isolato dagli altri... e così
mangiarono in silenzio lanciandosi occhiate curiose e studiandosi a
vicenda... fino a quando Soren non si era presentato a bassa voce "Mi
chiamo Soren"
"Kraal" aveva risposto quasi seccato ma inaspettatamente il
ragazzo gli aveva sorriso, un sorriso dolce e solare... erano entrambi soli
in quel posto e da li era nata la loro amicizia che con il tempo si
eraconsolidata e per Kraal si era trasformata in qualcosa di più profondo.
Kraal scosse la testa scacciando quei ricordi, non era il momento, ripose il
libro di incantesimi e seguì gli altri studenti in refettorio.
Soren sbuffò si stava annoiando, lanciò un'occhiata significativa alla
sorella che gli strizzò l'occhio!
"Scusateci, Soren ed io ci ritiriamo, mio fratello è molto stanco e lo
sono anch'io, vogliate scusarci" disse rivolta ai genitori e agli altri
commensali.
I due ragazzi corse lungo i corridoi... fino alla stanza di lei...
sdraiandosi scompostamente sul letto.
"Allora, mi hai tenuto sulle spine tutto il tempo, vuoi dirmi a chi
pensi in continuazione... dai a me puoi dirlo..."
Soren arrossì "A nessuno..." mentì
"Certo, certo non me la racconti giusta caro mio... si vede chiaramente
che sei innamorato!"
"Inn... na... mora... to... ma, ma che dici Nelia?!?!"
balbettò arrossendo ancora di più
"Non sono innamorato di nessuno" - o forse si - nascose il viso
nel cucino cercando di calmare il battito del proprio cuore.
"Va bene, va bene, puoi negarlo a me... ma lo vuoi un consiglio... non
negarlo a te stesso" gli disse abbracciandolo.
"E' sbagliato" sussurrò Soren la voce attutita dal cuscino.
La sorella gli accarezzò i capelli come faceva quando era piccolo...
"L'amore non puoi mai essere sbagliato, ricordalo Soren... mai!"
Soren osservò il cielo stellato ripensando alle parole della sorella. Cosa
provava realmente per Kraal... non lo sapeva... era così confuso non sapeva
che fare cosa pensare...
Si stese sul letto fissando il baldacchino sopra di sé... chiuse gli occhi
e le immagini di Kraal, il suo viso, il suo corpo... gli vennero alla mente
un brivido di piacere gli percorse la schiena sfociando nel suo basso
ventre, procurandogli un'erezione, spalancò gli occhi e si morse le labbra
non riuscendo a smettere di pensare al giovane amico, al suo corpo nudo
contro il proprio, quando erano nell'acqua e quando lo aveva spiato da
dietro l'albero...
La sua mano si mosse da sola, prima lungo il petto, sfiorando i capezzoli
inturgiditi sotto la stoffa della camicia da notte, poi fino al proprio
sesso... si accarezzò dapprima lentamente poi più rapidamente fino
all'orgasmo... rimase stordito a fissare il vuoto... mentre lacrime
silenziose gli rigavano le guance.
"Mi sembri parecchio distratto, Soren, qualcosa non va?" domandò
Nelia
Il ragazzo si riscosse dai propri pensieri "Non ho dormito molto bene,
sarà che non sono più abituato ad un morbido letto di piume" le disse
sorridendo.
La ragazza lo fissò dubbiosa "Sarà ma non me la racconti giusta"
sbuffò Soren scosse la testa riportano la sua attenzione su suo
fratello e la sua sposa cercando di pensare solo a quello...
Finita la lunga cerimonia, Soren si incamminò fuori dal castello, non gli
erano mai piaciute le feste ed i banchetti, li trovava noiosi e decisamente
troppo lunghi, paradossalmente preferiva la quiete e la tranquillità della
scuola era molto più facile isolarsi e riflettere ed era di quello che
aveva bisogno: riflettere su quello che provava, quali sentimenti si
agitavano nel suo animo... fino a quel momento non si era mai preoccupato
dell'amore... aveva dedicato anima e corpo allo studio della magia... tutto
era rivolto ad essa... ma ora sembrava non essere più così... Kraal era
entrato prepotentemente nel suo cuore e lui non se ne era nemmeno accorto
fino a quando non glielo aveva fatto notare la sorella... possibile che
fosse così evidente... ma se lui nutriva questo per Kraal, il suo compagno
cosa provava nei suoi confronti.
Scosse la testa, non serviva a nulla continuare a pensare a quel modo se non
a farsi venire mal di testa... di una cosa era certo però... Kraal gli
mancava terribilmente!
Si volse indietro, doveva tornare al banchetto anche se non ne aveva nessuna
voglia... non aveva nemmeno particolarmente fame...
Lentamente ritornò sui propri passi quando delle risate attirarono la sua
attenzione... senza far rumore si avvicinò e vide sua sorella che parlava e
rideva... con uno dei garzoni, non l'aveva mai vista così felice e
sorridente... i due non sapendo di esser visti si abbracciarono e si
baciarono.
Soren trattenne il respiro... suo padre non lo doveva sapere, aveva già
pianificato le nozze di sua figlia con un giovane principe, i nobili non si
sposavano quasi mai per amore e adesso Soren comprendeva il senso delle
parole della sorella la notte precedente... indietreggiò piano senza essere
scoperto si avviò verso il castello con un ampio sorriso sulle labbra
il segreto di Nelia era al sicuro con lui non ne avrebbe fatto parola con
nessuno nemmeno sotto tortura!
Trotterellò allegramente fino alla sala dove si teneva il banchetto...
ancora qualche giorno avrebbe rivisto Kraal... bisognava solo avere un po'
di pazienza!
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