Spoilers: definitely YES!!! Spoiler warning [ALERT ALERT!!] fino al volumetto 30 italiano [15 originale/15 collection italiana]
Disclaimers: beh credo che oramai sia chiaro che io e Inoue facciamo finta di essere padre e figlia... in realtà lui è il mio amante unico e riconosciuto dalla CEE, dall'ONU e dal KGB!!! Quindi i suoi personaggi me li gestisco come voglio!!! Sempre però senza scopo di lucro... tanto con lui che mi mantiene non serve nemmeno fare la cresta sulla spesa, uaz uaz uaz ^_^
Note: per Choco... tutta per te amore ^*^ per averti svegliata in piena notte in preda all'illuminazione divina ^_^
Love or
Dare? parte
I - Tears
di Alexiel
//Let the rain wash away your sorrow//
Lo Shohoku aveva perso. La prima partita delle finali per l'ammissione al campionato nazionale era stata un vero e proprio disastro, con Akagi infortunato, Rukawa spompato di ogni residuo di energia e Sakuragi che mentre giocava si era reso conto delle proprie carenze.
E poi quel passaggio sbagliato... aveva confuso quel perticone di Takasago per il gorilla, ma come aveva potuto?
Hanamichi il giorno dopo non aveva avuto il coraggio di presentarsi a scuola nè ad allenamento… era troppo depresso e profondamente umiliato.
Aveva passato il pomeriggio a gironzolare intorno a un campetto da basket pensando ai suoi limiti: se la squadra aveva perso per un misero soffio contro il Kainan la colpa era solo ed esclusivamente sua e della sua goffaggine.
Nemmeno la presenza di Haruko era riuscita ad addolcirgli la giornata, anche se la ragazzina gli aveva fatto un sacco di complimenti per la sua prestazione sportiva del giorno prima, degna di un vero fuoriclasse.
-Non è da tutti giocare così bene dopo solo tre mesi di pratica, Hanamichi!!-
Ma Hanamichi era talmente giù che, pur contento delle parole di elogio, non riusciva ad esserne felice... aveva fatto un errore troppo madornale. Sarebbe rimasto impresso nella sua memoria a fuoco per sempre!
Così dopo aver bevuto un succo di frutta insieme ad Haruko, salutò la ragazza e si diresse mestamente verso casa.
E ovviamente cominciò a piovere.
-Non è possibile accidenti, UFFA!!!-
Hanamichi sollevò il viso verso il cielo, lasciando che la pioggia scivolasse sulle guance rinfrescandogliele, chiuse gli occhi e sentì che con l'acqua celeste e fresca si confondevano le lacrime calde... il ragazzo spalancò le braccia e accolse le gocce che sembravano lavare via il dolore, ma la sensazione di fallimento era ancora bruciante come un marchio a fuoco sulla sua pelle.
Hanamichi si mise a correre all'impazzata rischiando di scivolare, finchè scorse all'orizzonte lo Shohoku... la sua scuola... aveva tradito le aspettative di tutti con il suo comportamento... di nuovo un nugolo di pensieri fastidiosamente negativi gli si affollò in testa.
Il cancello era ancora aperto... Hanamichi lo oltrepassò e si diresse verso la palestra... voleva starsene solo... voleva pensare, anche se gli faceva male... se l'era meritato!! Anzi era anche troppo poco!
Entrò negli spogliatoi bagnando dappertutto e si sedette contro il muro dopo aver raccolto un pallone da terra. Lo strinse forte al petto mentre lacrime amare gli rigavano il volto e l'immagine del viso di Akagi all'ultimo secondo della partita contro il Kainan non lo abbandonava, lo perseguitava... il viso di Akagi sorpreso, deluso, amareggiato, triste, un'espressione di dolore fisico trattenuto per venti minuti di gioco, un'espressione che diceva 'è finita...'
Hanamichi scosse violentemente la testa, lasciando che lunghi boccoli morbidi, rossi e umidi gli cascassero sulla fronte, coprendo gli occhi gonfi.
Finchè un movimento catturò la sua attenzione: Hanamichi alzò lo sguardo e, silouhette nera contro la luce flebile del corridoio, il corpo longilineo e atletico di Kaede Rukawa si stagliava deciso, appoggiato languidamente allo stipite della porta.
-Che ci fai qui, razza di do'aho?-
Hanamichi si spaventò, non voleva che quel cretino deficiente lo vedesse in quello stato, quindi mascherò il dolore e la delusione con un'esplosione di rabbia.
-Che cavolo vuoi, baka kitsune! -
Rukawa accese la luce ed entrò nello spogliatoio senza una parola, prese un asciugamano pulito dal proprio armadietto e uscì sbuffando.
-Hey Rukawa!! Com'è che uno scorbutico come te mi non dice nulla di antipatico? E' colpa mia se abbiamo perso contro la squadra di quel vecchio bavoso!!-
Rukawa borbottò 'Cosa mi tocca sentire' e continuò la sua strada verso la palestra per andare a fare ancora qualche tiro.
Hanamichi si sentì montare una rabbia incredibile in corpo... come osava quel pivello ignorarlo così?
Si alzò in piedi e lo seguì in palestra, avvicinandosi al rookie con aria minacciosa.
-Ehy! Ti stavo parlando!-
Rukawa non cambiò espressione, ma parlò con un tono di voce piatto e basso.
-Senti Sakuragi... quante aspettative credi avessero nei tuoi confronti il capitano e l'allenatore?-
Hanamichi gonfiò il petto e partì con la sua solita tiritera di quanto fosse geniale e importante per la squadra, ma Rukawa bloccò a metà la sua tirata autocelebrativa.
-Poche così.- e mostrò ad Hanamichi uno spazietto microscopico tra pollice e indice.
-Anzi forse un pochino di più..-, e allargò impercettibilmente lo spazio tra le due dita.
Hanamichi si infuriò, diventando tutto rosso e resistendo alla tentazione di tirare un fisso nei denti al compagno di squadra che lo stava umiliando in quel modo.
-Che cavolo stai dicendo scemo!-
Rukawa sbuffò nuovamente e continuò a parlare, stupendo non poco Hanamichi, che non era abituato a sentire il kitsune profferire più di un verbo alla volta.
-Vedi Sakuragi... tu giochi a basket da poco.. è ovvio che si metta in conto che potresti fare degli errori... ma credimi, per un pivello come te direi che ti sei comportato molto bene contro il Kainan, quindi non hai nulla da recriminare.-
Fece una pausa durante la quale si accorse che Hanamichi aveva gli occhi sgranati.
'il kitsune malefico che mi fa dei complimenti?? no, non può essere.. mi sta sicuramente prendendo per i fondelli...'
-Io piuttosto... se alla fine non fossi crollato per la stanchezza, in quei due minuti avrei sicuramente portato la squadra alla vittoria!-
Così dicendo Rukawa sollevò il pugno con un'espressione di sconfitta negli occhi scuri.
-Ma non dire stupidaggini kitsune! La colpa è mia!-
-No mia.-
Hanamichi sollevò un pugno e fece per indirizzarlo contro il bel viso pallido del ragazzo che gli stava di fronte con un'espressione di sfida, ma si trattenne.
'Non posso colpirlo adesso... lo voglio battere sul piano del basket, disfarlo di botte sarebbe una soddisfazione troppo piccola...'
Ma mentre Hanamichi era impegnato nelle sue speculazioni, Kaede gli tirò un bel dritto in piena faccia.
-Colpo d'incontro.-
Sussurrò, senza cambiare minimamente espressione.
A quel punto Hanamichi scoppiò definitivamente e ricambiò il pugno.
-Stupidissima volpe spelacchiata!!! Adesso ti aggiusto ben io!!!-
Hanamichi e Rukawa cominciarono a pestarsi come due pazzi scriteriati, facendo volare calci e pugni.
-E' stata colpa mia, maledetto volpino arrogante!!!-
pugno nello stomaco...
-Non dire stronzate, è stata colpa mia razza d'imbecille.-
calcione nella schiena...
-Ma perchè vuoi sempre fare il protagonista, stupido pivello?-
sberlone..
-Zitta scimmia troppo cresciuta! Io sono un vero campione e ho deluso le aspettative di chi si aspettava molto di più da me.-
cazzotto...
-Cretino imbecille! Lo sanno tutti che sei un buono a nulla! Sei crollato come uno straccio per pulire per terra, e tutto questo perchè sei un pivello!!!! Ma non è stato questo che ha causato la nostra sconfitta!!!!-
gancio al mento...
-Taci idiota... Avevo poche energie perchè a pranzo mi sono addormentato e non sono riuscito a mangiare, quindi la colpa è mia punto e basta.-
sgambetto..
-Mia...-
-MIA!!!-
I due ragazzi andarono avanti a pestarsi per un bel po' finchè, ansimanti, non crollarono entrambi a terra, tutti coperti di lividi e tagli.
Rukawa si passò l'avambraccio sugli occhi in segno di resa e sbuffò.
-Sei sempre il solito do'aho.-
Hanamichi scattò a sedere ringhiando:
-Non chiamare do'aho il tensai, baka kitsune!!!!-
Il rookie ridacchiò tra sè e sè, quella scimmia arrabbiata era spassosissima... e anche fare a botte con lui era divertente, rilassante quasi... Si alzò a sedere ed assunse un'aria seria.. non la sua solita espressione da gatto morto, infatti una luce gli brillava negli occhi, una luce che esprimeva comprensione e ammirazione.
-Sai Sakuragi... mi hai davvero stupito nella partita contro il Kainan... non mi ero accorto che fossi migliorato così tanto... -
Hanamichi sgranò gli occhi in direzione dello splendido ragazzo seduto accanto a lui e scosse violentemente la testa.
-Ma ti diverti tanto a calunniarmi, bastardo?-
Rukawa sospirò.. non era uno dei suoi antipatici sospiri seccati della serie 'siete tutti una spina nel fianco'... era un sospiro che esprimeva frustrazione... ma perchè quell'idiota non capiva? Lui era sincero... e gli era costato *tantissimo* dirgli certe cose... cavolo, a lui costava *tantissimo* persino aprire bocca, figurarsi costruire un periodo intero!
E non perchè fosse freddo o distante, ma perchè fondamentalmente era un ragazzo molto timido e non era abituato ai rapporti sociali.
Era abituato a starsene in disparte.
Solo che Sakuragi aveva un effetto particolare su di lui... gli faceva voglia di aprirsi un po' di più, perchè desiderava a tutti i costi fargli sapere che nonostante gli insulti e le botte, lui lo stimava.
-Do'aho, ma è possibile che tu sia così ottuso?-
Hanamichi arricciò il naso:
-Non sono ottuso, sono un genio!-
Rukawa lo guardò:
-Sì.. un genio del male.-
Hanamichi non credeva alle sue orecchie... il frigorifero non solo aveva la facoltà di parola, ma aveva *anche* fatto una battuta!!! Adesso era tentato di chiedergli se credeva veramente che fosse migliorato... ma non voleva sembrare patetico, quindi si accontentò di quello che aveva sentito e decise che era ora di andare a casa.
-Sei il solito cretino, quindi adesso me ne vado, volpe malefica!-
Il cuore di Rukawa perse un battito. *NO*! Non voleva che se ne andasse... perchè doveva andarsene?
-Ma cosa dici do'aho. Io abito qui vicino, quindi adesso andiamo a casa mia così ti medico quelle ferite e poi potrai andare dove ti va.-
Hanamichi era sempre più stupito.
-Non osare darmi ordini! E comunque non vedo l'utilità di venire a casa tua, dato che qui abbiamo una cassetta del pronto soccorso che farebbe invidia all'ospedale comunale!!! Lo sai quanto ci tiene Ayako, l'ha riempita di cavolate, ci sono cerotti di nove misure diverse!!!-
Rukawa si azzittì... doveva pensare e doveva farlo in fretta.. non voleva sprecare l'occasione di passare un po' di tempo con Hanamichi, stava troppo bene con lui, anche se si sarebbe fatto tagliare le corde vocali piuttosto che ammetterlo.
Poi un'idea lo fulminò, come se una sinapsi neurale avesse deciso tutt'a un tratto di funzionare.
-Senti Sakuragi... sei troppo agitato per la sconfitta... non fare il cretino... guardati, non ti reggi nemmeno in piedi, come pensi di arrivare fino in stazione in quelle condizioni?-
Hanamichi strabuzzò gli occhi... ma come si permetteva quella stupidissima volpe di insinuare che lui era debole? Che andasse al diavolo... quella sera super rookie Rukawa dava di matto e non sarebbe stato certo lui il suo punching-ball antistress! Il rosso si alzò da terra con uno scatto... per poi crollare rovinosamente in preda a una vertigine.
-DEFICIENTE. Cosa ti avevo detto? Hai preso anche la pioggia, vuoi rischiare di ammalarti? Abbiamo due partite tra meno di una settimana e tu continui nella tua testardaggine... cos'hai, paura di me, che non vuoi venire a casa mia?-
*STING*... una stilettata colpì profondamente l'orgoglio di Hanamichi, che si rimise in piedi con molta più calma, senza scattare e riacquistò velocemente l'equilibrio.
-PAURA? Hey Rukawa, vuoi che ti cambi i connotati? Allora, mettiamo in chiaro un paio di cosette, signorino: primo, io non sono "agitato per la sconfitta", ma solo dispiaciuto per aver tradito la fiducia del gorilla e del nonno; secondo, come puoi vedere mi reggo in piedi benissimo e del tuo aiuto da infermiera decerebrata non so proprio cosa farmene. Terzo e più importante, io non ho *assolutamente* paura di te. OK? Stampatelo in quella testa vuota, visto che c'è tanto spazio a disposizione!-
Il rossino fumava dalle orecchie... come aveva osato quella sottospecie di iceberg insinuare che potesse anche solo *lontanamente* aver paura di lui? Ma che, scherziamo? Il Tensai non aveva paura di niente!
Solo che... cosa era appena passato in quegli occhi nero-blu? Sembrava quasi... dispiacere? Aveva davvero un'espressione ferita in volto o era un parto della sua mente?
Rukawa si era azzittito. Il suo viso era inespressivo come al solito, tanto che Hanamichi credette di essersela sognata, quell'ombra di delusione.
Ma ci teneva tanto ad aiutarlo? E per dimostrare cosa? Che era migliore di lui? Il re dei rimbalzi sentì rimordere la coscienza... era solo un'eco lontana in un angolino del suo cuore, però... dopotutto la volpe aveva tentato di essere gentile... magari offrirgli una chance non sarebbe stato poi così grave, no?
Hanamichi decise che avrebbe dato retta a quella vocina che assomigliava fastidiosamente al pigolio di sua madre... sarebbe andato a casa del kitsune visto che ci teneva tanto, ma non gli avrebbe reso la cosa troppo facile!
-Senti Rukawa... visto che hai dimostrato di apprezzare il mio genio sublime, glorierò la tua casa della mia presenza, ma ricordati che so cavarmela benissimo da solo!!! Vengo unicamente per farti un favore!-
Rukawa alzò gli occhi al cielo e sbuffò, stordito da tutte le parole uscite da quella bocca e dai repentini cambi di idea dell'autoproclamato tensai. Allungò un braccio e afferrò il polso di Hanamichi, trascinandolo a viva forza verso gli spogliatoi per raccattare la sua roba. Al rossino sfortunatamente sfuggì il lampo di vittoria che per un istante attraversò gli occhi sottili dell'alto campione, dato che era troppo impegnato a
sbraitare 'mollami, MOLLAMI STUPIDA VOLPE!!!!'.
**TSUZUKU**
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