I disclaimers sono antiestetici (soprattutto perché è brutto pensare che i personaggi non saranno mai di noi fans), però preferisco metterli sempre perché non vorrei che a Masami Kurumada venisse un accidente se leggesse per caso come tratto i suoi personaggi. Meglio le dediche… dunque, dedico tutta la fanfic alle mie amiche: Ash(Lynx), Isa, Mitchi131421, Rosa Canina e Sori. Smack!
Maestro di Ghiaccio parte II di Fiore di Girasole
“D’accordo, allora fingi che sia con lui se io proprio non ti vado a genio, ma stai buono e vedrai che piacerà anche a te.” “N… ne dubito.” “Vedremo.” Con un ghigno sul volto, il Cavaliere d’Aquarius si posizionò ancora tra le gambe del Cavaliere di Cygnus, che ricominciò a tremare; allora si distese su di lui. Per farlo diventare più accondiscendente gli diede un lungo bacio, quindi gli mise due dita in bocca e poi, quando riprese a baciarlo, le utilizzò per toccarlo in mezzo alle natiche. Hyoga gemette spaventato, ma il Maestro proseguì comunque: gli divaricò maggiormente le gambe con un ginocchio, poi gliele sollevò, se le portò attorno alla schiena e lo penetrò. L’urlo di dolore di Hyoga fu smorzato dal bacio, ma il Maestro sembrava per fortuna voler infierire di meno, o forse semplicemente non aveva ancora recuperato. In fondo aveva appena avuto un orgasmo. Poi però Camus ebbe bisogno di respirare, allontanò le sue labbra da quelle dell’allievo e notò che anche stavolta non aveva versato neanche una lacrima. Anzi, il ragazzo lo guardò con sul volto un’espressione fiera e sprezzante.
“Non sarò mai tuo, Aquarius – gli disse –! Perché ora non mi liberi e non mi fai andar via? Direi che basta come vendetta, no?” “Ricordi che hai accettato di fare tutto ciò che voglio?… Ed io ho intenzione di godermi il mio allievo ancora per un po’.” “No, maledetto, rigiri le cose come ti fa più comodo!” “Mpf, mi piace vedere che non ti dai per vinto. Ti sciolgo le mani se partecipi di più. Ma finché non ti deciderai farò a modo mio.” Il Maestro riprese a spingere con vigore. “AH! Aspetta, Maestro! non così! Lasciami, lasciami!” “Allora baciami!” “No!” “Baciami!” “… D’accordo ‘vorrà dire che fingerò sul serio che sia con Sirio, almeno a lui voglio bene.’ Tanto a questo punto non posso più vergognarmi di niente… Avvicinati! Mmhhh!” “Mmmhhh mmhh! Smack! Baci davvero bene per essere un principiante.” “Hai ragione, Aquarius, mi stai insegnando molte cose. Però non credere che te ne sarò grato. Mmhh” “Mh? Mmmhh, mi hai baciato a sorpresa, Hyoga!” “Sempre meglio che baciarti qualcos’altro, direi! Sai che ho urgenza di salvare Atena, perciò baciami e scopami, ma sbrigati!” “Oh! Non me lo lascio ripetere.” “AH! AH! Aahhh! Ahhh!! Mmhhh!” Dopo un bel po’ di affondi all’interno del Saint più giovane, mentre i cosmi dei due si estendevano con l’aumentare della loro eccitazione, il Maestro delle Energie Fredde venne per la seconda volta dentro l’allievo, rubandogli un gemito di sorpresa. “Tutto a posto? Perché quell’espressione sorpresa?” “Non credevo che… ne avessi ancora.” “AHAHAHAH, è naturale, Hyoga, mi ecciti tanto! Sssmack! Vediamo come ti sciogli tu con due orgasmi consecutivi?” “No, basta! Ti prego. Senti, ti ho… baciato, ti ho… ti ho… - stavolta Il Cavaliere del Cigno non riuscì a trattenere le lacrime – s… suc… Uffa, non farmelo dire!… E mi hai anche… beh, insomma… A… almeno davanti lasciami vergine!” “Sei arrossito, Hyoga! Stai anche piangendo… Senti male qui sotto?” chiese Camus toccandolo dopo essere uscito. “Non metterci le mani! No, nooo! Non mi baciare lì!” “Chiudi gli occhi e vedrai che ti piacerà.” “Nhh!… Almeno ciò che mi hai fatto prima è più o meno normale, ma i baci lì sotto sono schifosi. Ti stai sporcando il volto di sangue.” Camus passò sulle proprie labbra una mano che si sporcò di sangue, ma di certo non riusciva a provare ribrezzo per quel biondino bellissimo. “Ma non dovevamo condividere tutto?” “Ho deciso, non m’importa ciò che farai, ma non voglio più sottostare a certi giochi.” “E che vorresti fare così legato?” “Ciò che avrei dovuto fare già un po’ di minuti fa.” Hyoga, ormai snervato da quella situazione, decise di agire comunque: ignorò il Maestro che stava ricominciando a baciarlo e leccarlo dove non batte mai il Sole ed estese il suo cosmo più che poteva per spezzare il ghiaccio attorno ai polsi.” “È inutile, non ti servirà a nulla, allievo!” “Questo lo dici tu, Maestro!” … CRACK! “Ce l’ho fatta!” Camus ebbe quasi un mancamento quando sentì esultare il suo allievo. “È impossibile! Il ghiaccio di Aquarius è molto più resistente di quello di Cygnus!” “Oh no! avevi ragione tu: ho soltanto rotto i bracciali…” “Fiuu, per un attimo ho temuto sul serio che ce l’avessi fatta. Se ti libero i polsi te ne vai; ma io ti voglio con me, non voglio affatto che tu combatta per Atena. Ora sei il mio unico allievo, non rinuncio a te!” “Ma, Camus…” ‘Che intende dire? Non sarà che in realtà vuole salvarmi la vita? È l’unico modo che ha trovato per impedirmi di proseguire e non rischiare di farmi ammazzare?’ Il Cavaliere d’oro prese a torturare le parti intime del ragazzo con la lingua e con le labbra, infine prese in bocca il suo sesso.
Hyoga gemeva parecchio, né l’uno né l’altro avrebbero mai creduto possibile che si sarebbe eccitato tanto ed il Maestro insistette finché non sentì l’altro svuotarsi nella sua bocca, ingoiò tutto e risalì col volto verso Hyoga per baciarlo… Anzi, quel bacio era la scusa per liberargli i polsi senza però che se ne accorgesse. “Sei dolcissimo.” “Smettila!” “Hai un buon sapore… Vuoi imparare proprio tutto?” “?” “Dimmi di si e ti lascio muovere le mani, anche perché dopo devi essere capace di combattere.” “Cos’altro ci può essere da imparare?” “Allora? Si?” “Non ho scelta. … Si!” “Sai una cosa? Stavolta sarai di nuovo tu a godere…” “Cosa?” “Beh, volevamo vedere se anche tu ne hai ancora di energie, no? e poi ti ho già sciolto i polsi… perché devi aiutarmi.” Hyoga guardò i polsi che ancora non avevano ripreso sensibilità, chiedendosi il vero motivo della sua ‘liberazione’ improvvisa. Ma che cosa poteva avere in mente Camus? “Non capisco” “Tra poco capirai! Ma prima deve ritornarti duro.”
Gradualmente la situazione sembrava essersi modificata: il Maestro era divenuto passionale e non più spietato; Hyoga, liberato dal ghiaccio che l’immobilizzava, provava sollievo al punto tale che i baci e morsi che il Maestro gli distribuiva su tutto il corpo erano piacevoli… ed ora che finalmente sentiva tornargli la forza nelle braccia, quasi senza accorgersene portò le mani sulla testa di Camus per spingerlo a baciarlo e succhiarlo più giù. “Mmmh, Maestro! Maestro! Camus! Camuuuus!!!” ‘Finalmente il cigno bianco si sta scaldando. Non sono tanto sicuro di ciò che sto per fare, però sento che devo approfittarne oggi, adesso, per sapere cosa si prova… se non mi soffoca prima.’ “Mmmhh mmhh!… AH! cough! cough! Vuoi soffocarmi? Però ti stava piacendo…” “Mh, si. Continua, te ne prego! Non lasciarmi a metà.”
Il Cavaliere d’Aquarius però non aveva alcuna intenzione di continuare nello stesso modo e Hyoga lo comprese dal battito del Maestro che d’improvviso accelerò. Camus chiese all’allievo di chiudere gli occhi e di fidarsi che non gli avrebbe fatto del male, si portò all’altezza del bacino di Hyoga, mentre le mani di quest’ultimo gli toccavano la schiena e i fianchi, prese in mano il pene eretto dell’allievo e vi si sedette sopra, facendolo penetrare nel suo corpo. Gridò di dolore e sentì il suo volto rigarsi di lacrime, eppure la penetrazione che stava subendo non era completa. ‘Oh, Numi! Credevo che il Cavaliere di Cristallo piangesse in quei momenti perché molto sensibile e Hyoga perché piagnucolone. Invece essere penetrati è davvero atroce.’ “C… Camus, che ti è saltato in mente? Ti farò male!” “Da quando ti preoccupi? Inoltre il peggio è passato. Dammi una mano, anzi mi servono tutte e due: prendimi dai fianchi ed aiutami a sapere che cosa si prova.” “Non credo alle mie orecchie: sei uscito di senno, Aquarius! Devo aiutarti a provare ciò che prima mi hai fatto tu?… Ora che non sono più vergine in nessun punto del corpo, certo che non mi lascio sfuggire l’occasione di torturarti e di goderne pure!… Dunque, metto le mani qui… e poi…” “AAAAAHHHH! AH AH! AHI! Cygnus, aspetta un momento!” “Decisamente no! Però… è divertente… Mmmhh… si, baciami…” Hyoga sentiva il piacere aumentare, il suo cosmo si era ampliato a tal punto da assumere la forma di un cigno che l’avvolgeva e sovrastava assieme al Maestro. Il sangue gli ribolliva mentre la lussuria in cui si stavano perdendo prendeva il sopravvento sulla ragione, rendendo quel desiderio di completezza urgente e assoluto. E così il ritmo delle mani avvinghiate al corpo del Maestro per cui spingeva il suo membro dentro e fuori, dentro e fuori, si fece più veloce ed infine frenetico e deciso, ignorando i gemiti di dolore e passione dell’uomo che subiva pur stando sopra di lui. Continuarono così finché Aquarius non dimenticò il dolore e si distese sull’allievo che, giunto allo stremo, lo strinse a sé e lo baciò disperatamente, lasciando che fosse lui a liberare definitivamente la sua passione. Pochi secondi ancora infatti ed il cosmo di Hyoga esplose all’apice dell’amplesso, venendo in profondità nel suo Maestro.
Per un paio di minuti restarono così, abbracciati e stremati a baciarsi intensamente. Poi però Hyoga si ricordò di essere al Grande Tempio e di avere un’importante missione da portare a termine. Scansò Aquarius con delicatezza e gli posò un morbido bacio sulle labbra. “Camus… devo andare adesso… Ho capito che tu vuoi solo evitarmi di morire, ma prima che da uomo devo agire da Cavaliere e pensare a portare a termine la mia missione. Ti prometto che resterò vivo e tornerò da te fra meno di 9 ore, nh?” [9 perché se non ricordo male - dopo 10 anni senza vedere queste puntate - erano finite le ore di Aries e Taurus e quasi quella di Gemini, dalla cui Dimensione Oscura Andromeda si era appena liberato, giusto? Spero di si. – Nd FdG] “E tu capisci che io invece devo agire da Maestro. Senza contare che non mi sei affatto indifferente. Sei bellissimo, Hyoga, un cigno di una bellezza e fierezza tali che nessuno potrà mai incatenare…mentre io sento che mi sto legando a te, sebbene non dovrei…” “Per salvare Atena ogni minuto è prezioso. Tornerò da vincitore, Aquarius. E sarai fiero del tuo allievo.” Hyoga aveva iniziato già a raccogliere le sue cose mentre diceva così, ma non fece in tempo ad infilarsi neppure le mutande che il Maestro, ancora disteso sul pavimento della casa di Libra, lo prese da una caviglia per tirarlo a sé, facendolo cadere in avanti. “Devo parlarti di nuovo in russo Hyoga, affinché tu mi comprenda? Io mi sto innamorando!” – e senza dare al giovane il tempo di controbattere, lo baciò direttamente con la lingua per fargli sentire che lo voleva tutto per sé. Non gli avrebbe mai permesso di gettare la vita per una fanciulla o per mano di chissà quale Cavaliere. Piuttosto l’avrebbe ucciso lui stesso, in quanto suo Maestro. “Sei mio, ti voglio con me, se non con le buone allora con le cattive, ma ti convincerò a restare con me.” “Bell’amore che mi mostri, Cavaliere! Amare non è stuprare qualcuno e tenerlo legato a sé con le cattive come dici tu.” CIAFF! “Avevi già scordato i miei schiaffi, vero? Amore a parte, ti ho detto che ho ricevuto ordine da Arles di non far passare nessuno da questa casa altrimenti incustodita e, scopando, o combattendo, o legandoti, o in qualunque altro modo, io t’impedirò di oltrepassarla!” “Obbedisci a quel traditore? Non sai che è proprio lui la causa di questa Guerra Santa?” “Taci! È il Sacerdote di Atene ed obbedisce ad Atena, perciò è per forza nel giusto.” “Dunque non sai neppure che fu lui a plagiare la mente del Cavaliere di Cristallo, spingendolo a sfidarmi in un duello all’ultimo sangue; che la sua mente non sarebbe stata libera dal suo influsso finché uno di noi due non fosse stato sconfitto.” “Uff! perché sprecare parole, tanto quando ci batteremo, vincerà chi è nel giusto.” “Almeno su questo sono d’accordo con te.” “Prima però, perché non divertirsi ancora un poco!?” “Lasciami! Abbiamo fatto già di tutto, ci siamo già divertiti molto. Dimostrami di essere un uomo e combattiamo!” “Nh nh! Ancora no, Hyoga.” Il Cavaliere d’Aquarius riprese subito possesso della bocca del candido Cigno a cui sembrava impossibile, pur con le ali ferite, negare la libertà. Erano ancora a terra e Camus, sempre tenendo Hyoga per una caviglia, lo sollevò prendendolo dall’addome, mettendolo carponi e senza perdere neanche un attimo lo penetrò completamente, poi uscì e rientrò nel suo corpo e continuò così, con foga e nuovamente quasi con cattiveria, ignorando le urla di dolore e le lacrime del ragazzo che alla fine di quel trattamento, non appena il Maestro fu uscito da lui, gli svenne fra le braccia. ‘No! ho esagerato, non dovevo fargli così male, sta perdendo parecchio sangue.’ “Hyoga, Hyoga, riprenditi!” “Mhhh! Ca…mus?” “Perdonami, Hyoga. Farò come vuoi: ti curerò le ferite e riparerò i bracciali, dopodiché combatteremo sul serio. D’accordo?” “Nh!”
Il Cavaliere d’oro mantenne la sua parola data: concentrò il suo cosmo in una mano che avvicinò all’apertura di Hyoga, il quale smise subito di sanguinare; poi si concentrò sui bracciali dell’armatura di Cygnus che ritornarono subito solidi e splendenti. “Rivestiti, Hyoga!” “Volentieri! Sai, a starti vicino non vorrei beccarmi come minimo un raffreddore…” “Ansioso però di beccarti qualche colpo!… Io sono pronto” “Anch’io, Maestro. E non ti risparmierò il mio colpo migliore… Vai, Aurora del Nord! Colpisci!” “Ancora con questo colpo, Hyoga? Dovresti essere più veloce di me per mettermi in difficoltà. Evidentemente non mi è toccato un granché di allievo: sei soltanto un Bronze Saint. Non ti è bastato vedere sprofondare tua madre negli abissi dove non potrai più rivederla; non ti è bastato ciò che ti ho fatto a darti la forza necessaria per acquisire il settimo senso, che cosa pensi di poter fare dinanzi a me? Soltanto una sorta di gioco di prestigio per rinfrescare la pelle ancora accaldata dal sesso sfrenato di poco fa.” “Taci! E dire che in alcuni attimi sei riuscito a convincermi che fosse piacevole!” “Finiamo in fretta quest’inutile battaglia tra Maestro e allievo, che ne dici?” “Dubiti forse di me? Turbine fulminante dell’Aurora!!!!” “Per il Sacro Aquarius!!!” “AAAAHHHHHHH!”
I due Cavalieri si colpirono a vicenda, ma Hyoga, ancora debole e privo del settimo senso, ebbe la peggio. E mentre il suo corpo ricadeva per terra, il suo cosmo si affievolì sempre di più ‘Perdonami Atena se non sono riuscito a salvarti; Sirio, Pegasus, Andromeda… perdonatemi se il mio viaggio termina qui. Amiciii!!’… “Atena! Amici!” una flebile voce lasciò la settima casa, salendo al Cielo delle Stelle come una cometa.
Mentre la Meridiana dello Zodiaco segnava la fine di un’altra ora.
Quando il corpo del Cavaliere toccò terra, sembrava ormai privo di vita; il Cavaliere d’Aquarius si precipitò subito a vedere come stesse il suo allievo, e pianse. “Hyoga, perché hai voluto arrivare a tanto? Non volevo ridurti in fin di vita, il tuo cuore non dà che pochi battiti… Manterrò la parola data fino in fondo, Cavaliere: ti terrò per sempre nella settima casa, ma facendo in modo che tu non possa morire. T’ibernerò in un sarcofago di ghiaccio talmente spesso che si scioglierà solo tra centinaia di anni e quando ciò accadrà tu ritornerai alla vita e non dovrai più affrontare simili battaglie. Fino ad allora la tua bellezza rimarrà immutata.” E detto ciò Camus rinchiuse il corpo del suo unico allievo in una lastra di ghiaccio enorme e la innalzò. Il ragazzo all’interno sembrava dormire ignaro delle vicissitudini di cui era stato protagonista sino a pochi istanti prima. Camus restò a guardarlo ancora per qualche istante, poi, avendo assolto al suo compito, ancora con gli occhi in lacrime s’incamminò verso l’undicesima casa.
…
| ||