Luce e ombra

parte XVI - E' la fine?

di Jody


- Cosa è successo? Dov’è Goku? - chiese Gojyo ancora sotto shock, mentre si voltava in direzione della Dea Kanon; anche gli altri si voltarono verso di lei, in attesa della risposta, mentre Sanzo era inginocchiato davanti alla balaustra del terrazzo, continuando a chiamare la sua scimmia, con le lacrime copiose che gli rigavano il volto, mescolandosi alle lacrime che il cielo stava versando.
- Non lo so - rispose, alla fine, tristemente la dea.
Sanzo, come risvegliato da quelle parole, si alzò e con grandi falcate attraversò lo spazio che lo divideva dalla dea, mentre una rabbia incontrollata lo assaliva, facendo tremare tutto il suo essere.
- TU, DANNATA, DIMMI DOV’E’ GOKU! - urlò, mentre stringeva con una mano, il collo della divinità che, del tutto impreparata, si ritrovò a soffocare.
- Lasciala Sanzo, ti prego fermati, cerca di ragionare! - disse Hakkai, cercando di liberare la divinità dalla stretta di Sanzo. - Così non risolveremo niente! Basta, smettila! - continuò a dire e, lentamente, Sanzo mollò la presa.
La dea si massaggiò il collo.
- La profezia… Nataku, ho bisogno del tuo aiuto per trovarlo - disse la dea, prendendogli le mani e concentrandosi per ritrovare l’aura di Goku; dopo poco una voce, di uomo e donna insieme, portata dal vento, spezzò il silenzio che si era creato.
- Perché lo cercate? Cosa volete da lui? -
- Lo cerchiamo per poterlo riportare da noi per aiutarlo - rispose Kanzeon
- Menzogna! Dea della Misericordia, Dio della Guerra, la vostra è solo una menzogna! Non cercatelo, non lo troverete! - rispose la strana voce nel vento.
A quelle parole, un impulso improvviso nacque nei cuori di Sanzo, Gojyo e Hakkai, che simultaneamente, si unirono alle due divinità creando un cerchio.
- Ascolta la nostra preghiera, dacci il permesso di ritrovare Seiten Taisei Son Goku - dissero in coro i tre compagni.
- Perché? Cosa volete? - chiese nuovamente la voce
- Perché gli vogliamo bene, siamo la sua famiglia, vogliamo riaverlo con noi, perché senza di lui noi non possiamo vivere - risposero sempre in coro, senza esitare, consapevoli della verità delle parole pronunciate con tutto il loro cuore.
Dopo un tempo che parve eterno, la voce rispose
- Lo troverete dove il cielo si unisce alla terra, ma per riaverlo cosa siete disposti a sacrificare? -
- La vita e l’anima! - risposero
- Il permesso vi è stato accordato! - disse la voce prima di sparire. Il cerchio creatosi si spezzò.
- Di chi era quella voce? - chiese Gojyo
- Davvero non l’hai capito? - disse Kanzeon con un sorrisetto sarcastico
- Forza andiamo - disse autoritario Sanzo, riprendendo il suo solito sangue freddo
- Come andiamo? Dove andiamo? - chiese Gojyo
- A riprendere la stupida scimmia, mi sembra ovvio! - rispose scocciato Sanzo
- Si, ma dove? - chiese Gojyo con la rabbia che gli stava montando
- Dove il cielo si unisce alla terra - disse tranquillo Hakkai
- Certo mi sembra logico - disse Gojyo sarcastico
- Scusa, hai ragione, andiamo alla roccia sacra dove è nato Goku! - disse Hakkai col suo solito sorriso
- Adesso è più chiaro! - disse Gojyo accendendosi una sigaretta. - Allora da che parte Bonzo! - continuò
- Al villaggio - disse noncurante Sanzo
- Bene allora cosa aspettiamo! - disse Gojyo col suo sorriso da seduttore
- Tzè - disse Sanzo col suo ghigno sarcastico, e tutti insieme si avviarono alla porta.
- Io avrei un’idea migliore - disse Nataku guardando negli occhi la dea
- Come sarebbe? - chiese gelido Sanzo
- Vi porteremo noi, così arriverete subito! - rispose Nataku
- Credo che faremo bene ad accettare il loro aiuto - disse tranquillo Hakkai
- Non mi fido di loro! - disse fra i denti Sanzo
- Lo so, non abbiamo altra scelta! - disse ancora Hakkai
I tre si guardarono negli occhi, non avevano bisogno di parlare tra loro, per capirsi bastava uno sguardo. Era sempre stato così, e i due dei, rividero la stessa scena di 500 anni prima, quando decisero di salvare a tutti i costi il loro piccolo amico… lo stesso sguardo deciso, fiero… lo stesso sguardo prima di morire!
Circondati da un fascio di luce, arrivarono a destinazione.
I tre compagni videro il corpo di Goku, giacere immobile su una specie di altare.
- Così siete giunti! - disse la voce di uomo e donna nel vento.
- Diteci, vi prego, la profezia si sta avverando? - chiese perplessa la dea.
- Quale profezia? - chiese sospettoso Sanzo.
- Quando il tempo del caos giungerà, il cielo e la terra si uniranno, generando una vita… un essere portatore di luce e d’ombra. Da esso dipenderà il futuro di ogni essere vivente, sia sulla terra, sia nei cieli. Tre anime, scelte dal cielo suo padre, gli si affiancheranno. Il giorno in cui il suo corpo giacerà privo di vita, prima che la sua anima venga inghiottita dall’ombra, le tre anime a lui legate, potranno richiamarlo a nuova vita. La luce e l’ombra verranno unite ed egli risorgerà come Essere Supremo, che comanderà sul cielo e la terra. Tremate dei immortali, tremate demoni e voi tutte, creature mortali, la vita o la morte giungeranno quando l’Essere Supremo risorgerà! - recitò la dea.
- Ma cosa… - cercò di dire Gojyo.
- Seiten Taisei Son Goku, il nostro figlio, nato per nostra volontà con il destino di debellare il caos che regna sovrano e di purificare o distruggere, sia il mondo terrestre, sia il mondo celeste solo a lui spetterà la decisione finale di vita o di morte! - disse la voce nel vento.
- Goku, il nostro Goku sapeva tutto questo? - chiese sbalordito Hakkai
- Solo in parte, sapeva che dalla sua lotta interiore, fra la luce e l’ombra, dipendeva la stabilità dei vostri due mondi. Poteva scegliere, morire per donare la vita, oppure vivere per dare la morte! - rispose la voce.
- Ho scelto di morire per permettere a voi di vivere! - ritornarono forti della decisione, le parole di Goku.
- Ora a voi la scelta, volete ancora riportarlo in vita? - chiese nuovamente la voce.
I tre compagni, si guardarono negli occhi, sguardi decisi, sarebbero andati fino in fondo!
- Dicci cosa dobbiamo fare! - disse deciso Sanzo, parlando anche per Hakkai e Gojyo.
Il vento li trasportò fino al corpo di Goku; Hakkai e Gojyo ai lati, all’altezza del cuore, Sanzo al centro, all’altezza del volto. Una luce accecante comparve davanti ai piedi del ragazzo; in quella luce si distinguevano le figure di un uomo e di una donna, gli stessi che avevano visto al fianco di Goku.
Le loro braccia si mossero, stendendosi in avanti. Dei tagli, comparvero sui loro polsi, il sangue prese a sgorgare copioso, impregnando il petto ed il volto del ragazzo.
Un’aura dorata circondò il suo corpo, che adesso stava assorbendo il sangue, ridandogli la vita; mentre i cuori di Sanzo, Hakkai e Gojyo, invocavano il suo nome. Lacrime sgorgarono dagli occhi chiusi di Goku, nello stesso istante, i tagli sui loro polsi si chiusero e le figure di luce scomparvero.

“Che pace, qui nel buio dove solo io esisto! Qui le mie paure svaniscono… sento i loro richiami, ma non voglio ascoltarli è per il loro bene… si questa volta ho preso la decisione giusta però… però mi mancano e mi manca la sua luce, il suo amore… ormai non ha più importanza…”
- Sei sicuro della tua scelta? -
“Si!”
- Ma tu gli vuoi bene? -
“Si”
- E’ per loro che hai scelto? -
“Si, ma anche per me, perché non potrei comunque più vivere sapendo di averli uccisi!”
- Sai qual è il motivo per cui sei nato? Sai chi sono i tuoi genitori? -
“Si”
- Lo sai, quei ragazzi hanno scelto di sacrificarsi affinché tu continui a vivere -
“No, lasciateli stare, non fategli del male vi prego!”
- Le tue lacrime… piccole gocce di luce, pure come la tua anima, che ha saputo essere forte… hai scelto di morire, hai deciso di sacrificare la tua vita per dei semplici mortali… Vai Seiten Taisei Son Goku, infine è giunto il tempo di tornare… sai bene qual è il tuo compito e lo porterai a termine… tu l’Essere Supremo avrai pieno controllo sui tuoi poteri e dei compagni al tuo fianco… il viaggio sarà lungo e pieno di pericoli, tenteranno in ogni modo di fermarti, molte lacrime ancora piangerai prima della fine, lacrime purificatrici… Vai Seiten Taisei Son Goku, noi veglieremo sul tuo cammino… vai figlio! -

La terra tremò sotto i loro piedi, mentre le nubi si diradavano ed appariva la luna, splendente come non mai. Nell’aria si percepiva un potere immenso, tutti gli esseri viventi lo percepivano distintamente… l’aura dorata che avvolgeva il corpo di Goku, rinchiudendolo in una bolla di luce, si fece sempre più intensa, accecante, mentre s’innalzava al di sopra di tutti.
Kanzeon e Nataku, s’inginocchiarono in segno di rispetto, mentre al loro fianco apparvero Homura, Zenon e Shien, richiamati dalla forte energia, inginocchiandosi a loro volta. Lo stesso accadde anche per Kougaiji e il suo seguito, ed alle altre divinità scese dal mondo celeste. I tre compagni, guardavano il susseguirsi degli eventi con sbalordimento, meraviglia e confusione. Un boato assordante infranse il silenzio, la bolla di luce sprigionò il suo enorme potere, rivelando la figura di Goku.
Lentamente ridiscese e si fermò davanti ai suoi compagni; ma quello che avevano davanti ai loro occhi, non era più un ragazzino, era un giovane uomo, non più demone… i lunghi capelli castani, smossi da una leggera brezza, non erano più tenuti fermi dal diadema, il corpo snello e scolpito coperto da pantaloni di seta bianca con ricami in fili d’argento sui fianchi, la casacca uguale ai pantaloni, lasciata aperta a mostrare il suo petto, minuto ma muscoloso, dalle spalle un mantello d’argento che svolazzava leggero, i piedi nudi ed il volto rilassato in un dolce sorriso, gli occhi chiusi, ancora avvolto dall’aura dorata. Un giovane dio, no… quel ragazzo era qualcosa di più grande, di più bello… mai avevano visto niente di più splendido!
Lentamente il giovane aprì gli occhi… due pozze d’oro, limpide, piene di vita, sorridenti e piene d’amore e d’affetto per i suoi compagni.
- G-Goku? - chiese titubante Sanzo, facendo un passo verso il giovane
Goku rispose guardandolo negli occhi, quello sguardo che era solo per il monaco, uno sguardo colmo di amore incondizionato e devozione, e con il sorriso luminoso che rivolgeva solo a lui. Sanzo cadde sulle ginocchia, i suoi occhi d’ametista fissi in quelli d’oro, ma non più freddi e indifferenti, ma caldi e pieni d’amore inespresso, mentre lacrime scivolavano via da essi rendendoli ancor più belli. Goku s’inginocchiò davanti al suo sole, prima passandogli dolcemente una mano sulla guancia, poi abbracciandolo a se teneramente, ad infondergli tutto il suo amore, mentre lo rimetteva in piedi. Il monaco ricambiò il suo abbraccio, avvolgendolo con le sue braccia e stringendoselo al petto, come ad inglobarlo nel suo corpo, con fare possessivo, protettivo, ma pieno del suo amore per quella scimmietta petulante e rumorosa. Goku si sciolse lentamente, riluttante, dalle braccia del suo sole, soltanto per unire anche Gojyo e Hakkai in un unico abbraccio collettivo; mentre lacrime di gioia solcavano i loro visi. Anche sui volti dei presenti, scendevano lacrime alla visione di quei quattro, uniti, legati fra loro, da un affetto sincero, puro, indissolubile, capace di superare tutti gli ostacoli, le incomprensioni, finanche il tempo e lo spazio!
- Avreste veramente sacrificato la vostra vita per me? - chiese Goku, con una voce dolce armoniosa, non più di bambino, ma non ancora di uomo, fresca e squillante, come il suo essere, sciogliendo l’abbraccio.
- Si, come tu hai fatto per noi - rispose Hakkai dolcemente, mostrando un vero sorriso pieno d’affetto, scompigliandogli i capelli.
- Grazie a voi sono rinato nella mia vera forma - disse commosso Goku
- L’ora è giunta! Mirate colui a cui si deve la vostra sorte! Colui che porterà la vita e la pace! Inginocchiatevi di fronte al nostro figlio, Seiten Taisei Son Goku! - disse la voce nel vento.