DISCLAIMERS: I pg purtroppo non sono miei ç___ç, ma del grande Inoue-sensei, tranne Kei Veda che è un parto della mia mente malata ^^
DEDICHE: Alle mie nipo Nat e Saya che l'hanno letta in anteprima.
Ad Acua... e lei sa il perchè.
A Leyla per il suo compleanno: 100000000000 di questi giorni tesoruccio ^*^
NOTE 1: Tra "..." il parlato, tra <...> i pensieri
Gli spazi indicano il cambio di POV, le ------, i cambi di scena.
NOTE 2: Questa fic è stata scritta come oneshot, quindi se trovate i capitoli asimmetrici è perché ho cercato di seguire un filo logico nella divisioni ^^




Love Potion

parte VIII

di Sakuya


Kaede guardava dormire il suo Hanamichi... suo per altri... 20 minuti....
Venti minuti e poi tutto sarebbe finito per sempre. Tutto... era successo per caso, per caso si erano conosciuti, per caso si erano innamorati e per caso il destino voleva separarli. Che problema c'era allora? Aveva deciso tutto il destino, no?
Fece un sorriso amaro che si bagnò con le lacrime che continuavano a solcargli il volto da quando Hanamichi si era addormentato. Non avrebbe voluto lasciarglielo fare, ma che poteva dirgli? Voglio passare con te tutto il tempo che ci resta prima che tu mi dimentichi?
Sembrava un filmetto romantico e struggente di quelli in cui la povera protagonista si distrugge dal dolore perché non può stare con l'uomo che ama per qualche impedimento idiota. Ma poi tutto si risolve per il meglio e i due vivono felici e contenti.
The end.
Fine.
Era la fine anche per loro, ma non sarebbe stato certo un happy-end.
Primo: non erano una coppia 'canonica', erano gay... erano innamorati... gay. E per questo il consiglio aveva deciso che non potevano stare insieme, nonostante Hanamichi fosse dotato di uno straordinario potere astrale, nonostante la sua telepatia fosse diventata più forte da quando tutto era cominciato, nonostante si amassero.
E che scusa avevano? Beh, Kaede aveva rivelato di essere uno stregone. Ma allora perché non sarebbero stati bloccati anche i sentimenti verso Sendo? Semplice: loro due non si amavano.
Secondo: quello che impediva la loro unione non era qualcosa di così banale o stupido come nei film.
Era la magia, potente, immutabile, inarrestabile magia.
Epilogo: la loro storia sarebbe finita lì.
Si asciugò il volto e cercò di sorridere con serenità, ora doveva svegliarlo.

Sentì due braccia cingerlo più forte e due labbra sfiorargli dolcemente i capelli, la fronte, gli occhi, gli zigomi, scendere sulle guance e il mento e risalire lentamente verso le labbra fino a sfiorarle.
Era nel dormiveglia già da un po’, ma era troppo stanco anche solo per muoversi.
"Mmmmmm.... Kacchan voglio dormire...."
"Tra un quarto d'ora arriva Akira...."
Hanamichi balzò in piedi. Voleva evitare di fare la stessa figuraccia fatta due giorni prima e certo farsi trovare nel letto, nudo e abbracciato al suo Kacchan non era il miglior modo per farlo...
"Mi sa che hai ragione..." disse Rukawa sogghignando. Hanamichi non pensava, parlava, ma anche se non lo avesse fatto lui avrebbe potuto leggergli fin dentro l'anima e non solo grazie al suo dono telepatico...
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Erano in salotto comodamente seduti sul divano. Avevano fatto una doccia rapidissima per esaudire i desideri di Hana che voleva cercare di essere naturale e ora se ne stavano lì seduti come se niente fosse, abbracciati a coccolarsi.
"Kacchan... Ho uno strano presentimento..."

<Possibile che riesca a capire che sta per succedere qualcosa? Allora è davvero potente come pensavo!>
"Perché?"
"Non lo so è solo che..." gli fece sollevare il viso per guardarlo negli occhi. "Sai quello che mi hai detto prima? Beh io non ti dimenticherò mai, qualsiasi cosa accada io ti amerò sempre. Anche se qualcuno cercasse di farmi dimenticare di te non ci riuscirebbe perché il mio cuore ti appartiene. Dal cuore viene la verità, no? Beh lo hai detto tu e io ci credo, quindi ricorda questo: se anche il mondo finisse, se anche il cielo crollasse e la terra sprofondasse giù fino all'inferno, niente potrà mai cancellare la verità dal mio cuore e questa verità è che ti amo."
Kaede aveva seguito tutto quel discorso, gustando ogni singola parola, ogni sillaba, come se fosse un nettare prezioso che avrebbe salvato la sua anima dalla dannazione eterna di una vita senza amore.
Sorrise dolcemente e baciò a fior di labbra il suo koibito. Ora sapeva che niente e nessuno avrebbe cancellato il loro amore e che un giorno, magari anche se solo in paradiso, sarebbero stati felici insieme. E lui avrebbe vissuto solo attendendo quel momento.
"Ti amo Hana-chan..."
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DLIN DLON.
La fine era giunta.
Una fine che aveva il sorriso triste di Sendo che portava con sé una piccola ampolla e... e il volto tirato della professoressa Veda.
Kaede rimase di stucco vedendo la donna che era ferma sulla soglia insieme ad Akira.
"Ciao Rukawa, sono qui..."
"...Per controllare che vada tutto bene... Si legge chiaramente. Perché non ha schermato i pensieri?"
"Volevo vedere se sei diventato bravo come diceva Sendo. E' incredibile che fino ad una settimana fa nemmeno considerassi il tuo potere e il potenziale che hai..."
"Bhe prof... in questa settimana sono successe tante cose... Ma perché rimanete lì? Entrate..."

"Kacchan ma che fai col porcospino?" Hanamichi si era affacciato dalla porta del salotto per scoprire perché il suo ragazzo ci mettesse tanto, ma si era bloccato vedendo la donna.
"Chi è lei... O scusate... io... Kaede... aiuto..."
"Tranquillo Hana... Puoi parlare. Lei è la professoressa Kei Veda, la nostra insegnante di pozioni..."
"Ah.... lei è una maga allora!"
"No, una strega, ma non c'è molta differenza..." disse sorridendo.
"Come mai è qui? Scusi io..."
"Sì è per la pozione lo so... Sono qui per controllare un compito che ho assegnato a Rukawa e Sendo..."
"Ah... Non sono molto convinto..."
"Impressionante il potere astrale che hai..."
"E si è affinato da quando è vicino a Kaede, prima non era così forte...." era stato Sendo a parlare, sperando che un aumento del potere astrale fosse una buona scusa per rimandare la decisione, almeno avrebbero avuto il tempo di trovare una soluzione.
La professoressa lo guardò storcendo il naso, mentre Kaede, che aveva percepito i suoi pensieri aveva scosso la testa.
"Andiamo di là? Kacchan offri qualcosa...." Hanamichi non terminò la frase perché era troppo imbarazzato di chiamare Kaede in quel modo davanti ad estranei.
L'effetto della pozione stava finendo e tutti i presenti se ne erano accorti.
"Sì andiamo... Hana vieni, mi aiuti a preparare il tea??"
"Ma Akira..." Sendo stava trascinando Hanamichi in cucina mentre Kaede e la donna si andavano a sedere in salotto.

"Mi dispiace davvero Kaede..."
"Sì certo..."

"Hana... mi prometti una cosa?"
"Anche tu?"
"Che vuoi dire?"
"Anche Kaede ha fatto discorsi strani e mi ha fatto promettere di non dimenticarlo... Ah, forse non avrei dovuto dirlo..."
<Kae-kun mi dispiace così tanto... Se solo lui fosse... Io sento che è lui, ma possibile che tu non te ne sia accorto e che non sia mai successo che...>
"... Kira... Akiiiiiiira... sei tra noi?"
"Eh? Ah, sì scusa! -sorriso- Ti stavo dicendo... Promettimi che cercherai di trattare sempre bene Kaede anche se... anche se tra voi dovesse finire..."
"Tra noi non finirà mai!! Almeno spero!! Ah ah ah!" E rise. Rise di gusto convinto di quello che diceva, anche se una strana sensazione alla bocca dello stomaco cercava di metterlo in guardia. In guardia... ma da cosa poi?

"Ascolta se fosse possibile fare qualcosa, la farei, ma... Il consiglio della nostra scuola è stato irremovibile... E' la giusta punizione per aver rivelato senza precauzioni e senza aver...."
"Sì certo... come se il consiglio non sapesse del suo potere astrale. Adesso i suoi pensieri sono schermati, ma posso comunque avvertire qu..."
Il ragazzo si bloccò di colpo, chiuse gli occhi e respirò lentamente. Riaprì gli occhi dopo un istante.
"Che ti è successo?" chiese la donna leggermente preoccupata.
"Hanamichi ha la sensazione che qualcosa non vada per il verso giusto..."
"Mi complimento con te, sei davvero migliorato... Hai imparato in una sola settimana quello che ti sei rifiutato di imparare da quando sei a scuola."
"Le ho già detto che molte cose sono cambiate." Sorrise. Un sorriso sincero, senza amarezza nè tristezza, solo serenità.
La strega si stupì di quella reazione, uno dei suoi due pupilli sarebbe diventato uno stregone di grandissimo talento, ne era certa.

Sendo era seduto, mentre Hanamichi era indaffarato a versare il tea nelle tazze.
"Hana..." Il ragazzo bloccò l'amico che con il vassoio in mano stava per dirigersi in salotto.
"Sì?"
"Siediti un attimo devo farti assaggiare una cosa..."
Il rosso obbedì. Era ancora l'effetto della pozione lo sentiva e quindi la curiosità per la situazione aveva il sopravvento sulla voglia di stare con Rukawa.
Posò il vassoio di lato e fissò il suo sguardo in quello penetrante di Akira.
"Assaggia, è una miscela di tea di mia invenzione..."
"Da quando inventi miscele di tea?"
"Mi serve per fare pratica con le pozioni..." in fondo era la verità e anche quella pozione, era stata fatta con infuso di tea mescolato ad altri ingredienti di cui la professoressa non aveva voluto far menzione.
"Non mi vorrai rifilare un'altra pozione vero porcospino??"
"Eh eh eh... ma che dici? Dai bevi che se è buona la prepariamo e la portiamo di là..."
"Ok... forse sarebbe meglio se non lo bevessi, ma..."
Hanamichi guardò con interesse e curiosità l'ampolla. Sembrava una semplice miscela di tea, ancora caldo per giunta... Forse Sendo aveva usato la magia per riscaldarlo...

"Akira gli ha dato la pozione e lui sta fissando il bicchiere... Qualcosa gli dice di non berlo, ma non capisce cosa e non sa se fare come gli dicono le sue sensazioni."
"Da quando capisci tutte queste cose?" la donna gli rivolse uno sguardo carico di domande.
"Da quando... beh.... insomma..."
"Kaede smettila! Da quando?"
Kaede rimase di stucco nel vedere quella donna di solito calma (infatti anche quando si arrabbiava in classe la sfuriata non durava più di cinque minuti, ma quella volta sembrava diverso). Un leggero rossore gli colorì le guance di solito pallide, ma lei sembrò non notarlo.
"Beh da quando ho... capito di amarlo, anche se ancora non lo avevo ammesso a me stesso... A dire il vero era già successo..."
"Successo cosa?"
"Che leggessi il suo pensiero... Una volta, durante una partita l'ho sentito pronunciare una frase per farsi passare la palla, nonostante io fossi sospeso a mezz'aria e lui fosse a terra... La mano destra è un ausilio per la sinistra. Ho passato e abbiamo vinto. E' stato in quel momento che il mio cuore si è accorto di amarlo dal primo momento in cui lo ha visto... Solo che mi sono sempre rifiutato di ammetterlo..."
"Kaede ascolta... è molto importante..." la donna era balzata in piedi e ora si era avvicinata al ragazzo sedendosi al suo fianco. "Hai mai avuto... come dire la sensazione che tu e lui foste legati da una specie di filo?"
Kaede sembrò pensarci un attimo, ma nemmeno troppo.
"Sì, qualche giorno fa lui mi ha chiamato telepaticamente e io l'ho sentito... non mi era mai successo..."
La professoressa scattò in piedi trascinando con sé Kaede.
"Forza scemo! Perché non studi, mi chiedo??"
Kaede si era ritrovato trascinato da un polso verso la porta della cucina chiusa che Veda si stava preoccupando di aprire non troppo delicatamente.

Anche se aveva dei dubbi il sorriso di Sendo, che per la prima volta da quando lo conosceva sembrava falso, e l'odore della bevanda lo rassicuravano.
Akira continuava a incitarlo, anche se non sembrava molto convinto e proprio nel momento in cui si era deciso e il bicchiere era arrivato vicino alla bocca, la porta si era spalancata e la professoressa aveva ordinato a Kaede di scaraventare via quello che stava per bere.
Così in meno di un secondo aveva visto con la coda dell'occhio Kaede alzare un braccio e l'ampolla-bicchiere finire contro la parete opposta, rischiando di prendere in pieno il viso di Sendo.
"Kaede che fai??" Sendo era balzato in piedi preoccupatissimo.
Rukawa aveva tirato un sospiro di sollievo ed era corso ad abbracciare uno shockatissimo rossino che aveva ricambiato l'abbraccio senza capire ma conscio che il pericolo (perché sentiva che c'era appena stato un pericolo) era passato.
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Hanamichi si svegliò di soprassalto guardandosi intorno.
Era in una stanza che conosceva bene con accanto il suo koibito che dormiva pacifico con la testa sul suo petto e le braccia che lo imprigionavano in una piacevolissima gabbia.
Cominciò ad accarezzargli le spalle e il fianco, le due parti di quel corpo perfetto che le sue braccia stringevano.
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FLASHBACK - POV HANAMICHI

Kaede mi sta abbracciando forte e... Sta piangendo?
"Kacchan ma che hai?"
"Nulla, sono solo felice"
Lo stringo forte cercando di consolarlo anche se non so da cosa.
Vedo Sendo guardarci con aria interrogativa, poi si gira verso la loro insegnante ancora più perplesso.
"Ma prof...."
"Calmo Akira è tutto a posto... E' lui, solo che questo tonto di Rukawa non se n'era mai accorto."
"Accorto di cosa? Ma parlate di me?"
Adesso è il mio turno di guardarli perplesso... Kaede esce dal mio abbraccio e mi porta in salotto dicendo anche agli altri di seguirlo. Ha smesso di piangere per fortuna e mi sembra che la strana aura che lo avvolgeva da due o tre giorni sia scomparsa... mah!
Ci sediamo e il mio Kacchan non fa altro che stringermi la mano e accarezzarmi... da quando è così tenero?
"Kae..."
"Ascolta Hana e non arrabbiarti... Il consiglio della nostra scuola aveva stabilito che tu prendessi una pozione che ti cancellasse tutti i ricordi di questa settimana, almeno quelli che riguardavano me e Sendo e la magia e... quello che io e te proviamo l'uno per l'altro."
"Cosa??" la mia stretta intorno alla sua mano si stringe.
Che significa questo? Che avrei dovuto dimenticare di amarlo?
"Hana ascolta il fatto è che... il consiglio... noi crediamo non veda di buon occhio la vostra unione..."
Mi volto verso Akira che ha appena parlato. Perché siamo due ragazzi allora non possiamo amarci?
"Perché siamo due ragazzi allora non possiamo amarci?" la mia voce è calma, ma di quella calma che precede la tempesta. Non è l'effetto della pozione a farmi dire quello che penso, ma la rabbia che mi monta dentro per i pregiudizi che persino dei maghi hanno... Certo che se non sono loro di mentalità aperta! Ma alla fine... chissenefrega!!
"Ascolta Sakuragi... questo ora non ha importanza, perché adesso che lo abbiamo scoperto nemmeno il consiglio vi potrà dividere!"
"Scoperto cosa?" la mia domanda mi sembra lecita! Perché tutti parlano di qualcosa che io non capisco???
"Hanamichi ti avviso ufficialmente che dovrai restare con Kaede per il resto dei tuoi giorni perché tu sei colui che gli è destinato!"
"E credi che adesso che lo so cambierà qualcosa?" vedo Kaede che mi guarda con un po’ di paura. Tranquillo amore, non serve il porcospino per sapere una cosa del genere! "Io lo so che starò con Kacchan per il resto della mia vita, non dovevi dirmelo tu porcospino!"
Kaede si rilassa e anche Akira sembra tirare un sospiro di sollievo. Evvai!
Tremate gente, Hanamichi è tornato!
"Ascolta Sakuragi il destino di tutti gli esseri viventi è scritto, ognuno di noi ha una strada da seguire. Ma mentre per le persone normali niente è certo e ogni cosa può cambiare per i telepati questo non è vero, non completamente almeno."
"Cioè?"
"Tutti possono cambiare il loro destino scegliendo strade non previste o seguendo idee che escono dagli schemi. Insomma il libero arbitrio rimescola continuamente le carte e questo vale anche per i telepati, o quasi..."
"Per noi una sola cosa è scritta ed immutabile: l'amore. In questa e in tutte le vite che vivremo potremo amare una sola persona, sempre la stessa, adesso e per l'eternità." E' stato Kaede a parlare. Questa è la prima cosa che dice dall'inizio di tutto questo discorso. Continua a stringermi come se avesse paura che potessi scappare. Se solo me lo avesse detto prima! E invece ha dovuto subire tutto questo da solo... Ah, ma dopo mi sente!!! Certo sono felice che lui abbia detto proprio questa frase, è un messaggio per me... e infatti detto questo lascia di nuovo la parola alla sig. Veda
"E grazie a quello i nostri poteri aumentano. Dal momento in cui ci innamoriamo veramente siamo in grado di leggere esattamente i pensieri della persona amata e diventiamo capaci di vedere molto più nitidamente anche nelle altre persone, molto comunque dipende anche dalla forza del telepate stesso."
"Ma scusate, allora perché avrei dovuto prendere lo stesso quella pozione? Kaede legge i miei pensieri."
"Perché quel deficiente del tuo ragazzo non ci ha detto la cosa fondamentale!"
Ehi non chiamare così il mio amore! Guardo Akira che capisce al volo che non può parlare così del mio ragazzo, solo io posso!!
"Il fatto è che... C'è un evento fondamentale che lega il telepate alla persona amata: sentirla. Tu una volta hai chiamato Rukawa con il pensiero e lui è arrivato da te grazie a quella chiamata, vero?"
"Sì, ma..." Non capisco molto bene... Se è un telepate, visto che i telepati sentono i pensieri della persona amata, è ovvio che senta se lo chiamo con la mente, o no?
"No, non è ovvio."
"Ehi non frugare nella mia testa!" Mi mette un po’ a disagio sapere che lui può conoscere tutto quello che penso come quando ero sotto l'effetto della pozione...
Kaede mi guarda divertito e con una strana luce negli occhi... ho paura!! Adesso userà i suoi poteri su di me!
"E poi una volta ti ricordi che ti ho parlato telepaticamente?"
"Ah quella volta in palestra!!"
"Kaede dircele queste cose per evitare tutti questi problemi, no? Sakuragi vedi queste cose non si possono fare con chiunque, ma solo con chi ci è stato destinato... Ma io dico, Rukawa, sei un telepate, 'Teoria della telepatia' non la studi mai?"
"Ehm... E l'unica materia in cui ho solo 7..."
"E si vede!"
"Scusa quanto hai nelle altre?" O mammina sto con un genio...
"Dieci... e comunque non con un genio, con uno stregone..."
"L'hai fatto di nuovo!"
"Ok, Sendo noi possiamo anche andarcene. Devo riferire al consiglio..."
La strega si alza e ci saluta con la mano, mentre Sendo si comincia ad avviare verso la porta. Anche noi ci alziamo per seguirli.
"Bene, spero che da adesso in poi possiate essere felici... Sakuragi dovrai presentarti al consiglio per la cerimonia di elezione..."
"Cerimonia di che?"
"Elezione a mia anima gemella do'aho, una specie di matrimonio..."
"Oh... Una specie di cosa???" mi sa che ho alzato un po’ troppo il tono... vabbè, ma di che mi preoccupo? Io amo Kacchan e se sono destinato a stare con lui o no non mi importa.
Kaede sorride, mi ha letto di nuovo il pensiero! Io il volpino lo strozzo!
"E poi credo che dovrai cominciare a studiare anche tu visto che il tuo potere è aumentato in questi giorni grazie all'amore."
"Eh già! L'amore fa miracoli! Andiamo prof.? Ciao piccioncini, ci si vede!"
"Sì, andiamo arrivederci ragazzi!"
Sia Sendo che la loro professoressa ci regalano un sorriso enorme, sono anche loro felici per come si è risolta questa faccenda.
Ora sono finalmente solo con il mio Kacchan... non mi sembra vero che stessero per togliermi il mio amore...
"Ma non è successo... Io non ti lascerò mai andare via... Ricorda la promessa, niente e nessuno ci dividerà. Se non in questa, nella prossima o in quelle che seguiranno noi saremo felici... insieme."
"Sì, saremo felici... insieme..."
Ci baciamo come se non lo facessimo da secoli, con amore, passione, ardore, felicità e sicurezza. La sicurezza che niente e nessuno potrà mai toglierci il nostro amore.

FINE FLASHBACK
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Kaede si svegliò. Sentiva che Hanamichi era sveglio, lo poteva percepire anche nel sonno. Anche tra le braccia di Morfeo infatti un frammento della sua coscienza era all'erta e pronto a scattare se solo il suo amore avesse avuto bisogno di lui.
Aprì lentamente gli occhi e vide quelli nocciola di Hanamichi fissi nei suoi, che lo guardavano con dolcezza.
"Ti ho svegliato?"
"No..." la voce impastata dal sonno, ma una tenerezza che non sembrava possibile.
"Allora come mai..."
"Shhh..."
Rukawa gli mise un dito sulle labbra per impedirgli di parlare oltre, non avevano bisogno di parole, non più ormai.
"Ti amo Hana-chan e ti amerò sempre, nessuna pozione e nessuna magia potrà cambiare questo, capito?"
"Anche io ti amo Kacchan... e non provare a leggere cosa sto pensando ora altrimenti non ci sarà pozione di guarigione che ti potrà salvare la vita!"
Rukawa lo guardò un istante indagando nella mente del suo koibito ma si ritrovò in un sogno ad occhi aperti... sogno a luci rosse vietato ai minori di diciotto anni... e forse diciotto sarebbero stati pochi!

Hanamichi gli sorrise soddisfatto intuendo che le guance del suo ragazzo si erano tinte di una tonalità di rosso fuoco. Gli si avvicinò, lo guardò negli occhi un ultimo istante prima di baciarlo con tutto l'amore di cui era capace e quello fu un bacio davvero... magico!!

OWARI



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