DISCLAIMERS: I pg purtroppo non sono miei ç___ç, ma del grande Inoue-sensei, tranne Kei Veda che è un parto della mia mente malata ^^
La canzone che Hanamichi canta è "Open up your mind", della colonna sonora di Gensomaden Saiyuki e appartiene agli aventi diritto.
DEDICHE: Alle mie nipo Nat e Saya che l'hanno letta in anteprima.
Ad Acua... e lei sa il perchè.
A Leyla per il suo compleanno: 100000000000 di questi giorni tesoruccio ^*^
NOTE 1: Tra "..." il parlato, tra <...> i pensieri
Gli spazi indicano il cambio di POV, le ------, i cambi di scena.
NOTE 2: Questa fic è stata scritta come oneshot, quindi se trovate i capitoli asimmetrici è perché ho cercato di seguire un filo logico nella divisioni ^^
NOTE 3: Vi avverto già da ora che questa fic ha due finali.... il primo finisce al capitolo 8... l'altro parte dal capitolo 8 e poi prosegue... vabbè poi leggendo capirete ^^




Love Potion

parte VI

di Sakuya


Era appoggiato ad un muro quando i due amici uscirono camminando tranquillamente, finalmente liberi di poter agire senza paura delle conseguenze... anche perché Hanamichi non poteva fingere ^__^!
"Allora vi va di andare da qualche parte?"
"No!"
"Sì!"
Ecco lo sapeva, era lui il vero genio, altro che Hanamichi! Sapeva che Kaede avrebbe rifiutato e che Hanamichi invece avrebbe accettato, come sapeva che se avesse proposto di uscire solo loro due, come stava facendo, Rukawa lo avrebbe fulminato con lo sguardo e avrebbe detto che sarebbero andati tutti insieme.
Passaro da casa di Rukawa per permettere al padrone di casa e ad Hanamichi di cambiarsi, infatti Hana aveva chiesto a Yohei di passare da casa sua a prendergli il cambio di vestiti e tutto il necessario per stare 4 giorni fuori, senza dare spiegazioni che Mito, da bravo amico non aveva chiesto.
Sendo invece aveva usato la sua abilità nelle mutazioni per far diventare la maglietta bianca una t-shirt rossa attillata a mezza manica, la giacca della divisa un giubbino di jeans abbinato ai pantaloni neri, trasformati in un paio di jeans celeste scuro con sfumature più chiare sulle gambe e sul sedere, il tutto corredato dalla mutazione della scarpe di pelle in comode scarpe da ginnastica.
Si era offerto di pensarci lui ai vestiti, ma Rukawa aveva rifiutato dicendo che non si fidava dei suoi gusti (anche se aveva dovuto ammettere a sé stesso che quella sera Sendo non era niente male...), mentre Hanamichi aveva paura che essendo solo uno studente, anche se bravo, gli avrebbe potuto far saltare un braccio o una gamba, o qualcos'altro...^^;;

Nel giro di un'ora erano tranquillamente in giro per le strade della città attirando su di sé tutti gli sguardi. Tutte le ragazze, le donne e le bambine che camminavano incrociandoli non potevano fare a meno di guardare quei tre con gli occhi fuori dalle orbite e la bava alla bocca, mentre i ragazzi li guardavano con invidia e qualcuno... beh con la bava alla bocca come le donne...
Akira pensava che effettivamente non facevano per niente brutta figura,anzi...
Kaede aveva scelto un paio di jeans blu con una felpa attillata grigia e blu, col cappuccio e dalla quale spuntava il bordo della maglietta ugualmente blu.
Hanamichi poi, era un vero spettacolo: aveva messo jeans e giacca corta, sempre di jeans, abbinati, color amaranto, sotto la quale si scorgeva una maglietta nera a maniche lunghe. Aveva messo il gel ai capelli che ora gli ricadevano scompostamente sulla testa e sulla fronte incorniciando quel bel visino che si ritrovava.
Possibile che a Kaede non fosse venuto un infarto al solo vederlo?

In realtà Rukawa aveva avuto un 'leggerissimo' mancamento a vedere Sakuragi vestito così, ma certo non ci aveva dato peso e non lo aveva fatto notare.
Mangiarono un panino al volo in un fast-food, perché Sendo aveva promesso che se si fossero sbrigati li avrebbe portati in un bel posticino...

Si ritrovano in una discoteca di quelle super galattiche, con musica assordante, gente che si divertiva come matti e luci basse che non ti permettono di vedere a più di un metro e mezzo dal tuo naso...
Sembrava che Hanamichi e Sendo non risentissero minimamente della giornata che avevano alle spalle e che le tre ore di allenamenti fossero state meno di dieci minuti.
Da quando erano entrati, si erano buttati in pista, lasciando Rukawa ad un tavolino, che avevo conquistato con le unghie, insieme alle giacche.
Si erano fermati solo per non più di un quarto d'ora per bere le bevande prese al bancone del bar (e Sakuragi aveva obbligato anche Sendo a prendere qualcosa di analcolico, poiché erano degli sportivi e perché erano troppo giovani per alcolici) e poi si erano rituffati nella mischia.
Kaede era seduto con davanti lo stesso bicchiere di coca, ormai sfumata e diventata caldissima, da più di un'ora, ma la cosa non gli importava. Non riusciva a togliere gli occhi da Sakuragi.
Sembrava che oltre che per giocare a basket fosse nato per ballare. Si muoveva al ritmo ora lento e sensuale, ora frastornante e irrefrenabile che la musica imponeva e sembrava che non avesse fatto altro per tutta la vita.
Sembrava che percepisse le onde che la musica emetteva e non potesse fare altro che seguirle, come aveva fatto con le sue onde telepatiche.
Ogni volta che Sendo gli si avvicinava per dirgli qualcosa, lo doveva fare per forza nell'orecchio, a causa del rumore, e questo gli faceva ribollire il sangue, anche se non ne capiva il motivo.
O forse, molto più semplicemente non voleva capirlo, per paura, per inesperienza, per egoismo, non lo sapeva...
Sendo gli si andò a sedere vicino e lo ridestò dai suoi pensieri.
"Ehi!"
"Hn"
"Eh eh eh, guarda Hana, è instancabile!"
"Hn"
"Chissà a che pensa...."
"A niente." Ecco si era tradito, così aveva detto all'amico che percepiva i pensieri di Sakuragi. Si era fregato con le sue stesse mani.
"A niente?? Tu... tu leggi i pensieri di Hanamichi?"
"Certo, sono telepate... come se non lo sapessi!"
"Certo che lo so! Sai cosa intendo! Tu leggi ESATTAMENTE i pensieri di Sakuragi?"
"E allora?"
"Come 'e allora'? Tu sai quello che significa vero?"
"Sì, che i miei poteri telepatici sono aumentati."
"No! Che tu e lui siete legati!"
"Hn" Non voleva pensarci, perché quello scemo glielo aveva ricordato?? In quel momento avrebbe voluto correre, scappare lontano, non sapeva dove, purché fosse stato in un posto in cui LUI non c'era e in cui non avrebbe dovuto fare i conti con i suoi sentimenti.
"Perché non vai a ballare?" gli chiese dopo un attimo Sendo indicando con un gesto del capo il rossino in mezzo alla pista circondato da tutte le altre persone.
Senza dire niente Kaede si alzò e andò verso di lui.
Voleva vedere se quello che la magia gli stava dicendo era la stessa cosa che il suo cuore cercava di nascondere.
Era bello, tremendamente bello in quel momento. I capelli ribelli nonostante il gel, la maglietta con le maniche tirate al gomito che aderiva al torace come una seconda pelle, i pantaloni stretti nei punti giusti che mettevano in risalto le forme delle gambe e del fondoschiena ad ogni movimento.

Hanamichi aveva chiuso gli occhi per un istante, voleva che la musica fluisse dentro di lui, portandolo via di là permettendogli di non pensare ai suoi problemi, al suo amore non corrisposto, alla magia...
E poi, proprio come per magia, una mano gli si posò sulla spalla facendolo voltare e facendolo specchiare in due occhi blu, profondi come l'oceano.
Kaede cominciò a ballare lentamente, poi sempre più velocemente, seguendo il ritmo e i movimenti speculari di Hanamichi. Sembrava quasi si fossero messi d'accordo tanto si muovevano in sincronia!
Occhi negli occhi, mani che si sfioravano, corpi che si cercavano senza incontrarsi, anime che si rincorrevano senza trovarsi.
Improvvisamente Hanamichi cambiò espressione si fermò di colpo e si avvicinò a Kaede per dirgli qualcosa nell'orecchio.

Caldo. Caldo e dolce. Anche se non aveva nessun modo per saperlo, sentiva che il fiato che ora gli stava accarezzando il lobo dell'orecchio e il collo e gli stava provocando brividi in tutto il corpo, era caldo e dolcissimo.
"Smettila di giocare con me! Non capisci,vero? Io ti amo, non è uno scherzo questo! Sarebbe stato meglio se non ti avessi mai conosciuto!"

Hanamichi guardò un ultimo istante quegli occhi che gli facevano perdere il lume della ragione e se ne andò lasciando l'altro immobile in mezzo alla pista, guardarlo che prendeva la giacca e usciva seguito da Sendo che gli aveva lanciato una veloce occhiata.
Kaede si riscosse.
Ma che aveva in mente quell'idiota??
Credeva davvero che lui fosse così cinico?
Credeva davvero che fosse così insensibile?
Ma di chi cazzo si era innamorato? Non certo di lui.
Se pensava realmente che potesse fare quelle cose, non era innamorato di Kaede Rukawa!
Doveva dirglielo!
Corse a recuperare la felpa lasciata al tavolo e si precipitò immediatamente di fuori, dove vide Hanamichi e Akira che si allontanavano.
"Che cazzo ti salta in mente? Non penserai di potermi mollare così vero??" Aveva gridato all'indirizzo del rosso, che ora camminava con la testa bassa e le mani in tasca, quando era giunto a pochi metri da lui. Certo doveva essere impazzito, perché detta così poteva sembrare che Hanamichi lo avesse mollato per Sendo... Non che la cosa gli importasse poi più di tanto, ma...

Hanamichi si voltò a guardarlo, ma non si accorse del viso contratto per la rabbia e il dolore che le parole pronunciate poco prima avevano procurato in Kaede.
<Che cazzo ha da strillare tanto? E' diventato scemo?>
"Che cazzo hai da strillare? Sei diventato scemo??"
<Merda la pozione!!>
"Merda la pozione!"

Rukawa lo guardò capendo che non riusciva a resistere e improvvisamente la sua rabbia svanì. Quegli occhi nocciola lo stavano facendo impazzire!

Sendo era molto più lucido dei due amici e si rese conto che quello non era certo il luogo adatto, soprattutto viste le condizioni di Hanamichi.
"Ok, adesso smettetela di litigare, andiamo da te Kaede?"
"Hn."

I tre si incamminarono e nessuno disse una sola parola, solo Hanamichi canticchiava. Kaede si concentrò cercando di leggere nei suoi pensieri, ma vi trovò solo le parole delle canzoni che intonava. Era un modo per non pensare e non dire quello che gli passava per la mente. Ma se questo fosse un bene o un male, beh... doveva ancora capirlo!
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Entrarono in casa del moro e mentre lui e Sakuragi si sedettero ognuno su un divano, Sendo prese a camminare su e giù per la stanza, era una cosa che lo aiutava a pensare.
"Allora siamo già arrivati a non trattenere i pensieri?"
"Sì." fu Rukawa a rispondere mentre Hana continuava a cantare a bassa voce.
"Ma è presto!"
"Lo so, ma..."
"Sì, il potere astrale, non è così?"
"Hn."
"Allora te n'eri già accorto!"
"Sì."
"Ehi si può sapere di che parlate??"
"Vedi Hana tu hai un grande potere astrale e per questo la pozione agisce prima e maggiormente su di te..."
"Io ho cosa??"
"Potere astrale.... Significa che sei dotato di una forza particolare che ti permette di imparare a fare le pozioni e anche semplici incantesimi con l'aiuto di oggetti che catalizzano la tua forza trasformandola in magia.... come se usassi una bacchetta magica, anche se è diverso perchè quelle in realtà servono ad altro, ma insomma... il concetto è lo stesso..."
"Non ho capito una mazza ^___^"
"Mi freghi il sorriso?"
"No ti imito!"
"Eh eh eh... Ok... Allora cosa ti devo rispiegare?"
"Io ho poteri magici?"
"No, hai solo un'anima molto pura e sensibile che ti permette di avvicinarti al mondo della magia..."
"Ah! Adesso ho capito!!! Ehi kitsune! Ma allora è per questo che mi hai detto che avrei potuto imparare a fare delle pozioni!"
"Hn." disse il moro alzando, il viso dalle mani su cui era appoggiato e abbozzando un lieve sorriso.
"Ma glielo avevi detto!!"
"No, volevo prima essere sicuro..."
"Sì... ok... Va bene penso che per questi tre giorni che rimangono sia meglio se Hana rimane chiuso in casa, vedendo solo noi due... Anzi, no. E' meglio se ha contatti solo con te"
"COSAAAAAA??" I due ragazzi gridarono in coro, sconcertati dalla proposta di Sendo, anche perché sembrava più una specie di ordine, che un consiglio!
"Su pensateci bene, se Hanamichi andrà a scuola non potrà fare altro che danni e badate bene che non mi preoccupo per il nostro segreto, ma per quello che potresti rivelare riguardo i tuoi sentimenti..." Hanamichi arrossì al sentire quella frase.
"Ci penso io a lui, come ho fatto oggi!" disse fermamente Kaede.
"Kae-kun... -sguardo omicida sia da parte di Hana che da parte di Kaede- ... ehm... non siete in classe insieme, no? E poi in ogni caso, non potete correre l'uno dall'altro ogni volta che Hanamichi sta per parlare!" Certo non si poteva negare che Sendo avesse ragione...
"E poi... -riprese dopo un attimo di pausa per vedere sul volto dei due ragazzi gli effetti del suo discorso- ...è meglio se ve la vedete voi due da soli, magari se parlassi anche con me Hana potresti rivelarmi cose che vuoi tenere per te... Con Kaede invece.... beh siete così carini insieme!! ^___^ "
"AKIRAAAAA!!!" urlo disumano da parte di entrambi i ragazzi che imbarazzatissimi guardavano il porcospino come se avesse appena detto la più grande eresia di questo mondo.
"^_____^" Unica risposta fu un magnifico sorriso, uno di quelli alla Sendo insomma, che ti disarmano, ti fanno calare la guardia e passare la rabbia tanto sono belli e luminosi.
Hanamichi e Kaede abbassarono il capo rassegnati, con quello non c'era proprio niente da fare, era una causa persa in partenza!!
"Bene ragazzi io me ne vado, è tardi e domani mi devo alzare presto... Kaede siediti, conosco la strada! Ciao ragazzi ci sentiamo e... DIVERTITEVI!! ^__^" E detto questo Sendo fu costretto a recuperare la giacca di corsa e a volare fuori dal salotto e dalla casa, perché una pioggia di cuscini, punizione per la battuta appena fatta, si abbatté su di lui come una tempesta.
Chiuse la porta e vi si appoggiò con la schiena. Aveva fatto un buon lavoro, certo il suo piano originale era diverso, ma anche così... C'era solo da sperare che ora Kaede non fosse troppo orgoglioso per dichiararsi... In fondo gli era rimasto davvero poco tempo...
Si mise la giacca e cominciò a camminare verso casa, era felice, aveva fatto qualcosa di bello... e se Kaede non gli avesse ricambiato il favore... sarebbero stati guai grossi per lui! ^__^
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Hanamichi si alzò dal divano su cui era. Aveva ripreso a cantare. Non voleva parlare con Kaede, non aveva né il coraggio né la forza per farlo.
"Vai a dormire, sono le 2 e mezza e domani hai scuola. Io vado a letto, buonanotte... So open up your mind, and close your eyes..."
"...I'll be there for you no matter where you are..."
Kaede lo aveva afferrato per un braccio, mentre passava accanto al divano su cui era seduto e... aveva cantato?? Conosceva anche lui quella canzone? Ma sapeva quello che quelle parole significavano??
"Sai cosa significa quello che hai detto?"
"Io sarò lì, non importa dove tu sia..."
"Che bravo che sei!" disse sbeffeggiando il moro e cercando di sottrarre il suo braccio dalla morsa d'acciaio che la mano dell'altro era diventata.
Kaede si alzò in piedi costringendo Hanamichi a voltarsi verso di lui.
"Perché hai detto quelle cose?"
"Perché è la verità."
"La verità? -sorrise- E tu cosa ne sai della verità?"
"Se non mi sbaglio sono io ad aver preso una pozione che mi costringe a dire tutto quello che penso, giusto? Non credi che ne capisca qualcosa di 'verità'?"
"No, tu non ne capisci un cazzo!"
"Da quando ti infervori così volpe?"
"Da quando mi sono accorto che non è me che ami!"
"E tu che ne sai? Non credere che perché mi hai letto il pensiero una volta allora..."
"Io non sono così! Io non gioco con i sentimenti delle persone... e men che meno con i tuoi..."
Abbassò lo sguardo e prese a guardare il pavimento. Lasciò la presa sul braccio del rossino e fece scivolare la mano fino ad incontrare quella di Hanamichi per prenderla nella sua.

Hanamichi era rimasto senza fiato. Quelle parole, quei gesti... Ma non poteva essere vero! Sentiva il respiro farsi più veloce, come il battito del suo cuore.
Era teso, emozionato, spaventato, felice, triste... troppe cose insieme per essere dette tutte quante.
"Che significa?"

"Io... non lo so... Cioè, lo so, ma.... ci sono dei problemi... Hanamichi, io..." alzò gli occhi fino ad incontrare quelli del rossino e stavolta fu il suo turno di perdersi negli occhi nocciola del ragazzo.
"Che problemi?"
"Non mi va di parlarne adesso...." Kaede si fece più vicino, Hanamichi intrecciò le dita dell'altra mano con quelle del volpino e continuarono a guardarsi senza dire una sola parola per non rovinare quell'attimo... magico...

"Ti amo" Hanamichi si fece sempre più vicino fino che tra i loro volti non ci fu che qualche millimetro. Poteva sentire il respiro di Kaede farsi più veloce, proprio come il suo, le labbra leggermente dischiuse, come un invito.
"Ti amo anche io..." Kaede arrossì. Non credeva che fosse una cosa possibile, ma avvenne e per Hanamichi fu la definitiva sconfitta. La poca razionalità che ancora c'era in lui se ne andò a farsi benedire e non certo per colpa della pozione...
E come aveva già fatto, lo baciò.
Un bacio a fior di labbra ma che a differenza del primo era solo il preludio di qualcosa di molto più profondo e passionale.
Assaporò quelle labbra tra le sue, assaggiando la loro dolcezza, sentendo il loro profumo. Anche se aveva gli occhi chiusi poteva vedere ogni parte del viso del suo ragazzo. Lo aveva osservato per così tanto tempo di nascosto che adesso ne conosceva ogni millimetro, ogni più piccolo segreto di quella pelle diafana.

Lasciò le mani del SUO Hanamichi per cingergli il collo, ora aveva bisogno di sentire altro. Si era chiesto quanto fossero morbide quelle labbra, le aveva già sperimentate, anche se per un solo istante certo, ma adesso... adesso c'era molto di più.
Sembravano più morbide, più tenere, più calde, quasi fossero di fuoco. Senza rendersene conto aprì maggiormente le sue di labbra per approfondire il contatto e Hanamichi non si fece ripetere l'invito.
Aveva sognato per davvero quel bacio? Da quanto era innamorato di quel do'aho? Da sempre, forse, anche se non lo aveva mai ammesso, forse non aveva mai avuto il coraggio di scoprirlo.

Una bocca che cercava la sua, una lingua che rincorreva e scappava dalla sua e poi provava a duellare e vincere senza riuscire ad avere il sopravvento e che poi ricominciava senza sosta a esplorare, cercare, stuzzicare, ogni angolo, ogni parte, anche la più nascosta.
Una mano gli cominciò ad accarezzare il collo mentre un'altra gli accarezzava i capelli e le sue per non essere da meno cominciarono a vagare per la schiena del moretto, fino ad insinuarsi sotto la sua maglietta.

Il tocco di quelle mani sulla pelle, un brivido lungo la schiena. Aveva caldo, un caldo insopportabile e sentiva che la sua eccitazione cominciava a fargli male, stretta nella stoffa dei vestiti.
Ma davvero stava provando quello che stava provando? Per davvero era eccitato solo perché Sakuragi gli stava accarezzando la schiena? Sakuragi!! E allora?
Era innamorato di lui, della sua solarità, della sua allegria, della sua tenerezza, della sua dolcezza, di tutto... di lui.
Si staccarono per riprendere fiato e non dissero una sola parola, si guardarono e basta. Senza distogliere lo sguardo Kaede mise le mani sul petto di Hanamichi, facendole scendere e mettendole sotto la maglietta e cominciò a toglierla mentre da sotto torturava uno dei capezzoli già turgidi.

Hanamichi non poté trattenere un mugolio mentre riservava la stessa piacevole sorte a Kaede che non poté trattenersi dal sospirare. Si stesero sul divano continuando a baciarsi e accarezzarsi. Hanamichi mise una mano sotto la nuca di Kaede per farlo stare più comodo, ma il moretto sembrò non apprezzare, costringendolo a spostarla sul suo petto, insieme all'altra.
Hanamichi scese sempre di più fino ad arrivare al bottone dei jeans. Sentì Kaede irrigidirsi sotto di lui ed ebbe paura di essere andato troppo oltre.
"Non vuoi?" gli occhi in quelli del volpino che sembravano urlare dal desiderio.
"Non qui, andiamo su..."
"Sì..." Hanamichi sorrise, il divano non era certo il posto più adatto per la loro prima volta!
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Si svegliò all'improvviso, nel suo letto, solo un lenzuolo a coprirlo.
Per fortuna era stato solo un sogno. Hanamichi non voleva più stare con lui, non voleva nemmeno più vederlo per colpa dei suoi poteri e lui aveva pianto e urlato, chiedendo di diventare una persona come tutte le altre.
Si girò nell'abbraccio del suo koibito che lo teneva stretto tra le sue braccia forti e muscolose. Si mosse piano cercando di non svegliarlo e per tirarsi su quel tanto che gli permettesse di poterlo guardare mentre dormiva.
Era bello il suo Hanamichi, aveva il volto rilassato e un sorriso beato dipinto in volto, la pelle abbronzata si poteva scorgere anche al buio e in ogni caso lui l'avrebbe potuta riconoscere.
Lo aveva guardato tante volte e desiderato così tanto da non avere più forza per farlo... cioè quasi...
In realtà non aveva mai dato peso agli sguardi che voleva lanciargli quando nessuno lo vedeva, o alle scariche elettriche che gli attraversavano la schiena quando facevano a pugni. Aveva sempre spiegato tutto come una possibile reazione che i suoi poteri in contatto con la forza astrale del rossino creavano. Stupido! Semplicemente non voleva ammettere di amarlo. Forse aveva anche paura della reazione che Hanamichi avrebbe potuto avere scoprendo cosa era in realtà. Un futuro stregone e anche abbastanza potente... E invece... e invece anche lui lo amava e adesso erano felici insieme, dopo aver fatto l'amore per la prima volta insieme, la prima volta in assoluto...
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ALTROVE, POCHE ORE PRIMA
"Sono stata chiara?"
"Sì signora, ma..."
"Niente ma, la decisione non è mia lo sai, ma del consiglio..."
"Ma lui legge i suoi pensieri!"
"Non è molto importante. Con le sue doti telepatiche può farlo quasi con tutti, deve solo affinare i suoi poteri e concentrarsi come non ha mai fatto... Se solo quel ragazzo fosse quello giusto..."
"Ma cosa ne sappiamo! Magari deve ancora succedere!"
"Se succederà allora agiremo di conseguenza, ma il consiglio non crede che..."
"Il consiglio è formato da un gruppo di vecchi bigotti! Non vogliono che la loro relazione continui solo perché sono due ragazzi!!!"
"Calmati, forse hai ragione, ma se hai ragione e se davvero il loro amore è sincero allora le cose si sistemeranno. Dopo che gli avrai dato la pozione, spiega a Kaede che non dovrà mai più avere rapporti intimi con quel ragazzo e mi riferisco anche alla semplice amicizia. Con il suo potere astrale potrebbe facilmente recuperare i ricordi."
"Ma anche il fatto che abbia un potere astrale così forte e che fatalità si sia innamorato proprio di Kaede che ha dei poteri fuori dal comune non vuol dire niente?"
"Per il consiglio è solo una cotta passeggera...."
"MA COME SI PERMETTONO DI DIRE UNA COSA DEL GENERE??" il ragazzo aveva preso a urlare con tutto il fiato che aveva in corpo. Non poteva sopportare le ingiustizie, specie se riguardavano delle persone a cui teneva.
"Vuoi calmarti??!!? Urlare non ti servirà a cambiare la situazione! Ora va da loro e cerca di scoprire più cose possibili, hai tempo fino allo scadere dell'effetto della pozione della verità."
"Bene prof... Spero solo che dopo Kaede sia in grado di perdonarmi." la tristezza che traspariva dalla voce, non si addiceva a quel ragazzo di solito così allegro e sorridente.
"Non preoccuparti Akira, andrà tutto bene, vedrai" La professoressa Veda sorrise mestamente al suo pupillo e lo congedò dal suo ufficio.
Ora doveva andare da Kaede e Hanamichi e cercare di farli mettere insieme, solo allora avrebbe potuto capire come stavano realmente le cose.

Continua...



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