Disclaimer:i personaggi di questa fic non sono miei e ma se non fanno i bravi li porto dal veterinario

 

Essendo un AU voglio ricordare in che cosa si trasformano i vari pg:

 

Hanamichi - lupo

Rukawa - volpe (cosa normale per lui)

Sendo - demone della lussuria (anche qui siamo nella norma)

Mito - cena del demone della lussuria

Miyagi - nano da giardino (in questa storia lui non compare perché è all'esposizione internazionale dei nani da giardino in veste di nano più brutto del mondo, l'esposizione internazionale esiste davvero e non è un opera della mia mente malata ma di una molto più malata)


Luna due

parte II

di Auramasda

 

 


Il sole è sorto già da un pezzo e dovrei alzarmi ma non ho fretta primo perché sono in vacanza e secondo perché il mio volpino addormentato ha la testa appoggiata sul mio petto e mica vorrete che io rischi la sua solita punizione per averlo svegliato no? E poi è così bello stare qui ad accarezzargli i capelli, comunque dopo poco tempo, diciamo svariato tempo, anzi diciamo un’ora e mezza finalmente si sveglia e dopo essersi stiracchiato mi da il bacio del buongiorno, un lungo bacio, molto lungo, si ci stiamo allenando per i campionati di bacio in apnea va bene e ora lasciatemi finire l’allenamento uhm che bello allenarsi così tutte le mattine, alla fine ci separiamo e ci sorridiamo

-Sei felice- la sua non era una domanda ma un affermazione

-Si-

-Perché?-

-Perché sono amato dalla più bella kitsune del mondo, perché sono nella casa della mia infanzia per trovare i miei nonni ma soprattutto perché la mia kitsune è insieme a me in questa casa-

-Ti adoro quando fai così il cuccioline, lo sai?-

-Si, ma io sono un lupo grande ormai- e invece di pronunciare questa frase in tono serio e amorevole la pronuncio con un intonazione da bambino di cinque anni

-Hana non incominciare a fare il bambino piccolo, sai che io lo detesto- lo so ma so anche che alla fine ti viene una voglia pazzesca di coccolarmi come se fossi davvero un lupetto di cinque anni

-Peccè non vuoi parlare con me bella kitsune?- e gli pianto due occhioni acquosi che trasudano dolcezza

-Hana piantala, sta volta non cedo è inutile-

-Peccè? Insieme ci divertiamo sempe tanto- e per aumentare la pressione psicologica mi trasformo in un lupacchiotto e lo fisso di nuovo, vedo che sta per cedere

-Hana così non vale sei scorretto, sei sleale,…- uggiolo in modo triste e sconsolato e lo vedo cedere

-Vieni e smettila subito di avere quell’aria da cane bastonato- e mi incomincia ad accarezzare i miei punti preferiti: la testa dietro le orecchie, sotto il mento per poi finire nella pancia la mia vera passione, sono in estasi ma voglio ancora qualcosina in più e mi trasformo per baciarlo meglio

-Ma è mai possibile che quando vuoi farti accarezzare devi fare tutta sta pantomima- mi dice mentre cambiamo posizione in modo da stare più comodi

-Colpa tua quando te lo chiedo normalmente non me lo fai mai-

-E se non lo facessi perché non mi piace?- io per smentirlo lo faccio rotolare sotto di me e dopo una lunga serie di carezze e baci gli rispondo sussurrandogli in quella sua orecchietta da volpe

-Non mi sembra che alla fine tu ti sia mai lamentato- già mi pregusto cosa arriverà dopo

-Almeno mostrassi un po’ di apprezzamento per il mio lavoro- è una sfida e allora beccati questo

-Do’aho guarda che sono i gatti che fanno le fusa-

-Miao-

-L’ho sempre detto che dovevo controllare il tuo pedigree-

-Baka guarda che io…- stavo per dirgli la sua quando una voce giunge da dietro il paravento

-Signorino Hanamichi, signorino Kaede la colazione è quasi pronta volete che venga a darvi una mano a vestirvi- diventiamo subito due peperoni

-No Aiase, siamo quasi pronti non ti preoccupare-

-Vi aspetto di sotto- e la sentiamo allontanare, io mi alzo subito dal mio stupendo giaciglio e mi vado a preparare cosa che suscita un certo malcontento nel mio koi

-Hana torna subito indietro non abbiamo ancora finito-

-Mi dispiace Kaede ma se non ci sbrighiamo a scendere Aiase entrerà per aiutarci a vestirci e sta volta non si annuncerà e nonostante la voglia pazzesca che ho di ritornare tra le tue braccia per continuare le coccole il pensiero che la mia governante ci possa beccare mi blocca alquanto-

-Dai Hana non scherzare, Aiase non può essere così pignola-

-Se è per questo lo è anche di più, hai presente il manga di Madamoiselle Anne in cui si parla di come nasce la storia d’amore tra la turbolenta Anne Anamura e il bel tenente Shinobu Juin (ricordi di infanzia NdA)

-Hn-

-E ti ricordi la terribile governante Kisaraghi?-

-Hn-

-Beh Aiase è anche più pignola- lui mi guarda un attimo e dopo aver compreso cosa può succedere di qui a due minuti incomincia anche lui a vestirsi in fretta

 

Un minuto e cinquantotto secondi netti dopo arriviamo nella sala per fare colazione con un po’ di fiatone, un po’ per la corsa e un po’ per l’agguato volpesco in cui sono caduto mentre stavo per uscire dalla stanza e a cui non ho saputo cedere, quando Kaede mi fa questi agguati hentai è davvero irresistibile, comunque alla fine siamo riusciti ad arrivare a destinazione con un aspetto abbastanza decente, credo, perché appena ci ha visto la nonna ha lanciato uno sguardo divertito che non mi piace, quella vecchiaccia è incorreggibile

-Buongiorno, avete dormito bene?-

-Si nonna benissimo e tu?-

-Benissimo Hana ma cosa vuoi quando la vecchiaia arriva la notte non si può far altro che dormire, non come voi giovani che potete fare più movimento- lo sapevo che stava per colpire, un certo rossore compare sulle mie guance e anche Kaede prende un po’ di colorito e mi regala un occhiataccia, ma che colpa ne ho io se ho una nonna così

-Cosa avete intenzione di fare di bello questa mattina?- meno male che almeno il nonno cerca di aiutarci

-Volevo far vedere a Kaede un po’ i dintorni, fare qualche passeggiata nel bosco e magari andare a fare una nuotatina al laghetto-

-Mi sembra un ottimo programma, spero che non vi stanchiate troppo-

-Suvvia caro, sono due ragazzi giovani e forti ci vuole ben altro per stancarli- nel bene e nel male riusciamo stranamente a concludere la colazione senza che mia nonna faccia altre battutine, stiamo per andare via quando la nonna ci ferma

-Non dimenticate niente?-

-Non mi pare-

-E i costumi da bagno non li indossate? Non sta bene che due fidanzati facciano il bagno insieme, potrebbero venirvi dei pensieri che alla vostra età non dovreste avere anche se credo che li abbiate fatti comunque, non è vero birboncelli?- bofonchiando una risposta e facciamo una ritirata strategica per andare a prendere i costumi da bagno, EHH come sarebbe a dire che più che una ritirata sembra una rotta per chi mi prendete per uno che scappa di fronte ad una vecchietta? Ehm forse non ho usato l’esempio giusto comunque non sono affari vostri.

Finalmente fuori conduco Kaede per i sentieri vicino a casa e appena sono sicuro di non essere più a portata di udito espleto le mie normali rimostranze, leggasi sbotto

-Quella vecchiaccia è terribile e peggiora andando avanti con gli anni, non potevo avere una nonna normale che ad una certa età si mette a fare la calza tranquilla senza rompere le scatole al proprio nipote? No invece lei è più vitale che mai ha una salute di ferro un carattere esuberante che usa per fare commenti sul proprio nipote godendo come un caimano a metterlo in imbarazzo, non è giusto! Papà non era mica così, lui era un tipo molto più rilassato tutto il suo contrario-

-Sai come si dice do’aho in questi casi si salta una generazione- mi giro e lo guardo con lo sguardo terrificante che mi ha insegnato Akagi e gli sibilo

-Kitsune cosa ti dovrei fare adesso?-

-Adesso niente però che ne dici se al laghetto facciamo i birboncelli?- e no bello mio sta volta non te la cavi così a buon mercato

-Quello lo avevo già preventivato da solo quindi vedi di spremere il tuo neurone da volpe in letargo e pensa a qualcos’altro per farti perdonare- lui inarca un attimo il sopracciglio e poi mi abbraccia facendomi appoggiare la schiena ad un tronco per poi darmi un lungo ed appassionato bacio carico di dolcezza

-Allora sono perdonato?-

-Diciamo che sei sulla buona strada aggiungi ancora qualcosina- mi ritrovo di nuovo appoggiato al tronco con un volpino assatanato che sta facendo un’esplorazione del cavo orale profondo finché quella noiosissima necessità fisiologica chiamata respirazione ci costringe a separarci

-Piaciuto do’aho?-

-Si-

-Perdonato?- che cosa posso rispondergli dopo un bacio del genere

-No- sono un lupo cattivo, lui mi guarda malissimo per un attimo e poi gli si accende una luce particolare negli occhi, ahi si mette male, si allontana di un passo e i suoi meravigliosi occhi azzurri si caricano di una grande tristezza, che tenero è diventato triste perché non lo perdono, non me lo immaginavo così sensibile, anzi sono sicuro che non sia così sensibile qui kitsune ci cova

-Kitsune guarda che devi fare più pratica se vuoi commuovermi- incredibilmente i suoi occhi diventano ancora più tristi, forza Hana sei tu che hai inventato questo trucco per primo devi resistere, e adesso che fa? NOOOOOOOOO si è trasformato in volpacchiotto e mi sta uggiolando disperato come se non potesse più vivere senza il mio perdono, su calma Hana su forza dimostra che hai spina dorsale e non far vedere a quel  tenero, innocente, solitario cucciolotto che hai una voglia pazzesca di abbracciarlo, di coccolarlo di rotolarci insieme nei prati a fare camporella (andare in camporella: gita nella campagna possibilmente molto isolata per scopi molto NC-17), no Hana non devi pensarci devi resistere devi… prenderlo in braccio

-Kitsune sei un disgraziato ma ti perdono lo stesso- e me lo coccolo un pochino e alla fine lui mi guarda con quel suo musetto e mi da una leccatina e finalmente si ritrasforma e mi sorride ironico

-Allora, non mi avevi detto una volta che tu una cosa del genere non l’avresti mai fatta?-

-Si, ma la situazione mi sembrava molto appropriata e così ci ho provato, infondo ho avuto un discreto maestro-

-Un buon maestro vorrai dire-

-No solo discreto-

-Grrr baka sei fortunato perché ti amo-

-Lo so- e mi da un tenero bacio sulla guancia, oooooohhhh il mio volpacchiotto è in vena di tenerezze lo adoro quando fa così, ci rincamminiamo verso la nostra meta come prima, solo che ora ci teniamo mano nella mano^_^.

 

Bene siamo quasi arrivati alla nostra prima fermata

-Kitsune chiudi gli occhi-

-Perché?-

-Perché te lo sto chiedendo io-

-Hn- sempre polemico, lo prendo per mano e lo conduco oltre gli ultimi alberi e inspiro profondamente, che sensazione magnifica

-Bene kitsune ora inspira col naso profondamente- vedo il suo volto cambiare repentinamente prima è sorpreso che poi passa al meravigliato quando apre gli occhi e vede il grande prato fiorito di cui ha appena sentito la fragranza

-Hana è meraviglioso, sembra che un arcobaleno sia caduto in questo prato-

-Allora dimmi sono bravo come guida dei boschi?-

-Si, scommetto che eri un lupetto-

-Sbagliato, ho sempre detestato gli scout, le alzatacce, il fare cose inutili tipo pescare con arpioni fatti da se, il non potersi lavare quando puzzi come una capra marcia quando fai le escursioni di più di un giorno, e altre cose- (queste sono tutte opinioni di miei amici che al contrario di me hanno deciso di fare i macho e sono andati al campo scout, invece io pantofolaio ho subito la terribile oppressione delle comodità della vita moderna NdA)

Incomincio a raccogliere fiori e a disporli ordinatamente

-Hana che cosa fai?-

-Ti sto facendo una corona di fiori, sai da piccolo la facevo sempre per mia madre e ora ne voglio farne una per te- lui mi sorride di quel sorriso che dona solo a me e si mette seduto dietro di me abbracciandomi

-Do’aho non sapevo che avessi simili interessi, visto che non eri un lupetto non è che per caso eri una piccola coccinella?-

-Kitsune, dovresti stare più attento a quello che dici perché altrimenti ti metto anche dell’ortica- lui ridacchia e mi da un bacio dietro l’orecchio lasciandomi finire la ghirlanda, alla fine mi alzo e gliela metto in capo, non so perché ma ha un non so che di buffo, lui si alza e mi guarda

-Allora come sto?-

-Un fiore in boccio-

-Do’aho, sei peggio di un ape dispettosa lo sai?-

-Davvero mio bel fiorellino?-

-Questo fiore ha un bisogno urgente di acqua, che ne dici se andiamo a dissetarci al laghetto?-

-Quanto sei impaziente fiorellino mio, che ne dici se intanto assaporo un po’ del tuo polline?-

-Che ti aspetto con ansia, ma ricordati che se provi a volare da un altro fiore mi trasformo in una pianta carnivora-

-Ti adoro quando fai il geloso- e ci baciamo appassionatamente, dolce preludio alla nostra gita al lago dove sperimenteremo il discorso che si dice ai bambini sulle api e sui fiori, quando ci separiamo lo guardo e… resisto, devo resistere, sono una roccia, certo che con quella faccia curiosa non mi aiuta, su Hana resisti, non cedere, ok ho ceduto

-BWAHAHAHAHA-

-Che c’è di tanto divertente?- mi chiede indispettito

-Tu con una ghirlanda di fiori in testa da cui spuntano due orecchie da volpe piene di margherite- lui si tocca e si toglie velocemente ghirlanda  e margherite

-Mi sembrava che ci fosse qualcosa di strano, Hana… LEVATI SUBITO QUEL SORRIDO DALLA BOCCA CHE MI RICORDI SENDO- (risponde la segreteria telefonica di Akira Sendo al momento non sono in casa, se mi dovete comunicare qualcosa di urgente sono al villaggio vacanze naturalista le fresche frasche che si infrascano con il mio ragazzo Ndsegreteria di Akira Sendo)

-Su non fare la volpetta scontrosa che adesso ti porto in un altro bel posto-

-Andiamo al lago?-

-Veramente io avevo pensato di andare prima…- uno sguardo polare mi congela le parole

-Ma visto che stiamo qui tanti giorni ci possiamo andare tranquillamente domani-

-Hn- e ci incamminiamo, dopo un po’ non ce la faccio più e gli dico

-Kaede lo sai che stai diventando peggio di Akira?-

-Colpa tua-

-E cosa avrei fatto?-

-Esisti- l’ho già detto che io adoro questo volpino? Gli passo una mano sul fianco e lo avvicino stretto stretto a me e se non la smettete di fare fotografie mentre gli sto palpando il sedere farete una brutta fine, quella è proprietà privata non l’avete ancora capito?

 

Ed eccoci finalmente arrivati al laghetto, la sua vista ci fa scodinzolare di gioia, perché dico scodinzolare? Beh ecco vedete la strada era lunga, le sue labbra così invitanti, le sue mani così sensuali, …, e così ci siamo ritrovati presto in questo stato, ci togliamo in fretta i vestiti e dopo esserci beati reciprocamente della magnifica vista gli chiedo

-Andiamo in acqua?-

-No, facciamolo qui-

-Ma io ne ho voglia-

-Sono troppo in calore per fare i giochini acquatici- e per dimostrarmelo mi da un bacio pieno di passione, quasi violento, ma io voglio andare in acqua prima di fare l’amore quindi non mi resta che dare una spintarella al destino per far si che Ru entri in acqua

-Ma io ho un modo per calmarteli- gli dico sensualmente guardandolo in quella maniera speciale che mi ha insegnato Akira, lui mi sorride e dopo un attimo di sorpresa mi risponde:

-Do’aaaAA-

SPLASH

Lui riemerge e mi guarda malissimo per trasformarsi subito in volpe e ritornare sott’acqua, che vuol fare? Riemerge e corre verso di me e

-No kitsune questo no- vengo inondato da una miscela di acqua e peli di volpe fradicia che si sta scrollando come un ossesso per farmi un bagno completo, distratto non mi accorgo che ha smesso e così ne approfitta per saltarmi addosso e farmi cadere, quando mi rendo conto di dove sono davanti a me c’è il suo musetto con un espressione ben poco amichevole, ringhiante rende meglio l’idea, mi guarda per un lungo istante e si ritrasforma bloccandomi a terra con il suo peso

-Do’aho cosa credevi di fare?-

-Un bagnetto?- sguardo assassino

-Tu hai fatto il guaio e quindi tu ora mi devi risarcire-

-Ecco io ti potrei…-

-Poche ciancie e datti da fare questa volta devi superi te stesso- queste sono le sfide che sanno rendere migliore la vita, certo però se non avessi come koi un volpino ringhiante sarebbe anche un po’ più facile però sono abituato a sfidare Kaede in imprese ardue.

Ci baciamo con ardore, io faccio scorrere le mie mani sulla sua schiena lattea finché non arrivo alle natiche dove trovata la sua apertura gli infilo dolcemente due dita

-Hana che fai?-

-Sta tranquillo amore rilassati e vedrai che ti piacerà molto e adesso ritorna qui a baciarmi- lui obbediente ritorna al nostro bacio mentre io incomincio a far entrare e uscire lentamente le mie dita finché non lo sento mugolare a fior di labbra, aumento lentamente la velocità e i suoi mugolii aumentano e alla fine si stacca per cambiare posizione, ma io con la mano libera lo blocco schiacciandolo contro di me e continuando il mio lavoretto

-Dove credi di andare?-

-Ti voglio do’aho, adesso-

-Eh no tu prima hai detto che dovevo superare me stesso e adesso devi aspettare e goderti tutto ciò che ho in mente per te-

-Hana io così non ci resisto più-

-Allora che ne dici di un cambio di posizione?- tolgo le mie dita con un suo gemito di protesta e con una spinta lo faccio girare portandomi così sopra di lui

-Apri le gambe Ru- lui sempre obbediente le apre e io infilo di nuovo le mie dita facendolo gemere, partendo dal mento incomincio a baciarlo e con indolenza mi abbasso sul collo lasciando una scia umida lungo tutta la gola, dopo aver ben gustato il suo pomo di Adamo incomincio a scendere verso il suo niveo petto per dedicarmi al suo capezzolo destro, intanto le mie dita curiose si sono intrufolate sempre più a fondo e ora riesco a toccare la sua prostata, fonte nascosta del suo piacere, che prontamente stimolo dandogli contemporaneamente un morso al suo sensibilissimo capezzolo facendolo inarcare dalla straordinaria miscela di sorpresa, piacere e dolore che lo portano ad ansimare profondamente e a fargli ripetere in modo sconnesso il mio nome, senza fretta mi dirigo verso l’altro capezzolo e ripeto diligentemente il mio operato, il volpino sembra un mantice ma non sa che il bello deve ancora venire; con noncurante pigrizia proseguo il mio viaggio verso il suo sesso eretto e voglioso, senza scordarmi di stimolarlo di tanto in tanto con le mie dita, alla fine arrivo alla meta che lecco svogliatamente dalla base alla punta e viceversa facendo fremere Kaede sia dal piacere che dalla necessità che io faccia qualcosa in più, alla fine non resiste e con le sue mani mi guida verso la punta che prontamente assaporo e con un movimento veloce lo prendo in bocca per tutta la sua lunghezza stimolandolo contemporaneamente con le dita, Kaede grida tutto il suo piacere e io estasiato continuo la mia opera con nuovo vigore, la doppia stimolazione lo porta a picchi di piacere sempre più intenso a cui corrispondono picchi vocali altrettanto intensi finché sopraffatto non viene riempiendo la mia bocca col suo succo e in grande quantità devo dire, ritraggo le dita dalla sua apertura e mi posiziono al suo fianco guardandolo mentre si calma

-Ha… Hana, dove hai imparato una cosa del genere?-

-Ho chiesto ad Akira di insegnarmi qualcosa di nuovo, in via teorica naturalmente, perché non ti è piaciuto?-

-Certo che mi è piaciuto, ancora un po’ e morivo dal piacere- e con un braccio mi attira sopra di se baciandomi, all’improvviso le sue gambe mi circondano

-Ti voglio-

-Non vuoi aspettare ancora un attimo?-

-No ti voglio adesso quando ancora sento il piacere che mi hai donato prima- e io mi posiziono davanti alla sua apertura e, con tutta la stimolazione precedente, entro facilmente incominciando a spingere

-Più forte Hana più forte- e io lo accontento e ben presto lo incalzo con spinte sempre più veloci e potenti che ci conducono inesorabilmente agli apici del piacere, stremati ci stendiamo uno di fianco all’altro e ci teniamo per mano

-Allora sono perdonato?-

-Si, sei stato appena sufficiente- kitsune dispettosa ora ti faccio vedere io

-Ah appena sufficiente, allora sta sera ti farò la posizione 121 bis  che è molto meglio di questa che te ne pare, secondo Akira le urla di piacere si dovrebbero sentire fino in paese-

-Stai scherzando vero?-

-Si-

-Come no ma ti rendi con… hai detto si, ehm ecco io…-

-Kaede-

-Si-

-Do’aho-

-Baka saru- ci mettiamo a ridere e finalmente andiamo a fare una nuotata

 

Che bello starsene qui sdraiati al sole dopo aver fatto il bagno e soprattutto dopo aver fatto l’amore, Hana è stato fantastico, mi devo ricordare di fare due chiacchiere con Sendo per ricordargli che Hana è proprietà privata e magari per chiedergli un paio di suggerimenti anch'io, mi sto quasi per addormentare quando il mio koi mi sussurra

-Ru apri gli occhi e guarda davanti a te- lo faccio e vedo un coniglietto bianco dall’altra parte della radura

-Hn-

-Non è invitante?-

-Per cosa?-

-Per inseguirlo e dargli la caccia-

-Do’aho, ti ho già detto che io sono cresciuto in città-

-Si si lo so e magari credevi che i conigli nascessero dal cappello del mago Silvan- (questa non è una battuta ma un commento detto da un ragazzo di città in gita scolastica NdA)

-Do’aho- ma è possibile che gli vengano sempre in mente cose del genere

-Su Kaede non fare il volpino artico piuttosto lo hai guardato bene? Non è così carino e appetitoso, così delicato, batuffoloso e invitante? E quella codina poi non è così tenera che sembra volerti dire mordimi, mordimi- La codina? Beh in effetti è proprio invitante sembra fatta apposta per affondarci i denti, ma cosa vado a pensare io non voglio cacciare quel batuffoloso coniglio, batuffoloso? Beh si batuffoloso e invitante con una codina che sembra fatta apposta per essere morsa e … Kaede calmati, tu non fai certe cose anche se sarebbe così divertente, no no e poi no

-Do’aho guarda che a me non sta facendo nessun effetto-

-Ah si e allora perché ti sono spuntate le orecchie e la coda da volpe? Non mi sembra di averti fatto delle proposte hentai- perché nelle mie orecchie risuona una voce che dice “tana per kitsune”, guardo di nuovo il coniglietto e… ma quello che fa? Sta facendo dei piccoli balzi facendo andare su e giù quella irresistibile codina e come se mi dicesse perché non mi prendi sono qui vieni, no io devo dimostrarmi superiore, io…

-Oh al diavolo- e mi trasformo in volpe e parto all’inseguimento di quella coda visto che il coniglio non ha perso tempo ed è patito in quarta, dietro di me sento quel lupo tentatore del mio ragazzo ridere per poi trasformarsi anche lui e incominciare la caccia.

 

-Oh al diavolo- lo sapevo che avrebbe ceduto, nessuno resiste ad un coniglietto dalla coda batuffolosa, mi sbrigo a trasformarmi e incomincio la caccia anch'io, presto sono fianco a fianco con Kaede che si sta impegnando molto e anche se è la sua prima caccia non è male, per intendersi non riuscirà mai a catturare il coniglio ma si divertirà molto, infatti dopo qualche istante vedo accendersi nei suoi occhi la stessa passione che li illumina durante le partite più importanti e in più vedo anche qualcosa di diverso, una felicità selvaggia e primordiale e al tempo stesso totalmente priva di preoccupazioni che solo qualcuno come noi può sperimentare.

 

Ecco ora ti prendoooh, kuso!!! Quel coniglio è terribile sembra che sia un anguilla da come riesce ad evitare tutti i miei agguati, altro che mago Silvan questo è uscito dal cappello del mago Hudinì, ma io non mi arrendo per così poco, più impegnativa è la sfida più zelo metto per vincerla e si sa io vinco sempre come sto per fare adesso, sei mioooh

-Coniglio bastardo tu quello non lo potevi fare, hai fatto fallo, arbitro mi faccia fare due morsi liberi- sto scadendo leggermente eh? Credo di si visto come se la ghigna il mio koi

-E tu che ti ridi, guarda che neanche tu riesci a prenderlo- stranamente lui non mi dice niente ma prende una strana traiettoria e… tiene il coniglio sotto una zampa, impossibile!

-Come hai fatto?- lui regalandomi un sorriso lupesco mi risponde

-Ru ricordati che io sono andato a caccia fin da piccolo e quindi conosco qualche trucco-

-Hn do’aho così non vale-

-Non ti preoccupare ti insegnerò tutti i trucchi così sarai una brava volpetta cacciatrice, e ora vuoi dare un morso alla sua coda prima che lo lasci andare?-

-E me lo chiedi?- la sensazione che provo non è proprio quella che mi aspettavo, infatti anche se era evidente non mi aspettavo proprio che mi rimanessero tutti questi peli in bocca ma nel complesso devo dire che mi è piaciuta molto, credo che la ripeterò.

 

Ho appena lasciato andare il coniglio e stavo per fare una battuta al mio volpino quando una voce sgradevolmente nota arriva alle mie orecchie

-Vedo che ti piace ancora inseguire i conigli cane bastardo- Tsuki insieme ad altre sei volpi ci circondano

-E io vedo che sei sempre il solito codardo-

-Parla pure quanto vuoi ma sta volta non c’è mio nonno a proteggerti e pagherai per tutte le umiliazioni che ho dovuto sopportare-

-Fatti avanti io non ho paura di perdenti come voi- io e Kaede ci mettiamo fianco a fianco e ci prepariamo a combattere quando all’improvviso un fuoco azzurro avvolge le volpi e le scaglia contro gli alberi, e all’improvviso come se fosse un sipario gli alberi sembrano scostarsi per lasciare passare una maestosa e antica volpe dalle innumerevoli code

-Tsuki tu e i tuoi compagni siete la vergogna per le volpi di tutto il Giappone e col vostro comportamento mi disonorate immensamente, e ora andatevene e non fatevi più vedere- i compagni di Tsuki fuggono subito via, lui rimane fermo come se volesse dire qualcosa ma lo sguardo del nonno lo convince ad andarsene, rimasti soli riprendiamo le nostre fattezze umane

-Mi dispiace moltissimo del comportamento di Tsuki, farò in modo che non vi infastidisca più- e poi accade qualcosa di strano lui e Kaede si fissano a lungo e la sensazione di famigliarità che avevo avvertito il giorno prima si ripresenta più forte

-Il patto è sempre valido, nessuno interferirà nella tua vita- e detto questo scompare nei boschi come è apparso e noi ci incamminiamo verso casa in silenzio.

 

E’ quasi ora di cena è meglio se sveglio Kaede, vado in camera nostra e lo vedo sdraiato sul futon, con le sue orecchie da volpe che gli spuntano in testa, uhm qui kitsune ci cova, voglio proprio sapere cosa sogna, e ora partiamo con l’operazione dolce risveglio, ovvero una serie di baci sempre più intensi in lenta progressione, ciò mi permette due vantaggi, non ricevo botte e di solito finiamo sempre per fare l’amore, adesso però il secondo vantaggio mi è precluso però è sempre un bel risveglio, uhm sembra funzionare

-Ben svegliato Kaede dimmi hai sognato qualcosa di bello?-

-Uhm forse, che cosa te lo fa pensare?-

-Un paio di orecchiette da volpe magari?- lui mi sorride e si mette a sedere

-Vuoi che te lo racconti?-

-Hn-

-Allora stavo sognando di giocare uno one-o-one  solo che avevo le orecchie e la coda da volpe e anche il mio avversario non era da meno, era un bellissimo ragazzo coniglio dai capelli rossi con la coda più sexy che abbia mai visto-

-Per caso è amico della pecorella di ieri sera?-

-E’ il suo ragazzo-

-Bene, sai io odio quelli che ti ronzano intorno, e dimmi chi vinceva?-

-Io ovviamente- e te pareva

-Sai quel coniglietto aveva la stessa espressione che hai tu adesso-

 

 

-Kaede ti posso fare una domanda su quello che è successo oggi?- lui mi guarda un po’ preoccupato

-Si Hana, non voglio nasconderti niente-

-Vedi quando oggi Koriu ti ha fissato ho avvertito come un aria di famiglia tra voi due-

-Lui è mio nonno-

-COSA-

-Come vedi non sei solo tu ad avere dei nonni importanti anche se forse il mio lo è troppo-

-Kitsune guarda che anch'io sto messo bene come parenti il padre di mia madre era il lord capobranco dei lupi mannari dell’Irlanda del nord-

-E quindi tu saresti un lord?-

-Da 37 generazioni, se ben ricordi il medaglione che ti ho dato quando ci siamo messi insieme non è che lo regalassero nell’uovo di pasqua-

-Do’aho guarda che io…- un forte rumore proviene da oltre il muro di cinta, corriamo verso la porticina sul retro e vediamo che Koriu è inseguito da una specie di cumulo di terra più alto di un uomo con dei buchi sbozzati al posto degli occhi che sta rapidamente accorciando le distanze, oh merda lo ha preso e lo sta inglobando in se e MERDA sta venendo dalla nostra parte, io e Kaede ci mettiamo a correre come disperati ma quello non demorde, si sta avvicinando, sempre di più, ci è quasi addosso e…

 

Owari

 

 

A: e anche questa è finita

H&R: come finita ci hai lasciati li con quel mostro che ci sta per sotterrare vivi come può essere finita?

A: può perché sono un bastardo e poi quello non è un mostro ma un elementale della terra

H: non mi importa niente se quel mostro va alle elementari io voglio che tu ci salvi

R: do’aho elementale non elementare, e comunque non hai nessuna buona ragione per lasciarci così

A: certo che c’è l’ho una buona ragione, se vi ricordate lo sclero della scorsa puntata io ora sono al villaggio vacanze naturalista del fratello di Sendo con l’esclusiva sul suo fratellone quindi lasciatemi in pace che me lo voglio godere tutto in santa pace, me hentaisssssssimo

 



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