Disclaimer: i personaggi di
questa fic non sono miei e non solo non ci guadagno niente ad usarli
Questa è la mia prima fic, e ci ho messo pure la lemon che vergogna,
quindi siate clementi.
Luna
parte
I
di
Auramasda
Notte, il vento soffia gelido mentre corro
“Correre devo correre non mi devo fermare”
E’ l’unico pensiero che la
mia mente percepisce, oltre al dolore, continuo a correre per molto tempo
finché alla fine sento che il pericolo è passato e la mia mente ricomincia
a funzionare almeno in parte.
“Maledizione sono stato fregato come un cucciolo appena svezzato,
ho commesso un errore imperdonabile, ho infranto la prima regola, mi sono
fidato delle apparenze” continuo a correre
“Per fortuna sono riuscito a fuggire, solo la Madre sa come abbia
fatto a cavarmela con così poco” e alzo gli occhi al cielo per vederla e
ringraziarla accorgendomi che è quasi l’alba
“Oh Madre, dove devo andare?” e all’improvviso l’istinto si
riscosse guidandomi sicuro per le strade deserte mentre continuo a correre
finchè non giungo davanti al portone di una villetta il sole sarebbe sorto
a momenti, mi accascio a terra e in quel momento sento la porta della
villa aprirsi e dei passi venire verso di me sta per aprire il portone e
vedermi, non deve, mentre cerco di pensare a qualcosa succede:
l’alba.
Gli altri pensano che
io sia un narcolettico ma si sbagliano io dormo solo perché non c’è niente
di interessante in quello che mi circonda a parte il basket, è la mia
unica passione tutto il resto non mi tocca minimamente.
No, non è vero c’è
qualcosa che mi incuriosisce che mi tocca nel vero senso della parola,
quel do’aho, è l’unico che sia mai riuscito a farsi strada tra la mia
indifferenza e il mio silenzio; stranamente l’istinto mi dice che io e lui
siamo più simili di quanto penso ma questo non è importante se il destino
lo vorrà riuscirò a scoprire cosa vuol dire questa sensazione altrimenti
niente, io non seguo le passioni passeggere.
“Tu non hai mai avuto altre passioni oltre al basket prima di
conoscerlo” non so da dove arrivi questo pensiero ma mi allarma un po’
perché so che è vero ma sono deciso a continuare con la mia scelta,
intanto prendo il pallone da basket ed esco, è l’alba al campetto del
parco non ci sarà ancora nessuno e quindi non verrò disturbato, passare
per narcolettico a volte ha dei vantaggi quelle oche del mio fan club non
penserebbero mai ad una cosa simile altrimenti si sarebbero già piazzate
al parco, mentre così posso starci per tutto il fine
settimana”.
Esco e vengo colpito dai primi raggi del sole, è una bella
giornata, apro il cancello e vedo qualcosa cadere, ma quello
è:
-Sakuragi!-
E’ li disteso per terra i suoi vestiti sono sporchi e sulla spalla
sinistra ha un foro di proiettile da cui perde sangue, lascio cadere il
pallone e mi chino verso di lui che apre gli occhi
-Il destino ha proprio un gran senso dell’ironia-
-Ma che ti hanno fatto?-
-Ho commesso un errore di valutazione-
-Aggrappati che ti porto dentro e poi chiamo un
ambulanza-
-No, niente ambulanza, dovrei spiegare troppe cose e comunque non
serve il proiettile mi ha passato da parte a parte senza danneggiare
organi vitali, mi basterà una fasciatura-
-Ma hai perso molto sangue devi fare una
trasfusione-
-E’ impossibile il sangue di cui ho bisogno è molto raro e sono
sicuro che qui non c’è l’abbiano-
-Ma lo faranno arrivare deve essercene da qualche
parte-
-Si, in Irlanda-
-Irlanda?-
-Mia madre era irlandese, da lei ho ereditato i capelli rossi e un
particolare tipo di sangue, come vedi non ho molta scelta-
Lo stendo sul divano e gli tolgo la maglia e vedo il foro del
proiettile, la ferita sembra pulita, vado a prendere garza e disinfettante
e quando ritorno vedo che ha perso i sensi, mi affretto a
curarlo.
Il suo corpo è freddo molto freddo, devo cercare di scaldarlo ma
come? Poi all’improvviso una folgorazione lo prendo e lo porto in camera
da letto e finisco di svestirlo, mi attardo un attimo a guardare il suo
corpo abbronzato, i suoi muscoli torniti mi fanno uno strano effetto, il
mio sguardo spazia sul suo corpo, tutto il suo corpo
“Però è ben fornito, quando facciamo la doccia non ci avevo mai
fatto caso”
Poi risalgo verso il volto e vedo che porta al collo un medaglione
che nella foga del momento non avevo notato; mi spoglio e mentre mi
distendo vicino a lui e lo prendo in mano (il medaglione, che credevate
hentai NdAuramasda) assomiglia a un blasone sopra sono raffigurati due
lupi uno rosso e uno nero che hanno le zampe anteriori poggiate su una
roccia in mezzo a delle rovine e ululano alla luna, quando fisso il disco
della luna piena sembra quasi che acquisti profondità e luminescenza ma è
solo un attimo, comunque non ho tempo da perdere, tiro su le coperte e poi
mi corico su di lui per scaldarlo col mio corpo.
Per alcuni minuti non succede niente poi sento che piano piano il
suo corpo riprende il calore allora mi stendo accanto a lui continuando a
tenerlo stretto e così mi addormentato.
Mi sveglio, il mio corpo mi invia segnali di dolore da posti che
non sospettavo nemmeno di avere, però mi sento stranamente protetto come
avvolto il un bozzolo di calore quasi materno, man mano che passa il tempo
incomincio a percepire meglio ciò che mi circonda e capisco che il calore
proviene da un corpo che mi sta abbracciando, lentamente apro gli occhi e
vedo il volto addormentato di Rukawa
“Kami sama quanto è bello” mi sorprende averlo pensato ma non
riesco a smettere di fissarlo come se volessi ricordare per sempre questo
momento.
Ad un certo punto apre gli occhi e mi guarda
-Ti sei svegliato finalmente, come stai?-
Mi guardo intorno e vedo che sono in un letto matrimoniale
all’occidentale, la stanza ha le pareti bianche e alcuni grandi poster sul
basket e una libreria con i libri di scuola.
-Bene credo, ma perché siamo a letto?-
-Quando ti ho fasciato era gelato, dovevo scaldarti in qualche modo
e l’unico che mi è venuto in mente è stato quello di metterti a letto e
riscaldarti con il mio corpo-
-Grazie- arrossisco un po’-Vedi che la vicinanza col tensai ti fa
avere delle idee geniali-
-Do’aho-
-Baka kitsune-
All’improvviso assisto a uno spettacolo che non mi sarei mai
aspettato di vedere, Rukawa che sorride, se prima il suo viso era bello
ora è meraviglioso.
-Si stai proprio meglio altrimenti non riusciresti a fare i soliti
sproloqui-
-Kitsune come osi io…- grooommml il mio stomaco protesta così forte
da farmi tacere per l’imbarazzo
-Ops credo di avere un pochettino di fame, ma che ore
sono?-
-Le due- dice mentre si alza e io vedo che è totalmente nudo e i
miei occhi si fissano su ogni dettaglio del suo corpo, sui muscoli
flessuosi, sulla carnagione pallida, sulle natiche sode come un frutto
tropicale
“Quanto vorrei morderle”
“Ma cosa diavolo vado a pensare, si è bello ma lui mi detesta e poi
ho già abbastanza preoccupazioni” però noto che anche qualcun altro si
è svegliato, meno male che le coperte sono spesse e non si nota,
spero; intanto Kaede “Kaede?” si è messo dei jeans e una maglietta
bianca
-Ti preparo qualcosa- ed esce dalla stanza
“Che ti succede Hana ti stai innamorando della kitsune? Si è bello
ma lui non ti può sopportare e comunque non hai il diritto di metterlo in
mezzo non con quello che ti sta inseguendo, ora è già abbastanza in
pericolo per averti ospitato e curato, non gli puoi chiedere di più
neanche se ricambiasse i tuoi sentimenti e non lo fa di sicuro questo è
certo” un po’ sconfortato dalle mie riflessioni lo aspetto e dopo dieci
minuti lo vedo tornare con un piatto fumante in mano, mette una sedia
vicino al letto, io mi tiro su e vedo che ha preparato una minestrina e
che mi porge un cucchiaio che prontamente immergo nel piatto e lo porto
davanti alla bocca dove lo scruto attentamente e poi lo ingoio
-E’ buona sai non ti credevo capace di fare simili
prelibatezze-
-Do’aho-
Lo so gli dovrei rispondergli per le rime ma non ne ho voglia così
mi limito a fissarlo in quei bellissimi zaffiri che sono i suoi occhi e
sorridergli
-E’ buona sai non ti credevo capace di fare simili
prelibatezze-
-Do’aho-
Io mi aspetto una replica ma invece mi guarda negli occhi e
sorride, un caldo sorriso come i suoi occhi nocciola che sembrano ardere
di una luce interiore una luce che io non possiedo e a cui vorrei tanto
scaldarmi poi l’attimo passa e lui ricomincia a mangiare in silenzio,
quando ha finito poso il piatto su un mobile e ci guardiamo, probabilmente
si aspetta che io gli chieda cosa sia successo, ma non lo farò non sono
affari miei, anche se sono curioso, mantengo la mia maschera di
indifferenza sul volto aspettando che questa indifferenza si impossessi
anche del resto della mente come fa sempre.
-Ti starai chiedendo come ho fatto a ridurmi in questo
stato-
-Hn-
-Vedo molto interesse, ma è meglio così, quella è gente pericolosa,
è una fortuna che tutta Kanagawa sappia che tu mi odi-
-Io non ti detesto sei tu che mi odi-
-Io non ti odio, ti ho odiato quando mi ero preso una cotta per
Haruko ma mi è passata quasi subito-
Sono sorpreso e devo averlo fatto vedere perché lui mi
dice
-Non te l’aspettavi vero, in parte è colpa di quei deficienti dei
miei amici, già mi prendono abbastanza in giro per essere stato rifiutato
da cinquanta ragazze prima di avere finito le medie se si accorgevano di
questo chissà cosa mi avrebbero detto e poi…-
-E poi?-
-A me piace quando facciamo a botte, a volte sei davvero
insopportabile però a scuola sei l’unico a tenermi testa e visto che ti
dovevo odiare fare a botte con te era tutto sommato un buon
rapporto-
-Sei proprio un do’aho- ma il mio tono è quasi
allegro
-E tu una kitsune-
E succede una cosa non facevo da molti anni ridiamo, naturalmente
lui ride molto rumorosamente, come suo solito, ma anch’io faccio una
piccola risata e non so perché ma mi sento molto meglio
-Che dici ricominciamo?-
-Hn-
-Sempre molto loquace eh? Io sono Hanamichi Sakuragi è un piacere
conoscerti-
-Io sono Kaede Rukawa e anche per me è un piacere
conoscerti-
-Sakuragi…-
-Chiamami Hanamichi o Hana-
-Hana devi darmi il tuo numero di casa così avverto i tuoi
genitori?-
-Non c’è nessuno a casa mia- il suo volto sembra perdere tutta la
vitalità che lo contraddistingue
-Mia madre è morta due anni fa salvandomi da un auto che mi stava
per investire-
“Che mi voleva investire”
-E mio padre è morto un anno dopo per un attacco cardiaco anche se
a quest’ora potrebbe essere ancora vivo se fossi riuscito ad arrivare in
tempo in ospedale-
-Hana non ti puoi dare la colpa che l’autoambulanza non sia
arrivata in tempo-
-L’autoambulanza non c’entra vedi io avevo appena finito di fare a
botte con quattro teppistelli mandandoli tutti al tappeto, poi sono
tornato a casa e ho trovato mio padre accasciato a terra, sono corso
subito verso l’ospedale vicino a casa ma quei teppisti avevano chiamato
rinforzi e mi hanno teso un imboscata quando mi sono risvegliato era
troppo tardi. Così entrambi i miei genitori sono morti e tutto per colpa
mia-
-Hana non puoi darti la colpa di questo tua madre è morta per
proteggerti, credi che avrebbe esitato a sacrificarsi per te? E per tuo
padre non hai nulla da rimproverarti tu hai fatto tutto quello che hai
potuto-
-Tu non capisci, non puoi capire-
Mi grida contro le sue parole sono piene di dolore e di
risentimento e risvegliano in me qualcosa che credevo superato da molto
tempo e che invece covava solo sotto le ceneri
-Io ti capisco meglio di quanto credi mia madre è morta quando
avevo otto anni il dolore fu così grande che mi sono rinchiuso in me
stesso tanto che alla fine mio padre perse ogni interesse per me
lasciandomi solo. Tu ti credi solo ma non è vero tu hai degli amici e fai
amicizia facilmente con tutti tu non sarai mai solo come me, riesci a
capirlo questo?-
L’ho detto alla fine sono riuscito a dirlo e proprio a lui che mi
conosce appena invece che a mio padre od ad altre persone che mi conoscono
meglio, mi sento vuoto ma non è spiacevole anzi sento che qualcosa che mi
opprimeva ora non c’è più , è strano non so perché ma sento che ora la mia
vita mi appartiene, come se prima qualcuno mi potesse costringere a fare
qualcosa che non volevo.
Hanamichi alza la testa e mi guarda nei suoi occhi brilla
un’emozione indefinita che sento presente anche in me all’improvviso mi
alzo e mi siedo sul letto senza distogliere lo sguardo dal suo e lo
abbraccio e sento anche lui ricambiare questo abbraccio, stiamo così per
un tempo imprecisato e poi mi accorgo che si è addormentato, deve essere
ancora debole, lo lascio delicatamente e lo faccio sdraiare poi mi spoglio
e mi corico di nuovo a fianco a lui e lo abbraccio pensando che in fondo
siamo molto più simili di quanto si possa pensare, il mio istinto aveva
ragione, io avevo ragione come sempre del resto; guardando il suo volto
rilassato mi addormento anch’io.
Mi risveglio nuovamente
all’interno di quel bozzolo di calore e di protezione in cui mi trovavo
quando Kaede mi abbracciava e mi accorgo che in effetti è proprio
così, apro gli occhi e vedo che è sera, la luce del tramonto fa apparire
più etereo il suo volto.
Sta aprendo gli occhi, mi
devo essere mosso quando mi sono svegliato, mi guarda e io mi perdo nei
suoi occhi, rimaniamo in silenzio a fissarci consapevoli del nuovo legame
che ci unisce e che solo noi possiamo veramente capire, stranamente il suo
continuo silenzio che prima mi irritava perché pensavo dettato dal
menefreghismo ora mi sembra pieno di significati.
All’improvviso il mio corpo
si muove da solo come se avesse una volontà propria e incomincio ad
avvicinare il mio volto al suo e vedo che anche lui fa lo stesso come
attratti da una forza misteriosa a cui non ci si può opporre; ci stiamo
quasi per baciare mancano pochi centimetri, ci siamo quasi, ecco adesso lo
bacio sto per baciarlo ci siam… grooommml il rumore del mio stomaco ci
riscuote e ci allontaniamo imbarazzati.
“Mannaggia ma proprio
adesso si doveva risvegliare lo stomaco del brontosauro, neanche fossi
Takemiya”
Sono mooolto sorpreso dai
miei pensieri però devo ammettere che mi dispiace un po’
“Devo essere proprio messo
male, mettermi insieme alla kitsune io il grande tensai? E’ colpa
sicuramente della stanchezza” cerco di convincermi ma tutto questo ha un
che di falso.
-Vado a prepararti
qualcosa, torno subito- dice velocemente Kaede uscendo dal letto
offrendomi così per la seconda volta la spettacolo del suo
corpo.
Poco dopo torna con quattro
hamburger che mangiamo in silenzio lanciandoci solo qualche timido
sguardo; finito di mangiare porta via il piatto e torna con delle garze e
delle pomate.
-Devi cambiare la
fasciatura, e non muovere troppo il braccio con una ferita come quella ti
ci vorrà almeno una settimana per guarire-
-Non ti preoccupare per
lunedì sarò a posto-
-Non dire sciocchezze
nessuno può guarire tanto in fretta-
Incomincia a togliermi la
garza e quando ha finito mi guarda quasi sconvolto, “beh con la kitsune
farlo apparire quasi sconvolto è già tanto”, al posto della ferita c’era
una macchia scura dai contorni irregolari
-Non è possibile che si sia
già rimarginata ci deve essere ancora la crosta-
Allunga una mano sul mio
petto per toccare la cicatrice e appena lo sfiora sento come una scarica
elettrica che diventa una sensazione di calore quando appoggia tutta la
mano per toccare meglio
-Ma come?-
-E’ il sangue di mia madre,
mi permette di guarire molto più in fretta di una persona comune,come vedi
sono un tensai anche nelle guarigioni-
-Do’aho-
Lo dice con un filo di voce
anche se dal tono sembra molto convinto della sua affermazione, la sua
mano non si è ancora staccata da me e la cosa non mi dispiace.
-Tua madre?-
-Si te l’ho detto questa
mattina la nostra famiglia ha un tipo di sangue particolare che permette
di guarire prima. Lei mi raccontava che nel periodo in cui si cacciavano
le streghe alcuni miei antenati furono messi al rogo per
questo-
-Com’è
l’Irlanda?-
-Non lo so, non ci sono mai
stato, vedi mia madre volle sposare un uomo che la sua famiglia non
approvava, però loro si amavano e quindi decisero di sposarsi lo stesso
con o senza il loro beneplacito, quando lo scoprirono fecero un pandemonio
e lei salì con mio padre sul primo aereo per il Giappone e non fece
mai ritorno-
-Ma il tuo è un cognome
giapponese-
-In Europa è la moglie a
prendere il cognome dal marito, sorpreso vero, una storia così di solito
si legge solo nei romanzi d’amore di terza categoria-
(l’ultimo commento è stato
scritto dalla coscienza di Auramasda che per gravi motivi di salute non
potrà essere presente per molto tempo almeno finchè Auramasda non smetterà
di andare in giro con la katana e gli occhi da pazza perciò ragazzuoli ora
siete nelle mie mani, un saluto a Pippis che so che consiglia bene la sua
autrice come io la mia Ndcattiveria-di-Auramasda)
-Non tanto-
Aspetto in vano che
continui e vista la sua notoria loquacità gli chiedo
-Come non
tanto?-
-Anche i miei hanno avuto
una storia simile solo che invece che dall’Irlanda sono solo fuggiti dal
piccolo paesino di Mino-
-Mino vicino a
Hasegahara?-
-Si, come lo
conosci?-
-I miei nonni abitano li,
pensa potevamo giocare insieme durante le vacanze estive chissà che
disastri avremmo combinato-
-Tu ne hai combinati
sicuramente anche senza di me-
-Baka kitsune tu non parli
mai ma quando ti ci metti uhm. Va beh come si chiamano i tuoi nonni magari
li conosco-
-Non credo comunque non ne
voglio parlare, va bene-
-Si si sta
tranquillo-
Il destino sembra che ci
abbia dato molte più cose in comune di quanto mi aspettassi, è proprio
vero il proverbio stai attento a ciò che desideri dio potrebbe
accontentarti (piccola autocelebrazione che a me sembra più che meritata
NdAuramasda Vergogna sei un esaltata Ndcoscienza Ah sei qui ora non mi
scappi più NdAuramasda con chiari intenti omicidi) chissà magari ha
incontrato davvero mio nonno, spero di no perché o lo ha spaventato a
morte o è venuto a conoscenza del nostro segreto e io non posso permettere
che questo accada anche se non ho mai fatto parte del clan è un mio dovere
proteggere il nostro segreto.
Ma no cosa vado a
pensare è impossibile che sappia qualcosa e poi se anche avesse visto
qualcosa avrà sicuramente pensato che sia stata una fantasia infantile.
Però è strano ma quando ho pensato di doverlo perdere mi è venuta una
sensazione di angoscia come quando morì mia madre, è passato così tanto
tempo da quando ho pensato per l’ultima volta a lei eppure riesco ancora a
ricordarmela quando mi sorride, un sorriso tenero e caldo
“Come quello del Do’hao”
“Si”
“Ma cosa vado a pensare
è vero lui non mi odia come credevo ma ora siamo solo amici. E’ strano io
che non ho mai legato con nessuno ora ho un amico ed è meraviglioso è una
cosa che non avrei mai pensato però io credo di sentire qualcosa di più
per lui.
No mi sbaglio è solo
amicizia e comunque anche se fosse qualcosa di più non posso certo
dirglielo, non voglio perdere il tesoro che mi ha donato, un’amicizia vera
perché lui non fa niente in cui non creda veramente. E poi io accetterei
di amare un altro ragazzo?
Pensandoci bene le
ragazze non mi sono mai interessate anzi quelle che mi fanno il tifo le
detesto, la babbuina della Akagi in testa seguita a ruota da Ru Ka e Wa
non potrei mai sopportare un comportamento così svenevole, no io voglio
qualcuno con le idee chiare deciso a realizzare il suo sogno come io
voglio realizzare il mio, qualcuno che mi possa comprendere e amare per
quello che sono e non per il mio aspetto, qualcuno che riesca ad amare il
basket come me, qualcuno con i capelli rossi…”
-Kitsune stai
bene?-
-Si certo
perché?-
-Niente, ma
all’improvviso sei diventato tutto rosso-
“Accidenti ai miei
pensieri, devo distrarlo se no chi riesce a farlo stare
zitto”
-Tu piuttosto come
stai?-
-Abbastanza bene, un po’
stanco ma niente che una buona notte di sonno non possa mettere a posto,
piuttosto non è che potremmo guardare qualcosa in televisione, sono stufo
di stare a letto-
-Sta sera c’è una partita
dell’ NBA-
-Pensi sempre e solo al
basket comunque per me va bene-
Mi stiracchio ed esco dal
letto, sono ancora indolenzito
-Dove sono i miei
vestiti?-
-Sotto sul
divano-
“Strano quando mi ha
guardato è diventato ancora più rosso spero non si sia preso un
influenza”
“Sei proprio un do’aho ma
non hai visto dove guardava quando è diventato rosso?”
“No, non è possibile e poi
non posso pensare che abbia pensato una cosa del genere veramente, sono
cose che non si fanno”
“Perché dare dei morsi ai
frutti tropicali altrui è una cosa che si può fare invece?”
-Hana che hai sei diventato
tutto rosso stai bene?-
-Si ma adesso scendiamo che
sento un po’ fresco-
Appena finito di vestirmi
mi siedo accanto a lui e guardiamo la partita, è molto combattuta però
incomincio ad avere sonno e la mia testa scivola fino a raggiungere la sua
spalla e mi rilasso.
Sento la sua testa che
poggia sulla mia spalla, è ancora stanco però non mi dispiace averlo così
vicino, aspetto che la partita finisca anche se non la seguo più molto, ho
una vista migliore, poi lo prendo delicatamente in braccio e lo porto in
camera da letto dove dopo averla spogliato lo metto a letto, sto per
andarmene quando
-Kaede dove
vai-
-A dormire sul divano,
non volevo disturbarti-
-Sei proprio un baka il
letto è abbastanza grande per tutti e due e poi oggi non mi hai dato il
minimo fastidio, anzi ero felice di sentire qualcuno vicino a
me-
“Maledizione alla mi
boccaccia, spero che non se la prenda non voglio perderlo ora che l’ho
appena trovato. No non devo pensare cose simili non posso metterlo in una
simile situazione e poi lui non mi amerebbe mai”
-Grazie-
“Forse ho qualche
speranza”
“Ma sei proprio un do’aho
vuoi che faccia la fine di tua madre?”
“No però…”
Ogni mio pensiero svanisce
mentre lo guardo spogliarsi e venire a letto
-Buona notte-
-Buona notte-
Chiudo gli occhi e faccio
finta di dormire ma la sua vicinanza non mi lascia addormentare
“Ma è possibile che ogni
volta che mi innamoro devo partire per la tangente?”
Si perché è evidente che mi
sia innamorato della Kitsune e volete sapere la verità? Non mi importa che
sia un ragazzo, io che sono sempre stato un diverso posso accettare molto
più facilmente questa diversità perché è molto più semplice da portare
della mia e perché il vero amore non guarda queste cose”
Sento un suo braccio
prendermi in un abbraccio, il mio cuore accelera, che faccio? Mentre ci
sto ancora pensando sento che il mio corpo ha deciso per me ed anch’io lo
abbraccio, dopotutto questo è il corpo del tensai, apro appena gli occhi e
vedo attraverso la finestra la Madre splendere in celo, lei che è stata
causa di tante mie sofferenze ieri mi ha portato qui e io la ringrazio,
nel sonno Kaede si avvicina un po’ a me e io faccio
altrettanto.
Sono felice.
Mi spoglio e mi metto a
letto, sono felice per le parole del Do’aho, “Forse ho qualche speranza,
però anche se si innamora riuscirà ad amarmi per quello che veramente
sono?” non so darmi risposta, lui intanto dorme tranquillamente e io ho
una voglia improvvisa di abbracciarlo e lo faccio. Sono in attesa di una
sua reazione quando sento che anche lui mi abbraccia, scoppio di gioia
anche se so che lo ha fatto solo inconsciamente ma a me basta, anzi no non
mi basta così mi avvicino e sento che anche lui fa la stessa cosa, un
piccolo dubbio entra nella mia testa ma non può essere vero sarebbe troppo
bello, comunque non importa.
Sono
felice.
BEEP BEEP BEEP
BEEP
La sveglia, mi allungo
per spegnerla solo che c’è qualcosa che mi impedisce il movimento, gli
sono quasi sopra e quando sento delle labbra contro le mie apro di scatto
gli occhi e vedo che sto sopra ad Hanamichi e che il mio movimento ha
portato le nostre labbra ad unirsi, anche lui apre gli occhi di scatto e
ci guardiamo, rimaniamo immobili per un attimo che per me pare
eterno.
Lui sta sotto di me
immobile con gli occhi pieni di sorpresa e io sopra di lui impegnato in
quello che potrei definire il mio primo bacio e con un braccio teso verso
la sveglia che non smette di suonare
“Cosa faccio? Mi devo
togliere e scusarmi. No io voglio che continui e Kaede Rukawa ottiene
sempre ciò che vuole”
Così mi metto meglio per
quello che si può definire un vero bacio e con mia grande meraviglia sento
che anche lui in comincia a ricambiare, le nostre bocche si aprono e sento
la sua lingua che sfiora in modo sensuale la mia facendomi provare un
brivido che mi fa cadere il braccio sulla sveglia spegnendola.
L’improvviso silenzio ci riscuote e io mi alzo leggermente da lui confuso,
molto confuso e vedo che anche lui è nelle mie stesse
condizioni
-Dovevo, dovevo spegne
la sveglia- incomincio a balbettare
-Si- mi risponde in modo
affrettato
Sento qualcosa che mi
spinge verso il bordo del letto e sento una sveglia che non è la mia
suonare sto per aprire gli occhi quando sento delle labbra sfiorare le mie
apro gli occhi e vedo Kaede sopra di me e sono come folgorato
“Cosa faccio? Piuttosto
cosa sta facendo, beh quello mi sembra ovvio anche se devo dire non è
granché come bacio, però ora che devo fare?”
Mentre ci sto ancora
pensando lo sento muoversi e migliorare di molto il bacio e a questo punto
l’unica cosa che mi interessa è approfondire questo bacio, il mio primo
bacio, così apro la bocca e incomincio a leccare leggermente le sue labbra
che si aprono subito permettendomi di andare oltre fino a toccare la sua
lingua, sento che il mio corpo è attraversato da una scossa
elettrica.
All’improvviso la sveglia
smette di suonare ed è come la fine di un sogno, lui alza la testa e ci
guardiamo confusi
-Dovevo, dovevo spegne la
sveglia- balbetta
-Si- mi affretto a
rispondere
Siamo totalmente
imbarazzati, lui si toglie rapidamente da sopra ma così facendo i nostri
membri duri come rocce vengono a contatto e si sfregano facendoci gemere,
sento che non sono mai stato così imbarazzato in vita mia però che
sensazioni, Kaede si fionda fuori dal letto prende i suoi vestiti ed esce
di corsa dalla stanza, io ancora leggermente sconvolto incomincio a
vestirmi
“Il mio primo bacio, e io
che speravo di darlo alla più bella ragazza della scuola, invece lo ho
dato al più bel ragazzo della scuola, non mi è andata tanto male
dopotutto, Kaede era così bello quando mi ha baciato. Ma che cosa vado a
pensare io non devo innamorarmi, no io sono già innamorato e proprio per
questo non voglio metterlo in mezzo, però è così bello e ora che conosco
la sua storia lo sento così vicino”
“Kami sama l’ho fatto,
Kami sama l’ho fatto, non ci posso ancora credere, è stato meraviglioso
però che imbarazzo. Sono diventato dello stesso colore dei capelli del mio
Do’aho, si perché ora è mio e guai a chi prova a mettersi in mezzo, anche
se non so ancora come riuscirò a farlo innamorare di me, perchè io voglio
sentire di nuovo le sue labbra sulle mie e la sua lingua che sfiorare di
nuovo la mia, la sua lingua??? Ma allora il do’aho sono io che non mi sono
accorto che gli piaccio, no riflettiamo con calma allora lo trovo ieri
mezzo dissanguato, lo curo e lo riscaldo col mio corpo, cosa che non mi è
certo dispiaciuta, e poi parliamo, accidenti io che parlo questo si che è
un segnale che provo qualcosa per lui, e poi la sua vita così simile alla
mia eppure al tempo stesso così diversa, forse lui potrebbe veramente
capirmi e accettare il mio segreto, no non devo farmi illusioni chi
potrebbe accettare il mio segreto? Però non riesco a pensare di stare
senza di lui sono attratto da lui come la falena è attratta dalla fiamma e
ho deciso che se proprio devo bruciarmi lo farò alla sua
fiamma”
Scendo e vedo che sta
preparando la colazione mi avvicino al tavolo lui si gira e mi sorride,
non lo ho mai visto fare un sorriso a nessuno e ora lo fa a me dopo che mi
ha baciato
“Sei così meravigliosamente
bello Kaede quando sorridi. No non devo fare così, però anche lui ci si
mette adesso, mi innamoro di qualcuno, il ragazzo più bello dello Shohoku,
e vengo finalmente ricambiato e proprio ora mi deve stare alle calcagna un
demone cacciatore? Non è giusto, su Hanamichi sii forte
resisti”
Non riesco a non fargli un
sorriso però non oso aprire bocca così in cominciamo a mangiare in
silenzio scambiandoci sguardi imbarazzati almeno da parte mia, finita la
colazione mi alzo e lo guardo negli occhi
-Ora devo andare a casa a
cambiarmi, grazie di tutto sono in debito verso di te se hai bisogno di
qualcosa non hai che da chiedere-
-Ti andrebbe di venire a
cena da me questa sera?-
-Ma non dovrei essere io a
portarti in un bel ristorante?-
-A me non piace andare in
luoghi affollati preferisco la mia casa-
-Va beh se è proprio questo
quello che vuoi-
-Lo voglio-
-Come vuoi tu ci vediamo a
scuola-
-A presto-
Finalmente è arrivato
l’intervallo per il pranzo io e Mito andiamo sulla terrazza a
mangiare
-Dove sei stato ieri non
sono riuscito a trovarti da nessuna parte-
-E’ successo un incidente
quando c’era la luna piena-
-Un cacciatore?-
-Magari, a quest’ora avrei
già liquidato la faccenda, quello che ho incontrato è un demone
cacciatore-
-Siamo nei guai-
-Sono nei guai, tu devi
starne fuori-
-Hana ascoltami se non
fosse stato per te a quest’ora sarei cibo per i vermi, se ti posso aiutare
io ti aiuto qualsiasi cosa tu dica chiaro?-
-Grazie Yohei da quando è
morto mio padre tu sei l’unico a conoscere il mio segreto e a
sopportarmi-
-Eh lo so il mio è un duro
lavoro-
-Baka-
-Piuttosto vedo che sei in
forma non era poi così brutto in fondo-
-Se è per questo è anche
peggio, devo solo ringraziare la Madre per essere riuscito a fuggire con
una sola ferita-
-Dove sei andato a curarti,
a casa tua non c’eri-
-Da Rukawa-
-Rukawa?-
-Si quando è giunta l’alba
ero davanti al portone di casa sua, è stato molto gentile e poi abbiamo
parlato e ci siamo finalmente chiariti, sai la sua vita è molto simile
alla mia almeno nella parte pubblica-
-E ti ha fatto dormire a
letto o ti ha mandato sul divano-
-Il suo è un letto
matrimoniale abbiamo dormito assieme-
-E ti ha dato il bacio
della buona notte?-
Sento che la mia faccia
esplode da quanto è rossa
-Hana ma non dirmi che lo
hai baciato davvero-
-Quando è suonata la
sveglia lui si è girato e mi è finito sopra e le nostre bocche si sono
toccate-
-Ah mi sembrava strano, ma
dimmi lui ha ricambiato il bacio?-
-Yohei ma che cavolo dici
ti ho detto che è stato un incidente-
-E io ti credo però ti
conosco troppo bene quando ne parlavi avevi la stessa faccia da ebete che
hai assunto le ultime cinquanta no cinquantun volte che hai preso una
cotta-
-E’ così
evidente?-
-Per me si però se fai
abbastanza casino gli altri non se ne dovrebbero accorgere, ma ora non
tergiversare e rispondi alla mia domanda lui ha ricambiato-
-Si- arrossisco ancora di
più
-Appena si è reso conto di
cosa succedeva lui si è messo meglio e mi ha dato un vero
bacio-
-E tu?-
-Gli ho messo la lingua in
bocca-
-E poi?-
-E poi la sveglia ha smesso
di suonare e ci siamo separati imbarazzati al massimo e lui è corso fuori
dalla stanza-
-E non vi siete detti
niente dopo, qualche chiarimento, qualche parolina dolce?-
-Niente ero troppo
imbarazzato per dire qualcosa e poi non lo voglio amare-
-Cosa!? Finalmente trovi
qualcuno che ti si fila e tu non vuoi ricambiare? Ma il demone ti ha
colpito alla testa o cosa?-
-Il demone appunto, non
voglio metterlo in pericolo se lui stesse con me potrebbe essere attaccato
e che possibilità avrebbe? No, mi sono accorto di amarlo troppo per
vederlo morire come mia madre a causa dei cacciatori-
-Hana sai che la tua vita
diventerà un inferno se non assecondi il tuo cuore e poi ora che so che
lui ha passato le stesse tue traversie posso capire meglio il suo silenzio
e se lui si è davvero innamorato di te potresti distruggere la sua vita,
ricorda nulla ferisce come l’amore perché di fronte a esso cadono tutele
nostre barriere-
-Lo so ma almeno resterebbe
vivo-
-Una vita senza amore non è
degna di essere vissuta, dovete incontrarvi da soli e chiarire i vostri
sentimenti, lo farai Hana?-
-Lo incontrerò stasera a
casa sua-
-Accidenti non pensavo di
essere stato così convincente-
-Veramente stamattina gli
ho detto che ero in debito con lui e lui mi ha chiesto di andare a cena da
lui-
-Non perde tempo il ragazzo
ed è anche riuscito a capire come comportarsi con te non lo facevo così
intelligente-
-Ehi attento a come parli
lui è il ragazzo del tensai perciò è chiaro che sia
intelligente-
-Allora lo ammetti che è il
tuo ragazzo?-
“Perché Mito mi riesce
sempre a fregare”
-Hn-
-Che carino hai pure
incominciato a comportarti come lui chissà magari ora riuscirai anche a
giocare a basket-
-Yohei stai rischiando di
fare una brutta fine, e poi non sono ancora sicuro di quello che dirà il
resto della banda-
-Che Rukawa ha battuto la
testa per esserti innamorato di una scimmia rossa come te e basta,
dopotutto se hanno accettato l’idea che io avessi un ragazzo lo devo
principalmente a te quindi non hai scusanti va da lui e digli che
l’ami-
-Non lo so ho ancora tanti
dubbi e a proposito di quel demonietto del tuo ragazzo gli puoi chiedere
di fare qualche indagine per conto mio-
-Certo non ti preoccupare
però smettila di chiamarlo demonietto devo ricordarti chi è che me lo ha
presentato-
Con l’aria più innocente
del mondo
-Chi te lo ha presentato
doveva sicuramente essere un ottima persona-
-Si come no. Hana tornando
al discorso di prima potremmo stare delle ore qui a parlare ma non
risolveremmo niente, l’unica cosa che posso dirti è segui il tuo cuore
come fai sempre, questa è la tua più grande qualità e poi non saresti
Hanamichi Sakuragi se non lo facessi-
-Grazie Yohei, sei proprio
un mito-
-Lo so, che altro potrei
essere visto che il mio migliore amico è un lupo mannaro-
-Che hanno oggi
Hanamichi e Rukawa?- mi chiede Ayako
-In che
senso?-
-Non vedi oggi non si
sono ancora insultati, non hanno litigato ne fatto a botte non è normale e
poi ogni tanto si lanciano certe occhiate tu che ne pensi
Kogure?-
Guardo Sakuragi che sta
tentando di effettuare un tiro da tre punti sotto la supervisione di
Mitsui che gli sta indicando la posizione corretta e poi Rukawa che si sta
allenando li vicino come a controllare cosa facesse Hanamichi
-Non so sembra che siano
come in attesa che l’altro faccia la prima mossa-
-Sembrano quasi due
innamorati che non hanno il coraggio di dichiararsi-
Intanto Hanamichi tira e
la palla entra nel cesto
-Lo sapevo che sono un
tensai sono il re dei rimbalzi e ora anche il re dei…-
-Do’aho-
-Baka kitsune come osi
offendere il grande tensai-
E incominciano a
picchiarsi come al solito
-Come non detto sono i
soliti deficienti-
Detto questo Ayako parte
a dividerli grazie al suo inseparabile ventaglione
“Non cambieranno proprio
mai, chissà se Ayako ha visto giusto sarebbero una bellissima coppia” dopo
un attimo di attenta riflessione “Forse è meglio che non si mettano
assieme la vita della squadra è già abbastanza movimenta ora che non
stanno assieme, insieme chi li fermerebbe più, meno male che il mio
koibito non è più così irruento”
Alla fine degli allenamenti
rimaniamo io e Rukawa per pulire la palestra io faccio strainfretta a
finire i miei lavori per andare in bagno per primo ed evitare una vista
che mi risveglierebbe le parti basse, Kaede finisce un paio di minuti dopo
e io lo aspetto fuori dallo spogliatoio
-Che cosa mi preparerai
stasera?- cercando di dare un tono tranquillo alla mia voce
-Niente-
-Come niente ma non volevi
che cenassimo insieme?-
-Ho ordinato al ristorante
alcuni piatti-
-Ma non dovevi mi sarebbe
bastato un hamburger-
Lui scrolla le spalle e ci
incamminiamo verso casa sua fermandoci al ristorante a prendere la nostra
cena. Incominciamo a mangiare e sento che la mia agitazione si sta
calmando merito anche degli ottimi piatti quando
-Parlami di tua
madre-
Lo guardo sorpreso ma
incomincio a parlare
-Lei era molto alta aveva i
capelli rossi e un fisico che esprimeva forza e grazia allo stesso tempo,
nonostante sentisse molto la nostalgia per la nativa Irlanda non lo faceva
mai vedere e anzi sembrava sprizzare gioia e vitalità da tutti i
pori-
-Come te-
Arrossisco leggermente e
proseguo
-Lei mi ha insegnato molte
cose ad andare in bicicletta, a cucinare, a curarmi da solo dopo aver
fatto a botte e tante altre cose, le volevo molto bene, quando è morta mi
sono sentito morire anch’io, sono caduto in una forte depressione ma poi
ho capito che lei non avrebbe voluto vedermi in quello stato ma allegro e
spensierato come sempre e così con l’aiuto di mio padre e di Yohei sono
riuscito a superare la crisi, e tua madre com’era?-
-Anche lei era alta aveva i
capelli neri folti e lucenti e il suo viso esprimeva una grande dolcezza,
era molto bella come un fiore delicato ma aveva anche una grande volontà e
quando voleva una cosa la otteneva sempre-
-Come te anche se non ti
vedo molto nella parte del fiore delicato-
-Do’aho-
-Però sei bellissimo lo
stesso-
“Aaahhh perché do fiato
alla bocca prima di connetterla con il cervello” poi vedo che mi sorride
un sorriso appena accennato ma bellissimo e penso che in fondo ne valeva
la pena.
-Però sei bellissimo lo
stesso-
“Gli piaccio, non me lo
avrebbe mai e poi ma detto se non gli piacessi, però c’è qualcosa che non
va come se avesse paura. Infondo ha anche ragione in una società come la
nostra che discrimina i diversi non è facile accettare il fatto di
essere gay, soprattutto visto che è la sua prima esperienza però questo
non mi fermerà perché io lo amo" sorrido a questo mio ultimo pensiero e
vedo il suo volto illuminarsi e il mio cuore incomincia improvvisamente a
battere più veloce.
-A me ha insegnato a
fare gli origami degli animali, a orientarmi nei boschi, a fare giochi di
illusionismo ma soprattutto a giocare a basket. Da piccolo ero un bambino
molto timido e introverso e lei era l’unica persona con cui riuscivo a
parlare veramente, visto che mio padre era quasi sempre in viaggio per
lavoro come adesso. Quando è morta desiderai di morire anch’io non c’era
più nessuno che riusciva a capirmi ero solo mio padre cercò di consolarmi
ma io non glielo permisi perché quando lei morì lui era via per un viaggio
di lavoro e per me era come se l’avesse tradita, adesso so che mi
sbagliavo ma allora per me erano quelli i fatti e così mi alienai da tutto
tranne che dal basket perché se non mi affezionavo a niente nulla poteva
ferirmi-
Lui mi guarda e nei suoi
occhi vedo una grande tristezza
-Kaede non devi fare
così l’amore è una cosa meravigliosa e terribile allo stesso tempo,
meraviglioso perché ti da un senso di gioia, di protezione, di completezza
che una persona da sola non può mai pensare di raggiungere ma al tempo
stesso è terribile perché per essere veramente completo tu devi abbassare
tutte le tue barriere per donare te stesso alla persona che ami e quando
questa ti ferisce tu non hai difese ma per quanto profonde siano le tue
ferite non devi mai smettere di amare. Kaede devi promettermi che
ricomincerai a provare amare di nuovo, promettimelo-
-Te lo promette, in
verità io ho già ricominciato ad amare qualcuno- e allungo la mia mano
fino alla sua e gliela stringo, leggo preoccupazione nei suoi occhi, non
capisco
-Kaede ti prego no. E’
meglio se vado via-
Si alza e fa per
andarsene ma io lo prendo per le spalle lo giro e lo guardo negli
occhi, non voglio che tra noi finisca perché lui ha paura
-Perché no? Hai forse
paura del giudizio della gente? Vuoi vivere una vita da ipocrita? Ti
credevo migliore Hanamichi, io credevo che fossi una persona sincera che
non badasse a queste cose, cosa credi che non mi sia accorto che anche tu
provi qualcosa per me? Sei un bastardo…-
Non riesco a finire la
frase perché mi arriva un pugno sotto la mascella che mi mette al tappeto,
alzo la testa e lo vedo pieno di rabbia e amarezza
-Sei un idiota, certo
che mi piaci e sei uno sciocco se pensi che io possa essere in qualche
modo influenzato dalla gente, se io non voglio stare con te è solo per
proteggerti, non ti ricordi come mi hai trovato ieri mattina? Non voglio
che ti succeda qualche cosa?-
Sono sorpreso tra tutte
le possibili spiegazioni non pensavo che fosse questa, sono quasi
commosso, quasi.
-Io so difendermi da
solo do’aho- gli dico mentre mi tiro su
-Non con questa gente,
loro non sentono ragioni-
-Perché c’è la hanno con
te?-
-Ce la hanno con me
perché sono figlio di mia madre e perciò ho ereditato il suo
peccato-
-Che
peccato?-
-Non posso dirtelo Kaede
non posso questo è il mio segreto più grande se te lo dicessi tu non
sopporteresti più neanche la mia vista e io non voglio
perderti-
-Credi davvero che io
sia così immacolato anch’io ho un terribile segreto, e sebbene non te lo
posso rivelare tutto ti posso dire questo la famiglia di mia madre fa
parte di una confraternita segreta-
-Tipo i
ninja?-
-Una specie, quando lei
decise di sposarsi la lasciarono andare però come i ninja anche i figli
dei membri di questa confraternita ricevono un addestramento speciale e io
dovevo essere preso e addestrato come gli altri solo che mia madre si
oppose e l’unico modo per impedire che mi prendessero era che lei si
suicidasse, io ero ignaro di tutto questo ma la sera del funerale venne
mio nonno e mi raccontò tutto e quando si riferì a mia madre disse che era
una vera seccatura dover rimpiazzare uno strumento tanto utile come lei,
uno strumento hai capito, ma la cosa peggiore di tutto fu che capii che io
ero la causa della sua morte io e non mio padre-
-Kaede mi
dispiace-
-Ascolta io da allora
non ho mai permesso a nessuno di legarsi a me perché non volevo che
morissero per causa mia. Poi sei arrivato tu che con la tua vitalità sei
riuscito a scuotermi dal mio torpore e ora mi vuoi abbandonare perché hai
paura per me.
Hana non voglio tornare
a sentire quel vuoto, lasciamo i nostri segreti nei luoghi oscuri in cui
li teniamo e viviamo semplicemente la nostra vita insieme, se però te ne
vuoi andare fallo adesso e non tornare più indietro-
Vedo in lui il conflitto
interiore che piano piano incomincia a scemare fino a che lo vedo prendere
una decisione
-Kaede per quanto ti ami
non vorrei mai mettere in pericolo la tua vita quindi dovrei
lasciarti-
Sento che il mondo sta
cadendo a pezzi poi sento una mano sulla mia guancia
-Ma l’istinto mi dice
che se lo facessi sarei veramente un do’aho e io mi voglio fidare del mio
istinto- si avvicina, mi abbraccia e mi bacia
Mai bacio fu più
meraviglioso e più sofferto.
All’inizio è piuttosto
casto poi la passione incomincia a travolgerci e spingo la mia lingua
contro le sue labbra assaporandone il sapore finchè non le dischiude e mi
lascia entrare, le nostre lingue incominciano una danza lenta e sensuale
imitate dalle nostre mani che esplorano ogni centimetro dei nostri caldi
corpi.
Alla fine dobbiamo
interrompere il nostro bacio per tornare a respirare, nei suoi occhi vedo
la stessa felicità che deve esserci nei miei
“E pensare che potevo
perdere tutto questo”
-Vieni, ti
voglio-
Mi prede per mano e
incomincia a dirigersi verso le scale ma io lo trattengo
-Kaede aspetta non è
necessario farlo subito, non voglio forzarti-
Lui si gira e mi
guarda serio e al tempo stesso felice
-Hana se c’è mai stato
qualcosa di certo nella mia vita è che ti voglio adesso, e ora
vieni-
Le ultime parole non erano
una richiesta ma un ordine ed è meglio non contraddire mai gli ordini
della kitsune soprattutto se corrispondono alla volontà del
tensai.
Arriviamo in camera da
letto e ricominciamo a baciarci, sento le sue mani che prendono il bordo
della mia maglietta e la tirano su, il tempo di un breve respiro e le
nostre labbra sono di nuovo unite. Adesso le sue mani mi provocano dei
brividi di piacere quando tocca la mia pelle nuda, non resisto e gli tolgo
la maglietta e imito i suoi gesti, noto con piacere che fanno anche a lui
un certo effetto. Continuiamo così per un tempo indefinito poi le nostre
mani incominciano ad armeggiare con le cinture e i pantaloni e rimaniamo
solo con i boxer in cui sono evidenti le nostre virilità tese allo spasmo
per stringerci nuovamente gemendo di piacere quando vengono a contatto, un
contatto che si trasforma presto in un strofinarsi continuo dei nostri
corpi che porta ad un piacere sempre più intenso.
-Hana non resisto
più-
-Neanch’io-
Ci separiamo e ci togliamo
i boxer e finalmente posso ammirarlo, la sua pelle candida lo fa apparire
bellissimo e irreale come un sogno, il mio sogno, il suo corpo è come
scolpito nell’avorio dalle lunghe ore di allenamento e il suo membro
svetta turgido tra le sue gambe.
“Kami sama non sono mai
stato così eccitato nemmeno quando leggevo i giornali porno con Yohei e lo
sto solo guardando”
finalmente lo posso ammirare, la sua pelle è abbronzata e noto che
non ci sono parti più chiare (cosa volete anch’io mi tolgo qualche sfizio
quando vado in terrazza a guardare il panorama NdAuramasda) i suoi muscoli
sembrano guizzare per l’eccitazione e “Kami sama c’è l’ha davvero grosso”
non riesco a staccare gli occhi da li
Lo prendo per mano io mi
stendo sul letto e lui si stende su di me, incomincia a baciarmi
delicatamente sulla bocca e piano piano scende fino al collo e prosegue
fino a raggiungere un capezzolo già duro come il marmo e incomincia a
succhiarlo e a morderlo facendomi mugolare di piacere, poi scende in modo
molto lascivo abbandonando una scia di saliva fino ad arrivare all’inguine
per risalire leccando tutta la lunghezza del mio sesso e incomincia a far
girare la lingua sulla punta facendomi provare un piacere che riesco a
malapena a sopportare soprattutto perché non smette di fissarmi con occhi
pieni di una passione che nessuno gli crederebbe capace, finchè non
resisto più e sbotto
-Kaede prendilo in
bocca!-
Lui soddisfatto di essersi
fatto pregare lo introduce subito in bocca e io vengo quasi sopraffatto
dalle sensazioni: il caldo umido, la suzione, l’estasi, sono quasi
venuto.
Lentamente dopo i primi
momenti in cui riesco solo a gemere e a pronunciare il suo nome riguadagno
un po’ di controllo e incomincio a bearmi della vista del suo corpo quando
mi viene un idea geniale, è naturale sono il tensai.
-Aspetta amore-
Mi guarda con fare
interrogativo e io lo allontano leggermente
-Mi è venuta un ideuccia- e
sorrido a rassicurarlo che non se ne pentirà.
Lo faccio girare su un
fianco e dopo avergli dato un bacio mi sdraio davanti a lui in modo che le
nostre facce si godano uno spettacolo molto interessante.
-Ricomincia
amore-
Appena sento la sua bocca
intorno a me io incomincio a succhiare la sua virilità pulsante facendoci
gemere a vicenda, le sensazioni sono fantastiche non solo per il piacere
che ricevo da lui ma anche quello che sento che gli sto dando attraverso
la mia bocca e che si riflette in tutto il suo corpo per tornare nel mio,
siamo come un unico essere che riesce a sentire contemporaneamente il
piacere che da attraverso quello che riceve.
Ci perdiamo nell’estasi
quando all’improvviso la sua bocca mi lascia e sento come una sensazione
di perdita, poi prende la mia mano e si porta due dita in bocca
incominciando a succhiarle
-Sei sicuro?-
-Si-
Si stende e apre le gambe
per facilitarmi l’accesso alla sua fessura che incomincio a leccare per
rilassarlo e lo sento gemere di piacere al che incomincio a infilargli un
dito che è prontamente bloccato dai suoi muscoli
-Rilassati- per aiutarlo
incomincio a succhiarlo finchè non si rilassa abbastanza da permettermi di
muovere il dito dentro e fuori di lui con facilità e allora ne aggiungo un
altro e poi anche il terzo finchè non lo sento mugolare di piacere per
entrambi i trattamenti, allora mi alzo e mi avvino a lui per baciarlo e
per mettermi in posizione
-Hana fa piano, ce l’hai un
pochino grande-
-Cercherò di farti meno
male possibile-
Per cercare di aiutarlo
incomincio a masturbarlo e mi posiziono a contatto con l’entrata della sua
fessura e incomincio a spingere finchè la punta non entra causandomi un
esplosione di piacere e a Kaede una smorfia di dolore
-Vai avanti- continuo a
penetrarlo lentamente “Come è stretto, non pensavo si potesse avere delle
sensazioni così intense, sono avvolto nel piacere” e finalmente i nostri
corpi sono uniti e mi fermo, sul suo volto bellissimo contratto per il
dolore scendono due lacrime che io gli lecco via mentre continuo il
massaggio al suo membro per dargli un po’ di sollievo.
-Hana fa piano, ce l’hai
un pochino grande-
-Cercherò di farti meno
male possibile-
Incomincia a
masturbarmi, lo sento premere contro di me ed entrare, mi mordo il labbro
per non urlare, lo vedo esitare preoccupato per me ma devo resistere per
lui
-Vai
avanti-
Perché l’ho detto? Sento
che il mio corpo sta per spaccarsi in due anche se attenuato dal piacere
che mi da la sua mano il dolore è così intenso che sento scendere due
lacrime, poi finalmente lo sento appoggiarsi a me e vedo il suo viso
avvolto dall’estasi e dalla preoccupazione e a quella vista il dolore
diminuisce un po’ e gli sorrido e lo vedo scendere verso di me per
leccarmi le lacrime e baciarmi con passione.
Rimaniamo fermi poi
incomincio a sentire delle piccole spinte che mi causano delle stilettate
di dolore ma anche un senso di piacere che sento crescere sempre di più
finchè non incomincio anch’io a unirmi al suo ritmo che aumenta dandomi
sempre più piacere e facendomi mugolare come un ossesso.
Incomincio a dare delle
piccole spinte cercando di trattenermi dal penetrarlo con passione come mi
urla il mio corpo invaso da una estasi mai sperimentata prima
“Kaede sei così stretto,
non so per quanto riuscirò a trattenermi”
Vedo il suo volto di solito
inespressivo passare dal dolore al piacere e all’improvviso lo sento
ricambiare le mie spinte, capisco che vuole di più e io lo accontento
subito aumentando la velocità portandoci a nuove vette di godimento e
facendoci gemere senza ritegno.
-Più forte Hana-
Queste parole mi fanno
provare un brivido di anticipazione per ciò che sto per provare,
incomincio a dare spinte sempre più forti che squassano i nostri corpi e
che mi portano sempre più vicino al nostro limite finchè non lo raggiungo
e vengo
-AAAUUUUUUUUUU!!!-
Ululo tutto il mio piacere
e mi accascio sfinito su Kaede e guardandolo negli occhi gli
dico
-Ti amo Kaede-
Lui mi guarda con quei suoi
bellissimi occhi azzurri che ora sono pieni di passione, di godimento, di
fastidio “Di fastidio!? Non gli è piaciuto? No, lui gemeva più di me, sono
un tensai anche in questo, ma allora cos’è?”
-C’è qualcosa che non va
tesoro?-
-Non ti sei accorto di
niente?-
-Beh mi sembravi
soddisfatto-
-E lo ero però non ti pare
di aver dimenticato niente?-
All’improvviso sento la
forma del suo pene turgido contro il mio addome e capisco che voleva
venire con me ma io ho altri programmi
-Ricordati che il tensai
non si dimentica mai di nulla e se fa una cosa c’è sempre un
motivo-
-E quale
sarebbe?-
Mi chiede con sguardo
irritato che diventa sorpreso quando mi porto la sua mano alla bocca e
incomincio a succhiare le sue lunghe dita
-Ti amo stupida volpe e se
tu ti sei concesso io non posso essere da meno, dopotutto non mi sembra
che sia stata un esperienza così brutta, certo c’è da dire che io parto
avvantaggiato perché sono il tensai-
-Do’aho-
Nella sua voce c’è una nota
di gioia che mi rende felice come pure il suo bacio appassionato che ci
scambiamo quando invertiamo le nostre posizioni. Interrompiamo il nostro
bacio e lui incomincia a scendere lasciandosi dietro una scia di baci
finchè non arriva alla mia fessura e incomincia a prepararmi, quando
incomincio a mugolare toglie le dita
-Rilassati-
Lo sento premere contro di
me ed entrare, un onda di dolore mi attraversa il corpo mentre lui
continua inesorabilmente a entrare in me fino a che i nostri corpi si
toccano
-Rilassati lo so che fa
male ma tra poco passerà e godrai anche tu-
Io gli sorrido mentre lo
sento muovere piano dentro di me e piano piano il dolore scompare per
essere rimpiazzato dal piacere, un piacere diverso da quello provato prima
ma comunque intenso e meraviglioso soprattutto perché lo ricevo dalla mia
kitsune.
La sua faccia di solito
inespressiva ora sembra trasfigurata dalla passione che prova solo per me
e io sento di amarlo ancora di più e glielo dimostro con i miei gemiti
sempre più forti
Non ci posso ancora
credere, è meraviglioso, no lui è meraviglioso perché si vuole concedere
per amore, io lo ho fatto perché lo volevo legare a me per sentire ancora
la sua rumorosa e dolce presenza sempre vicino a me e per questo mi
sembrava un piccolo prezzo concedermi a lui, anzi dopo i primi attimi
invece di provare solo dolore mi sono ritrovato a ricevere un piacere che
non credevo di poter provare amandolo ancoro di più ma ora con questo suo
gesto capisco veramente quanto sia speciale e quanto io sia fortunato che
lui mi ami.
-Rilassati-
Premo contro di lui la
mia virilità ed entro, un onda di piacere mi attraversa il corpo mentre
lui fa una smorfia del dolore che so sta provando adesso, continuo a
spingere e mi sento avvolto da nuove e magnifiche sensazioni fino a che
non ci uniamo, vedo che al contrario di me lui non è molto contento di ciò
che sta provando ma lo capisco molto bene e perciò so cosa fare per farlo
stare meglio
-Rilassati lo so
che fa male ma tra poco passerà e godrai anche tu-
Incomincio a dare delle
piccole spinte e lo sento rilassarsi ad ogni colpo e sul suo viso ritorna
quell’aria felice che mi piace da morire, oh Hana quante sensazioni
meravigliose mi sai dare, non riesco più a trattenermi e aumento il ritmo
e sono ricompensato dai tuoi gemiti che si uniscono ai miei formando una
musica sensuale e piena della nostra passione.
Non so per quanto tempo
vado avanti il tempo è affogato nell’oceano della nostra passione, sento
che non ce la farò a resistere ancora a lungo, anzi non ce la
faccio
-AAAAAHHHHHHH!!!-
Mi accascio su di lui e
lo fisso nei suoi occhi e vi leggo lo stesso piacere che mi continua ad
avvolgere e capisco quanto profondamente mi sia entrato dentro (Nei
sentimenti, hentai NdRu beh anche da qualche altra parte NdAuramasda), ed
anche se mi spaventa so di amarlo e di non poter più fare a meno di lui e
sebbene il mio io mi dica che è un errore perché sto per perdere la mia
libertà a me non importa perché l’importante è in quello che sto per
dirgli
-Ti amo
Hanamichi-
Sembra che il suo volto
si illumini di quella luce interiore che lo caratterizza e sprizza
felicità da tutti i pori e io mi sento veramente felice,
poi
-Kitsune non è che hai
dimenticato qualcosa?-
Lo guardo senza capire
bene poi sento qualcosa di duro contro la mia pancia e capisco e gli
sorrido maliziosamente
-Si può
rimediare-
Owari
Auramasda: bene e il primo
capitolo è finito piaciuto?
Ru: un po’ piatto anche se
migliora leggermente nel finale
Auramasda: hentai, e tu
Hana ti è piaciuta?
Hana: Si però non è
completa
Auramasda: come no ci ho
messo il mistero, i vostri sentimenti, l’intreccio amoroso, ci ho messo
pure la lemon e questa è pure la mia prima ff che vuoi di più?
Hana: far finire la lemon
io sono rimasto un po’ in sospeso
Auramasda:-_____-;;;
Ru: non ti preoccupare, tu
non hai più bisogno di noi fino al prossimo capitolo vero?
Auramasda:*______*
Mito: Auramasda ma è vero
che ho il ragazzo?
Auramasda: certo Yohei
caro
Mito: Evvai finalmente ho
anch’io una storia yaoi e non mi devo beccare quella babbuina di Haruko, a
proposito chi è?
Auramasda:
segreto
Mito: non vale devi dirmelo
dopotutto sei in debito per quella battutaccia sul mio nome era
pietosa
Auramasda: attento a come
parli mi devi portare rispetto oppure ti scrivo una trheesome con Akagi e Haruko cosa mi
dici adesso?
Ops è svenuto vabbè visto
che nessuno mi disturba più ringrazio tutti quelli che hanno letto questa
fic
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