Disclaimer: i personaggi sono di Inoue ma noi li obblighiamo comunque a fare ogni cosa che esce dalle nostre menti malate

 

Dediche: al mio amico e co-writer Ivan che usa sempre il suo giudizio nel giudicare le persone arrivando se necessario a mettersi contro tutti e ricoprire di merda i cosiddetti ben pensanti ed è pronto a pagarne le conseguenze, non come loro, ti voglio bene nonostante sei un po’ ropicoglioni, egocentrico, suscettibile, …

Ivan con sguardo assassino: EHI guarda che potrei arrabbiarmi ridefinisci meglio il mio carattere

A: con te non si può mai scherzare un po’ ^^;;; cosa posso dire caratterialmente sei come Rukawa solo con più senso dell’umorismo e una certa quantità di amor proprio

I: va già meglio, si potrebbe migliorare dicendo che anch’io sono bello come Rukawa

A: su questo si può ampliamente discutere

Ivan essendo alto 1,90 ed essendo anche lui fan sfegatato di slam dunk tira un gorilla punch sulla testa di quella povera ed indife#@$# mentecatta di Auramasda che appena si riprende dal secondo gorilla punch farà i saluti finali intanto eccovi la nostra fic


 

L'organista

di Auramasda & Ivan

 

Una musica d’organo tanto perfetta quanto triste aleggia nell’aria.

Un altro anno è passato e io sono ancora qui che attendo quando ti potrò riabbracciare o mio amato?

Io qui in solitaria attesa ascolto la musica del mio cuore ferito e dopo la musica il silenzio.

 

POV Hanamichi

 

Che bello finalmente possiamo staccare la spina per un po’ dagli impegni scolastici, bhe non proprio tutti visto che stiamo andando in ritiro e se il Gori mi sente dire una cosa del genere mi atterra con un gorilla punch^^. Guardo fuori dal finestrino e mi godo il paesaggio montano o meglio mi godo il riflesso del ragazzo addormentato seduto nell’altra fila visto che non posso permettermi di fissarlo direttamente “Hana ma di tutti i ragazzi di questo mondo proprio di lui dovevo innamorarmi, lui che è così testardo, solitario, taciturno, indipendente, felino, elegante nei suoi movimenti, bello da far invidia ad un angelo, con un culetto da urlo, … HANA ma che diavolo vai a pensare adesso” mi accorgo che il amichetto del piano di sotto si è risvegliato con prepotenza e io sono diventato rosso, speriamo che non se ne accorga nessuno.

-Hei  Hana che hai? Stavi per caso sognando qualcosa di proibito con Harukinacara per caso?- quel nano malefico di Ryota questa me la paga sto per dargli una testata quando il suo degno compare rincara la dose

-Cosa vuoi lui certe cose al massimo se le solo può sognare-

-Mitchy prova a ripeterlo e ti faccio ingoiare i denti un’altra volta-

-Ti ho già detto di non chiamarmi Mitchy e devi solo provarci ad avvicinarti ai miei dentini-

come al solito scoppia una rissa che viene risolta da Akagi con i suoi soliti modi cortesi mentre il nonnetto se la ride ritorniamo ai nostri posti e io posso riprendere a guardare il “panorama” però è strano è come se mi sentissi osservato mah sarà un impressione

 

POV Rukawa

 

Sento qualcosa che sta disturbando il mio sonno, apro leggermente gli occhi per vedere cos’è e se dargli la giusta punizione, hn, il do’aho si è di nuovo messo a fare a botte, prima mi sarei già unito anch’io al gruppo ma da un po’ di tempo mi piace stare a sentire gli sproloqui del do’aho anche se non me ne so spiegare la ragione, sarà perché è l’unico con cui ho una specie di rapporto sociale, anche se molto particolare ma io e lui non siamo persone comuni, dopotutto qualcosa ci lega. Vedo che Akagi stufo della baraonda interviene con la grazia con cui è noto in campionato e i tre se ne tornano a posto, il do’aho che è dall’altra parte del corridoio guarda fuori dal finestrino e io invece di addormentarmi come al solito resto a guardarlo e uno strano torpore che non riesco a capire cosa sia mi avvolge.

 

POV Hanamichi

 

Finalmente siamo arrivati l’albergo è un po’ vecchiotto ma è tenuto bene e il panorama è meraviglioso, il paese è nascosto da una collinetta ma ci hanno detto che ci vogliono solo due minuti per arrivarci, sullo sfondo delle montagne si vede anche una chiesetta occidentale, chissà che diavolo ci farà qui nel bel mezzo delle montagne del Giappone. Entriamo nella hall un ambiente molto confortevole quasi familiare notiamo però che su una parete c’è il segno di un grande quadro e quando chiediamo come mai non c’è ci viene detto che è stato mandato a Tokio per farlo restaurare, intanto ci vengono distribuite le chiavi delle camere, wow una stanza singola a testa l’ultima volta ho dovuto dividere la stanza con Miyagi e quel tappo malefico russava a più non posso facendomi rimanere sveglio per ore e se per caso lo svegliavo lui diceva che non era vero che russava e che lo svegliavo per fargli dispetto (ti capisco Hana a me è successa la stessa cosa NdIvan), povera Ayako va beh che gli piace giocare a farlo stare sulla corda ma questo non se lo aspetta di certo.

Che cosa? Ci avrei giurato che c’era la fregatura, siccome la struttura è vecchia per ogni due stanze c’è un bagno in comune, va beh non è poi la fine del mondo tanto dopo gli allenamenti giriamo sempre nudi, chissà se mi capita di dividere il bagno con lui ^////^, basta con questi pensieri hentai.

-Ragazzi ascoltatemi avete un ora prima di iniziare gli allenamenti, ripostevi e siete puntuali-

Mi fermo un po’ a chiacchierare e poi mi dirigo verso la mia stanza, sento lo scroscio dell’acqua provenire dal bagno, chissà con chi lo divido, incominciamo a mettere a posto i vestiti poi mi farò una doccia anch’io.

Ecco fatto tutto è sistemato mi sono spogliato e ho preso l’asciugano e sento finalmente l’acqua fermarsi, era ora entro di gran carriera e mi ritrovo davanti uno spettacolo meraviglioso e sconvolgente: meraviglioso perché mi ritrovo davanti il corpo celestiale di Rukawa tutto imperlato di goccioline d’acqua che gli accarezzano il corpo in una danza sensuale e sconvolto perché devo fare violenza su me stesso per non sbatterlo subito sul pavimento e possederlo e ultimo ma non meno importante sento che sto per avere un’erezione da paura e l’asciugamano c’è l’ho sul braccio, e in tutto questo cosa riesco a fare? Riesco a sussurrare un flebile

-Kitsune-

Lui inarca il sopracciglio e risponde

-Do’aho?- e si avvicina, io per non peggiorare la situazione mi fiondo nella doccia e apro a manetta l’acqua fredda mi fissa ancora un attimo poi alza le spalle e se ne ritorna in camera sua, speriamo che non si sia accorto di niente.

 

POV Rukawa

 

Ci voleva proprio una doccia, ora sono proprio rilassato e pronto per gli allenamenti, sento la porta aprirsi e vedo entrare il do’aho nudo con un asciugamano sul braccio, certo che ha un corpo proprio ben sviluppato, sia le braccia che le gambe sono muscolose e ben tornite ma senza esagerazione come in certi culturisti, appena mi vede la sua faccia diventa buffissima un misto tra estasi e preoccupazione che solo lui potrebbe riuscire ad esprimere, certo che è proprio carino quando fa così, CARINO??? Ma cosa sto pensando e soprattutto cosa pensa il do’aho che all’improvviso ha un erezione, niente male il ragazzo, ma che vado a pensare, lui intanto mi sussurra un

-Kitsune- come se non riuscisse a dire nient’altro di coerente, non che di solito lo faccia però tra un po’ questo mi sviene meglio chiedergli come sta

-Do’aho?- e faccio un passo avanti lui all’improvviso si riscuote e si precipita nella doccia e apre l’acqua, io lo osservo ancora un attimo per essere sicuro che stia bene e vedo l’acqua che si infrange sulla sua pelle e si raggruppa in tanti rivoli, scrollo le spalle e faccio per andarmene e lancio un ultima occhiata al do’aho, certo che ha un proprio un bel corpo, e rientro in fretta in camera.

Ma che razza di pensieri mi vengono in testa oggi sta a vedere che a forza di picchiarmi col do’aho mi è entrata un po’ della sua idiozia! No Kaede calmo, pensa freddamente e con calma non lasciarti andare alle emozioni altrimenti saresti davvero un do’aho, dunque ricapitoliamo prima ho pensato che il corpo del do’aho è ben fatto e fin qui niente di strano perché è vero, poi ho visto il suo volto assumere in un istante una decina di espressioni per poi fermarsi su una che io ho definito carina e qui incomincia a essere strano, poi alla vista della sua erezione ho fatto un complimento un po’ osceno e se devo dire la verità ho avuto una strana sensazione che non mi so spiegare e qui andiamo male, poi dulcis in fundo ho avuto un pensiero hentai sul suo magnifico corpo tutto bagnato e qui si tocca il fondo, un momento ho detto magnifico??? E perché all’improvviso provo di nuovo quella sensazione di prima quando ripenso al corpo del do’aho??? Rifletti Kaede che può essere, che ti sta succedendo, che cosa stai provando quando pensi al corpo bagnato del do’aho su pensa pensa, ma a rispondere non fu il cervello del volpino ma un’altra parte del suo corpo e allora lui comprese

“Sono gay”

Questo spiegava molte cose, ecco perché trovava odiose tutte quelle stupide ragazzine che facevano il tifo per lui e perché stesse sempre meglio solo con i ragazzi, ripresosi dalla folgorazione si pone la domanda fatidica

“Che tipo è il mio ragazzo ideale?”

Primo deve giocare a basket su questo non transigo, poi voglio che abbia un carattere forte capace di teneri testa, per l’aspetto non pretendo che sia un adone mi basta che non assomigli troppo a Fukuda ^^;;; meglio se con un corpo muscoloso, chi assomiglia a questa descrizione? E ricevo la seconda folgorazione della giornata e rivedo il do’aho sotto la doccia (com’è che ho tutte queste folgorazioni NdRu c’era una svendita e siccome se lascio fare a voi facciamo notte ho deciso di prenderle ^^ NdAura-chan) ma proprio lui doveva essere il mio tipo ideale? Non ho speranze, ma un momento quando mi ha visto lui nudo e bagnato gli è venuto duro vuoi vedere che anche lui è gay?!?!?! Forse allora ho qualche speranza, intanto credo che invece di fare un pisolino passerò in modo più piacevole il tempo che manca all’allenamento e si immagina la scena in cui lui entra nella doccia insieme al suo do’aho e…

 

pov Hanamichi

 

L’allenamento è stato molto tranquillo, forse troppo, io e Kaede non ci siamo menati nemmeno una volta anche se lo ho sorpreso a lanciarmi certe occhiate di nascosto, accidente vuoi vedere che quella volpaccia ha capito tutto e ora non vuole più avvicinarsi neanche per fare  botte, kuso kuso kuso già prima potevo toccarlo solo per fare botte ora più neanche quello maledizione perché mi devo sempre innamorare di persone irraggiungibili.

Finito l’allenamento andiamo a mangiare e scambiando le solite battute coi miei compagni ritrovo un po’ di allegria, arrivati nella hall chiediamo al proprietario che attrazioni ci sono e lui ci indica varie passeggiate

-E quella chiesa che si vede fuori dall’albergo?- chiede Kogure

-Oh quella, non ci va mai nessuno e meglio se la evitiate-

-Perché?- l’uomo ci guarda imbarazzato

-Perché è maledetta- tutti lo guardiamo interessati

-All’inizio del secolo poco prima che scoppiasse la rivoluzione russa per sfuggire alla persecuzione un famoso organista si rifugiò qui, fu lui che fece costruire questa casa e la chiesa con un magnifico organo che si dice fosse un eredità della sua famiglia, il ritratto che manca in questa stanza è il suo.

All’inizio i rapporti coi paesani erano molto amichevoli e a loro piaceva sentire suonare l’organista, questo rapporto si deteriorò leggermente quando prese un amante-

-Chissà che bella ragazza doveva essere-

-Non era una ragazza ma un ragazzo, è per questo che agli abitanti del paese dava fastidio, ma non fecero mai nulla contro di lui perché era una brava persona, poi purtroppo venne una grave epidemia che colpì anche l’amante dell’organista, ogni giorno peggiorava e il suo unico sollievo era la musica dell’organo, intanto anche in paese la gente moriva e come accade spesso cercarono un capro espiatorio per far ricadere la colpa della malattia che secondo loro era portata dagli spiriti maligni, e la colpa fini sull’organista reo di attirare gli spiriti con la musica del suo organo maledetto, lui intanto per far felice il suo amore aveva incominciato a comporre una melodia in suo onore sperando che così potesse guarire da quel terribile male però purtroppo morì il giorno prima che completasse l’opera, il giorno dopo organizzò il funerale e annunciò che avrebbe suonato un nuovo brano per ricordare l’amato, i paesani pensando che con quella musica avrebbe richiamato spiriti ancora più potenti lo catturarono e lo misero sul rogo e quando la pira incominciò a bruciare vi gettarono lo spartito e a quel punto l’organista parlò:

“Voi che mi incolpate di colpe che non ho commesso

Mi state legando non con delle corde ma con le catene del vostro odio

Io non vi condanno perché provo pena per voi incapaci di comprendere l’amore

Ma continuerete a sentire la mia voce come monito per il vostro delitto finchè un amore puro non mi libererà suonando la musica ispirata dal mio Amore.”

Da allora l’organo si è fatto sentire varie volte nel corso degli anni facendo venire terribili incubi alla gente del villaggio che riviveva la scena dalla parte dell’innocente organista-

Rimanemmo tutti attoniti per un attimo poi uscimmo e ci incamminammo verso il villaggio

-Accidenti che storia ve lo immaginate di entrare in chiesa e magari sentire il fantasma che suona l’organo, sarebbe da brivido-

-Sei sempre il solito fifone Mitchy se io incontrassi il fantasma gli farei vedere io chi è il tensai-

Lui mi lancia uno sguardo che non mi piace per niente

-Davvero e allora perché non vai a fare un giro dentro alla chiesetta?-

-Che cosa!?- accidenti ora ricordo di quella volta che Mitchy è uscito con l’armata e visto che non sapevamo cosa fare Mito propose di raccontare storie dell’orrore e lui deve aver notato il mio leggero nervosismo

-Che c’è il tensai ha paura- rincara Miyagi non posso perdere la faccia di fronte questi due

-Il tensai non ha paura di niente e di nessuno e adesso vi faccio vedere io- e mi incammino deciso verso la chiesetta

-Salutaci il fantasma quando arrivi-

-Magari chiedigli di comporti qualcosa per non far scappare le ragazze come ti succede sempre-

-Strunzi-

Adesso gli faccio vedere io chi è il grande tensai Sakuragi, io non temo certo uno spiritello qualsiasi, e appena finisce di soffiare questo vento gelido che mi provoca questo leggero tremore starò benissimo, come sarebbe a dire che è estate e ci sono trenta gradi all’ombra mettete forse in dubbio la parola del tensai?

Eccomi arrivato la chiesetta è un po’ fatiscente, ha un aspetto decisamente lugubre ma devo andare avanti, mi avvio verso il controportone e tento di aprire la porticina sulla desta “Speriamo che sia chiusa, CHE NON SIA CHIUSA, sì sì deve essere aperta così dimostrerò il mio coraggio” poggio la mano sulla maniglia la giro e provo a spingere e la porta si apre ed io entro, dentro è polveroso ma meno di quanto pensassi, che strano, sento chiudersi la porta con un cigolio agghiacciante, faccio qualche passo nella navata mi volto e sopra la mia testa vedo l’organo, è magnifico è decorato con legni intagliati a trina e sopra svetta un ginepraio di canne e … SUONA, calma Hanamichi ci deve essere una spiegazione logica pensaci, ecco ci ho pensato e l’unica soluzione è che il fantasma sta suonando l’organo, bene ora che sono giunto alla fine di questo brillante ragionamento non ho paura, no, sono proprio terrorizzato, corro verso la porticina da cui sono entrato giro la maniglia e NON SI APRE, tiro con tutte le mie forze che aumentano con i crescendo della musica dell’organo e visto che non riesco ad aprirla faccio l’unica cosa logica in questi frangenti: mi metto ad urlare.

La musica cessa di colpo, sento dei passi che da dietro l’organo si dirigono verso l’altare e all’improvviso appare il…

Ragazzo??? Ma non doveva essere il fantasma? Davanti a me è apparso un ragazzo occidentale alto come me, avrà due anni più di me, ha dei capelli castani che gli arrivano fino alle spalle, indossa una maglietta blu con degli arabeschi d’argento e dei jeans bianchi, mi guarda preoccupato e mi chiede

-Chi è stato sgozzato?-

Un po’ imbarazzato gli rispondo

–Nessuno, ma quando sono entrato l’organo si è messo a suonare e io…-

-E tu hai creduto che fossi il fantasma, vero- mi guarda con un sorriso divertito e io mi sento sprofondare per tentare di riguadagnare un po’ la faccia tento di intavolare una conversazione

-Tu chi sei?-

-L’organista- risposta chiara semplice spaventosa

-AAAAHHHHHH- lui si tappa le orecchie e quando rimango senza fiato mi dice

-Certo che i polmoni non ti mancano, che vuoi fare parte del coro?- io mio sento leggermente mancare e quando lo sento ridere capisco la battuta e mi unisco alla risata alla fine ci andiamo a sedere su una panca

-Io sono Ivan Garoschenko pro-pronipote dell’organista originale-

-Io sono Hanamichi Sakuragi genio del basket-

-Nonché urlatore provetto-

-Che stai insinuando?-

-Niente, piuttosto che ci fai qui?-

-Sono stato sfidato ad entrare in chiesa-

-Il gestore dell’hotel vi ha raccontato della storia della maledizione?-

-Si-

-Bifolchi, è passato un quasi secolo e loro ragionano come se questo luogo fosse infestato dagli spiriti maligni, anche se loro se li meriterebbero visto cosa hanno fatto al mio pro-prozio- disse assumendo una faccia disgustata

-E tu che ci fai qui-

-Per quello- e mi indica l’organo -hai visto che meraviglia, è un eredità di famiglia e io sono venuto a vedere il suo stato di conservazione e se è in grado di ritornare in Russia, e visto come canta credo che ce la farà, hai detto che fai parte della squadra di basket in ritiro vi trovate bene?-

-Si, anche se c’è un bagno solo che serve due stanze e io sono finito con quella kitsune di Rukawa e ogni volta che entro rischio di trovarmelo nudo davanti- al pensiero di Kaede nudo che esce dalla doccia arrossisco leggermente speriamo che lo interpreti per pudore

-Lo ami o è solamente un bel corpo da guardare?-

Cosa? Come? Quando? Ma come ha fatto a capire tutto questo e soprattutto come fa a fare certe domande e rimanere così tranquillo, cado, no precipito nell’agitazione più assoluta per tentare di dare una risposta coerente ma per fortuna vengo preceduto, mi posa una mano sul braccio e mi dice

-Hana calmati altrimenti ti verrà un embolo, non ti devi sentire imbarazzato per queste cose, ricordati di chi sono discendente- mi sorride per tranquillizzarmi –La cosa più importante in un rapporto è l’amore non se il tuo compagno è del tuo stesso sesso o no, solo gli idioti le pensano così-

-Hai detto niente, la maggior parte delle persone la pensa così-

-Prima regola per capire le persone: “La gente è sciocca, preferiscono credere a bugia dorata che li faccia sentire nel giusto invece piuttosto che ad una verità sgradevole, se riuscirai a propinargli una bugia allettante gli potrai far fare quello che vuoi” e ora l’inverso della prima regola: “Tu fai parte della gente” se usi questi semplici metri di ragionamento ti accorgerai quanto è sciocca la gente e quante energie spreca per proteggersi da problemi insistenti invece di aiutare a migliorare il mondo-

-Migliorare il mondo non ti sembra di esagerare-

-Anche una marcia di diecimila chilometri inizia con un singolo passo, solo che quando si è in vista della meta diventano più leggeri e quando devi iniziare ti sembra che il prossimo semplice piccolo passo sia insormontabile, ma non divaghiamo parlami di lui così magari ti posso dare qualche consiglio visto che non hai una cotta ma lo ami-

-Come hai fatto a capire che lo amo?-

-Hana la tua faccia è un libro aperto che trasuda fiducia e purezza, cerca di non perdere mai questa tua grande qualità- mi sorride e mi guarda in attesa che inizi a parlare, nei suoi occhi non vedo derisione ma una comprensione per quello che sto passando, una comprensione dovuta a tristi e dolorose esperienze passate che gli hanno lasciato cicatrici profonde eppure nonostante ciò nei suoi occhi brilla ancora la speranza, questo e molto altro fu ciò che vidi guardando nei sui occhi, non so come tutto questo sia possibile ma io sento che è vero e per la prima volta da molto tempo io gli apro la mia anima perché possa aiutarla

-La prima volta che incontrai Kaede non fu un colpo di fulmine anche se un colpo c’è stato, lui aveva offeso una ragazza di cui mi ero invaghito e che a sua volta era partita per lui, lo odiai molto allora perché era bello aveva una fila di ragazze che gli faceva la corte tra cui Haruko e in più mi surclassava nel basket anche se mi proclamavo un genio lui era in pratica perfetto mentre io ero il brutto anatroccolo-

-Usciva con qualcuna di quelle ragazze che gli facevano il filo?-

-No, anzi non le ha mai cagate neanche di striscio come tutti del resto, vedi lui ha un carattere molto chiuso e introverso e che io sappia non ha amici, però non devi pensare che sia uno con la puzza sotto al naso che si crede superiore agli altri te lo posso assicurare, e io lo so bene visto che sono mesi che seguo le sue abitudini-

-Perché lo seguivi se all’inizio lo odiavi?-

-Per riuscire a capire cosa aveva lui più di me con le ragazze e col basket, così ho iniziato a seguirlo, ho scoperto dove era casa sua, che tipo di allenamenti fa quando non viene a scuola e anche quando ci viene, si perché lui è parecchio fissato col basket anzi si può dire che sia il suo unico interesse al contrario di me, cioè anche per me il basket è importante ma io ho anche gli amici e mia madre che sono importanti, è questo suo atteggiamento che all’inizio mi dava sui nervi perché sembrava che per lui io non valessi niente anche se alla fine ho capito che i suoi silenzi non nascondono disprezzo ma determinazione, una determinazione volta a realizzare il suo sogno giocare a basket al meglio delle sue possibilità e vincere, eh si il mio volpino non si accontenta di niente di meno della vittoria anche se quando ci meniamo li il tensai sono io-

-E’ anche un po’ violento non me lo avevi detto-

-In verità lui fa a botte solo con me anche perché quando faccio qualche minimo errore lui è li che me lo fa notare subito e così anche se lo amo provo il genuino impulso a strozzarlo, anche se alla fine sono contento perché così lo posso toccare senza farmi accorgere, un paio di volte gli ho dato anche una palpatina al sedere- a queste parole arrossisco e attendo speranzoso

-Capisco, ma dimmi Hana quali sono le cose che ti hanno fatto innamorare di lui?-

-La sua determinazione, la sua capacità di dedicare tutto se stesso in ciò che crede, i suoi silenzi che non sono vuoti ma pieni di parole che non riesce ad esprimere ma che io capisco, perché è sempre sincero e non assume mai un atteggiamento falso, e perché io sento che potrei riempire i silenzi della sua solitudine se lui mi lasciasse entrare nella sua vita; va poi aggiunto a tutto questo che è bello da morire e ha un culetto da urlo-

Ridiamo, e continuiamo a ridere tanto da sembrare due deficienti, ma è una risata liberatoria che mi fa sentire più leggero, alla fine dopo esserci più o meno ripresi mi dice

-Sei terribile, vedi di non cambiare mai altrimenti rischi di perdere il tuo volpino-

-Cosa hai detto?-

-Si Hana, hai capito bene-

-Vuoi dire che anche lui è innamorato di me?-

-Frena, non ho detto questo, ho detto che tu e lui avete un legame di che tipo non lo so ancora però è chiaro che tu sei il suo unico confidente-

-Confidente? Ma se facciamo sempre a botte e le uniche parole che ci diciamo sono insulti-

-Appunto voi vi menate e vi insultate, con chi altri fa così?-

-Con nessuno- all’improvviso l’illuminazione colpisce la mia mente (accidenti che mira NdAura-chan ehi guarda che io sono un genio NdH) e mi ritornano in mente tutti i momenti delle nostre liti e la mia mente da tensai riesce subito a capire il comportamento della kitsune e

-Rukawa mi ama! Rukawa mi ama! Rukawa mi ama! Rukawa mi ama!- continuo a ripetere saltellando (come un deficiente) per la chiesa, vedo con la coda dell’occhi che Ivan con faccia rassegnata, si vede non è ancora giunto alle geniali conclusioni del tensai ma che volete io sono un genio, si dirige verso un leggio con sopra un grosso libro di preghiere e…

SBONK

Colpito in pieno dal libro cado a terra (anche io non scherzo in fatto di mira^^ NdIvan), ma mi rialzo subito pronto a combattere ma le sue parole mi fermano

-Hanamichi sei un BAKA, ti ho già detto che non si può ancora dire se ti ama- rimango di sasso a quelle parole

-Lui è una persona molto introversa che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, credo che quello che abbia fatto finora sia il suo limite, da adesso devi essere tu ad andare avanti-

-Ma come? Io ho pensato a innumerevole modi per farlo ma alla fine si rivelavano dei fallimenti-

-Visto che lui sembra avere una testa dura almeno quanto la tua devi fare come me prima, usare una strategia d’urto, hai detto che avete il bagno in comune? Bene sta sera quando andrete a dormire busserai alla sua porta e gli parlerai-

-E cosa dovrei dire?-

-Le stesse cose che hai detto a me: che non lo odi, che cosa ti piace di lui e poi se non ti mena gli dici che lo ami, al massimo ti dirà che lui non ti ama ma comunque nascerà una bella amicizia-

-Non mi lascerà mai dire tutto quello che ho detto a te-

-Non ti preoccupare tu incomincia a parlare lui non ti fermerà-

-Sei sicuro?-

-Hana dovresti essere preso in pieno da un tir perché qualcuno riesca a farti tacere-

In effetti è vero

-Grazie-

-Bene e adesso fuori di qui devi farti bello per sta sera-

-Ma come facciamo a uscire prima quando ho provato ad aprire la porta non si apriva neanche morta-

-Perché la porta di sinistra ha la maniglia rotta verso l’interno, ma non so se l’hai notato ma nel controportone c’è un’altra porta in perfetto stato-

-Ahhh, si lo sapevo che credevi-

Provo a girare la maniglia la porta si apre, evviva posso uscire

-Tu che fai adesso?-

-Credo che suonerò ancora un po’, ma tu va all’albergo e tirati a lucido, sta sera devi fare colpo- mi sorride in modo malizioso, ci salutiamo e io ritorno all’albergo consapevole che presto il mio rapporto col volpacchiotto dei miei sogni cambierà in meglio.

 

POV Rukawa

 

Che scocciatura, ma anche qui devo essere perseguitato da torme di ragazzine, io in paese non ci vado più, almeno ci fosse stato Hana, HANA??? Da quando incomincio a chiamare il do’aho per nome, “forse da quando ti sei accorto che oltre ad essere un do’aho è un gran tocco di figo?”, hai ragione ma tu chi sei? “la tua coscienza”, com’è che non ti sei fatta sentire prima? “dormivo e quando ero sveglia dormivi tu”, nh, e adesso cosa faccio? Ci sono vado alla chiesetta magari lo trovo là.

L’hanno parecchio lasciata andare ci credo che poi ci ricamino su storie di fantasmi, entro e dentro è polveroso e non si sente volare una mosca quando all’improvviso sento un rumore al limite dell’udibile simile ad un borbottio, che sia l’organista? Nooo, non ci credo a queste cose, andiamo a vedere magari è solo un burlone, mi avvicino e su una panca è steso un ragazzo castano che russa sommessamente, chissà magari sa dov’è Hana, mi avvicino e gli scuoto le spalle, lui apre gli occhi e

-Io non perdono chi disturba il mio sonno- e mi tira un pugno sulla mascella e io cado a terra come un sacco di patate (^____^ finalmente era da un eternità che volevamo scrivere sta scena NdAura-chan&Ivan), si alza in piedi e mi tende una mano, mi piace il tipo ha i miei stessi gusti

-Scusa spero di non averti fatto male-

-No sta tranquillo ho ricevuto di peggio, e ti sembrerà strano ma anch’io tiro pugni alla gente quando mi sveglia, ma non perdono chi mi colpisce- e gli sferro un destro verso il mento che lui para, deve averlo fatto altre volte, ma non para il mio gancio sinistro allo stomaco, si piega in due e si tiene a una panca per non cadere e mi guarda negli occhi

-Mi piaci ragazzo, io sono Ivan Garoschenko, l’organista-

-Io sono Kaede Rukawa, sei piuttosto solido per essere un fantasma-

-Sono il suo pro-pronipote infatti- uno strano brillio attraversa i suoi occhi per un istante

-Che ci fai qui?-

-Sono venuto a riprendere l’eredità di famiglia-

-Che eredità?- lui mi indica un punto dietro alle mie spalle e io vedo un meraviglioso organo

-E’ bellissimo, si può vedere da vicino?-

-Certo seguimi- e si dirige verso l’altare per poi entrare in un porticina che da su delle scale e ci ritroviamo davanti all’organo, è imponente ha cinque ordini di tastiere e due di pedaliere, il legno è un susseguirsi di intarsi e di decorazioni, il capolavoro di un ebanista

-E’ bello non è vero?-

-Si-

-Sei loquace Kaede sicuro di non fare il fantasma part-time? Sai neanche loro parlano molto a meno di non voler castigare qualcuno-

-Si può fare-

Mi siedo sul panchetto e provo a schiacciare qualche tasto delle varie tastiere e poi incomincio a suonare le note di per Elisa che ho imparato a suonare insieme a mia madre sul pianoforte di casa.

Mi sento trasportare dal suono meraviglioso prodotto da quest’organo, “Capisco perché l’amante dell’organista si sentiva meglio questo suono ti tocca l’anima”, purtroppo arriva la fine e devo lasciare che il silenzio ritorni

-Non male con un po’ d’allenamento saresti un ottimo pianista-

-Grazie ma vado meglio nel basket-

-Sei un compagno di Sakuragi allora-

-Lo conosci?-

-Prima è venuto a visitare la chiesa e io l’ho spaventato un po’ mettendomi a suonare l’organo-

-Il solito do’aho-

-Si un po’ lo era, che ne dici se suoniamo un pezzo a quattro mani e nel mentre mi racconti dei tuoi compagni- è strano io di solito che non apro bocca con nessuno mi metto a parlare con questo sconosciuto, forse qualcosa di magico e misterioso c’è davvero in questa chiesa

-Lo scherzo di List va bene-

-Certo- si dirige al lato dell’organo e lo vedo tirare e spingere le barre che regolano l’apertura delle canne, finita la messa a punto si siede alla mia sinistra

-Usa la prima e la seconda tastiera, io userò la quarta e la quinta, bene incominciamo- e subito vengo avvolto dalla musica gioiosa dello scherzo

-Allora ti piace giocare a basket-

-Si può dire che è la mia vita-

-Esagerato non c’è nient’altro che ti appassiona?-

-No- ma dopo un attimo ci ripenso –Cioè non come il basket, più che altro è un sogno da innamorato- e si perché mi sono proprio innamorato del do’aho

 

FLASH BACK

 

Estasi, pensare di fare il bagno insieme al do’aho è stato meraviglioso, il miglior orgasmo della mia vita, il piacere mi avvolge come una nuvoletta e mi perdo a pensando al do’aho, io e lui insieme, magari vivremmo a casa mia, mia madre è morta e papà non c’è mai occupato com’è col suo lavoro, lui che mi sveglia con un bacio tutte le mattine, noi che facciamo colazione insieme, andiamo ad allenarci insieme, ceniamo insieme, andiamo a letto insieme, facciamo l’amore per ore e ore e ore e… ^/////^ no qui la mia immaginazione esagera ma cosa ci posso fare se quando ripenso al suo corpo bagnato la mia testa si riempie di pensieri hentai, com’è bella la nostra vita insieme.

Come sarebbe bella, noi non stiamo insieme, e poi sono innamorato del do’aho o è solo attrazione fisica? Indubbiamente ha un corpo stupendo, il suo carattere è così solare e allegro al contrario del mio, lui è un casinista di prima categoria sempre pronto al sorriso e alla gioia, la sua vita è allegra e la passa con i suoi amici al contrario della mia che è silenziosa e solitaria e devo dire che adesso che sto pensando a queste cose mi piacerebbe se nella mia vita entrasse parte di quell’allegria, di quella luce e si di quel casino che ti contraddistingue e ti rende unico, e poi c’è il tuo carattere forte e deciso anche se molto sbruffone che ti fa superare ogni difficoltà.

Hanamichi Sakuragi tu sei tutto quello che io non sono e molto di più e io vorrei poterti stare vicino e dividere la vita con te per potermi riscaldare nella tua luce. Dividere la vita con te? Kaede tu non hai mai mezze misure fino a ieri indifferenza totale e oggi trovi l’amore della tua vita, sei senza speranze, anche nel vero senso delle parole lui ti odia e non è solo colpa di quell’oca dell’Akagi, perché ogni volta che parte con un suo sproloquio su quanto è tensai io non resisto e gli devo dare del do’aho? Non riesco a farne a meno è più forte di me, non ho mai fatto così prima, vuoi vedere che il do’aho sono io e che io mi ero già innamorato da un pezzo e non me ne sono accorto? Lui direbbe che una kitsune addormentata come me sarebbe capace di questo e altro, poi io gli darei del do’aho e incominceremmo a fare a botte che poi diventano carezze, e abbracci e baci, e Kaede stai di nuovo sognando anche se per adesso è la sola cosa che puoi fare, nel futuro chissà

 

FINE FLASH BACK

 

-Parlami dei tuoi compagni-

-C’è il capitano Akagi molto alto di corporatura gorillesca, è un ottimo difensore ed è l’anima della squadra, poi c’è Mitsui un mago nei tiri da tre punti che aveva smesso di giocare a basket per un incidente al ginocchio ma ora è ritornato, Miyagi è il più piccolo della squadra ma è un perfetto play maker e poi c’è Sakuragi, il do’aho, gioca a basket da soli tre mesi ma già riesce a fare delle cose notevoli anche se spesso si fa travolgere dalla sua inesperienza o dal suo immenso ego visto che non passa giorno che non si dichiari un genio, anche se in parte è vero perché lui riesce a trovare soluzioni impensabili alle sue pecche e se si darà da fare diventerà un grande giocatore anche se io non glielo dirò mai, è già abbastanza esaltato così-

-Ti piace non è vero?-

Improvvisi stridi partono dalle canne dell’organo, sento la mia faccia andare a fuoco mi giro a guardarlo e lo vedo sorridere anzi sembra più che si stia trattenendo dallo sghignazzare apertamente

-Kaede sei uno spettacolo- mi immagino tutto rosso come una ragazzina alla prima cotta con un espressione di che è stato preso con le dita nel vasetto della marmellata, ehi ma io sono davvero alla mia prima cotta.

-Come…?-

-Come ho fatto a capirlo? Beh diciamo Kaede che tu se il tipo che se puoi dici sempre una parola in meno o non parli proprio, quando hai descritto i tuoi compagni di squadra mi hai detto il nome e il ruolo mentre con Sakuragi ti sei diciamo dilungato così non ho fatto altro che leggere tra le righe-

-…- *///*

-E quanto ti piace?-

-Non so, se devo dire la verità mi sono accorto di amarlo soltanto oggi anche se dei segni rivelatori c’erano da parecchio-

-Che segni?-

-Facciamo a botte tutti i giorni-

-E ti sembrano gesti di un innamorato?-

-No, ma io non ho mai avuto un ragazzo o un amico con cui parlare anzi prima di incontrarlo ignoravo tutto e tutti, credo che questo sia il mio modo per chiedere attenzione-

-Cosa ti piace di lui?-

-Lui è praticamente il mio opposto è allegro fa amicizia con tutti, è un casinista nato e amo definirsi il tensai come io amo definirlo do’aho e lui mi rinfaccia subito un baka kitsune ma devo dire che mi piace anche quando fa così perché dimostra il suo carattere indomabile, non sopporterei di dividere la vita con qualcuno che mi desse sempre ragione anche se con il do’aho credo che avrò ragione molto spesso-

-E’ bello avere certe certezze riguardo il futuro, non ti sembra di esagerare un po’? Non si può sempre vincere-

-Forse hai ragione ma vedi per me la vittoria è sempre stato il mio scopo-

-Una coppia è formata da due persone se lo ami non puoi sempre decidere per lui ma dovete farlo insieme-

-Decidere insieme al do’aho, la mia vita sarebbe decisamente molto più intensa e forse avrei più lividi di adesso-

-O forse nessuno-

-No, non mi ci vedo a fare una vita tranquilla e poi ci piace troppo stuzzicarci a vicenda-

-Vedo che dopotutto avete qualcosa in comune, Kaede sei un ragazzo molto deciso come mai non hai ancora provato a parlargli dei tuoi sentimenti?-

-Perché è un etero e perché mi odia-

-Come fai ad esserne sicuro?-

-Lui è stato scaricato da cinquanta ragazze, lo so per certo visto che i suoi amici lo prendono sempre in giro, poi adesso si è innamorato della sorella del capitano e la chiama sempre Harukina cara che però è cotta di me e quindi mi odia, in più mi ci metto pure io con impegno autolesionistico a dargli sempre del do’aho, anche se…-

-Anche se?-

-Anche se oggi quando è entrato in bagno io avevo appena finito di fare la doccia e ha avuto una reazione strana e poi gli è venuta un erezione, non so cosa pensare-

-Hai mai pensato che i cinquanta rifiuti li ha accumulati perché inconsciamente preferiva i ragazzi alle ragazze? E che la cotta per Haruko si solo uno strascico? E che magari vedendoti nudo e tutto bagnato si sia eccitato per te perché magari non gli sei del tutto indifferente?-

-Sarebbe bello che fosse così, ma non ci conto troppo-

-Potresti sempre provare a chiarirti con lui e diventare suo amico e poi da cosa nasce cosa che ne dici?-

-No-

-Come no?-

-Preferisco lasciare le cose come stanno se faccio come dici tu posso perderlo-

-Kaede sei un BAKA, cosa succederebbe se ti impedissero di giocare a basket-

-Combatterei con tutte le mie forze per tornare a giocare perché quello è il mio sogno-

-E non è anche un tuo sogno amare ed essere amato da Hanamichi?-

-Si-

-E allora smetti di compatirti e combatti per il tuo amore, potresti avere delle sorprese-

-Si lui che mi prende a testate per un ora-

-Su Kaede pensa positivo, e ricorda che la fortuna aiuta gli audaci-

In quel momento si sente il rumore di un tuono

-Sta per piovere è meglio se torni all’albergo-

Tornarono in chiesa e Ivan si dirige verso la porticina di sinistra gira la maniglia e la apre (fate attenzione)

-Devi fare una corsa altrimenti ti bagnerai tutto, e ricordati di provare a parlare con Hanamichi-

-Ci proverò tu non vieni?-

-No resto a suonare non ti preoccupare ho l’ombrello-

Corro ma prima di arrivare sono già fradicio devo fare un'altra doccia, chissà se, accidenti Hana mi fai diventare un hentai, forse dovrei davvero tentare chissà.

 

POV Ivan

Rukawa correva verso l’albergo e da dietro l’angolo della chiesa spunta un bellissimo ragazzo orientale che mi si avvicina

-Ciao Rei, mi sei mancato- e senza aspettare altro lo bacio con tutta la mia passione e quando alla fine ci separiamo lo porto in chiesa

-Ho sentito un duetto, è bravo?-

-Il necessario-

-E si amano?-

-Alla follia ma c’è un problema-

-Quale?-

-Sono due baka con la testa di legno e se non gli diamo qualche spintarella col cavolo che si mettono assieme-

-Ci penso io, ne va della loro e della nostra felicità giusto?- e si incammina verso l’uscita ma viene fermato

-Dove credi di andare? Io ti voglio-

-Sei il solito blasfemo farlo in chiesa-

-Lo sai benissimo che qui non ha mai esso piede un pope ed è stata costruita per la sua acustica non per essere un luogo di culto e ora smettila di accampare scuse- e così facendo gli tolse la maglietta

 

POV di Hanamichi

 

Finalmente ho finito di sistemarmi, ho deciso di seguire il consiglio di Ivan, mi guardo allo specchio con sguardo critico e mi vedo con in dosso la mia maglietta nera più aderente che mi segna bene tutti i muscoli e i miei jeans slavati con tutti gli strappi nei punti giusti, non sto per niente male, bene è ora di incominciare la caccia alla volpe. Scendo nella hall dove trovo Ayako, Miyagi e Mitsui

-Hana stai benissimo, ma dimmi deve venire qualche ragazza dal villaggio che ti sei messo in tiro?- dice Ayako appena mi vede

-Ayakuccia non devi dire queste cose sugli altri ragazzi, anch’io mi sono messo in tiro per te e non mi hai detto niente, non è giusto cosa ha lui che io non ho?-

-Venti centimetri in più per esempio- gli risponde Mitchy

Ridiamo tutti tranne Ryota che mette il muso tipo brontolo glielo stavo per dire quando la porta principale si apre ed entra Rukawa fradicio di pioggia, i suoi capelli gli si sono attaccati al volto e la sua maglietta gli aderisce facendo intravedere il suo petto, mi ritorna in mente la visione di lui che esce dalla doccia facendomi arrossire leggermente e impedendomi di togliergli gli occhi di dosso e stranamente anche lui sembra osservarmi con attenzione

-Kaede che ci facevi li fuori con questo tempo, vai subito a cambiarti- dice Ayako col suo solito cipiglio da manager

-Ero andato alla chiesetta, sta tranquilla vado a farmi una doccia calda- e si incammina su per le scale

E’ andato alla chiesetta, forse ha parlato con Ivan e magari lui è riuscito a vedere cosa passa dentro quella testa da baka kitsune che si ritrova chissà magari potrà dirmi se ho qualche speranza, non farti illusioni lui non parla mai con noi figuriamoci con uno sconosciuto; ha detto che va a farsi la doccia? Potrei andare a farmene un’altra anch’io, no ha già visto vestito non potrei accampare nessuna scusa tranne quella che vado in estasi quando lo vedo tutto imperlato d’acqua e va bene che devo essere diretto con lui nel dichiararmi ma qui vengo preso per un maniaco, pazienza sarà per la prossima volta.

 

POV di Rukawa

 

Accidenti sono fradicio, finalmente sono arrivato, nella hall guardo se c’è qualcuno e sento le risate provenienti da Ayako, Miyagi, Mitsui e … SBAV ma il do’aho vuole farmi prendere un infarto, già mi piace di suo e ora è praticamente strafigo quella maglietta gli esalta tutti i muscoli e io sento che vorrei toccarli ad uno ad uno e poi quei jeans tutti tagliati fanno un effetto vedo non vedo che è meraviglioso, ho deciso lo butto per terra gli do il bacio della mia vita e poi muoio felici sotto le sue mazzate

-Kaede che ci facevi li fuori con questo tempo, vai subito a cambiarti- la voce di Ayako mi riscuote dai miei propositi hentai e riesco a riguadagnare un minio di autocontrollo

-Ero andato alla chiesetta, sta tranquilla vado a farmi una doccia calda- mi incammino su per le scale pensando che magari il do’aho potrebbe entrare di nuovo nudo in bagno e questa volta entra nella doccia con me, uhm sarà un bagno piacevole e solitario, mi devo rassegnare. No io sono Kaede Rukawa, io non mi do ai per vinto, e poi cosa ha detto? Lla fortuna aiuta gli audaci, bene sta sera sarò il più audace possibile, non avrà occhi che per me.

 

POV di Hanamichi

 

Cosa starà facendo è quasi ora di andare a cena e non è ancora sceso, quando all’improvviso lo vedo e resto impietrito da tanta bellezza, è lì in cima alle scale alle scale indossa una maglietta verde chiaro con due tagli all’attaccatura delle maniche che sono attaccate al resto della maglia da un cordino che permette così di vedere la sua pelle diafana, al polso la sua inseparabile fascetta nera, la maglietta poi finisce dentro a dei pantaloni bianchi, che dire aderenti è dire poco, che evidenziando le sue gambe allenate, il suo sguardo sembra incatenato al mio mentre scende con un incedere lento e felino sento come una musica avvolgermi (Sentimental… NdVandaOsiris)

-Ru anche tu in tiro ma cosa c’è delle ragazze vi hanno dato un appuntamento?-

-Con Rukawa di sicuro, magari Hana si vuole aggiungersi di straforo- ribatte subito Mitsui

-Come osi guarda che io fossi una carta sarei l’asso di cuori, e lui non lo è di sicuro-

-Da bel tenebroso com’è Rukawa sarebbe l’asso di picche- tenta di calmarci Ayako

-Si e tu il due, il due di picche- sghignazza Miyagi che sta per essere abbassato ulteriormente da una mia testata ma Akagi ci ferma dicendoci le parole magiche

-Smettetela deficienti è ora di andare a mangiare-

Che bello finalmente si mangia, ho una fame, dopotutto sono un ragazzo in crescita io e devo nutrirmi, mi siedo subito a tavola e aspetto gli altri e lui si siede davanti me, la sua visione mi fa quasi perdere l’appetito, quasi, su Hana riprenditi sii naturale e smettila di guardarlo su fai conversazione di solito ti riesce così facile dare aria alla bocca, alla fine incomincio a parlare con Mitsui del più e del meno anche se ogni tanto non resisto e lancio delle occhiate discrete al volpino e in un paio di occasioni mi sembrava che anche lui mi osservasse. Devo parlargli altrimenti scoppio, ho deciso gli parlo dopo cena quando gli altri saranno andati in camera lo porto fuori e sfoderando tutto il mio coraggio gli dico tutto e non ci sarà niente che mi potrà distrar…  il creme caramel a me a me, cosa stavo pensando? ^/////^ Accidenti ma quando mi ritrovo davanti a un creme caramel perdo la testa come quando sogno Kaede nudo chissà se se si può unire le cose, volpe al creme caramel, Kaede nudo adagiato su un morbido budino che non aspetta che essere mangiato, come quale dei due? Tutti e due no, che pensiero sublime

-Hana stai bene ti sta uscendo sangue dal naso- dice preoccupata Ayako

-Si si sta tranquilla non è niente- la rassicuro

-Starà sicuramente pensando a…- Ryota non termina la frase a causa di una sventagliata di Ayako che lo fa finire dritto con la faccia sul dessert, che spreco

-Non si dicono porcherie quando si è tavola-

Mentre Miyagi con la faccia ancora sporca di budino si scusa con la nostra manager noi ce ne andiamo nella hall

 

POV Rukawa

 

Finalmente ho scelto, ho svuotato metà del guardaroba ma alla fine c’è l’ho fatta, la fortuna aiuta gli audaci e io incomincio a vestirmi in modo audace, se mi vedono quelle pazze delle mie fan vestito così non esco vivo, ma devo fare qualche sacrificio per conquistare il do’aho e intanto devo incominciare a insultarlo di meno, chissà se ce la farò. Esco e arrivo in cima alle scale e vedo che gli altri sono già tutti li e lo noto subito fra tutti e il mio sguardo non si stacca da lui e anche lui mi fissa come incantato dal mio sguardo, mi viene l’irrazionale impulso di correre da lui e baciarlo ma devo resistere, va bene essere audaci ma qui esagero, e così scendo lentamente la scala perdendomi in quegli occhi nocciola, quando arrivo vengo coinvolto in uno dei soliti battibecchi quando Akagi li ferma con la semplice frase

-Smettetela deficienti è ora di andare a mangiare-

Il do’aho è sempre stato una buona forchetta, magari ingordo è più giusto, però la sua figura non ci perde niente, si fionda subito a tavola e io affretto il passo per sedermi davanti a lui, appena lo nota assume una di quelle espressioni strane e tanto carine ma è un attimo poi incomincia a parlare con gli altri, io lo continuo a guardarlo con discrezione e noto che anche lui mi guarda di sottecchi, chissà magari il mio vestito audace qualche risultato lo da, meglio approfittarne e fare due chiacchiere con lui e incominciare ad essergli almeno amico poi chissà…

Arriva il dolce appena lo vede gli si dipinge una faccia come un bambino il giorno di natale, all’improvviso qualcosa nei suoi occhi assume un lampo quasi sensuale e gli sanguina il naso

-Hana stai bene ti sta uscendo sangue dal naso- dice preoccupata Ayako

-Si si sta tranquilla non è niente- la rassicuro

-Starà sicuramente pensando a…- Ryota non termina la frase a causa di una giusta sventagliata di Ayako che lo fa finire dritto con la faccia sul dessert, nessuno deve rovinare la serata, il do’aho deve essere di buon umore per parlargli e non deve pensare ad altri che a me

-Non si dicono porcherie quando si è tavola-

Mentre Miyagi con la faccia ancora sporca di budino si scusa con la nostra manager noi ce ne andiamo nella hall

 

POV di Hanamichi

 

Uffa ma perché stanno ancora qui io voglio parlare con il mio volpino e questi se ne stanno qui già da due ore, stranamente però anche lui resta con noi anche se sembra un po’ assonnato, diciamo che dorme in piedi, resta qui e ascolta la nostra conversazione e sembra che il suo sguardo mi segua nei momenti di veglia quasi volesse sincerarsi che io non vada via, Ivan aveva ragione lui tiene davvero a me, ma avevo ragione anch’io perché questo non mi sembra un comportamento di uno che vuole fare solo amicizia.

Finalmente quasi tutti gli scocciatori se ne sono andati, rimaniamo io, la kitsune, il gori e un paio d’altri, lo sto fissando e con il mio sconfinato coraggio adesso vado li e ci parlo, come sarebbe a dire che sono un pollo? Solo perché sto ripetendo questa frase da cinque minuti non vuol dire niente non avete mai sentito parlare del training autogeno? Ecco mi sono alzato contenti e ora mi dirigo decis…, va bene alla chetichella verso di lui e quando arrivo lui apre gli occhi e io mi perdo un attimo in quel dolce mare dell’anima

-Kitsune vieni con me sulla veranda ti vorrei parlare-

-Hn-

E vai il primo passo è fatto e il volpino non è sembrato per niente seccato

-Sai oggi sono andato alla chiesetta e ho incontrato un ragazzo con cui ho parlato un po’ di noi e grazie a lui ho fatto un po’ di chiarezza nella mia testa-

-Si, Ivan capisce molto bene le persone-

Allora si sono parlati chissà se è riuscito a capire se lui prova qualcosa per me, domani se qui non concludo niente vado  parlargli

-Di pure che ti vede attraverso e ti da degli ottimi consigli, era già da qualche tempo che te lo volevo dire ma avevo paura che poi le cose tra noi sarebbero cambiate e ti sembrerà strano ma credo che sentirei la mancanza di una baka kitsune e così non te l’ho detto-

-Dirmi cosa?-

-Che non ti odio più, all’inizio ti odiavo perché Haruko era innamorata di te e inoltre tu con il tuo comportamento da lupo solitario, o forse dovrei dire da volpe solitaria, sembrava che tu ti credessi superiore a tutti, me compreso e perché di tutte le cose che facessi tu eri li che a farmi notare anche il più piccolo errore, non è che ti aiutava ad essermi simpatico- uno sguardo leggermente colpevole gli appare sul volto, allora si era accorto anche lui che le sue critiche al tensai erano decisamente eccessive

-Ma alla fine ho capito che i tuoi silenzi che non sono vuoti ma pieni di determinazione e di parole che non riesce ad esprimere e allora ho compreso che non ti odiavo anche perché la cotta per Haruko come è venuta se né andata, quindi ti faccio questa domanda vuoi essere mio amico Rukawa?- lo guardo speranzoso e vedo uno spettacolo meraviglioso il suo volto si illumina e un sorriso gli appare sulle labbra, quanto è bello ho l’impulso irrefrenabile di baciarlo ma devo resistere, quanto è dura.

-Si-

-Sempre il solito logorroico eh Kitsune?-

-E tu sempre il solito do’aho, però mi devi promettere una cosa-

-Quale?-

-Che nonostante quello che porterà questa amicizia il nostro rapporto non cambierà, tu rimarrai il solito do’aho e io la solita baka kitsune che si scambiano regolarmente le proprie opinioni nel nostro solito dialogo costruttivo-

SIIII anche a  Kaede piace questo lato del nostro rapporto, sono così felice non so se ma si oso, gli metto un braccio attorno alle spalle e lo attiro leggermente verso di me

-Non ti preoccupare finchè un volpino di mia conoscenza non si metterà nella zucca che io sono un tensai credo che avremo molto di cui discutere- sentite queste parole lui mi sorride di nuovo e per non dover cadere in tentazione e baciarlo gli propongo

-Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata?-

-Hn- e ci incamminiamo e io ho ancora il braccio sulle sue spalle che bello.

 

POV di Rukawa

 

Sto morendo di sonno ma devo resistere e parlare al do’aho, tra un sonnellino e l’altro non lo perdo di vista un attimo e ho la piacevole sorpresa che anche  lui mi guarda spesso.

Alla fine quasi tutti se ne sono andati, rimaniamo io, Hana, il gori e un paio d’altri, lui mi sta fissando da un paio di minuti come se fosse indeciso sul da farsi e finalmente si alza viene verso di me lentamente e quando mi è vicino apro gli occhi e fisso quelle splendide gemme nocciola e lui ricambia lo sguardo

-Kitsune vieni con me sulla veranda ti vorrei parlare-

-Hn- speriamo bene già non sono bravo con le parole se poi si mette a sbraitare come al solito non saprei che pesci pigliare

-Sai oggi sono andato alla chiesetta e ho incontrato un ragazzo con cui ho parlato un po’ di noi e grazie a lui ho fatto un po’ di chiarezza nella mia testa-

-Si, Ivan capisce molto bene le persone- diciamo che è un mago visto che è riuscito a capire due teste matte come noi due

-Di pure che ti vede attraverso e ti da degli ottimi consigli, era già da qualche tempo che te lo volevo dire ma avevo paura che poi le cose tra noi sarebbero cambiate e ti sembrerà strano ma credo che sentirei la mancanza di una baka kitsune e così non te l’ho detto-

-Dirmi cosa?-

-Che non ti odio più, all’inizio ti odiavo perché Haruko era innamorata di te e inoltre tu con il tuo comportamento da lupo solitario, o forse dovrei dire da volpe solitaria, sembrava che tu ti credessi superiore a tutti, me compreso e perché di tutte le cose che facessi tu eri li che a farmi notare anche il più piccolo errore non è che ti aiutava ad essermi simpatico- colpito e affondato ma cosa ci posso fare se non riesco a resistere

-Ma alla fine ho capito che i tuoi silenzi che non sono vuoti ma pieni di determinazione e di parole che non riesce ad esprimere e allora ho compreso che non ti odiavo anche perché la cotta per Haruko come è venuta se né andata, quindi ti faccio questa domanda vuoi essere mio amico Rukawa?- Hana mi sei riuscito a capire come nessun altro, sei riuscito a vedere oltre l’apparenza e poi ora so che non è più innamorato della babbuina, sono così felice che sorrido, certo che voglio essere tuo amico, io voglio essere tuo amico, compagno e amante e molte altre cose ancora, che ti posso rispondere

-Si- e mi godo in silenzio le meravigliose sensazioni che mi hai saputo dare e il suo volto pieno di una gioia pura

-Sempre il solito logorroico eh Kitsune?- perché non stai mai zitto

-E tu sempre il solito do’aho, però mi devi promettere una cosa-

-Quale?-

-Che nonostante quello che porterà questa amicizia il nostro rapporto non cambierà, tu rimarrai il solito do’aho e io la solita baka kitsune che si scambiano regolarmente le proprie opinioni nel nostro solito dialogo costruttivo-

Credo proprio che sta sera sarò audace ma voglio essere sicuro che le cose in caso di fallimento non cambino, lui mi mette un braccio attorno alle spalle e mi attira leggermente verso di se, come sei dolce Hana

-Non ti preoccupare finchè un volpino di mia conoscenza non si metterà nella zucca che io sono un tensai credo che avremo molto di cui discutere- sentite queste parole mi sento rilassato e felice perché so che quel legame speciale che c’è fra noi non si spezzerà e gli sorrido di nuovo e lui si illumina di nuovo

-Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata?- SIII di questo passo io arrivato al primo albero sarò mooolto audace e qualsiasi cosa succeda dopo lo bacio

-Hn- e ci incamminiamo e lui tiene ancora il braccio sulle sue spalle che bello.

 

POV di Akagi

 

E’ ora di andare a dormire, vado verso le scale quando vedo sulla veranda Hanamichi e Rukawa, che staranno combinando quei due? E perché Hanamichi ha un braccio attorno alle spalle di Rukawa? E soprattutto dove credono di andare a quest’ora? Ho capito ecco perché si sono vestiti così bene, ma ora li sistemo io.

-Ehi begli innamorati dove credete di andare è ora di andare a dormire non ad un appuntamento galante con qualche ragazza del paese-

Si girano di scatto con una faccia imbarazzatissima e quando finisco di parlare mi lanciano due sguardi assassini che mi fanno leggermente paura

-Che avete da guardarmi così andate immediatamente in camera vostra e non osate fiatare-

Ancora stizziti se ne vanno su per le scale con Hanamichi che borbotta come una pentola

 

POV di Rukawa

 

Ma si può essere più inopportuni di così, proprio ora che si era creato un momento quasi magico tra noi due e che io sarei stato molto audace altro che bacio, e lui ci viene a interrompere così, chissà quando si ripresenterà un’altra occasione, intanto arriviamo alle nostre camere, devo fare qualcosa perché il nostro legame si rinsaldi, ci sono

-Buonanotte Hanamichi- e gli sorrido

-Buonanotte Kaede- e lui mi sorride di rimando, com’è bello il mio nome detto da lui

Entro in camera e finito di spogliarmi mi corico e guardo la porta del bagno sapendo che lui è appena oltre, il sonno mi avvolge e prima di addormentarmi sento in lontananza una bellissima musica d’organo piena di speranza e di promesse.

 

POV di Hanamichi

 

Ma proprio ora doveva venire fuori quel gorilla a importunarci, era tutto perfetto, gli avrei confessato i miei sentimenti e se non mi avesse ucciso a quest’ora andremmo in camera non per dormire, uffa sembra che ci sia un entità maligna che si diverte a prendersi gioco di noi (me perfida NdAura-chan) finalmente arriviamo davanti alle nostre camere e lui mi guarda

-Buonanotte Hanamichi- e mi sorride

-Buonanotte Kaede- e gli sorrido di rimando, com’è bello il mio nome detto da lui

Entro in camera, mi spoglio stanco ma felice perché anche se non sono riuscito a dirgli cosa provo per lui ora sa che non lo odio e in più è diventato mio amico, sento in lontananza una musica d’organo piena di speranza e di promesse, sembra che Ivan la stia suonando per incoraggiarmi, ascoltando questa dolce melodia mi addormento

 

Sogno di Hanamichi

 

Sono nella chiesetta, l’organo suona la melodia che ho sentito prima di addormentarmi, davanti all’altare c’è un ragazzo con indossa un magnifico kimono e mi sorride

-Sei venuto a liberare il mio amore?-

-Chi sei-

-Colui che ama il prigioniero dell’odio-

-L’organista?-

-Si, lo farai?-

-Ma io non posso-

-Perché tu non ami totalmente già qualcuno?-

-Si, ma io non so se lui mi ama, sarebbe la mia più grande gioia ma non ne ho la certezza, anzi ora che è diventato mio amico ho paura di confessarglielo, perché non so se sopporterei di perderlo a questo punto-

 

Sogno di Rukawa

 

Sono nella chiesetta, l’organo suona la melodia che ho sentito prima di addormentarmi, davanti all’altare c’è un ragazzo con indossa un magnifico kimono e mi sorride

-Sei venuto a liberare il mio amore?-

-Sei l’amante dell’organista?-

-Si, lo libererai?-

-Lo vorrei tanto ma non posso-

-Perché tu non ami con tutto te stesso qualcuno?-

-Si ma io non so se lui mi ama, questa sera è successa una cosa meravigliosa lui ha voluto diventare mio amico e stavo per confessargli tutto quando siamo stati interrotti e ora non so se andare avanti e dirgli che lo amo col rischio di perderlo-

 

Sogno di due innamorati

 

All’improvviso appena finito di parlare appare di fianco a me Kaede che dice che mi ama ma ha paura di perdermi come me, appena finito di parlare capisco che anche lui ha sentito i miei dubbi, ci guardiamo negli occhi

-Ti amo Kaede-

-Ti amo Hana-

e ci baciamo in un bacio tenero, sensuale, giocoso, profondo, intenso, pieno di passione e quando ci separiamo il ragazzo ci ripone la domanda

-Libererete il mio amore-

-Si- rispondiamo e in quel momento la musica dell’organo crebbe in un crescendo di armonie magiche e dolcissime finchè…

 

POV di Hanamichi

 

Il rumore stridulo del telefono che squillava stonava nettamente con la musica del sogno, ma sarà stato un sogno? Non lo so però ho capito che non devo mollare e che devo rivelare i miei sentimenti a Kaede senza avere paura di perderlo, e adesso andiamo in bagno a darci una ripulita

 

POV di Rukawa

 

Lo squillo del telefono stonava nettamente con la musica del sogno, ma sarà stato un sogno? Non lo so però ho capito che non devo arrendermi e rivelargli ciò che provo, accidenti ieri sera ho bevuto troppo devo andare in bagno

 

POV di Hanamichi

 

Appena entrato vedo la porta davanti a me aprirsi e lo vedo entrare con indosso solo i pantaloni del pigiama come me, i nostri occhi si cercano e ci sorridiamo

-Buongiorno kitsune-

-Buongiorno do’aho, dormito bene?-

-Magnificamente, a te non te lo chiedi perché so già la risposta-

-Do’aho- ma non me la prendo perché c’è un tono divertito nella sua voce

Ci laviamo in silenzio scambiandoci occhiate complici, quell’armonia che c’era tra noi ieri sera piano piano si sta riformando e sto per incominciare il discorso quando qualcuno bussa alla porto

-Allora vi volete dare una mossa gli allenamenti incominciano presto- io lo ammazzo, giuro che faccio un gorillicidio se solo lo fa un'altra volta l’attimo è fuggito e vedo che anche nei suoi occhi ci sono intenti di vendetta sul gori, eh eh l’ho sempre detto che siamo fatti per stare insieme.

 

Arriviamo nella sala da pranzo e ci sediamo vicini attirando alcuni sguardi curiosi ma nessuno fa domande

-Avete sentito anche voi ieri sera una musica d’organo?- chiese Ayako

ci furono alcuni mormorii affermativi

-Ayakuccia è vero anch’io l’ho sentito e ho avuto un incubo tremendo-

-Hai sognato di bruciare vivo?-

-No peggio, ho sognato che tu entravi in chiesa per sentire l’organista e innamorata della sua musica te lo sposavi, ti prego dimmi che non lo farai!-

-Sta tranquillo, non ho intenzione di sposare nessun morto, ma levami una curiosità era carino? Ed era più alto di te?-

-Ayako sei senza cuore- disse Ryota sconsolato fra le risate generali

 

Arrivati alla palestra incominciammo ad allenarci, ho deciso durante una pausa dirò a Kaede cosa provo per lui, incominciamo con il solito riscaldamento, nonostante la palestra sia piena ci scambiamo sguardi complici, quasi quasi gli chiedo di uscire un attimo per parlargli, sarà un po’ eccessivo ma dopo il sogno di stanotte sento che posso far faville, mi sto dirigendo verso di lui quando

-Hanamichi dove credi di andare devi fare i fondamentali- mi dice Ayako e per assicurarsi che non esiti mi dà pure una sventagliata in testa, perché tutti sono contro di noi? (rispondi autotrice giustificati NdHana me carogna NdA non è vero sei molto di più NdHana giusto me grande carogna NdA). Finisco i fondamentali e incominciamo l’allenamento di gruppo e alla fine Anzai ci fa fare un po’ di allenamento individuale e guarda caso io e la volpe siamo vicini, il nostro gioco di sguardi riprende e alla fine glielo chiedo

 

POV di Mitsui

 

-Ayako mi dici dove sono le bottigliette dell’acqua?-

-Le ho dimenticate nello spogliatoio, vado a prenderle-

-Non ti preoccupare le vado a prendere io-

Apro la porta dello spogliatoio e l’impensabile succede e mi lascia gelato

 

POV di Hanamichi

 

-Kitsune vieni fuori un attimo ti vorrei parlare di una cosa personale-

-No-

-Come no dai ti prego è importante-

-No, ci stiamo allenando-

-Baka kitsune lo so anch’io che ci stiamo allenando e non ti interromperei di certo se non lo ritenessi importante- e lo guardo con due occhi da cucciolo speranzoso

-AAAAAAAHHHH- un urlo atroce viene dagli spogliatoi e subito ne esce Mitsui bagnato fradicio con un secchio in mano che si dirige verso di me con occhi di fuoco, era uno spettacolo e se non fossi il suo bersaglio mi sarei messo a ridere anch’io

-Hanamichi brutto bastardo ti insegno io a fare scherzi di questo tipo-

-Mitchy ti giuro non sono stato io- tentando di trattenere le risate

-Non chiamarmi Mitchy, solo dal tuo cervello da scimmia poteva venire un idea così bacata e solo tu potevi metterla in atto visto che non hai mai niente da fare-

La rabbia mi assale come poche volte in vita mia amplificata dalla frustrazione dovuta alle continue interruzioni e così sbotto

-Ma ti sei bevuto il cervello, come diavolo posso essere stato io visto che è da ieri sera che tento di dichiararmi a questo baka kitsune e una marea di rompicoglioni ci interrompono sempre mentre sto per parlargli dimmi tu dove diavolo ho trovato il tempo di farti questo stupido scherzo-

Nella palestra cala un silenzio di tomba, gli ho fatto vedere io chi è Hanamichi Sakuragi, poi il senso delle mie parole attraversa la cavità cranica e giunge infine al mio cervello e la disperazione si impossessa del mio essere, non oso guardarlo in faccia ma devo, almeno se devo morire voglio vedere lui come ultima cosa, lo guardo e vedo due occhi di ghiaccio fissarmi ma non c’è odio in loro alla fine mi prende una mano

-Vieni- e mi trascina fuori dalla palestra

 

POV di Akagi

 

In silenzio guardo ancora incredulo quei due che se ne vanno dalla palestra incapace di accettare quello che è appena successo ma poi sento una voce

-Miyagi io ti abbasso di dieci centimetri a forza di pugni-

-Che c’entro io?-

-Quel deficiente di Sakuragi non è stato quindi l’unico che può averlo fatto sei tu- e incomincia  rincorrerlo per la palestra, io intanto mi avvicino a Kogure

-Non avevi promesso che non ne facevi più di questi scherzi durante i ritiri?-

-Si è vero, questa notte ho fatto un sogno in cui facevo questo scherzo e così non ho saputo resistere, è stato così divertente e poi Hisashi tutto bagnato è così sexi, credo che stasera faremo il bagno insieme visto che anche io lui dividiamo lo stesso bagno- e mi fa un sorriso da ragazzo casto e puro che faccia di bronzo

-Sono finito in una squadra di maniaci-

 

POV di Hanamichi

 

Mi trascina fuori dal paese e io non oppongo resistenza ancora imbarazzatissima, quando non ci vede più nessuno si ferma e mi guarda negli occhi

-Chiedimelo-

-Cosa kitsune vedi io…-

-Chiedimelo-

-Kitsu no Kaede vuoi diventare il mio ragazzo?- lo guardo incapace di pensare a cosa succederà

-Si- e si avventa sulle mie labbra e dopo un attimo di esitazione lo ricambio combattendo con lui una battaglia con le nostre lingue, le nostre mani si intrufolano da per tutto alla ricerca di un contatto più intimo e alla fine stremati ci stacchiamo per respirare e ci scambiamo due radiosi sorrisi

-Ti amo Kaede-

-Ti amo Hanamichi- e nel dire così infila una mano nei miei pantaloni dandomi brividi di piacere

-Vedo che c’è una volpe in calore da queste parti, uhm Ru finiscila uhm dai siamo in mezzo alla strada uhm dai resisti fino in camera poi faremo faville-

-Do’aho l’albergo è troppo distante e tu sei troppo eccitante non resisto andiamo in quella pineta piuttosto- e senza smettere di palparci, e si mi sono unito anch’io al gioco cosa credete sia fatto di marmo? Come dite che qualcosa duro come il marmo c’è l’ho?^//////^ Hentai!

Alla fine arriviamo in una radura dove non può vederci nessuno senza più le magliette e i pantaloncini e i boxer stanno per fare la stessa fine, le nostre bocche lavorano frenetiche ad un certo punto scendo languido sul suo collo facendolo gemere, lo faccio stendere godendomi della vista meravigliosa del suo corpo candido steso in languida attesa sul prato e riprendo la mia dolce tortura scendendo verso i suoi capezzolo e dopo avene succhiato uno fino a farlo indurire lo mordicchio senza pietà facendolo gemere ancora più forte e allora scendo fino a leccargli il suo membro teso e mentre lo faccio lo fisso in quegli occhi appannati dal piacere che si socchiudono quando passo la mia lingua con un movimento lento e circolare sulla sua punta, quanto lo desidero ma voglio che sia lui a cedere per primo per una volta e così continuo dandogli delle lappate veloci come un gattino che lecca della dolcissima panna e vedo che gli provocano sensazioni ancora più intense, è vicino a cedere

-Hana ti prego non resisto prendilo in bocca- detto fatto mio bel volpino e mi abbasso di colpo prendendo quanto posso del tuo membro e tu lanci un urlo reclinando indietro la testa di colpo, mi fermo un attimo per farti riprendere e poi ricomincio il mio lavoro di suzione che ti porta a gemere sempre più forte finchè non sento la tua mano prendere la mia e portarti le dita alla bocca, ti guardo stupito

-Sei sicuro Kaede?-

-Non sono mai stato più sicuro in vita mia, ti amo Hana- detto questo incomincio a prepararlo e quando lo sento gemere con tre delle mie dita che vanno su e giù mi posiziono meglio tra le sue gambe e gli confesso il mio timore

-Ho un po’ paura, è la mia prima volta- e lui mi risponde candido

-Non ti preoccupare lo è anche per me- e affondo lentamente in lui e vedo il suo bellissimo volto contrarsi dal dolore e appena arrivato in fondo gli chiedo

-Tutto bene?-

-No, ma non ti fermare, vai solo piano-

e così lentamente incomincio il mio movimento sussultorio e piano piano vedo il volto di Kaede trasfigurarsi lentamente verso l’estasi in un tripudio di gemiti sia miei che suoi, sento il ritmo delle mie spinte aumentare e con esse il mio piacere e i gemiti del mio koi finchè l’orgasmo non ci travolge come un onda e veniamo insieme, ansante mi abbandono sul suo petto e ripreso un po’ di fiato esco da lui e cerco la sua bocca per scambiarci teneri baci.

Quando ci alziamo notiamo che non siamo propriamente lindi e puliti ma per fortuna sentiamo il rumore di un torrente, brr che acqua fredda ma ora almeno siamo quasi decenti anche se il corpo nudo della mia volpe mi sta facendo tornare certe voglie, poi mi assale un ricordo

-Lo sapevo che avevo ragione io-

-Do’aho?-

-Baka kitsune, vedi quando ero andato alla chiesetta ho parlato con Ivan di noi e lui mi ha detto che c’era un legame fra noi ma che non si poteva dire se tu mi amavi, mentre io dicevo che tu mi amavi-

-Quando ti ha chiesto se tu mi amavi?-

-Beh diciamo che è la seconda cosa che mi ha detto-

-Anche con me ha fatto così-

-Ma allora perché non ti ha detto cosa provavo?-

-Do’aho l’amore è un tesoro prezioso e il suo valore è proporzionale alle difficoltà affrontate per ottenerlo e conservarlo, se non fossimo riusciti a dichiararci da soli il nostro non sarebbe stato il grande amore che ci lega ora e comunque a modo suo credo che ci abbia aiutato parecchio-

-E’ vero kitsune, che ne dici di andare a trovarlo e a dargli la bella notizia- lui fa di sì con la testa e dopo esserci rivestiti ci incamminiamo verso la chiesetta entriamo e troviamo Ivan ad attenderci al centro del corridoio

-Bentornati, sapevo che sareste riusciti a confessarvi il vostro reciproco amore, e vedo che avete trovato anche la radura nella pineta vicino al torrente- e alzando le mani ci togli due aghi di pino dai nostri capelli, noi arrossiamo leggermente ma sorridiamo

-Bene allora visto che ora vi siete messi assieme Kaede fai proprio al caso mio-

-Per fare cosa-

Lui mi mostra un vecchio spartito ingiallito dal tempo

-E’ lo spartito dell’organista era in uno scomparto segreto dell’organo e ora che voi siete innamorati di un amore puro io vi chiedo di suonarlo e liberare così il suo spirito, lo farete?-

-Certo- e Ru prende lo spartito e ci dirigiamo verso l’organo, incomincia a suonare e la musica riempie la chiesa una musica dolce piena d’amore ma anche triste perché consapevole della vita che si sta spegnendo nell’amato, ad un certo punto però c’è un cambiamento e la speranza sembra riempire il cuore e con questo sentimento la musica finisce. Appena l’eco dell’ultima nota scompare sentiamo la porta aprirsi, scendiamo e abbiamo una vista sconvolgente lo stesso ragazzo del sogno solo che sta volta vestito con abiti moderni è li che ci aspetta

-Hanamichi Kaede lui è Rei, il mio ragazzo, per essere chiaro quello con cui mi sono andato nella radura più volte- già sotto shock ci cade un’altra tegola in testa

-Ivan quando la pianterai di mettere in imbarazzo le persone, scusatelo sono molto onorato di conoscervi ora ci dove perdonare ma dobbiamo proprio andare o non arriveremo in tempo- ed esce dalla porticina

-E’ stato un piacere conoscervi, vi auguro un lunga e felice vita-

-Grazie e arrivederci-

-A presto-

-Spero di no- ed esce

-Che avrà voluto dire?-

Kaede alza un sopracciglio

-Chiediamoglielo-

Usciamo anche noi ma non vediamo nessuno

-Ma dove diavolo sono andati?-

-Non lo so- una strana inquietudine ci assale

-Kitsune che ne dici di andare all’albergo?-

-Ottima idea do’aho-

-Chi arriva ultimo è una schiappa- sono un genio così posso correre senza far pensare alla mia kitsune che ho paura degli spettri.

Arriviamo di filato all’albergo e vediamo che gli altri sono tutti li che osservano degli uomini scaricare un grosso quadro coperto da un telo

-Dove siete stati tutto questo tempo deficienti avete saltato l’allenamento?-

-Su Akagi dovevano parlare e poi credo che abbiano fatto parecchia attività fisica- dice con un sogghigno Mitsui che mi fa avvampare

-Se proprio ti interessa siamo andati alla chiesetta a suonare l’organo-

Il direttore che assisteva alle operazioni di scarico si gira e ci guarda sconvolto

-E’ impossibile-

-E’ vero ho suonato l’organo- conferma il volpino

-E’ impossibile la chiesetta è sbarrata da anni e l’organo fu distrutto dai paesani esasperai anche se non servì a nulla-

Ci guardiamo in volto con un terribile sospetto

-Ma noi siamo entrati e abbiamo suonato la musica dell’organista che aveva nascosto in uno scomparto segreto e che ci hanno dato-

-Posso vedere lo spartito?- Kaede glielo porge e lui lo esamina con attenzione nel mentre gli operai hanno finito di mettere a posto il quadro e stanno togliendo il telo

-Chi vi ha dato questo spartito?-

-Loro- e alzo il dito in direzione del quadro dove un giovane alto e castano con indosso un tipico abito russo azzurro con degli arabeschi d’argento guarda sorridente un ragazzo orientale con occhi pieni d’amore, Kaede mi dà un colpetto col gomito e mi indica una frase dietro lo spartito

<< Ad Hanamichi e Kaede due baka dal cuore puro, che il vostro amore sia grande come e più del nostro>>

 

Owari

 

Hana:*___*

Ru:*___*

A: li ho lasciati tutti senza parole che brava che sono

Miyagi: tu lo fai apposta a farmi fare brutte figure

A: ma no è una tua impressione; mentre si massaggia la testa dolorante

Ivan: Aura-chan ti è caduto questo quando sei svenuta; e gli porge un libricino in pelle nera che Miyagi intercetta

M: vediamo un po’ cosa abbiamo qui “Figuracce varie da far fare a Miyagi” allora è vero tu mi odi

A: nooooo non ti odio, però mi diverto a prendere in giro i tappi

Fujima: anche me?

A: Fujima SBAV te mai anzi vieni con me che ti devo mostrare… la mia collezione di farfalle

M:-______________-

 




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