DISCLAIMERS: i personaggi sono del sommo Inoue, anche se ormai stanno da un
decennio nel mio harem, avranno preso la cittadinanza onoraria^^!
NOTE: è stata scritta per farmi perdonare lo 'scherzetto' in LOVE MYTH 3 e
perché non sopportavo più le lamentele di Ru. Spero tanto che vi piacci^^!
Anche perché volevo sapere come andava a finire.
DEDICHE: ehm!( Tesla che si schiarisce la voce): PER ELIANA, SOFFIO
D'ARGENTO, KIA, VEGE, KOIBITO8, NAIKA, URD, SANADA, PARSIFAL, VEGE, OLGA E 
NIANE, che hanno letto e commentato la mia fic: grazie, siete state
buonissime^^!



 

 


Love Myth

epilogo

di Tesla


È passato un mese dal quel giorno d'estate in cui Kaede, il mio amore, è
venuto a me.
Venuto.
.o  tornato?
L'ho visto bruciare, nello stanzone freddo e sporco che era il mio atelier,
lui, bella e algida creatura di marmo che avevo liberato dalla roccia.
Ci siamo salvati a vicenda, te ne rendi conto, amore?

Io ti ho salvato dalla terra,
tu hai salvato me dal mare.

Ci siamo trovati.
Io, che da quando ti ho al mio fianco non vivo più d'aria ma d'amore.

Tu, che da quando esisti, brilli tra la gente come un candido e soffuso
alone di stella lontana.

Sei il mio universo, amore mio, e non mi stancherò mai di dirti quanto ti
amo.
Quando dormi, quando respiri, quando porti un frutto nuovo alle labbra e i
tuoi occhi  si spalancano di piacere davanti alla scoperta dei sapori.
Ora non mi vedi ma sto sorridendo, mi sta tornando in mente ieri sera,
quando ti ho fatto assaggiare per la prima volta le fragole: ti giuro amore,
eri uno spettacolo! Prima mi hai guardato con un'occhiata curiosa, una cosa
nuova e ignota davanti ai tuoi occhi stupendi che non si sazieranno mai di
conoscere il mondo che questi tuoi secoli di prigionia marmorea ti hanno
nascosto.
Sei ebbro di vita, angelo mio, sei un fuoco di sensi. Mi son dovuto mordere
le labbra a sangue per non gemere, quando le tue labbra hanno accolto il
piccolo e morbido frutto rosso, avvolgendolo delicatamente, racchiudendolo
in una stretta delicatissima  e umida. Ne hai staccato un piccolo pezzetto,
giusto la punta che racchiudevo tra le dita. e quando l'hai masticato.
.hai chiuso gli occhi, travolto dal piacere.
Mi sembra così strana, a volte, il tuo stupore verso questo mondo che ci
circonda, lo diamo tutti quanti in modo così per scontato, certi che esso
sarà sempre e comunque ai nostri servizi, certi sempre che esso sarà pronto
ad ubbidire ai nostri comandi, certo che esso sazierà ogni nostro desiderio.
Ci siamo assuefatti a questo orgasmo di piaceri quotidiano, che ormai non
socchiudiamo neanche più gli occhi davanti a questo piacere colossale.
È la vita, è la routine, no?

Se voglio, faccio un passo, ne faccio un altro, muovo i muscoli, mi sto
muovendo, cammino.
Se voglio, mi alzo, apro il frigo, con la mano afferro un frutto o stappo
una bottiglia e trangugio senza neanche sentirne il sapore.
Se non ho niente da fare, alzo gli occhi al cielo, cercando la scia di
qualche aereo, o conto le pecorelle per prendere sonno.

Ma per te non è così.
Tu sei come un bambino appena nato, sei un feto che sta scoprendo la vita.
Tu non cammini, esplodi di vita.
Tu non mangi, ridi di cuore, gli occhi bagnati di lacrime.
Tu non cerchi aerei in cielo, tu GUARDI il cielo, perché nel limbo in cui
stavi prima non c'era cielo, non c'era fame, non c'era movimento.
Non c'era nulla.
Non c'era neanche Kaede.
C'era amore? Non lo so, non hai mai voluto dirmelo. ma non mi importa, mi
basta averti accanto e riscoprire con te questo mondo che stoltamente
odiavo.
Ascoltiamo  i colori, amore mio, perché il mondo ne è pieno e  non ne saremo
mai sazi.
Odoriamo i rumori, angelo mio, perché colmano il cuore.
Tocchiamo gli odori, perché il nostro corpo ne è avvinto.
Osserviamo i sapori, perché la nostra anima non si sfamerà mai.
Gustiamo queste nostre molecole d'infinito, perché è lui che sostiene il
nostro amore.

Guardavo il mondo e provavo disgusto, perché ovunque cercassi, non trovavo
mai la mia patria.
Ora guardo il mondo, e lo amo, perché sei TU, la mia patria.
Ti amo, Kaede.
Te l'ho detto, vero?

Amore, oggi andiamo al mare!
È  pomeriggio tardi, la spiaggia è deserta, nient'altro che noi, la sabbia
fresca e le onde spumose. Sembra che questo nostro universo sia sprofondato
in un Eden senza tempo. Fermo  la macchina e tu scendi, un po' traballante.
ancora non la sopporti bene, eh? Se non ti piace, la darò via, cammineremo
soltanto, ovunque tu vorrai, ovunque tu desideri, fino ai confini di questa
terra, oltre la Luna, oltre le galassie.
Per te, Amore, imparerei a volare.
Per te, angelo mio, diventerei l'aria del mondo.
Attraversi  la strada ed infine affondi un piede tra i granelli fini di
sabbia. Ti vedo strapparti rapido le scarpe e immergere il piede lì, tra
quelle rocce sgretolate dall'eternità. Sbarri  gli occhi, amore,  stai
provando la dolcezza della sabbia che ti accarezza i piedi per la prima
volta. Quando mi hai salvato, eravamo in spiaggia, ma non ti sei tolto le
scarpe. Ora sai cosa si prova, un massaggio continuo che avvolge la tua
pelle. da leccarsi i baffi.
Pensa che schiocchi, che siamo, ci creiamo tanti problemi, 'la sabbia è
troppo calda', ' la sabbia m'è finita dappertutto'. ma la prima volta che
provi, le tue sensazioni sono ancora vergini, non hai stupide preoccupazioni
che ti offuscano il cervello.C'è solo il piacere infinito che ti avvolge,
che ti culla.

Sono accanto a te, adesso, e so di essere l'uomo più fortunato di questa
terra, perché posso godermi la tua espressione di beatitudine.
- Hana, è stupendo- mi bisbigli tenero, gli occhi chiusi, ti mordi
leggermente il labbro inferiore travolto dai sensi.
Sei  troppo bello, con quell'aria innocente, i capelli scompigliati da un
venticello leggero.
Mi sporgo su di te, ci baciamo.
Sei buono come sempre, tesoro, mi accogli, mi lecchi le labbra in una muta
richiesta di invito.
Potrei mai negarti qualcosa? Le nostre lingue si toccano, si accarezzano,
delicatamente lottano tra loro.
Kami, Kaede, mi tremano le gambe, ho il respiro affannato, mi appoggio a te
per sostenermi, anzi, è più corretto dire che mi aggrappo ai tuoi fianchi,
sento la tua pelle calda sotto il tessuto leggero dei vestiti.
Li odio, in questo momento, perché mi separano da te.
- Ti va di fare un bagno?- mormoro io alla fine del nostro bacio.

Lui si oscura un attimo, fa un passo indietro, ha un lampo di terrore negli
occhi... ma perché, amore mio? Riguardo l'acqua, e capisco.
- Non mi succederà niente, tranquillo- bisbiglio io con il mio sorriso più
incoraggiante.
Lui è titubante, un po' rigido. Allungo le braccia e lo stringo a me. Lo
sento ricambiare la stretta, è forte, il mio Kae, ma non voglio che abbia
paura per me.
- Kaede, amore, ti fidi di me?
Lui non risponde, annuisce solamente.
Incominciamo a spogliarci, liberandoci dei vestiti, io rapidamente, lui
titubante. Siamo rimasti in boxer, entrambi, e ho le guance in fiamme,
perché questa sarà la prima volta che lo vedrò nudo.
Non abbiamo mai fatto l'amore, mai.
IO, che non credevo nell'amore, ma nel sesso fine a se stesso, come pura
valvola di sfogo, come fonte di piacere, ho atteso.
Ho atteso per lui.
Kaede sta guardando l'orizzonte, il cielo comincia a rosseggiare, tra poco
il sole tramonterà. Rimane incantato davanti a quello spettacolo, ma io no,
io sono incantato da lui. Dalla sua bellezza lunare, dalla sua pelle
pallida, da quegli abissi oceanici che sono i suoi occhi, del blu intenso
delle acque di profondità, dalle sue spalle ampie, il suo fisico forte e
sodo, da atleta.

Kaede, io ti amo, ti amo con tutto me stesso, ti amo con tutta la profondità
della mia anima mortale.
Oh, Kaede, se solo tu sapessi, se solo tu potessi  scorgere come e quanto
vasti sono i miei sentimenti.

Stringi la mia mano, le dita intrecciate. Mi stavi guardando, amore mio? Non
  devo essere certo un bello spettacolo, con solo i boxer, il viso
arrossito, i capelli scompigliati,  ma tu mi sorridi, come  se anche io
possedessi la tua stessa bellezza.
Mi scaldi il cuore.
Mi dai la vita..
SEI la mia vita.

- Ti va di fare il bagno con me?- mi domandi a tua volta con voce bassa,
dolce. Mi stai sorridendo, oh, amore, quanto sei bello quando sorridi! Le
tue guance sono rosee, i tuoi occhi brillano. Si assottigliano ancora di più
quando sorridi, diventano ancora più belli, se è possibile, forse perché
sorridi così raramente.
Ricambio il tuo sorriso, sorrido con tutta la felicità che colma il mio
cuore.
- Sì, lo voglio- dico io a voce ferma, ripetendo consapevolmente quella
frase che ho sentito dire da Akira e Hisashi, e che vorrei tanto pronunciare
con lui davanti ad un giudice.

Vuoi sposarmi, Kaede? Kami, sono stato 19 anni senza di te, posso sopportare
anche un altro solo istante senza la tua anima legata alla mia?

Sempre sorridendo, porti le tue mani ai fianchi, e con un sospiro fai
scivolare i boxer a terra, scalciandoli via piano.
Il mio cuore salta alcuni battiti, spalanco gli occhi, sento il viso andare
a fuoco. ero 'abituato' a vedere il tuo corpo nudo, ma avevi sempre un
drappo a coprirti l'inguine. Ora invece ti esponi davanti a me, il pene
liscio e lucente, la peluria nera sottile  che copre la base del tuo sesso.
Kaede, io.
- Hana, non vieni ?- mormora lui, la voce bassa ora ha una sfumatura roca
che mi strappa un gemito.
Vede che non rispondo, e allora avanza nell'acqua. Si immerge lentamente, 
il mare lo avvolge, lo accoglie, con la sua carezza liquida che lo fa 
tremare dal piacere. Non è come nel nostro bagno a casa, kitsune.
Ora ti stai immergendo in una tinozza grande quanto un pianeta.

L'acqua ti arriva all'inguine, e tu allarghi le braccia, capovolgi la testa
all'indietro, ti riempi i polmoni dell'odore salmastro del mare, ti spalmi
sulla pelle le molecole del vento. Scoppi a ridere felice, perché in questo
momento tu SEI felice, ai miei occhi sei i 4 elementi che formano la vita in
questo nostro bizzarro mondo:
ai tuoi piedi, terra eterna,
sopra di te, aria pura,
accanto a te, acqua del mare,
dentro di te, fuoco di vita.

Ti giri, mi stai guardando, e il tuo corpo risplende le mille sfaccettature
del sole rossastro che muore.
Raccogli il suo testamento, Kaede? Cerchi di assorbire i suoi raggi, per
illuminare lo spazio intorno a te?
Ridi ancora, mi fai segno di venire, venire da te.
Mi calo rapidamente i boxer e ti raggiungo con una corsetta, increspo la
superficie del mare, cancellando per pochi attimi il tuo riflesso su di
essa.
Che c'è, adesso sono diventato anche geloso dell'acqua? Vedi cosa mi fai,
Kaede?

Allungo le dita per sfiorare la tua pelle imperlata, ma tu mi sfuggi,
raggiungi con poche bracciate un grosso scoglio che affiora dall'acqua.
Ti inseguo, non mi sfuggirai, amore.
Ma ormai non cerchi più di sfuggirmi, appena ti raggiungo, mi getti le
braccia al collo, mi stringi a te, mi divori le labbra.
Faccio aderire i nostri corpi, soffoco un urlo contro la tua lingua umida
che m'invade la bocca, i nostri sessi gonfi si strusciano, si stuzzicano, le
punte bollenti si sfiorano facendoci tremare come marionette senza fili. ti
stringi ancor di più a me, le tue mani vagano sul mio corpo, accarezzandolo,
esplorandolo, le tue labbra mi lasciano libero di urlare alla natura il mio
piacere, mentre scendi a leccarmi il collo.
- Kae. Kae.- ansimo io roco, con un filo di voce.
Fai scorrere la lingua lungo la giugulare, assaggi la mia pelle, coperta da
minuscoli cristalli di sale; le tue mani scendono sensuali, accarezzano il
mio petto, i miei capezzoli turgidi, il mio addome tremante.
Mi tormenti un capezzolo con le dita, mentre l'altra mano afferra il mio
pene e lo massaggia, tamburelli le dita lentamente, strusciandone i
movimenti.
- Kae, mi farai impazzire, ti prego, ti prego, non ce la faccio più.- lo
supplico disperato. Senza staccare la bocca dal mio collo, mi afferri per i
glutei e mi aiuti a salire sullo scoglio. Mi accorgo che c'è una lieve
sporgenza, mi siedo su di esse, e adesso ho solo le gambe immerse. Lasci la
mia gola e tracci con la lingua  piccoli cerchi immaginari sul mio petto, ti
soffermi sul mio petto, accogli prima un capezzolo, poi l'altro, nella tua
bocca, lo catturi con le tue labbra, lo tormenti con la tua lingua, lo
stringi dolcemente tra i denti, saggiandone la consistenza, tirandolo
delicatamente verso di te. Gemo, strofino il mio sesso contro il tuo addome,
cercando un appagamento che non vuoi concedermi.
- Kae. Kaede, ti prego.- lo sto supplicando, ho gli occhi bagnati di
lacrime.

Vorrei che questa tortura finisse subito.

Vorrei che questo piacere durasse in eterno.

La lingua di Kaede prosegue il suo viaggio, si sofferma solo pochi attimi,
per esplorare la cavità del mio ombelico, e alla fine arriva alla sua meta.
Sto tremando, spalanco le gambe più che posso, ti prego, Kaede, amami.

Copre il mio sesso con le sue dita sottili, ne bacia la punta, mi guarda con
un sorrisetto malizioso.
- Cosa vuoi che ti faccia, do'aho?
- Tutto quello che vuoi, - bisbiglio con i sensi offuscati, - fammi tutto
quello che vuoi.
La mia proposta deve aver infiammato Kaede, perché si lancia sul mio pene,
succhia la punta pochi secondi, poi lo inghiotte nella sua interezza,  le
labbra si stringono intorno, la lingua lo tortura con lappate furiose.
Poi abbandona il mio pene e inghiotte i miei testicoli, li succhia, li
avvolge con le sue labbra. si riempie la bocca, li divora con lingua. 
Ripassa al mio sesso  umido, succhia, lecca, inghiotte, rilassa la gola per
accettarlo tutto, continua la sua stupenda tortura. finchè non vengo,
lanciando un grido disumano.

Non so più chi sono, dove sono. sento solo il cuore martellarmi in petto e
mani soffici accarezzarmi la pelle.
Dita stringono piano le mie cosce e mi aiutano a scivolare nuovamente in
acqua, io eseguo passivamente, ho il cervello ancora intontito.
Ora sono dritto, Kaede tra le mie gambe. Sento la punta del suo pene
ondeggiare sotto il mio ano, e avvolgo le mie gambe intorno ai suoi fianchi,
mi avvinghio a lui, l'acqua facilita i miei movimenti.

Lo voglio, voglio sentirlo dentro di me.
Finalmente, voglio sentirmi un essere completo.
Sei tu la mia mezza mela, Kaede.
Sei tu la mia anima gemella.

Kaede entra in me lentamente, timoroso di farmi male, ma i miei muscoli sono
talmente rilassati dall'orgasmo di prima che non provo alcuna fitta di
dolore.
Io lo voglio, lo voglio.
E lo voglio adesso.
Spingo i suoi fianchi verso di me, lo voglio sentire in profondità,
scivolare nel mio corpo stretto, arrancare per farsi strada, mentre la pelle
bollente del suo pene strofina contro il mio intestino viscido, caldo,
producendo un attrito che mi fa urlare ancora, e ancora.
Ma stavolta le mie grida non sono più solitarie, Kaede si unisce a me,
sprofondiamo ognuno nell'abbraccio dell'altro, senza sapere chi siamo.
.Chi  sta prendendo chi.
.chi da, chi riceve.
.chi ha gli occhi blu, chi gli occhi nocciola.
. chi ha i capelli neri dalla lunga frangia, chi ciuffi corti dai riflessi
rossi.
. chi ha vissuto 19 anni e  solo adesso vive.
. chi ha vissuto solo un mese, ma esiste da sempre.

Hanamichi.
Kaede.
Non c'è più l'identità, non c'è più l'unità distinta.
Nel momento in cui raggiungiamo l'orgasmo, noi siamo un unico io.



Siamo tornati a casa, ora siamo accucciati nel lettone nuovo, stretti in un
abbraccio caldo. Affondo il viso nell'incavo del suo collo, gli mordicchio
la pelle, la lecco sensualmente. Lo sento gemere sotto le mie cure, gira il
viso dall'altra parte per lasciarmi più spazio d'azione.
Ma io voglio di più. Mi siedo su di lui e mi impalo con un solo movimento 
sul suo sesso risvegliato e duro, lui urla, aveva gli occhi chiusi, non si
aspettava questo mio gesto.
.facciamo l'amore un'altra volta, non mi stancherò mai di farlo, amore mio.
Non mi stancherò mai di te.
Non finchè vivrò.
Non finchè la mia anima esisterà.
Amore è vita.
Tu sei il mio amore.
Tu sei la mia vita.

Ricado sfinito sul tuo petto, tu mi accarezzi  i capelli. Alzo il viso,
t'incornicio il volto con le mani, i nostri sguardi si incatenano.
- Ti amo, Kitsune, - sussurro, - ti amo dal profondo del mio cuore.

Kaede sorride, brilla, espande la sua bellezza a tutto ciò che gravità
intorno a lui.
Sono senza fiato.
Socchiude gli occhi dolcemente e bisbiglia:
- Anch'io ti amo, do'aho. Ti amo dal profondo del mio cuore. Dal profondo
della mia anima senza età.
Detto questo, sorride e mi bacia.


THE END!!


T: ora non puoi più lamentarti, Kae, ti ho fatto la  lemon!
H: *_______________*
R: sì, però quella con Sendoh era più focosa!!
T: era puro sesso animale ^^, con te è amore.
R: insinui che non so soddisfare il mio do'aho?!?
T: ma io.
R: stai insinuando che non sono in grado di tentare il mio do'aho?!?
T: veramente.
R: stai insinuando che non ho fantasia in amore?!?
T: CHE CAG*****I  KE SEI!!!!! CONTINUA così E SCRIVERÒ SOLO SENHANA E 
RUHARUKO!!!
HAR: SìIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
H&R: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!




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