Disclaimer: i personaggi
sono di Inoue ma noi li obblighiamo comunque a fare ogni cosa che esce
dalle nostre menti malate
Dediche:
al mio amico e co-writer Ivan che usa sempre il suo giudizio nel giudicare
le persone arrivando se necessario a mettersi contro tutti e ricoprire di
merda i cosiddetti ben pensanti ed è pronto a pagarne le conseguenze, non
come loro, ti voglio bene nonostante sei un po’ ropicoglioni,
egocentrico, suscettibile, …
Ivan
con sguardo assassino: EHI guarda che potrei arrabbiarmi ridefinisci
meglio il mio carattere
A:
con te non si può mai scherzare un po’ ^^;;; cosa posso dire
caratterialmente sei come Rukawa solo con più senso dell’umorismo e una
certa quantità di amor proprio
I:
va già meglio, si potrebbe migliorare dicendo che anch’io sono bello
come Rukawa
A:
su questo si può ampliamente discutere
Ivan
essendo alto 1,90 ed essendo anche lui fan sfegatato di slam dunk tira un
gorilla punch sulla testa di quella povera ed indife#@$# mentecatta di
Auramasda che appena si riprende dal secondo gorilla punch farà i saluti
finali intanto eccovi la nostra fic
L'organista
di
Auramasda & Ivan
Una
musica d’organo tanto perfetta quanto triste aleggia nell’aria.
Un
altro anno è passato e io sono ancora qui che attendo quando ti potrò
riabbracciare o mio amato?
Io
qui in solitaria attesa ascolto la musica del mio cuore ferito e dopo la
musica il silenzio.
POV
Hanamichi
Che
bello finalmente possiamo staccare la spina per un po’ dagli impegni
scolastici, bhe non proprio tutti visto che stiamo andando in ritiro e se
il Gori mi sente dire una cosa del genere mi atterra con un gorilla
punch^^. Guardo fuori dal finestrino e mi godo il paesaggio montano o
meglio mi godo il riflesso del ragazzo addormentato seduto nell’altra
fila visto che non posso permettermi di fissarlo direttamente “Hana ma
di tutti i ragazzi di questo mondo proprio di lui dovevo innamorarmi, lui
che è così testardo, solitario, taciturno, indipendente, felino,
elegante nei suoi movimenti, bello da far invidia ad un angelo, con un
culetto da urlo, … HANA ma che diavolo vai a pensare adesso” mi
accorgo che il amichetto del piano di sotto si è risvegliato con
prepotenza e io sono diventato rosso, speriamo che non se ne accorga
nessuno.
-Hei Hana che hai? Stavi per caso sognando qualcosa di proibito
con Harukinacara per caso?- quel nano malefico di Ryota questa me la paga
sto per dargli una testata quando il suo degno compare rincara la dose
-Cosa
vuoi lui certe cose al massimo se le solo può sognare-
-Mitchy
prova a ripeterlo e ti faccio ingoiare i denti un’altra volta-
-Ti
ho già detto di non chiamarmi Mitchy e devi solo provarci ad avvicinarti
ai miei dentini-
come
al solito scoppia una rissa che viene risolta da Akagi con i suoi soliti
modi cortesi mentre il nonnetto se la ride ritorniamo ai nostri posti e io
posso riprendere a guardare il “panorama” però è strano è come se
mi sentissi osservato mah sarà un impressione
POV
Rukawa
Sento
qualcosa che sta disturbando il mio sonno, apro leggermente gli occhi per
vedere cos’è e se dargli la giusta punizione, hn, il do’aho si è di
nuovo messo a fare a botte, prima mi sarei già unito anch’io al gruppo
ma da un po’ di tempo mi piace stare a sentire gli sproloqui del do’aho
anche se non me ne so spiegare la ragione, sarà perché è l’unico con
cui ho una specie di rapporto sociale, anche se molto particolare ma io e
lui non siamo persone comuni, dopotutto qualcosa ci lega. Vedo che Akagi
stufo della baraonda interviene con la grazia con cui è noto in
campionato e i tre se ne tornano a posto, il do’aho che è dall’altra
parte del corridoio guarda fuori dal finestrino e io invece di
addormentarmi come al solito resto a guardarlo e uno strano torpore che
non riesco a capire cosa sia mi avvolge.
POV
Hanamichi
Finalmente
siamo arrivati l’albergo è un po’ vecchiotto ma è tenuto bene e il
panorama è meraviglioso, il paese è nascosto da una collinetta ma ci
hanno detto che ci vogliono solo due minuti per arrivarci, sullo sfondo
delle montagne si vede anche una chiesetta occidentale, chissà che
diavolo ci farà qui nel bel mezzo delle montagne del Giappone. Entriamo
nella hall un ambiente molto confortevole quasi familiare notiamo però
che su una parete c’è il segno di un grande quadro e quando chiediamo
come mai non c’è ci viene detto che è stato mandato a Tokio per farlo
restaurare, intanto ci vengono distribuite le chiavi delle camere, wow una
stanza singola a testa l’ultima volta ho dovuto dividere la stanza con
Miyagi e quel tappo malefico russava a più non posso facendomi rimanere
sveglio per ore e se per caso lo svegliavo lui diceva che non era vero che
russava e che lo svegliavo per fargli dispetto (ti capisco Hana a me è
successa la stessa cosa NdIvan), povera Ayako va beh che gli piace giocare
a farlo stare sulla corda ma questo non se lo aspetta di certo.
Che
cosa? Ci avrei giurato che c’era la fregatura, siccome la struttura è
vecchia per ogni due stanze c’è un bagno in comune, va beh non è poi
la fine del mondo tanto dopo gli allenamenti giriamo sempre nudi, chissà
se mi capita di dividere il bagno con lui ^////^, basta con questi
pensieri hentai.
-Ragazzi
ascoltatemi avete un ora prima di iniziare gli allenamenti, ripostevi e
siete puntuali-
Mi
fermo un po’ a chiacchierare e poi mi dirigo verso la mia stanza, sento
lo scroscio dell’acqua provenire dal bagno, chissà con chi lo divido,
incominciamo a mettere a posto i vestiti poi mi farò una doccia
anch’io.
Ecco
fatto tutto è sistemato mi sono spogliato e ho preso l’asciugano e
sento finalmente l’acqua fermarsi, era ora entro di gran carriera e mi
ritrovo davanti uno spettacolo meraviglioso e sconvolgente: meraviglioso
perché mi ritrovo davanti il corpo celestiale di Rukawa tutto imperlato
di goccioline d’acqua che gli accarezzano il corpo in una danza sensuale
e sconvolto perché devo fare violenza su me stesso per non sbatterlo
subito sul pavimento e possederlo e ultimo ma non meno importante sento
che sto per avere un’erezione da paura e l’asciugamano c’è l’ho
sul braccio, e in tutto questo cosa riesco a fare? Riesco a sussurrare un
flebile
-Kitsune-
Lui
inarca il sopracciglio e risponde
-Do’aho?-
e si avvicina, io per non peggiorare la situazione mi fiondo nella doccia
e apro a manetta l’acqua fredda mi fissa ancora un attimo poi alza le
spalle e se ne ritorna in camera sua, speriamo che non si sia accorto di
niente.
POV
Rukawa
Ci
voleva proprio una doccia, ora sono proprio rilassato e pronto per gli
allenamenti, sento la porta aprirsi e vedo entrare il do’aho nudo con un
asciugamano sul braccio, certo che ha un corpo proprio ben sviluppato, sia
le braccia che le gambe sono muscolose e ben tornite ma senza esagerazione
come in certi culturisti, appena mi vede la sua faccia diventa buffissima
un misto tra estasi e preoccupazione che solo lui potrebbe riuscire ad
esprimere, certo che è proprio carino quando fa così, CARINO??? Ma cosa
sto pensando e soprattutto cosa pensa il do’aho che all’improvviso ha
un erezione, niente male il ragazzo, ma che vado a pensare, lui intanto mi
sussurra un
-Kitsune-
come se non riuscisse a dire nient’altro di coerente, non che di solito
lo faccia però tra un po’ questo mi sviene meglio chiedergli come sta
-Do’aho?-
e faccio un passo avanti lui all’improvviso si riscuote e si precipita
nella doccia e apre l’acqua, io lo osservo ancora un attimo per essere
sicuro che stia bene e vedo l’acqua che si infrange sulla sua pelle e si
raggruppa in tanti rivoli, scrollo le spalle e faccio per andarmene e
lancio un ultima occhiata al do’aho, certo che ha un proprio un bel
corpo, e rientro in fretta in camera.
Ma
che razza di pensieri mi vengono in testa oggi sta a vedere che a forza di
picchiarmi col do’aho mi è entrata un po’ della sua idiozia! No Kaede
calmo, pensa freddamente e con calma non lasciarti andare alle emozioni
altrimenti saresti davvero un do’aho, dunque ricapitoliamo prima ho
pensato che il corpo del do’aho è ben fatto e fin qui niente di strano
perché è vero, poi ho visto il suo volto assumere in un istante una
decina di espressioni per poi fermarsi su una che io ho definito carina e
qui incomincia a essere strano, poi alla vista della sua erezione ho fatto
un complimento un po’ osceno e se devo dire la verità ho avuto una
strana sensazione che non mi so spiegare e qui andiamo male, poi dulcis in
fundo ho avuto un pensiero hentai sul suo magnifico corpo tutto bagnato e
qui si tocca il fondo, un momento ho detto magnifico??? E perché
all’improvviso provo di nuovo quella sensazione di prima quando ripenso
al corpo del do’aho??? Rifletti Kaede che può essere, che ti sta
succedendo, che cosa stai provando quando pensi al corpo bagnato del do’aho
su pensa pensa, ma a rispondere non fu il cervello del volpino ma
un’altra parte del suo corpo e allora lui comprese
“Sono
gay”
Questo
spiegava molte cose, ecco perché trovava odiose tutte quelle stupide
ragazzine che facevano il tifo per lui e perché stesse sempre meglio solo
con i ragazzi, ripresosi dalla folgorazione si pone la domanda fatidica
“Che
tipo è il mio ragazzo ideale?”
Primo
deve giocare a basket su questo non transigo, poi voglio che abbia un
carattere forte capace di teneri testa, per l’aspetto non pretendo che
sia un adone mi basta che non assomigli troppo a Fukuda ^^;;; meglio se
con un corpo muscoloso, chi assomiglia a questa descrizione? E ricevo la
seconda folgorazione della giornata e rivedo il do’aho sotto la doccia
(com’è che ho tutte queste folgorazioni NdRu c’era una svendita e
siccome se lascio fare a voi facciamo notte ho deciso di prenderle ^^
NdAura-chan) ma proprio lui doveva essere il mio tipo ideale? Non ho
speranze, ma un momento quando mi ha visto lui nudo e bagnato gli è
venuto duro vuoi vedere che anche lui è gay?!?!?! Forse allora ho qualche
speranza, intanto credo che invece di fare un pisolino passerò in modo più
piacevole il tempo che manca all’allenamento e si immagina la scena in
cui lui entra nella doccia insieme al suo do’aho e…
pov
Hanamichi
L’allenamento
è stato molto tranquillo, forse troppo, io e Kaede non ci siamo menati
nemmeno una volta anche se lo ho sorpreso a lanciarmi certe occhiate di
nascosto, accidente vuoi vedere che quella volpaccia ha capito tutto e ora
non vuole più avvicinarsi neanche per fare
botte, kuso kuso kuso già prima potevo toccarlo solo per fare
botte ora più neanche quello maledizione perché mi devo sempre
innamorare di persone irraggiungibili.
Finito
l’allenamento andiamo a mangiare e scambiando le solite battute coi miei
compagni ritrovo un po’ di allegria, arrivati nella hall chiediamo al
proprietario che attrazioni ci sono e lui ci indica varie passeggiate
-E
quella chiesa che si vede fuori dall’albergo?- chiede Kogure
-Oh
quella, non ci va mai nessuno e meglio se la evitiate-
-Perché?-
l’uomo ci guarda imbarazzato
-Perché
è maledetta- tutti lo guardiamo interessati
-All’inizio
del secolo poco prima che scoppiasse la rivoluzione russa per sfuggire
alla persecuzione un famoso organista si rifugiò qui, fu lui che fece
costruire questa casa e la chiesa con un magnifico organo che si dice
fosse un eredità della sua famiglia, il ritratto che manca in questa
stanza è il suo.
All’inizio
i rapporti coi paesani erano molto amichevoli e a loro piaceva sentire
suonare l’organista, questo rapporto si deteriorò leggermente quando
prese un amante-
-Chissà
che bella ragazza doveva essere-
-Non
era una ragazza ma un ragazzo, è per questo che agli abitanti del paese
dava fastidio, ma non fecero mai nulla contro di lui perché era una brava
persona, poi purtroppo venne una grave epidemia che colpì anche
l’amante dell’organista, ogni giorno peggiorava e il suo unico
sollievo era la musica dell’organo, intanto anche in paese la gente
moriva e come accade spesso cercarono un capro espiatorio per far ricadere
la colpa della malattia che secondo loro era portata dagli spiriti
maligni, e la colpa fini sull’organista reo di attirare gli spiriti con
la musica del suo organo maledetto, lui intanto per far felice il suo
amore aveva incominciato a comporre una melodia in suo onore sperando che
così potesse guarire da quel terribile male però purtroppo morì il
giorno prima che completasse l’opera, il giorno dopo organizzò il
funerale e annunciò che avrebbe suonato un nuovo brano per ricordare
l’amato, i paesani pensando che con quella musica avrebbe richiamato
spiriti ancora più potenti lo catturarono e lo misero sul rogo e quando
la pira incominciò a bruciare vi gettarono lo spartito e a quel punto
l’organista parlò:
“Voi
che mi incolpate di colpe che non ho commesso
Mi
state legando non con delle corde ma con le catene del vostro odio
Io
non vi condanno perché provo pena per voi incapaci di comprendere
l’amore
Ma
continuerete a sentire la mia voce come monito per il vostro delitto finchè
un amore puro non mi libererà suonando la musica ispirata dal mio
Amore.”
Da
allora l’organo si è fatto sentire varie volte nel corso degli anni
facendo venire terribili incubi alla gente del villaggio che riviveva la
scena dalla parte dell’innocente organista-
Rimanemmo
tutti attoniti per un attimo poi uscimmo e ci incamminammo verso il
villaggio
-Accidenti
che storia ve lo immaginate di entrare in chiesa e magari sentire il
fantasma che suona l’organo, sarebbe da brivido-
-Sei
sempre il solito fifone Mitchy se io incontrassi il fantasma gli farei
vedere io chi è il tensai-
Lui
mi lancia uno sguardo che non mi piace per niente
-Davvero
e allora perché non vai a fare un giro dentro alla chiesetta?-
-Che
cosa!?- accidenti ora ricordo di quella volta che Mitchy è uscito con
l’armata e visto che non sapevamo cosa fare Mito propose di raccontare
storie dell’orrore e lui deve aver notato il mio leggero nervosismo
-Che
c’è il tensai ha paura- rincara Miyagi non posso perdere la faccia di
fronte questi due
-Il
tensai non ha paura di niente e di nessuno e adesso vi faccio vedere io- e
mi incammino deciso verso la chiesetta
-Salutaci
il fantasma quando arrivi-
-Magari
chiedigli di comporti qualcosa per non far scappare le ragazze come ti
succede sempre-
-Strunzi-
Adesso
gli faccio vedere io chi è il grande tensai Sakuragi, io non temo certo
uno spiritello qualsiasi, e appena finisce di soffiare questo vento gelido
che mi provoca questo leggero tremore starò benissimo, come sarebbe a
dire che è estate e ci sono trenta gradi all’ombra mettete forse in
dubbio la parola del tensai?
Eccomi
arrivato la chiesetta è un po’ fatiscente, ha un aspetto decisamente
lugubre ma devo andare avanti, mi avvio verso il controportone e tento di
aprire la porticina sulla desta “Speriamo che sia chiusa, CHE NON SIA
CHIUSA, sì sì deve essere aperta così dimostrerò il mio coraggio”
poggio la mano sulla maniglia la giro e provo a spingere e la porta si
apre ed io entro, dentro è polveroso ma meno di quanto pensassi, che
strano, sento chiudersi la porta con un cigolio agghiacciante, faccio
qualche passo nella navata mi volto e sopra la mia testa vedo l’organo,
è magnifico è decorato con legni intagliati a trina e sopra svetta un
ginepraio di canne e … SUONA, calma Hanamichi ci deve essere una
spiegazione logica pensaci, ecco ci ho pensato e l’unica soluzione è
che il fantasma sta suonando l’organo, bene ora che sono giunto alla
fine di questo brillante ragionamento non ho paura, no, sono proprio
terrorizzato, corro verso la porticina da cui sono entrato giro la
maniglia e NON SI APRE, tiro con tutte le mie forze che aumentano con i
crescendo della musica dell’organo e visto che non riesco ad aprirla
faccio l’unica cosa logica in questi frangenti: mi metto ad urlare.
La
musica cessa di colpo, sento dei passi che da dietro l’organo si
dirigono verso l’altare e all’improvviso appare il…
Ragazzo???
Ma non doveva essere il fantasma? Davanti a me è apparso un ragazzo
occidentale alto come me, avrà due anni più di me, ha dei capelli
castani che gli arrivano fino alle spalle, indossa una maglietta blu con
degli arabeschi d’argento e dei jeans bianchi, mi guarda preoccupato e
mi chiede
-Chi
è stato sgozzato?-
Un
po’ imbarazzato gli rispondo
–Nessuno,
ma quando sono entrato l’organo si è messo a suonare e io…-
-E
tu hai creduto che fossi il fantasma, vero- mi guarda con un sorriso
divertito e io mi sento sprofondare per tentare di riguadagnare un po’
la faccia tento di intavolare una conversazione
-Tu
chi sei?-
-L’organista-
risposta chiara semplice spaventosa
-AAAAHHHHHH-
lui si tappa le orecchie e quando rimango senza fiato mi dice
-Certo
che i polmoni non ti mancano, che vuoi fare parte del coro?- io mio sento
leggermente mancare e quando lo sento ridere capisco la battuta e mi
unisco alla risata alla fine ci andiamo a sedere su una panca
-Io
sono Ivan Garoschenko pro-pronipote dell’organista originale-
-Io
sono Hanamichi Sakuragi genio del basket-
-Nonché
urlatore provetto-
-Che
stai insinuando?-
-Niente,
piuttosto che ci fai qui?-
-Sono
stato sfidato ad entrare in chiesa-
-Il
gestore dell’hotel vi ha raccontato della storia della maledizione?-
-Si-
-Bifolchi,
è passato un quasi secolo e loro ragionano come se questo luogo fosse
infestato dagli spiriti maligni, anche se loro se li meriterebbero visto
cosa hanno fatto al mio pro-prozio- disse assumendo una faccia disgustata
-E
tu che ci fai qui-
-Per
quello- e mi indica l’organo -hai visto che meraviglia, è un eredità
di famiglia e io sono venuto a vedere il suo stato di conservazione e se
è in grado di ritornare in Russia, e visto come canta credo che ce la farà,
hai detto che fai parte della squadra di basket in ritiro vi trovate
bene?-
-Si,
anche se c’è un bagno solo che serve due stanze e io sono finito con
quella kitsune di Rukawa e ogni volta che entro rischio di trovarmelo nudo
davanti- al pensiero di Kaede nudo che esce dalla doccia arrossisco
leggermente speriamo che lo interpreti per pudore
-Lo
ami o è solamente un bel corpo da guardare?-
Cosa?
Come? Quando? Ma come ha fatto a capire tutto questo e soprattutto come fa
a fare certe domande e rimanere così tranquillo, cado, no precipito
nell’agitazione più assoluta per tentare di dare una risposta coerente
ma per fortuna vengo preceduto, mi posa una mano sul braccio e mi dice
-Hana
calmati altrimenti ti verrà un embolo, non ti devi sentire imbarazzato
per queste cose, ricordati di chi sono discendente- mi sorride per
tranquillizzarmi –La cosa più importante in un rapporto è l’amore
non se il tuo compagno è del tuo stesso sesso o no, solo gli idioti le
pensano così-
-Hai
detto niente, la maggior parte delle persone la pensa così-
-Prima
regola per capire le persone: “La gente è sciocca, preferiscono credere
a bugia dorata che li faccia sentire nel giusto invece piuttosto che ad
una verità sgradevole, se riuscirai a propinargli una bugia allettante
gli potrai far fare quello che vuoi” e ora l’inverso della prima
regola: “Tu fai parte della gente” se usi questi semplici metri di
ragionamento ti accorgerai quanto è sciocca la gente e quante energie
spreca per proteggersi da problemi insistenti invece di aiutare a
migliorare il mondo-
-Migliorare
il mondo non ti sembra di esagerare-
-Anche
una marcia di diecimila chilometri inizia con un singolo passo, solo che
quando si è in vista della meta diventano più leggeri e quando devi
iniziare ti sembra che il prossimo semplice piccolo passo sia
insormontabile, ma non divaghiamo parlami di lui così magari ti posso
dare qualche consiglio visto che non hai una cotta ma lo ami-
-Come
hai fatto a capire che lo amo?-
-Hana
la tua faccia è un libro aperto che trasuda fiducia e purezza, cerca di
non perdere mai questa tua grande qualità- mi sorride e mi guarda in
attesa che inizi a parlare, nei suoi occhi non vedo derisione ma una
comprensione per quello che sto passando, una comprensione dovuta a tristi
e dolorose esperienze passate che gli hanno lasciato cicatrici profonde
eppure nonostante ciò nei suoi occhi brilla ancora la speranza, questo e
molto altro fu ciò che vidi guardando nei sui occhi, non so come tutto
questo sia possibile ma io sento che è vero e per la prima volta da molto
tempo io gli apro la mia anima perché possa aiutarla
-La
prima volta che incontrai Kaede non fu un colpo di fulmine anche se un
colpo c’è stato, lui aveva offeso una ragazza di cui mi ero invaghito e
che a sua volta era partita per lui, lo odiai molto allora perché era
bello aveva una fila di ragazze che gli faceva la corte tra cui Haruko e
in più mi surclassava nel basket anche se mi proclamavo un genio lui era
in pratica perfetto mentre io ero il brutto anatroccolo-
-Usciva
con qualcuna di quelle ragazze che gli facevano il filo?-
-No,
anzi non le ha mai cagate neanche di striscio come tutti del resto, vedi
lui ha un carattere molto chiuso e introverso e che io sappia non ha
amici, però non devi pensare che sia uno con la puzza sotto al naso che
si crede superiore agli altri te lo posso assicurare, e io lo so bene
visto che sono mesi che seguo le sue abitudini-
-Perché
lo seguivi se all’inizio lo odiavi?-
-Per
riuscire a capire cosa aveva lui più di me con le ragazze e col basket,
così ho iniziato a seguirlo, ho scoperto dove era casa sua, che tipo di
allenamenti fa quando non viene a scuola e anche quando ci viene, si perché
lui è parecchio fissato col basket anzi si può dire che sia il suo unico
interesse al contrario di me, cioè anche per me il basket è importante
ma io ho anche gli amici e mia madre che sono importanti, è questo suo
atteggiamento che all’inizio mi dava sui nervi perché sembrava che per
lui io non valessi niente anche se alla fine ho capito che i suoi silenzi
non nascondono disprezzo ma determinazione, una determinazione volta a
realizzare il suo sogno giocare a basket al meglio delle sue possibilità
e vincere, eh si il mio volpino non si accontenta di niente di meno della
vittoria anche se quando ci meniamo li il tensai sono io-
-E’
anche un po’ violento non me lo avevi detto-
-In
verità lui fa a botte solo con me anche perché quando faccio qualche
minimo errore lui è li che me lo fa notare subito e così anche se lo amo
provo il genuino impulso a strozzarlo, anche se alla fine sono contento
perché così lo posso toccare senza farmi accorgere, un paio di volte gli
ho dato anche una palpatina al sedere- a queste parole arrossisco e
attendo speranzoso
-Capisco,
ma dimmi Hana quali sono le cose che ti hanno fatto innamorare di lui?-
-La
sua determinazione, la sua capacità di dedicare tutto se stesso in ciò
che crede, i suoi silenzi che non sono vuoti ma pieni di parole che non
riesce ad esprimere ma che io capisco, perché è sempre sincero e non
assume mai un atteggiamento falso, e perché io sento che potrei riempire
i silenzi della sua solitudine se lui mi lasciasse entrare nella sua vita;
va poi aggiunto a tutto questo che è bello da morire e ha un culetto da
urlo-
Ridiamo,
e continuiamo a ridere tanto da sembrare due deficienti, ma è una risata
liberatoria che mi fa sentire più leggero, alla fine dopo esserci più o
meno ripresi mi dice
-Sei
terribile, vedi di non cambiare mai altrimenti rischi di perdere il tuo
volpino-
-Cosa
hai detto?-
-Si
Hana, hai capito bene-
-Vuoi
dire che anche lui è innamorato di me?-
-Frena,
non ho detto questo, ho detto che tu e lui avete un legame di che tipo non
lo so ancora però è chiaro che tu sei il suo unico confidente-
-Confidente?
Ma se facciamo sempre a botte e le uniche parole che ci diciamo sono
insulti-
-Appunto
voi vi menate e vi insultate, con chi altri fa così?-
-Con
nessuno- all’improvviso l’illuminazione colpisce la mia mente
(accidenti che mira NdAura-chan ehi guarda che io sono un genio NdH) e mi
ritornano in mente tutti i momenti delle nostre liti e la mia mente da
tensai riesce subito a capire il comportamento della kitsune e
-Rukawa
mi ama! Rukawa mi ama! Rukawa mi ama! Rukawa mi ama!- continuo a ripetere
saltellando (come un deficiente) per la chiesa, vedo con la coda
dell’occhi che Ivan con faccia rassegnata, si vede non è ancora giunto
alle geniali conclusioni del tensai ma che volete io sono un genio, si
dirige verso un leggio con sopra un grosso libro di preghiere e…
SBONK
Colpito
in pieno dal libro cado a terra (anche io non scherzo in fatto di mira^^
NdIvan), ma mi rialzo subito pronto a combattere ma le sue parole mi
fermano
-Hanamichi
sei un BAKA, ti ho già detto che non si può ancora dire se ti ama-
rimango di sasso a quelle parole
-Lui
è una persona molto introversa che ha difficoltà a relazionarsi con gli
altri, credo che quello che abbia fatto finora sia il suo limite, da
adesso devi essere tu ad andare avanti-
-Ma
come? Io ho pensato a innumerevole modi per farlo ma alla fine si
rivelavano dei fallimenti-
-Visto
che lui sembra avere una testa dura almeno quanto la tua devi fare come me
prima, usare una strategia d’urto, hai detto che avete il bagno in
comune? Bene sta sera quando andrete a dormire busserai alla sua porta e
gli parlerai-
-E
cosa dovrei dire?-
-Le
stesse cose che hai detto a me: che non lo odi, che cosa ti piace di lui e
poi se non ti mena gli dici che lo ami, al massimo ti dirà che lui non ti
ama ma comunque nascerà una bella amicizia-
-Non
mi lascerà mai dire tutto quello che ho detto a te-
-Non
ti preoccupare tu incomincia a parlare lui non ti fermerà-
-Sei
sicuro?-
-Hana
dovresti essere preso in pieno da un tir perché qualcuno riesca a farti
tacere-
In
effetti è vero
-Grazie-
-Bene
e adesso fuori di qui devi farti bello per sta sera-
-Ma
come facciamo a uscire prima quando ho provato ad aprire la porta non si
apriva neanche morta-
-Perché
la porta di sinistra ha la maniglia rotta verso l’interno, ma non so se
l’hai notato ma nel controportone c’è un’altra porta in perfetto
stato-
-Ahhh,
si lo sapevo che credevi-
Provo
a girare la maniglia la porta si apre, evviva posso uscire
-Tu
che fai adesso?-
-Credo
che suonerò ancora un po’, ma tu va all’albergo e tirati a lucido,
sta sera devi fare colpo- mi sorride in modo malizioso, ci salutiamo e io
ritorno all’albergo consapevole che presto il mio rapporto col
volpacchiotto dei miei sogni cambierà in meglio.
POV
Rukawa
Che
scocciatura, ma anche qui devo essere perseguitato da torme di ragazzine,
io in paese non ci vado più, almeno ci fosse stato Hana, HANA??? Da
quando incomincio a chiamare il do’aho per nome, “forse da quando ti
sei accorto che oltre ad essere un do’aho è un gran tocco di figo?”,
hai ragione ma tu chi sei? “la tua coscienza”, com’è che non ti sei
fatta sentire prima? “dormivo e quando ero sveglia dormivi tu”, nh, e
adesso cosa faccio? Ci sono vado alla chiesetta magari lo trovo là.
L’hanno
parecchio lasciata andare ci credo che poi ci ricamino su storie di
fantasmi, entro e dentro è polveroso e non si sente volare una mosca
quando all’improvviso sento un rumore al limite dell’udibile simile ad
un borbottio, che sia l’organista? Nooo, non ci credo a queste cose,
andiamo a vedere magari è solo un burlone, mi avvicino e su una panca è
steso un ragazzo castano che russa sommessamente, chissà magari sa dov’è
Hana, mi avvicino e gli scuoto le spalle, lui apre gli occhi e
-Io
non perdono chi disturba il mio sonno- e mi tira un pugno sulla mascella e
io cado a terra come un sacco di patate (^____^ finalmente era da un
eternità che volevamo scrivere sta scena NdAura-chan&Ivan), si alza
in piedi e mi tende una mano, mi piace il tipo ha i miei stessi gusti
-Scusa
spero di non averti fatto male-
-No
sta tranquillo ho ricevuto di peggio, e ti sembrerà strano ma anch’io
tiro pugni alla gente quando mi sveglia, ma non perdono chi mi colpisce- e
gli sferro un destro verso il mento che lui para, deve averlo fatto altre
volte, ma non para il mio gancio sinistro allo stomaco, si piega in due e
si tiene a una panca per non cadere e mi guarda negli occhi
-Mi
piaci ragazzo, io sono Ivan Garoschenko, l’organista-
-Io
sono Kaede Rukawa, sei piuttosto solido per essere un fantasma-
-Sono
il suo pro-pronipote infatti- uno strano brillio attraversa i suoi occhi
per un istante
-Che
ci fai qui?-
-Sono
venuto a riprendere l’eredità di famiglia-
-Che
eredità?- lui mi indica un punto dietro alle mie spalle e io vedo un
meraviglioso organo
-E’
bellissimo, si può vedere da vicino?-
-Certo
seguimi- e si dirige verso l’altare per poi entrare in un porticina che
da su delle scale e ci ritroviamo davanti all’organo, è imponente ha
cinque ordini di tastiere e due di pedaliere, il legno è un susseguirsi
di intarsi e di decorazioni, il capolavoro di un ebanista
-E’
bello non è vero?-
-Si-
-Sei
loquace Kaede sicuro di non fare il fantasma part-time? Sai neanche loro
parlano molto a meno di non voler castigare qualcuno-
-Si
può fare-
Mi
siedo sul panchetto e provo a schiacciare qualche tasto delle varie
tastiere e poi incomincio a suonare le note di per Elisa che ho imparato a
suonare insieme a mia madre sul pianoforte di casa.
Mi
sento trasportare dal suono meraviglioso prodotto da quest’organo,
“Capisco perché l’amante dell’organista si sentiva meglio questo
suono ti tocca l’anima”, purtroppo arriva la fine e devo lasciare che
il silenzio ritorni
-Non
male con un po’ d’allenamento saresti un ottimo pianista-
-Grazie
ma vado meglio nel basket-
-Sei
un compagno di Sakuragi allora-
-Lo
conosci?-
-Prima
è venuto a visitare la chiesa e io l’ho spaventato un po’ mettendomi
a suonare l’organo-
-Il
solito do’aho-
-Si
un po’ lo era, che ne dici se suoniamo un pezzo a quattro mani e nel
mentre mi racconti dei tuoi compagni- è strano io di solito che non apro
bocca con nessuno mi metto a parlare con questo sconosciuto, forse
qualcosa di magico e misterioso c’è davvero in questa chiesa
-Lo
scherzo di List va bene-
-Certo-
si dirige al lato dell’organo e lo vedo tirare e spingere le barre che
regolano l’apertura delle canne, finita la messa a punto si siede alla
mia sinistra
-Usa
la prima e la seconda tastiera, io userò la quarta e la quinta, bene
incominciamo- e subito vengo avvolto dalla musica gioiosa dello scherzo
-Allora
ti piace giocare a basket-
-Si
può dire che è la mia vita-
-Esagerato
non c’è nient’altro che ti appassiona?-
-No-
ma dopo un attimo ci ripenso –Cioè non come il basket, più che altro
è un sogno da innamorato- e si perché mi sono proprio innamorato del
do’aho
FLASH
BACK
Estasi,
pensare di fare il bagno insieme al do’aho è stato meraviglioso, il
miglior orgasmo della mia vita, il piacere mi avvolge come una nuvoletta e
mi perdo a pensando al do’aho, io e lui insieme, magari vivremmo a casa
mia, mia madre è morta e papà non c’è mai occupato com’è col suo
lavoro, lui che mi sveglia con un bacio tutte le mattine, noi che facciamo
colazione insieme, andiamo ad allenarci insieme, ceniamo insieme, andiamo
a letto insieme, facciamo l’amore per ore e ore e ore e… ^/////^ no
qui la mia immaginazione esagera ma cosa ci posso fare se quando ripenso
al suo corpo bagnato la mia testa si riempie di pensieri hentai, com’è
bella la nostra vita insieme.
Come
sarebbe bella, noi non stiamo insieme, e poi sono innamorato del do’aho
o è solo attrazione fisica? Indubbiamente ha un corpo stupendo, il suo
carattere è così solare e allegro al contrario del mio, lui è un
casinista di prima categoria sempre pronto al sorriso e alla gioia, la sua
vita è allegra e la passa con i suoi amici al contrario della mia che è
silenziosa e solitaria e devo dire che adesso che sto pensando a queste
cose mi piacerebbe se nella mia vita entrasse parte di quell’allegria,
di quella luce e si di quel casino che ti contraddistingue e ti rende
unico, e poi c’è il tuo carattere forte e deciso anche se molto
sbruffone che ti fa superare ogni difficoltà.
Hanamichi
Sakuragi tu sei tutto quello che io non sono e molto di più e io vorrei
poterti stare vicino e dividere la vita con te per potermi riscaldare
nella tua luce. Dividere la vita con te? Kaede tu non hai mai mezze misure
fino a ieri indifferenza totale e oggi trovi l’amore della tua vita, sei
senza speranze, anche nel vero senso delle parole lui ti odia e non è
solo colpa di quell’oca dell’Akagi, perché ogni volta che parte con
un suo sproloquio su quanto è tensai io non resisto e gli devo dare del
do’aho? Non riesco a farne a meno è più forte di me, non ho mai fatto
così prima, vuoi vedere che il do’aho sono io e che io mi ero già
innamorato da un pezzo e non me ne sono accorto? Lui direbbe che una
kitsune addormentata come me sarebbe capace di questo e altro, poi io gli
darei del do’aho e incominceremmo a fare a botte che poi diventano
carezze, e abbracci e baci, e Kaede stai di nuovo sognando anche se per
adesso è la sola cosa che puoi fare, nel futuro chissà
FINE
FLASH BACK
-Parlami
dei tuoi compagni-
-C’è
il capitano Akagi molto alto di corporatura gorillesca, è un ottimo
difensore ed è l’anima della squadra, poi c’è Mitsui un mago nei
tiri da tre punti che aveva smesso di giocare a basket per un incidente al
ginocchio ma ora è ritornato, Miyagi è il più piccolo della squadra ma
è un perfetto play maker e poi c’è Sakuragi, il do’aho, gioca a
basket da soli tre mesi ma già riesce a fare delle cose notevoli anche se
spesso si fa travolgere dalla sua inesperienza o dal suo immenso ego visto
che non passa giorno che non si dichiari un genio, anche se in parte è
vero perché lui riesce a trovare soluzioni impensabili alle sue pecche e
se si darà da fare diventerà un grande giocatore anche se io non glielo
dirò mai, è già abbastanza esaltato così-
-Ti
piace non è vero?-
Improvvisi
stridi partono dalle canne dell’organo, sento la mia faccia andare a
fuoco mi giro a guardarlo e lo vedo sorridere anzi sembra più che si stia
trattenendo dallo sghignazzare apertamente
-Kaede
sei uno spettacolo- mi immagino tutto rosso come una ragazzina alla prima
cotta con un espressione di che è stato preso con le dita nel vasetto
della marmellata, ehi ma io sono davvero alla mia prima cotta.
-Come…?-
-Come
ho fatto a capirlo? Beh diciamo Kaede che tu se il tipo che se puoi dici
sempre una parola in meno o non parli proprio, quando hai descritto i tuoi
compagni di squadra mi hai detto il nome e il ruolo mentre con Sakuragi ti
sei diciamo dilungato così non ho fatto altro che leggere tra le righe-
-…-
*///*
-E
quanto ti piace?-
-Non
so, se devo dire la verità mi sono accorto di amarlo soltanto oggi anche
se dei segni rivelatori c’erano da parecchio-
-Che
segni?-
-Facciamo
a botte tutti i giorni-
-E
ti sembrano gesti di un innamorato?-
-No,
ma io non ho mai avuto un ragazzo o un amico con cui parlare anzi prima di
incontrarlo ignoravo tutto e tutti, credo che questo sia il mio modo per
chiedere attenzione-
-Cosa
ti piace di lui?-
-Lui
è praticamente il mio opposto è allegro fa amicizia con tutti, è un
casinista nato e amo definirsi il tensai come io amo definirlo do’aho e
lui mi rinfaccia subito un baka kitsune ma devo dire che mi piace anche
quando fa così perché dimostra il suo carattere indomabile, non
sopporterei di dividere la vita con qualcuno che mi desse sempre ragione
anche se con il do’aho credo che avrò ragione molto spesso-
-E’
bello avere certe certezze riguardo il futuro, non ti sembra di esagerare
un po’? Non si può sempre vincere-
-Forse
hai ragione ma vedi per me la vittoria è sempre stato il mio scopo-
-Una
coppia è formata da due persone se lo ami non puoi sempre decidere per
lui ma dovete farlo insieme-
-Decidere
insieme al do’aho, la mia vita sarebbe decisamente molto più intensa e
forse avrei più lividi di adesso-
-O
forse nessuno-
-No,
non mi ci vedo a fare una vita tranquilla e poi ci piace troppo
stuzzicarci a vicenda-
-Vedo
che dopotutto avete qualcosa in comune, Kaede sei un ragazzo molto deciso
come mai non hai ancora provato a parlargli dei tuoi sentimenti?-
-Perché
è un etero e perché mi odia-
-Come
fai ad esserne sicuro?-
-Lui
è stato scaricato da cinquanta ragazze, lo so per certo visto che i suoi
amici lo prendono sempre in giro, poi adesso si è innamorato della
sorella del capitano e la chiama sempre Harukina cara che però è cotta
di me e quindi mi odia, in più mi ci metto pure io con impegno
autolesionistico a dargli sempre del do’aho, anche se…-
-Anche
se?-
-Anche
se oggi quando è entrato in bagno io avevo appena finito di fare la
doccia e ha avuto una reazione strana e poi gli è venuta un erezione, non
so cosa pensare-
-Hai
mai pensato che i cinquanta rifiuti li ha accumulati perché
inconsciamente preferiva i ragazzi alle ragazze? E che la cotta per Haruko
si solo uno strascico? E che magari vedendoti nudo e tutto bagnato si sia
eccitato per te perché magari non gli sei del tutto indifferente?-
-Sarebbe
bello che fosse così, ma non ci conto troppo-
-Potresti
sempre provare a chiarirti con lui e diventare suo amico e poi da cosa
nasce cosa che ne dici?-
-No-
-Come
no?-
-Preferisco
lasciare le cose come stanno se faccio come dici tu posso perderlo-
-Kaede
sei un BAKA, cosa succederebbe se ti impedissero di giocare a basket-
-Combatterei
con tutte le mie forze per tornare a giocare perché quello è il mio
sogno-
-E
non è anche un tuo sogno amare ed essere amato da Hanamichi?-
-Si-
-E
allora smetti di compatirti e combatti per il tuo amore, potresti avere
delle sorprese-
-Si
lui che mi prende a testate per un ora-
-Su
Kaede pensa positivo, e ricorda che la fortuna aiuta gli audaci-
In
quel momento si sente il rumore di un tuono
-Sta
per piovere è meglio se torni all’albergo-
Tornarono
in chiesa e Ivan si dirige verso la porticina di sinistra gira la maniglia
e la apre (fate attenzione)
-Devi
fare una corsa altrimenti ti bagnerai tutto, e ricordati di provare a
parlare con Hanamichi-
-Ci
proverò tu non vieni?-
-No
resto a suonare non ti preoccupare ho l’ombrello-
Corro
ma prima di arrivare sono già fradicio devo fare un'altra doccia, chissà
se, accidenti Hana mi fai diventare un hentai, forse dovrei davvero
tentare chissà.
POV
Ivan
Rukawa
correva verso l’albergo e da dietro l’angolo della chiesa spunta un
bellissimo ragazzo orientale che mi si avvicina
-Ciao
Rei, mi sei mancato- e senza aspettare altro lo bacio con tutta la mia
passione e quando alla fine ci separiamo lo porto in chiesa
-Ho
sentito un duetto, è bravo?-
-Il
necessario-
-E
si amano?-
-Alla
follia ma c’è un problema-
-Quale?-
-Sono
due baka con la testa di legno e se non gli diamo qualche spintarella col
cavolo che si mettono assieme-
-Ci
penso io, ne va della loro e della nostra felicità giusto?- e si
incammina verso l’uscita ma viene fermato
-Dove
credi di andare? Io ti voglio-
-Sei
il solito blasfemo farlo in chiesa-
-Lo
sai benissimo che qui non ha mai esso piede un pope ed è stata costruita
per la sua acustica non per essere un luogo di culto e ora smettila di
accampare scuse- e così facendo gli tolse la maglietta
POV
di Hanamichi
Finalmente
ho finito di sistemarmi, ho deciso di seguire il consiglio di Ivan, mi
guardo allo specchio con sguardo critico e mi vedo con in dosso la mia
maglietta nera più aderente che mi segna bene tutti i muscoli e i miei
jeans slavati con tutti gli strappi nei punti giusti, non sto per niente
male, bene è ora di incominciare la caccia alla volpe. Scendo nella hall
dove trovo Ayako, Miyagi e Mitsui
-Hana
stai benissimo, ma dimmi deve venire qualche ragazza dal villaggio che ti
sei messo in tiro?- dice Ayako appena mi vede
-Ayakuccia
non devi dire queste cose sugli altri ragazzi, anch’io mi sono messo in
tiro per te e non mi hai detto niente, non è giusto cosa ha lui che io
non ho?-
-Venti
centimetri in più per esempio- gli risponde Mitchy
Ridiamo
tutti tranne Ryota che mette il muso tipo brontolo glielo stavo per dire
quando la porta principale si apre ed entra Rukawa fradicio di pioggia, i
suoi capelli gli si sono attaccati al volto e la sua maglietta gli
aderisce facendo intravedere il suo petto, mi ritorna in mente la visione
di lui che esce dalla doccia facendomi arrossire leggermente e impedendomi
di togliergli gli occhi di dosso e stranamente anche lui sembra osservarmi
con attenzione
-Kaede
che ci facevi li fuori con questo tempo, vai subito a cambiarti- dice
Ayako col suo solito cipiglio da manager
-Ero
andato alla chiesetta, sta tranquilla vado a farmi una doccia calda- e si
incammina su per le scale
E’
andato alla chiesetta, forse ha parlato con Ivan e magari lui è riuscito
a vedere cosa passa dentro quella testa da baka kitsune che si ritrova
chissà magari potrà dirmi se ho qualche speranza, non farti illusioni
lui non parla mai con noi figuriamoci con uno sconosciuto; ha detto che va
a farsi la doccia? Potrei andare a farmene un’altra anch’io, no ha già
visto vestito non potrei accampare nessuna scusa tranne quella che vado in
estasi quando lo vedo tutto imperlato d’acqua e va bene che devo essere
diretto con lui nel dichiararmi ma qui vengo preso per un maniaco,
pazienza sarà per la prossima volta.
POV
di Rukawa
Accidenti
sono fradicio, finalmente sono arrivato, nella hall guardo se c’è
qualcuno e sento le risate provenienti da Ayako, Miyagi, Mitsui e … SBAV
ma il do’aho vuole farmi prendere un infarto, già mi piace di suo e ora
è praticamente strafigo quella maglietta gli esalta tutti i muscoli e io
sento che vorrei toccarli ad uno ad uno e poi quei jeans tutti tagliati
fanno un effetto vedo non vedo che è meraviglioso, ho deciso lo butto per
terra gli do il bacio della mia vita e poi muoio felici sotto le sue
mazzate
-Kaede
che ci facevi li fuori con questo tempo, vai subito a cambiarti- la voce
di Ayako mi riscuote dai miei propositi hentai e riesco a riguadagnare un
minio di autocontrollo
-Ero
andato alla chiesetta, sta tranquilla vado a farmi una doccia calda- mi
incammino su per le scale pensando che magari il do’aho potrebbe entrare
di nuovo nudo in bagno e questa volta entra nella doccia con me, uhm sarà
un bagno piacevole e solitario, mi devo rassegnare. No io sono Kaede
Rukawa, io non mi do ai per vinto, e poi cosa ha detto? Lla fortuna aiuta
gli audaci, bene sta sera sarò il più audace possibile, non avrà occhi
che per me.
POV
di Hanamichi
Cosa
starà facendo è quasi ora di andare a cena e non è ancora sceso, quando
all’improvviso lo vedo e resto impietrito da tanta bellezza, è lì in
cima alle scale alle scale indossa una maglietta verde chiaro con due
tagli all’attaccatura delle maniche che sono attaccate al resto della
maglia da un cordino che permette così di vedere la sua pelle diafana, al
polso la sua inseparabile fascetta nera, la maglietta poi finisce dentro a
dei pantaloni bianchi, che dire aderenti è dire poco, che evidenziando le
sue gambe allenate, il suo sguardo sembra incatenato al mio mentre scende
con un incedere lento e felino sento come una musica avvolgermi (Sentimental…
NdVandaOsiris)
-Ru
anche tu in tiro ma cosa c’è delle ragazze vi hanno dato un
appuntamento?-
-Con
Rukawa di sicuro, magari Hana si vuole aggiungersi di straforo- ribatte
subito Mitsui
-Come
osi guarda che io fossi una carta sarei l’asso di cuori, e lui non lo è
di sicuro-
-Da
bel tenebroso com’è Rukawa sarebbe l’asso di picche- tenta di
calmarci Ayako
-Si
e tu il due, il due di picche- sghignazza Miyagi che sta per essere
abbassato ulteriormente da una mia testata ma Akagi ci ferma dicendoci le
parole magiche
-Smettetela
deficienti è ora di andare a mangiare-
Che
bello finalmente si mangia, ho una fame, dopotutto sono un ragazzo in
crescita io e devo nutrirmi, mi siedo subito a tavola e aspetto gli altri
e lui si siede davanti me, la sua visione mi fa quasi perdere
l’appetito, quasi, su Hana riprenditi sii naturale e smettila di
guardarlo su fai conversazione di solito ti riesce così facile dare aria
alla bocca, alla fine incomincio a parlare con Mitsui del più e del meno
anche se ogni tanto non resisto e lancio delle occhiate discrete al
volpino e in un paio di occasioni mi sembrava che anche lui mi osservasse.
Devo parlargli altrimenti scoppio, ho deciso gli parlo dopo cena quando
gli altri saranno andati in camera lo porto fuori e sfoderando tutto il
mio coraggio gli dico tutto e non ci sarà niente che mi potrà distrar… il creme caramel a me a me, cosa stavo pensando? ^/////^
Accidenti ma quando mi ritrovo davanti a un creme caramel perdo la testa
come quando sogno Kaede nudo chissà se se si può unire le cose, volpe al
creme caramel, Kaede nudo adagiato su un morbido budino che non aspetta
che essere mangiato, come quale dei due? Tutti e due no, che pensiero
sublime
-Hana
stai bene ti sta uscendo sangue dal naso- dice preoccupata Ayako
-Si
si sta tranquilla non è niente- la rassicuro
-Starà
sicuramente pensando a…- Ryota non termina la frase a causa di una
sventagliata di Ayako che lo fa finire dritto con la faccia sul dessert,
che spreco
-Non
si dicono porcherie quando si è tavola-
Mentre
Miyagi con la faccia ancora sporca di budino si scusa con la nostra
manager noi ce ne andiamo nella hall
POV
Rukawa
Finalmente
ho scelto, ho svuotato metà del guardaroba ma alla fine c’è l’ho
fatta, la fortuna aiuta gli audaci e io incomincio a vestirmi in modo
audace, se mi vedono quelle pazze delle mie fan vestito così non esco
vivo, ma devo fare qualche sacrificio per conquistare il do’aho e
intanto devo incominciare a insultarlo di meno, chissà se ce la farò.
Esco e arrivo in cima alle scale e vedo che gli altri sono già tutti li e
lo noto subito fra tutti e il mio sguardo non si stacca da lui e anche lui
mi fissa come incantato dal mio sguardo, mi viene l’irrazionale impulso
di correre da lui e baciarlo ma devo resistere, va bene essere audaci ma
qui esagero, e così scendo lentamente la scala perdendomi in quegli occhi
nocciola, quando arrivo vengo coinvolto in uno dei soliti battibecchi
quando Akagi li ferma con la semplice frase
-Smettetela
deficienti è ora di andare a mangiare-
Il
do’aho è sempre stato una buona forchetta, magari ingordo è più
giusto, però la sua figura non ci perde niente, si fionda subito a tavola
e io affretto il passo per sedermi davanti a lui, appena lo nota assume
una di quelle espressioni strane e tanto carine ma è un attimo poi
incomincia a parlare con gli altri, io lo continuo a guardarlo con
discrezione e noto che anche lui mi guarda di sottecchi, chissà magari il
mio vestito audace qualche risultato lo da, meglio approfittarne e fare
due chiacchiere con lui e incominciare ad essergli almeno amico poi chissà…
Arriva
il dolce appena lo vede gli si dipinge una faccia come un bambino il
giorno di natale, all’improvviso qualcosa nei suoi occhi assume un lampo
quasi sensuale e gli sanguina il naso
-Hana
stai bene ti sta uscendo sangue dal naso- dice preoccupata Ayako
-Si
si sta tranquilla non è niente- la rassicuro
-Starà
sicuramente pensando a…- Ryota non termina la frase a causa di una
giusta sventagliata di Ayako che lo fa finire dritto con la faccia sul
dessert, nessuno deve rovinare la serata, il do’aho deve essere di buon
umore per parlargli e non deve pensare ad altri che a me
-Non
si dicono porcherie quando si è tavola-
Mentre
Miyagi con la faccia ancora sporca di budino si scusa con la nostra
manager noi ce ne andiamo nella hall
POV
di Hanamichi
Uffa
ma perché stanno ancora qui io voglio parlare con il mio volpino e questi
se ne stanno qui già da due ore, stranamente però anche lui resta con
noi anche se sembra un po’ assonnato, diciamo che dorme in piedi, resta
qui e ascolta la nostra conversazione e sembra che il suo sguardo mi segua
nei momenti di veglia quasi volesse sincerarsi che io non vada via, Ivan
aveva ragione lui tiene davvero a me, ma avevo ragione anch’io perché
questo non mi sembra un comportamento di uno che vuole fare solo amicizia.
Finalmente
quasi tutti gli scocciatori se ne sono andati, rimaniamo io, la kitsune,
il gori e un paio d’altri, lo sto fissando e con il mio sconfinato
coraggio adesso vado li e ci parlo, come sarebbe a dire che sono un pollo?
Solo perché sto ripetendo questa frase da cinque minuti non vuol dire
niente non avete mai sentito parlare del training autogeno? Ecco mi sono
alzato contenti e ora mi dirigo decis…, va bene alla chetichella verso
di lui e quando arrivo lui apre gli occhi e io mi perdo un attimo in quel
dolce mare dell’anima
-Kitsune
vieni con me sulla veranda ti vorrei parlare-
-Hn-
E
vai il primo passo è fatto e il volpino non è sembrato per niente
seccato
-Sai
oggi sono andato alla chiesetta e ho incontrato un ragazzo con cui ho
parlato un po’ di noi e grazie a lui ho fatto un po’ di chiarezza
nella mia testa-
-Si,
Ivan capisce molto bene le persone-
Allora
si sono parlati chissà se è riuscito a capire se lui prova qualcosa per
me, domani se qui non concludo niente vado
parlargli
-Di
pure che ti vede attraverso e ti da degli ottimi consigli, era già da
qualche tempo che te lo volevo dire ma avevo paura che poi le cose tra noi
sarebbero cambiate e ti sembrerà strano ma credo che sentirei la mancanza
di una baka kitsune e così non te l’ho detto-
-Dirmi
cosa?-
-Che
non ti odio più, all’inizio ti odiavo perché Haruko era innamorata di
te e inoltre tu con il tuo comportamento da lupo solitario, o forse dovrei
dire da volpe solitaria, sembrava che tu ti credessi superiore a tutti, me
compreso e perché di tutte le cose che facessi tu eri li che a farmi
notare anche il più piccolo errore, non è che ti aiutava ad essermi
simpatico- uno sguardo leggermente colpevole gli appare sul volto, allora
si era accorto anche lui che le sue critiche al tensai erano decisamente
eccessive
-Ma
alla fine ho capito che i tuoi silenzi che non sono vuoti ma pieni di
determinazione e di parole che non riesce ad esprimere e allora ho
compreso che non ti odiavo anche perché la cotta per Haruko come è
venuta se né andata, quindi ti faccio questa domanda vuoi essere mio
amico Rukawa?- lo guardo speranzoso e vedo uno spettacolo meraviglioso il
suo volto si illumina e un sorriso gli appare sulle labbra, quanto è
bello ho l’impulso irrefrenabile di baciarlo ma devo resistere, quanto
è dura.
-Si-
-Sempre
il solito logorroico eh Kitsune?-
-E
tu sempre il solito do’aho, però mi devi promettere una cosa-
-Quale?-
-Che
nonostante quello che porterà questa amicizia il nostro rapporto non
cambierà, tu rimarrai il solito do’aho e io la solita baka kitsune che
si scambiano regolarmente le proprie opinioni nel nostro solito dialogo
costruttivo-
SIIII
anche a Kaede piace questo
lato del nostro rapporto, sono così felice non so se ma si oso, gli metto
un braccio attorno alle spalle e lo attiro leggermente verso di me
-Non
ti preoccupare finchè un volpino di mia conoscenza non si metterà nella
zucca che io sono un tensai credo che avremo molto di cui discutere-
sentite queste parole lui mi sorride di nuovo e per non dover cadere in
tentazione e baciarlo gli propongo
-Che
ne dici se andiamo a fare una passeggiata?-
-Hn-
e ci incamminiamo e io ho ancora il braccio sulle sue spalle che bello.
POV
di Rukawa
Sto
morendo di sonno ma devo resistere e parlare al do’aho, tra un
sonnellino e l’altro non lo perdo di vista un attimo e ho la piacevole
sorpresa che anche lui mi guarda spesso.
Alla
fine quasi tutti se ne sono andati, rimaniamo io, Hana, il gori e un paio
d’altri, lui mi sta fissando da un paio di minuti come se fosse indeciso
sul da farsi e finalmente si alza viene verso di me lentamente e quando mi
è vicino apro gli occhi e fisso quelle splendide gemme nocciola e lui
ricambia lo sguardo
-Kitsune
vieni con me sulla veranda ti vorrei parlare-
-Hn-
speriamo bene già non sono bravo con le parole se poi si mette a
sbraitare come al solito non saprei che pesci pigliare
-Sai
oggi sono andato alla chiesetta e ho incontrato un ragazzo con cui ho
parlato un po’ di noi e grazie a lui ho fatto un po’ di chiarezza
nella mia testa-
-Si,
Ivan capisce molto bene le persone- diciamo che è un mago visto che è
riuscito a capire due teste matte come noi due
-Di
pure che ti vede attraverso e ti da degli ottimi consigli, era già da
qualche tempo che te lo volevo dire ma avevo paura che poi le cose tra noi
sarebbero cambiate e ti sembrerà strano ma credo che sentirei la mancanza
di una baka kitsune e così non te l’ho detto-
-Dirmi
cosa?-
-Che
non ti odio più, all’inizio ti odiavo perché Haruko era innamorata di
te e inoltre tu con il tuo comportamento da lupo solitario, o forse dovrei
dire da volpe solitaria, sembrava che tu ti credessi superiore a tutti, me
compreso e perché di tutte le cose che facessi tu eri li che a farmi
notare anche il più piccolo errore non è che ti aiutava ad essermi
simpatico- colpito e affondato ma cosa ci posso fare se non riesco a
resistere
-Ma
alla fine ho capito che i tuoi silenzi che non sono vuoti ma pieni di
determinazione e di parole che non riesce ad esprimere e allora ho
compreso che non ti odiavo anche perché la cotta per Haruko come è
venuta se né andata, quindi ti faccio questa domanda vuoi essere mio
amico Rukawa?- Hana mi sei riuscito a capire come nessun altro, sei
riuscito a vedere oltre l’apparenza e poi ora so che non è più
innamorato della babbuina, sono così felice che sorrido, certo che voglio
essere tuo amico, io voglio essere tuo amico, compagno e amante e molte
altre cose ancora, che ti posso rispondere
-Si-
e mi godo in silenzio le meravigliose sensazioni che mi hai saputo dare e
il suo volto pieno di una gioia pura
-Sempre
il solito logorroico eh Kitsune?- perché non stai mai zitto
-E
tu sempre il solito do’aho, però mi devi promettere una cosa-
-Quale?-
-Che
nonostante quello che porterà questa amicizia il nostro rapporto non
cambierà, tu rimarrai il solito do’aho e io la solita baka kitsune che
si scambiano regolarmente le proprie opinioni nel nostro solito dialogo
costruttivo-
Credo
proprio che sta sera sarò audace ma voglio essere sicuro che le cose in
caso di fallimento non cambino, lui mi mette un braccio attorno alle
spalle e mi attira leggermente verso di se, come sei dolce Hana
-Non
ti preoccupare finchè un volpino di mia conoscenza non si metterà nella
zucca che io sono un tensai credo che avremo molto di cui discutere-
sentite queste parole mi sento rilassato e felice perché so che quel
legame speciale che c’è fra noi non si spezzerà e gli sorrido di nuovo
e lui si illumina di nuovo
-Che
ne dici se andiamo a fare una passeggiata?- SIII di questo passo io
arrivato al primo albero sarò mooolto audace e qualsiasi cosa succeda
dopo lo bacio
-Hn-
e ci incamminiamo e lui tiene ancora il braccio sulle sue spalle che
bello.
POV
di Akagi
E’
ora di andare a dormire, vado verso le scale quando vedo sulla veranda
Hanamichi e Rukawa, che staranno combinando quei due? E perché Hanamichi
ha un braccio attorno alle spalle di Rukawa? E soprattutto dove credono di
andare a quest’ora? Ho capito ecco perché si sono vestiti così bene,
ma ora li sistemo io.
-Ehi
begli innamorati dove credete di andare è ora di andare a dormire non ad
un appuntamento galante con qualche ragazza del paese-
Si
girano di scatto con una faccia imbarazzatissima e quando finisco di
parlare mi lanciano due sguardi assassini che mi fanno leggermente paura
-Che
avete da guardarmi così andate immediatamente in camera vostra e non
osate fiatare-
Ancora
stizziti se ne vanno su per le scale con Hanamichi che borbotta come una
pentola
POV
di Rukawa
Ma
si può essere più inopportuni di così, proprio ora che si era creato un
momento quasi magico tra noi due e che io sarei stato molto audace altro
che bacio, e lui ci viene a interrompere così, chissà quando si
ripresenterà un’altra occasione, intanto arriviamo alle nostre camere,
devo fare qualcosa perché il nostro legame si rinsaldi, ci sono
-Buonanotte
Hanamichi- e gli sorrido
-Buonanotte
Kaede- e lui mi sorride di rimando, com’è bello il mio nome detto da
lui
Entro
in camera e finito di spogliarmi mi corico e guardo la porta del bagno
sapendo che lui è appena oltre, il sonno mi avvolge e prima di
addormentarmi sento in lontananza una bellissima musica d’organo piena
di speranza e di promesse.
POV
di Hanamichi
Ma
proprio ora doveva venire fuori quel gorilla a importunarci, era tutto
perfetto, gli avrei confessato i miei sentimenti e se non mi avesse ucciso
a quest’ora andremmo in camera non per dormire, uffa sembra che ci sia
un entità maligna che si diverte a prendersi gioco di noi (me perfida
NdAura-chan) finalmente arriviamo davanti alle nostre camere e lui mi
guarda
-Buonanotte
Hanamichi- e mi sorride
-Buonanotte
Kaede- e gli sorrido di rimando, com’è bello il mio nome detto da lui
Entro
in camera, mi spoglio stanco ma felice perché anche se non sono riuscito
a dirgli cosa provo per lui ora sa che non lo odio e in più è diventato
mio amico, sento in lontananza una musica d’organo piena di speranza e
di promesse, sembra che Ivan la stia suonando per incoraggiarmi,
ascoltando questa dolce melodia mi addormento
Sogno
di Hanamichi
Sono
nella chiesetta, l’organo suona la melodia che ho sentito prima di
addormentarmi, davanti all’altare c’è un ragazzo con indossa un
magnifico kimono e mi sorride
-Sei
venuto a liberare il mio amore?-
-Chi
sei-
-Colui
che ama il prigioniero dell’odio-
-L’organista?-
-Si,
lo farai?-
-Ma
io non posso-
-Perché
tu non ami totalmente già qualcuno?-
-Si,
ma io non so se lui mi ama, sarebbe la mia più grande gioia ma non ne ho
la certezza, anzi ora che è diventato mio amico ho paura di
confessarglielo, perché non so se sopporterei di perderlo a questo punto-
Sogno
di Rukawa
Sono
nella chiesetta, l’organo suona la melodia che ho sentito prima di
addormentarmi, davanti all’altare c’è un ragazzo con indossa un
magnifico kimono e mi sorride
-Sei
venuto a liberare il mio amore?-
-Sei
l’amante dell’organista?-
-Si,
lo libererai?-
-Lo
vorrei tanto ma non posso-
-Perché
tu non ami con tutto te stesso qualcuno?-
-Si
ma io non so se lui mi ama, questa sera è successa una cosa meravigliosa
lui ha voluto diventare mio amico e stavo per confessargli tutto quando
siamo stati interrotti e ora non so se andare avanti e dirgli che lo amo
col rischio di perderlo-
Sogno
di due innamorati
All’improvviso
appena finito di parlare appare di fianco a me Kaede che dice che mi ama
ma ha paura di perdermi come me, appena finito di parlare capisco che
anche lui ha sentito i miei dubbi, ci guardiamo negli occhi
-Ti
amo Kaede-
-Ti
amo Hana-
e
ci baciamo in un bacio tenero, sensuale, giocoso, profondo, intenso, pieno
di passione e quando ci separiamo il ragazzo ci ripone la domanda
-Libererete
il mio amore-
-Si-
rispondiamo e in quel momento la musica dell’organo crebbe in un
crescendo di armonie magiche e dolcissime finchè…
POV
di Hanamichi
Il
rumore stridulo del telefono che squillava stonava nettamente con la
musica del sogno, ma sarà stato un sogno? Non lo so però ho capito che
non devo mollare e che devo rivelare i miei sentimenti a Kaede senza avere
paura di perderlo, e adesso andiamo in bagno a darci una ripulita
POV
di Rukawa
Lo
squillo del telefono stonava nettamente con la musica del sogno, ma sarà
stato un sogno? Non lo so però ho capito che non devo arrendermi e
rivelargli ciò che provo, accidenti ieri sera ho bevuto troppo devo
andare in bagno
POV
di Hanamichi
Appena
entrato vedo la porta davanti a me aprirsi e lo vedo entrare con indosso
solo i pantaloni del pigiama come me, i nostri occhi si cercano e ci
sorridiamo
-Buongiorno
kitsune-
-Buongiorno
do’aho, dormito bene?-
-Magnificamente,
a te non te lo chiedi perché so già la risposta-
-Do’aho-
ma non me la prendo perché c’è un tono divertito nella sua voce
Ci
laviamo in silenzio scambiandoci occhiate complici, quell’armonia che
c’era tra noi ieri sera piano piano si sta riformando e sto per
incominciare il discorso quando qualcuno bussa alla porto
-Allora
vi volete dare una mossa gli allenamenti incominciano presto- io lo
ammazzo, giuro che faccio un gorillicidio se solo lo fa un'altra volta
l’attimo è fuggito e vedo che anche nei suoi occhi ci sono intenti di
vendetta sul gori, eh eh l’ho sempre detto che siamo fatti per stare
insieme.
Arriviamo
nella sala da pranzo e ci sediamo vicini attirando alcuni sguardi curiosi
ma nessuno fa domande
-Avete
sentito anche voi ieri sera una musica d’organo?- chiese Ayako
ci
furono alcuni mormorii affermativi
-Ayakuccia
è vero anch’io l’ho sentito e ho avuto un incubo tremendo-
-Hai
sognato di bruciare vivo?-
-No
peggio, ho sognato che tu entravi in chiesa per sentire l’organista e
innamorata della sua musica te lo sposavi, ti prego dimmi che non lo
farai!-
-Sta
tranquillo, non ho intenzione di sposare nessun morto, ma levami una
curiosità era carino? Ed era più alto di te?-
-Ayako
sei senza cuore- disse Ryota sconsolato fra le risate generali
Arrivati
alla palestra incominciammo ad allenarci, ho deciso durante una pausa dirò
a Kaede cosa provo per lui, incominciamo con il solito riscaldamento,
nonostante la palestra sia piena ci scambiamo sguardi complici, quasi
quasi gli chiedo di uscire un attimo per parlargli, sarà un po’
eccessivo ma dopo il sogno di stanotte sento che posso far faville, mi sto
dirigendo verso di lui quando
-Hanamichi
dove credi di andare devi fare i fondamentali- mi dice Ayako e per
assicurarsi che non esiti mi dà pure una sventagliata in testa, perché
tutti sono contro di noi? (rispondi autotrice giustificati NdHana me
carogna NdA non è vero sei molto di più NdHana giusto me grande carogna
NdA). Finisco i fondamentali e incominciamo l’allenamento di gruppo e
alla fine Anzai ci fa fare un po’ di allenamento individuale e guarda
caso io e la volpe siamo vicini, il nostro gioco di sguardi riprende e
alla fine glielo chiedo
POV
di Mitsui
-Ayako
mi dici dove sono le bottigliette dell’acqua?-
-Le
ho dimenticate nello spogliatoio, vado a prenderle-
-Non
ti preoccupare le vado a prendere io-
Apro
la porta dello spogliatoio e l’impensabile succede e mi lascia gelato
POV
di Hanamichi
-Kitsune
vieni fuori un attimo ti vorrei parlare di una cosa personale-
-No-
-Come
no dai ti prego è importante-
-No,
ci stiamo allenando-
-Baka
kitsune lo so anch’io che ci stiamo allenando e non ti interromperei di
certo se non lo ritenessi importante- e lo guardo con due occhi da
cucciolo speranzoso
-AAAAAAAHHHH-
un urlo atroce viene dagli spogliatoi e subito ne esce Mitsui bagnato
fradicio con un secchio in mano che si dirige verso di me con occhi di
fuoco, era uno spettacolo e se non fossi il suo bersaglio mi sarei messo a
ridere anch’io
-Hanamichi
brutto bastardo ti insegno io a fare scherzi di questo tipo-
-Mitchy
ti giuro non sono stato io- tentando di trattenere le risate
-Non
chiamarmi Mitchy, solo dal tuo cervello da scimmia poteva venire un idea
così bacata e solo tu potevi metterla in atto visto che non hai mai
niente da fare-
La
rabbia mi assale come poche volte in vita mia amplificata dalla
frustrazione dovuta alle continue interruzioni e così sbotto
-Ma
ti sei bevuto il cervello, come diavolo posso essere stato io visto che è
da ieri sera che tento di dichiararmi a questo baka kitsune e una marea di
rompicoglioni ci interrompono sempre mentre sto per parlargli dimmi tu
dove diavolo ho trovato il tempo di farti questo stupido scherzo-
Nella
palestra cala un silenzio di tomba, gli ho fatto vedere io chi è
Hanamichi Sakuragi, poi il senso delle mie parole attraversa la cavità
cranica e giunge infine al mio cervello e la disperazione si impossessa
del mio essere, non oso guardarlo in faccia ma devo, almeno se devo morire
voglio vedere lui come ultima cosa, lo guardo e vedo due occhi di ghiaccio
fissarmi ma non c’è odio in loro alla fine mi prende una mano
-Vieni-
e mi trascina fuori dalla palestra
POV
di Akagi
In
silenzio guardo ancora incredulo quei due che se ne vanno dalla palestra
incapace di accettare quello che è appena successo ma poi sento una voce
-Miyagi
io ti abbasso di dieci centimetri a forza di pugni-
-Che
c’entro io?-
-Quel
deficiente di Sakuragi non è stato quindi l’unico che può averlo fatto
sei tu- e incomincia rincorrerlo
per la palestra, io intanto mi avvicino a Kogure
-Non
avevi promesso che non ne facevi più di questi scherzi durante i ritiri?-
-Si
è vero, questa notte ho fatto un sogno in cui facevo questo scherzo e così
non ho saputo resistere, è stato così divertente e poi Hisashi tutto
bagnato è così sexi, credo che stasera faremo il bagno insieme visto che
anche io lui dividiamo lo stesso bagno- e mi fa un sorriso da ragazzo
casto e puro che faccia di bronzo
-Sono
finito in una squadra di maniaci-
POV
di Hanamichi
Mi
trascina fuori dal paese e io non oppongo resistenza ancora
imbarazzatissima, quando non ci vede più nessuno si ferma e mi guarda
negli occhi
-Chiedimelo-
-Cosa
kitsune vedi io…-
-Chiedimelo-
-Kitsu
no Kaede vuoi diventare il mio ragazzo?- lo guardo incapace di pensare a
cosa succederà
-Si-
e si avventa sulle mie labbra e dopo un attimo di esitazione lo ricambio
combattendo con lui una battaglia con le nostre lingue, le nostre mani si
intrufolano da per tutto alla ricerca di un contatto più intimo e alla
fine stremati ci stacchiamo per respirare e ci scambiamo due radiosi
sorrisi
-Ti
amo Kaede-
-Ti
amo Hanamichi- e nel dire così infila una mano nei miei pantaloni dandomi
brividi di piacere
-Vedo
che c’è una volpe in calore da queste parti, uhm Ru finiscila uhm dai
siamo in mezzo alla strada uhm dai resisti fino in camera poi faremo
faville-
-Do’aho
l’albergo è troppo distante e tu sei troppo eccitante non resisto
andiamo in quella pineta piuttosto- e senza smettere di palparci, e si mi
sono unito anch’io al gioco cosa credete sia fatto di marmo? Come dite
che qualcosa duro come il marmo c’è l’ho?^//////^ Hentai!
Alla
fine arriviamo in una radura dove non può vederci nessuno senza più le
magliette e i pantaloncini e i boxer stanno per fare la stessa fine, le
nostre bocche lavorano frenetiche ad un certo punto scendo languido sul
suo collo facendolo gemere, lo faccio stendere godendomi della vista
meravigliosa del suo corpo candido steso in languida attesa sul prato e
riprendo la mia dolce tortura scendendo verso i suoi capezzolo e dopo
avene succhiato uno fino a farlo indurire lo mordicchio senza pietà
facendolo gemere ancora più forte e allora scendo fino a leccargli il suo
membro teso e mentre lo faccio lo fisso in quegli occhi appannati dal
piacere che si socchiudono quando passo la mia lingua con un movimento
lento e circolare sulla sua punta, quanto lo desidero ma voglio che sia
lui a cedere per primo per una volta e così continuo dandogli delle
lappate veloci come un gattino che lecca della dolcissima panna e vedo che
gli provocano sensazioni ancora più intense, è vicino a cedere
-Hana
ti prego non resisto prendilo in bocca- detto fatto mio bel volpino e mi
abbasso di colpo prendendo quanto posso del tuo membro e tu lanci un urlo
reclinando indietro la testa di colpo, mi fermo un attimo per farti
riprendere e poi ricomincio il mio lavoro di suzione che ti porta a gemere
sempre più forte finchè non sento la tua mano prendere la mia e portarti
le dita alla bocca, ti guardo stupito
-Sei
sicuro Kaede?-
-Non
sono mai stato più sicuro in vita mia, ti amo Hana- detto questo
incomincio a prepararlo e quando lo sento gemere con tre delle mie dita
che vanno su e giù mi posiziono meglio tra le sue gambe e gli confesso il
mio timore
-Ho
un po’ paura, è la mia prima volta- e lui mi risponde candido
-Non
ti preoccupare lo è anche per me- e affondo lentamente in lui e vedo il
suo bellissimo volto contrarsi dal dolore e appena arrivato in fondo gli
chiedo
-Tutto
bene?-
-No,
ma non ti fermare, vai solo piano-
e
così lentamente incomincio il mio movimento sussultorio e piano piano
vedo il volto di Kaede trasfigurarsi lentamente verso l’estasi in un
tripudio di gemiti sia miei che suoi, sento il ritmo delle mie spinte
aumentare e con esse il mio piacere e i gemiti del mio koi finchè
l’orgasmo non ci travolge come un onda e veniamo insieme, ansante mi
abbandono sul suo petto e ripreso un po’ di fiato esco da lui e cerco la
sua bocca per scambiarci teneri baci.
Quando
ci alziamo notiamo che non siamo propriamente lindi e puliti ma per
fortuna sentiamo il rumore di un torrente, brr che acqua fredda ma ora
almeno siamo quasi decenti anche se il corpo nudo della mia volpe mi sta
facendo tornare certe voglie, poi mi assale un ricordo
-Lo
sapevo che avevo ragione io-
-Do’aho?-
-Baka
kitsune, vedi quando ero andato alla chiesetta ho parlato con Ivan di noi
e lui mi ha detto che c’era un legame fra noi ma che non si poteva dire
se tu mi amavi, mentre io dicevo che tu mi amavi-
-Quando
ti ha chiesto se tu mi amavi?-
-Beh
diciamo che è la seconda cosa che mi ha detto-
-Anche
con me ha fatto così-
-Ma
allora perché non ti ha detto cosa provavo?-
-Do’aho
l’amore è un tesoro prezioso e il suo valore è proporzionale alle
difficoltà affrontate per ottenerlo e conservarlo, se non fossimo
riusciti a dichiararci da soli il nostro non sarebbe stato il grande amore
che ci lega ora e comunque a modo suo credo che ci abbia aiutato
parecchio-
-E’
vero kitsune, che ne dici di andare a trovarlo e a dargli la bella
notizia- lui fa di sì con la testa e dopo esserci rivestiti ci
incamminiamo verso la chiesetta entriamo e troviamo Ivan ad attenderci al
centro del corridoio
-Bentornati,
sapevo che sareste riusciti a confessarvi il vostro reciproco amore, e
vedo che avete trovato anche la radura nella pineta vicino al torrente- e
alzando le mani ci togli due aghi di pino dai nostri capelli, noi
arrossiamo leggermente ma sorridiamo
-Bene
allora visto che ora vi siete messi assieme Kaede fai proprio al caso mio-
-Per
fare cosa-
Lui
mi mostra un vecchio spartito ingiallito dal tempo
-E’
lo spartito dell’organista era in uno scomparto segreto dell’organo e
ora che voi siete innamorati di un amore puro io vi chiedo di suonarlo e
liberare così il suo spirito, lo farete?-
-Certo-
e Ru prende lo spartito e ci dirigiamo verso l’organo, incomincia a
suonare e la musica riempie la chiesa una musica dolce piena d’amore ma
anche triste perché consapevole della vita che si sta spegnendo
nell’amato, ad un certo punto però c’è un cambiamento e la speranza
sembra riempire il cuore e con questo sentimento la musica finisce. Appena
l’eco dell’ultima nota scompare sentiamo la porta aprirsi, scendiamo e
abbiamo una vista sconvolgente lo stesso ragazzo del sogno solo che sta
volta vestito con abiti moderni è li che ci aspetta
-Hanamichi
Kaede lui è Rei, il mio ragazzo, per essere chiaro quello con cui mi sono
andato nella radura più volte- già sotto shock ci cade un’altra tegola
in testa
-Ivan
quando la pianterai di mettere in imbarazzo le persone, scusatelo sono
molto onorato di conoscervi ora ci dove perdonare ma dobbiamo proprio
andare o non arriveremo in tempo- ed esce dalla porticina
-E’
stato un piacere conoscervi, vi auguro un lunga e felice vita-
-Grazie
e arrivederci-
-A
presto-
-Spero
di no- ed esce
-Che
avrà voluto dire?-
Kaede
alza un sopracciglio
-Chiediamoglielo-
Usciamo
anche noi ma non vediamo nessuno
-Ma
dove diavolo sono andati?-
-Non
lo so- una strana inquietudine ci assale
-Kitsune
che ne dici di andare all’albergo?-
-Ottima
idea do’aho-
-Chi
arriva ultimo è una schiappa- sono un genio così posso correre senza far
pensare alla mia kitsune che ho paura degli spettri.
Arriviamo
di filato all’albergo e vediamo che gli altri sono tutti li che
osservano degli uomini scaricare un grosso quadro coperto da un telo
-Dove
siete stati tutto questo tempo deficienti avete saltato l’allenamento?-
-Su
Akagi dovevano parlare e poi credo che abbiano fatto parecchia attività
fisica- dice con un sogghigno Mitsui che mi fa avvampare
-Se
proprio ti interessa siamo andati alla chiesetta a suonare l’organo-
Il
direttore che assisteva alle operazioni di scarico si gira e ci guarda
sconvolto
-E’
impossibile-
-E’
vero ho suonato l’organo- conferma il volpino
-E’
impossibile la chiesetta è sbarrata da anni e l’organo fu distrutto dai
paesani esasperai anche se non servì a nulla-
Ci
guardiamo in volto con un terribile sospetto
-Ma
noi siamo entrati e abbiamo suonato la musica dell’organista che aveva
nascosto in uno scomparto segreto e che ci hanno dato-
-Posso
vedere lo spartito?- Kaede glielo porge e lui lo esamina con attenzione
nel mentre gli operai hanno finito di mettere a posto il quadro e stanno
togliendo il telo
-Chi
vi ha dato questo spartito?-
-Loro-
e alzo il dito in direzione del quadro dove un giovane alto e castano con
indosso un tipico abito russo azzurro con degli arabeschi d’argento
guarda sorridente un ragazzo orientale con occhi pieni d’amore, Kaede mi
dà un colpetto col gomito e mi indica una frase dietro lo spartito
<<
Ad Hanamichi e Kaede due baka dal cuore puro, che il vostro amore sia
grande come e più del nostro>>
Owari
Hana:*___*
Ru:*___*
A:
li ho lasciati tutti senza parole che brava che sono
Miyagi:
tu lo fai apposta a farmi fare brutte figure
A:
ma no è una tua impressione; mentre si massaggia la testa dolorante
Ivan:
Aura-chan ti è caduto questo quando sei svenuta; e gli porge un libricino
in pelle nera che Miyagi intercetta
M:
vediamo un po’ cosa abbiamo qui “Figuracce varie da far fare a
Miyagi” allora è vero tu mi odi
A:
nooooo non ti odio, però mi diverto a prendere in giro i tappi
Fujima:
anche me?
A:
Fujima SBAV te mai anzi vieni con me che ti devo mostrare… la mia
collezione di farfalle
M:-______________-
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