Disclaimers: i personaggi sono miei



Magia e sentimenti

di Bombay

Parte 1/?


Sulla collina si stagliava un edificio scuro che a prima vista sembrava una roccaforte, ma chiunque viveva nel villaggio sottostante  e nella regione sapeva che quella era una scuola di magia dove si formavano i maghi più potenti del paese.
Alla scuola potevano accedere tutti i giovani di sesso maschile che avessero doti magiche innate da sviluppare, provenienti da tutto il territorio e di qualunque astrazione sociale.
Era un scuola dura ed i maestri trattavano tutti nello stesso modo e quelli che non superavano le varie prove lasciavano la scuola. 
La notte era fredda e scura, un forte vento ululava negli anfratti dell'edificio.
Un giovane si rannicchiò ancora di più sul proprio pagliericcio avvolgendosi il più strettamente possibile nel mantello, aveva freddo e non riusciva a scaldarsi e di conseguenza dormire.
In quei momenti rimpiangeva di aver lasciato il castello del proprio padre e la solidità ed il calore di quelle mura... ma aveva scelto di diventare un mago... non lo aveva costretto nessuno... non poteva certo lamentarsi. 
Soren era l'ultimo di quattro figli del re di un grande feudo fin da piccolo era chiaro che fosse il più intelligente e acuto e che avesse dei doni particolari, così all'età di quindici anni aveva deciso di studiare seriamente e intraprendere la via delle arti magiche. Erano già passati due anni ed era migliorato molto ma non era abbastanza bravo da eguagliare il suo unico amico: Kraal. Ma infondo lo sapeva che non avrebbe mai potuto diventare come il ragazzo più grande 
Con uno sbuffo stizzito si mise a sedere rabbrividendo una volta di più. 
Recitò un breve formula e un fuoco fatuo illuminò con la sua luce azzurrina la piccola stanza prese un libro lo aprì e si mise a studiare almeno così non avrebbe sprecato del tempo.
La porta si aprì cigolando e sulla soglia apparve un ragazzo avvolto in un mantello uguale al suo.
"Non riesci a dormire?" domandò il nuovo arrivato facendosi avanti nelle tenebre.
"No, ho troppo freddo" sussurrò stringendosi nelle spalle.
"Accendi un fuoco" suggerì
"Lo sai che i maestri non vogliono e poi io non sono ancora in grado di farlo" brontolò arrossendo, a differenza di molti altri il giovane non lo prese in giro si limitò a sospirare e gli si sedette davanti, gli prese le mani nelle proprie e le sfregò tra loro per scaldarle...
"Kraal... non è necessario..." sussurrò arrossendo ancora...
"Stai gelando, se continui così ti ammalerai, dovresti badare di più a te stesso"
Soren chinò il capo sospirando piano.. spiando Kraal di tanto in tanto....
Non si era fatto nessun amico un po' perché era difficile in una scuola come quella e un po' perché comunque lui era un principe e anche se non lo faceva pesare a nessuno lo sapevano tutti.
Solo con Kraal aveva instaurato uno strano rapporto di fiducia reciproca. 
Kraal aveva diciannove anni e per essere così giovane era molto potente, se ne stava sempre per conto proprio e quasi tutti gli studenti lo temevano e a modo loro lo rispettavano lasciandolo in pace, circolavano voci che anche i maestri lo temessero e avessero paura si lui.
A Soren invece parve solo e triste, non lo vedeva mai sorridere e aveva provato ad instaurare un dialogo e c'era riuscito andavano molto d'accordo anche se Kraal non si sbilanciava mai ed era sempre molto riservato e non parlava mai di se.
Kraal si scostò un ciocca di capelli neri dietro l'orecchio e fissò Soren con i suoi penetranti occhi azzurri, Soren fu costretto ad abbassare lo sguardo non riusciva mai a fissarli tanto a lungo e ritirò le mani. 
"Grazie, ora va meglio"
"Cerca di dormire invece di studiare, domani sarà una giornata lunga e pesante, se non sbaglio hai una prova, non sarà una cosa facile"
Il ragazzo sospirò, già un'altra prova e più si andava avanti e più erano difficili... ad una per poco non ci aveva lasciato la pelle se non fosse stato per l'intervento del suo maestro ma nonostante tutto era riuscito a superarla anche se dopo era stato molto male, ma Kraal gli era stato vicino... ora che ci pensava quando aveva bisogno, Kraal era sempre al suo fianco.
Lo guardò mentre si alzava e si slacciava il mantello e glielo posava sulle spalle, "Tieni..."
"E tu...?" sussurrò con un filo di voce
"Non preoccuparti sopravvivrò fino a domattina, buona fortuna"
Soren lo fissò mentre se ne andava e restò li a guardare la porta chiusa fino a quando il fuoco fatuo non si estinse facendolo ripiombare nell'oscurità.
Chiuse il libro ristendendosi sul giaciglio stringendosi nel mantello scuro di Kraal.
Respirò a fondo; il mantello era impregnato dell'odore di Kraal misto a quello di umido ed erba forse perché Kraal passava molto tempo nei boschi ad affinare le proprie arti da solo, lontano da tutti, anche da lui. 
Quel pensiero gli fece male talvolta Kraal gli sembrava così lontano irraggiungibile e nemmeno lui riusciva a scalfire il muro che si creava intorno... non sopportava vedere i suoi occhi velati da tristezza e malinconia.
Stargli vicino gli faceva uno strano effetto... non capiva ma anche adesso se pensava a lui provava uno strano formicolio allo stomaco e si sentiva arrossire e non capiva perché...
Chiuse chi occhi e cercò di smettere di pensare, ci riuscì e piano piano scivolò nell'oblio del sonno.



 
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