Luce e ombra

parte XV - Verità rivelate

di Jody


Il giorno dopo, due stanchi occhi color dell’oro si aprirono, trovandosi imprigionati in due d’ametista, il corpo stretto in un caldo abbraccio.
- Buongiorno, hai dormito bene? - chiese dolcemente Sanzo.
Il giovane demone lo guardò confuso… cosa ci faceva lì Sanzo?
- Hai sete? - chiese ancora il biondo, mentre prendeva un bicchiere di acqua e aiutava Goku a bere.
- Finalmente ti sei svegliato scimmia! - disse Gojyo allegramente.
- Sai Goku, ci hai fatto preoccupare! - disse gentilmente Hakkai.
Gojyo, Hakkai, anche loro erano lì… ma come era possibile? Solo lui e… ora capiva!
- Mi dispiace - rispose Goku tristemente, cercando di alzarsi, ma due mani lo fermarono delicatamente, ma decise.
- Sei molto debole, non puoi ancora alzarti - disse pacatamente Sanzo.
- Dov’è Nataku? - chiese Goku stancamente.
- Non lo sappiamo, è andato via ieri con Shien e non è ancora tornato - disse gentilmente Hakkai.
- Ho capito - rispose Goku, sospirando e chiudendo gli occhi.
- Ehi scimmia, è vero che siete amici? - chiese curioso Gojyo.
- Una volta, 500 anni fa - disse Goku tristemente, mentre immagini piene di sangue passavano davanti ai suoi occhi, mentre il silenzio calò nella stanza.
- Ehi Goku, guarda ho imparato a pescare! Stasera pesce!! - disse allegro Nataku, apparendo nella stanza mostrando l’enorme pesce che aveva pescato, guadagnandosi delle occhiate perplesse dai tre uomini.
- Beh che c’è? - chiese curioso Nataku.
- Principe Nataku, vede quello che ha pescato è uno squalo! - disse gentilmente Hakkai.
- Allora? - chiese perplesso Nataku.
- Nat quello non si mangia! - rispose divertito Goku.
- Oh, beh allora… senti non lo diciamo ad Homura, sai che bello scherzo che gli facciamo? - disse allegro Nataku.
- Tzè - disse divertito Sanzo.
- Nat, devi spiegarmi perché non hai mantenuto la promessa! - disse serio Goku guardando severo Nataku negli occhi.
- Potete lasciarci soli per favore? - disse altrettanto serio Nataku, senza smettere di fissare Goku negli occhi.
- Ma… - cominciò a dire Gojyo.
- Andiamo - disse Sanzo, avvicinandosi alla porta; una volta usciti Sanzo si accese una sigaretta.
- Ehi, bonzo perché siamo andati via? - chiese Gojyo, ma il monaco non rispose.
Homura apparve davanti a loro.
- Venite con me! - gli disse, e, senza aspettare risposta, li trasportò in una terrazza, posta dalla quale potevano ascoltare i discorsi di Goku e Nataku.
- Perché ci hai portato qui? - chiese sospettoso Sanzo.
- E’ il volere del Sommo Nataku, che voi ascoltiate, altre cose vi saranno svelate - disse atono Homura.
Sanzo e gli altri, non riuscirono a ribattere, perché giunsero chiare le voci di Goku e Nataku.

- Perché li hai portati qui? - chiese a bruciapelo Goku innervosito.
- Perché solo loro potevano aiutarti - rispose Nataku severo.
- Mi sembra che non ti avevo chiesto questo! - disse nervoso Goku.
- So benissimo cosa mi avevi chiesto, ma ho dovuto farlo! Solo loro, anzi Lui, poteva aiutarti e così è stato! - rispose arrabbiato Nataku.
- Ho fatto di tutto perché non gli succedesse niente, invece, hai rischiato che io li uccidessi di nuovo! - disse Goku arrabbiato.
- Lo so, ma non era giusto quello che avevi deciso, ed io ho dovuto tentare! So benissimo che tu senza il tuo sole non puoi vivere, ho preso tutte le preoccupazioni necessarie, e se… e se avessero fallito, allora avrei fatto come tu volevi! - rispose tristemente Nataku.
- Nat, tu non capisci, non sai niente!!! Dovevate lasciarmi morire!!! - urlò fuori di se Goku.
- Goku! - sussurrò dolcemente Nataku, stringendo a se Goku.
- Lasciami - sibilò Goku con astio allontanandolo.
- Goku, noi tutti non volevamo perderti! - disse tristemente Nataku.
Una risata senza gioia, crudele, echeggiò nella stanza.
- Goku ma… - cercò di dire Nataku, con voce tremante, impaurito dalla reazione dell’amico. - Noi ti vogliamo bene e lo sai, soprattutto Konzen, lui ti ama - continuò dolcemente Nataku
- Tzè - disse Goku con un ghigno amaro sul volto.
- E’ vero, sono stati Konzen, Tenpou e Kenren a rinsaldare il tuo sigillo, mentre Kanzeon ha permesso che la vita non abbandonasse il tuo corpo - disse il giovane dio.
Una risata amara fu la risposta.
- Goku! - disse triste Nataku.
Perché il suo amico non gli credeva? Eppure gli stava dicendo la verità!
- Ancora una volta, vi siete presi gioco di me e della mia vita! - disse con cattiveria, alzandosi dal letto ed andando sulla terrazza, poggiando le mani sulla balaustra.
Il giovane dio, si avvicinò a Goku, quel tanto che gli permise di vederne il profilo, rimanendo immobile a fissarlo.
I suoi lunghi capelli, smossi da una tiepida brezza, il volto ed il corpo e gli occhi, splendenti di oro fuso, carichi di tristezza, inondati dalla luce del sole, facendo risplendere la sua pelle di luce dorata, avvolgendolo di una bellezza eterea… un angelo disceso dal cielo… questo vedevano Nataku e gli altri (che si trovavano sulla terrazza al piano di sotto, spostata sulla destra, nascosta agli occhi dell’eretico) rimanendo senza fiato dalla bellezza unica del piccolo Goku, no non più piccolo, ora un giovane uomo!
- Goku - disse Nataku, ripresosi dalla meraviglia ed appoggiandogli una mano sulla spalla destra.
- Sai Nat, io ora ricordo tutto e voglio raccontarti una storia…

In una notte di luna piena, nacque un essere destinato a rinchiudere in se l’ombra e la luce, separate, distinte in equilibrio tra loro… egli era nato affinché il caos, causato dall’ombra, non prendesse la supremazia sulla luce, accogliendola dentro di se, conoscendo solo l’odio ed il dolore per rafforzare la luce che continuava a risplendere… fino al giorno in cui, la sua anima spezzata venisse riunita… solo la sua volontà poté decidere tra vivere e portare l’oscurità, o morire per portare la luce… solo lui poteva scegliere, ma scegliere non è mai facile, quando vorresti continuare a vivere! Per aiutarlo a portare la luce gli venne messo un sigillo… si dice che solo gli dei superiori possano crearlo, che serva a contenere il potere maligno e a mantenere la forma umana; però questo è vero solo in parte. Esso non serve a limitare il potere, ma ad amplificare la forza spirituale, per aiutare a gestire la forza immensa che scorre nelle vene, affinché il corpo non ne venga travolto, lasciando dietro di se solo la distruzione e la morte di ogni essere vivente! - raccontò Goku con voce calma e pacata. Nataku rimase muto, incapace di dire qualcosa dopo questa rivelazione.
- Sai un’altra cosa? Adesso il sigillo non serve a niente, Sei mi ha lasciato, ed io sto morendo, e nessuno potrà impedirlo, questa è stata la mia scelta! - disse amareggiato Goku, poco prima che una fitta lancinante al petto lo costrinse ad inginocchiarsi. Gocce di sudore gli rigarono il volto, contratto in una smorfia di dolore, mentre con una mano si stringeva il petto all’altezza del cuore.
- Tutta la mia vita era solo per arrivare a questo momento, ho indebolito il mio corpo, affinché se Sei avesse preso il controllo, non potesse distruggere niente! Sapevo che non avresti mai mantenuto la promessa, ho anche dato hai miei compagni il potere di distruggermi quando il diadema si fosse spezzato, ma io dovevo compiere il mio destino! Sono nato solo per portare in me il dolore che era destinato agli esseri viventi, affinché potessero essere lasciati in pace. La mia morte porterà nuova vita… argh… la fine è vicina - disse col fiatone il demone eretico, mentre con un gesto elegante, fece apparire una poltrona.
Nataku lo sorresse e lo aiutò a sedersi.
- Il sole sta tramontando Nat, guarda i suoi raggi mi riscaldano, presto aprirò le ali e volerò nel cielo più in alto delle nuvole! - disse dolcemente Goku, con un dolcissimo sorriso, chiudendo gli occhi per assaporare la brezza leggera sul suo volto.
- Adesso vai da loro, spiegagli quello che hanno sentito - continuò stanco Goku.
- Ma come… - cercò di dire Nataku confuso.
- Credevi che non mi sarei accorto di niente?! - disse sarcastico Goku. - Ora devo riposare… vai da loro, poi portali qui da me - continuò, mentre sprofondava nelle braccia di Morfeo.
Nataku apparve sul terrazzo dove ancora c’erano i compagni dell’amico, Homura con i suoi scagnozzi. Prima che gli altri potessero fare una qualsiasi domanda, apparve Kanzeon Bosatzu.
- Come hai fatto a raggiungerci? - chiese sgarbatamente il giovane dio.
- E’ stato Goku a chiedermi di venire affinché potessi chiarire ogni vostro dubbio. A questo proposito, chiariamo subito un fattore: Son Goku, non è un demone, non è un umano e né una divinità, è un essere unico! Figlio del cielo e della terra! - disse scocciata la divinità della misericordia.
- Vuole dire che tutto quello che ha detto è vero? - chiese sbalordito Hakkai.
- Si, è solo la sua volontà a mantenerlo lucido e capace di controllarsi, il sigillo aumenta questa sua forza… e si è vero sta morendo, non possiamo fare niente è stata una sua scelta - rispose tranquillamente la dea, anticipando anche la seconda ovvia domanda.
- Quindi, se la sua volontà viene a mancare o vacilla, lui si trasforma! - disse pensieroso Hakkai.
- Ok, ma perché è successo tutto questo? Perché ha scelto di morire? - chiese Gojyo non comprendendo.
- Come non lo sai? - chiese ridendo Kanzeon.
Gojyo stava per scagliarsi contro la dea, ma Sanzo lo fermò per un braccio.
- Per non farci del male! - disse atono Sanzo.
- Esatto! - disse sarcastica Kanzeon.
- Credo che tu non ci stai dicendo un bel niente, vecchia, perché in tutta questa storia c’è molto di più vero? - chiese Sanzo arrabbiato.
- Si sta svegliando, credo sia meglio andare da lui! - ribatté con non curanza la dea.
Goku si svegliò in quell’istante non aveva più molto tempo.
Una mano si posò delicatamente sulla sua testa, volse lo sguardo e lo vide… il suo sole!
Il suo sole era lì per lui, e c’erano anche Gojyo e Hakkai, Nataku e Kanzeon Bosatzu. Uno stanco sorriso apparve sul suo viso. Cercò di dire qualcosa, ma la voce non usciva; Sanzo gli mise un dito sulle labbra, inginocchiandosi davanti a lui.
- Shh, non dire niente, devi solo ascoltare, piccola saru - disse dolcemente il monaco con un sorriso dolce sulle labbra, accarezzandogli il viso per poi stringergli le piccole mani nelle sue.
Goku sorrise, uno dei suoi splendidi sorrisi, che tanto piacevano al bonzo, felice per quella dolcezza che egli gli dimostrava.
- Dobbiamo chiederti scusa, per come ti abbiamo trattato, soprattutto io, che non ho voluto mai ammettere di essere legato a te, di volerti bene, di amarti; io che ti ho sempre fatto soffrire perché il mio orgoglio e la promessa fatta al mio maestro, m’impedivano di manifestare i miei sentimenti per te, a soffocarli per non accettarne l’esistenza. Ma tu nonostante tutto il male che ti ho fatto, sei rimasto ugualmente al mio fianco, ed io… ed io ho continuato a maltrattarti e a farti soffrire! Goku, ti prego… perdonami… non mi lasciare solo… ti amo Goku! - disse il monaco tristemente, mentre una lacrima scendeva dai suoi occhi d’ametista, nascosti sotto la frangia dorata dei suoi capelli.
Una piccola mano asciugò la lacrima dal suo volto. Il biondo alzò gli occhi ad incontrarne un paio d’oro fuso, scintillanti dalle lacrime, luminosi e pieni di quell’amore che era solo per lui. Un paio di braccia lo invitarono a stringere a se, quel piccolo corpo privo di forze. Accettò l’invito e, l’avvolse in un abbraccio possessivo, pieno di quell’amore represso, ora libero di manifestarsi, per non lasciarlo andare, prendendolo in braccio, per poi sedersi sulla poltrona, con il suo dolce animaletto fra le braccia… una brezza leggera primaverile accarezzò i loro corpi, ed in quell’alito di vento udirono una voce, la voce che tanto amavano…
- Non piangere, sorridi, non posso vederti triste! - disse Goku dolcemente, parlandogli tramite il vento.
Tutti lo sentirono e rimasero sbalorditi, comprese le due divinità.
- Io ti amo Sanzo, ho scelto di morire per permettere a tutti voi di vivere! Quando questo mio cuore cesserà di battere conoscerete la verità che si cela dietro al mio essere, quella verità che nemmeno gli dei conoscono! Non piangere perché io sarò sempre al tuo fianco, il mio spirito continuerà a vivere in voi… - continuò a dire Goku, tramite il vento; poi un canto armonioso raggiunse i loro cuori.
“Anche quando ti sembra che vada tutto storto,
e tu vorresti solo arrenderti,
se chiudi gli occhi
puoi vedere il mondo attraverso il tuo cuore.

In questo mondo quando la vita è molto dura con te
devi essere forte
Credi in te stesso e non avere paura
Apri la tua mente e chiudi gli occhi
Guarda ancora una volta dall'altra parte

In questo mondo quando la vita è molto dura con te
devi essere forte
Credi in te stesso e non avere paura
Apri la tua mente e chiudi gli occhi
Guarda ancora una volta dall'altra parte

Anche nella notte più solitaria, quando ti senti impaurito,
puoi essere solo ora, ma le tue gambe ti porteranno lontano quanto tu vuoi andare, perciò

Vai avanti con determinazione perché se chiudi gli occhi,
e guardi dentro te stesso, là c'è una luce abbagliante.
Sì, tu vuoi credere in qualunque cosa.
Guarda ancora una volta dall'altra parte.

Vai avanti con determinazione, anche se hai il cuore spezzato.
Raggiungi la tua anima, anche se non potrai vedere il tuo domani.
Sì, tu hai la forza di vivere,
puoi guardare ancora una volta dall'altra parte,
fino a che non troverai l'amore…

Desidero tu abbia la forza
per affrontare questo mondo,
perciò apri la tua mente
e sarai in grado di vedere…

Ricorda che non sei solo
perciò non avere timore
Anche se sei lontano mille miglia
io sono al tuo fianco
Quindi apri la tua mente e chiudi gli occhi

Sarò lì con te, non importa dove tu sia
Ricorda che non sei solo
perciò non avere timore
Anche se sei lontano mille miglia
io sono al tuo fianco
Quindi apri la tua mente e chiudi gli occhi
Sarò lì con te, non importa dove tu sia

Le stelle possono vivere per lungo tempo, ma questo non significa
che lo stesso giorno continui a ripetersi in eterno.
Nessuno può vedere nel suo domani.
Vai avanti con determinazione, perché se chiudi gli occhi,
guardando dentro di te, sentirai il battito del tuo cuore.
Sì, voglio credere nel futuro.
Guarda ancora una volta dall'altra parte.

Vai avanti con determinazione, anche se hai il cuore spezzato.
Raggiungi la tua anima, anche se non potrai vedere il tuo domani.
Sì, c'è un altro mondo là fuori.
Guarda ancora una volta dall'altra parte, e potrai trovare l'amore…
Vai avanti con determinazione, perché se chiudi gli occhi,
guardando dentro di te, sentirai il battito del tuo cuore.
Sì, voglio credere nel futuro.
Guarda ancora una volta dall'altra parte.
Vai avanti con determinazione, anche se hai il cuore spezzato.
Raggiungi la tua anima, anche se non potrai vedere il tuo domani.
Sì, c'è un altro mondo là fuori.
Guarda ancora una volta dall'altra parte, e potrai trovare l'amore…” (1)


- Continua a vivere! - disse per l’ultima volta il piccolo demone, accasciandosi sul petto del monaco.
Il corpo di Goku s’irrigidì e spalancò gli occhi, quei grandi pozzi dorati, spenti, vuoti… poi una scossa di terremoto, mentre nel cielo si addensavano nuvoloni neri, con conseguente temporale… il corpo di Goku che si solleva in posizione eretta… il diadema che spariva trasformandolo nel Seiten.
I presenti erano allibiti alla vista di quello che stava succedendo, non un fiato, ne una mossa; nessuno riusciva a comprendere quello che stava accadendo!
Una folata di vento potentissimo ed improvviso, li costrinse a proteggersi per non esserne travolti e venir spazzati via. In mezzo a tutta quella distruzione, il Seiten rimase immobile, fino a che un turbine di quel vento, lo fece volteggiare in aria con leggiadria; prima di essere portato via dal vento.
In quel preciso istante il vento cessò, lasciandoli impietriti.
- GOKU! - l’urlo disperato di Sanzo risvegliò gli altri, mentre si sporgeva dalla balaustra del terrazzo, continuando ad invocare, invano, il nome del demone.

(1) Traduzione di Open up your mind
su