Questa storia mi è stata ispirata dal mito di Pigmalione e Galatea… che sarebbe un gran bel mito se non l’avessi distrutto in questo modo. Chiedo umilmente perdono, la storia fa schifo, l’unica scusante che ho è che è una delle prime che scrivo…

Ecco, visto il risultato, cessa di scrivere…. NdR;

;____; ma perché dici così?NdT

Lo so IO perché… se avete spirito masochista, leggete… e saprete!NdR

*___* a me piace questa ff… NdSendoh

Non avevamo dubbi… NdTutti

 

Cmq, i personaggi risulteranno abbastanza OOC, ma considerate che siamo in un AU, Hanamichi è un grande scultore…NdT;

Sono un Tensai!NdH;

La storia doveva essere in principio essere ambientata nell’antica Grecia, poi ho capito che mi sarei dovuta ripassare un bel po’ di roba…. Ergo, è ambientata ai giorni nostri!: )NdT;

Pigra!NdS;

Tu stai zitto! Tu all’inizio manco dovevi starci, ti sei rubato tutto il posto da solo!NdS;

^______^ NdS;

 

I personaggi non mi appartengono, anche se sono rinchiusi da anni nel mio harem.  Teoricamente la storia dovrebbe essere una HanaRu, però… come dire… ci sono “ influenze” HanaSen( che ripeto, non erano completamente calcolate all’inizio!), MitSen…

 

 

Buona lettura, spero…

 

 


 

Love Myth

parte I

di Tesla


Da qualche parte nel mondo, mi è sempre stato detto, c'è la nostra anima gemella.

Lei è la nostra mezza mela, il nostro completamento, il nostro pezzo mancante. Si racconta che solo i più fortunati abbiano avuto il dono di incontrarla. Abbiano avuto la fortuna di Amare, amare veramente.

Tanti dicono di amare, ma nessuno lo urla all'universo, questo loro amore, perché sanno che si tratta solo di un'illusione.

Sognano un amore infinito con una compagna o un compagno che dia loro la felicità.

A volte, ingenuamente credono di averlo trovato veramente.

Ma è solo una follia.

È solo una pazzia.

L'anima gemella non esiste.

In questo nostro triste mondo, noi siamo soli.

Nasciamo soli.

Moriamo soli.

È il nostro destino.

È il domani che gli dèi ci hanno dato.

 

Niente coccole, niente amore, niente batticuore per me.

Io, Hanamichi Sakuragi, sono solo, come tutti gli altri.

 

 

Ho solo 19 anni, potreste dirmi: " perché fai questi pensieri, Hanamichi? Sei ancora giovane, il mondo è davanti a te, tutto da scoprire, non essere pessimista… sono certo che da qualche parte c'è la persona giusta per te."

Folli!

Dove? Dov'è questa mia anima gemella? In quale angolo si nasconde, perché non mi si svela, perché mi fa soffrire?

In questo schifo di mondo vedo solo stupide oche o idioti che mi girano vorticosamente intorno per la mia bravura nella scultura, per i miei soldi, nella speranza che decida di imprimere i loro volti nella creta, nel marmo, nella pietra delle mie opere. Cosicché possano vivere per sempre. Cosicché possano avere interviste e soldi, resi famosi nell'oggi, come i modelli del grande genio Sakuragi…

Ripeto: follia!

Sì, è vero, per qualche assurdo motivo, sono nato col dono di scavare dolci visioni dalla cruda roccia, dall’informe creta… ho successo, tivù, articoli e libri  non  fanno che parlare di me, del mio talento quasi ultraterreno…

                          … mentre io non so cosa darei, per un poco di amore.

 

Amami, mondo, mi senti?!

E tu, stupida mia metà, fatti avanti, MOSTRATI A ME! Fatti vedere, fatti guardare, fammi sentire la tua voce, fammi sentire il tuo corpo stretto contro il mio!! Perché se tu ci sei, esisti, e sei fatto di carne, ossa e sangue, hai una lingua con cui parlare, hai due mani con cui toccarmi, hai due occhi per guardarmi, hai un cuore… sì, lo spero, hai un cuore per amarmi.

 

Ma è inutile che io lanci al vento le mie suppliche, perché è solo esso che le riceverà, il vento.

Tu non esisti, tu non ci sei, tu non mi amerai mai.

 

Io, come tutta l'umanità, sono destinato alla solitudine.

 

Qui, in questo nostro mondo, non c'è nessuno che mi ami.

 

Siamo soli, tutti noi.

 

Soli.

 

-----------------------------------------------------------------------------------

 

 

-         Eih, Akira, per caso sei ingrassato? - sogghigno divertito al mio modello.

Akira Sendoh sgrana gli occhi e diventa tutto rosso, anche se un vago alone del suo eterno sorriso sta rispuntando sul suo volto.

-         Eih, cretino, guarda che non ho un filo di grasso! Il mio corpo è sodo e pieno di bei muscoloni, donne e uomini cadono continuamente ai miei piedi!

-         Sì, dopo averti sentito l'alito!!- interviene Ryota sghignazzante. Ryota Miyaghi è il mio assistente, nonché grande amico. Lui e Akira sono gli unici con cui io mi senta a mio agio, gli unici con cui io sia veramente me stesso. Sebbene sia stato il mio lavoro a farci incontrare, la nostra amicizia va ben oltre.

-         Hhhha! Siete solo invidiosi del mio affascinante corpo! Chi disprezza, compra, miei cari, non lo sapevate?! E voi mi pagate per questo!

-         Che ci vuoi fare, eri ai saldi di fine stagione, e c'era la svendita 3 x 2…- rido io.

-         Già, però bisogna ammettere che gli altri due esemplari con cui l'abbiam comprato erano molto affascinanti!-continua Ryota.

-         Eh no, miei cari, non penso che troverete qualcuno più bello di me!- sussurra Akira sensuale e giocoso, e si alza dalla sedia su cui posava, ergendosi nei suoi 190 cm d’altezza e splendore.

È bello, bellissimo, non c'è che dire: i capelli che porta normalmente sparati in aria con kili di gel ora ricadono morbidi e lucenti sulla fronte, ti fa venire voglia di passare la mano tra quei fili neri per odorarne il profumo sensuale che emanano. In faccia è bello, con quegli occhi blu scuro, oltremare, lunghe ciglia, pelle priva di imperfezioni, labbra carnose arricciate in un malizioso sorriso che leva solo quando deve posare… e si scende giù per il suo corpo, le sue ampie spalle,  il torace, gli addominali, il… beh, posava nudo, non ve l'ho detto? Comunque tanta felicità al suo ragazzo, quel Mitsui sembra apprezzare molto le misure extra del mio amico…

Aki è bello, ma non semplicemente di quella bellezza fasulla che col tempo scompare. So bene che anche quando sarà vecchio e pieno di rughe, avrà sempre questo suo alone di bellezza terrena. Perché è genuino. Perché è lui.

 

Ryota continua a ridere come un deficiente, anche se è rimasto pure lui colpito dalla bellezza di Akira. Ma anche lui è felicemente fidanzato con la sua Aya-chan, per cui si riprende prima di me davanti a quella visione.

Mi sono scoperto più volte a desiderare Aki, un desiderio carnale, di possederlo, di entrare in lui, farlo urlare, scaricare il mio seme dentro il suo corpo stupendo mentre ho le sue gambe muscolose avvinghiate al mio corpo, dettando il ritmo delle spinte.

Non lo amo, o almeno, gli sono affezionatissimo come amico, lui e Ryota sono i miei migliori amici, ma ogni volta che lo vedo nudo, fermo sotto il mio sguardo indagatore, in quella sua insolita versione seria che gli dà un alone di mistero lunare, devo mordermi la lingua a sangue per non fargli violenza.

Non lo amo, ma lo desidero.

Non è la mia anima gemella, l'ho detto, non lo amo, ma quando vedo il suo pene liscio su quel corpo di marmo, o il suo sedere sodo, di  roccia bollente…

Mi odio per i pensieri che faccio.

Lui è fidanzato, fidanzato seriamente, presto si sposerà col suo Hisashi, e poi è il mio migliore amico, e lui si fida di me… lui neanche sospetta il mio desiderio, se lo sapesse non mostrerebbe più il suo corpo fieramente e privo di inibizioni… non farebbe mai nulla che possa farmi soffrire, ma so che non tradirebbe mai il suo fidanzato.

 

Siamo soli, ve l'ho detto, no? Non amo, ma desidero carnalmente un uomo che non potrò mai avere.

Non esiste ancora la persona che potrà far felice Hanamichi Sakuragi, per un semplice motivo.

Io non esisto, il mio cuore è morto.

Io non ho mai amato e mai amerò, e il mio animo sprofonda ogni giorno sempre di più in un baratro senza fine.

 

 

----------------------------------------------------------------------------------------

 

Aki e Ryota sono andati via da un pezzo, io sto dando gli ultimi ritocchi alla statua. Un Akira di marmo bianco mi guarda con occhi vuoti, è quasi completato. Teoricamente potrei finirlo anche senza il legittimo modello, ma mi priverei così della visione di quel corpo nudo al mio servizio…

In un attimo di follia, mi immagino mentre faccio una statua di Akira nudo a gambe aperte che mi guarda malizioso, il pene tra le mani mentre si masturba, un dito nel forellino del suo sedere, tracce di sperma che colano lungo le cosce. Forse potrei proporre qualcosa di simile, non così spinto magari, ma ci riuscirei, perché Sendoh si fida ciecamente di me, sono più di 4 anni che lavoriamo insieme e ci conosciamo.

Immagino mentre tranquillo si spoglia e si mette in posa, gambe aperte, a mostrare tutti i suoi 'gioielli di famiglia', un dito in bocca da succhiare malizioso…

 

***

Hanamichi sta davanti al blocco grezzo di marmo, segna con un carboncino delle linee guida sulla superficie ruvida. Il modello è nella posa provocante che gli è stata richiesta, ma nel suo sguardo brilla una luce maliziosa.

-      Sono bello, Hana?- mormora sensuale Akira.

-         Come scusa?

-         Ti ho chiesto se sono bello. Mi trovi bello? Sono di tuo… gradimento?-. Che diavolo è quella luce erotica negli occhi oltreoceano. Hanamichi freme.

-         B-beh, lo sai che sei un bel ragazzo,  n-non c'è b-bisogno che t-te lo dica….

-         Ooooh, invece sì che c'è bisogno… devo sapere una cosa molto semplice.

-         C-cosa?

-         Se faccio così, - dice, passando una delle sue lunghe dita sui contorni rugosi del suo ano, -tu cosa senti?

-         Aki, io non c-capisco…- mormore un Hana sempre più rosso e imbarazzato.

-         Te lo spiego meglio, tesoro- dice Sendoh. Si porta il dito alle labbra, lo succhia ben bene, ricoprendolo di saliva, lo riporta sul suo orifizio e si penetra con un gemito.- Sto pensando che questo è il tuo pene, Hana. Sto pensando che mi stai ficcando il tuo cazzone dentro il mio buco e mi stia fottendo come una troia. Ti va di fottermi, Hana? Ti va infilarmi il tuo uccello duro in culo? Inculami, Hana, sodomizzami! Fammelo uscire dalla bocca tanto è grosso!

-         I-i-io…- balbetta incapace di parlare. E’ letteralmente paralizzato, non sa che fare. Ma il suo amichetto del piano inferiore sa benissimo cosa fare, spinge contro la patta dei pantaloni, urla di frustrazione.

Akira estrae il dito dal suo corpo e si dirige verso il rossino. Gli porta malizioso il dito umido del proprio lubrificante alle labbra e gli sussurra: succhia.

Hana obbedisce, lo accoglie in bocca e lo lecca, succhia, geme.

-         Bravo, bambino, bravo- sussurra Akira al suo orecchio.

Si inginocchia davanti ad Hanamichi, la bocca all'altezza della patta, un rigonfiamento evidente spinge contro il tessuto. Akira poggia un bacio proprio sulla punta, lo palpa qualche secondo sopra la stoffa poi abbassa la cerniera, estrae il pene dalle mutande, Hana geme al contatto delle mani calde contro il suo uccello ancora più caldo…

-         Sei una troia, Akira- gli sussurra stringendo ciocche dei suoi capelli neri tra le dita. Sendoh freme.

-         Sì, sì, - singulta prima di inghiottire l'intera lunghezza del suo pene, le estrae, lecca la punta, geme, - sono la tua troia, la tua porcona, sono solo tuo, troia troia, tuo tuo tuo!- lo inghiotte con tutte le sue forze, la sua faccia è rossa per lo sforzo ma non demorde, deglutisce a forza quando sente la punta del cazzo di Hanamichi battergli in gola.

Hanamichi gli estrae il pene dalla bocca e schiaffeggia Akira, facendolo cadere indietro. Torreggia su di lui, e in quel momento Sendoh sembra bisognoso di protezione, è debole e indifeso davanti ad Hanamichi. Desidera Hana più di ogni altra cosa al mondo.

Gira violentemente il moro a carponi, si mette sopra di lui, senza preparazione, senza tenerezza, gli sbatte il pene duro e ancora umido della sua saliva in culo, ora lo sta sodomizzando come lo ha supplicato. Akira urla al mondo il suo godimento, sgroppa come un toro, l'uccello del rosso lo fa godere come un porco, lo riempie, lo completa, ne vuole ancora, di più.

-         AAAAAAAH; HANA ANCORA, DI PIùUUUUU, ANCOOOORA, DI PIùUUUUU!!!!-

E un battito di ciglia, non si spiega come, e davanti ad Akira c'è un altro Hanamichi, i pantaloni calati fino alle ginocchia, gli sta offrendo il pene da succhiare. Akira non esita una attimo, accoglie il cazzo enorme del secondo Hanamichi e si riempie nuovamente la bocca, inghiotte, inghiotte, forza i movimenti della testa, affonda sempre di più,

Hana è così buono.Hana è instancabile, stanno scopando come tori da una decina di minuti e il piacere è immenso, senza limiti. Akira raggiunge il primo orgasmo bestiale con un urlo soffocato dalla carne calda che gli colma la bocca, ma Hana non molla, e lui viene ancora, ancora, ancora, ancora, e ancora… perde la cognizione del tempo e dello spazio, sente solo quella massa di carne nel suo corpo che spinge, e spinge, e spinge…

 

***

 

Con un urlo disumano, mi sveglio dal mio sogno bagnandomi le mani con una quantità incredibile di sperma. Un altro sogno.  Akira mi è risfuggito nuovamente dalle mani.

 

AKIRA.

Sì, è di lui che ho bisogno, adesso. Non mi importa più nulla se è fidanzato, se siamo amici, se non lo amo e lui non mi ama.

Lo voglio.

Lo desidero.

 

Mi ripulisco dalle tracce del mio amplesso solitario, mi vesto in fretta, prendendo a casaccio i primi vestiti che trovo ed esco, voglio andare a casa sua. Lì parleremo, sì, e lui mi capirà, ed io gli confesserò tutto, e mi vorrà bene, non so se mi amerà, non credo nemmeno io nell'amore… ma staremo insieme, e lui mi accetterà, ci baceremo, sprofonderemo nei corpi l'uno dell'altro e non ci lasceremo.

Lui mi capirà.

Lui è Akira, è il mio modello, sì, sì, lui capirà.

Lui è mio.

Mio.

MIO.

 

 

FINE PRIMA PARTE.

 

Ehm… chiedo umilmente perdono per le fan di Hanamichi, piace anche a me, ma qui mi è risultato particolarmente segaiolo, completamente OOC…. NdT

 

*_______*    bello!NdSendoh

 

Vabbè, almeno c’è qualcuno che apprezza… SONO GRADITI COMMENTI… abbiate pietà… e la frutta prendetela di stagione…

 

Dedicata a chiunque abbia il coraggio di arrivare fino in fondo…

 

Grazie!

A prestoJ!!!



Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions