Spoilers: definitely YES!!! Spoiler warning [ALERT ALERT!!] fino al volumetto 30 italiano [15 originale/15 collection italiana]
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma dell'uomo ke mi ha data alla luce, alias mio padre Takehiko Inoue e della ITPlanning! Io li uso con il suo consenso [^___~] e soprattutto senza scopo di lucro!
Note: tutta la fic è dedicata a Choco, ma questa parte in particolare a Ria-chan, aiuto e sostegno silenzioso e discreto… grazie gemellina mia!! ^*^


Love or Dare?

parte II - Haircut

di Alexiel


//I'm finding the light in the corners of life//


I due arrivarono a casa di Rukawa nel giro dei pochi minuti, con Hanamichi che inveiva contro il modo di portare la bicicletta dell'altro giocatore.

-Razza di demente... vuoi farmi cadere apposta così non potrò oscurare la tua inettitudine con le mie innate capacità!!!-

A tutti i suoi improperi Rukawa rispondeva con un asettico 'Nh..' o con degli sbuffi seccati.
Ormai non faceva nemmeno più caso alle parole del compagno, dato che insulti di quel genere gli venivano sciorinati ogni qual volta si incontravano.

-Do'aho, vieni. Siamo arrivati.-

Hanamichi scese dal portapacchi della bici e seguì Rukawa, guardandosi attorno per sondare il terreno nemico. Gli sfuggì un fischio di approvazione... quella casa era maestosa, con un grande giardino pieno di alberi e fiori d'ogni tipo e la vista sull' oceano.
L'orizzonte umido si confondeva col mare nero, frastagliato in più punti dai riflessi dorati delle stelle, almeno quelle poche che luccicavano da dietro le pesanti nuvole foriere di pioggia.
Il cielo blu satinato era interrotto da lampi biancastri e i tuoni rimbombavano minacciosi, abbaiando la loro rabbia contro la terra fradicia e il mare agitato e promettendo una tempesta.

Rukawa aveva aperto la porta e aveva invitato il rossino ad entrare, prestandogli un paio di pantofole per gli ospiti verde petrolio.

-Forse è meglio se ti togli quei vestiti zuppi, do'aho... -

Hanamichi spalancò gli occhi fino a farli diventare grandi come piattini da caffè e deglutì rumorosamente, prima di affermare che il genio non sarebbe rimasto nudo in casa del nemico.
Rukawa si voltò senza aggiungere una parola, sbuffando impazientemente.

-Dio, se sei scemo...-

Sparì per qualche istante, per poi tornare con un accappatoio e dei vestiti caldi e puliti.

-Vai a farti una doccia razza di idiota microcefalo, purtroppo ci servi in partita!-

Il rossino non riusciva a capacitarsi... la volpe maledetta era ospitale con lui e gli stava persino prestando alcuni dei suoi griffatissimi vestiti!!! Unbelievable, come avrebbe detto il galoppino del Ryonan, quel nanetto... Hikoichi!
Rukawa depositò gli indumenti in braccio al tensai.

-Il gatto ti ha mangiato la lingua? Dai vai a lavarti, così poi penserò a medicarti la brutta faccia che ti ritrovi. Il bagno è in fondo al corridoio a destra.-

Hanamichi si riebbe dalla sua momentanea trance.

-Non dare ordini al mito vivente, baka kitsune da strapazzo!-

E con un ultimo sguardo di sfida, Hanamichi si diresse verso la stanza da bagno con le idee assai confuse.

-oOo-

Certo però che quell'acqua calda... era davvero gradevole... e poi il bagno del kitsune era sciccosissimo, con delle piastrelline azzurre e bianche che davano un senso di tranquilltà alla vista... e il bagnoschiuma al the verde aveva un profumo inebriante...
Hanamichi si immerse completamente nella grande vasca, rimanendo qualche secondo sott'acqua per sentire il battito regolare ma un po' accelerato del proprio cuore.
Perchè aveva quella strana sensazione che gli serpeggiava appena sotto la pelle? Perchè si sentiva accaldato? No... non era per il vapore del bagno... era un calore che partiva dalla bocca dello stomaco e si irradiava per tutte le membra, un calore particolare e straniero, una sensazione che non aveva mai provato...
Hanamichi riemerse e uscì dalla vasca gocciolando ovunque e dopo essersi tamponato i capelli che gli ricadevano lisci e pesanti fin sopra le palpebre sottili, avvolse i fianchi in un asciugamano azzurro, uscì dalla stanza da bagno e indossò l'accappatoio che Rukawa gli aveva prestato, appoggiando l'asciugamano umido sul lavandino.
Si guardò allo specchio: i capelli gli erano davvero cresciuti tantissimo, erano ormai diventati indomabili.
Hanamichi li sistemò con le mani, lisciandoli all'indietro, anche se alcune ciocche più corte gli sfuggirono, ricadendo morbidamente sulla fronte.

-Dovrei tagliarli... già... per espiare la mia colpa! Sì, ottima idea... i miei capelli di cui vado tanto fiero, li raserò per ricordare il mio mortale errore in una partita importantissima, oserei dire *cruciale*!-

Hanamichi finì di asciugarsi e indossò i vestiti che gli aveva dato la volpe: un paio di pantaloni della Nike blu con i bottoni sui lati e una maglietta senza maniche bianca con un ideogramma nel mezzo.
I vestiti del kitsune gli stavano veramente bene...

-Mi stanno molto meglio che a quel rachitico, ahahahahah!!!! Almeno io li riempio, invece a lui, anoressico com'è, stanno tutti penzolanti!-

Certo però che quegli abiti avevano davvero un buon profumo di bucato.. lui con addosso i vestiti della volpaccia... era meglio se la cosa non fosse uscita da quella casa... altrimenti Yohei e il suo gundan lo avrebbero preso in giro vita natural durante!
Finalmente il tensai decise di uscire dal bagno, raggiungendo il salotto, dove la volpe lo aspettava spaparanzato sul divano davanti alla televisione.
Sul basso tavolino di cristallo di fronte a lui, Rukawa aveva appoggiato la cassetta del pronto soccorso.

-Oi do'aho, pensavo fossi affogato nella vasca, idiota come sei.-

Hanamichi diventò rosso di rabbia.

-Zitto baka!-

Rukawa fece scorrere lo sguardo sul corpo di Sakuragi, registrando mentalmente quanto bene gli stavano i suoi vestiti addosso. Ma si guardò dal dare voce ai suoi pensieri.

-Dai vieni qui, vediamo cosa posso fare per quei tagli.-

Hanamichi si sedette ringhiando a debita distanza dal volpino, che sbuffando si avvicinò e gli prese il viso tra le mani, controllando ogni centimetro di pelle abbronzata.
Il rossino sentì un notevole imbarazzo salirgli in volto... ma era necessario che quell'imbecille gli stesse così appiccicato?
Rukawa allontanò le mani dal suo viso e Hanamichi si chiese perchè avesse provato un senso di abbandono quando il calore dei palmi della volpe aveva lasciato la sua pelle.
Il moretto prese dalla cassetta un batuffolo di cotone e lo inumidì con un po' di disinfettante, per poi passarglielo delicatamente sulle escoriazioni.

-Brucia un po' quindi cerca di non frignare.-

Hanamichi gli afferrò un polso e lo fulminò con lo sguardo.

-Il tensai non frigna!!!!-

-Tsk.-

Il rookie si prese delicatamente cura delle ferite di Hanamichi, tamponandole col cotone e poi coprendole con dei cerotti bianchi: uno sulla tempia, uno sotto l'occhio e un altro a lato della bocca.
Quando gli sistemò quest'ultimo, gli sfiorò le labbra con le dita, spedendo una serie di brividi tanto intensi quanto inaspettati lungo la schiena del rossino, che impallidì per la sensazione e spalancò gli occhi sorpreso.

-Ecco fatto razza di idiota.-

Hanamichi non sapeva cosa dire. Dalle labbra gli uscì solo un 'grazie' borbottato, seguito da un 'baka kitsune' a voce un po' più alta.
Rukawa si alzò e portò la cassetta in cucina, chiedendo con tono piatto:

-Hai fame?-

Proprio in quel momento, come in risposta a un campanello di Pavlov, lo stomaco di Hanachan brontolò, mettendolo in imbarazzo.

-Uhm.. direi di sì... allora scaldo dei ramen.-

Hanamichi non ci poteva credere... ma cosa era successo a quel decerebrato? Perchè era così gentile? Non avrebbe mai creduto che con Rukawa si potesse anche parlare, dal momento che solitamente si esprimeva a grugniti e sbuffi.
Decise di rilassarsi... era stato male per tutto il giorno a rimuginare sulle sue carenze atletiche... concedersi un attimo di pausa non lo avrebbe certamente ucciso.
Appoggiò la testa allo schienale del divano e chiuse gli occhi... gli vennero in mente alcuni spezzoni delle frasi di Rukawa, tipo 'ci servi' oppure 'sei migliorato'... certo che quel baka si era scoperto... aveva ammesso la sua bravura!! eheh, razza di idiota! Il rossino gongolò fiero di se stesso. Però in tutto questo c'era una nota stridente... era troppo strano che il kitsune gli facesse dei complimenti... mmmhh... ma sì!!!! Aveva capito!!! Era perchè voleva prendersi tutta la colpa sulle proprie spalle per fare l'eroe della situazione! Come aveva fatto a non pensarci? Era troppo bello per essere vero, l'inghippo da qualche parte doveva ben nascondersi... ma gliel'avrebbe fatta pagare... sputtanandolo per benino!
Mentre l'esuberante scimpanzè era tutto perso nei suoi pensieri, Rukawa si affacciò alla porta chiamandolo.

-E' pronto, do'aho.-

Hanamichi si alzò risoluto: adesso lo avrebbe rimesso al posto suo, quel cretino patentato!
Si diresse baldanzoso verso la cucina tutto tronfio per la sua nuova, geniale scoperta. Il volpone era seduto compostamente al tavolo e lo stava aspettando per cominciare a mangiare.
Il rossino si sedette di fronte a lui, guardando sospettoso nel suo piatto. Spezzò le bacchette e cominciò a mangiare rumorosamente.

-Deficiente di un do'aho, stai sbrodolando sulla *mia* maglietta bianca.-

Hanamichi si guardò il petto... in effetti c'erano alcune macchioline ambrate di brodo.. il ragazzo arrossì e si tolse la maglietta, rimanendo a petto nudo.

-Uhm... mi dispiace per la tua maglia, kitsune...-

Ma Rukawa sembrava non ascoltare, si era come irrigidito sul posto, gli occhi fissi sul torace di Hanamichi, totalmente spiazzato dall'ingenuità del suo compagno di squadra.
Ma quell'imbecille di un do'aho non si rendeva nemmeno minimamente conto di cosa provocava in lui? Serviva davvero mettersi mezzo nudo!

-Hey kitsune? Ti sei imbambolato? Il tuo unico neurone è andato definitivamente in ferie? Ti ho detto che mi dispiace per la tua maglietta, te la lavo non preoccuparti!-

Rukawa tornò fra i comuni mortali e sbattè impercettibilmente le palpebre.

-Do'aho.-

Il tensai ringhiò qualcosa di intelligibile in direzione del suo commensale, dopodichè ricominciò a mangiare usando un po' meno malagrazia.

-Ho deciso di tagliarmi i capelli, sai stupidissima volpe? Per espiare la mia colpa tremenda!-

Rukawa quasi si soffocò col brodo.

-Mh?-

Hanamichi si infuriò.

-Non fare finta di non aver capito, brutto scemo! Guarda che lo so benissimo cosa stai cercando di fare... te la vuoi tirare di fronte a tutta la squadra mettendo in ombra me con quella storia della colpa!!! Ma io sono più furbo, io sono Sakuragi il duro&puro e non mi farò mettere nel sacco da una volpe rimbambita!-

Kaede alzò gli occhi al cielo in uno dei suoi atteggiamenti più tipici, senza risparmiarsi un sospiro di sopportazione.

-Non hai capito proprio un bel niente, do'aho.-

Il viso di Sakuragi si contorse in una smorfia, non sopportava la flemma del volpino, aveva una gran voglia di spaccargli la faccia per farlo reagire... ma le parole che seguirono scossero il tensai più di un terremoto dell'ottavo grado Mercalli.

-Se vuoi te li taglio io i capelli.-

Asciutto, senza nemmeno sollevare lo sguardo dal piatto.
Hanamichi rimase basito... il volpino era riuscito a zittirlo. Lui che aveva sempre la risposta pronta per tutto e per tutti, questa volta era rimasto come uno stoccafisso di fronte all'offerta di Kaede.
Poi la sua solita esuberanza eruppe come lava da un vulcano.

-Seeeee, certo! Chissà cosa mi combineresti in testa! Ma mi hai preso per un deficiente totale?-

Rukawa sollevò appena lo sguardo, guardando Hanamichi da sotto i ciuffi scuri che gli coprivano la fronte.

-Certo che ti ho preso per un deficiente, ciò non toglie che io sia capace di tagliare i capelli con il rasoio, dal momento che lo faccio sempre a mio padre.-

Hanamichi strabuzzò gli occhi. OK, adesso era *veramente* spiazzato. Maledetto volpino rachitico!!!!
Era una sfida? Il tensai non aveva paura di quel freezer e gliel'avrebbe dimostrato.

-OK stronzetto... accetto la tua sfida.. e ricordati che se fai anche un minimo errore sulla testa del genio sublime, pagherai con la tua inutile vita!!!-

Rukawa scosse la testa... sfida? Ma che mente malata aveva quello scimpanzè... Beh... tanto il suo fine lui l'aveva raggiunto e avrebbe potuto rimanere ancora un po' in compagnia del ragazzo... e infilare le mani in quella massa rossa che dava l'impressione di essere dannatamente soffice...
Finirono di mangiare, dopodichè Rukawa spreparò la tavola e uscì dalla cucina lasciando un Hanamichi esterrefatto.
Dopo pochi secondi si riaffacciò allo stipite della porta con la sua solita espressione assonnata.

-Allora? Ti dai una mossa?-

Hanamichi soffiò come un gatto e si alzò, seguendo il volpino fino in bagno.
Rukawa lo fece sedere su una sedia girevole e trafficò nell'armadietto finchè trovò un rasoio dall'aria molto professionale. Inserì la spina nella presa e lo accese.

-Sei pronto do'aho?-

-Certo, io sono *sempre* pronto!-

Le mani di Rukawa nei capelli gli procurarono una serie di scosse elettriche, che toccarono il picco quando il ragazzo moro gli accarezzò la nuca facendo seguire il pettine metallico del rasoio.
Hanamichi si sentiva strano.
Tutta quella situazione era strana.
Perchè il volpino era così silenzioso? Si era forse addormentato?

Rukawa dal canto suo era perso. Perso nella morbidezza di quei capelli che da settimane ormai agognava toccare, perso nella sensazione che gli dava sfiorare il collo e le spalle nude di Hanamichi, che se ne stava imbronciato e silenzioso alla sua mercè.
Ormai aveva finito di raparlo. E aveva appoggiato il rasoio sulla mensola dello specchio. Però le sue mani continuavano a scorrere su quella testa deliziosamente morbida, con i polpastrelli gli stuzzicava inconsapevolmete i lobi e i contorni del viso.... chiuse gli occhi per assaporare meglio quella pelle e le mani scivolarono giù, prima sulle spalle muscolose, fino a raggiungere le clavicole e il petto e...

-HEY!!!! Ma cosa credi di fare brutta volpe!!!-

Rukawa trasalì dal suo stato di trance e si ritrovò un metro e ottantotto di ragazzo in piedi di fronte a sè, rosso in viso e *incredibilmente* furioso.
*Incredibilmente* stupendo, con quella zazzera rossa che metteva ancora più in luce i suoi lineamenti decisi e mascolini.

-Ti stavo spolverando i capelli di dosso, do'aho.-

Hanamichi indietreggiò di un passo e si specchiò.

-Mh... certo che adesso incuto ancora più timore, eh? Ahahahaha!!!-

Rukawa si sporse e gli accarezzò la peluria rossa e morbida sulla nuca.

-Timore? Boh.. sembri più carino, con i capelli così corti..-

Lo sguardo di Kaede allacciò quello di Hanamichi e i due si fissarono per quella che ad entrambi sembrò un'eternità... poi all'improvviso il rossino si sentì spingere violentemente contro il muro e un paio di labbra bollenti si chiusero fameliche sulle sue.
Hanamichi non realizzò subito cosa gli stava succedendo.. era troppo fuori dalla realtà! Ma appena si rese conto della situazione aprì la bocca per protestare, solo per sentire la lingua della volpe intrufolarsi a cercare la sua e carezze sensuali scivolare languide lungo il corpo seminudo che stava già cominciando a sudare freddo.
Il rossino appoggiò le mani sulle spalle di Kaede e lo spinse violentemente via da sè, fino a mandarlo a sbattere rumorosamente sulla parete di fronte.

-Ma cosa caz... brutto... ma sei uscito completamente di testa, Rukawa?-

Kaede aveva perso tutta la sua compostezza, aveva il viso leggermente arrossato e i capelli scompigliati, respirava affannosamente come sotto sforzo e soprattutto si sentiva dannatamente... stupido.
Aveva sprecato un'occasione.. ok l'aveva baciato... e adesso? Non aveva resistito, c'era un'aria elettrica e a Rukawa era parso di fare la cosa giusta... a mente fredda invece, si era reso conto di aver fatto solo una grandissima cazzata.
Anche perchè adesso Hanamichi lo stava guardando sconvolto, una mano sulla bocca come per volersi pulire e l'altra serrata in un pugno talmente stretto che le vene dell'avambraccio erano in rilievo.
Non si stupì più di tanto quando quello stesso pugno raggiunse con una violenza inaudita la sua mandibola.. Rukawa non si prese nemmeno la briga di reagire, sbattè la testa contro le piastrelle del muro alle sue spalle e scivolò a terra senza sensi.

**TSUZUKU**



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