Disclaimer:
Tutti i personaggi appartengono al grande, mitico e immenso Inoue-sensei...
ad eccezione di Mitsui che è mio! (COSA?!? NdMitchi- ^///^ NdCioppys-
Modifica subito il disclaimer! NdMitchi- E in cambio cosa mi dai?^^
NdCioppys- Un bel pugno sulla testa! *SBONK* NdMitchi- AHIO! Tu non sei mica
il gorilla! E poi sei proprio di una gentilezza... -.- NdCioppys) Ehm... mi
sono sbagliata, anche Mitsui appartiene a Inoue-sensei... T.T
Note :
Eccomi qui con una nuova fan fiction sulla mia coppia preferita^^! Stavolta
sarà scritta tutta in POV.MITSUI.
Faccio subito presente che io di medicina non so praticamente niente! Poi,
esperienze dirette di infortuni di questo genere, tipo quella di cui vado a
scrivere, fortunatamente per me, non ne ho mai avuti... Quindi perdonatemi
se scrivo st*onzate!^^;
Inoltre vi ricordo che mentre sto scrivendo questa fan fiction, non sono
ancora a conoscenza degli eventi successivi alla partenza dello Shohoku per
il campionato nazionale, a parte qualcosina dei campionati stessi e il
finale vero e proprio di Slam Dunk.
L'infortunio
di Cioppys
POV.MITSUI
Ultima partita di allenamento prima della partenza per i campionati
nazionali...
Osservo gli avversari che ho davanti. Penso che una squadra così non la
incontreremo mai più. Nonostante sia la prima volta che giochino insieme,
hanno una affinità impressionante. Non credevo che Fujima, Uozumi e Sendoh
potessero essere un trio così micidiale... da quando poi è arrivato quest'ultimo,
hanno una marcia in più di noi, ed è diventato difficile riuscire a
stargli dietro...
Certo che Sakuragi quando ha organizzato questa partitella per farci
vedere i suoi numerosi progressi (che comunque non si sono ancora visti,
anzi...) non ha pensato a quello che stava facendo...
Però, mica ho intenzione di arrendermi davanti a questo 'loro' show... in
fondo sono pur sempre Hisashi Mitsui, mica un giocatore qualunque...
Stiamo difendendo il nostro canestro dell'ennesimo attacco avversario.
Dobbiamo assolutamente recuperare palla e partire in contropiede... siamo
in vantaggio di un solo punto e non possiamo permettere a Fujima & Co. di
raggiungerci.
Miyagi sta proprio marcando il capitano dello Shoyo, nel tentativo di
sottragli la palla. Con una finta, il nostro playmaker viene lasciato
indietro, ma Rukawa, intuendo la sua mossa, lo anticipa e con una mano
riesce a spostagli la palla di quel tanto da fargli perdere il suo
possesso. Ryota non perde di certo l'occasione d'oro che il compagno di
squadra gli offre. Quando lo vedo afferrare saldamente la palla, scatto in
avanti, lasciando dietro di me Hasegawa che stavo marcando...
"PASSA MIYAGI!" gli urlo mentre supero la metà campo...
Ryota esegue un passaggio da manuale. Io ricevo la palla e continuo a
correre, fino a raggiungere la riga dei tre punti. Nel frattempo Fujima,
con uno scatto sorprendente, è riuscito a raggiungermi e ora tenta di
ostacolarmi.
Mi dispiace, ma stavolta non mi faccio fregare...
Salto per eseguire un tiro in sospensione all'indietro, scavalcando così
l'avversario. Sto per lanciare la palla verso il canestro, quando una mano
che sbuca alle mie spalle, tocca leggermente la sfera, deviandone però
completamente la traiettoria... faccio in tempo a vedere con la coda
dell'occhio chi sia la persona che mi ha rovinato l'azione, che io e
Sendoh ci scontriamo in volo, rovinando malamente a terra...
Un urlo esce dalla mia gola. Lacrime di dolore iniziano a scendere sul mio
viso...
Vedo Sendoh, pallido in volto, spostarsi da sopra la mia gamba sinistra e
osservarla. Cadendo questa è rimastra incastrata tra le sue di gambe, e il
ginocchio è stato sottoposto a un movimento laterale, movimento che
sicuramente deve avergli provocato dei danni non trascurabili...
"MITSUI!"
Sento i miei compagni di squadra chiamarmi e avvicinarsi al luogo
dell'incidente, mentre io rimango ancora a terra. Kogure si inginocchia
davanti a me. Sta per chiedermi cosa mi sia successo, quando vede che con
una mano stringo il ginocchio dolorante, come a cercare di lenire le
ferite provocate. La sua bocca rimane, così, aperta senza emettere nessun
suono...
Tutti quelli della mia squadra sanno cosa ho passato e come mi sono
sentito dopo l'ìinfortunio di due anni fa... e adesso...
"Il ginocchio... Ancora quel maledetto ginocchio..." sussurro nella
disperazione più completa...
Possibile che sia così sfortunato?
Finalmente avevo ripreso a giocare, anche se non sono ancora totalmente in
forma come una volta... ma adesso ero riuscito a superare il momento più
brutto della mia vita, mettendo da parte orgoglio, rancore e odio per
quello che mi era stato negato in passato... adesso potevo di nuovo
sperare di diventare un grande giocatore... adesso avevo l'opportunità di
coronare il sogno di andare ai campionati nazionali e di giocare per
vincerli... e invece...
*
Ancora questa dannata clinica... non sopporto di dover stare qui. Per me è
come rivivere un incubo che avevo dimenticato...
Sono seduto qui su questo letto, circondato da tutti i compagni di squadra
e dagli altri partecipanti della partita di allenamento che stavamo
svolgendo. Nessuno osa fiatare...
Mi hanno dato un antidolorifico e ora dal ginocchio sento provenire solo
un leggero fastidio. Purtroppo, però, la situazione è ancora peggio
dell'altra volta. Frattura di un menisco e lesione di entrambi i legamenti
crociati, con rottura di quelli destri...
Conclusione? Addio campionati nazionali...
Il dottore infatti mi ha detto che dovrò essere operato, e ha già fissato
la data dell'intervento fra quattro giorni. Questo perchè uno specialista
sarà qui all'ambulatorio per altre operazioni. 'Meglio approfittarne' ha
detto lo stesso medico che mi tenne in cura l'ultima volta 'guarda caso
c'è proprio lo spazio per un'altro intervento...'
E io, secondo lui, mi dovrei considerare fortunato?
Voci a me famigliari provengono dal corridoio. La porta della mia stanza
si apre e vedo mio padre entrare, trascinandosi dietro un molto titubante
Akira Sendoh.
A quanto pare allora era venuto anche lui, solo che è rimasto fuori ad
aspettare... da come prima mi guarda e poi distoglie lo sguardo mi sembra
alquanto imbarazzato dalla mia presenza... bhe, in fondo è lui che mi è
franato sul ginocchio distruggendolo insieme ai miei sogni... un po' di
senso di colpa lo dovrà pure sentire, no?
"Hisashi! Possibile che ne combini sempre una delle tue nei momenti meno
opporturni?"
Certo che mio padre è proprio un bel tipo! Ma secondo lui io mi diverto a
stare qui? E' vero... in fondo questo è il mio luogo di vacanze
preferito...
"Guarda che non c'è bisogno che tu inizi a farmi una delle tue solite
prediche..." gli rispondo, facendogli notare quanto mi irriti questo suo
modo accusatorio: quando succede qualcosa, qualunque cosa, la colpa è
sempre e soltanto mia perchè sono un poco di buono... non è così papà?
"La mia non è una predica..." sospira, posando a terra, di fianco al mio
letto, la borsa con i vestiti di ricambio "Sai benissimo che tua madre è a
Kyoto dalla zia per tutto il mese, e io oggi dovevo partire per Honk Kong
per un meeting di lavoro di una settimana... ho l'aereo alle otto e non
posso rimandare..."
"Non ti preoccupare... me la caverò benissimo anche da solo..." e detto
questo mi lascio cadere sul cuscino e osservo il cielo azzurro fuori dalla
finestra...
Sento qualcuno sedersi sul letto e una mano grande e calda appoggiarsi
sulla mia testa e scompigliarmi i capelli, in segno di conforto. Questo
gesto lo fa fin da quando ero bambino e mi piace molto... è rilassante...
Anche se io e mio padre litighiamo spesso essendo entrambi orgogliosi e
testardi, so quanto mi vuole bene e lui sa quanto io ci tenessi ai
campionati, visto che da un mese a questa parte non facevo che parlare
d'altro in casa...
Ecco... sento un leggero formicolio negli occhi... ci manca solo che
adesso mi metto a piangere davanti a tutti... quindi prima di farlo chiedo
di essere lasciato solo.
Mentre osservo i miei compagni di squadra uscire lentamente dalla stanza,
penso a domani, alla loro partenza per Hiroshima, e alla dura realtà: io
non sarò con loro...
A questo pensiero non riesco più a trattenermi e le lacrime iniziano a
solcare dolcemente il mio viso...
L'unica persona che le vede è proprio l'ultima a uscire, che si volta
verso di me per chiudere la porta della stanza. Il mio sguardo colmo di
tristezza si incrocia con il suo, colmo di un senso di colpa che cresce a
dismisura alla vista delle mie lacrime...
Come faccio a saperlo questo?
Semplice... dalla tua espressione colpevole e dispiaciuta, Sendoh...
*
Calmo... calmo... devo restare calmo...
Ormai la loro prima partita contro il Toyotama sarà finita, quindi i
giochi sono fatti... lasciagli ancora un po' di tempo per farsi la doccia
Hisashi e poi telefoni a Kogure...
...
Oh! Al diavolo! Non ce la faccio più! Voglio sapere il risultato!
Prendo il cellulare sul comodino e seleziono dalla rubbrica il nome di
Kogure. Sento il telefono squillare una, due, tre volte, prima che
dall'altra parte senta la voce di Kiminobu che risponde. Immediatamente
gli chiedo come sia andata la partita, ma sinceramente la risposta che
ricevo non è una di quelle che mi aspettavo...
"Scusa Mitsui... ma non te lo posso dire..."
COSA?!? Se è uno scherzo per farmi soffrire, non è affatto divertente!
Sto ancora sbraitando contro il povero Kogure, per fare in modo che mi
dica sto benedetto punteggio, che non mi accorgo dell'entrata in stanza di
una persona, la quale si avvicina a me, mi sottrae il telefono dalla mano
e si mette lui a parlare, lasciandomi completamente a bocca aperta, non
solo per la sua presenza qui, ma soprattutto per quello che dice al mio
compagno di squadra...
"Ciao Kogure... si sono io! No... non ti preoccupare! Adesso spiego tutto
io a Mitsui... ti ringrazio per la collaborazione e ti ricordo di non
dirgli nemmeno un risultato... ok? Allora grazie ancora e ciao!" e detto
questo riattacca, dopo di che posa il telefono sul comodino e sfodera uno
dei suoi soliti sorrisi nella mia direzione...
...e io adesso gli spacco tutti i denti a questo porcospino!
"Ehi! Ehi! Non c'è bisogno che tu mi incenerisca con lo sguardo!" mi dice
stando sulla difensiva "Adesso ti spiego come stanno le cose..."
E così vengo a sapere che ieri mattina Sendoh si è presentato alla
partenza dello Shohoku e ha chiesto a tutti di non rivelarmi i risultati
delle partite che avrebbero disputato... Adesso che ho capito CHI è stato
ad avere questa brillante idea, mi piacerebbe sapere anche il PERCHE'...
"Semplice! Non è bello sapere il risultato se la partita la devi
vedere..."
Eh? La devo vedere? Ma come diavolo faccio a vederla la partita se in
televisione non la trasmettono e non posso andare al palazzetto?!? E tra
l'altro l'hanno già giocata!!!
"Calmati Mitsui! La partita la vedrai registrata! Devi sapere che Hikoichi
ha dei parenti a Hiroshima e quindi è là a vedersi tutti i campionati
nazionali... allora ho preso di nascosto la telecamera in dotazione alla
scuola, sperando che non si accorgano della 'presa in prestito', e l'ho
data a lui, in modo che possa registrare tutte le partite dello Shohoku...
domani arriverà la prima cassetta! Contento?"
Posso dire di essere semplicemente sorpreso? Però non capisco una cosa,
anche se dovrebbe essere assai ovvia... però me lo voglio sentir dire...
"Senti Sendoh... perchè fai tutto questo per me?"
Infatti non si aspettava una domanda del genere...
All'inizio è un po' spiazzato, ma poi ritrova subito il suo autocontrollo
di sempre e mi sorride dolcemente... Già è un bel ragazzo, ma con questa
espressione del viso è semplicemente... stupendo...
"Bhe... mi sembra più che normale che mi voglia in qualche modo rendermi
utile... in fondo se sei inchiodato in quel letto invece che a Hiroshima è
solo..." Fa una pausa e deglutisce a vuoto. Il suo sorriso nel frattempo è
scomparso, mentre gli occhi del colore del ghiacchio si scuriscono e si
rattristano a quello che sta per dire "...colpa mia..." aggiunge infine,
volgeno lo sguardo verso terra...
Sento il cuore stringersi a questa visione, e mi viene una voglia immensa
di consolarlo, stringendolo forte tra le mie braccia e facendo appoggiare
la sua testa sulla mia spalla, per potergli poi accarezzare i capelli...
Bhe... sempre che si riesca ad accarezzare qualcosa visto quanto sembrano
impiastrati di gel...
"Sono così divertente?" mi chiede l'asso del Ryonan, notanto il mio
sorriso beffardo nato a causa dell'ultimo pensiero sui suoi 'aculei'...
Lo osservo un'attimo prima di fargli un cenno con la testa per dirgli di
no, poi gli sorrido e sussurro un flebile 'grazie' che il mio
interlocutore riesce comunque a sentire...
Penso che mi divertirò in sua compagnia...
*
"SAKURAGI!!! SEI UN'IDIOTA!!!" urlo disperato per la visione dell'ultima
stupidaggine di Hanamici...
Nella stanza fa capolino un'infermiera che mi chiede per l'ennesima volta
di abbassare il tono della voce, in modo da non disturbare gli altri
pazienti del piano.
"Ma io mi chiedo? Come si fa a sbagliare un tiro così semplice? Solo un
principiante non riesce a beccare nemmeno il tabellone! Quando lo vedo
gliene dico quattro!" dico rivolto a Sendoh, appena l'intrusa esce dalla
camera...
L'asso del Ryonan mi guarda e ride divertito dal mio 'vivere' in prima
persona la partita che stiamo osservando insieme seduti sul mio letto.
Oltre che con la cassetta, oggi si è presentato qui con un piccolo
televisore già compreso di videoregistratore che aveva in camera a casa
sua. Devo dire che si è proprio organizzato bene il ragazzo...
La partita procede e alla fine tiro un sospiro di solievo. E' stata dura
ma lo Shohoku ha vinto. Tra quattro giorni giocherà la prossima partita
contro la squadra vincitrice di quella che stanno disputando oggi...
Pensando ai miei compagni di squadra, mi lascio cadere supino sul letto...
come vorrei essere anch'io a Hiroshima per giocare la prossima partita, e
invece sono qui inchiodato in questo letto di questa maledetta clinica...
"Ci tenevi davvero tanto a questi campionati vero?" mi dice Sendoh, come a
leggere i miei pensieri...
Io mi rimetto a sedere e fisso i suoi occhi azzurri come il cielo sereno
per un attimo, prima di fare un cenno con la testa a rispondere di si. Poi
abbasso lo sguardo alle piastrelle che rivestono il pavimento della stanza
e chiudo gli occhi, lasciandomi andare nuovamente a miei pensieri...
Poteva essere la mia occasione dopo due anni difficili, e per uno stupido
infortunio non ho la possibilità di far vedere quello che so fare a
livello nazionale... mi sento così a terra e non posso fare niente per
cambiare le carte in tavola... non posso fare altro che rassegnarmi alla
realtà...
Una mano si posa sulla mia testa e mi scompiglia i capelli in una leggera
carezza... adoro questo gesto e mi lascio cullare dalla tranquillità che
mi trasmette. E' incredibile come Sendoh riesca a comunicarmi tutte queste
sensazioni con un semplice gesto... ed è anche molto più bello e piacevole
di quando è mio padre a farlo...
"Ti piacerebbe vedere dal vivo la prossima partita della tua squadra?"
Apro gli occhi e incontro quelli della persona che sta seduta accanto a
me. Il suo sguardo dolce come non mai, mi provoca strane sensazioni
all'interno del mio corpo e del mio cuore...
EHi Ehi... Non è che mi stia innamorando? Di Sendoh?
Naaaa... Non è possibile... mi chiedo che cosa vado mai a pensare...
E' solo a causa di questo gesto che mi sento... strano, ecco... anche se,
ad essere sincero, ho il cuore che mi scoppia ad averlo così vicino...
"Ehi? Terra chiama Mitsui! Ci sei... o sei ancora nel tuo mondo
immaginario?"
La sua voce mi strappa dai miei pensieri... peccato che non mi ricordi più
cosa mi ha chiesto cinque secondi fa! Penso velocemente all'argomento di
cui stavamo parlando... certo! La prossima partita dello Shohoku...
"Bhe... Si mi piacerebbe..." rispondo pensando a come sarebbe essere sugli
spalti ad osservare gli altri giocare...
L'ultima volta che è capitata una cosa del genere ero nelle stesse
condizioni di adesso, e me ne andai per non rimettere più piede in
palestra... Ma stavolta la situazione è completamente diversa da allora...
Negli occhi dell'asso del Ryonan vedo scorrere una luce... mi chiedo a
cosa stia macchinando stavolta...
*
Sono seduto sul letto, con la schiena appoggiata a due morbidi cuscini a
leggere, quando nella stanza fanno capolino mio padre in compagnia di
Sendoh...
"Papà!" dico, felice di vederlo, ma subito aggiungo "Ma... non dovevi
ritornare tra tre giorni?" pensando a quello che mi aveva detto il giorno
del mio infortunio...
"Sono riuscito a liberarmi prima... in fondo c'è mio figlio in ospedale ed
è pure stato appena operato..." mi dice sorridendo, mentre si siede al mio
fianco e mi posa, come al suo solito, la mano sulla mia testa...
Però... che strano... lo stesso gesto fatto l'altro ieri da Sendoh mi
aveva provocato sensazioni che in questo momento non sento neanche
lontanamente...
Mi volto proprio ad osservare lui, che è appoggiato alla finestra che c'è
a destra del letto. Quando i nostri sguardi si incrociano, lui mi sorride
come sempre...
E io inizio a ripensare agli ultimi giorni passati in sua compagnia...
Akira è gentile, solare e ottimista, sempre pronto ad ascoltare e aiutari
gli altri. Con questo suo atteggiamento infonde una grande fiducia alle
persone, invitandole a confidarsi e appoggiarsi completamente a lui...
Questo aspetto lo si nota osservando anche quanta fiducia la squadra del
Ryonan ripone in lui in ogni partita...
E poi... è proprio un bel ragazzo. I lineamenti dolci del viso, quegli
occhi del colore del mare limpido, quelle labbra morbide perennemente
incurvate verso l'alto, per non parlare del suo corpo, modellato dai
numerosi allenamenti in modo perfetto... è semplicemente stupendo...
"Hisashi... ma che hai alla faccia? Sei completamente rosso!"
EHHHHHH? Oddio... Vuoi vedere che mi sono veramente innamorato di Akira?
"Ehm... niente, niente papà... ho solo un po' caldo... ecco..." chissà se
l'hanno bevuta questa...
"Ah..." mi risponde mio padre, un po' dubbioso della mia spiegazione. Poi
dopo qualche secondo di pausa aggiunge "Senti, Sendoh mi ha detto che ti
piacerebbe andare a vedere la partita che lo Shohoku giocherà domani
contro il Sannoh. Abbiamo parlato proprio pochi minuti fa con il dottore e
lui ha dato il permesso affinche tu possa andarci... così domani mattina
partirete tutti e due per Hiroshima! Ho già prenotato l'albergo e il
treno... contento?"
Ho sentito bene? Ho davvero sentito bene? Domani io e Akira andiamo a
Hiroshima? Non ci posso credere! Non solo andrò a vedere la partita della
mia squadra... ma passerò due giorni in compagnia di Akira! Questa sì che
è una notizia fantastica!
"Non vedo l'ora di partire papà..."
*
Da quando siamo saliti in treno continuo a guardare fuori dal finestrino
per evitare di 'fissarmi' sulla figuara di Akira. Penso che se iniziassi a
squadralo da testa a piedi, ammirando ogni sua fattezza, finirei per non
controllare più ogni mia azione... sopratutto dopo il sogno che ho fatto
stanotte...
Io e lui eravamo avvinghiati nel letto a baciarci appassionatamente...
quando mi sono svegliato, stavo sudando ed ero pure... eccitato...
Kami! Ma quando arriviamo a Hiroshima?!?
"Sei impaziente di vedere i tuoi compagni, vero?"
"Ehm... Si..." Seee... proprio! Veramente non vedo l'ora di scendere
perchè sto impazzendo ad averti qui davanti e non poterti baciare!
Finalmente arriviamo e subito ci dirigiamo verso il campus dove sono
ospitate le squadre che partecipano al campionato. Ci mettiamo un po' di
tempo ad arrivare, non perchè sia lontana... Con i mezzi ci vogliono
neanche venti minuti dalla stazione...
Il problema è che c'è un po' di strada a piedi da fare dalla fermata della
metropolitana e io sono in giro con le stampelle! Non è mica facile
camminare con queste cose e, soprattutto, con la protezione che mi blocca
il ginocchio...
Diamine! Mi da pure un fastidio, oltre a tenere un caldo terribile... Se
il dottore non mi avesse obbligato a metterla, pena il non-permesso da
parte sua di venire, ne avrei fatto volentieri a meno, visto che non ho
problemi a piegarla...
'Almeno, con il ginocchio così bloccato, oltre a non sforzarlo, non ti
verrà nemmeno voglia di giocare' mi ha detto quel maledetto, ordinando ad
Akira, per sicurezza, di non farmi toccare nemmeno una palla da basket,
oltre che di non farmi togliere sta maledetta cosa, se non per lavarmi o
dormire... Ha pensato proprio a tutto stavolta...
Arriviamo a destinazione ed entriamo nella Hall. Non facciamo neanche in
tempo ad avvicinarci al banco per chiedere dove sia la squadra dello
Shohoku, che subito sentiamo una voce che ci chiama alla nostra
sinistra...
"Sendoh! Mitsui!"
La squadra del Kainan al gran completo è comodamente stravaccata sui
divanetti posizionati al centro del salone. Maki e Jin, seguiti da quel
esaltato di Kyota, ci vengono incontro. Subito mi chiedono come va' il mio
ginocchio...
"Mi hanno operato ieri mattina... il dottore ha detto che tempo un paio di
mesi e sarò come nuovo..." sorrido, ripensando al momento in cui mi ha
comunicato la buona riuscita dell'operazione...
"E' un peccato però che tu non abbia potutto partecipare ai campionati..."
interviene Jin
"E' vero... infatti la prima cosa che faccio quando mi rimetto a posto, è
spedire in ospedale una persona di NOSTRA conoscenza che mi ha fatto
questo bello scherzetto..." rispondo con ironia, ironia che però non viene
colta dalla persona che è il soggetto della frase, e appena mi accorgo di
quel velo di tristezza e senso di colpa che gli appanna gli occhi,
aggiungo immediatamente col sorriso più dolce che possa fare "Sendoh...
Stavo scherzando..."
Lui risponde immediatamente al mio sorriso, come ringraziamento di quella
rassicurazione appena fatta... in verità ti dovrei chiedere scusa per
averti ferito con quella frase, sapendo benissimo quando ti pesa il senso
di colpa per il mio infortunio...
Per sollevarti da questo peso, ti dovrei dire che da una parte però sono
contento che tu mi sia franato addosso quel giorno, perchè è servito per
farci conoscere meglio e, se non fosse successo, non avrei scoperto quanto
tu sia speciale...
Maki ci informa che lo Shohoku è in riunione e ci invita ad attenderli in
compagnia delle sua squadra. Noi accettiamo di buon grado e ci sediamo con
loro.
Durante l'attesa, molti giocatori che transitano nella sala notano subito
la presenza di Sendoh... devono aver tutti letto lo stesso artiolo che ho
letto anch'io su una rivista, per questo è conosciuto anche fuori dalla
prefettura di Kanagawa nonostante non abbia mai giocato in un torneo a
livello nazionale...
Osservando in giro, noto la presenza anche della squadra del Toyotama che,
anche se eliminati, non sono ancora rientrati a Osaka a quanto pare...
Subito inquadro un giocatore dai lunghi capelli neri, legati in una coda
con un elastico, che sta squadrando attentamente Akira... Ma che diavolo
vuole? Se non gli leva gli occhi di dosso immediatamente saprò come
impegnare queste fastidiose stampelle!
Ad un tratto, il ragazzo in questione si incammina proprio verso di noi...
"Tu sei Akira Sendoh del Ryonan, vero?" chiede quando raggiunge il
gruppetto in cui siamo seduti...
Akira guarda, con un bel punto di domanda sopra la testa, la persona che
gli ha parlato, poi fa si con un cenno della testa, senza riconoscere la
persona che ha davanti. E pensare che la partita con lo Shohoku l'abbiamo
vista tre giorni fa, non ha una proprio una grande memoria...
"Ah, ma davvero? Mi piacerebbe molto vederti giocare per constatare se
quello che scrivono di te sia verità o soltanto fantasie... che ne dici di
un bel one on one?"
Ma questo c'ha proprio una bella faccia tosta! Viene qui, neanche si
presenta e per di più osa sfidare Akira? Oltre che stupido è pure pazzo!!!
"Il risultato sarebbe scontato... tu perderesti..." rispondo irritato dal
comportamento di questo meganomale...
"E tu chi diavolo saresti?" ...e no! Ora ha superato ogni limite! Come si
permette di parlarmi in questo modo!
"Prima di tutto faresti bene la prossima volta a presentarti come si deve,
invece di lanciare sfide a destra e a manca, Kishimoto del Toyotama... e
visto come hai giocato nella partita contro la MIA squadra penso che Akira
non ci metterebbe molto a sconfiggerti... anche pesantemente visto come
gioca LUI..." dico indicando l'asso del Ryonan seduto di fianco a me, poi
aggiungo con sorriso beffardo "Ah, dimenticavo... io sono Hisashi Mitsui,
seconda guardia dello Shohoku..."
In effetti quello che ho detto è vero. Akira gioca troppo bene per
competere contro questo qui! Non avrebbe minimamente nessuna speranza! E'
quasi un confronto Sakuragi contro Rukawa, con vittoria sicura di quest'ultimo...
Comunque sembra che al signorino non sia molto piaciuto il mio 'piccolo'
intervento, visto come la sta prendendo. Sta per rispondermi a modo,
quando un pugno colpisce in pieno la mia testa...
"Sempre in giro ad attaccar briga tu!"
Ancora dolorante, e con entrambe le mani sulla testa a cercare di
alleviare in qualche modo il dolore, mi volto verso il proprietario del
pugno, che non si doveva permettere di farmi questo davanti a tutti! Non
sono mica una matricola io!
"AKAGI! Prova un'altra volta a darmi un pugno in testa..." sto dicendo
mentre mi alzo di scatto come se nulla fosse, dimenticandomi completamente
di un piccolo 'impedimento' che non mi permette di muovermi liberamente:
la protezione al ginocchio...
"Attento Mitsui!"
Non trovando il corretto appoggio con la gamba sinistra, perdo
l'equilibro. Akira mi riesce ad afferrare per un braccio, evitando così
che cada a peso morto per terra... peccato che non riesce a tenermi e io
lo trascino sul pavimento, proprio sopra di me!
Kami! Ma perchè capitano tutte a me! Akira mi è praticamente appicciato...
sento il suo corpo sopra il mio, il suo respiro vicino al mio orecchio...
Se non si leva subito giuro che non rispondo più delle mie azioni! Questi
secondi sono interminabili... si perchè alla fine sono solo pochi secondi,
se non addirittura decimi di secondo... ma a me sembrano durare miniti, se
non ore!
Avanti Aki... Cosa diavolo stai aspettando? Spostati!
Finalmente la mia richiesta, o meglio supplica, viene ascoltata. Sendoh si
solleva quel tanto per guardarmi in faccia e subito mi chiede se mi sono
fatto male...
Che carino che sei... ti stai preoccupando per me...
Senza rendermene conto, faccio quel gesto che mio padre fa sempre a me...
alzo una mano e la porto sui suoi capelli e provo ad accarezzarli... ma...
"Senti Aki... Ma quanto cavolo di gel ci metti qui sopra? Pungono!"
Questa mia uscita lo fa arrossire di brutto, mentre scoppia una risata
generale!
"In fondo è un... porcospino!" La battuta di Sakuragi è subito punita dal
gorilla, con un bel pugno sulla sua testa rossa rasata...
Akira si rialza e mi porge la mano per aiutarmi. E' ancora imbarazzato,
tanto che evita di guardarmi negli occhi e fissa il pavimento per terra...
Strano... non è da lui comportarsi così. Su una battuta del genere
normalmente avrebbe sorriso come al suo solito... mi è forse sfuggito
qualcosa?
Non ho il tempo materiale per continuare a pensare su questa questione,
che i miei compagni di squadra mi salutano calorosamente. Poi, come
promesso quando ho visto la partita contro il Toyotama, ne dico quattro a
quell'idiota di Sakuragi sui suoi bellissimi tiri... Ammetto che di
progressi ne ha fatti, ma sicuramente il merito è del coach Anzai e dei
suoi insegnamenti, mica di questa testa rossa...
A proprosito del Toyotama... il giocatore di prima mi sembra essersi
dileguato insieme alla sua squadra... Vabbè, tanto meglio...
Continuiamo a parlare, a scherzare e a ridere in compagnia, finchè non
arriva sera.
Akagi invita tutti gli i giocatori della nostra squadra ad andare a
dormire, visto che domani mattina gli aspetta una partita durissima contro
il Sannoh... Noi invece diamo a tutti appuntamento a domani, dopo la
partita, augurando un 'imbocca al lupo' e facendo presente che se non si
impegnano dovranno vedersela con le mie stampelle!
Sembra proprio che la vera utilità per ste due cose che mi porto appresso
l'abbia trovata...
*
Arriviamo in albergo e saliamo in camera. Quando apro la porta della
stanza, rimango di sasso: una matrimoniale! Ma mio padre che cavolo ha
prenotato?!? Non poteva prendere una doppia?!? Così io e Akira dovremmo
dormire INSIEME nello stesso letto!
Subito mi viene in mente il sogno della scorsa notte e mi irrigidisco al
pensiero di quello che ho provato quando il mio compagno di stanza era
disteso sopra di me... Kami! Come farò a resistere alla tentazione di
sentire di nuovo quel suo corpo caldo sul mio per tutta la notte?
Comunque stasera non sono l'unico strano... Anche Akira deve avere i suoi
pensieri visto che durante il tragitto fino all'albergo non ha detto una
parola... Ma che gli prende?
Ci prepariamo per la notte in assoluto silenzio. Poi ci corichiamo,
restando sul ciglio del letto ognuono dalla sua parte, girati schiena
contro schiena.
Passano diversi minuti, ma di sonno nel mio corpo non ce n'è minima
traccia... e come diavolo faccio a dormire con la persona di cui mi sono
innamorato qui, di fianco a me, nel mio stesso letto? E poi mi piacerebbe
sapere che cosa gli è preso oggi... Così glielo chiedo...
"Oggi mi hai chiamato per nome... Mi hai anche chiamato Aki quando hai
'provato' ad accarezzarmi i capelli... non l'avevi mai fatto prima..."
Eh? Davvero l'ho chiamato per nome? Addirittura con un diminutivo? E non
me ne sono neanche accorto! Ma dove ho la testa? Bhe... quando sono così
vicino a lui diventa un po' difficile ragionare per me...
Lentamente mi volto verso il centro del letto e vedo che Akira ha già
fatto la stessa cosa. Mi ritrovo così il suo volto a pochi centrimetri e
il mio cuore che sta letteralmente galoppando...
Lo guardo negli occhi per capire che cosa si aspetti che gli dica, e solo
per qualche millesimo di secondo, perchè un tempo più lungo mi
scioglierebbe... Quello che incontro è uno stato d'animo ansioso di sapere
il perchè di questo cambiamento repentino da un momento all'altro...
"Ti... Ti da forse fastidio?" gli chiedo un po' titubante... se mi
rispondesse di si a questa domanda come reagirei?
"No... anzi... mi fa piacere..." ...oggi è il mio giorno fortunato...
Alzo un'attimo gli occhi e vedo un piccolo sorriso nascere sulle sue
labbra, mentre le guance si colorano leggermente di porpora... e stavolta
non riesco proprio a contenere le mie azioni...
Con un muovimento annullo quasi totalmente la distanza tra le nostre
labbra, fermandomi a pochi millimetri dalle sue... questo perchè un
pensiero mi è balenato per la mente bloccandomi, e la sorpresa che leggo
nelle sue iridi per il gesto che stavo per fare mi conferma che non ho
sbagliato a fermare la mia azione...
"Akira... Se non vuoi non lo faccio..."
Ecco qual'era il mio dubbio: e se lui non volesse baciarmi? Non lo voglio
assolutamente costringere a fare una cosa che non vuole, sopratutto con il
rischio di essere respinto malamente e rovinare completamente quell'amicizia
appena nata fra noi... preferisco un rifiuto ad un mio bacio, piuttosto
che lui si allontani da me... non lo sopporterei...
Quando ormai ero rassegnato a ricevere una risposta negativa, Akira
allunga il collo e termina l'azione che io avevo interrotto, posando le
sue labbra sulle mie in un leggero tocco, per poi allontanarsi di qualche
millimetro...
Il suo è un invito che non mi lascio scappare...
Lo bacio. Un bacio casto, almeno fino a quando con la lingua chiedo
l'ingresso nella sua bocca, ingresso che viene prima concesso e poi
accolto con ardore crescente...
Le sue braccia, infatti, si chiudono dietro il mio collo per approfondire
quel contatto... e io non mi tiro certo indietro! Con la lingua esploro
totalmente quell'anfratto caldo che appartiene a quella splendida creatura
che si trova sotto di me, mentre sento la sua lingua accarezzare la mia,
in una danza armoniosa e sensuale.
Mentre continuo ad assaporare il tuo sapore tramite quel bacio infinito,
mi avvicino al tuo corpo caldo, e con il ginocchio destro ti faccio
divaricare lentamente le gambe, in modo da potermi posizionare
all'interno. Durante questa operazione, con la coscia sfioro accuratamente
la tua virilità. In risposta, gemiti di piacere escono dalla tua gola, ma
muoiono soffocati nel bacio appassionato che ancora ci unisce... però ora
mi piacerebbe sentirli...
Lascio le tue labbra e mi sposto verso l'orecchio, iniziando a
mordicchiare e succhiarti il lobo. Il tuo fiato sul mio di orecchio,
sempre più caldo e ansante, mi provoca lunghi brividi lungo la schiena e
aumenta in modo considerevole la mia eccitazione...
Ora iniziamo a divertirci mio caro Akira...
Infilo le mani sotto la tua maglietta e lentamente la alzo con i polsi,
mentre con il palmo delle mani ben aperto vado alla scoperta dei tuoi
innumerevoli muscoli dell'addome e del torace... Sollevo la maglietta e
porto il bordo di essa a livello della tua bocca. Tu mi guardi negli occhi
e capisci subito cosa voglio: la prendi tra i denti, tirandola verso di
te, così da lasciarmi le mani libere per darti ancora più piacere...
Con la lingua scendo lungo tutto il centro del tuo torace, fino
all'ombelico, lasciando una striscia di saliva a testimoniare il mio
passaggio. Poi ritrono indietro e mi concentro sui capezzoli, iniziando a
mordicchiare e a succhiare avidamente, prima quello di destra, poi quello
di sinistra. Stavolta, però, è la maglietta che tieni in bocca a non far
uscire i tuoi gemiti che salgono dalla gola... ma risultano molto
eccitanti comunque...
Durante questa operazione, le mie mani si sono spostate verso il basso e
hanno iniziato a sfilarti i boxer neri che indossi. Te ne accorgi solo
quando sono completamente abbassati e le mie mani hanno iniziato a
massaggiare il tuo interno coscia, dandoti molto piacere a quanto vedo...
infanti quando le faccio passare sulla tua pelle candida, avvicinandole
alla tua virilità libera ed ormai eretta, butti indietro la testa
inarcando la schiena e stringendo a più non posso i denti sulla
maglietta...
Penso di sapere che cosa tu voglia che io faccia...
Dopo l'ultimo passaggio delle mie mani, hai lasciato il bordo della
maglietta che tenevi tra i denti. I tuoi gemiti ora sono liberi di uscire
e di riempire questa stanza fino a pochi minuti fa completamente immersa
nel silenzio...
Con un muovimento veloce risalgo fino alla tua bocca, dove mi impossesso
nuovamente delle tue labbra. Anche le mie mani risalgono e vanno a
stringersi alle tue, intrecciando le nostre dita...
"Akira... sei sicuro di voler continuare?" ti chiedo dopo essermi
allontanato e aver appoggiato la mai fronte sulla tua, in modo da poter
osservare i tuoi splendidi occhi blu...
"Secondo te?" mi rispondi, portandoti una delle mie mani alla bocca, e
iniziando a succhiare uno ad uno le dita che la compongono, con uno
sguardo pieno di malizia...
Non immaginavo che fossi così audace... ma non mi dispiace affatto...
Ti osservo mentre porti a compimento l'operazione di prima... Tu non sai
quanto questa visione mi stia facendo impazzire! Nel frattempo mi libero
degli indumenti che indosso, diventati ormai troppo ingombranti e
fastidiosi.
Appena finisci le tue labbra sono nuovamente impegnate con le mie, prima
che riscenda verso il basso. Quando arrivo a destinazione, passo la lingua
dal basso verso l'alto lungo tutta l'asta e riscendo con dei piccoli baci.
I tuoi gemiti sono sempre più forti, la tua testa è buttata all'indietro,
la schiena è inarcata e le tue mani si sono strette sulle coperte... sei
al limite e non ti faccio attendere oltre...
Chiudo la bocca sulla tua eccitazione e inizio a pompare, mentre con una
mano ti massaggio i testicoli e con l'altra ti stuzzico un capezzolo. Tra
i gemiti che ormai escono incontrollati, ti sento pronunciare il mio
nome... Detto da te ha un suono così armonioso per le mie orecchie...
Giungi al culmine del piacere e mi inondi con il tuo seme caldo, che io
ingoio con invidia. Ritorno alle tue labbra e ti faccio assaggiare il tuo
sapore. Intanto un mio dito si è già insinuato nella tua apertura, per
prepararti ad accogliermi. Poco dopo viene raggiunto dal secondo e dal
terzo, e quando capisco dalle tue spinte contro la mia mano che sei
pronto, sostituisco il tutto con la mia eccitazione che ora chiede di
essere soddisfatta...
Ti penetro lentamente, per non rischiare di farti male, mentre ti sussurro
all'orecchio parole dolci e rassicuranti. Quando sono dentro
completamente, aspetto un attimo per lasciarti il tempo di abituarti alla
mia intrusione, nel frattempo asciugo con le labbra due lacrime solitarie
scese dai tuoi splendidi pozzi blu...
Sempre lentamente inizio a muovermi dentro di te. Poco a poco il dolore
che provi viene sostituito dal piacere e mi inciti a iniziare a spingere
sempre più forte e veloce... e io ti accontento immediatamente...
Non mi rendo ancora bene conto di quello che sto facendo, perchè sembra un
sogno... Io sto facendo l'amore con la persona che amo, una persona
speciale, unica al mondo... E' troppo bello per essere vero, ma se fosse
un sogno non voglio svegliarmi per nessun motivo, neanche se fosse in
pericolo la mia stessa vita...
Urlo il tuo nome e con un ultima spinta mi svuoto dentro di te, e tu fai
lo stesso fra noi. Stanco ed esausto, mi accascio sopra di te, dopo essere
uscito dal tuo anfratto caldo, per evitare di farti del male...
Quando mi sposto di lato, tu subito di accoccoli sul mio petto,
abbracciandomi. Sembri un bambino in questa posizione, un bellissimo e
adorabile bambino...
Con una mano prendo ad accarezzarti i capelli, finalmente liberi dal gel.
Sono morbidi come la seta... ed è strano pensando alla quantità
industriale di gel che usi per tenerli in piedi! Non capisco perchè li
pettini in quel modo assurdo... non che non ti stiano bene, anzi... Però
anche con i capelli che ti ricadono così sul viso, incorniciandolo, sei
splendido...
Dopo qualche minuto che passiamo in silenzio in questa posizione, sei tu a
parlare...
"Non riesci a dormire?"
"No... ma ho paura che se mi addormento, domani potrei non trovarti più
qui con me"
Tu alzi la testa verso di me e mi osservi negli occhi. Poi raggiungi le
mie labbra e mi baci. Quando le allontani dalle mie, ritorni a fissarmi
nelle iridi nere...
"Non me ne vado da nessuna parte senza di te Hisashi..."
Ti riaccocoli sul mio petto e, poco dopo, il sonno ci cattura
trasportandoci nel mondo dei sogni...
*
La partita contro il Sannoh sta procedendo non proprio bene. Lo Shohoku è
sotto di cinque punti e i miei compagni si stanno impegnando al massimo
per recuperare lo svantaggio accumulato. Possono farcela benissimo, ma
devono mettercela tutta...
Dagli spalti io e Akira osserviamo attentamente la partita in corso...
Dopo l'ennesimo errore della mia squadra, che perde palla in attacco, con
la mano stringo violentemente il bracciolo della poltroncina. il mio
Koibito si accorge del nervosismo che è dentro di me e sussurra un 'scusa'
che sento a malapena...
Lo guardo, non capendo il perchè di quella parola, ma poi mi rirtona alla
mente il senso di colpa che lo attanaglia dal primo giorno del mio
infortunio... sicuramente sta pensando che se non mi fossi fatto male, ora
sarei in campo a dare una mano ai miei compagni per vincere quella
partita...
Lascio il bracciolo che stavo stringendo e allungo la mano verso le sua.
La prendo e intreccio le nostre dita. Ritorno ad osservare la partita, ma
con la coda dell'occhio vedo che volta il viso verso di me... e io inizio
a parlare...
"E' vero... se non mi fossi infortunato ora sarei in campo a giocare con
loro... però... però non avrei mai avuto l'opportunità di conoscere e
innamorarmi di una persona fantastica, la migliore che io abbia mai
conosciuto... e allora sono felice che tu quel giorno mi sia caduto
addosso..." concludo voltandomi verso di lui...
Uno splendido sorriso prende a illuminare il viso del mio Koibito, mentre
le sue labbra si muovono a formare due parole che mi riempiono il cuore di
gioia...
'Ai Shiteru'
FINE
*Owari*
Mitchi: ...
Cioppys: Non dirmi che non sei contento neanche stavolta... -.-
Mitchi: E secondo te... dovrei essere contento che mi spacco un'altra
volta il ginocchio?!?
Cioppys: Ma alla fine sei insieme ad Akira!
Mitchi: E meno male! Ci mancava solo che mi rifiuava ed eravamo a posto!
Cioppys: Ingrato! T.T ...E pensare che la scena lemon non volevo neanche
inserirla... quasi quasi la cancello...
Mitchi&Sendoh: °__°
Sendoh: Cioppys... guarda che Hisashi scherzava, lui è contentissimo di
essersi infortunato un'altra volta per stare insieme a me... Non è vero
Hisashi? ^__^
*Sendoh da una gomitata a Mitchi nello stomaco...*
Mitchi: Uch... Si... Si... è stata un'idea magnifica! ^__^;
Cioppys: Davvero? ^__^
Mitchi&Sendoh: Si! ^__^;;;
Cioppys: Fantastico! Allora appena avrò un'altra idea di questo genere mi
butterò a capofitto a scrivere una nuova ff su voi due! ^__^
Mitchi: *sottovoce a Sendoh* Speriamo che la vena creativa l'abbandoni
presto...
Sendoh: *sottovoce a Mitchi* Concordo... Chissà cosa potrebbe capitarci!
-.-
***
Cioppy's Notes (Ovvero appunti ultra mega poco importanti^^')
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Era da tempo che volevo scrivere qualcosa di questo tipo, dove Mitsui si
rifaceva male al ginocchio... poi, quando ho visto la puntata dove lo
Shohoku gioca la partita di allenamento contro il Ryonan/Shoyo mi è venuta
l'idea di questa storia...
Ancora adesso mi chiedo come mi sia venuto in mente di inserire nella
storia un personaggio di cui non so praticamente niente, se non per quel
poco (ma molto poco) che ho visto nell'anime... naturalmente sto parlando
di Kishimoto del Toyotama^^'. Il punto è che mi serviva una qualunque
scena per passare alla situazione successiva, dove Sendoh cadeva addosso a
Mitsui, ma volevo qualcosa nella quale potessi inserire una parte dove
Mitsui difendesse Sendoh, per far notare a quest'ultimo un 'interesse'
dell'altro nei suoi confronti...
Così mi è ritornata in mente quella scena dell'anime dove Kishimoto sparla
di Sendoh davanti a Hikoichi, e siccome questo suo comportamento non mi
era piaciuto quando ho visto quella puntata... Vendetta! ^__^
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