Spoilers: ma no… xò sarebbe saggio conoscere
almeno i personaggi ^_^
Disclaimers: santa sunrise, uso i tuoi bimbi
senza scopo di lucro, don’t worry
Note: le fragole di Zechs non potevano
rimanere inutilizzate in una stanza dove si trovano Treize e Wufei, quindi
vi beccate anche questo epilogo super kinky ^_^
Love is
rough!
Epilogo
di Alexiel
***The
greatest thing you’ll ever learn
Is just to love and be loved in return***
[david bowie]
La porta si spalancò con
uno schianto, Treize uscì dal bagno con 47 chili di pilota avvinghiato alla
vita e impegnatissimo a esplorare la bocca del generale con la propria.
La loro pelle nuda era
arrossata per il vapore e il calore del bagno che avevano appena condiviso,
un tenue profumo di rose aveva invaso anche la camera, espandendosi sulla
scia dei due corpi che da ore non si staccavano l’uno dall’altro.
Con la coda dell’occhio
Wufei intravide il vassoio con la colazione preparata da Zechs sul tavolino
accanto alla porta e si staccò a malincuore dalle labbra di Treize per
parlare.
-Mh… fragole.. Treize, ho
fame!-
Il generale depositò il
suo adorabile fardello sulla poltrona accanto al letto e si allontanò per
prendere la ciotola colma di grosse fragole succose, tornando indietro con
uno sguardo carico di erotismo che ridusse il povero Wufei a una pozzanghera
di gelatina.
L’uomo addentò una
fragola e si chinò verso il ragazzo che aprì la bocca per ricevere il frutto
profumato e si ritrovò immerso in un paradiso di sensualità, quando insieme
alla morbidezza della fragola, la sua bocca venne invasa dalla lingua
prepotente di Treize.
Il ragazzino avvolse le
braccia attorno al collo del generale, che lo sollevò prendendolo in
braccio, stringendolo a sé con una sola mano, dato che nell’altra reggeva la
ciotola strabordante.
Wufei si ritrovò con la
schiena poggiata alle lisce lenzuola del letto disfatto con l’imponente
corpo di Treize che lo sovrastava schiacciandolo deliziosamente.
-E’ ora di mangiare,
cucciolo…-
L’uomo morse un’altra
fragola, lasciando che il succo scivolasse dalle sue labbra sul petto di
Wufei, che rabbrividì di piacere e si dimenò nello sforzo di sfiorare col
proprio corpo qualche centimetro in più della tiepida pelle di Treize.
Il generale infilò il
pezzo di fragola che aveva in mano tra le labbra di Wufei, insieme al dito
indice che il ragazzino succhiò voluttuosamente mentre Treize si chinava a
leccare il succo dai pettorali di Wufei, facendolo gemere e sospirare.
La fragola successiva
accarezzò la gola di Wufei e risalì fino alle sue labbra, sfiorandole e
mimando il supplizio di Tantalo, finchè Treize la lasciò cadere nella bocca
del ragazzino, che la assaporò chiudendo gli occhi e succhiandola
lentamente.
A quel punto Treize si
sdraiò accanto al bimbo oscuro e appoggiò la ciotola sulle lenzuola, afferrò
un altro frutto col quale sfiorò i capezzoli già tesi di Wufei, suscitando
nel pilota piccoli suoni simili a miagolii. Baciò il cinesino e poi lo
nutrì, e mentre il ragazzino masticava golosamente, Treize assaggiò il succo
della fragola direttamente dai capezzoli, approfittando per succhiarli e
morderli con estremo garbo, sospirando deliziato.
Spezzò a metà un’altra
fragola porgendone un pezzo a Wufei che la afferrò con la lingua; poi,
deciso a stuzzicare il cinesino fino al limite, strofinò la parte più
succosa del frutto sulla punta del sesso del ragazzo, che a quel punto si
inarcò gemendo forte e ricadde sul materasso senza respiro. Il generale
accarezzò tutta l’erezione di Wufei con il frutto prima di portarlo alla
bocca e inghiottirlo sorridendo maliziosamente.
-Ho fame anch’io, Wufei…-
Così dicendo l’uomo si
chinò sull’inguine del ragazzino e assaporò la carne fremente addolcita dal
succo della fragola profumatissima.
Wufei infilò le dita tra
i capelli ancora umidi del generale accarezzandolo con reverenza e si perse
nell’intenso piacere che la lingua di Treize gli stava offrendo.
Le mani del fanciullo si
spostarono sulla pelle della schiena muscolosa di Treize, dove graffiò
delicatamente, facendolo rabbrividire di piacere.
Treize abbandonò
l’erezione di Wufei e risalì quel corpo acerbo ricoprendolo di baci, fino a
giungere alle labbra macchiate di succo zuccherino: lo leccò via prima di
infilare la lingua all’interno della bocca morbida e accogliente del
giovane, che cominciò a strofinare il bacino contro quello del generale,
alla ricerca del compimento.
Treize lo lasciò fare,
muovendosi languidamente e senza interrompere il bacio, bevendo ogni gemito
e ogni sospiro di Wufei, finchè non sentì il corpo del ragazzino tendersi
piacevolmente sotto il suo e immobilizzarsi nell’istante dell’inteso orgasmo
che lo pervase.
Il pilota dello Shenlong
continuò a baciare Treize con passione e si staccò da lui solo per
respirare.
Guardò l’uomo da sotto le
palpebre appesantite e gli sorrise, scostandogli un ciuffo ramato dalla
fronte imperlata di sudore. Non aveva nemmeno la forza di parlare, così si
limitò a sfiorare le labbra di Treize con un bacio, prima di chiudere gli
occhi e abbandonarsi sfinito contro le fragranti lenzuola.
Treize lo pulì e lo
adagiò sotto le coltri distendendosi poi accanto a lui, abbracciandolo e
baciandogli le palpebre sottili.
-Dormi, mio splendido
guerriero…-
Wufei si addormentò quasi
subito sotto lo sguardo adorante di Treize, che si alzò per appoggiare la
coppa con le fragole avanzate sul tavolino. Ne prese una tra le mani e la
osservò, poi la infilò tra le labbra chiudendo gli occhi e violento come un
uragano il pensiero di Zechs gli invase la mente.
Treize infilò la veste da
camera di morbida spugna e si sedette al suo secrétaire di legno intagliato
e avorio.
Il generale rivolse lo
sguardo verso Wufei che dormiva pacifico e sospirò, afferrando una piuma tra
le mani e intingendola in una boccetta di inchiostro indaco.
*()---*---()*
Zechs tornò dalla sua
fuga alla spiaggia con i vestiti umidi, i capelli scompigliati e un sorriso
stampato in faccia che non voleva saperne di cancellarsi.
Nell’aprire la porta
della sua stanza notò una lettera color panna infilata tra l’uscio e lo
stipite.
La prese tra le mani e la
osservò, poi entrò in camera e strappò la busta con dita tremanti, spiegando
il foglio di carta di riso contenuto all’interno.
Era un messaggio di
Treize, vergato in una splendida calligrafia ordinata e precisa. Zechs
chiuse gli occhi per un istante inspirando profondamente, dopodichè si
sedette sul bordo del letto e lesse.
Milliardo,
amore mio.
L’uomo lo sai, a volte e’ debole e io
non sfuggo a questa amara legge. Ti ho tradito, ho tradito la tua fiducia e
i tuoi sentimenti, ma e’ stato inevitabile…tu credi sia possibile amare due
persone contemporaneamente, Milliardo?
Perché a me è successo.
Potrai accettarmi anche così? Riuscirai
ad amare un uomo imperfetto, tu che sei Perfezione?
Rispondimi di si’…
Ti amo,
Treize
Kushrenada.
THE END
Sclero finale d’obbligo
by autrice stressata ^_^;;;
Heero: ma.. ma.. e io?
Alexiel: tu cosa?
Heero: ma scusa, Trowa e
Quatre sono ancora a inciuciare, Wufei è praticamente morto di sfinimento,
DUO MI HA TRADITO >___< e sta pensando di lasciarmi , quella checca di
Peacecrap ha perdonato Treize il quale marpioneggia a piede libero e io sono
stato a malapena CITATO dalla fine del primo capitolo!!!
Alexiel: senti Heero, non
è colpa mia se tu hai abbandonato la scena per andare a fare il terrorista
nelle basi di OZ >__<
Heero: ma chi l’ha
detto!!!! Io ho preso il Wing e sono andato a rimuginare su quanto sono
stato stronzo con Duo!!! Su quanto male l’ho trattato!! Io non sono freddo e
calcolatore, mi disegnano così!!! Io amo Duo!!!!
Alexiel: O__o dici
davvero?
Heero (in lacrime):
siiiiiiiiii’!!! Sono pentitissimo!!!
Alexiel (Kanzeon mode
on): chi se ne frega!!! Adesso Duo è entrato a far parte del mio harem e se
vuoi vederlo, paghi!!! (in natura!!!)
Heero (con pistola laser
puntata alla tempia di Alexiel): Omae o karasu (la frase preferita di Heero,
ke significa ‘io ti ucciderò’).
Alexiel: ommamma, questo
fa sul serio!! vabbè, accontentiamolo……..
Love is rough!
[epilogue bis]
***I'm caught living in
a world filled with love,
so when teardrops fall from me like rain from above,
I can brush my troubles away,
know that deep down
inside,
I got sun shining in my life.***
[craig david]
Duo rientrò alla villa a
pomeriggio inoltrato, il cielo era già tinto dell’arancio che preannunciava
il tramonto e una leggera brezza proveniente dal mare si era alzata, facendo
rabbrividire il ragazzo che aveva addosso i vestiti ancora umidi per il
bagno fuori programma.
Prima di raggiungere la
propria stanza, Duo passò in cucina a cercare qualcosa da sgranocchiare, dal
momento che il suo stomaco brontolava rumorosamente.
Scelse una banana da un
gigantesco cesto di frutta e la divorò in pochi morsi; poi, soddisfatto, si
accarezzò il pancino e prese il corridoio della zona notte.
Aprì la porta
canticchiando, ma la voce gli si strozzò in gola non appena il suo sguardo
colse una figura nera stagliata contro il rosso della sera che entrava
dall’alta finestra: Heero era seduto sul davanzale e lo guardava, duro ed
inespressivo.
Duo rimase muto e
immobile, mentre un nodo grosso come un’anguria gli si formava in gola,
azzerandogli totalmente la salivazione. Cominciò a tremare quando vide Heero
saltare giù dal davanzale in un movimento fluido e dirigersi verso di lui
senza distogliere lo sguardo dal suo viso.
Duo fece un passo
indietro, ma si bloccò quando sentì la voce del ragazzo infrangere il
pesante silenzio che permeava la stanza.
-Scusa.-
Il pilota con la treccia
spalancò gli occhi e rimase nella sua posizione, impietrito come uno
sventurato che avesse visto il volto di Medusa.
Heero approfittò
dell’impasse del compagno per avvicinarsi a lui e prendendogli il polso
segnato da strisce violacee che stavano schiarendo lo portò alle labbra
abbassando le palpebre.
Baciò delicatamente la
pelle abusata sussurrando ‘scusa.’
Baciò tutto il palmo e il
dorso della mano di Duo e le dita, una per una, intermezzando baci e
sussurri:
-Perdonami, perdonami…
perdonami.-
Il magone che soffocava
Duo si sciolse lentamente, lasciando nel ragazzo una sensazione di estremo
malessere misto a sollievo. Accarezzò la guancia soffice di Heero e lo
attirò a sé, gli occhi pieni di lacrime silenziose e brucianti, la voce
rotta:
-Ssshh… va tutto bene…-
Heero si abbandonò contro
il corpo accogliente di Duo, si lasciò prendere per mano e condurre al letto
sul quale si sedette pesantemente.
Il pilota del Deathscyte
si piegò verso il giapponesino e gli baciò teneramente la fronte,
accarezzandogli poi la folta massa scura di capelli.
-Aspetta qui un istante,
torno subito.-
Duo sparì in bagno e si
sciacquò velocemente sotto la doccia per togliere dalla pelle il sale, poi
indossò un paio di boxer puliti e una magliettina di cotone bianco.
Quando tornò nella stanza
che divideva con Heero, vide che il ragazzo si era disteso sulle coperte e
lo stava aspettando sdraiato su un fianco: Duo lo raggiunse e si coricò
accanto a lui, sparendo immediatamente inghiottito da un abbraccio
disperato. Heero non era mai stato di molte parole, e non aveva mai
manifestato apertamente i propri sentimenti, quindi la sua esternazione di
pentimento giunse inaspettata , cogliendo Duo totalmente impreparato e
spiazzandolo.
Il fanciullo dalla lunga
treccia castana si accoccolò contro il corpo tiepido del compagno, la testa
nella culla formata da collo e clavicola, le braccia attorno alla vita di
Heero e le gambe avvinghiate alle sue: essendo una creatura carnale e
passionale, Duo aveva bisogno di sentire Heero fisicamente, aveva bisogno
della presenza del ragazzo accanto a sé, così sollevò leggermente il capo
dal nido che si era creato sulla spalla del compagno e sfiorò le labbra di
Heero con le proprie… dio quanto lo amava! Gli veniva da piangere al
pensiero di quanto forti fossero i suoi sentimenti per quel guerriero
apparentemente senza cuore…
‘No, pensò Duo, questo
ragazzo un cuore ce l’ha eccome… i suoi occhi sono sinceri e a volte
lasciano trasparire la sua anima senza che lui se ne accorga… altrimenti non
riuscirei a spiegarmi il motivo per cui io lo ami in maniera così *totale*…’
Heero ricambiò il bacio
accarezzandogli la bocca senza chiedere nulla di più che un contatto
rassicurante. Infilò la mano libera sotto la maglietta sottile di Duo,
sfiorando con i polpastrelli la morbida pella della schiena e continuando a
depositare baci quasi impercettibili sul viso del ragazzo: sulle labbra, sul
naso, sulla fronte, sulle palpebre.
-Non voglio più vederti
piangere Duo.-
Era un desiderio
sussurrato, anche se suonava come un ordine, e Duo annuì prima di
risistemarsi nel caldo nido delle braccia forti e protettive del suo amore.
Nel giro di pochi minuti il respiro di Heero si regolarizzò, avendo preso il
ritmo del riposo, così Duo si sciolse dallo stretto abbraccio e si puntellò
su un gomito, osservando il viso sereno del giovane pilota del Wing.
Gli accarezzò i capelli
scostandoli dal bel volto e sentì una stretta fastidiosa, quasi dolorosa,
all’altezza del cuore.
-Ti amo Heero… E amore è
tormento.-
THE [REAL] END
Alexiel: ecco, dittatore,
sei contento?
Heero: mh.
Alexiel: uno fa tanta
fatica e deve sentirsi rispondere a questo modo… E METTI VIA QUELLA CAVOLO
DI PISTOLA!!! E che diamine!!!
Quatre: Alexiellina pucci!!
Hai finito la tua fanfiction? Oh… perché sei tutta rossa in viso e tremi?
Sei arrabbiata? *le porge un cioccolatino ripieno di marzapane* ecco ciccina
mangia questo!! *kiss*.. posso leggere?
Alexiel *guarda Quatre
merluzzo-style*: ce.. certo Quatre-chan! Grazie per il cioccolatino!!! Oh
che pucci!!! *^_^*
Heero: ke lolita, direi
piuttosto >___<
Alexiel *mostra la lingua
a Heero*: meglio lolita ke psicotico come te, antipatico!!!
Ah direi ke adesso è
davvero finita *_*
Quindi me ne torno al
Peacecraft Estate a farmi un idromassaggio ^___^
Kisses,
Alexiel
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