Lo
Cambierò
di Andy14
“Lo Cambierò”, sono queste le parole che mi
ripeto ogni giorno.
“Lo Cambierò”, è quello che ho pensato quando mi sono messo con te.
“Cambierò il suo modo di fare, gli farò cambiare idea sui miei amici”, questo
mi dicevo quando, scherzo del destino, ti incontravo per i corridoi con il tuo
solito gruppetto al seguito.
In queste occasioni devo sempre essere Harry Potter, il Salvatore del Mondo
Magico; non solo Harry, quello che ha perso la testa per te.
Quello che cerca di cambiare gli ideali che conosci da oramai diciassette
anni.
Quello che continua a pensare “Lo Cambierò”.
Quello che ora ti guarda scribacchiare qualcosa su un pezzo di pergamena,
mentre Piton spiega una qualche pozione.
Alzi la testa e muovi i tuoi capelli biondissimi, ora più lunghi e lasciati
liberi dal gel.
Questa è una delle cose che ho cambiato di te.
Vorrei esserci io ora, al posto di Zabini, che ti sussurra qualcosa
all'orecchio.
Vorrei poter cambiare i tuoi pregiudizi sui Gryffindor. Io quelli sugli
Slytherin li ho superati.
Hermione mi guarda sorridendo dolcemente. So come la pensa. Crede che io non
riesca a cambiarti; che oramai è troppo tardi.
“Ti sbagli, io ce la posso fare, lo cambierò” le ho risposto quella sera in
Sala Comune.
Ora ad ogni fiasco, quando mi sfogo con lei, mi consola. Non riesce a
spronarmi a riprovare, ma quello che fa è abbastanza.
Mi posa una mano sul braccio, in una muta domanda.
Le faccio un sorriso stiracchiato, fingendo di leggere qualcosa dal libro.
Piton continua la sua lezione, inconsapevole della mia disattenzione. Non che
gliene importi molto infondo.
La mia testa è altrove. Penso a ieri sera, a quello che mi hai detto, e
sorrido come uno scemo.
Da quando stiamo insieme, non mi avevi mai detto una cosa così. Per alcuni,
magari, può sembrare una sciocchezza; ma per me no.
“Ci tengo a te...” mi ha detto, di punto in bianco mentre mi spiegavi la
pozione.
“Ci tengo a te...” non riesco a pensare a nient'altro.
“Ci tengo a te” oddio, sembro uno scemo... visto da fuori; sto sorridendo come
un ebete mentre ripenso a ieri...
Hermione e Ron avevano torto, ti ho cambiato. Forse non tanto ma, solo il
fatto che tu oggi non gli abbia detto niente, è un piccolo trofeo, una piccola
vittoria.
Un uccellino di carta vola sul mio banco. Ron, alla mia destra, si guarda
intorno per capirne il mittente. Io non ne ho bisogno. So di chi è. So che è
tuo. Lo apro febbrilmente. Il mio sguardo si scontra con la tua calligrafia
scorrevole, elegante ma decisa.
“Ci tengo a te...”
Alzo lo sguardo e incontro il tuo. Sorridi. Forse ho cambiato più di quanto mi
aspettassi.
-Potter, invece di avere la testa sulle nuvole, perché non ci ripeti gli
ingredienti per la Pozione Polisucco? Se ha udito la mia spiegazione...-
Mi alzo in piedi.
-Mosche Crisopa, Sanguisughe, Erba Fondente e Centinodia, sono gli ingredienti
che si possono trovare con maggior facilità. Poi servono: Polvere di Corno di
Bicorno, Pelle tirata di Girilacco, ed un pezzetto della persona nella quale
ci si vuole trasformare-
-Bene... mi sa dire anche il periodo...-
-Per far si che la Pozione agisca efficacemente, il tempo arriva a trenta
giorni, se si è in possesso di tutti gli ingredienti; a causa del periodo di
cottura delle Mosche Crisopa, cioè ventuno giorni, ed il periodo in cui
cogliere l' Erba Fondente, cioè in luna piena.-
-Si, andiamo avanti-
Mi risiedo, sorridendo. Ti volti verso di me, anche sulle tue labbra c'è
l'ombra di un sorriso. Rileggo il biglietto stretto nella mia mano.
“Ci tengo a te...”
Prendo una pergamena, e ne strappo un pezzetto.
“Anche io tengo a te... Ti Amo”
Ne faccio un piccolo aeroplanino. Prendo la bacchetta. O cavolo! Non mi
ricordo l'incantesimo!
Hermione prende il foglio tra le mie mani. Fa un leggero movimento con la
bacchetta, ed il biglietto vola verso di te.
Plana sul tuo libro di Pozioni. Lo aprì. Leggi, anche da qui posso vedere i
tuoi occhi scorgere la frase più volte. Prendi un altro pezzo di pergamena con
mani tremanti.
Un nuovo biglietto si presenta sul mio banco. Sai, anche le mie mani tremano
mentre lo apro e leggo.
“Anche io... da sempre”
No, ora lo posso dire davvero. Ti ho cambiato.
Sai ora cosa farei? Mi alzerei, e qui, davanti a tutti, ti direi che ti amo.
Mi alzerei e, mandando tutti a quel paese, ti bacerei. Prima un bacio casto.
Un leggero sfiorarsi di labbra, che poi diventerà un ballo, dove le nostre
lingue saranno come le protagoniste di un film. Ti guarderei negli occhi, i
tuoi bellissimi occhi. Poi non riuscirei più a dire niente, vorrei solo
poterti baciare di nuovo.
Non mi rendo neanche conto di essermi alzato. Ora sono davanti a te. Mi guardi
col tuo solito ghigno. No, quello che mi rivolgi è un sorriso.
-Problemi Signor Potter?- ...Piton...
-No, nessuno-
-Allora credo che lei possa...-
-Mi permette professore?- la tua voce è vellutata, sicura, dannatamente
strascicata...
-Si...-
Ti avvicini. Tanto. Troppo. Sei a pochi centimetri da me. La tua mano destra
sul mio fianco, l'altra che sposta una mia ciocca di capelli dalla fronte.
Ora i corpi si toccano, la labbra si sfiorano. Con anche il più piccolo dei
movimenti, le mie labbra sarebbero sulle tue. Neanche il tempo di pensarlo,
che mi baci. Un bacio casto, come lo sognavo poco fa.
La tua lingua, dispettosa, cerca di farsi strada tra i miei denti. Sarebbe
scortese non lasciarla entrare...
Quando, oramai, la scorta di ossigeno diventa poco più che inesistent, ci
stacchiamo. Fregandotene di Piton, fregandotene dei nostri compagni,
fregandotene di tutto; ti avvicini al mio orecchio.
“Sai... ci sei riuscito... Mi hai cambiato...”
“Si Draco, Ti ho cambiato...”
FINE
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