Disclaimer: i personaggi di questa fic non sono miei e non solo non ci guadagno niente ad usarli

Questa è la mia prima fic, e ci ho messo pure la lemon che vergogna, quindi siate clementi.


Luna

parte I

di Auramasda

 

Notte, il vento soffia gelido mentre corro

“Correre devo correre non mi devo fermare”

E’ l’unico pensiero che la mia mente percepisce, oltre al dolore, continuo a correre per molto tempo finché alla fine sento che il pericolo è passato e la mia mente ricomincia a funzionare almeno in parte.

“Maledizione sono stato fregato come un cucciolo appena svezzato, ho commesso un errore imperdonabile, ho infranto la prima regola, mi sono fidato delle apparenze” continuo a correre

“Per fortuna sono riuscito a fuggire, solo la Madre sa come abbia fatto a cavarmela con così poco” e alzo gli occhi al cielo per vederla e ringraziarla accorgendomi che è quasi l’alba

“Oh Madre, dove devo andare?” e all’improvviso l’istinto si riscosse guidandomi sicuro per le strade deserte mentre continuo a correre finchè non giungo davanti al portone di una villetta il sole sarebbe sorto a momenti, mi accascio a terra e in quel momento sento la porta della villa aprirsi e dei passi venire verso di me sta per aprire il portone e vedermi, non deve, mentre cerco di pensare a qualcosa succede: l’alba.

 

Gli altri pensano che io sia un narcolettico ma si sbagliano io dormo solo perché non c’è niente di interessante in quello che mi circonda a parte il basket, è la mia unica passione tutto il resto non mi tocca minimamente.

No, non è vero c’è qualcosa che mi incuriosisce che mi tocca nel vero senso della parola, quel do’aho, è l’unico che sia mai riuscito a farsi strada tra la mia indifferenza e il mio silenzio; stranamente l’istinto mi dice che io e lui siamo più simili di quanto penso ma questo non è importante se il destino lo vorrà riuscirò a scoprire cosa vuol dire questa sensazione altrimenti niente, io non seguo le passioni passeggere.

“Tu non hai mai avuto altre passioni oltre al basket prima di conoscerlo” non so da dove arrivi questo pensiero ma mi allarma un po’ perché so che è vero ma sono deciso a continuare con la mia scelta, intanto prendo il pallone da basket ed esco, è l’alba al campetto del parco non ci sarà ancora nessuno e quindi non verrò disturbato, passare per narcolettico a volte ha dei vantaggi quelle oche del mio fan club non penserebbero mai ad una cosa simile altrimenti si sarebbero già piazzate al parco, mentre così posso starci per tutto il fine settimana”.

Esco e vengo colpito dai primi raggi del sole, è una bella giornata, apro il cancello e vedo qualcosa cadere, ma quello è:

-Sakuragi!-

E’ li disteso per terra i suoi vestiti sono sporchi e sulla spalla sinistra ha un foro di proiettile da cui perde sangue, lascio cadere il pallone e mi chino verso di lui che apre gli occhi

-Il destino ha proprio un gran senso dell’ironia-

-Ma che ti hanno fatto?-

-Ho commesso un errore di valutazione-

-Aggrappati che ti porto dentro e poi chiamo un ambulanza-

-No, niente ambulanza, dovrei spiegare troppe cose e comunque non serve il proiettile mi ha passato da parte a parte senza danneggiare organi vitali, mi basterà una fasciatura-

-Ma hai perso molto sangue devi fare una trasfusione-

-E’ impossibile il sangue di cui ho bisogno è molto raro e sono sicuro che qui non c’è l’abbiano-

-Ma lo faranno arrivare deve essercene da qualche parte-

-Si, in Irlanda-

-Irlanda?-

-Mia madre era irlandese, da lei ho ereditato i capelli rossi e un particolare tipo di sangue, come vedi non ho molta scelta-

Lo stendo sul divano e gli tolgo la maglia e vedo il foro del proiettile, la ferita sembra pulita, vado a prendere garza e disinfettante e quando ritorno vedo che ha perso i sensi, mi affretto a curarlo.

Il suo corpo è freddo molto freddo, devo cercare di scaldarlo ma come? Poi all’improvviso una folgorazione lo prendo e lo porto in camera da letto e finisco di svestirlo, mi attardo un attimo a guardare il suo corpo abbronzato, i suoi muscoli torniti mi fanno uno strano effetto, il mio sguardo spazia sul suo corpo, tutto il suo corpo

“Però è ben fornito, quando facciamo la doccia non ci avevo mai fatto caso”

Poi risalgo verso il volto e vedo che porta al collo un medaglione che nella foga del momento non avevo notato; mi spoglio e mentre mi distendo vicino a lui e lo prendo in mano (il medaglione, che credevate hentai NdAuramasda) assomiglia a un blasone sopra sono raffigurati due lupi uno rosso e uno nero che hanno le zampe anteriori poggiate su una roccia in mezzo a delle rovine e ululano alla luna, quando fisso il disco della luna piena sembra quasi che acquisti profondità e luminescenza ma è solo un attimo, comunque non ho tempo da perdere, tiro su le coperte e poi mi corico su di lui per scaldarlo col mio corpo.

Per alcuni minuti non succede niente poi sento che piano piano il suo corpo riprende il calore allora mi stendo accanto a lui continuando a tenerlo stretto e così mi addormentato.

 

Mi sveglio, il mio corpo mi invia segnali di dolore da posti che non sospettavo nemmeno di avere, però mi sento stranamente protetto come avvolto il un bozzolo di calore quasi materno, man mano che passa il tempo incomincio a percepire meglio ciò che mi circonda e capisco che il calore proviene da un corpo che mi sta abbracciando, lentamente apro gli occhi e vedo il volto addormentato di Rukawa

“Kami sama quanto è bello” mi sorprende averlo pensato ma non riesco a smettere di fissarlo come se volessi ricordare per sempre questo momento.

Ad un certo punto apre gli occhi e mi guarda

-Ti sei svegliato finalmente, come stai?-

Mi guardo intorno e vedo che sono in un letto matrimoniale all’occidentale, la stanza ha le pareti bianche e alcuni grandi poster sul basket e una libreria con i libri di scuola.

-Bene credo, ma perché siamo a letto?-

-Quando ti ho fasciato era gelato, dovevo scaldarti in qualche modo e l’unico che mi è venuto in mente è stato quello di metterti a letto e riscaldarti con il mio corpo-

-Grazie- arrossisco un po’-Vedi che la vicinanza col tensai ti fa avere delle idee geniali-

-Do’aho-

-Baka  kitsune-

All’improvviso assisto a uno spettacolo che non mi sarei mai aspettato di vedere, Rukawa che sorride, se prima il suo viso era bello ora è meraviglioso.

-Si stai proprio meglio altrimenti non riusciresti a fare i soliti sproloqui-

-Kitsune come osi io…- grooommml il mio stomaco protesta così forte da farmi tacere per l’imbarazzo

-Ops credo di avere un pochettino di fame, ma che ore sono?-

-Le due- dice mentre si alza e io vedo che è totalmente nudo e i miei occhi si fissano su ogni dettaglio del suo corpo, sui muscoli flessuosi, sulla carnagione pallida, sulle natiche sode come un frutto tropicale

“Quanto vorrei morderle”

“Ma cosa diavolo vado a pensare, si è bello ma lui mi detesta e poi ho già abbastanza preoccupazioni” però noto che anche qualcun altro si è  svegliato, meno male che le coperte sono spesse e non si nota, spero; intanto Kaede “Kaede?” si è messo dei jeans e una maglietta bianca

-Ti preparo qualcosa- ed esce dalla stanza

“Che ti succede Hana ti stai innamorando della kitsune? Si è bello ma lui non ti può sopportare e comunque non hai il diritto di metterlo in mezzo non con quello che ti sta inseguendo, ora è già abbastanza in pericolo per averti ospitato e curato, non gli puoi chiedere di più neanche se ricambiasse i tuoi sentimenti e non lo fa di sicuro questo è certo” un po’ sconfortato dalle mie riflessioni lo aspetto e dopo dieci minuti lo vedo tornare con un piatto fumante in mano, mette una sedia vicino al letto, io mi tiro su e vedo che ha preparato una minestrina e che mi porge un cucchiaio che prontamente immergo nel piatto e lo porto davanti alla bocca dove lo scruto attentamente e poi lo ingoio

-E’ buona sai non ti credevo capace di fare simili prelibatezze-

-Do’aho-

Lo so gli dovrei rispondergli per le rime ma non ne ho voglia così mi limito a fissarlo in quei bellissimi zaffiri che sono i suoi occhi e sorridergli

 

-E’ buona sai non ti credevo capace di fare simili prelibatezze-

-Do’aho-

Io mi aspetto una replica ma invece mi guarda negli occhi e sorride, un caldo sorriso come i suoi occhi nocciola che sembrano ardere di una luce interiore una luce che io non possiedo e a cui vorrei tanto scaldarmi poi l’attimo passa e lui ricomincia a mangiare in silenzio, quando ha finito poso il piatto su un mobile e ci guardiamo, probabilmente si aspetta che io gli chieda cosa sia successo, ma non lo farò non sono affari miei, anche se sono curioso, mantengo la mia maschera di indifferenza sul volto aspettando che questa indifferenza si impossessi anche del resto della mente come fa sempre.

-Ti starai chiedendo come ho fatto a ridurmi in questo stato-

-Hn-

-Vedo molto interesse, ma è meglio così, quella è gente pericolosa, è una fortuna che tutta Kanagawa sappia che tu mi odi-

-Io non ti detesto sei tu che mi odi-

-Io non ti odio, ti ho odiato quando mi ero preso una cotta per Haruko ma mi è passata quasi subito-

Sono sorpreso e devo averlo fatto vedere perché lui mi dice

-Non te l’aspettavi vero, in parte è colpa di quei deficienti dei miei amici, già mi prendono abbastanza in giro per essere stato rifiutato da cinquanta ragazze prima di avere finito le medie se si accorgevano di questo chissà cosa mi avrebbero detto e poi…-

-E poi?-

-A me piace quando facciamo a botte, a volte sei davvero insopportabile però a scuola sei l’unico a tenermi testa e visto che ti dovevo odiare fare a botte con te era tutto sommato un buon rapporto-

-Sei proprio un do’aho- ma il mio tono è quasi allegro

-E tu una kitsune-

E succede una cosa non facevo da molti anni ridiamo, naturalmente lui ride molto rumorosamente, come suo solito, ma anch’io faccio una piccola risata e non so perché ma mi sento molto meglio

-Che dici ricominciamo?-

-Hn-

-Sempre molto loquace eh? Io sono Hanamichi Sakuragi è un piacere conoscerti-

-Io sono Kaede Rukawa e anche per me è un piacere conoscerti-

-Sakuragi…-

-Chiamami Hanamichi o Hana-

-Hana devi darmi il tuo numero di casa così avverto i tuoi genitori?-

-Non c’è nessuno a casa mia- il suo volto sembra perdere tutta la vitalità che lo contraddistingue

-Mia madre è morta due anni fa salvandomi da un auto che mi stava per investire-

“Che mi voleva investire”

-E mio padre è morto un anno dopo per un attacco cardiaco anche se a quest’ora potrebbe essere ancora vivo se fossi riuscito ad arrivare in tempo in ospedale-

-Hana non ti puoi dare la colpa che l’autoambulanza non sia arrivata in tempo-

-L’autoambulanza non c’entra vedi io avevo appena finito di fare a botte con quattro teppistelli mandandoli tutti al tappeto, poi sono tornato a casa e ho trovato mio padre accasciato a terra, sono corso subito verso l’ospedale vicino a casa ma quei teppisti avevano chiamato rinforzi e mi hanno teso un imboscata quando mi sono risvegliato era troppo tardi. Così entrambi i miei genitori sono morti e tutto per colpa mia-

-Hana non puoi darti la colpa di questo tua madre è morta per proteggerti, credi che avrebbe esitato a sacrificarsi per te? E per tuo padre non hai nulla da rimproverarti tu hai fatto tutto quello che hai potuto-

-Tu non capisci, non puoi capire-

Mi grida contro le sue parole sono piene di dolore e di risentimento e risvegliano in me qualcosa che credevo superato da molto tempo e che invece covava solo sotto le ceneri

-Io ti capisco meglio di quanto credi mia madre è morta quando avevo otto anni il dolore fu così grande che mi sono rinchiuso in me stesso tanto che alla fine mio padre perse ogni interesse per me lasciandomi solo. Tu ti credi solo ma non è vero tu hai degli amici e fai amicizia facilmente con tutti tu non sarai mai solo come me, riesci a capirlo questo?-

L’ho detto alla fine sono riuscito a dirlo e proprio a lui che mi conosce appena invece che a mio padre od ad altre persone che mi conoscono meglio, mi sento vuoto ma non è spiacevole anzi sento che qualcosa che mi opprimeva ora non c’è più , è strano non so perché ma sento che ora la mia vita mi appartiene, come se prima qualcuno mi potesse costringere a fare qualcosa che non volevo.

Hanamichi alza la testa e mi guarda nei suoi occhi brilla un’emozione indefinita che sento presente anche in me all’improvviso mi alzo e mi siedo sul letto senza distogliere lo sguardo dal suo e lo abbraccio e sento anche lui ricambiare questo abbraccio, stiamo così per un tempo imprecisato e poi mi accorgo che si è addormentato, deve essere ancora debole, lo lascio delicatamente e lo faccio sdraiare poi mi spoglio e mi corico di nuovo a fianco a lui e lo abbraccio pensando che in fondo siamo molto più simili di quanto si possa pensare, il mio istinto aveva ragione, io avevo ragione come sempre del resto; guardando il suo volto rilassato mi addormento anch’io.

 

Mi risveglio nuovamente all’interno di quel bozzolo di calore e di protezione in cui mi trovavo quando Kaede mi abbracciava  e mi accorgo che in effetti è proprio così, apro gli occhi e vedo che è sera, la luce del tramonto fa apparire più etereo il suo volto.

Sta aprendo gli occhi, mi devo essere mosso quando mi sono svegliato, mi guarda e io mi perdo nei suoi occhi, rimaniamo in silenzio a fissarci consapevoli del nuovo legame che ci unisce e che solo noi possiamo veramente capire, stranamente il suo continuo silenzio che prima mi irritava perché pensavo dettato dal menefreghismo ora mi sembra pieno di significati.

All’improvviso il mio corpo si muove da solo come se avesse una volontà propria e incomincio ad avvicinare il mio volto al suo e vedo che anche lui fa lo stesso come attratti da una forza misteriosa a cui non ci si può opporre; ci stiamo quasi per baciare mancano pochi centimetri, ci siamo quasi, ecco adesso lo bacio sto per baciarlo ci siam… grooommml il rumore del mio stomaco ci riscuote e ci allontaniamo imbarazzati.

“Mannaggia ma proprio adesso si doveva risvegliare lo stomaco del brontosauro, neanche fossi Takemiya”

Sono mooolto sorpreso dai miei pensieri però devo ammettere che mi dispiace un po’

“Devo essere proprio messo male, mettermi insieme alla kitsune io il grande tensai? E’ colpa sicuramente della stanchezza” cerco di convincermi ma tutto questo ha un che di falso.

-Vado a prepararti qualcosa, torno subito- dice velocemente Kaede uscendo dal letto offrendomi così per la seconda volta la spettacolo del suo corpo.

Poco dopo torna con quattro hamburger che mangiamo in silenzio lanciandoci solo qualche timido sguardo; finito di mangiare porta via il piatto e torna con delle garze e delle pomate.

-Devi cambiare la fasciatura, e non muovere troppo il braccio con una ferita come quella ti ci vorrà almeno una settimana per guarire-

-Non ti preoccupare per lunedì sarò a posto-

-Non dire sciocchezze nessuno può guarire tanto in fretta-

Incomincia a togliermi la garza e quando ha finito mi guarda quasi sconvolto, “beh con la kitsune farlo apparire quasi sconvolto è già tanto”, al posto della ferita c’era una macchia scura dai contorni irregolari

-Non è possibile che si sia già rimarginata ci deve essere ancora la crosta-

Allunga una mano sul mio petto per toccare la cicatrice e appena lo sfiora sento come una scarica elettrica che diventa una sensazione di calore quando appoggia tutta la mano per toccare meglio

-Ma come?-

-E’ il sangue di mia madre, mi permette di guarire molto più in fretta di una persona comune,come vedi sono un tensai anche nelle guarigioni-

-Do’aho-

Lo dice con un filo di voce anche se dal tono sembra molto convinto della sua affermazione, la sua mano non si è ancora staccata da me e la cosa non mi dispiace.

-Tua madre?-

-Si te l’ho detto questa mattina la nostra famiglia ha un tipo di sangue particolare che permette di guarire prima. Lei mi raccontava che nel periodo in cui si cacciavano le streghe alcuni miei antenati furono messi al rogo per questo-

-Com’è l’Irlanda?-

-Non lo so, non ci sono mai stato, vedi mia madre volle sposare un uomo che la sua famiglia non approvava, però loro si amavano e quindi decisero di sposarsi lo stesso con o senza il loro beneplacito, quando lo scoprirono fecero un pandemonio e lei salì con mio padre sul primo aereo per il Giappone  e non fece mai ritorno-

-Ma il tuo è un cognome giapponese-

-In Europa è la moglie a prendere il cognome dal marito, sorpreso vero, una storia così di solito si legge solo nei romanzi d’amore di terza categoria-

(l’ultimo commento è stato scritto dalla coscienza di Auramasda che per gravi motivi di salute non potrà essere presente per molto tempo almeno finchè Auramasda non smetterà di andare in giro con la katana e gli occhi da pazza perciò ragazzuoli ora siete nelle mie mani, un saluto a Pippis che so che consiglia bene la sua autrice come io la mia Ndcattiveria-di-Auramasda)

-Non tanto-

Aspetto in vano che continui e vista la sua notoria loquacità gli chiedo

-Come non tanto?-

-Anche i miei hanno avuto una storia simile solo che invece che dall’Irlanda sono solo fuggiti dal piccolo paesino di Mino-

-Mino vicino a Hasegahara?-

-Si, come lo conosci?-

-I miei nonni abitano li, pensa potevamo giocare insieme durante le vacanze estive chissà che disastri avremmo combinato-

-Tu ne hai combinati sicuramente anche senza di me-

-Baka kitsune tu non parli mai ma quando ti ci metti uhm. Va beh come si chiamano i tuoi nonni magari li conosco-

-Non credo comunque non ne voglio parlare, va bene-

-Si si sta tranquillo-

 

Il destino sembra che ci abbia dato molte più cose in comune di quanto mi aspettassi, è proprio vero il proverbio stai attento a ciò che desideri dio potrebbe accontentarti (piccola autocelebrazione che a me sembra più che meritata NdAuramasda Vergogna sei un esaltata Ndcoscienza Ah sei qui ora non mi scappi più NdAuramasda con chiari intenti omicidi) chissà magari ha incontrato davvero mio nonno, spero di no perché o lo ha spaventato a morte o è venuto a conoscenza del nostro segreto e io non posso permettere che questo accada anche se non ho mai fatto parte del clan è un mio dovere proteggere il nostro segreto.

 Ma no cosa vado a pensare è impossibile che sappia qualcosa e poi se anche avesse visto qualcosa avrà sicuramente pensato che sia stata una fantasia infantile. Però è strano ma quando ho pensato di doverlo perdere mi è venuta una sensazione di angoscia come quando morì mia madre, è passato così tanto tempo da quando ho pensato per l’ultima volta a lei eppure riesco ancora a ricordarmela quando mi sorride, un sorriso tenero e caldo

“Come quello del Do’hao”

“Si”

“Ma cosa vado a pensare è vero lui non mi odia come credevo ma ora siamo solo amici. E’ strano io che non ho mai legato con nessuno ora ho un amico ed è meraviglioso è una cosa che non avrei mai pensato però io credo di sentire qualcosa di più per lui.

No mi sbaglio è solo amicizia e comunque anche se fosse qualcosa di più non posso certo dirglielo, non voglio perdere il tesoro che mi ha donato, un’amicizia vera perché lui non fa niente in cui non creda veramente. E poi io accetterei di amare un altro ragazzo?

Pensandoci bene le ragazze non mi sono mai interessate anzi quelle che mi fanno il tifo le detesto, la babbuina della Akagi in testa seguita a ruota da Ru Ka e Wa non potrei mai sopportare un comportamento così svenevole, no io voglio qualcuno con le idee chiare deciso a realizzare il suo sogno come io voglio realizzare il mio, qualcuno che mi possa comprendere e amare per quello che sono e non per il mio aspetto, qualcuno che riesca ad amare il basket come me, qualcuno con i capelli rossi…”

-Kitsune stai bene?-

-Si certo perché?-

-Niente, ma all’improvviso sei diventato tutto rosso-

“Accidenti ai miei pensieri, devo distrarlo se no chi riesce a farlo stare zitto”

-Tu piuttosto come stai?-

 

-Abbastanza bene, un po’ stanco ma niente che una buona notte di sonno non possa mettere a posto, piuttosto non è che potremmo guardare qualcosa in televisione, sono stufo di stare a letto-

-Sta sera c’è una partita dell’ NBA-

-Pensi sempre e solo al basket comunque per me va bene-

Mi stiracchio ed esco dal letto, sono ancora indolenzito

-Dove sono i miei vestiti?-

-Sotto sul divano-

“Strano quando mi ha guardato è diventato ancora più rosso spero non si sia preso un influenza”

“Sei proprio un do’aho ma non hai visto dove guardava quando è diventato rosso?”

“No, non è possibile e poi non posso pensare che abbia pensato una cosa del genere veramente, sono cose che non si fanno”

“Perché dare dei morsi ai frutti tropicali altrui è una cosa che si può fare invece?”

-Hana che hai sei diventato tutto rosso stai bene?-

-Si ma adesso scendiamo che sento un po’ fresco-

Appena finito di vestirmi mi siedo accanto a lui e guardiamo la partita, è molto combattuta però incomincio ad avere sonno e la mia testa scivola fino a raggiungere la sua spalla e mi rilasso.

 

Sento la sua testa che poggia sulla mia spalla, è ancora stanco però non mi dispiace averlo così vicino, aspetto che la partita finisca anche se non la seguo più molto, ho una vista migliore, poi lo prendo delicatamente in braccio e lo porto in camera da letto dove dopo averla spogliato lo metto a letto, sto per andarmene quando

-Kaede dove vai-

-A dormire sul divano, non volevo disturbarti-

-Sei proprio un baka il letto è abbastanza grande per tutti e due e poi oggi non mi hai dato il minimo fastidio, anzi ero felice di sentire qualcuno vicino a me-

 

“Maledizione alla mi boccaccia, spero che non se la prenda non voglio perderlo ora che l’ho appena trovato. No non devo pensare cose simili non posso metterlo in una simile situazione e poi lui non mi amerebbe mai”

-Grazie-

“Forse ho qualche speranza”

“Ma sei proprio un do’aho vuoi che faccia la fine di tua madre?”

“No però…”

Ogni mio pensiero svanisce mentre lo guardo spogliarsi e venire a letto

-Buona notte-

-Buona notte-

Chiudo gli occhi e faccio finta di dormire ma la sua vicinanza non mi lascia addormentare

“Ma è possibile che ogni volta che mi innamoro devo partire per la tangente?”

Si perché è evidente che mi sia innamorato della Kitsune e volete sapere la verità? Non mi importa che sia un ragazzo, io che sono sempre stato un diverso posso accettare molto più facilmente questa diversità perché è molto più semplice da portare della mia e perché il vero amore non guarda queste cose”

Sento un suo braccio prendermi in un abbraccio, il mio cuore accelera, che faccio? Mentre ci sto ancora pensando sento che il mio corpo ha deciso per me ed anch’io lo abbraccio, dopotutto questo è il corpo del tensai, apro appena gli occhi e vedo attraverso la finestra la Madre splendere in celo, lei che è stata causa di tante mie sofferenze ieri mi ha portato qui e io la ringrazio, nel sonno Kaede si avvicina un po’ a me e io faccio altrettanto.

Sono felice.

 

Mi spoglio e mi metto a letto, sono felice per le parole del Do’aho, “Forse ho qualche speranza, però anche se si innamora riuscirà ad amarmi per quello che veramente sono?” non so darmi risposta, lui intanto dorme tranquillamente e io ho una voglia improvvisa di abbracciarlo e lo faccio. Sono in attesa di una sua reazione quando sento che anche lui mi abbraccia, scoppio di gioia anche se so che lo ha fatto solo inconsciamente ma a me basta, anzi no non mi basta così mi avvicino e sento che anche lui fa la stessa cosa, un piccolo dubbio entra nella mia testa ma non può essere vero sarebbe troppo bello, comunque non importa.

Sono felice.

 

BEEP BEEP BEEP BEEP

La sveglia, mi allungo per spegnerla solo che c’è qualcosa che mi impedisce il movimento, gli sono quasi sopra e quando sento delle labbra contro le mie apro di scatto gli occhi e vedo che sto sopra ad Hanamichi e che il mio movimento ha portato le nostre labbra ad unirsi, anche lui apre gli occhi di scatto e ci guardiamo, rimaniamo immobili per un attimo che per me pare eterno.

Lui sta sotto di me immobile con gli occhi pieni di sorpresa e io sopra di lui impegnato in quello che potrei definire il mio primo bacio e con un braccio teso verso la sveglia che non smette di suonare

“Cosa faccio? Mi devo togliere e scusarmi. No io voglio che continui e Kaede Rukawa ottiene sempre ciò che vuole”

Così mi metto meglio per quello che si può definire un vero bacio e con mia grande meraviglia sento che anche lui in comincia a ricambiare, le nostre bocche si aprono e sento la sua lingua che sfiora in modo sensuale la mia facendomi provare un brivido che mi fa cadere il braccio sulla sveglia spegnendola. L’improvviso silenzio ci riscuote e io mi alzo leggermente da lui confuso, molto confuso e vedo che anche lui è nelle mie stesse condizioni

-Dovevo, dovevo spegne la sveglia- incomincio a balbettare

-Si- mi risponde in modo affrettato

 

Sento qualcosa che mi spinge verso il bordo del letto e sento una sveglia che non è la mia suonare sto per aprire gli occhi quando sento delle labbra sfiorare le mie apro gli occhi e vedo Kaede sopra di me e sono come folgorato

“Cosa faccio? Piuttosto cosa sta facendo, beh quello mi sembra ovvio anche se devo dire non è granché come bacio, però ora che devo fare?”

Mentre ci sto ancora pensando lo sento muoversi e migliorare di molto il bacio e a questo punto l’unica cosa che mi interessa è approfondire questo bacio, il mio primo bacio, così apro la bocca e incomincio a leccare leggermente le sue labbra che si aprono subito permettendomi di andare oltre fino a toccare la sua lingua, sento che il mio corpo è attraversato da una scossa elettrica.

All’improvviso la sveglia smette di suonare ed è come la fine di un sogno, lui alza la testa e ci guardiamo confusi

-Dovevo, dovevo spegne la sveglia- balbetta

-Si- mi affretto a rispondere

Siamo totalmente imbarazzati, lui si toglie rapidamente da sopra ma così facendo i nostri membri duri come rocce vengono a contatto e si sfregano facendoci gemere, sento che non sono mai stato così imbarazzato in vita mia però che sensazioni, Kaede si fionda fuori dal letto prende i suoi vestiti ed esce di corsa dalla stanza, io ancora leggermente sconvolto incomincio a vestirmi

“Il mio primo bacio, e io che speravo di darlo alla più bella ragazza della scuola, invece lo ho dato al più bel ragazzo della scuola, non mi è andata tanto male dopotutto, Kaede era così bello quando mi ha baciato. Ma che cosa vado a pensare io non devo innamorarmi, no io sono già innamorato e proprio per questo non voglio metterlo in mezzo, però è così bello e ora che conosco la sua storia lo sento così vicino”

 

“Kami sama l’ho fatto, Kami sama l’ho fatto, non ci posso ancora credere, è stato meraviglioso però che imbarazzo. Sono diventato dello stesso colore dei capelli del mio Do’aho, si perché ora è mio e guai a chi prova a mettersi in mezzo, anche se non so ancora come riuscirò a farlo innamorare di me, perchè io voglio sentire di nuovo le sue labbra sulle mie e la sua lingua che sfiorare di nuovo la mia, la sua lingua??? Ma allora il do’aho sono io che non mi sono accorto che gli piaccio, no riflettiamo con calma allora lo trovo ieri mezzo dissanguato, lo curo e lo riscaldo col mio corpo, cosa che non mi è certo dispiaciuta, e poi parliamo, accidenti io che parlo questo si che è un segnale che provo qualcosa per lui, e poi la sua vita così simile alla mia eppure al tempo stesso così diversa, forse lui potrebbe veramente capirmi e accettare il mio segreto, no non devo farmi illusioni chi potrebbe accettare il mio segreto? Però non riesco a pensare di stare senza di lui sono attratto da lui come la falena è attratta dalla fiamma e ho deciso che se proprio devo bruciarmi lo farò alla sua fiamma”

 

Scendo e vedo che sta preparando la colazione mi avvicino al tavolo lui si gira e mi sorride, non lo ho mai visto fare un sorriso a nessuno e ora lo fa a me dopo che mi ha baciato

“Sei così meravigliosamente bello Kaede quando sorridi. No non devo fare così, però anche lui ci si mette adesso, mi innamoro di qualcuno, il ragazzo più bello dello Shohoku, e vengo finalmente ricambiato e proprio ora mi deve stare alle calcagna un demone cacciatore? Non è giusto, su Hanamichi sii forte resisti”

Non riesco a non fargli un sorriso però non oso aprire bocca così in cominciamo a mangiare in silenzio scambiandoci sguardi imbarazzati almeno da parte mia, finita la colazione mi alzo e lo guardo negli occhi

-Ora devo andare a casa a cambiarmi, grazie di tutto sono in debito verso di te se hai bisogno di qualcosa non hai che da chiedere-

-Ti andrebbe di venire a cena da me questa sera?-

-Ma non dovrei essere io a portarti in un bel ristorante?-

-A me non piace andare in luoghi affollati preferisco la mia casa-

-Va beh se è proprio questo quello che vuoi-

-Lo voglio-

-Come vuoi tu ci vediamo a scuola-

-A presto-

 

Finalmente è arrivato l’intervallo per il pranzo io e Mito andiamo sulla terrazza a mangiare

-Dove sei stato ieri non sono riuscito a trovarti da nessuna parte-

-E’ successo un incidente quando c’era la luna piena-

-Un cacciatore?-

-Magari, a quest’ora avrei già liquidato la faccenda, quello che ho incontrato è un demone cacciatore-

-Siamo nei guai-

-Sono nei guai, tu devi starne fuori-

-Hana ascoltami se non fosse stato per te a quest’ora sarei cibo per i vermi, se ti posso aiutare io ti aiuto qualsiasi cosa tu dica chiaro?-

-Grazie Yohei da quando è morto mio padre tu sei l’unico a conoscere il mio segreto e a sopportarmi-

-Eh lo so il mio è un duro lavoro-

-Baka-

-Piuttosto vedo che sei in forma non era poi così brutto in fondo-

-Se è per questo è anche peggio, devo solo ringraziare la Madre per essere riuscito a fuggire con una sola ferita-

-Dove sei andato a curarti, a casa tua non c’eri-

-Da Rukawa-

-Rukawa?-

-Si quando è giunta l’alba ero davanti al portone di casa sua, è stato molto gentile e poi abbiamo parlato e ci siamo finalmente chiariti, sai la sua vita è molto simile alla mia almeno nella parte pubblica-

-E ti ha fatto dormire a letto o ti ha mandato sul divano-

-Il suo è un letto matrimoniale abbiamo dormito assieme-

-E ti ha dato il bacio della buona notte?-

Sento che la mia faccia esplode da quanto è rossa

-Hana ma non dirmi che lo hai baciato davvero-

-Quando è suonata la sveglia lui si è girato e mi è finito sopra e le nostre bocche si sono toccate-

-Ah mi sembrava strano, ma dimmi lui ha ricambiato il bacio?-

-Yohei ma che cavolo dici ti ho detto che è stato un incidente-

-E io ti credo però ti conosco troppo bene quando ne parlavi avevi la stessa faccia da ebete che hai assunto le ultime cinquanta no cinquantun volte che hai preso una cotta-

-E’ così evidente?-

-Per me si però se fai abbastanza casino gli altri non se ne dovrebbero accorgere, ma ora non tergiversare e rispondi alla mia domanda lui ha ricambiato-

-Si- arrossisco ancora di più

-Appena si è reso conto di cosa succedeva lui si è messo meglio e mi ha dato un vero bacio-

-E tu?-

-Gli ho messo la lingua in bocca-

-E poi?-

-E poi la sveglia ha smesso di suonare e ci siamo separati imbarazzati al massimo e lui è corso fuori dalla stanza-

-E non vi siete detti niente dopo, qualche chiarimento, qualche parolina dolce?-

-Niente ero troppo imbarazzato per dire qualcosa e poi non lo voglio amare-

-Cosa!? Finalmente trovi qualcuno che ti si fila e tu non vuoi ricambiare? Ma il demone ti ha colpito alla testa o cosa?-

-Il demone appunto, non voglio metterlo in pericolo se lui stesse con me potrebbe essere attaccato e che possibilità avrebbe? No, mi sono accorto di amarlo troppo per vederlo morire come mia madre a causa dei cacciatori-

-Hana sai che la tua vita diventerà un inferno se non assecondi il tuo cuore e poi ora che so che lui ha passato le stesse tue traversie posso capire meglio il suo silenzio e se lui si è davvero innamorato di te potresti distruggere la sua vita, ricorda nulla ferisce come l’amore perché di fronte a esso cadono tutele nostre barriere-

-Lo so ma almeno resterebbe vivo-

-Una vita senza amore non è degna di essere vissuta, dovete incontrarvi da soli e chiarire i vostri sentimenti, lo farai Hana?-

-Lo incontrerò stasera a casa sua-

-Accidenti non pensavo di essere stato così convincente-

-Veramente stamattina gli ho detto che ero in debito con lui e lui mi ha chiesto di andare a cena da lui-

-Non perde tempo il ragazzo ed è anche riuscito a capire come comportarsi con te non lo facevo così intelligente-

-Ehi attento a come parli lui è il ragazzo del tensai perciò è chiaro che sia intelligente-

-Allora lo ammetti che è il tuo ragazzo?-

“Perché Mito mi riesce sempre a fregare”

-Hn-

-Che carino hai pure incominciato a comportarti come lui chissà magari ora riuscirai anche a giocare a basket-

-Yohei stai rischiando di fare una brutta fine, e poi non sono ancora sicuro di quello che dirà il resto della banda-

-Che Rukawa ha battuto la testa per esserti innamorato di una scimmia rossa come te e basta, dopotutto se hanno accettato l’idea che io avessi un ragazzo lo devo principalmente a te quindi non hai scusanti va da lui e digli che l’ami-

-Non lo so ho ancora tanti dubbi e a proposito di quel demonietto del tuo ragazzo gli puoi chiedere di fare qualche indagine per conto mio-

-Certo non ti preoccupare però smettila di chiamarlo demonietto devo ricordarti chi è che me lo ha presentato-

Con l’aria più innocente del mondo

-Chi te lo ha presentato doveva sicuramente essere un ottima persona-

-Si come no. Hana tornando al discorso di prima potremmo stare delle ore qui a parlare ma non risolveremmo niente, l’unica cosa che posso dirti è segui il tuo cuore come fai sempre, questa è la tua più grande qualità e poi non saresti Hanamichi Sakuragi se non lo facessi-

-Grazie Yohei, sei proprio un mito-

-Lo so, che altro potrei essere visto che il mio migliore amico è un lupo mannaro-

 

-Che hanno oggi Hanamichi e Rukawa?- mi chiede Ayako

-In che senso?-

-Non vedi oggi non si sono ancora insultati, non hanno litigato ne fatto a botte non è normale e poi ogni tanto si lanciano certe occhiate tu che ne pensi Kogure?-

Guardo Sakuragi che sta tentando di effettuare un tiro da tre punti sotto la supervisione di Mitsui che gli sta indicando la posizione corretta e poi Rukawa che si sta allenando li vicino come a controllare cosa facesse Hanamichi

-Non so sembra che siano come in attesa che l’altro faccia la prima mossa-

-Sembrano quasi due innamorati che non hanno il coraggio di dichiararsi-

Intanto Hanamichi tira e la palla entra nel cesto

-Lo sapevo che sono un tensai sono il re dei rimbalzi e ora anche il re dei…-

-Do’aho-

-Baka kitsune come osi offendere il grande tensai-

E incominciano a picchiarsi come al solito

-Come non detto sono i soliti deficienti-

Detto questo Ayako parte a dividerli grazie al suo inseparabile ventaglione

“Non cambieranno proprio mai, chissà se Ayako ha visto giusto sarebbero una bellissima coppia” dopo un attimo di attenta riflessione “Forse è meglio che non si mettano assieme la vita della squadra è già abbastanza movimenta ora che non stanno assieme, insieme chi li fermerebbe più, meno male che il mio koibito non è più così irruento”

 

Alla fine degli allenamenti rimaniamo io e Rukawa per pulire la palestra io faccio strainfretta a finire i miei lavori per andare in bagno per primo ed evitare una vista che mi risveglierebbe le parti basse, Kaede finisce un paio di minuti dopo e io lo aspetto fuori dallo spogliatoio

-Che cosa mi preparerai stasera?- cercando di dare un tono tranquillo alla mia voce

-Niente-

-Come niente ma non volevi che cenassimo insieme?-

-Ho ordinato al ristorante alcuni piatti-

-Ma non dovevi mi sarebbe bastato un hamburger-

Lui scrolla le spalle e ci incamminiamo verso casa sua fermandoci al ristorante a prendere la nostra cena. Incominciamo a mangiare e sento che la mia agitazione si sta calmando merito anche degli ottimi piatti quando

-Parlami di tua madre-

Lo guardo sorpreso ma incomincio a parlare

-Lei era molto alta aveva i capelli rossi e un fisico che esprimeva forza e grazia allo stesso tempo, nonostante sentisse molto la nostalgia per la nativa Irlanda non lo faceva mai vedere e anzi sembrava sprizzare gioia e vitalità da tutti i pori-

-Come te-

Arrossisco leggermente e proseguo

-Lei mi ha insegnato molte cose ad andare in bicicletta, a cucinare, a curarmi da solo dopo aver fatto a botte e tante altre cose, le volevo molto bene, quando è morta mi sono sentito morire anch’io, sono caduto in una forte depressione ma poi ho capito che lei non avrebbe voluto vedermi in quello stato ma allegro e spensierato come sempre e così con l’aiuto di mio padre e di Yohei sono riuscito a superare la crisi, e tua madre com’era?-

-Anche lei era alta aveva i capelli neri folti e lucenti e il suo viso esprimeva una grande dolcezza, era molto bella come un fiore delicato ma aveva anche una grande volontà e quando voleva una cosa la otteneva sempre-

-Come te anche se non ti vedo molto nella parte del fiore delicato-

-Do’aho-

-Però sei bellissimo lo stesso-

“Aaahhh perché do fiato alla bocca prima di connetterla con il cervello” poi vedo che mi sorride un sorriso appena accennato ma bellissimo e penso che in fondo ne valeva la pena.

 

-Però sei bellissimo lo stesso-

“Gli piaccio, non me lo avrebbe mai e poi ma detto se non gli piacessi, però c’è qualcosa che non va come se avesse paura. Infondo ha anche ragione in una società come la nostra che discrimina i diversi  non è facile accettare il fatto di essere gay, soprattutto visto che è la sua prima esperienza però questo non mi fermerà perché io lo amo" sorrido a questo mio ultimo pensiero e vedo il suo volto illuminarsi e il mio cuore incomincia improvvisamente a battere più veloce.

-A me ha insegnato a fare gli origami degli animali, a orientarmi nei boschi, a fare giochi di illusionismo ma soprattutto a giocare a basket. Da piccolo ero un bambino molto timido e introverso e lei era l’unica persona con cui riuscivo a parlare veramente, visto che mio padre era quasi sempre in viaggio per lavoro come adesso. Quando è morta desiderai di morire anch’io non c’era più nessuno che riusciva a capirmi ero solo mio padre cercò di consolarmi ma io non glielo permisi perché quando lei morì lui era via per un viaggio di lavoro e per me era come se l’avesse tradita, adesso so che mi sbagliavo ma allora per me erano quelli i fatti e così mi alienai da tutto tranne che dal basket perché se non mi affezionavo a niente nulla poteva ferirmi-

Lui mi guarda e nei suoi occhi vedo una grande tristezza

-Kaede non devi fare così l’amore è una cosa meravigliosa e terribile allo stesso tempo, meraviglioso perché ti da un senso di gioia, di protezione, di completezza che una persona da sola non può mai pensare di raggiungere ma al tempo stesso è terribile perché per essere veramente completo tu devi abbassare tutte le tue barriere per donare te stesso alla persona che ami e quando questa ti ferisce tu non hai difese ma per quanto profonde siano le tue ferite non devi mai smettere di amare. Kaede devi promettermi che ricomincerai a provare amare di nuovo, promettimelo-

-Te lo promette, in verità io ho già ricominciato ad amare qualcuno- e allungo la mia mano fino alla sua e gliela stringo, leggo preoccupazione nei suoi occhi, non capisco

-Kaede ti prego no. E’ meglio se vado via-

Si alza e fa per andarsene ma io lo prendo per le spalle lo giro e lo guardo negli occhi, non voglio che tra noi finisca perché lui ha paura

-Perché no? Hai forse paura del giudizio della gente? Vuoi vivere una vita da ipocrita? Ti credevo migliore Hanamichi, io credevo che fossi una persona sincera che non badasse a queste cose, cosa credi che non mi sia accorto che anche tu provi qualcosa per me? Sei un bastardo…-

Non riesco a finire la frase perché mi arriva un pugno sotto la mascella che mi mette al tappeto, alzo la testa e lo vedo pieno di rabbia e amarezza

-Sei un idiota, certo che mi piaci e sei uno sciocco se pensi che io possa essere in qualche modo influenzato dalla gente, se io non voglio stare con te è solo per proteggerti, non ti ricordi come mi hai trovato ieri mattina? Non voglio che ti succeda qualche cosa?-

Sono sorpreso tra tutte le possibili spiegazioni non pensavo che fosse questa, sono quasi commosso, quasi.

-Io so difendermi da solo do’aho- gli dico mentre mi tiro su

-Non con questa gente, loro non sentono ragioni-

-Perché c’è la hanno con te?-

-Ce la hanno con me perché sono figlio di mia madre e perciò ho ereditato il suo peccato-

-Che peccato?-

-Non posso dirtelo Kaede non posso questo è il mio segreto più grande se te lo dicessi tu non sopporteresti più neanche la mia vista e io non voglio perderti-

-Credi davvero che io sia così immacolato anch’io ho un terribile segreto, e sebbene non te lo posso rivelare tutto ti posso dire questo la famiglia di mia madre fa parte di una confraternita segreta-

-Tipo i ninja?-

-Una specie, quando lei decise di sposarsi la lasciarono andare però come i ninja anche i figli dei membri di questa confraternita ricevono un addestramento speciale e io dovevo essere preso e addestrato come gli altri solo che mia madre si oppose e l’unico modo per impedire che mi prendessero era che lei si suicidasse, io ero ignaro di tutto questo ma la sera del funerale venne mio nonno e mi raccontò tutto e quando si riferì a mia madre disse che era una vera seccatura dover rimpiazzare uno strumento tanto utile come lei, uno strumento hai capito, ma la cosa peggiore di tutto fu che capii che io ero la causa della sua morte io e non mio padre-

-Kaede mi dispiace-

-Ascolta io da allora non ho mai permesso a nessuno di legarsi a me perché non volevo che morissero per causa mia. Poi sei arrivato tu che con la tua vitalità sei riuscito a scuotermi dal mio torpore e ora mi vuoi abbandonare perché hai paura per me.

Hana non voglio tornare a sentire quel vuoto, lasciamo i nostri segreti nei luoghi oscuri in cui li teniamo e viviamo semplicemente la nostra vita insieme, se però te ne vuoi andare fallo adesso e non tornare più indietro-

Vedo in lui il conflitto interiore che piano piano incomincia a scemare fino a che lo vedo prendere una decisione

-Kaede per quanto ti ami non vorrei mai mettere in pericolo la tua vita quindi dovrei lasciarti-

Sento che il mondo sta cadendo a pezzi poi sento una mano sulla mia guancia

-Ma l’istinto mi dice che se lo facessi sarei veramente un do’aho e io mi voglio fidare del mio istinto- si avvicina, mi abbraccia e mi bacia

Mai bacio fu più meraviglioso e più sofferto.

All’inizio è piuttosto casto poi la passione incomincia a travolgerci e spingo la mia lingua contro le sue labbra assaporandone il sapore finchè non le dischiude e mi lascia entrare, le nostre lingue incominciano una danza lenta e sensuale imitate dalle nostre mani che esplorano ogni centimetro dei nostri caldi corpi.

 

Alla fine dobbiamo interrompere il nostro bacio per tornare a respirare, nei suoi occhi vedo la stessa felicità che deve esserci nei miei

“E pensare che potevo perdere tutto questo”

-Vieni, ti voglio-

Mi prede per mano e incomincia a dirigersi verso le scale ma io lo trattengo

-Kaede aspetta non è necessario farlo subito, non voglio forzarti-

Lui si gira  e mi guarda serio e al tempo stesso felice

-Hana se c’è mai stato qualcosa di certo nella mia vita è che ti voglio adesso, e ora vieni-

Le ultime parole non erano una richiesta ma un ordine ed è meglio non contraddire mai gli ordini della kitsune soprattutto se corrispondono alla volontà del tensai.

Arriviamo in camera da letto e ricominciamo a baciarci, sento le sue mani che prendono il bordo della mia maglietta e la tirano su, il tempo di un breve respiro e le nostre labbra sono di nuovo unite. Adesso le sue mani mi provocano dei brividi di piacere quando tocca la mia pelle nuda, non resisto e gli tolgo la maglietta e imito i suoi gesti, noto con piacere che fanno anche a lui un certo effetto. Continuiamo così per un tempo indefinito poi le nostre mani incominciano ad armeggiare con le cinture e i pantaloni e rimaniamo solo con i boxer in cui sono evidenti le nostre virilità tese allo spasmo per stringerci nuovamente gemendo di piacere quando vengono a contatto, un contatto che si trasforma presto in un strofinarsi continuo dei nostri corpi che porta ad un piacere sempre più intenso.

-Hana non resisto più-

-Neanch’io-

Ci separiamo e ci togliamo i boxer e finalmente posso ammirarlo, la sua pelle candida lo fa apparire bellissimo e irreale come un sogno, il mio sogno, il suo corpo è come scolpito nell’avorio dalle lunghe ore di allenamento e il suo membro svetta turgido tra le sue gambe.

“Kami sama non sono mai stato così eccitato nemmeno quando leggevo i giornali porno con Yohei e lo sto solo guardando”

 

finalmente lo posso ammirare, la sua pelle è abbronzata e noto che non ci sono parti più chiare (cosa volete anch’io mi tolgo qualche sfizio quando vado in terrazza a guardare il panorama NdAuramasda) i suoi muscoli sembrano guizzare per l’eccitazione e “Kami sama c’è l’ha davvero grosso” non riesco a staccare gli occhi da li

 

Lo prendo per mano io mi stendo sul letto e lui si stende su di me, incomincia a baciarmi delicatamente sulla bocca e piano piano scende fino al collo e prosegue fino a raggiungere un capezzolo già duro come il marmo e incomincia a succhiarlo e a morderlo facendomi mugolare di piacere, poi scende in modo molto lascivo abbandonando una scia di saliva fino ad arrivare all’inguine per risalire leccando tutta la lunghezza del mio sesso e incomincia a far girare la lingua sulla punta facendomi provare un piacere che riesco a malapena a sopportare soprattutto perché non smette di fissarmi con occhi pieni di una passione che nessuno gli crederebbe capace, finchè non resisto più e sbotto

-Kaede prendilo in bocca!-

Lui soddisfatto di essersi fatto pregare lo introduce subito in bocca e io vengo quasi sopraffatto dalle sensazioni: il caldo umido, la suzione, l’estasi, sono quasi venuto.

Lentamente dopo i primi momenti in cui riesco solo a gemere e a pronunciare il suo nome riguadagno un po’ di controllo e incomincio a bearmi della vista del suo corpo quando mi viene un idea geniale, è naturale sono il tensai.

-Aspetta amore-

Mi guarda con fare interrogativo e io lo allontano leggermente

-Mi è venuta un ideuccia- e sorrido a rassicurarlo che non se ne pentirà.

Lo faccio girare su un fianco e dopo avergli dato un bacio mi sdraio davanti a lui in modo che le nostre facce si godano uno spettacolo molto interessante.

-Ricomincia amore-

Appena sento la sua bocca intorno a me io incomincio a succhiare la sua virilità pulsante facendoci gemere a vicenda, le sensazioni sono fantastiche non solo per il piacere che ricevo da lui ma anche quello che sento che gli sto dando attraverso la mia bocca e che si riflette in tutto il suo corpo per tornare nel mio, siamo come un unico essere che riesce a sentire contemporaneamente il piacere che da attraverso quello che riceve.

Ci perdiamo nell’estasi quando all’improvviso la sua bocca mi lascia e sento come una sensazione di perdita, poi prende la mia mano e si porta due dita in bocca incominciando a succhiarle

-Sei sicuro?-

-Si-

Si stende e apre le gambe per facilitarmi l’accesso alla sua fessura che incomincio a leccare per rilassarlo e lo sento gemere di piacere al che incomincio a infilargli un dito che è prontamente bloccato dai suoi muscoli

-Rilassati- per aiutarlo incomincio a succhiarlo finchè non si rilassa abbastanza da permettermi di muovere il dito dentro e fuori di lui con facilità e allora ne aggiungo un altro e poi anche il terzo finchè non lo sento mugolare di piacere per entrambi i trattamenti, allora mi alzo e mi avvino a lui per baciarlo e per mettermi in posizione

-Hana fa piano, ce l’hai un pochino grande-

-Cercherò di farti meno male possibile-

Per cercare di aiutarlo incomincio a masturbarlo e mi posiziono a contatto con l’entrata della sua fessura e incomincio a spingere finchè la punta non entra causandomi un esplosione di piacere e a Kaede una smorfia di dolore

-Vai avanti- continuo a penetrarlo lentamente “Come è stretto, non pensavo si potesse avere delle sensazioni così intense, sono avvolto nel piacere” e finalmente i nostri corpi sono uniti e mi fermo, sul suo volto bellissimo contratto per il dolore scendono due lacrime che io gli lecco via mentre continuo il massaggio al suo membro per dargli un po’ di sollievo.

 

-Hana fa piano, ce l’hai un pochino grande-

-Cercherò di farti meno male possibile-

Incomincia a masturbarmi, lo sento premere contro di me ed entrare, mi mordo il labbro per non urlare, lo vedo esitare preoccupato per me ma devo resistere per lui

-Vai avanti-

Perché l’ho detto? Sento che il mio corpo sta per spaccarsi in due anche se attenuato dal piacere che mi da la sua mano il dolore è così intenso che sento scendere due lacrime, poi finalmente lo sento appoggiarsi a me e vedo il suo viso avvolto dall’estasi e dalla preoccupazione e a quella vista il dolore diminuisce un po’ e gli sorrido e lo vedo scendere verso di me per leccarmi le lacrime e baciarmi con passione.

Rimaniamo fermi poi incomincio a sentire delle piccole spinte che mi causano delle stilettate di dolore ma anche un senso di piacere che sento crescere sempre di più finchè non incomincio anch’io a unirmi al suo ritmo che aumenta dandomi sempre più piacere e facendomi mugolare come un ossesso.

 

Incomincio a dare delle piccole spinte cercando di trattenermi dal penetrarlo con passione come mi urla il mio corpo invaso da una estasi mai sperimentata prima

“Kaede sei così stretto, non so per quanto riuscirò a trattenermi”

Vedo il suo volto di solito inespressivo passare dal dolore al piacere e all’improvviso lo sento ricambiare le mie spinte, capisco che vuole di più e io lo accontento subito aumentando la velocità portandoci a nuove vette di godimento e facendoci gemere senza ritegno.

-Più forte Hana-

Queste parole mi fanno provare un brivido di anticipazione per ciò che sto per provare, incomincio a dare spinte sempre più forti che squassano i nostri corpi e che mi portano sempre più vicino al nostro limite finchè non lo raggiungo e vengo

-AAAUUUUUUUUUU!!!-

Ululo tutto il mio piacere e mi accascio sfinito su Kaede e guardandolo negli occhi gli dico

-Ti amo Kaede-

Lui mi guarda con quei suoi bellissimi occhi azzurri che ora sono pieni di passione, di godimento, di fastidio “Di fastidio!? Non gli è piaciuto? No, lui gemeva più di me, sono un tensai anche in questo, ma allora cos’è?”

-C’è qualcosa che non va tesoro?-

-Non ti sei accorto di niente?-

-Beh mi sembravi soddisfatto-

-E lo ero però non ti pare di aver dimenticato niente?-

All’improvviso sento la forma del suo pene turgido contro il mio addome e capisco che voleva venire con me ma io ho altri programmi

-Ricordati che il tensai non si dimentica mai di nulla e se fa una cosa c’è sempre un motivo-

-E quale sarebbe?-

Mi chiede con sguardo irritato che diventa sorpreso quando mi porto la sua mano alla bocca e incomincio a succhiare le sue lunghe dita

-Ti amo stupida volpe e se tu ti sei concesso io non posso essere da meno, dopotutto non mi sembra che sia stata un esperienza così brutta, certo c’è da dire che io parto avvantaggiato perché sono il tensai-

-Do’aho-

Nella sua voce c’è una nota di gioia che mi rende felice come pure il suo bacio appassionato che ci scambiamo quando invertiamo le nostre posizioni. Interrompiamo il nostro bacio e lui incomincia a scendere lasciandosi dietro una scia di baci finchè non arriva alla mia fessura e incomincia a prepararmi, quando incomincio a mugolare toglie le dita

-Rilassati-

Lo sento premere contro di me ed entrare, un onda di dolore mi attraversa il corpo mentre lui continua inesorabilmente a entrare in me fino a che i nostri corpi si toccano

-Rilassati lo so che fa male ma tra poco passerà e godrai anche tu-

Io gli sorrido mentre lo sento muovere piano dentro di me e piano piano il dolore scompare per essere rimpiazzato dal piacere, un piacere diverso da quello provato prima ma comunque intenso e meraviglioso soprattutto perché lo ricevo dalla mia kitsune.

La sua faccia di solito inespressiva ora sembra trasfigurata dalla passione che prova solo per me e io sento di amarlo ancora di più e glielo dimostro con i miei gemiti sempre più forti

 

Non ci posso ancora credere, è meraviglioso, no lui è meraviglioso perché si vuole concedere per amore, io lo ho fatto perché lo volevo legare a me per sentire ancora la sua rumorosa e dolce presenza sempre vicino a me e per questo mi sembrava un piccolo prezzo concedermi a lui, anzi dopo i primi attimi invece di provare solo dolore mi sono ritrovato a ricevere un piacere che non credevo di poter provare amandolo ancoro di più ma ora con questo suo gesto capisco veramente quanto sia speciale e quanto io sia fortunato che lui mi ami.

-Rilassati-

Premo contro di lui la mia virilità ed entro, un onda di piacere mi attraversa il corpo mentre lui fa una smorfia del dolore che so sta provando adesso, continuo a spingere e mi sento avvolto da nuove e magnifiche sensazioni fino a che non ci uniamo, vedo che al contrario di me lui non è molto contento di ciò che sta provando ma lo capisco molto bene e perciò so cosa fare per farlo stare meglio

 -Rilassati lo so che fa male ma tra poco passerà e godrai anche tu-

Incomincio a dare delle piccole spinte e lo sento rilassarsi ad ogni colpo e sul suo viso ritorna quell’aria felice che mi piace da morire, oh Hana quante sensazioni meravigliose mi sai dare, non riesco più a trattenermi e aumento il ritmo e sono ricompensato dai tuoi gemiti che si uniscono ai miei formando una musica sensuale e piena della nostra passione.

Non so per quanto tempo vado avanti il tempo è affogato nell’oceano della nostra passione, sento che non ce la farò a resistere ancora a lungo, anzi non ce la faccio

-AAAAAHHHHHHH!!!-

Mi accascio su di lui e lo fisso nei suoi occhi e vi leggo lo stesso piacere che mi continua ad avvolgere e capisco quanto profondamente mi sia entrato dentro (Nei sentimenti, hentai NdRu beh anche da qualche altra parte NdAuramasda), ed anche se mi spaventa so di amarlo e di non poter più fare a meno di lui e sebbene il mio io mi dica che è un errore perché sto per perdere la mia libertà a me non importa perché l’importante è in quello che sto per dirgli

-Ti amo Hanamichi-

Sembra che il suo volto si illumini di quella luce interiore che lo caratterizza e sprizza felicità da tutti i pori e io mi sento veramente felice, poi

-Kitsune non è che hai dimenticato qualcosa?-

Lo guardo senza capire bene poi sento qualcosa di duro contro la mia pancia e capisco e gli sorrido maliziosamente

-Si può rimediare-

 

Owari

 

Auramasda: bene e il primo capitolo è finito piaciuto?

Ru: un po’ piatto anche se migliora leggermente nel finale

Auramasda: hentai, e tu Hana ti è piaciuta?

Hana: Si però non è completa

Auramasda: come no ci ho messo il mistero, i vostri sentimenti, l’intreccio amoroso, ci ho messo pure la lemon e questa è pure la mia prima ff che vuoi di più?

Hana: far finire la lemon io sono rimasto un po’ in sospeso

Auramasda:-_____-;;;

Ru: non ti preoccupare, tu non hai più bisogno di noi fino al prossimo capitolo vero?

Auramasda:*______*

Mito: Auramasda ma è vero che ho il ragazzo?

Auramasda: certo Yohei caro

Mito: Evvai finalmente ho anch’io una storia yaoi e non mi devo beccare quella babbuina di Haruko, a proposito chi è?

Auramasda: segreto

Mito: non vale devi dirmelo dopotutto sei in debito per quella battutaccia sul mio nome era pietosa

Auramasda: attento a come parli mi devi portare rispetto oppure ti scrivo una trheesome con Akagi e Haruko cosa mi dici adesso?

Ops è svenuto vabbè visto che nessuno mi disturba più ringrazio tutti quelli che hanno letto questa fic




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